ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 1 di 16 Fornitura in opera presso le C.P. Laurentina, Nomentano, Ostiense e Villa Borghese di n° 21 trasformatori di tensione induttivi a 170 kV in esecuzione blindata isolati in gas SF6 e fornitura di n° 1 di riserva Storia delle revisioni Rev. 00 Elaborato del 26/11/2013 Prima revisione Responsabile C.T.O. Responsabile Rete A.T. Marco Pergola Ing. Giovanni Delli Quadri ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 2 di 16 INDICE 1. GENERALITA’ ................................................................................................................ 3 2. NORME DI RIFERIMENTO............................................................................................... 3 3. CONDIZIONI DI SERVIZIO E CARATTERISTICHE NOMINALI GENERALI ............................. 5 4. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE .................................................................................. 6 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 4.10 4.11 5. MARCATURE ............................................................................................................... 10 5.1 5.2 6. Documentazione e dati da fornire da parte del Fornitore ....................................... 10 PROVE ........................................................................................................................ 12 7.1 7.2 7.3 7.4 8. Targa dati ......................................................................................................... 10 Targa addizionale .............................................................................................. 10 ADEMPIMENTI DEL FORNITORE ................................................................................... 10 6.1 7. Parti attive e avvolgimenti .................................................................................... 6 Isolamento interno .............................................................................................. 6 Ermeticità ........................................................................................................... 7 Dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni interne .......................................... 7 Dispositivo per il controllo della densità del gas SF6 ................................................ 7 Attacchi per il gas SF6 .......................................................................................... 8 Attacchi per il sollevamento .................................................................................. 9 Collegamenti di terra............................................................................................ 9 Cassetta morsetti secondari .................................................................................. 9 Terminali secondari.............................................................................................. 9 Rivestimenti protettivi .......................................................................................... 9 Generalità ......................................................................................................... 12 Prove di tipo e prove speciali .............................................................................. 12 Prove individuali (di accettazione) ....................................................................... 14 Prove in sito ...................................................................................................... 16 REGOLE PER IL TRASPORTO, L’IMMAGAZZINAGGIO E L’INSTALLAZIONE......................... 16 8.1 Condizioni durante il trasporto e l’immagazzinaggio .............................................. 16 ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica 1. Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 3 di 16 GENERALITA’ La presente specifica tecnica riguarda la fornitura in opera presso le Cabine Primarie: - Laurentina - Nomentano - Ostiense - Villa Borghese di n° 21 trasformatori di tensione induttivi a 170 kV in esecuzione blindata isolati in gas SF6 completi di ogni componente e accessorio necessario compresa l’esecuzione di tutte le attività collaterali necessarie per effettuare il collegamento dei trasformatori di tensione agli stalli blindati esistenti (fornitura in opera di virole e/o flange di adattamento, di barre conduttrici interne, di guarnizioni, fornitura in opera e/o modifica carpenteria metallica, ecc.). I trasformatori di tensione saranno installati, in sostituzione degli esistenti sensori capacitivi di costruzione Delle Alsthom, sugli stalli blindati a 150 kV tipo Fluobloc di costruzione Delle Alsthom – ADDA di seguito riportati: Cabina Primaria Stallo Laurentina Ostiense Nomentano Flaminia Nomentano Villa Borghese Villa Borghese Nomentano Villa Borghese Ostiense Ostiense Villa Borghese Ostiense Laurentina Costruttore DELLE ALSTHOM - ADDA DELLE ALSTHOM - ADDA DELLE ALSTHOM - ADDA DELLE ALSTHOM - ADDA DELLE ALSTHOM - ADDA DELLE ALSTHOM - ADDA DELLE ALSTHOM - ADDA Fornitore Matricola Interruttore Anno Costruzione Tensione Esercizio (kV) ADDA 150 ADDA 150 ADDA 150 ADDA 150 ADDA 150 ADDA 150 ADDA 150 Lo smontaggio dei suddetti sensori capacitivi dagli stalli è da intendersi compresa tra le attività a carico del Fornitore in sede di consegna del progetto esecutivo. Il gas SF6 necessario per il 1° riempimento dei trasformatori di tensione è parte integrante della fornitura. I trasformatori di tensione devono avere caratteristiche elettriche tali da non provocare fenomeni di ferrorisonanza con le capacità equivalenti delle altre apparecchiature, in tutte le configurazioni di impianto. Deve inoltre essere possibile il montaggio sia orizzontale che verticale. Tutto quanto è richiesto per l’esecuzione a perfetta regola d’arte e/o per il rispetto della normativa in vigore, anche se non esplicitamente menzionato, è da ritenere comunque incluso nella fornitura. 