Cenni di fisiologia dell`apparato gastrointestinale

CENNI DI FISIOLOGIA DELL’APPARATO
GASTROINTESTINALE
Dispensa realizzata in occasione della prima sessione
DEL CORSO DI FORMAZIONE 2011
per persone affette da patologie neuromuscolari e i caregiver che li assistono
organizzato
dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare di Udine
in collaborazione con
l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione “Gervasutta” di Udine
FEBBRAIO - MARZO 2011
Dispensa realizzata dalla U.I.L.D.M. di Udine in collaborazione con il dottor Enzo Di Giorgio
S.O.C. di Chirurgia generale dell’Ospedale di SanDaniele del Friuli
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L’APPARATO
GASTROINTESTINALE
L’apparato gastroenterico
comprende: cavità orale, faringe , esofago, stomaco, intestino tenue, intestino crasso,
fegato e pancreas.
Dalla cavità orale fino al canale
anale si può parlare di tubo
gastroenterico perché tutti gli
organi si susseguono e perché
internamente sono cavi.
La cavità orale
Nella bocca ci sono i denti e la
saliva, che insieme alla lingua
hanno la funzione di triturare il
cibo, amalgamarlo, e trasformarlo
in bolo alimentare. Inoltre la
saliva secerne degli enzimi utili
nell’iniziare a digerire i
carboidrati.
La faringe
La faringe è un organo in
comune con l’apparato respiratorio, segue la bocca e, con la
deglutizione, controlla il passaggio del bolo verso
l’esofago mentre è in grado di
convogliare l’aria inspirata verso la
laringe e l’apparato respiratorio.
Fondamentale nella faringe è
la presenza dell’epiglottide (al
confine con la laringe), una
piccola membrana che serve per
separare il passaggio dell’aria
da quello del cibo. Con la
deglutizione, la faringe si alza e
l’epiglottide chiude l’ingresso
verso la trachea, spostandosi
assieme alla parte iniziale della
stessa verso l’alto ed in avanti
procurando spazio per il passaggio del bolo alimentare
nell’esofago.
L’esofago
L’esofago è un canale lungo
circa 20 cm, posizionato dietro
la trachea, che attraversa tutto il
torace e arriva nello stomaco. La
funzione principale dell’esofago
è quella di permettere la progressione del bolo alimentare
fino allo stomaco.
La parete dell’esofago, come
Ghiandole Salivari
Parotide
Sottomandibolare
Sottolinguale
Faringe
Lingua
Cavità orale
Esofago
Pancreas
Fegato
Stomaco
Dotto pancreatico
Cistifellea
Dotti biliari
Intestino crasso
Colon trasversale
Colon ascendente
Colon discendente
Colon sigmoideo
Intestino tenue
Duodeno
Digiuno
Ileo
Cieco
Appendice
Retto
Ano
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quella di tutto il resto del canale
alimentare, è costituita da due
strati di muscolatura liscia
(longitudinale e circolare). Le
contrazioni alternate della
muscolatura circolare e di quella
longitudinale sono responsabili
dei movimenti peristaltici, che
spingono il bolo verso il basso. .
quella di assorbire tutti i nutrienti introdotti col cibo.
IL VIAGGIO
DEL CIBO
L’intestino crasso
BOCCA
FARINGE
cibo
ESOFAGO
STOMACO
Lo stomaco
Nello stomaco avviene l’attacco principale alle sostanze del
cibo e la loro lisi (scioglimento),
ad opera di enzimi tra i quali la
pepsina e l’acido cloridrico, che,
nel complesso, costituiscono i
succhi gastrici.
Inoltre, lo stomaco, grazie al
suo movimento, migliora la
digestione e permette all’acido
cloridrico di aggredire a 360° il
bolo alimentare cosi da sminuzzarlo e renderlo più facilmente
assorbibile nell’intestino.
L’intestino tenue
L’intestino tenue è composto
da: duodeno, digiuno, ileo,
cieco ed appendice. La funzione di questi 7 metri di intestino è
FEGATO
PANCREAS
INTESTINO
ANO
saliva
succhi gastrici
bile
FECI
L’intestino crasso è lungo un
metro e mezzo ed è formato da
colon ascendente, colon
trasverso, colon discendente e
sigma. La funzione dell’intestino
crasso è di assorbire la maggior
parte dell’acqua (90%) che
viene introdotta con i nutrienti
formando pian piano le feci
(materiali di scarto non utilizzabili
dal nostro corpo) che però restano
molto informi fino al retto.
