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Fornitura in opera presso le C.P. Laurentina, Nomentano,
Ostiense e Villa Borghese di n° 21 trasformatori di tensione
induttivi a 170 kV in esecuzione blindata isolati in gas SF6 e
fornitura di n° 1 di riserva
Storia delle revisioni
Rev. 00
Elaborato
del 26/11/2013
Prima revisione
Responsabile C.T.O.
Responsabile Rete A.T.
Marco Pergola
Ing. Giovanni Delli Quadri
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INDICE
1.
GENERALITA’ ................................................................................................................ 3
2.
NORME DI RIFERIMENTO............................................................................................... 3
3.
CONDIZIONI DI SERVIZIO E CARATTERISTICHE NOMINALI GENERALI ............................. 5
4.
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE .................................................................................. 6
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
4.10
4.11
5.
MARCATURE ............................................................................................................... 10
5.1
5.2
6.
Documentazione e dati da fornire da parte del Fornitore ....................................... 10
PROVE ........................................................................................................................ 12
7.1
7.2
7.3
7.4
8.
Targa dati ......................................................................................................... 10
Targa addizionale .............................................................................................. 10
ADEMPIMENTI DEL FORNITORE ................................................................................... 10
6.1
7.
Parti attive e avvolgimenti .................................................................................... 6
Isolamento interno .............................................................................................. 6
Ermeticità ........................................................................................................... 7
Dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni interne .......................................... 7
Dispositivo per il controllo della densità del gas SF6 ................................................ 7
Attacchi per il gas SF6 .......................................................................................... 8
Attacchi per il sollevamento .................................................................................. 9
Collegamenti di terra............................................................................................ 9
Cassetta morsetti secondari .................................................................................. 9
Terminali secondari.............................................................................................. 9
Rivestimenti protettivi .......................................................................................... 9
Generalità ......................................................................................................... 12
Prove di tipo e prove speciali .............................................................................. 12
Prove individuali (di accettazione) ....................................................................... 14
Prove in sito ...................................................................................................... 16
REGOLE PER IL TRASPORTO, L’IMMAGAZZINAGGIO E L’INSTALLAZIONE......................... 16
8.1
Condizioni durante il trasporto e l’immagazzinaggio .............................................. 16
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1.
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GENERALITA’
La presente specifica tecnica riguarda la fornitura in opera presso le Cabine Primarie:
- Laurentina
- Nomentano
- Ostiense
- Villa Borghese
di n° 21 trasformatori di tensione induttivi a 170 kV in esecuzione blindata isolati in gas SF6
completi di ogni componente e accessorio necessario compresa l’esecuzione di tutte le attività
collaterali necessarie per effettuare il collegamento dei trasformatori di tensione agli stalli blindati
esistenti (fornitura in opera di virole e/o flange di adattamento, di barre conduttrici interne, di
guarnizioni, fornitura in opera e/o modifica carpenteria metallica, ecc.).
I trasformatori di tensione saranno installati, in sostituzione degli esistenti sensori capacitivi di
costruzione Delle Alsthom, sugli stalli blindati a 150 kV tipo Fluobloc di costruzione Delle Alsthom –
ADDA di seguito riportati:
Cabina
Primaria
Stallo
Laurentina
Ostiense
Nomentano
Flaminia
Nomentano
Villa Borghese
Villa Borghese
Nomentano
Villa Borghese
Ostiense
Ostiense
Villa Borghese
Ostiense
Laurentina
Costruttore
DELLE ALSTHOM
- ADDA
DELLE ALSTHOM
- ADDA
DELLE ALSTHOM
- ADDA
DELLE ALSTHOM
- ADDA
DELLE ALSTHOM
- ADDA
DELLE ALSTHOM
- ADDA
DELLE ALSTHOM
- ADDA
Fornitore
Matricola
Interruttore
Anno
Costruzione
Tensione
Esercizio
(kV)
ADDA
150
ADDA
150
ADDA
150
ADDA
150
ADDA
150
ADDA
150
ADDA
150
Lo smontaggio dei suddetti sensori capacitivi dagli stalli è da intendersi compresa tra le attività a
carico del Fornitore in sede di consegna del progetto esecutivo.
Il gas SF6 necessario per il 1° riempimento dei trasformatori di tensione è parte integrante della
fornitura.
I trasformatori di tensione devono avere caratteristiche elettriche tali da non provocare fenomeni
di ferrorisonanza con le capacità equivalenti delle altre apparecchiature, in tutte le configurazioni di
impianto. Deve inoltre essere possibile il montaggio sia orizzontale che verticale.
Tutto quanto è richiesto per l’esecuzione a perfetta regola d’arte e/o per il rispetto della normativa
in vigore, anche se non esplicitamente menzionato, è da ritenere comunque incluso nella fornitura.