2. NORME DI RIFERIMENTO L’insieme delle apparecchiature costituenti la fornitura saranno progettate e realizzate nella completa osservanza della normativa in vigore. Le suddette apparecchiature nonché tutti i componenti oggetto della presente specifica tecnica dovranno rispondere in senso integrativo e non limitativo, alle seguenti norme e leggi con prevalenza secondo l’ordine di elencazione: 1) D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e/o integrazioni, per quanto riguarda la materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 4 di 16 2) D.M. 1 Dicembre 1980 come integrato dal D.M. 10 Settembre 1981 e successive modificazioni e/o integrazioni, per quanto riguarda la disciplina dei contenitori a pressione di gas con membrature miste di materiale isolante e di materiale metallico contenenti parti attive di apparecchiature elettriche 3) D.M. 14 Gennaio 2008 e successive modifiche e/o integrazioni, per quanto riguarda le Nuove norme tecniche per le costruzioni. 4) ISPESL 5) CEI 6) IEC 7) CENELEC 8) ISO 9) UNI 10) CEI-UNEL Ove le vigenti disposizioni legislative prescrivano l’omologazione di componenti, i relativi certificati dovranno essere presentati dal Fornitore in sede di consegna del progetto esecutivo. Nell’esecuzione della fornitura il Fornitore dovrà impiegare esclusivamente materiali ed apparecchiature di buona qualità, con caratteristiche adeguate alle specifiche applicazioni cui sono destinati. I trasformatori di tensione oggetto della presente specifica tecnica, dovranno essere progettati, costruiti, e collaudati in conformità alle norme menzionate, con particolare riferimento alle seguenti: - CEI EN 60068-2-17 (CEI 50-7) Prove ambientali Parte 3: Prove Prova Q: Tenuta - CEI EN 60073 – (CEI 16-3) Principi fondamentali e di sicurezza per l'interfaccia uomomacchina, la marcatura e l’identificazione - Principi di codifica per gli indicatori e per gli attuatori - CEI EN 60255-1 – (CEI 95-21) Relè di misura e dispositivi di protezione Parte 1: Prescrizioni generali - CEI EN 60376 – (CEI 10-7) Specifiche di qualità tecnica per esafluoruro di zolfo (SF6) per utilizzo in apparecchiature elettrotecniche - CEI EN 60480 (CEI 10-40) Linee guida per il controllo e il trattamento dell’esafluoruro di zolfo (SF6) prelevato da apparecchiature elettriche e specifiche per il suo riutilizzo - CEI EN 60529 - (CEI 70-1) Gradi di protezione degli involucri (Codice IP) - CEI EN 60721-3-3 (CEI 75-9) Classificazione delle condizioni ambientali. Parte 3: Classificazione dei gruppi di parametri ambientali e loro severità. Sezione 3: Uso in posizione fissa in luoghi protetti dalle intemperie. - CEI EN 60721-3-4 (CEI 75-10) Classificazione delle condizioni ambientali. Parte 3: Classificazione dei gruppi di parametri ambientali e loro severità. Sezione 4: Uso in posizione fissa in luoghi non protetti dalle intemperie. - CEI EN 60947-7-1 Apparecchiature a bassa tensione ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 Parte 7-1: Apparecchiature ausiliarie componibili per conduttori in rame - CEI EN 60947-7-2 Pag. 5 di 16 del 26/11/2013 – Morsettiere Apparecchiature a bassa tensione Parte 7-2: Apparecchiature ausiliarie componibili per conduttori di protezione in rame Morsetti - CEI EN 61869-1 (CEI 38-11) Trasformatori di misura Parte 1: Prescrizioni generali - CEI EN 61869-3 (CEI 38-12) Trasformatori di misura. Parte 2: Prescrizioni addizionali per trasformatori di tensione induttivi - CEI EN 61936-1 Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata Parte 1: Prescrizioni comuni - CEI EN 62271-1 (CEI 17-112) Apparecchiatura di manovra e di comando ad alta tensione. Parte 1: Prescrizioni comuni - CEI EN 62271-203 (CEI 17-15) Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 203: Apparecchiatura di manovra con involucro metallico con isolamento in gas per tensioni nominali superiori a 52 kV - CEI EN 62271-207 (CEI 17-106) Apparecchiatura ad alta tensione. Parte 207: Qualificazione sismica per assiemi di apparecchi con isolamento in gas per tensioni nominali superiori a 52 kV - CEI CLC/TR 62271-303 (17/24) Apparecchiature ad alta tensione Parte 303: Utilizzazione e manipolazione esafluoruro di zolfo (SF6) del gas - UNI EN ISO 1461 (2009) Rivestimenti di zincatura per immersione a caldo su prodotti finiti ferrosi e articoli d’acciaio. Specificazioni e metodi di prova - UNI EN ISO 2081 (2009) Rivestimenti metallici ed altri rivestimenti inorganici – Rivestimenti elettrolitici di zinco con trattamenti supplementari su ferro e acciaio. - UNI EN ISO 2178 (1998) Definizioni e convenzioni relative alla misurazione dello spessore - UNI EN ISO 2064 (2000) Rivestimenti metallici ed altri rivestimenti inorganici – Definizioni e convenzioni relative alla misurazione dello spessore Si fa presente che, per le suddette norme dovranno essere soddisfatti anche gli eventuali aggiornamenti in vigore alla data dell’offerta. 