TES : GLI SPETTACOLI
Sabato 12 novembre, ore 21, Auditorium Galilei, Romanengo
“Tremiti”
Compagnia Intrecci" dell'Associazione Giorgia
Regia: Alberto Ghisoni
Con: Aldo, Angelo, Annachiara, Annalisa, Antonio, Caterina, Cristina, Francesco, Laura, Luca M., Maria,
Mariachiara, Marianna, Mattia, Maurizia, Paolo, Remigio, Rosso, Sara, Saretta.
Ma d’improvviso un respiro, un soffio, un grido, un pianto:
Lamento che si fa Canto nella notte del sogno:
Un Suono! E sono, finalmente, sono!
Lirica che interpreta l’attimo in cui si apre una possibilità: la capacità di interpretare il mondo, la propria vita
con occhi nuovi; in cui ci si sente vivi, finalmente; è l’attimo in cui sembra di nascere nuovamente forse per
la prima volta; è solo un attimo: l’attimo, quell’attimo, breve quanto un respiro, ma è ciò che basta, a volte,
per dar significato ad un'intera vita...
Lo spettacolo ha vinto il Premio Nazionale del Teatro Sociale "E. Ellero" e la Borsa Teatrale "Anna
Pancirolli" nel 2010.
www.sitisolidali/siti/giorgia.it
Ingresso: 5 euro.
Sabato 26 novembre 2011, ore 21, Auditorium Galilei, Romanengo
“30 grammi”
di e con Daniela Fiorino
Performance teatrali e filosofiche dal pianeta anoressia
in collaborazione con Alessandro Pozzetti e Domenico Ferrari
Interviene Gilberto Polloni (Antropologo)
Testimonianze a cura di Sarah Carfì
Una serata assolutamente originale e non pedagogica attende il pubblico del festival. Lo spettacolo
propone momenti diversi tratti dalla letteratura sull'argomento anoressia, fra i quali alcuni
frammenti di uno spettacolo del medico-clown Danila Fiorino alle prese con problemi di
alimentazione, tra farmaci e filosofie vegane; in aggiunta, il punto di vista antropologico di Gilberto
Polloni che espone una visione sociale della cultura alimentare contemporanea; a conclusione della
serata, alcune testimonianze dal vivo di persone che hanno sofferto di questi problemi.
Ingresso: 5 euro.
TES – GLI SPETTACOLI
Sabato 31 marzo 2012, ore 21, Auditorium Galilei, Romanengo
“Nord-Sud”
Spettacolo dell’Associazione Culturale Mirmica - Compagnia iMOV teatrali
Cinisello Balsamo (riabilitazione psichiatrica)
segue proiezione video
Finzione n° 1: Il matrimonio, per la regia di Wauder Garrambone
Il progetto riprende attori ed esperienze inserite all’interno di un processo di ricerca più ampio che,
tramite il programma di partenariato europeo Grundtvig, vede la partecipazione dell’associazione
Mirmica (associazione da cui nascono iMOV teatrali), e di altre due compagnie, una da Granada e
un’altra da Marsiglia, le quali già da tempo stanno lavorando con gruppi differenti, attraverso
ateliers e residenze artistiche tra professionisti e non, al tema “Nord-Sud”, a partire dall’opera di
Albert Camus “Il Primo uomo”, un manoscritto incompleto trovato nella borsa dello scrittore il
giorno in cui ebbe l’incidente automobilistico che gli costò la vita.
L’idea del progetto è che ogni compagnia lavori parallelamente, ognuna con il proprio contesto, le
proprie risorse, i propri territori di indagine, per poi ciclicamente far incontrare alcuni dei membri in
residenze creative per lo scambio di materiali, punti di vista, metodo, spunti, suggestioni, immagini
metaforiche e fisiche, prodotti video e scritti.
Il tema comune è’ quello della riscoperta delle proprie origini e radici, della memoria individuale e
collettiva, della propria storia legata ai luoghi e agli spostamenti, agli spazi attraversati, fuggiti,
raggiunti e riscoperti nel corso delle generazioni precedenti ma anche di quelle attuali.
Nord e Sud come dicotomia emblematica che oppone gli uni di fronte agli altri, due (o più) mondi
in opposizione, in incontro, in confronto: il qua e il là, la scelta di restare o di partire, il grado e il
peso del senso di appartenenza al proprio paese, alla propria famiglia, alla propria storia.
Ingresso 5 euro.
Venerdì 13 aprile 2012, Auditorium Galilei, Romanengo
Workshop, incontri e spettacoli, dalle 10 alle 12.30, dalle 16 alle 19 e dalle 21 alle 23. (Ingresso 5
euro). Si terranno a teatro due spettacoli:
1/ “Binge drinking”
di Renata Coluccini e Mario Bianchi
Consulenza scientifica prof. Emanuele Scafato (Osservatorio Nazionale Alcol/CNESPS- Istituto
Superiore Sanità)
Con: Elisa Canfora, Stefano Panzeri, Dario De Falco
Luci: Marco Zennaro
Lo spettacolo affronta un disagio interiore che spinge i giovani “normali”, in maniera assolutamente
trasversale rispetto alla società, a compiere scelte comportamentali spesso estreme che li portano
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alla dipendenza dall’alcol. Il percorso di messa in scena nasce dall’incontro con alcuni testi, come
L’età indecente di Marida Lombardo Pijola, L’epoca delle passioni tristi di Miguel Benasayag, Un
milione di piccoli pezzi di James Frey - che hanno spinto ad un lavoro di ricerca sul campo e di
confronto con giovani, adulti, genitori, medici, operatori incontrati nella fase di elaborazione del
testo. La scrittura drammaturgica e teatrale alterna alla voce narrante degli attori - testimonianza
lucida e impersonale di vite spezzate, sconfitte e “rinascite”- l’emozione che la dimensione del
teatro consente nella ricostruzione di sentimenti, rapporti, dinamiche sociali e interpersonali.
