Allegato N° 15 DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI STORIA E FILOSOFIA Dipartimento di Storia e Filosofia PREMESSA Il dipartimento di FILOSOFIA e STORIA - EDUCAZIONE CIVICA del Liceo Scientifico “ L. Siciliani “, dopo ampia discussione intorno agli indirizzi generali ed alle linee programmatiche da adottare rileva quanto segue: l’insegnamento delle discipline storico- filosofiche concorre alla formazione degli allievi promuovendo l’acquisizione di conoscenze, competenze, capacità , che risultano determinanti per la comprensione della realtà attuale, caratterizzata da una sempre crescente complessità, e per l’orientamento consapevole in essa. Momento iniziale e fondamentale della progettazione curricolare, in entrambe le discipline, è l’individuazione della loro peculiare identità, dei nuclei fondanti di tale identità, ovvero degli argomenti irrinunciabili, dei principi che costruiscono e organizzano i due saperi, delle forme e dei metodi peculiari di ricerca da questi saperi utilizzati. Sotto il profilo metodologico il dipartimento ha privilegiato, nel corso degli ultimi anni, una didattica di tipo modulare mediante l’individuazione di percorsi tematici caratterizzati da una forte valenza multidisciplinare. Questa scelta è stata riconfermata alla luce delle seguenti motivazioni: la modularità può consentire di superare l’annoso dilemma tra insegnamento storico e insegnamento problematico della filosofia, difatti le unità tematiche individuate permettono di affrontare i nodi teorici nella loro essenzialità e di ricostruire il tessuto storico – culturale intorno al quale le problematiche vengono analizzate nelle diverse aree. Anche nell’ambito storico la didattica modulare può favorire la mediazione tra l’esigenza di ricostruire il tessuto narrativo e di ricondurlo alle coordinate spazio- temporali di riferimento e nel contempo d’individuare nuclei problematici di approfondimento che prescindono dal cronotopo di riferimento. Ciò è possibile solo mediante un costante riferimento alle altre dimensioni culturali. La didattica modulare, infine, può favorire un’interazione reale tra discipline umanistiche e scientifiche in coerenza con la natura del Liceo. A questo scopo s’individuano in tutte le classi temi che presentano evidenti connessioni con le discipline scientifiche, intorno alle quali si possono costruire percorsi che investono questioni di rilevanza epistemologica ed etica. Gli stessi docenti s’impegnano a promuovere incontri con docenti dell’area scientifica per individuare strategie didattiche comuni e ad attivare un’azione di aggiornamento sui nessi metodologici tra le due aree, anche attraverso la realizzazione di convegni, seminari, progetti, ecc. FILOSOFIA Nuclei Fondanti I nuclei fondamentali del curricolo di Filosofia sono costituiti da elementi concettuali e metodologici, la cui individuazione scaturisce sia dal riconoscimento della identità storicoepistemologica della disciplina, sia dalla considerazione dei bisogni formativi degli allievi. L’intenzionalità filosofica si esprime e si esercita attraverso l’interrogazione filosofica su questioni di senso, di valore e di verità relative ad aspetti dell’esistenza e della coesistenza umana. Questa intenzionalità delimita i settori dell’esperienza e della conoscenza che sono oggetto dell’indagine filosofica. Le domande su questioni di senso e valore delimitano e individuano: problemi etici, problemi politici, il rapporto tra scienza e tecnica, il problema della comprensione storica. Le domande su questioni di verità individuano e delimitano : problemi di logica e di epistemologia, problemi gnoseologici, problemi ontologici. Intorno alle questioni indicate si operano scelte di autori ed opere della tradizione che devono soddisfare sia l’aspetto teorico-problematico che l’aspetto storico delle stesse questioni. Queste stesse fondamentali problematiche filosofiche costituiscono e individuano anche spazi di riflessione filosofica per i giovani di oggi e consentono di coniugare nel curricolo il rispetto dell’identità- specificità della filosofia e l’attenzione per le esigenze di formazione dei discenti (per esempio: il bisogno di senso, tanto acuto nell’attuale fase di disorientamento ; l’esigenza di determinare con più sicurezza le condizioni di verità di un ragionamento ; la necessità di acquisire strumenti logici di comprensione della realtà.). Finalità La valenza formativa dell’insegnamento della filosofia scaturisce dalla identità stessa della disciplina e può essere immediatamente individuata nella capacità di questo insegnamento di promuovere la formazione di una