3. CONDIZIONI DI SERVIZIO E CARATTERISTICHE NOMINALI GENERALI Per le condizioni di servizio e le caratteristiche nominali generali si fa riferimento alle seguenti tabelle: ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Installazione Condizione neutro della rete Tipo Codifica: 7/3/335 Rev. 00 Pag. 6 di 16 del 26/11/2013 da esterno a terra induttivo con nucleo avvolto e polo a terra Condizioni di servizio: - campo di temperatura nominale - umidità relativa max (a 40 °C) - pressione atmosferica - altitudine massima sul livello del mare Numero avvolgimenti primari Numero avvolgimenti secondari Tensione massima di riferimento per l’isolamento Tensione nominale di tenuta a frequenza industriale per 1 minuto Tensione nominale di tenuta ad impulso atmosferico Tensione nominale primaria Tensione nominale 1° secondario Tensione nominale 2° secondario Frequenza nominale Prestazione nominale/classe di precisione 1° secondario Prestazione nominale/classe di precisione 2° secondario Fattore di tensione nominale -25 ÷+40 °C 95% 70 ÷ 110 kPa 1.000 m 1 2 170 kV 325 kV 750 kV cresta 150.000:√3 V 100:√3 V 100:√3 V 50 Hz 100 VA/0,5 100 VA/3P 1,2 illimitato 1,5 per 30” Tensione di alimentazione dispositivi di comando e segnalazione Valore efficace della corrente di corto circuito trifase Valore efficace della corrente di guasto a terra 4. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 4.1 Parti attive e avvolgimenti 110 Vcc 31,5 kA 31,5 kA I nuclei magnetici devono essere due, uno per misura e uno per protezione. I lamierini costituenti i nuclei magnetici devono essere del tipo a cristalli orientati e comunque ad alta permeabilità. Sui nuclei destinati alle protezioni non sono ammesse correzioni di spire. Gli avvolgimenti devono essere realizzati con conduttori di rame elettrolitico UNI 5649-1. 4.2 Isolamento interno L’isolamento interno di alta tensione, in gas SF6, deve essere realizzato in modo tale da garantire una ottimale distribuzione del campo elettrico. Le caratteristiche del gas di riempimento devono soddisfare le prescrizioni della Norma CEI EN 60376 (CEI 10-7) per il gas nuovo. Tutte le parti del trasformatore di tensione che sono o possono venire a contatto con il gas SF6 devono essere compatibili con esso. Le densità di funzionamento, nominale e minima, devono essere stabilite dal Costruttore in modo da assicurare il corretto funzionamento durante l’intera vita degli apparecchi. Allo scopo di garantire un ragionevole margine sulle tenute dielettriche, la densità minima di funzionamento deve essere inferiore alla densità nominale di funzionamento almeno del 10 %. Deve essere garantita l’assenza di condensazione del gas SF6 alla minima temperatura di funzionamento di -25 °C. ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 7 di 16 Per tenere sotto controllo il tasso di umidità e per prevenirne fenomeni di condensazione nel gas SF6, devono essere adottati opportuni assorbitori di umidità. 4.3 Ermeticità Il trasformatore di tensione deve essere progettato e realizzato in modo tale da assicurare la tenuta del gas; deve essere garantito il funzionamento per una durata di almeno 20 anni, senza alcun reintegro di gas dopo il primo riempimento. Il tasso di perdita relativo di gas, verificato durante le prove sia di tipo che di accettazione, deve essere inferiore allo 0,1 % annuo. Il sistema da considerare è quello a “pressione chiuso”, secondo quanto previsto dalla Norma CEI EN 62271-1, con la precisazione che il Costruttore deve dichiarare un tasso annuo di perdita non superiore allo 0,1%. Per garantire tale tasso di perdita dovranno essere adottate le soluzioni di seguito riportate: • doppia guarnizione per ogni accoppiamento in pressione; • guarnizioni di tipo O-ring realizzate in idoneo materiale resistente agli agenti corrosivi presenti normalmente in sito; • adeguata protezione anticorrosiva per le superfici delle flange a tenuta gas e per le cave delle O-ring; • finitura superficiale degli accoppiamenti con rugosità non superiore agli 0,8 µm; • ingrassaggio di ogni accoppiamento. Durante i collaudi di accettazione dei sub-componenti devono essere sottoposte a prove di tenuta con elio (con campionamento al 100%) i seguenti componenti: • le fusioni, prima di qualsiasi trattamento superficiale; • il dispositivo controllo gas ed i relativi raccordi; • le morsettiere degli avvolgimenti secondari. 4.4 Dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni interne I trasformatori di tensione devono essere muniti di un dispositivo di sicurezza ermeticamente chiuso contro le sovrappressioni conseguenti ad arco interno. Tale dispositivo deve essere opportunamente protetto contro urti, danneggiamenti accidentali e fenomeni di corrosione superficiale; sul dispositivo deve essere riportato il valore della pressione di intervento. Il dispositivo deve essere opportunamente tarato, in accordo alle Norme I.S.P.E.S.L., prevedendo margini idonei ad evitare interventi intempestivi. Lo stesso deve essere protetto da apposita copertura atta a garantire, in caso di rottura accidentale con fuoriuscita lenta del gas, un grado di protezione pari almeno ad IP23. Eventuali fuoriuscite di gas incandescenti, non devono investire le persone presenti nei luoghi normalmente accessibili dell’impianto e non devono provocare danni alle apparecchiature circostanti. Nello stabilire la pressione di intervento del dispositivo di sicurezza deve essere tenuta in considerazione la correzione relativa alla temperatura di esercizio di 40°C. 4.5 Dispositivo per il controllo della densità del gas SF6 Ogni trasformatore di tensione deve essere dotato di un dispositivo a settori colorati, posto in posizione ben visibile da terra e non interferente con la carpenteria metallica, per il controllo della densità del gas SF6. Deve essere possibile verificare la funzionalità del dispositivo, o effettuarne la sostituzione, mantenendo in pressione il trasformatore di tensione. ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 8 di 16 Lo stesso deve prevedere 2 livelli di intervento, da utilizzare, tramite appositi contatti ausiliari normalmente aperti, elettricamente distinti fra loro, per le seguenti funzioni: • 1° livello gas: allarme (rabbocco); • 2° livello gas: allarme (messa in sicurezza). La soglia di allarme per 1° livello gas deve essere fissata ad un valore che differisca di almeno 0,05 MPa rispetto alla pressione nominale di riempimento; quella di allarme per 2° livello gas deve essere fissata ad un valore che differisca di almeno 0,05 MPa rispetto alla pressione corrispondente alla soglia di allarme per 1° livello gas. La classe di precisione del dispositivo deve essere del 2% e deve essere garantita in tutto il campo di temperature previsto per il trasformatore di tensione; i collaudi di accettazione di tale subcomponente devono prevedere che un campione pari al 5% del lotto di fornitura sia sottoposto alla verifica della classe di precisione in camera climatica a 60°C. Il dispositivo di controllo gas deve essere ermeticamente chiuso, riempito di olio siliconico ed avere un grado di protezione minimo IP54 54 (Norma CEI EN 60529) compresa l’uscita del cavo per le segnalazioni; la perdita di gas attraverso la cassa deve essere provata su ogni pezzo di produzione, tramite gas elio. La parte trasparente deve essere costituita da materiale che non opacizzi a causa degli agenti atmosferici ovvero dei raggi ultravioletti (es. policarbonato/vetro). Devono essere adottate le stesse soluzioni tecniche elencate al punto 4.3 per garantire il tasso di perdita previsto. I contatti di allarme per minima pressione gas, distanziati fra loro di almeno 0,02 MPa, devono avere le seguenti caratteristiche: - tensione nominale: 250 Vcc - corrente nominale: ≥5 A - potere di interruzione a 110 Vcc [con L/R=40ms (cosφ=0,8)]: 0,2 A - numero minimo di manovre: 10.000 - isolamento fra loro e verso massa: 2.000 Vca a frequenza industriale per 60 s. Le connessioni al dispositivo di controllo gas devono essere realizzate mediante cavi schermati con tensione di isolamento Uo/U = 0,6/1 kV, non propaganti l’incendio, e devono afferire ad una morsettiera avente morsetti conformi alla Norma CEI EN 60947-7-1 e CEI EN 60947-7-2 con grado di protezione IP2X (CEI EN 60529), del tipo a serraggio indiretto, per conduttori di sezione fino a 6 mm2, e per fissaggio su profilato metallico. Tale morsettiera può essere ubicata nella stessa cassetta dei terminali secondari purché separata da questi ultimi mediante un apposito setto, oppure in un’altra scatola separata, disposta sullo stesso lato, avente grado di protezione IP 54. La cassetta deve essere sufficientemente ampia per poter effettuare agevolmente tutte le connessioni. All’interno della stessa deve essere previsto un collettore per la messa a terra degli schermi dei cavi afferenti ai contatti del dispositivo di controllo gas, elettricamente connesso a quello presente nel comparto terminali secondari. Nella parte inferiore della cassetta devono essere previsti, inoltre, 2 idonei passacavi aventi Φ=12÷16 mm2 (i passacavi devono essere posizionati in modo tal che i relativi cavi non interferiscano con la carpenteria metallica. Il dispositivo di controllo deve operare nel campo dei valori di pressione dell’SF6 prescritti, compensando le variazioni di pressione derivanti dalle variazioni della temperatura ambiente, in tutto il campo di temperatura di funzionamento. Il dispositivo deve essere insensibile alle vibrazioni provocate dalla manovra di apparecchiature sulle quali è installato, deve essere costruito con materiali resistenti all’ossidazione e inclinato verso il basso in maniera tale da consentire, quando installato, una facile lettura da terra. 4.6 Attacchi per il gas SF6 Sul circuito del gas devono essere previsti: ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 9 di 16 - n° 1 attacco a innesto rapido con valvola di non ritorno per l’immissione e lo svuotamento del trasformatore di tensione (tipo DILO DN8 maschio); - n° 1 attacco a innesto rapido con valvola di non ritorno per il collegamento del manodensostato a corredo del trasformatore di tensione (tale da garantire una tenuta equivalente alla valvola di cui al punto precedente). I due attacchi devono essere provvisti di tappo di protezione a vite e devono essere ubicati in posizione facilmente accessibile, tale da consentire il riempimento/rabbocco del trasformatore di tensione con gas SF6 senza l’utilizzo di accessori a gomito e senza interferire con la carpenteria metallica. 4.7 Attacchi per il sollevamento Gli attacchi per il sollevamento devono essere idonei alla movimentazione del trasformatore di tensione, con i normali mezzi di sollevamento e devono essere ubicati in modo da rendere agevole tale operazione anche a personale non specializzato. 4.8 Collegamenti di terra I trasformatori di tensione devono essere predisposti di idonei attacchi per la realizzazione dei necessari collegamenti di terra. L’involucro dei trasformatori di tensione deve essere messo a terra. Tutte le parti metalliche che non fanno parte del cuircuito principale o dei circuiti ausiliari, devono essere messi a terra. Per il collegamento di terra dell’avvolgimento secondario deve essere predisposto un attacco posizionato all’interno della scatola dei terminali secondari e adatto a ricevere capicorda a occhiello con foro per M6. 4.9 Cassetta morsetti secondari La scatola dei morsetti secondari deve essere ubicata in posizione agevole per consentire i collegamenti, inoltre deve: • essere provvista di uno sportello frontale tale da consentire agevolmente le operazioni di sigillatura; • avere un grado di protezione non inferiore a IP 54 secondo la Norma CEI EN 60529 (70-1); • avere dimensioni adeguate al fine di consentire la agevole realizzazione dei collegamenti; • essere posizionata in modo tale da non interferire con la carpenteria metallica; • essere provvista di sistema di aerazione, per evitare fenomeni di condensa e corrosione; le eventuali aperture dovranno essere protette con dispositivi antinsetto; • essere dotata, nella parte inferiore, di passacavi per il passaggio di cavi aventi Φ=12÷16 mm2 in numero corrispondente a quello degli avvolgimenti secondari (i passacavi devono essere posizionati in modo tale che i rispettivi cavi non interferiscano con la carpenteria metallica); • essere realizzata in modo che eventuali sistemi di fissaggio di tale scatola al corpo del trasformatore di tensione non siano accessibili dall’esterno. 