Retto
e canale anale
Retto e canale anale sono
necessari per la formazione
vera e propria delle feci e poi
per l’espulsione. Il canale anale
è composto da tessuto muscolare che serve per evitare che le
feci, una volta giunte nel retto,
cadano per gravità al di fuori del
nostro corpo.
succhi
pancreatici
La peristalsi
Fegato e Pancreas
A facilitare il processo della
digestione contribuiscono
anche due organi collegati al
tubo gastroenterico, il fegato e il pancreas, che
secernono vari enzimi
(come la bile) che vengono
inseriti nel tubo digerente.
Con il termine peristalsi si indicano i movimenti che avvengono all’interno di tutto il tubo digerente e che spingono il cibo
attraverso i vari organi.
Questi movimenti sono possibili perchè tutti gli organi del tubo
digerente sono rivestiti da tessuto muscolare che permette la
continua compressione e poi l’espansione dell’organo in modo da
aiutare l’avanzamento del cibo.
Il meccanismo della peristalsi è fondamentale per il nostro
organismo, nel caso di una sua assenza si possono ipotizzare varie
patologie.
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LE PRINCIPALI MALATTIE
GASTROINTESTINALI
Reflusso esofageo
Anomalo funzionamento dello
sfintere esofageo che consente il
ritorno del contenuto gastrico
dallo stomaco all’esofago, determinando infiammazioni a causa
dei succhi gastrici molto acidi.
Ernia iatale
da scivolamento
In condizione di ernia iatale, una
parte dello stomaco si sposta,
attraverso lo iato esofageo, sopra
il diaframma e finisce nel torace.
L’ernia da scivolamento è frequente nelle persone obese e
non è permanente.
Esofagite
Infiammazione acuta della
mucosa dell’esofago, spesso è
conseguenza del reflusso
esofageo.
Dispepsia
Cattiva digestione che provoca
sensazione di fastidio
epigastrico. Può essere “funzionale” (senza lesioni) o “organica” (da
ulcera gastrica).
Gastrite
Infiammazione acuta o cronica
delle pareti dello stomaco dovuta a
diverse cause (fra le quali: stress,
assunzione di sostanze
gastrolesive, presenza del batterio
Helicobacter pylori).
Gastropatie da farmaci
antinfiammatori
Erosioni eulcere delle pareti dello
stomaco provocate da farmaci
antinfiammatori (per es. l’aspirina).
Sindrome
dell’intestino irritabile
Contrazione anomala della
parete intestinale dovuta a
varie cause tra le quali una
reazione più forte a stimoli
fisici esterni, come lo stress
(può provocare dolore
addominale, stitichezza o
diarrea).
Ulcera peptica
L’ulcera peptica è un’ulcera circoscritta che colpisce la mucosa di una
zona del tratto digerente superiore
esposta all’azione del succo gastrico. A seconda dell’area di localizzazione, l’ulcera peptica viene definita
duodenale o gastrica. Anche in
questo causo tra le cause può
esserci la presenza del batterio
Helicobacter pylori. Anche il tratto
terminale dell’esofago può essere
sede di ulcerazioni di tipo peptico
all’interno del quadro clinico di
un’esofagite da reflusso esofageo.
Colite ulcerosa
La colite ulcerosa è una malattia
infiammatoria cronica che colpisce l’intestino crasso, interessando dapprima il retto, per poi
eventualmente estendersi a tutto
il colon. I sintomi tipici sono il
dolore addominale e la diarrea,
spesso frammista a sangue e a
perdite mucose.
Morbo di Crohn
Infiammazione cronica dell’apparato digerente.
Diverticolite
La diverticolite è una patologia,
più o meno grave, caratterizzata
dall’infiammazione di uno o più
diverticoli (piccole sacche nel
rivestimento del colon e dell’intestino crasso che si rigonfiano
verso l’esterno). La maggior parte
dei casi di diverticolite è localizzata nel colon.
Malattia emorroidale
Per malattia emorroidale in
campo medico, si intende un
deterioramento o una qualunque alterazione dell’emorroidi
interne. La malattia può coinvolgere anche la parte esterna
dell’emorroidi (dilatazioni patologiche delle vene che circondano l’ano).
Pancreatite acuta
Infiammazione del pancreas in
forma acuta o cronica
Calcolosi biliare
La calcolosi biliare è una patologia provocata dalla presenza di
calcoli all'interno della colecisti o
del coledoco, il dotto in cui la
bile scorre dal fegato al duodeno.