economia Uno sguardo alla Bulgaria Uno sguardo alla Bulgaria, tappa di molte iniziative promozionali organizzate da Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani di tecnologia per il legno. L’ ultima si è svolta a fine 2015 e si è concretizzata nella realizzazione di incontri BtoB tra aziende italiane e realtà locali, potenzialmente interessate all’acquisto di tecnologia. Le “giornate tecnologiche” sono state organizzate con l’importante supporto dell’ufficio Ice – Agenzia per il commercio estero di Sofia. L’iniziativa si è svolta a Plovdiv e ha annoverato ben otto imprese italiane: Incomac, Ormamacchine, Pade, Masterwood, Bup Utensili, Costa Levigatrici, Cefla e Imas Aeromeccanica. Le imprese partecipanti hanno fornito un quadro abbastanza completo dell’intera filiera produttiva. Gli interventi sono stati organizzati secondo il tipo di lavorazione che eseguono le tecnologie prodotte dalle aziende, partendo dalla prima lavorazione fino alla finitura delle superfici, passando per la seconda trasformazione del legno. Nella sessione pomeridiana si sono svolti circa 50 incontri B2B secondo un planning personalizzato. In questa occasione ogni impresa italiana ha potuto incontrare gli interlocutori bulgari specificatamente interessati alla loro tipologia di prodotto. L’ECONOMIA BULGARA I fondamentali macroeconomici della Bulgaria sono particolarmente solidi. Il debito pubblico è pari al 27 per cento sul Pil che a sua volta è in crescita con un incremento pari al 3,1 per cento nel dicembre 2015; il cambio euro/lev (la valuta locale) è fisso. I dati forniti dal locale Ministero delle Finanze confermano il processo di ripresa economica trainata principalmente dalle esportazioni (aumentate del 6,6 per cento a gennaiosettembre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014). Da segnalare, sul fronte interno, il contributo fornito al processo di ripresa da una accresciuta capacità di assorbimento dei fondi europei, ed un positivo andamento del tasso di disoccupazione sceso al 9,8 per cento. La domanda interna rimane debole con un lieve incremento dello 0,6 per cento e rimangono critici gli indici di povertà, con circa un quarto della popolazione che versa in condizioni di indigenza. Lo stipendio medio nel mese di marzo 2015 si è attestato sui 450 euro. Per quanto concerne gli scambi commerciali con l’estero, si segnala un aumento dell’interscambio con i paesi UE: la Germania rimane il primo partner commerciale della IL XYLON maggio-giugno 2016 3 economia Fonte: Camera bulgara del mobile e della lavorazione del legno. garia, seguita dall’Italia con un interscambio di circa 2,8mld Sul fonte energetico, è stata di recente approvata la “Energy Law” che prevede nuove tariffe e l’acquisto da fonti rindi euro, superiore a quello con la Federazione Russa. novabili oltre alla creazione di un fondo di sicurezza enerIl Governo di centro-destra, guidato da Borisov, è uscito vin- getica destinato al risanamento della Compagnia nazionacitore dalle ultime elezioni amministrative. Questa stabi- le. Da segnalare che le energie rinnovabili coprono il 18 per lità politica offre i presupposti per proseguire importanti cento del fabbisogno di energia complessivo del Paese a froniniziative avviate nei settori dell’energia, bancario e della te di un target europeo in questo ambito pari al 20 per cento. giustizia. Fonte: Camera bulgara del mobile e della lavorazione del legno. 4 XYLON maggio-giugno 2016 Fonte: Camera bulgara del mobile e della lavorazione del legno. SETTORE DEL LEGNO Grazie alla Camera del legno e del mobile bulgara siamo in grado di fornirvi alcune indicazioni sulle caratteristiche dell’industria locale. Il comparto della lavorazione del legno rappresenta il 4 per cento del prodotto nazionale e dà occupazione a circa 40mila persone. Nonostante le piccole dimensioni, le imprese sono orientate all’export e si avvalgono di personale qualificato. A livello di numerosità sono oltre 4mila le realtà imprenditoriali attive secondo l’ultimo censimento realizzato nel 2013; il trend dal 2008 è sostanzialmente stabile. Il forte orientamento all’esportazione si concretizza nel settore dei mobili: dal 2009 al 2014 c’è stato un aumento del 142 per cento, passando da 262 milioni di dollari a oltre 600. Un ulteriore elemento che emerge è la consistenza dell’aumento, ogni anno con volumi rilevanti. I mobili vengono venduti prevalentemente in Unione Europea, Germania e Italia in primis, seguite da Francia e Regno Unito. A livello di tipologia produttiva vengono esportate principalmente sedie e una buona percentuale di divani e materassi. Spostando l’attenzione sulle esportazioni di legno e prodotti in legno, si conferma una tendenza di crescita dal 2009 con valori importanti (420 milioni di dollari nel 2014) e una crescita quinquennale del 112 per cento. I mercati più importanti sono Turchia e Grecia rispettivamente con il 34 e 29 percento di share. E’ interessante anche la quota dell’Italia che si attesta al 12 per cento. FONDI UE Un importante aspetto che vale la pena di citare quando si parla di Bulgaria è la dotazione di Fondi UE destinati all’ammodernamento tecnologico e all’innovazione nell’ambito del programma operativo “Innovazioni e competitività”. Nell’ambito degli incontri BtoB organizzati da Acimall e da Ice abbiamo avuto la possibilità di visitare alcune aziende locali utilizzatrici di tecnologia italiana come Colorado di Pazardjik e Archide di Sofia. L’utilizzo ingente di questi fondi ha dotato le aziende di equipaggiamento di primissimo livello nonostante il potenziale bacino d’utenza non giustifichi pienamente la piena capacità produttiva garantita dai macchinari installati.Questo aspetto non può che sollevare dubbi sulla reale crescita del mercato. Rispetto all’ammodernamento in atto dei macchinari, seguirà un proporzionale aumento della domanda interna di prodotti finiti? E quando non saranno più disponibili i Fondi UE la filiera tecnologia-legno-mobili si saprà adattare alle nuove condizioni di mercato? Al momento non abbiamo le risposte ma possiamo riscontrare il beneficio immediato per il nostro comparto: nel 2015 infatti le aziende italiane hanno esportato in Bulgaria macchinari per 10,2 milioni di euro, il 45 percento in più rispetto al 2014. Il 2016 sarà un banco di prova importante e noi saremo pronti come al solito a darvene notizia. n Carlo Alberto Strada Ufficio studi Acimall www.acimall.com XYLON maggio-giugno 2016 5