4.10 Terminali secondari I terminali secondari devono essere contrassegnati in conformità alle Norme CEI EN 61869-3 (CEI 38-12). I terminali degli avvolgimenti secondari devono essere idonei per il collegamento di conduttori di sezione 4÷16 mm2 mediante viti, terminazioni filettate dotate di dadi o morsetti conformi alla Norma CEI EN 60947-7-1 e CEI EN 60947-7-2, del tipo a serraggio indiretto. 4.11 Rivestimenti protettivi Tutte le parti in materiale ferroso a contatto con l’atmosfera, compresi gli accessori e la carpenteria metallica, devono essere zincate a caldo. La zincatura deve essere eseguita conformemente alla Norma UNI EN ISO 1461. ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 10 di 16 Eventuali parti ferrose poste all’interno della scatola morsetti secondari possono essere verniciate o protette con zincatura elettrolitica avente codice di classificazione Fe/Zn 12, secondo la Norma UNI EN ISO 2081. Tutte le lavorazioni devono essere completamente eseguite prima dei trattamenti protettivi. La bulloneria e le minuterie per il fissaggio dei componenti elettrici e meccanici devono essere di acciaio inox. Le fusioni dei trasformatori di tensione dovranno essere verniciate a mezzo di rivestimento epossidico non inferiore ai 60 µm, il cui colore verrà indicato dal Committente in fase di ordinazione. Per le parti realizzate in acciaio inossidabile non sono richiesti rivestimenti protettivi esterni. 5. MARCATURE Il trasformatore di tensione deve riportare almeno i contrassegni previsti dall’art. 6.13 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). Il trasformatore di tensione deve essere dotato delle due targhe sotto indicate. Eventualmente le indicazioni richieste in 5.1 e 5.2, possono essere riportate in una targa unica. 5.1 Targa dati La targa dati deve riportare: 1) il nome del costruttore; 2) l’anno di fabbricazione; 3) il numero di serie 4) la designazione del tipo; 5) la frequenza nominale; 6) la tensione massima per l’apparecchiatura; 7) il livello nominale di isolamento; 8) la categoria di temperatura; 9) tutte le indicazioni relative alle caratteristiche di misura; 10) la massa totale del trasformatore di tensione (in kg); 11) la massa totale di gas SF6 contenuto nel trasformatore di tensione. Gli schemi elettrici delle connessioni primarie e secondarie (con le modalità di realizzazione dei cambi rapporto) devono essere riportati su apposita targa. 5.2 Targa addizionale La targa addizionale deve riportare: 1) quanto richiesto ai punti 1), 3), 4), 5), 6) di 5.1; 2) il tipo di fluido isolante; 3) il valore della pressione relativa riferito a 20 °C (in MPa) corrispondente alla densità nominale di funzionamento; 4) il valore della pressione relativa riferito a 20 °C (in MPa) corrispondente a Allarme 1: bassa densità di funzionamento; 5) il valore della pressione relativa riferito a 20 °C (in MPa) corrispondente a Allarme 2: minima densità di funzionamento; 6) il valore nominale di pressione relativa (in MPa) di intervento della valvola di sicurezza; 7) gli schemi elettrici delle connessioni primarie e secondarie, con le modalità di realizzazione dei collegamenti. 6. ADEMPIMENTI DEL FORNITORE 6.1 Documentazione e dati da fornire da parte del Fornitore ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 11 di 16 Entro 20 giorni solari dalla data di emissione dell’ordine, il Fornitore dovrà far pervenire al Committente, per i trasformatori di tensione di cui è prevista la fornitura, la documentazione di seguito elencata: a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) certificati delle Prove di Tipo e Speciali dei trasformatori di tensione secondo la normativa vigente; certificazione ISPESL; disegno dettagliato di ingombro dei trasformatori di tensione; il disegno della cassetta terminali contenente le morsettiere degli avvolgimenti secondari; le caratteristiche nominali e funzionali e relative tolleranze, le caratteristiche delle apparecchiature ausiliarie; il disegno delle targhe dati; la documentazione e la certificazione prevista dalle Norme ISO 9001; la guida e il piano per la manutenzione; le fotografie dei trasformatori di tensione. Il Committente esaminerà la documentazione di cui sopra e, se del caso, potrà chiedere delucidazioni e/o integrazioni entro 10 giorni solari dalla data di inoltro degli ultimi documenti richiesti. Il Fornitore dovrà fornire a corredo dei trasformatori di tensione la seguente documentazione, redatta in lingua italiana: 1. disegno dettagliato di ingombro dei trasformatori di tensione; 2. disegno della targa dati; 3. disegno della cassetta terminali contenente le morsettiere degli avvolgimenti secondari; 4. caratteristiche nominali e funzionali e le relative tolleranze; 5. certificazione di provenienza dei profilati metallici di cui è prevista la posa in opera; 6. analisi chimica effettuata sui profilati metallici di cui sopra effettuata dall’acciaieria presso la quale sono stati prodotti; 7. certificazioni previste dalle normative vigenti sulle saldature (elettrodi, certificazione saldatore, ecc.). 