FARMACI ANTIPARASSITARI 1. ANTIELMINTICI 2. ECTOPARASSITICIDI 3. ANTIPROTOZOARI 1. ANTIELMINTICI IL CONTROLLO DELLE MALATTIE ELMINTICHE TUTTORA BASATO IN BUONA PARTE SULL’USO DI FARMACI USATI IN TUTTE LE SPECIE ANIMALI OVINI BOVINI, SONO LE SPECIE DOVE MAGGIORE È LA SPESA PER I TRATTAMENTI (SVARIATI MILIONI DI EURO/ANNO) PER RIDURRE GLI EFFETTI DEL PARASSITISMO. INCREMENTO SIGNIFICATIVO DEGLI ENDO/ECTOPARASSITICIDI DESTINATI AGLI ANIMALI DA COMPAGNIA NEI PAESI SVILUPPATI COMPARTO CHE SUPERA IN TERMINI DI VOLUMI DI VENDITA QUELLO DEGLI ANIMALI DA REDDITO. 1a. ANTIELMINTICI MECCANISMO D’AZIONE BASATO SULLA INTERFERENZA CON PROCESSI BIOCHIMICO/METABOLICI DEL PARASSITA (TARGET) A) NON PRESENTI NELL’OSPITE ( AD ESEMPIO I FARMACI CHE AGISCONO SULLA SINTESI DELLA CHITINA DEGLI INSETTI) B) SEQUESTRATI IN SISTEMI NON RAGGIUNGIBILI DAL FARMACO (SISTEMA GABA, UNO DEI PRINCIPALI TARGET NEI NEMATODI E NEGLI ARTROPODI, NEI MAMMIFERI È SEQUESTRATO A LIVELLO DEL SNC, DOVE AVERMECTINE E MILBEMICINE NON PENETRANO GRAZIE ALLA BARRIERA EMATO-ENCEFALICA). C) PARASSITI SENSIBILI A DOSI DI FARMACO DI NORMA NON TOSSICI PER L’OSPITE O FARMACO POCO ASSORBITO A LIVELLO SISTEMICO Antielmintici Gruppo Chimico Nematodi Trematodi Cestodi Ectoparassiti + + + + +/- +/- + +/+/+ + + + - +/+ +/+ - Ampio spettro BENZIMIDAZOLI PRO BENZIMID IMIDOTIAZOLI TETRAIDOPRIMIDINE AVERMECTINE MIBELMICINE Spettro ridotto SALICILANILIDI E SOSTITUTI FENOLO PIPERAZINE ORGANOFOSFATI ARSENICALI ALTRI 1b. ANTIELMINTICI BENZIMIDAZOLI/PRO-BENZIMIDAZOLI • BENZIMIDAZOLI: tiabendazolo, parbendazolo, oxibendazolo, fenbendazolo, oxfendazolo, albendazolo, triclabendazolo ricobendazolo (ossi-albendazolo) • PRO-BENZIMIDAZOLI febantel, netobimin tiofanato inclusi in questo gruppo in quanto metabolizzati dall’organismo ospite a benzimidazoli attivi il processo può influenzare il comportamento farmacocinetico di un determinato benzimidazolo a causa di cambiamenti della solubilità relativa, rallentando l’eliminazione del farmaco parente e/o dei metaboliti attivi. La più elevata efficacia e il più ampio spettro d’azione dei benzimidazoli di seconda generazione sarebbero da attribuire alla relativa insolubilità di questi composti, che ne influenzano l’assorbimento, il trasporto e l’escrezione 1b. ANTIELMINTICI BENZIMIDAZOLI/PRO-BENZIMIDAZOLI agiscono sul metabolismo energetico del parassita legandosi alla tubulina, proteina di struttura presente nei microtubuli, nel plasma e nelle membrane dei mitocondri. Il farmaco si lega alla β-tubulina causando la depolimerizzazione dell’anello della tubulina e bloccando la successiva formazione del microtubulo il parassita non riesce più a nutrirsi a causa del mancato assorbimento del glucosio e del blocco della secrezione proteica inoltre riduzione delle attività enzimatiche che agiscono sulla secrezione di acetilcolinesterasi e il catabolismo dei carboidrati tramite la fumarato reduttasi. Il meccanismo d’azione del triclabendazolo in Fasciola hepatica è sconosciuto e non sembra dovuto al legame con la tubulina 1b. ANTIELMINTICI BENZIMIDAZOLI/PRO-BENZIMIDAZOLI Poco solubili e in generale vengono somministrati per via orale quali sospensioni o incorporati in diversi dispositivi a rilascio programmato da utilizzarsi nel bovino. Il netobimin può essere reso solubile e somministrato con l’acqua d’abbeverata. tutti efficaci contro i nematodi e sono dotati di attività ovicida ovicida. A dosaggi superori a quelli efficaci contro i nematodi • molti attivi anche contro i cestodi • alcuni contro Fasciola epatica bassa tossicità (fino