informasanita` marzo 2016 - Azienda Ospedaliera di Padova

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informasanità
informa
marzo 2016
In questo numero:
La Maxillo
Maxillo--Facciale di Padova
ai vertici nazionali
per il 1° trapianto
di mandibola artificiale
in Italia
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informasanità
PERIODICO d’informazione
dell’Azienda Ospedaliera di Padova
SOMMARIO
Marzo 2016
DIRETTORE RESPONSABILE
Luisella Pierobon
COMMISSARIO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
Luciano Flor
HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMERO
Silvia Baggio, Alberto Bedogni, Lorenzo Calò, Eliana Camporese, Giuseppe Ferronato, Sabino Iliceto, Carlo Moretti, Giorgio
Palù
Consulenza Legale: Luisa Longhini
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE
Via Giustiniani 1— Padova
tel. redazione 049.8213923
fax redazione 049.8218283
[email protected]
Registrazione del Tribunale di Padova
n. 1553 del 21.01.97 Registro Stampa
in copertina:
Mandibola artificiale,
immagine di Sintac biomedical engeneering
1° trapianto di mandibola artificiale in Italia
pag. 3
Nuovo traguardo della Nefrologia
pag. 8
A Padova isolamento di Zika virus dalla saliva
pag. 9
Master online in Telemedicina
pag. 11
Gioco & Benessere in Pediatria
pag. 14
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1° TRAPIANTO DI MANDIBOLA
ARTIFICIALE IN ITALIA
La mandibola personalizzata è stata impiantata a Padova
Luciano Flor classe 58, di origini trentine,
medico, laureatosi a Padova - dopo alcuni
mandati di altissimo livello per la sanità della
Regione Trentino Alto Adige - ritorna a Padova dove aveva già rivestito l’incarico di
Direttore Sanitario, ora come Commissario
dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova.
17 febbraio presentazione alla stampa del trapianto di mandibola artificiale
al centro della foto, il dr. Flor e il prof. Ferronato con l’équipe medica
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1° TRAPIANTO DI MANDIBOLA
ARTIFICIALE IN ITALIA
E’ stato ricostruito con
un trapianto artificiale di mandibola, il volto di un paziente di
mezza età di nazionalità italiana affetto da osteonecrosi. Le
ripetute infezioni gli compromettevano la capacità funzionale e i dolori gli causavano
limitazioni di salute.
La Chirurgia Maxillo-Facciale
dell’Azienda
Ospedaliera/
Università di Padova diretta
dal prof. Giuseppe Ferronato,
ha eseguito con i ricercatori
dott.ssa Giorgia Saia e
dott.ssa Giordana Bettini coordinati dal dott. Alberto Bedogni
foto di Sintac biomedical engeneering
- esperto nel trattamento delle
patologie ossee radio e farmaco indotte, assieme ad un team di ingegneri, il delicato intervento portato a termine E’
stata così inserita al paziente in sole 4 ore una nuova mandibola artificiale in titanio di gr.
26 contenente i fori necessari affinché muscoli e nervi vi si inserissero naturalmente.
La protesi artificiale personalizzata ha sostituito buona parte della mandibola originale includendo il condilo e il mento, regioni indispensabili per le funzioni di movimento
della mandibola - articolazione della parola, masticazione, deglutizione e competenza
delle labbra - nonché dell’aspetto esteriore del volto.
La tecnica progettata e sviluppata dai ricercatori padovani in strettissimo rapporto
con ingegneri e bio-ingegneri di un’azienda italiana leader nel settore della ricerca e della
produzione di dispositivi medici, ha permesso la realizzazione di una protesi artificiale
che ha riprodotto fedelmente le caratteristiche anatomiche della porzione mancante e deformata della mandibola del paziente, comprendendone anche le inserzioni muscolari indispensabili.
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1° TRAPIANTO DI MANDIBOLA
ARTIFICIALE IN ITALIA
La realizzazione della protesi ha
comportato l’elaborazione al computer
delle immagini dello scheletro facciale del
paziente grazie alla tomografia computerizzata. Le immagini realizzate hanno
prodotto un modello virtuale 3D della
mandibola. Così il chirurgo ha simulato
da remoto in tempo reale l’intervento chirurgico.
E’ stato specchiato il lato sano sulla mandibola mancante (mirroring) e ricostruita la mandibola a computer, la forma
finale ha ricalcato quella mandibolare del
paziente. Un raggio laser ha fuso per
strati la polvere di titanio formando così la
nuova mandibola.