soggettività propositiva e critica, in grado di comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi, di controllare la validità dei ragionamenti, di esercitare in modo pieno e responsabile la cittadinanza. Più in particolare, alla filosofia si può riconoscere una triplice valenza formativa: Sul piano storico-culturale, favorisce la comprensione del mondo storico-culturale del presente e del passato, in continuo dialogo tra loro, consentendo di creare relazioni tra l’esperienza degli allievi e la storia culturale cui essi appartengono; Sul piano formativo-operativo, l’insegnamento della filosofia consente l’acquisizione di competenze e capacità per strutturare e sviluppare l’autonomia del pensiero secondo una pluralità di modelli, per porre concretamente i problemi, analizzarli, discuterli, risolverli razionalmente; 1. Sul piano dell’orientamento, l’apprendimento della filosofia permette all’allievo di chiarire ,spiegare e razionalizzare la propria esistenza, di costruire un’identità forte, una visione del mondo, di scegliere valori e comportamenti su basi ragionate, di partecipare in modo responsabile all’esercizio della cittadinanza. Obiettivi di apprendimento L’insegnamento della Filosofia persegue i seguenti specifici obiettivi di apprendimento relativi a conoscenze, competenze e capacità. Conoscenze Acquisizione di concetti, teorie e metodi attraverso l’analisi dei testi Conoscenza del linguaggio specifico Conoscenza dei contesti in cui si originano e si definiscono le problematiche filosofiche Competenze Riconoscere ed utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica. Analizzare testi di natura diversa compiendo le seguenti operazioni: enucleare le idee centrali. ricostruire la strategia argomentativa. valutare la coerenza interna di un’argomentazione. sintetizzare gli assunti fondamentali. ricondurre le tesi al pensiero dell’autore. individuare i rapporti tra il testo e il contesto storico-culturale. individuare analogie e differenze tra i testi. Confrontare concetti e metodi di diversi ambiti. Capacità Riconoscere i diversi criteri interpretativi ( IV e V ). Riconoscere le tesi divergenti ( IV e V ). Elaborare idee o ipotesi personali sulle problematiche analizzate. Cogliere i nessi multidisciplinari. Attualizzare i problemi filosofici riconducendoli all’esperienza del reale. Livelli Minimi Al termine del corso di filosofia , lo studente deve essere in grado di: definire e utilizzare gli strumenti concettuali relativi alle questioni filosofiche affrontate; riconoscere e costruire discorsi argomentati su elementari questioni di senso, di valore e di verità; ascoltare, comunicare, dialogare in gruppo, valutando il punto di vista dell’altro; partecipare consapevolmente alla formulazione di problemi e all’identificazione di possibili soluzioni. Più in particolare s’individuano i seguenti livelli minimi per le tre classi: possedere conoscenze essenziali di concetti, teorie, problemi, testi. Saper riconoscere ed utilizzare correttamente lessico e categorie essenziali della disciplina. saper effettuare analisi e sintesi essenziali di testi e questioni non complessi. saper esporre e discutere in forma semplice, ma chiara e lineare, essenzialmente corretta. Saper esprimere valutazioni semplici ma adeguate. Contenuti Annualmente i contenuti sono selezionati e organizzati in percorsi modulari, indicati in modo dettagliato nel " Piano di lavoro " del dipartimento. La scelta dei contenuti è condotta sulla base di criteri di rappresentatività nei confronti dell’intera gamma dei temi e dei problemi della tradizione filosofica, nella pluralità delle posizioni storicamente definite, in continuo dialogo tra presente e passato, nel rispetto di un approccio storico-critico-problematico ai temi e ai problemi filosofici. Indicazioni didattiche Come già anticipato, la didattica prevalentemente adottata nei precedenti anni scolastici è risultata quella della individuazione di percorsi tematico- problematici organizzati in moduli. Tale metodologia viene riproposta perché risulta efficace sotto diversi aspetti. Innanzi tutto la modularità può consentire di superare la vecchia alternativa tra insegnamento storico e insegnamento problematico della filosofia, tra la filosofia solo come excursus storico-cronologico e la filosofia come teoria, per favorire un modello d’insegnamento che coniughi - se pure in modo complesso e non facilmente realizzabile - i due approcci. L’individuazione di significativi percorsi problematico - tematici significa, appunto, partire da " problemi " - culturali ed esistenziali - per esercitare su questi la riflessione e