8. la documentazione e la certificazione prevista dalle Norme ISO 9001; 9. le istruzioni per il montaggio in sito, che riportino tra l’altro: • le modalità per eseguire i controlli del materiale all’arrivo in cantiere, • le modalità per mantenere provvisoriamente gli apparecchi in cantiere, • gli attrezzi manuali ed i mezzi speciali, • le modalità di esecuzione, • i disegni di riferimento; 10. le istruzioni per la manutenzione, i controlli di sorveglianza e diagnostici, precisando in particolare: • le modalità di esecuzione degli interventi, • i disegni di riferimento, • i materiali di consumo e di ricambio; 11. la guida e il piano per la manutenzione che riporti in particolare: • le operazioni di controllo e manutenzione da effettuarsi nell’arco della vita degli apparecchi • i manuali e le procedure di riferimento • i tempi ed il personale necessari per la loro esecuzione • i ricambi consigliati 12. fotografie degli apparecchi; 13. elenco dei fornitori dei principali componenti; 14. elenco dei materiali utilizzati, compresi quelli di imballaggio, e le relative quantità, classificati secondo quanto previsto dal D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152. ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 12 di 16 Una copia della documentazione di cui ai punti 9), 10) e 11) deve essere fornita a corredo di ciascuna terna di trasformatori di tensione. Dovrà inoltre essere fornita un’analisi del ciclo di vita come previsto dalle Norme UNI EN ISO 14040 e 14044. Per l'elaborazione della documentazione, è richiesto che il Fornitore utilizzi programmi quali AutoCAD (©Autodesk, Inc.) per i disegni e schemi, Microsoft® Word (©Microsoft Corporation) per documenti di testo e Microsoft® Excel (©Microsoft Corporation) per liste o tabelle (pacchetti applicativi di Microsoft Office). L’impiego di strumenti software differenti è soggetto a specifica approvazione di ACEA Distribuzione. Tutta la documentazione dovrà essere in lingua italiana e compilata con segni grafici conformi alle più recenti norme CEI EN, CEI, IEC. Gli elaborati di cui sopra dovranno essere consegnati tenendo conto del seguente prospetto: • n° 2 copie su carta; • n° 1 copia su supporto informatico (CD o DVD). 7. PROVE 7.1 Generalità Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di definire le modalità di esecuzione delle prove per la verifica delle caratteristiche dei trasformatori di tensione induttivi in esecuzione blindata isolati in gas SF6. Le prove di cui al presente articolo si intendono suddivise nelle seguenti categorie: • prove di tipo • prove speciali; • prove individuali (di accettazione); • prove in sito. Si applica la Norma CEI EN 61869-1 (38-11) con la precisazione che le “prove speciali” e le “prove integrative” sona da intendersi come “prove di tipo”. 7.2 Prove di tipo e prove speciali Le prove di tipo e le prove speciali potranno essere eseguite sia presso lo stabilimento del Fornitore, sia presso Laboratori o Istituti scelti di comune accordo tra quelli riconosciuti ed alla presenza di un collaudatore ACEA Distribuzione S.p.A. Le relative prove saranno a carico del Fornitore. Il Committente stesso può soprassedere, a suo insindacabile giudizio, all’effettuazione di tali prove nel caso che il Fornitore sia in grado di esibire idonea certificazione rilasciata da Organismi riconosciuti nell’ambito dello SEE (Spazio economico europeo) compresi tra quelli indicati nel Decreto del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 13-6-1989 (G.U. del 247-1989), aggiornato da successive disposizioni, oppure accreditati presso ACCREDIA (Ente Italiano di Accreditamento) e nell’ambito dello SEE dall’EA (European cooperation for Accreditation). Qualora, peraltro, il Committente ritenesse di dover richiedere l’esecuzione delle prove di tipo anche in presenza di tali certificazioni, allo scopo di verificare la rispondenza della fornitura a tutte le prescrizioni di legge, le prove sono a carico del Committente nel caso di esito favorevole e del Fornitore nel caso di esito non favorevole, con conseguente rifiuto della fornitura. Si dà facoltà al Fornitore di richiedere una prova di appello consistente nella ripetizione, con esito favorevole, della prova risultata negativa. ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 13 di 16 Salvo quanto diversamente specificato le prove devono essere eseguite con le modalità previste dalla Norma CEI EN 61869-1 (38-11). Nel seguito si elencano le previste prove di tipo e prove speciali. Prove di Tipo 7.2.1 Prova di riscaldamento Si applica l’art. 7.2.2 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). La prova deve essere eseguita con gas alla densità minima di esercizio. 7.2.2 Prova di tensione ad impulso atmosferico sui terminali primari Si applica l’art. 7.2.3.2 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). La prova deve essere eseguita con gas alla densità minima di esercizio. 7.2.3 Prova ad impulso di manovra Si applica l’art. 7.2.3.3 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). La prova deve essere eseguita con gas alla densità nominale di esercizio. 7.2.4 Prove di Compatibilità Elettromagnetica (EMC) Si applica l’art. 7.2.5 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.2.5 Prova per la verifica della precisione Si applica l’art. 7.2.6.301 della Norma CEI EN 61869-3 per i secondari per misura, e l’art. 7.2.6.302 per i secondari per protezione. 