Numerosi i vantaggi immediati per il
paziente. Dalla sensibile riduzione del
rischio di complicanze, alla riduzione della possibilità di rigetto; dal recupero della
migliore forma del volto in un unico intervento alla respirazione autonoma postoperatoria.
Dalla riduzione della necessità di accesso tracheostomico alla rapida ripresa
dell’alimentazione già dalla prima giornata dopo l’intervento e al rapido recupero
della qualità della vita generale.
Durante la presentazione alla
stampa, 17 febbraio 2016
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1° TRAPIANTO DI MANDIBOLA
ARTIFICIALE IN ITALIA
L’équipe che ha realizzato il prestigioso intervento chirurgico
L’Azienda Ospedaliera di Padova
conferma l’effettiva stabilità della mandibola innestata nel paziente alcuni mesi fa,
e dichiara riuscito il trapianto di mandibola in titanio. Il paziente ora può masticare,
parlare, respirare e deglutire normalmente e soprattutto non ha più dolori. E’ tornato ad una normalità di vita.
Questo intervento migliora il supporto del labbro inferiore, la simmetria finale
della parte inferiore del viso e la competenza delle labbra. Il vantaggio delle protesi artificiali personalizzate è da considerarsi soprattutto nei casi in cui la regione
anteriore della mandibola sia inclusa
nell’asportazione.
Il costo medio di un impianto di questa
tipologia è di circa € 3.500 e prevede
l’applicazione a basso impatto sugli individui, specie nei soggetti adulti.
“Le nuove protesi progettate, conferma il Prof. Giuseppe Ferronato - hanno
dimostrato anche una buona resistenza al
trattamento chemio-radioterapico e potrebbero essere utilizzate nella cura dei
tumori maligni del cavo orale aprendo
così la strada ai pazienti oncologici critici
che non sopporterebbero altrimenti, interventi ricostruttivi complessi”.
Il Dr. Alberto Bedogni
durante la presentazione
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RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA TV http://www.sanita.padova.it/
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Nefrologia di Padova
Trattamento della malattia renale e complicanze
cardiovascolari
La ricerca ha dimostrato che la proteina Rho chinasi è direttamente coinvolta nella
induzione delle complicanze cardiovascolari
della malattia renale, in particolare l’ipertrofia
cardiaca e i ricercatori padovani hanno dimostrato che nei pazienti con insufficienza renale cronica e nei pazienti in dialisi la fosforilazione della fosfatasi MYPT-1, un importante marker dell’attivazione della proteina Rho
kinasi che svolge un ruolo chiave nel danno
cardiovascolare e renale, non solo è aumentata in questi pazienti ma è anche correlata
alla presenza di ipertrofia ventricolare sinistra, importante complicanza della malattia
renale cronica.
Il ruolo della Rho chinasi è stato sancito da studi “ex vivo” con i quali è stato dimostrato che un inibitore della Rho chinasi
riduce la fosforilazione della MYPT-1 e quindi
l’attività della Rho chinasi, contribuendo così
in modo determinante ad aprire la strada per
l’individuazione di nuovi farmaci che attraverso l’inibizione della proteina Rho chinasi potranno incidere sulla riduzione della progressione della malattia renale e delle sue complicanze cardiovascolari.
I risultati di questo studio sono pubblicati dall’importante rivista scientifica LIFE
SCIENCES nel numero di Marzo 2016 (Life
Sciences 2016; 148: 80–85) e sono stati anche l’argomento della Tesi di Laurea della
Dott.ssa Elena Naso
Lo studio amplia le basi razionali, a
livello meccanicistico, di quella che è stata
una vera e propria rivoluzione copernicana
che ha profondamente interessato la nefrologia a cominciare dal 1970 con le fondamentali dimostrazioni a livello cellulare dei processi che sono alla base della progressione
della malattia renale in cui un ruolo cruciale è
svolto dall’attivazione del sistema reninaangiotensina.
L’attivazione del sistema della Rho
chinasi è mediato dall’attivazione del sistema
renina-angiotensina come dimostrato da altri
studi sempre dello stesso Prof Calò e del
suo gruppo di ricerca.
Gli importanti risultati dei ricercatori
padovani si aggiungono alla notevole produttività scientifica nel campo delle malattie renali in generale e dell’ipertensione arteriosa.