a dieci volte a quella raccomandata) fenomeni di farmacoresistenza a carico dei nematodi negli ovini e caprini e nel cavallo associati non corretto uso IMIDAZOTIAZOLI E TETRAIDROPIRIMIDINE imidazotiazoli e tetraidropirimidine agonisti selettivi simulando l’azione dell’acetilcolina depolimerizzazione degli agenti bloccanti la trasmissione neuromuscolare rapida paralisi spastica del parassita che viene espulso tramite la peristalsi intestinale. Gli imidazotiazoli : TETRAMISOLO LEVAMISOLO Il l farmaco è rapidamente assorbito ed escreto e eliminato entro le 24h paralisi e eliminazione del parassita è rapida. levamisolo stimola il sistema immunitario dei mammiferi tramite un aumento dell’attività cellulare Il rapporto tra attività immunostimolatoria e proprietà nematodicida non è conosciuto. TETRAIDROPIRIMIDINE MORANTEL PIRANTEL morantel usato per il trattamento dei NGI dei bovini e ovini caprini attivo contro i nematodi nel bovino e nel maiale non attivo contro le larve in sviluppo nella mucosa o le larve ipobiotiche nematodi broncopolmonari. Come il levamisolo non è attivo contro cestodi e trematodi. I sali di PIRANTEL (pamoato o embonato) trattamento e il controllo delle infestazioni da nematodi nel cane e nel gatto (ascaridi e ancylostomi) nematodi del cavallo: adulti e stadi larvali dei grossi e dei piccoli strongili, ascaridi e ossiuridi; a dose doppia raccomandata attivi anche contro i cestodi (Anoplocephala) e contro i cyathostomini benzimidazolo-resistenti. Entrambi poco tossici utilizzabili nei giovani e gravidanza. AVERMECTINE E MILBEMICINE A questo gruppo appartengono una serie di lattoni macrociclici derivati dai prodotti di fermentazione e successiva sintesi degli actinomiceti • Streptomyces avermitilis (avermectine) • Streptomyces cyanogriseus (milbemicine) avermectine differiscono tra loro per i siti di sostituzioni nella catena sull’anello lattonico le milbemicine differiscono dalle avermectine per l’assenza della zucchero dallo scheletro lattonico. DOTATI ELEVATA EFFICACIA NEMATODI, CONTRO MOLTI ARTROPODI PARASSITI. DOSAGGI MOLTO BASSI (MICROGRAMMI RISPETTO AI MILLIGRAMMI ALTRI FARMACI) AVERMECTINE • abamectina, ivermectina, doramectina, eprinomectina selamectina, utilizzata solo negli animali d’affezione ampio spettro d’efficacia contro nematodi e artropodi MILBEMICINE • moxidectina • milbemicina ossima utilizzata solo negli animali d’affezione spettro d’efficacia simile a quello della avermectine ATTIVe CONTRO GLI STADI ADULTI E LARVALI DI NEMATODI GASTROINTESTINALI E BRONCOPOLMONARI RUMINANTI, CAVALLO E MAIALE NO CONTRO I CESTODI E I TREMATODI LATTONI MACROCICLICI ATTIVI CONTRO LE LARVE INFESTANTI DI PARAFILARIA NEL BOVINO DIROFILARIA NEL CANE E NEL GATTO SPIRURIDI HABRONEMA E DRASCHIA NEL CAVALLO HYPODERMA GASTEROPHILUS OESTRUS PIDOCCHI SUCCHIATORI E MASTICATORI E GLI ACARI DELLA ROGNA (PSOROPTES, CHORIOPTES, SARCOPTES) Selamectina attiva contro • larve infestanti di Dirofilaria • ancylostomidi (Ancylostoma e Uncinaria) • ascaridi (Toxocara e Toxascaris) • pulci • pidocchi masticatori (Trichodectes, Felicola) • alcuni acari (Sarcoptes, Otodectes) La selamectina è il primo endectocida specificatamente studiato per cane e gatto disponibile in formulazione spot-on LATTONI MACROCICLICI COMPOSTI ALTAMENTE LIPOFILI SI DEPOSITANO NEL TESSUTO GRASSO E NEL FEGATO DA DOVE SONO LENTAMENTE RILASCIATI, METABOLIZZATI ED ESCRETI L’ivermectina è assorbita per via sistemica dopo somministrazione orale assorbimento è sensibilmente più elevato dopo somministrazione sottocutanea o intradermica