tenere ferma la storia come " sfondo " ineludibile e contesto di comprensione. La didattica modulare può favorire la mediazione tra "problemi " e storia ; può - attraverso l’ analisi dei problemi - sviluppare la riflessività quale stile di pensiero rigoroso e critico, finalizzato alla comprensione piena del presente nei suoi legami con il passato; può ridare valore alla storia della filosofia come orizzonte di comprensione di testi e autori ed evitare un’immagine astratta e fuorviante del filosofare. L’ analisi -interpretazione di testi filosofici significativi, opportunamente contestualizzati, appare pertanto il momento centrale della didattica della filosofia e consente un approccio unitario con le altre discipline - in primo luogo quelle linguistico- letterarie - che pure si avvalgono della didattica testuale. La selezione di problemi - temi filosofici deve essere rigorosa : rispettosa delle esigenze reali dei giovani e della identità storico - epistemologica della disciplina; deve offrire agli studenti molteplici modelli di razionalità/ricerca e diverse ipotesi e possibilità di soluzioni, al fine di consentire scelte criticamente motivate; deve promuovere una selezione mirata dei contenuti, la essenzializzazione del discorso, l’individuazione dei nuclei fondanti e l’apertura alla contemporaneità. La didattica per percorsi modulari, inoltre, può favorire, sin dalla terza classe, un approccio multidisciplinare, che consenta agli alunni di formarsi un quadro unitario dei saperi e attribuisce alla Filosofia - Storia ( pur nel rispetto della loro specificità disciplinare) il compito di costituire il momento di congiunzione tra l’area umanistica e quella scientifica. Per sviluppare un dialogo più proficuo con le discipline di questo settore e in coerenza con la natura dell ’istituto, i docenti di filosofia ritengono che la selezione del percorso storico e dei temi e problemi deve concedere più ampio spazio alla Filosofia della Scienza e alla riflessione filosofica sull’uomo e sulla società in rapporto alla scienza e alla tecnica. Perciò individuano, nelle quarte e quinte classi, significative problematiche di " Filosofia, Scienza , Epistemologia " intorno alle quali si possono costruire discorsi effettivamente multidisciplinari e che investono questioni di rilevanza etica ( per es. la bioetica, l’equilibrio ecologico, lo sviluppo sostenibile, la globalizzazione, ecc.) . Metodologie e Strumenti Lezione frontale , ricerche guidate, lavori di gruppo, dibattiti tematici, incontri periodici, programmati, con allievi e docenti di altre classi. Saranno utilizzati: testi ( opere o sezioni di opere dei filosofi studiati ), manuali di storia della filosofia, antologie critiche, saggi, prodotti multimediali. Verifica e Valutazione Ogni modulo, articolato in un tempo non superiore ai due mesi, si conclude con una prova di verifica che attesti il raggiungimento degli obiettivi programmati in termini di conoscenze, competenze, capacità. Le prove saranno di vario tipo ( strutturate e/ o semistrutturate , scritte e/ o orali ) e dovranno costituire il naturale compimento del lavoro svolto.La valutazione La valutazione delle singole prove dovrà essere chiara, inequivocabile e riconoscibile dagli allievi. Ciascun modulo costituirà la premessa per affrontare il modulo seguente e fornirà le indicazioni per eventuali azioni di recupero da attivare immediatamente. Saranno , inoltre, oggetto di valutazione : frequenza, impegno, partecipazione al dialogo educativo, il contributo personale alla vita della classe e ai lavori di gruppo. Si seguiranno le indicazioni generali del POF su verifica e valutazione. STORIA Nuclei Fondanti In STORIA, l’individuazione di nuclei fondamentali è imposta innanzitutto dalla natura stessa dell’oggetto dell’indagine disciplinare, oggetto che coincide con l’intero campo dell’attività umana. Di fronte alla dilatazione continua e alla crescente complessità degli eventi da esaminare, il docente è chiamato ad una severa opera di selezione che favorisca un approccio più complesso e problematico a eventi / processi e sia sempre finalizzato alla comprensione critica del presente nel suo rapporto col passato. L’ insegnante di storia deve garantire la conoscenza di quadri storici generali; deve sintetizzare e schematizzare i fatti fondamentali secondo grandi linee di sviluppo diacronico, per favorire l’acquisizione del senso storico ; quindi deve individuare dei percorsi tematico- problematici significativi da approfondire. I criteri per la selezione di tali percorsi devono essere rigorosi e devono tenere conto: dello statuto epistemologico della