Gli innumerevoli studi ai quali si è arrivati ad oggi, hanno permesso di delineare
nell’uomo nuovi meccanismi biochimici identificando nuove proteine che possono svolgere un importante ruolo nella conoscenza della fisiopatologia dell’ipertensione arteriosa e
della malattia renale, nell’efficacia del loro
trattamento e di quello delle complicanze renali e cardiovascolari dell’ipertensione.
http://www.sciencedirect.com/
science/article/pii/S0024320516300698
Il Prof. Lorenzo Calò, internista ed ipertensiologo
della
Nefrologia
dell’Azienda
Ospedaliera/Università di Padova, diretta dal
Dott. Agostino Naso, ha presentato assieme
al gruppo di ricerca della Nefrologia i risultati
di questo nuovo studio sul trattamento della
malattia renale e delle sue complicanze cardiovascolari.
Il Prof. Calò
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Primo isolamento a Padova di Zika virus
dalla saliva
Prof. Giorgio Palù - foto a
cura del sito dell’Università
degli Studi di Padova
Il gruppo di virologi dell’Unità Operativa di Microbiologia e Virologia
dell’Azienda Ospedaliera-Università di
Padova diretto dal Professor Palù sta
monitorando, nei viaggiatori di rientro dalle regioni tropicali del globo, l’andamento
epidemico di Zika virus sin da quando
l’infezione si è propagata in Polinesia
Francese (2013) e in Brasile, Centro-Sud
America (2015). Una decina di casi di infezione da Zika virus sono stati diagnosticati e segnalati finora con incidenza in
viaggiatori veneti provenienti da aree endemiche.
Un evento scientifico di grande interesse, oggetto di pubblicazione in questi giorni sulla Rivista Eurosurveillance, è
rappresentato dal fatto che i virologi padovani sono riusciti, per la prima volta in
letteratura, ad isolare Zika virus in coltura
dalla saliva. Il campione proveniva da un
paziente che presentava i sintomi tipici di
febbre, mialgia, artralgia, congiuntivite e
eritema cutaneo maculare, dopo un viaggio nella Repubblica Domenicana.
Il soggetto, che è stato monitorato
con tecniche di diagnostica molecolare
per oltre un mese per la presenza del genoma virale nei fluidi organici, aveva concentrazioni di RNA di Zika virus molto più
elevate nella saliva (3 milioni di copie/ml)
che nelle urine (1 milione di copie/ml) e
nel sangue (30 copie/ml) ed una persistenza più lunga nel tempo del virus nella
saliva (oltre 30 giorni).
L’isolamento in colture cellulari del
virus, la classica prova per rivelare la presenza
dell’agente
eziologico
dell’infezione e la sua contagiosità, e’ avvenuta nei primi giorni successivi
all’esordio dei sintomi, quando il paziente
non aveva sviluppato ancora anticorpi
contro il virus.
Il lavoro del gruppo del Professor
Palù ha importanti implicazioni per comprendere la biologia del virus e la sua trasmissibilità. Zika virus infatti è stato in
precedenza isolato da urine, latte e liquido seminale umani e la sua infettività correlata, conseguentemente, anche a trasmissione per allattamento e rapporti
sessuali.
E’ presto per dire se l’infezione da
Zika virus possa trasmettersi, oltre che
per la via classicamente accertata del
morso della zanzara Aedesaegypti, anche per contagio interumano via saliva o
dispersione salivare peraerosol. Serviranno, allo scopo, osservazioni cliniche più
estese tra contatti (attualmente in corso)
e sperimentazioni su modelli animali.
La scoperta dei virologi padovani
apre dunque nuovi, suggestivi scenari di
ricerca per controllare la diffusione ed
approntare misure di contenimento
dell’infezione da Zika virus, è visibile al
link
http://www.eurosurveillance.org/
ViewArticle.aspx?ArticleId=21409
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Master on-line in Telemedicina
Master on-line in Telemedicina presso
il Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche e Vascolari.
Si informa che le lezioni e gli stage inizieranno rispettivamente alla fine di marzo ed in
maggio 2016.
Per rispondere alle sempre più frequenti richieste per la formazione di personale specializzato nella gestione di sistemi di telemedicina, il Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche e Vascolari dell’Azienda
Ospedaliera/Università di Padova, diretto dal
Prof. Sabino Iliceto, ha organizzato il Master
a Distanza in Telemedicina.
Primo nel suo genere in Italia e nato per formare personale medico, paramedico e tecnico residente in tutto il territorio nazionale, il
Master vuole focalizzarsi sulle tecnologie di
telecomunicazione che oltre ad essere argomento di insegnamento, vengono utilizzate
anche per le lezioni agli studenti, che potranno seguirle collegandosi al sito web del Dipartimento, nel portale appositamente progettato.