L’escrezione della molecola inalterata avviene in larga parte tramite le feci, con meno del 2% tramite le urine Il ridotto assorbimento e biodisponibilità del farmaco quando somministrato per via orale nei ruminanti sembra essere dovuto alla sua metabolizzazione nel rumine L’elevata lipofilia e l’affinità per il tessuto adiposi di questi composti spiega la loro persistenza nell’organismo e il prolungarsi del periodo di protezione contro i vermi gastrointestinali e broncopolmonari nel bovino e negli ovi-caprini Differenze individuali nella durata di persistenza sono conseguenti a differenze nella distribuzione, metabolizzazione e escrezione del farmaco. Nel bovino, formulazioni per via orale e pour-on forniscono una protezione fino a 42 giorni contro i vermi polmonari e di 35 giorni contro gli abomasali a seconda del farmaco e della formulazione. LA LUNGA EMIVITA DI QUESTI COMPOSTI INFLUENZA LA PRESENZA DI RESIDUI NELLA CARNE E NEL LATTE CON I CONSEGUENTI LUNGHI TEMPI DI SOSPENSIONE I LATTONI MACROCICLICI NON DEVONO ESSERE UTILIZZATI IN LATTAZIONE E DURANTE GLI ULTIMI DUE MESI DI GRAVIDANZA ECCEZIONE EPRINOMECTINA, CHE HA ZERO TEMPO DI SOSPENSIONE PER IL LATTE meccanismo d’azione non è ancora del tutto chiarito. IVERMECINA AGISCE SULLA TRASMISSIONE DELL’IMPULSO NERVOSO DEI NEMATODI MEDIATA DALL’ACIDO γ-AMINOBUTIRRICO (GABA) IN DUE O PIÙ SITI BLOCCANDO LA STIMOLAZIONE INTERNEURONALE DEI NEURONI MOTORI ECCITATORI, CAUSANDO UNA PARALISI FLACCIDA. L’effetto sarebbe raggiunto stimolando il rilascio di GABA dalle terminazioni nervose e aumentando il legame tra GABA al suo recettore sulla membrana post-sinaptica di un motoneurone eccitatorio. L’aumento del legame GABA causa l’aumento del flusso dei cloro ioni (Cl-) nella cellula causandone l’iperpolarizzazione. Nei mammiferi, la neurotrasmissione mediata dal GABA è confinata al sistema nervoso centrale. Il mancato effetto della avermectine, quando utilizzate a dose terapeutica, sul sistema nervoso dei mammiferi è probabilmente dovuto al fatto che trattandosi di molecole di grosse dimensione, queste non possono facilmente superare la barriera emato-endefalica. Di recente è stato suggerito che l’ivermectina possa esplicare la sua azione agendo sulla conduttanza dei canali del Cl- a livello della membrana post-sinaptica o della piastra neuromuscolare terminale. SALICILANILIDI E SOSTITUTI DEL FENOLO salicilanilidi e i sostituti del fenolo possono essere considerati come analoghi • bromosalani: clioxanide, oxiclozanide, brotionide, niclosamide • salicilanilidi: rafoxanide, closantel • fenolo derivati: nitroxinil, disofenolo, biotinol, esaclorofene niclofonal i salicilanilidi e i sostituti del fenolo (eccezione del niclosamide), trattamento delle infestazioni da trematodi nel bovino e nel piccoli ruminanti dotati di buona efficacia contro gli adulti e in parte verso le forme giovanili di Fasciola hepatica. Alcuni sono attivi anche contro i nematodi ematofagi (Haemonchus). disofenolo è stato usato nel trattamento del cane contro gli ancylostomidi e può essere impiegato negli ovini e caprini contro ceppi suscettibili e farmaco-resistenti di Haemonchus contortus. NICLOSAMIDE È EFFICACE CONTRO I CESTODI DEL BOVINO, DEI PICCOLI RUMINANTI, DEL CAVALLO E DEL POLLAME impiegato contro gli stadi immaturi dei paramfistomi nei ruminanti. In alcuni paesi, è utilizzato soprattutto per il trattamento dei cestodi nel cane e nel gatto I SALICILANILIDI E I SOSTITUTI DEL FENOLO SI LEGANO PER OLTRE IL 99% ALLE PROTEINE DEL SANGUE, CIÒ SPIEGA LA LORO ELEVATA EFFICACIA CONTRO