Storie da restituire alla riflessione di noi attori, di noi pubblico, di noi persone, genitori o figli,
possibili testimoni o interpreti di questo stesso disagio.
"Il 22% dei giovani di 18-22 anni - dichiara il Prof. Scafato/Istituto Superiore di Sanità - fa binge
drinking, beve per ubriacarsi inconsapevoli di danneggiare irreversibilmente una parte
preziosissima del cervello in cui risiede la nostra capacità di memorizzare e ad orientarci. Occorre
rendere consapevoli tutti che questa generazione di giovani subisce un grave danno è che sarà
destinata in età adulta e anziana ad un deficit cognitivo che si sommerà a quello che
fisiologicamente si accompagna all’invecchiamento con il probabile sviluppo precoce di una
demenza; un fenomeno che si manifesterà in modo dirompente quando questi giovani avranno 6065 anni. Il motivo di questi effetti devastanti e irreversibili, è che l'organismo dei giovani non è
ancora in grado di metabolizzare l'alcol (questa capacità si sviluppa, grazie a un enzima, solo
intorno ai 20-21 anni).
2/ “In arte Gianna Breil”
Regia: Fausto Lazzari
Con: Gianna Breil
partecipazione di Giorgio Cerizza
Luca Rizzi: videomaker
Nel suo camerino un’attrice al termine del suo ultimo spettacolo, mentre si strucca, rivive alcuni
momenti significativi della sua vita di attrice e di donna. Si alternano in lei i ricordi di momenti
belli e brutti; rivive le scene di grandi, importanti e applauditi monologhi da lei interpretati in teatro.
Ripercorre però anche la realtà e il dramma della sua vita, riempita ad un certo punto solo di alcol e
droga. Con intensi monologhi interiori l’attrice compone un completo quadro di sé, dove realtà e
finzione si coniugano con un unico sostantivo: il cambiamento, quella consapevolezza e quella
volontà che le permetteranno di cominciare un nuovo percorso umano. I testi sono “pezzi” di
Gianna Breil, oltre a brani di ruoli femminili tratti da: “La Cantatrice calva” di Eugenj Ionesco, “Le
relazioni pericolose” di Christopher Hampton, “Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee
Williams, “Fanny e Maurice” di Forster.
Gianna Breil: attrice professionista di cinema e teatro. Protagonista di molti e importanti ruoli
femminili, diretta in teatro da Giovanni Nardone per le produzioni del Teatro Colosseo di Roma
(2003 – 2007), ha recitato, tra l’altro, con Philippe Leroi ne “I miserabili ” di Victor Hugo, regia
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di Riccardo Reim (2000), ed è stata attrice protagonista nel film “Io che amo solo te”, regia di
Gianfranco Pannone (2003).
(Lo spettacolo verrà messo in scena il 15 novembre 2011 al teatro Verdi di Milano)
Sabato 28 aprile, ore 21, Auditorium Galilei, Romanengo
“In me”
Regia di Pino L'Abbadessa
performance in progress a cura dello stage di teatro d'arte sociale “Le voci di dentro” di Piacenza
Osservare e ascoltare le stereotipie del quotidiano vuol dire intraprendere un viaggio alla ricerca
delle “voci di dentro”. Giocare con le parole e con i gesti serve ad abbattere muri e mettere in
comunicazione vite separate con il mondo di fuori.
Lo spettacolo prende spunto dalle sorprendenti parole di Birger Sellin, ragazzo autistico che ha
cominciato a scrivere a diciotto anni grazie al metodo della “comunicazione assistita”.
L'attore regista Pino L'Abbadessa, oltre a svolgere attività con varie Compagnie teatrali, conduce da
diversi anni laboratori e percorsi espressivi nell'ambito del teatro sociale. “Le voci di dentro” è stato
organizzato da Comune Modena, Provincia Mantova, Teatro Fraschini Pavia, Università Pavia,
Azienda Ospedaliera Cremona, CRA Casalmaggiore.
Sabato 5 maggio 2012, ore 21, Auditorium Galilei, Romanengo
“Storielle e storiacce”
Lo spettacolo è il prodotto del Laboratorio di TES a Romanengo
Venerdì 18 maggio, ore 21, Auditorium Galilei, Romanengo
“Paura di vivere”
Spettacolo di Provvisoriamente Maggengo di Rivolta d'Adda
Dal 1998 è attivo presso il servizio di alcologia di Rivolta d'Adda il laboratorio teatrale
Provvisoriamente Maggengo, condotto da Fausto Lazzari. Di questo laboratorio si sono occupate
diverse università e sono state redatte quattro tesi di laurea che hanno affrontato la storia, le teorie e
le modalità di un'esperienza di teatro terapia unica nel suo genere, tanto da meritarsi un capitolo nel
volume “La storia del teatro sociale in Italia” di Claudio Bernardi (edizioni Il Carroccio).
“Paura di vivere” parla del sentimento della paura, le sue dinamiche espressive, in tutte le sue
sfaccettature, considerandone però anche la valenza positiva. Gli attori in scena sono inseriti in un
percorso riabilitativo curato dallo staff dello psicoterapeuta Giorgio Cerizza.
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