disciplina; del procedere della ricerca storica ; delle rilevanze storiografiche attuali e, ovviamente, dei bisogni formativi degli allievi e degli aspetti fondamentali della realtà socio-culturale in cui gli allievi stessi sono immersi. Tale didattica della storia intende integrare le diverse diverse dimensioni disciplinari e metodologiche; mira a sviluppare competenze generali d’inquadramento e ricostruzione di fatti storici e a promuovere le capacità di lettura dei segni che caratterizzano la realtà locale, riconducendoli alla più ampia dimensione del villaggio globale. In tale prospettiva si darà giusto spazio alle culture europee ed extraeuropee, valorizzando adeguatamente le differenze e i legami tra popoli e culture, le grandi trasformazioni che riguardano la storia delle idee, dei saperi, dei costumi, del vivere quotidiano, delle arti. L’insegnamento si costruirà intorno ad alcuni nuclei essenziali: società ed ambiente, società e sistemi di produzione, società e forme di governo, cultura e comunicazione. Finalità L’insegnamento della Storia contribuisce alla formazione degli allievi promuovendo in essi, in primo luogo, lo sviluppo della coscienza storica, la consapevolezza della dimensione storica del presente. Se è vero , come è stato autorevolmente affermato, che la maggior parte dei giovani di oggi " è cresciuta in una sorta di presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono " ( E. J. Hobsbawm ), questo fenomeno rende l’attività degli storici e degli insegnanti di storia ancora più essenziale di quanto lo sia stata negli anni precedenti. Più in particolare, le Finalità dell’insegnamento di questa disciplina descrivono due campi d’intervento . Il primo riguarda la specificità del lavoro dello storico e lo statuto epistemologico della disciplina ( finalità 1-4 ) , il secondo riguarda i bisogni formativi degli studenti ( finalità 5-7 ): 1) Ricostruire la complessità del fatto storico, attraverso l’individuazione di interconnessioni e rapporti tra particolare e generale, soggetti e contesti. 2) Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di diverse fonti, utilizzate dagli storici secondo modelli e riferimenti ideologici. 3) Consolidare l’attitudine a problematizzare, a riferirsi a tempi e a spazi diversi, ad allargare le prospettive, a storicizzare le conoscenze acquisite anche in altre discipline. 4) Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia. 5) Scoprire la storicità del presente, per cui questo non si può comprendere senza il riferimento al passato . 6) Affinare la sensibilità alle differenze. 7) Acquisire la consapevolezza che l’orientamento e l’azione nel presente presuppongono la conoscenza critica dello stesso presente e la capacità di problematizzare il passato. Obiettivi specifici rispetto a conoscenze, competenze, capacità Conoscenze Acquisizione consapevole del metodo storico mediante: o l’accertamento dei fatti o l’interpretazione delle fonti o l’esposizione delle argomentazioni nel linguaggio specifico. o Assimilazione dei lineamenti generali del processo storico. o Conoscenza di temi e problemi. o Competenze o Confronto tra diversi problemi interpretativi. o Utilizzazione consapevole del linguaggio specifico. o Confronto dialettico tra temi e problemi del passato e del presente. Capacità o Individuazione, selezione e ricerca di testi documentari e critici. o Riconoscimento delle tesi divergenti nel dibattito storiografico. o Capacità di lettura del presente mediante la memoria storica e di lettura del passato in funzione del presente. o Problematizzare i fatti storici e correlarli. Livelli Minimi Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: o ricostruire l’itinerario storico essenziale; o ricondurre l’attualità alle radici storiche; o adottare comportamenti fondati sui principi basilari della convivenza civile. o Più in particolare s’individuano i seguenti livelli minimi per classe. 1) Possedere conoscenze essenziali di fatti, problemi, temi del periodo trattato. o 2) Saper effettuare analisi e sintesi essenziali di fatti e problemi. o 3) saper ricostruire l’itinerario storico essenziale, esporre in forma semplice ma chiara, con l’utilizzazione dei termini essenziali della disciplina. o 4) Saper esprimere valutazioni semplici ma adeguate. o 5) Saper individuare , selezionare e ricercare testi documentari e critici. (classi quarte e quinte). o 6)Saper riconoscere tesi divergenti nel dibattito storiografico . (classi quarte e quinte). Indicazioni didattiche Contenuti Si è già detto della dilatazione costante dei contenuti disciplinari, della necessità di una loro selezione e dei