I PARASSITI EMATOFAGI L’EFFICACIA FA SCIOLICIDA DIPENDE DALLA PERSISTENZA NEL PLASMA RAFOXANIDE E IL CLOSANTEL HANNO UNA EMIVITA PLASMATICA PIÙ PROLUNGATA RISPETTO ALL’OXICLOZANIDE l’apparente efficacia di questi farmaci contro gli stadi immaturi di Fasciola hepatica potrebbe essere dovuta alla loro persistenza nel plasma e agli effetti nei confronti dei giovani adulti quando raggiungono i dotti biliari piuttosto che ad una reale efficacia nei confronti degli stadi immaturi. I giovani distomi ingeriscono soprattutto cellule epatiche, che contengono quantità limitate di farmaco. Man mano che si accrescono e migrano attraverso il parenchima epatico, le adolescarie causano estese emorragie e vengono a contatto con l’antielmintico. Quando poi i distomi raggiungono i dotti epatici, i parassiti vengono a contatto con concentrazioni ancora superiori di farmaco dato che la bile è una via importante di escrezione come dimostrato dalla elevata proporzione di farmaco e dei suoi metaboliti escreti con le feci rispetto a quella escreta con le urine. I salicilanilidi e i sostituti del fenolo agiscono sulla fosforilazione ossidativa causando una minore disponibilità di composti fosfati ad alta energia quali l’adenosina trifosfato (ATP) e riducono la nicotanimide-adenina-dinucleotide (NADH-) nei mitocondri. Sono inoltre in grado di inibire l’attività del sistema succinatodeidrogenasi e fumarato- redattasi che è associato con la fosforilazione ossidativa Data la lunga emivita del farmaco legato alle proteine plasmatiche, il parassita è sottoposto a una lunga esposizione all’azione del farmaco che ne riduce l’energia disponibile. PIPERAZINE I sali di piperazina sono stati ampiamente utilizzati contro gli ascaridi, soprattutto nel cane e nel gatto agiscono come agonisti del GABA producendo paralisi flaccida del parassita La piperazina adipato è stata utilizzata nel cavallo contro gli stadi adulti dei piccoli strongili e Parascaris; nel maiale contro Ascaris suum e Oesophagostomum. La dietilcarbamazina (DEC) è ancora sul mercato in alcuni paesi per il trattamento dei vermi polmonari del bovino. essere somministrato per 3 giorni consecutivi; per tali ragioni il suo uso è stato abbandonato Anche il suo impiego quale chemiprofilattico nella filariosi cardipolmonare del cane è pressoché abbandonato (in Italia non è stato quasi del tutto utilizzato) a causa della poca maneggevolezza: il trattamento deve essere somministrato per via orale per tutta la stagione a rischio e continuato nei 2 mesi successivi. ARSENICALI La tiacetarsamide (TCA) è un composto arsenicate impiegato per molti anni quale adulticida per la terapia della filariosi cardiopolmonare del cane (Dirofilaria immitis). La TCA non è attualmente disponibile sul mercato veterinario ed è stata sostituita, con le stesse indicazioni terapeutiche, dalla melarsomina dicloroidrato. LA MELARSOMINA DICLORIDRATO È UN ARSENICALE DI NUOVA GENERAZIONE CON ATTIVITÀ ADULTICIDA DA UTILIZZARSI NELLA TERAPIA DELLA FILARIOSI. LA MELARSOMINA GENERALMENTE BEN TOLLERATA QUANDO CORRETTAMENTE SOMMINISTRATA PER VIA INTRAMUSCOLARE PROFONDA NEI MUSCOLI LOMBARI USO SCONSIGLIATO NEL GATTO ALTRI FARMACI L’EMODEPSIDE È UN COMPOSTO SEMISINTETICO APPARTENETE AL GRUPPO CHIMICO DEI DEPSIPEPTIDI AGISCE A LIVELLO DELLE GIUNTURE NEUROMUSCOLARI STIMOLANDO RECETTORI PRE-SINAPTICI CON CONSEGUENTE PARALISI E MORTE DEL PARASSITA ATTIVO CONTRO I NEMATODI DEL CANE E DEL GATTO SPESSO COMMERCIALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON IL PRAZIQUANTEL PER AUMENTARE LO SPETTRO D’AZIONE DEL