Le lezioni teoriche saranno poi affiancate da
stage che saranno svolti presso la sede universitaria o l’azienda sanitaria consorziata
con l’ateneo di Padova, più vicine alla sede
di residenza dello studente.
Il Master a Distanza in Telemedicina interazione bidirezionale tra docenti e studenti, è
un corso dedicato non solo ad operatori sanitari, ma anche a tecnici, che intendono orientare la propria professione verso la progettazione e la gestione di strumenti tecnologici
per la telemedicina.
Per questo gli insegnamenti del corso di studio sono articolati su materie che riguardano
le molteplici competenze necessarie per operare nell’ambito della telemedicina.
Vi saranno quindi insegnamenti dedicati alle
tecnologie utilizzate per la raccolta, la trasmissione e la gestione dei dati clinici, così
come un corso dedicato alla gestione ed
all’analisi dei dati raccolti.
Una sezione particolare riguarderà le applicazioni della telemedicina nel sistema sanitario nazionale: dal fascicolo elettronico alle
cartelle cliniche digitalizzate, dalle pratiche
telematiche amministrative alle interazioni tra
pazienti e sistema sanitario nazionale.
La parte centrale del corso sarà dedicata agli
insegnamenti medici specialistici, allo scopo
di discutere le attuali applicazioni di telemedicina in specifiche aree, quali la cardiologia, le
malattie metaboliche, la pneumologia, la chirurgia e la psichiatria.
Infine saranno trattati altri temi importanti correlati alla gestione del paziente a distanza,
affrontando gli aspetti psicologici della relazione medico-paziente, le implicazioni medico legali e di economia sanitaria.
L’utilizzo dei mezzi di comunicazione a scopo
sanitario nasce con la loro stessa invenzione.
Dal telegrafo al telefono, dalla radio a
internet, tutti hanno contribuito, dagli inizi del
‘900, a far progredire una disciplina che consentiva inizialmente di trasmettere informazioni sullo stato di salute dei pazienti ed il
consulto tra medici.
La telemedicina moderna nasce con
l’avvento dell’informatica e delle reti di comunicazione, continuando ogni giorno a progredire, proponendo sempre più sofisticate applicazioni, che consentono di semplificare la
gestione clinica dei pazienti, con grandi benefici per il sistema sanitario e per i pazienti
stessi.
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In Pediatria è festa tutto l’anno con le
attività del servizio Gioco & Benessere
“…perché giocare aiuta a guarire…”
Pubblichiamo l’articolo realizzato dal servizio Gioco & Benessere della Pediatria
Entrare
in ospedale per un bambino è
un’esperienza difficile. Viene tolto dai propri
giochi e fantasie e si inserisce in un mondo di
estranei, a volte di dolore, spesso di solitudine. La cameretta di casa si trasforma in una
grande stanza, senza i colori più familiari, non
ci sono più i giochi e nemmeno i peluche.
Mangia ad orari strani, spesso si annoia e diventa triste e malinconico.
Il Dr. Carlo Moretti – Responsabile
Servizio Gioco e Benessere
Interrompere questo circolo vizioso ricreando all’interno dell’Ospedale un ambiente ricco
di stimoli ed attività che coinvolgano il bambino è stata, ed è ancora ad oggi, la missione
quotidiana del Servizio Gioco e Benessere da oltre dieci anni presso il Dipartimento di
Salute Donna e Bambino dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
Gioco, divertimento, curiosità, amicizie, vengono
La Pediatria di Padova è stata una delle
prime in Italia ad utilizzare la Pet Therapy
mantenute vive grazie alle attività offerte dal servizio e sono occasioni per stimolare la creatività e
la capacità relazionale del bambino. E’ così che
ogni giorno, gli educatori e i volontari del servizio
Gioco e Benessere, permettono ai bambini di essere coinvolti in attività di gioco, laboratori creativi, letture animate specifiche per la loro età e la
loro condizione fisica. Come afferma il Dottor Carlo Moretti, responsabile del servizio e presidente
e fondatore dell’associazione, «La Pediatria di
Padova è stata una delle prime pediatrie in Italia
ad attivare un servizio all’interno della propria
struttura che potesse garantire lo svolgimento
delle attività di supporto che ogni giorno gli edu-
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Gioco & Benessere
catori e gli psicologi del servizio forniscono ai bambini e i loro genitori».
Per garantire la sostenibilità di questo servizio è stata creata dal Dottor
Moretti l’Associazione Gioco e Benessere Onlus che garantisce così il
regolare svolgimento del servizio
grazie al lavoro di un equipe di professionisti altamente qualificati nonché volontari appassionati.