criteri che a questa devono presiedere. Tali ragioni giustificano l’adozione, anche in Storia ,di una didattica MODULARE: questa appare la più adatta a superare un’impostazione che ambiva ad esaurire l’amplissimo panorama evenemenziale ; intende garantire la conoscenza di quadri storici generali e favorire un approccio più complesso e problematico a fatti - processi , attraverso la selezione di percorsi tematico- problematici significativi , finalizzati alla comprensione della contemporaneità . Tali percorsi vengono organizzati in moduli , i quali consentono ,tra l’altro, anche verifiche più puntuali e oggettive. Tale approccio didattico accoglie l’indicazione del D. M. del 1996 sui Programmi di Storia , di favorire l’integrazione del quadro storico generale con riferimenti ad aspetti della realtà locale coerenti con le peculiarità formative del curricolo, al duplice fine di stimolare un maggiore interesse degli allievi verso la disciplina e di fare sperimentare, sia pure in ben determinati momenti, l’opportunità di fare " ricerca " storica. E’ accolta anche l’altra indicazione del citato D. M. di sviluppare adeguate connessioni tra l’insegnamento della Storia e L’Educazione Civica , per due fondamentali ragioni : l’insegnamento dell’ Educazione Civica può, già nel Biennio, favorire la comprensione critica della contemporaneità, attraverso la circolarità presente- passato - presente ; lo studio della Costituzione Italiana è momento fondamentale del progetto formativo che mira allo sviluppo completo della personalità degli allievi e alla formazione di cittadini consapevoli, che vivranno in contesti nazionali e internazionali sempre più complessi. Sempre al fine di rendere più interessante l’insegnamento della storia e della filosofia è sottolineata l’opportunità d’individuare modalità didattiche innovative che siano in grado di utilizzare le più recenti tecnologie audiovisive , le nuove fonti , i nuovi strumenti , che consentono di presentare le questioni filosofiche e di raccontare la storia ,specie quella del NOVECENTO, con linguaggi che risultano più vicini a quelli oggi utilizzati dai giovani. Metodologie e Strumenti Lezione frontale, ricerche guidate, lavori di gruppo, dibattiti tematici, incontri periodici, programmati con docenti e alunni di altre classi. Saranno utilizzati : fonti documentarie, saggi, antologie di critica storica, films, documentari, prodotti multimediali , Internet. Verifica e valutazione Si rinvia alle indicazioni generali del POF su verifica e valutazione e alla programmazione di Filosofia. PERCORSI MODULARI ORIENTATIVI DI FILOSOFIA Anno scolastico 2012-2013 CLASSE III MODULO 1 : “ LA FILOSOFIA : SAPERE RAZIONALE E / O RICERCA SAPIENZIALE ?“ U. D. : 1. Nascita del Logos : affermarsi della ragione contro il mito o riscrittura di moduli narrativi / interpretativi del mito ? 2): La Filosofia come “ricerca razionale “ / indagine /interpretazione della Natura e dell’Essere: Il problema dell’archè in Talete, Anassimandro, Anassimene. Pitagora, Il numero. Parmenide, Gli attributi dell’essere. Zenone, I paradossi della molteplicità. Empedocle, Le quattro radici dell’essere. Anassagora, Tutto è in tutto. Democrito, Gli atomi e il vuoto. Platone, L’essere come idea. Aristotele, Il mondo che ci circonda può essere oggetto di scienza. Plotino: i caratteri dell’Uno; i gradi dell’essere; la caduta delle anime e la nostalgia dell’Uno. Agostino d’Ippona: Dio come essere,Verità e amore. Il problema della creazione e del tempo. Tommaso d’Aquino: la Metafisica. 3) Il problema del metodo : la riflessione intorno ai processi , agli ambiti, alle interrelazioni della conoscenza : 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. h) Protagora, L’ uomo è misura di tutte le cose. Socrate, La ricerca della verità / Il problema della definizione. Platone, La conoscenza non è sensazione. Aristotele, La conoscenza e la Filosofia. La teoria della conoscenza nell’ Epicureismo e nello Stoicismo. Agostino d’Ippona: Dal dubbio alla verità; la teoria dell’illuminazione. Tommaso d’Aquino: Fede e Ragione; Le cinque vie; la conoscenza vera. Ockham, La dottrina della scienza. MODULO 2 “ “MODELLI E VALORI NELL’ETA’ ANTICA E MEDIEVALE: RIFLESSIONE INTORNO ALLA CITTA’ GIUSTA,ALLA FELICITA’, AGLI STILI DI VITA, TRA CONFLITTI E CONFRONTI “ U. D. : La riflessione sulla città precede quella sulla natura ? Modelli e valori agli albori della filosofia ( L’ eroe omerico, l’uomo giusto di Esiodo, …) . I Sofisti e Socrate. Protagora, Non vi è città senza legge. Socrate e le leggi della polis. Platone, La Repubblica. Aristotele, La Politica, L’Etica Nicomachea. Epicuro, La