MEDICINALE L’EPSIPRANTEL è un derivato isochinolinico della piperazina attivo contro le infestazioni da cestodi nel cane e nel gatto. E’ generalmente formulato in associazione con il pirantel pamoato per ottenere un prodotto a più ampio spettro d’azione, efficace contro i vermi tondi e i vermi piatti del cane e del gatto. IL PRAZIQUANTEL è un derivato isochinolinico acetilato della piperazina ed è attivo contro numerose specie di cestodi adulti e forme larvali del cane e del gatto e contro i cestodi dei ruminanti e del cavallo. E’ il farmaco di scelta per la terapia di Echinococcus spp l praziquantel modula la permeabilità della membrana cellulare causando una paralisi spastica della cellula muscolare dei parassiti e, come altri cestodicidi, danneggia il tegumento dei parassiti NON OVICIDA NUOVE FAMIGLIE DI ANTIELMINTICI Recentemente è stato scoperta che una nuova serie di aminoacetonitrili derivati (AADs) dotati di elevata attività antielmintica. (Monepantel Novartis) altamente efficaci contro diverse specie di nematodi parassiti gastrointestinali dei piccoli ruminanti e del bovino e contro ceppi di Haemonchus contortus e Trichostrongylus colubriformis resistenti agli imidotiazoli, benzimidazoli e avermectine. Il meccanismo d’azione attraverso il quale esplicano la loro attività antielmintica appare originale interagendo con un gruppo di subunità recettoriali di acetilcolina specifiche dei nematodi. composti molto ben tollerati dai ruminanti e poco tossici per i mammiferi. REQUISITI DI UN FARMACO ANTIELMINTICO Idealmente, il farmaco antielmintico dovrebbe possedere le seguenti proprietà: 1. ESSERE DOTATO DI BASSA TOSSICITÀ AMPIO MARGINE DI SICUREZZA (RAPPORTO DOSE EFFICACE / DOSE TOSSICA) caratteristiche di particolare importanza nel trattamento di gruppo, dove non è praticamente possibile pesare ogni soggetto da trattare Anche se negli animali d’affezione tale caratteristica può essere di minore rilievo in quanto è più agevole dosare con esattezza il farmaco in relazione al soggetto da trattare, il diffondersi degli antielmintici “da banco” vendibili senza ricetta veterinaria e l’abitudine di affidare la somministrazione del farmaco antielmintico al proprietario consiglia l’utilizzo di farmaci dotati di ampio margine di sicurezza. 2. DOVREBBE ESSERE EFFICACE CONTRO TUTTI GLI STADI DI SVILUPPO DI UNA DETERMINATA SPECIE PARASSITA auspicabile principio attivo efficace verso più specie e più generi, ad esempio contro i parassiti interni e i parassiti esterni o, nel cavallo, contro i grossi e i piccoli strongili, contro Oxyuris equi e Parascaris equorum. importante anche il potere disporre di principi attivi mirati quando le caratteristiche epidemiologiche dei parassiti richiedano tempi di intervento diversi. Un esempio è dato dalle strategie di controllo delle trichostrongilosi e della distomatosi epatica nei ruminanti che richiedono momenti diversi di intervento. 3. il farmaco dovrebbe essere rapidamente metabolizzato ed escreto dall’ospite soprattutto negli animali le cui produzioni sono destinate al consumo umano in modo da ridurre al minimo i tempi di sospensione Comunque farmaci a lunga persistenza possono essere utilizzati a scopo profilattico in certi animali e in certi momenti del ciclo produttivo (asciutta) per aumentare i tempi di protezione verso l’infestazione. Un esempio è dato dal trattamento degli ovini con closantel per controllare le infestazioni da Haemonchus. 