Il risultato dei lavori dei piccoli pazienti durante le
ore di laboratorio
Il Dottor Moretti spiega che «lo strumento fondamentale con cui lavorano i professionisti e i volontari dell’Associazione è il GIOCO. Nella vita del bambino, infatti, il gioco
ha un ruolo indispensabile: è sua caratteristica specifica, è componente naturale e tende a creare un’atmosfera di familiarità. Utilizzato in ospedale, il gioco diventa lo strumento più efficace per entrare in relazione con il bambino e “parlare la sua lingua” e allo
stesso tempo diviene lo spazio dove egli può rinforzare le sue capacità e riattivare la
sua autostima, danneggiata a volte dall’esperienza di malattia.
Si crea intorno al piccolo ricoverato un ambiente a sua misura e gli vengono proposte attività che lo interessano e lo stimolano a vincere l’apatia legata al ricovero. Si
migliora così lo stato generale del bambino, favorendo un’accettazione delle cure e stimolando in lui l’energia vitale che contribuisce a vincere la malattia. Questo si configura
come un’azione di promozione della salute e del BENESSERE del bambino ricoverato». L’altissima qualità del servizio offerto negli anni, è stata riconosciuta a livello nazionale anche con premi tra i quali la menzione d’onore ricevuta dal Consiglio dei Ministri.
Tra le tante attività svolte dai volontari dell’associazione vi è la Pet Therapy.
La Pediatria di Padova infatti, per il
lavoro realizzato in questi anni, è stata una delle prime in Italia a beneficiare di questo servizio. Ancora oggi
questa attività si propone di promuovere il benessere psico-fisico dei
bambini ammalati, migliorandone
l’autostima e l’autoefficacia.
Uno dei disegni realizzati durante il laboratorio
con i volontari e gli educatori dell’Associazione
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Gioco & Benessere
Viene così stimolata l’area affettiva, contrastando l’isolamento relazionale e sostenendo
la parte ludica attraverso il gioco e il contatto con l’animale.
Diversi sono i meccanismi ritrovati alla base dell’efficacia di questo tipo di interventi:
l’animale sembra avere il ruolo di co-terapeuta, nel facilitare il raggiungimento di obiettivi costruiti ad hoc per i pazienti pediatrici, soprattutto perché rappresenta un eterospecifico, dotato di una sua soggettività e in grado di apportare un contributo personale e di
scambio nella relazione con i bambini malati.
Grazie agli sforzi e alla passione di tutti i volontari ed educatori dell’associazione sono
stati attivati inoltre, ormai da quasi dieci anni, anche altri laboratori che coinvolgono
quotidianamente i piccoli pazienti, come il laboratorio di animazione della fiaba, il laboratorio di giardinaggio e il laboratorio di pasticceria.
Quest’ultimo in particolare vede la partecipazione di un gruppo di volontari cuochi e pasticceri che ogni lunedì pomeriggio sono presenti per guidare ed assistere i piccoli pazienti ricoverati.
Momento di decorazione durante il laboratorio
di pasticceria
Questo laboratorio vede anche la partecipazione molto attiva dei genitori dei
bambini che possono così rimanere al
fianco dei propri figli anche durante le
ore di attività.
•
Alcuni numeri che rendono bene l’idea
del lavoro che permette ai bambini di
avere la possibilità di giocare e sorridere durante tutto il corso dell’anno:
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3.600 bambini seguiti dai volontari
dell’associazione ogni anno;
100 ore di gioco donate ogni mese;
10 laboratori a settimana dal lunedì
al venerdì;
15 il numero medio di bambini per
ogni laboratorio;
25 feste e spettacoli per i bambini
ricoverati durante l’anno;
60 ore di attività assistita con gli animali con cani e piccoli animali;
3 ore di laboratorio di pasticceria
ogni settimana.
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va
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E’ i il 30 m
Mercoledì 30 marzo ore 18.00
Gino Gerosa, Prof. Ordinario Chirurgia Cardiaca e
Luciano Flor , Commissario Az. Ospedaliera di Padova
presentano il libro
L’altro cuore
Vite professionali, storie dei pazienti
e scienza in Cardiochirurgia.
Padova University Press
Interviene Pierangela Fiorani, Direttore del Mattino di Padova
Per informazioni Ibs + Libraccio Padova
Via Altinate 63
[email protected] - Tel 049-8774810
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Informasanità
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