rinuncia alla politica. “ Lettera a Meneceo “. L’etica stoica : la felicità e la saggezza. I fondamenti e la sistematizzazione dell’etica cristiana : Agostino, Pace terrena e pace celeste. Tommaso d’ Aquino, L’ultima felicità dell’uomo. Ockham , Teologia e politica. Il pensiero politico del Medioevo. . PERCORSO : “ FILOSOFIA E LINGUAGGIO “ 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Parmenide: l'essere, il pensiero e il linguaggio. I paradossi di Zenone. Verità e linguaggio in Protagora e in Gorgia. Platone e la scrittura. Aristotele: la dottrina dei predicabili. La dottrina delle categorie. Dialettica e dimostrazione. Gli Stoici : il significante e il significato. Guglielmo D'Ockham: logica , linguaggio e realtà. CLASSE IV MODULO 1 “ LA FILOSOFIA COME STRUMENTO D’ INDAGINE CONOSCITIVA : I FONDAMENTI E LE REGOLE DELLA RICERCA SCIENTIFICA, TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE, SPECIFICITA’ E CONTAMINAZIONI “ I fondamenti della ricerca positiva : U:D. : 1. Filosofia, magia, scienza nel Rinascimento. 2. Telesio, I principi della nuova scienza della natura. 3. Bruno, L’ infinità dell’ universo dedotta dall’infinita potenza divina. L’ oggetto dell’indagine filosofica. 4. Copernico , De rivolutionibus orbium coelestium ( Prefazione ). il problema del metodo : 5. Bacone , Il metodo induttivo. 6. Galilei, Matematica ed esperimento. 7. Cartesio, La matematica universale e le regole del metodo. 8. Hobbes, Metodo geometrico e ipotesi fisiche. 9. Newton, Le regole del filosofare. 10. Spinoza, Il metodo geometrico e la sostanza. 11. Locke, L’origine empirica delle idee. 12. Leibniz, La difesa dell’innatismo. 13. Vico e la “ Scienza Nuova “. 14. Hume, La critica del principio di causalità. 15. Kant, Il problema della fondazione della conoscenza oggettiva. Modulo 2 “ L’ORIZZONTE ETICO DEL SAPERE SCIENTIFICO “. Salutati, Vita activa e vita contemplativa ( “ De nobilitate legum et medicinae “ ). Montaigne, Essais. Bruno, “ Lo spaccio della bestia trionfante “. Galilei, “ Lettera a Benedetto Castelli “. Pascal, “ Pensieri “. Voltaire, “ Lettere filosofiche “. Rousseau , “ Discorso sulle scienze e sulle arti” ; Prefazione al “ Narciso” ; “ Lettere morali “, lettera III ). MODULO 3 “ LE RAGIONI DELL’ETICA E DELLA POLITICA “ U.D. : 1. Il primato umanistico della vita attiva ; l’ Umanesimo civile : Alberti, L’ homo faber e il tempo. Pico della Mirandola, La libertà dell’uomo. 2. Ideale e reale : T. Moro, Utopia. T. Campanella, La città del sole. F. Bacone, La Nuova Atlantide. 3. Ragion di Stato e diritto naturale nella genesi della moderna cittadinanza. Machiavelli e la fondazione della scienza politica. Bodin, La Sovranità. Grozio, I fondamenti del diritto naturale. Hobbes, L’origine dello Stato. Spinoza, La concezione dello stato. Locke, Origini, caratteri e fini dello stato civile. Montesquieu, Repubblica, monarchia, dispotismo. Beccaria, La ragione contro la pena di morte. Rousseau, La volontà generale e la sovranità. Kant, La Legge morale. I principi a priori dello Stato civile. La necessità della pace. PERCORSO: “ GENERI, FORME, CATEGORIE DEL DISCORSO FILOSOFICO “ - Generi, Forme : U.D. : a) b) c) d) e) f) Il Saggio : gli Essais di Montaigne. La poesia filosofica di Campanella. Il dialogo di Galilei. Il Trattato ( Spinoza, Locke ). L’ Enciclopedia. Il romanzo di Rousseau. - Alcune riflessioni sul linguaggio: g) Hobbes, Convenzione e calcolo ; il linguaggio e i nomi. h) Leibniz, La ricerca di una lingua universale. i) Vico, La logica poetica e le origini del linguaggio. - Kant : Le Categorie. Bello e Sublime. CLASSE V MODULO 1 “ L’INDISTINTO DEL SENTIMENTO E IL TENTATIVO DI ASSOLUTIZZARE LA RAGIONE “ U.D. : - Il dibattito post-kantiano. 1. Fichte, I fondamenti dell’intera dottrina della scienza. 2. Schelling, Il sistema dell’idealismo trascendentale. 3. Hegel : - La ricerca dell’Assoluto e la “ Fenomenologia dello Spirito “; Filosofia e scienze nel sistema hegeliano; La dialettica. 4. 5. 6. 