4a. DI FACILE SOMMINISTRAZIONE. Diverse formulazioni disponibile a seconda della specie ospite da trattare Sospensioni orali (drench) Soluzioni iniettabili Pour-on (da stendere sul dorso) formulazioni in boli disponibili per i grossi e i piccoli ruminanti per i equini formulazioni ad uso orale in pasta in granuli da miscelare all’alimento 4b. farmaci destinati al trattamento degli animali d’affezione caratteristiche da considerare attentamente al momento della prescrizione soprattutto nei casi in cui sia il proprietario a somministrare il farmaco • facilità di somministrazione • favorevole indice terapeutico (dose efficace/dose tossica). • formulazioni ad uso orale (soluzioni, compresse, bocconcini a romatizzati o granulati da aggiungere al cibo) • iniettabili • spot-on (da depositare generalmente tra le spalle e alla base della nuca) costo del farmaco deve essere ragionevole, soprattutto per i prodotti destinati agli animali di interesse zootecnico dove il margine di profitto è basso 5. IMPIEGO DEL FARAMACO ANTIELMINTICO Negli animali da compagnia trattamento parassitario indirizzato al : • mantenimento dello stato di salute e di benessere dell’animale • a ridurre a zero il rischio di trasmissione contaminazione ambientale di agenti zoonosici diretta o di Il farmaco antielmintico può essere utilizzato: • a scopo terapeutico, per trattare una infestazione in atto, in caso di episodi clinici di malattia, • a scopo profilattico L’impiego profilattico è da preferire quando le strategie messe in atto sono in grado di prevenire il manifestarsi della malattia mantenendo il parassitismo al di sotto della soglia clinica o di diminuire la contaminazione ambientale dovuta alle uova e alle larve prodotte dal parassita Trattamento strategico: strategico il trattamento è pianificato in base alle conoscenze epidemiologiche che forniscono gli elementi necessari per la scelta delle strategie più idonee al controllo e alle caratteristiche del farmaco (efficacia, spettro d’azione, durata dell’attività). Trattamento tattico: tattico il controllo dell’infestazione è ottenuto tramite trattamenti somministrati al superamento di una soglia prestabilita; gli approcci tattici non sono generalmente in grado di interferire in modo duraturo sulle dinamiche della popolazione parassitaria anche se le conoscenze sulla epidemiologia del parassita possono essere utili per indirizzare la scelta del periodo ottimale di trattamento e del farmaco da utilizzare. I trattamenti tattici possono trovare utile impiego in particolare nel cavallo sportivo dove il ricorso al farmaco può essere deciso in base a una soglia di positività copromicroscopica (ad esempio 200 upg) per rallentare l’insorgenza della farmacoresistenza IMPIEGO STRATEGICO E TATTICO negli animali da reddito il trattamento deve essere giustificabile sul piano economico e portare a un miglioramento della produzione o prevenire la comparsa della malattia. il rapporto costo/beneficio del trattamento deve essere messo a confronto con i costi di altri tipi di intervento come la rotazione del pascolo, lo stoccaggio prolungato dei liquami (distruzione uova larve) o il drenaggio delle acque in caso di aree fascioligene. l’uso dell’antielmintico non interferisca sullo sviluppo di una risposta immunitaria protettiva. trattamenti troppo ravvicinati e ripetuti possono impedire lo sviluppo di una immunità protettiva l’utilizzo prolungato a scopo profilattico di uno stesso principio attivo può facilitare l’insorgenza di fenomeni di farmaco-resistenza. Idealmente gli animali da compagnia, che hanno stretti rapporti con l’uomo e ne condividono l’ambiente di vita, dovrebbero essere esenti da parassiti