7.2.6 Verifica del grado di protezione fornito dagli involucri Si applica l’art. 7.2.7 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.2.7 Prova di tenuta dell’involucro a temperatura ambiente Si applica l’art. 7.2.8 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). La prova ha lo scopo di verificare il tasso di perdita di gas SF6 e deve essere eseguita in accordo con la Norma CEI EN 60068-2-17, utilizzando il metodo 2 della prova Qk o il metodo 1 della prova Qm, con le precisazioni nel seguito indicate. ll trasformatore di tensione, riempito con il gas alla densità nominale di funzionamento e racchiuso in un involucro stagno, deve essere posto, in posizione verticale, in una camera climatica a temperatura ambiente compresa tra 15 e 35 °C. In questa condizione deve essere effettuata la misura dell’eventuale contenuto di gas all’interno dell’involucro stagno (misura iniziale). Dopo un intervallo di 12 h a temperatura ambiente si ripete la misura del contenuto del gas all’interno dell’involucro stagno. La temperatura dell’aria all’interno della camera climatica deve essere portata a -25 °C e mantenuta per 24 h. Si ritorna quindi gradualmente a temperatura ambiente e si ripete la misura del contenuto di gas all’interno dell’involucro stagno. Successivamente la temperatura dell’aria all’interno della camera climatica deve essere portata a +55 °C e mantenuta per 24 h. Si ritorna quindi gradualmente a temperatura ambiente, si mantiene per 12 h e si ripete la misura del contenuto di gas all’interno dell’involucro stagno (misura finale). La differenza fra la misura finale e la misura iniziale, rapportata al tempo totale del ciclo di prova, consente di determinare il tasso di perdita di gas annuo. La prova ha esito favorevole se il tasso di perdita del gas SF6 non è superiore allo 0,1% annuo. 7.2.8 Prova di pressione per l’involucro Si applica l’art. 7.2.9 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.2.9 Verifica delle caratteristiche costruttive Il trasformatore di tensione deve essere sottoposto ad un esame a vista per verificare la corrispondenza alle prescrizioni tecniche di riferimento. ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 14 di 16 Prove speciali 7.2.10 Prova di tenuta di tensione ad impulso atmosferico con onda tronca sull’avvolgimento primario Si applica l’art. 7.4.1 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.2.11 Prova di sovratensione trasmessa Si applica l’art. 7.4.4 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.2.12 Prova di guasto per arco interno Si applica l’art. 7.4.6 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). Deve essere dimostrata la conformità ai requisiti riportati all’art. 6.9 della suddetta Norma, per il livello di protezione 2 e con la durata del guasto per arco interno di 0,5 s. 7.2.13 Prova di tenuta dell’involucro a temperature alte e basse Si applica l’art. 7.4.7 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.2.14 Prova del punto di rugiada Si applica l’art. 7.4.8 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.2.15 Prova di corrosione Si applica l’art. 7.4.9 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.2.16 Prova del dispositivo di sicurezza La prova ha lo scopo di verificare l’idoneità del dispositivo di sicurezza alle condizioni estreme di esercizio, al fine di evitare le possibilità di intervento intempestivo dello stesso e deve essere eseguita successivamente alle prove meccaniche. Il trasformatore di tensione, riempito con gas SF6 alla densità nominale di funzionamento, deve essere posto in posizione verticale all’interno di una camera climatica ed alimentato così da dissipare la potenza termica nominale. La temperatura all’interno della camera climatica deve essere gradualmente aumentata in modo che raggiunga, in un periodo di 5 h, la temperatura di 70°C. Tali condizioni devono essere mantenute per ulteriori 3 h. Durante l’intera prova si dovrà provvedere alla registrazione della pressione del gas SF6 interna al trasformatore di tensione induttivo rilevandone il valore massimo (Pmax). La pressione di intervento (Pint) del dispositivo di sicurezza deve essere: Pint ≥ Pmax + ∆disp + 15% Dove: ∆disp è la tolleranza della pressione di intervento del dispositivo di sicurezza indicata dal costruttore dello stesso. 7.3 Prove individuali (di accettazione) Nei tempi previsti dal proprio programma di produzione e, comunque, compatibilmente con il termine di ultimazione, il Fornitore dovrà dare la disponibilità per il collaudo in fabbrica dei trasformatori di tensione di cui alla presente specifica tecnica, mediante comunicazione con un preavviso minimo di dieci giorni lavorativi. In conformità a quanto previsto dalle norme CEI verranno eseguite, previ accordi, presso lo stabilimento del Fornitore, alla presenza di un collaudatore del Committente, entro 15 giorni solari dalla data di disponibilità della sala prove per materiale approntato. Tutte le prove, eseguite in fabbrica o presso Laboratori ufficiali, saranno compiute a spese del Fornitore; in queste spese sarà compreso anche il costo dei materiali e pezzi impiegati che si rendessero inservibili, e ciò sia nel caso di accettazione che di rifiuto della fornitura. Dalle predette spese sono escluse quelle inerenti al collaudatore del Committente che rimangono a carico di quest’ultimo. Le partite rifiutate dovranno essere sostituite, per essere nuovamente sottoposte alle prove prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque entro un periodo non superiore ad 1/3 dell’originario termine stabilito, ferma restando l’applicazione delle penali. ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 15 di 16 Salvo quanto diversamente specificato le prove devono essere eseguite con le modalità previste dalla Norma CEI EN 61869-1 (38-11). Nel seguito si elencano le previste prove individuali: 7.3.1 Esame a vista e verifica della corrispondenza costruttiva al prototipo certificato Deve essere effettuato un esame a vista per verificare l’assenza di imperfezioni e difettosità esterne. Deve essere eseguito confrontando le caratteristiche costruttive degli apparecchi presentati al collaudo con quelle del prototipo certificato. 