7. Schopenhauer : filosofia e sistema. Il mondo come volontà e rappresentazione. Marx, Il “ rovesciamento “ della Ragione hegeliana e la concezione materialistica della storia. Comte, La legge dei tre stadi e il compito della filosofia. Croce : la “ Filosofia dello Spirito “. MODULO 2 : “ CONTRO LA PRETESA SISTEMATICA, L’IMPORSI DELLA COMPLESSITA’ DELL’IO E DELLA REALTA’ “ Kierkegaard, Esistenza e sistema ( da “ Postilla conclusiva non scientifica “). Nietzsche,: L’ utilità e il danno della storia per la vita ( Seconda Inattuale ) ; Come il mondo vero divenne favola ( dal “ Crepuscolo degli idoli “) ; La morte di Dio e il superuomo ; L’eterno ritorno dell’uguale ( da “ Così parlò Zarathustra “): - Bergson, Il tempo omogeneo e la durata reale. Lo slancio vitale e la resistenza della materia. Dall’Io monolitico all’Io plurale (Nietzsche, Freud, Pirandello ). Freud, Il disagio della civiltà. Husserl, Il metodo fenomenologico e la critica della scienza . Heidegger, Il problema del senso dell’essere e l’analitica esistenziale. Esistenza e individualità nell’esistenzialismo europeo. - MODULO 3 “ LA RIFLESSIONE FILOSOFICA SUI CONFLITTI DELL’OGGI: VERSO UN’ETICA DELLA PACE PERPETUA “ Sartre tra esistenzialismo e impegno. B ) “ La filosofia di fronte all’estremo : totalitarismo e riflessione filosofica “ : R. Aron, H. Arendt, E. Levinas , Kolakowskj, Leo Strauss, Popper, V. Havel, J. Derrida. C) “ Pensiero della tecnica e critica dell’industrialismo “: Heidegger, La tecnica, compimento della metafisica occidentale. Scuola di Francoforte, La tecnica come alienazione. Jonas, Il principio di responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica. Galimberti, la tecnica e l’importanza dell’etica ( da “ Psiche e tecne “). D) Teoria dei diritti e nuova cittadinanza. MODULO 4 : “QUALE FILOSOFIA E QUALE SCIENZA? “ La Rivoluzione Copernicana di Kant. “L ‘oggettività “ delle scienze positivistiche. La crisi del concetto di verità scientifica tra fine ottocento e inizio novecento. La filosofia della scienza nel novecento: Popper, l’epistemologia e il problema del progresso scientifico. L’epistemologia post-popperiana: Kuhn, Lakatos, Feyerabend. PERCORSO: FORME DEL DISCORSO FILOSOFICO E RIFLESSIONI SUL LINGUAGGIO. Kierkegaard e il metodo della comunicazione. Nietzsche e le nuove forme della scrittura filosofica. B. Croce e l’identità tra espressione estetica e linguaggio. Heidegger: il linguaggio e il disvelamento dell’essere. L. Wittgenstein : la filosofia come critica del linguaggio. H.G. Gadamer : ermeneutica e linguaggio. Si consiglia la lettura di uno dei seguenti classici: Terza classe: un dialogo di Platone. Quarta classe: Cartesio, Discorso sul metodo. Voltaire, Trattato sulla tolleranza. Voltaire, Candido o l’ottimismo. Galileo: brani scelti dal Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo. Quinta classe: A. Schopenhauer, L’arte di essere felici.,Adelphi,1997. S. Kierkegaard, Breviario, Rusconi,1997. K. Marx ,F. Engels, Manifesto del partito comunista. K. Popper, La società aperta e i suoi nemici, Armando, 1996. J.P. Sartre, L’esistenzialismo è un umanismo, Armando2006. Possibili Percorsi sull’AMORE, tematica del Gutenberg 2012-13: Classe terza: Eros platonico e caritas cristiana. Classe quarta: L’eroico furore di G. Bruno e l’amore intellettuale di Dio di B. Spinoza. Classe quinta: L’Amor fati di Nietzsche e la dottrina dell’amore in Freud. PERCORSI MODULARI ORIENTATIVI DI STORIA Nucleo centrale della programmazione triennale : “ L’ Europa nel mondo“. Il tema può essere sviluppato secondo tre moduli principali : il primo presenta un approccio che valorizza la politica e le istituzioni; il secondo “ “ l’economia, la società, la cultura materiale; il terzo “ “ la cultura, le idee, l’immaginario collettivo. Nelle classi quarta e quinta si aggiunge un modulo specifico sull ‘Italia. CLASSE TERZA MODULO 1 “ Il contesto europeo “ L’Europa tra il 1000 e il 1200 : i poteri universali (Papato e Impero); comuni e Monarchie. Il tramonto dell’universalismo politico. L’Europa nell’età della guerra dei Cento Anni. La costruzione dello stato moderno. La particolarità italiana e le radici della disunità d’Italia. La nascita dei primi imperi coloniali. Carlo V e la ripresa del progetto imperiale. La controriforma cattolica e la monarchia spagnola. L’Europa di Filippo II e di Elisabetta d’ Inghilterra. Guerre di religione e conflitti tra potenze. Progetti assolutistici e rivoluzioni nel 1600. MODULO 2 “ Economia e società ” Economia e società nell’ Europa tra il 1000 e il 1200 : rinascita del 1000 , sviluppo delle città e della società mercantile. . La peste nera. Tra crisi e trasformazioni : l’Europa dei secoli XIV- XV. Economia e società nel 1500. La crisi del 1600. MODULO 3 “ Cultura , religione, ideologie “ Cristiani e musulmani. Fermenti religiosi e culturali nell’ Europa del tardo medioevo. Umanesimo e Rinascimento. La scoperta della “ diversità “. Aspetti teologici e culturali della riforma protestante. La Controriforma e il “ grande disciplinamento “. Cultura, rivoluzione scientifica, società nel 1600. PERCORSO DI APPROFONDIMENTO : Due crisi a confronto: l’Europa del 1300 e del 1600. Quali i tratti comuni ai due momenti di crisi che colpiscono l’Europa nel 1300 e nel 1600 ? Quali le cause delle due crisi ? Quale la loro portata?Quali le ricadute sociali e le misure prese per fronteggiarle ?Quali gli esiti nelle varie parti d’Europa nel 1300 e nel 1600? CLASSE QUARTA MODULO 1 “ IL CONTESTO EUROPEO “ L’Europa e la Rivoluzione Americana. La Rivoluzione Francese. Napoleone e le trasformazioni dell’ Europa. Le rivoluzioni nazionali, liberali e democratiche. Dal Nazionalismo all’Imperialismo. MODULO 2 “ ECONOMIA E SOCIETA’ “ Le origini dell’ industrializzazione. Borghesia e proletariato. La seconda rivoluzione industriale. MODULO 3 “ L’ITALIA “ Nazione e Risorgimento. La costruzione dello Stato. L’ Italia nell’età delle grandi potenze. MODULO 4 “ CULTURA E IDEOLOGIE “ L’ Illuminismo. Cultura romantica e nazionalismi. Le origini della politica contemporanea. Il mito del progresso e la sua crisi. PERCORSO DI APPROFONDIMENTO: Risorgimenti,rinascite, ricostruzioni nazionali. Come si “costruiscono” le identità nazionali in Italia e in Germania, ma anche in Francia e Inghilterra, nel corso del 1800? Testo consigliato: A.M. Banti, Sublime madre nostra: La nazione italiana dal Risorgimento al Fascismo. Laterza, 2011 ( da utilizzare anche in quinta). CLASSE QUINTA Modulo 1 “ L’ Europa e il mondo tra guerra e pace “ La Grande Guerra. La crisi delle democrazie e i totalitarismi. La seconda guerra mondiale. La “ guerra fredda “. Il confronto Est-Ovest, Nord- Sud. La crisi dei comunismi. Il modello occidentale e i suoi critici. MODULO 2 “ Economia e società “ Alle origini della società di massa. La grande crisi. La società del benessere. Popolazione e migrazioni. I limiti dello sviluppo e la globalizzazione. MODULO 3 “ L’ ITALIA “ L’età giolittiana. La crisi dello stato liberale e l’avvento del fascismo. L’Italia fascista. Dalla Resistenza alla Repubblica: La prima repubblica. La seconda repubblica. MODULO 4 “ CULTURA, RELIGIONE, IDEOLOGIE “ a) Le ideologie totalitarie. Filosofia e totalitarismo.. La contrapposizione tra democrazia e comunismo. La contestazione giovanile. La crisi delle ideologie. I nuovi movimenti b) - Le forme della comunicazione di massa. c) - Religione e modernizzazione : la Chiesa cattolica e la società di massa. - I nuovi orientamenti nel mondo cattolico: Il concilio vaticano II. L’ espansione dei fondamentalismi. PERCORSO DI APPROFONDIMENTO : “Decadenze e rinascite”. La grande Guerra e l’apocalisse della modernità. La crisi del 1929 e il New Deal. La ricostruzione e il boom economico degli anni 50 e 60 del 1900; la crisi degli anni Settanta e la fine dell’” età dell’oro “. Il crollo dei regimi comunisti nell’Europa orientale e i nuovi equilibri internazionali. La crisi degli equilibri ecologici della terra. Testi consigliati: Emilio Gentile, L’apocalisse della modernità. La grande guerra per l’uomo nuovo. , Mondatori, 2009. Piero Bevilacqua,La terra è finita. Breve storia dell’ambiente., Laterza, 2006. PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE Tali percorsi saranno realizzati col costante riferimento alla Costituzione Italiana , con la discussione guidata su fatti significativi di attualità , col riferimento a Carte e Dichiarazioni dell’U.E. e dell’O.N.U. e, in un’ottica interdisciplinare, con lo studio della Filosofia e della Storia. Classe III Percorso n.1 Analisi e commento dei seguenti concetti chiave : Norma/Legge, Stato, Costituzione, Diritti e Doveri, Libertà,Cittadinanza. . Percorso n.2 : forme di Stato e forme di Governo. Lo Stato come regnum : popolo, territorio, sovranità. Lo stato come rex : origini dello Stato moderno. Stato e Nazione : due entità differenti. Forme di stato : Stato teocratico, Stato liberale, Stato democratico. Forme di Governo : Monarchia e Repubbl ica. CLASSE QUARTA Percorso n.1 Che cos'è la Costituzione. Quali Costituzioni. Breve storia della Costituzione Italiana. I Principi fondamentali ( Artt. 1 – 12 ) e “ Parte prima. Diritti e doveri dei cittadini “( Artt. 13 -54). Percorso n.2 : Titolarità ed esercizio della sovranità. 8. In che consiste la sovranità. 9. Il titolare della sovranità nello stato moderno: dall'assolutismo alla democrazia. 10. La sovranità del popolo, il popolo dei cittadini. 11. Democrazia diretta e democrazia rappresentativa. 12. Il voto come strumento di partecipazione. 13. Le tappe dell'allargamento del suffragio. CLASSE QUINTA “ LA COSTITUZIONE , I PRINCIPI FONDAMENTALI, L’ORDINAMENTO DELLO STATO “ : 1) 2) 3) 4) 5) Statuto Albertino e Costituzione Italiana. Alle origini della Costituzione Italiana: Resistenza e Assemblea Costituente. I principi ispiratori. La struttura della Costituzione. L’ordinamento della Repubblica ( Parte seconda).