nel corso dell’intero ciclo vitale Attualmente sono disponibili sul marcato farmaci di facile somministrazione, molto ben tollerabili, per lo più ad ampio spettro utilizzabili in programmi di prevenzione e di controllo dei più comuni parassiti del cane e del gatto. Un esempio sono i diversi farmaci impiegati per la prevenzione della filariosi cardiopolmonare spesso associati ad altri principi attivi efficaci contro gli endo- e gli ectoparassiti Trattamento terapeutico: trattamento degli animali con malattia clinica. trattamento di emergenza, poco idoneo a controllare il danno parassitario Infatti l’ospite ha subito l’azione patogena del parassita fino all’insorgenza del sintomo clinico, con grave danno per la produzione e il benessere animale. Quando il farmaco viene utilizzato a fine terapeutico tener presente: • nei casi in cui il farmaco non sia attivo verso tutti gli stadi di sviluppo del parassita bisogna porre attenzione che sia efficace contro lo stadio patogeno; • il trattamento deve essere efficace e consentire il rapido ripristino delle condizioni normali. • l’effetto è conseguente alla capacità del principio attivo ad allontanare rapidamente il parassita SOMMINISTRAZIONE Per lungo tempo antielmintici per via orale o parenterale (SC) Soluzioni o sospensioni per os (drench) o da aggiungere al mangime e all’acqua di abbeverata ampiamente utilizzati negli animali da reddito negli animali d’affezione le formulazioni più usate sono state per lungo tempo le compresse. formulazioni in pasta non solo per il cavallo ma anche per il cane e per il gatto formulazioni spot-on e pour-on da applicare sulla cute e dotate di effetto sistemico Nei ruminanti, boli endoruminali (non in Italia) anche a lento rilascio A seconda del principio attivo utilizzato, sono in grado di assicurare l’emissione della dose terapeutica a intervalli programmati (pulserelease) o basse dosi per periodi prolungati (sustained-release): entrambi i sistemi impediscono lo sviluppo dei parassiti ad adulto e diminuiscono il rischio di contaminazione del pascolo e il manifestarsi della malattia. Sono stati messi a punto anche dispositivi in grado di dosare l’immissione giornaliera di farmaco nell’acqua di abbeverata o a intervalli predeterminati. disponibili prodotti per gli ovini e caprini e i bovini ottenuti dalla associazione di principi attivi efficaci nei confronti dei trematodi e dei nematodi ma il diverso comportamento epidemiologico di questi due gruppi di parassiti fa si che il loro impiego sia alquanto limitato sia nella prevenzione, sia nel controllo della malattia parassitaria. Il loro impiego deve essere ben valutato anche nel ristallo del bovino da carne importato Infatti le associazioni prevedono l’uso di farmaci efficaci verso gli stadi adulti di Fasciola hepatica mentre molto spesso negli animali importati, soprattutto se a termine della prima stagione di pascolo, la maggior parte della popolazione di trematodi è rappresentata da forme giovanili, poco suscettibili al farmaco. In questo caso è necessario ricorrere a un secondo trattamento dopo almeno 3-4 settimane dal ristallo. Una vasta gamma di associazioni è disponibile anche per il cane e per il gatto. Il loro utilizzo è raccomandato solo quando la presenza di diversi parassiti ne richieda specificatamente l’impiego. Va infatti considerato che alcune molecole sono di per se dotate di spettro d’azione molto ampio (ad esempio la milbemicina ossime e la selamectina), che consente un efficace controllo di diversi parassiti utilizzando un solo principio attivo.