7.3.2 Prova di tenuta di tensione a frequenza industriale sui terminali primari Si applica l’art. 7.3.1 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.3.3 Misura delle scariche parziali Si applica l’art. 7.3.2 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). Per i trasformatori di tensione isolati in gas SF6 è da eseguirsi solo in presenza di elementi con isolamento solido soggetti ad alta tensione e gas alla densità minima di esercizio. 7.3.4 Prova di tenuta di tensione a frequenza industriale tra le sezioni Si applica l’art. 7.3.3 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.3.5 Prova di tenuta di tensione a frequenza industriale sui terminali secondari Si applica l’art. 7.3.4 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.3.6 Prova per la verifica della precisione Si applica l’art. 7.3.5.301 della Norma CEI EN 61869-3 per i secondari per misura, e l’art. 7.3.5.302 per i secondari per protezione. La prova deve essere eseguita dopo l’effettuazione di tutte le altre prove. 7.3.7 Verifica delle marcature Si applica l’art. 7.3.6 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).. 7.3.8 Prova di tenuta dell’involucro alla temperatura ambiente Si applica l’art. 7.3.7.1 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). La prova deve essere effettuata a temperatura ambiente su tutti i trasformatori di tensione riempiti alla densità nominale con gas SF6 o opportuno gas tracciante, secondo il metodo 1 (cumulativo) dalla prova “Qm” della Norma CEI EN 60068-2-17, con la precisazione che il tempo di stabilizzazione non deve essere inferiore alle 2 ore. Il tempo di attesa fra la misura iniziale e quella finale non deve essere inferiore alle 8 ore. Le prove si ritengono superate se il tasso di perdita rilevato non è superiore allo 0,1 % annuo. Il costruttore può utilizzare metodi diversi per il rilievo del tasso di perdita, che devono avere comunque analoga precisione rispetto a quello sopra citato. 7.3.9 Prova di pressione per l’involucro Si applica l’art. 7.3.8 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). 7.3.10 Verifica rivestimenti protettivi Si applica la Norma UNI EN ISO 1461, con la precisazione che lo spessore dello strato di zinco deve essere determinato con apparecchi a flusso magnetico, secondo le Norme UNI EN ISO 2178 e UNI EN ISO 2064, effettuando da 5 a 10 misure su ciscun componente, in modo uniforme sulle varie superfici, evitando spigoli e parti angolate. La verifica di altre tipologie di rivestimenti protettivi deve essere effettuata in base alle rispettive caratteristiche, stabilite in sede di prove di tipo. ACEA Distribuzione SpA Direzione Operazioni – Rete A.T. Specifica Tecnica 7.4 Codifica: 7/3/335 Rev. 00 del 26/11/2013 Pag. 16 di 16 Prove in sito Le prove in sito saranno tutte quelle che, in conformità alla Normativa CEI ed UNI in vigore il Committente riterrà opportuno effettuare dopo la consegna in sito. Le prove saranno eseguite presso il Committente e la redazione del certificato di collaudo avverrà entro 30 giorni solari dalla consegna dei trasformatori di tensione e di tutti i documenti tecnici (disegni meccanici e di montaggio, schemi elettrici, istruzione per la manutenzione e l’esercizio, ecc.) e certificazioni richieste dalla vigente normativa italiana (I.S.P.E.S.L., ecc.). Il materiale che, sottoposto a verifica, non soddisfi pienamente alle condizioni stabilite, sarà rifiutato; tuttavia il Committente, a suo esclusivo giudizio ed a tutte spese del Fornitore, potrà accordare al Fornitore stesso, l’esame in contraddittorio della merce rifiutata. Il ritiro delle apparecchiature rifiutate dovrà farsi dal Fornitore senz’altro avviso o provvedimento qualsiasi, a sua cura e spese, nel termine di 15 giorni solari dalla data della lettera di rifiuto. In caso diverso le apparecchiature stesse saranno rispedite in porto assegnato all’indirizzo del Fornitore. Il materiale rifiutato dovrà essere sostituito, per essere nuovamente sottoposto alle operazioni di collaudo prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque entro un periodo non superiore ad 1/3 dell’originario termine stabilito, ferma restando l’applicazione delle penali. Successivamente al completamento delle attività di posa in opera dei trasformatori di tensione, sui singoli stalli in Alta Tensione, e prima del loro rientro in esercizio, saranno effettuate sugli stessi tutte quelle prove che, in conformità alle relative Norme CEI, il Committente vorrà effettuare. Esse tenderanno a verificare l’effettiva possibilità di messa in servizio delle apparecchiature fornite. Tali prove saranno eseguite a cura e spese del Fornitore. Il materiale che, sottoposto a verifica, non soddisfi pienamente alle condizioni stabilite, sarà rifiutato. Il materiale rifiutato dovrà essere sostituito, per essere nuovamente sottoposto alle prove prescritte, nel più breve tempo possibile ferma restando l’applicazione delle penali, se ricorrenti. 8. REGOLE PER IL L’INSTALLAZIONE TRASPORTO, L’IMMAGAZZINAGGIO 8.1 Condizioni durante il trasporto e l’immagazzinaggio E I Trasformatori di tensione devono essere forniti in imballi tali da assicurare una idonea protezione durante i trasporti e le movimentazioni. All’esterno degli imballi devono essere riportate, con caratteri chiaramente leggibili ed indelebili, le seguenti indicazioni: - sigla e nome del Costruttore; - matricola del trasformatore di tensione; - massa del trasformatore di tensione; - pressione del gas in assetto di trasporto. I trasformatori di tensione devono essere disposti sugli automezzi per la consegna, in modo tale da consentire lo scarico diretto con mezzi di movimentazione a forche (rialzo di circa 15 cm). Ogni apparecchiatura deve essere corredata delle istruzioni di trasporto, di immagazzinamento, di montaggio e di manutenzione, in italiano.