2.
NORME DI RIFERIMENTO
L’insieme delle apparecchiature costituenti la fornitura saranno progettate e realizzate nella
completa osservanza della normativa in vigore.
Le suddette apparecchiature nonché tutti i componenti oggetto della presente specifica tecnica
dovranno rispondere in senso integrativo e non limitativo, alle seguenti norme e leggi con
prevalenza secondo l’ordine di elencazione:
1) D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e/o integrazioni, per
quanto riguarda la
materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro
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2)
D.M. 1 Dicembre 1980 come integrato dal D.M. 10 Settembre 1981 e successive modificazioni
e/o integrazioni, per quanto riguarda la disciplina dei contenitori a pressione di gas con
membrature miste di materiale isolante e di materiale metallico contenenti parti attive di
apparecchiature elettriche
3) D.M. 14 Gennaio 2008 e successive modifiche e/o integrazioni, per quanto riguarda le Nuove
norme tecniche per le costruzioni.
4) ISPESL
5) CEI
6) IEC
7) CENELEC
8) ISO
9) UNI
10) CEI-UNEL
Ove le vigenti disposizioni legislative prescrivano l’omologazione di componenti, i relativi certificati
dovranno essere presentati dal Fornitore in sede di consegna del progetto esecutivo.
Nell’esecuzione della fornitura il Fornitore dovrà impiegare esclusivamente materiali ed
apparecchiature di buona qualità, con caratteristiche adeguate alle specifiche applicazioni cui sono
destinati.
I trasformatori di tensione oggetto della presente specifica tecnica, dovranno essere progettati,
costruiti, e collaudati in conformità alle norme menzionate, con particolare riferimento alle
seguenti:
- CEI EN 60068-2-17 (CEI 50-7)
Prove ambientali
Parte 3: Prove
Prova Q: Tenuta
-
CEI EN 60073 – (CEI 16-3)
Principi fondamentali e di sicurezza per l'interfaccia uomomacchina, la marcatura e l’identificazione - Principi di
codifica per gli indicatori e per gli attuatori
-
CEI EN 60255-1 – (CEI 95-21)
Relè di misura e dispositivi di protezione
Parte 1: Prescrizioni generali
-
CEI EN 60376 – (CEI 10-7)
Specifiche di qualità tecnica per esafluoruro di zolfo (SF6)
per utilizzo in apparecchiature elettrotecniche
-
CEI EN 60480 (CEI 10-40)
Linee guida per il controllo e il trattamento
dell’esafluoruro
di
zolfo
(SF6)
prelevato
da
apparecchiature elettriche e specifiche per il suo riutilizzo
-
CEI EN 60529 - (CEI 70-1)
Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
-
CEI EN 60721-3-3 (CEI 75-9)
Classificazione delle condizioni ambientali.
Parte 3: Classificazione dei gruppi di parametri ambientali
e loro severità.
Sezione 3: Uso in posizione fissa in luoghi protetti dalle
intemperie.
-
CEI EN 60721-3-4 (CEI 75-10)
Classificazione delle condizioni ambientali.
Parte 3: Classificazione dei gruppi di parametri ambientali
e loro severità.
Sezione 4: Uso in posizione fissa in luoghi non protetti
dalle intemperie.
-
CEI EN 60947-7-1
Apparecchiature a bassa tensione
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Parte 7-1: Apparecchiature ausiliarie
componibili per conduttori in rame
-
CEI EN 60947-7-2
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–
Morsettiere
Apparecchiature a bassa tensione
Parte 7-2: Apparecchiature ausiliarie componibili per conduttori di protezione in rame
Morsetti
-
CEI EN 61869-1 (CEI 38-11)
Trasformatori di misura
Parte 1: Prescrizioni generali
-
CEI EN 61869-3 (CEI 38-12)
Trasformatori di misura.
Parte 2: Prescrizioni addizionali per trasformatori di
tensione induttivi
-
CEI EN 61936-1
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente
alternata
Parte 1: Prescrizioni comuni
-
CEI EN 62271-1 (CEI 17-112)
Apparecchiatura di manovra e di comando ad alta
tensione.
Parte 1: Prescrizioni comuni
-
CEI EN 62271-203 (CEI 17-15)
Apparecchiatura ad alta tensione.
Parte 203: Apparecchiatura di manovra con involucro
metallico con isolamento in gas per tensioni nominali
superiori a 52 kV
-
CEI EN 62271-207 (CEI 17-106)
Apparecchiatura ad alta tensione.
Parte 207: Qualificazione sismica per assiemi di
apparecchi con isolamento in gas per tensioni nominali
superiori a 52 kV
-
CEI CLC/TR 62271-303 (17/24)
Apparecchiature ad alta tensione
Parte 303: Utilizzazione e manipolazione
esafluoruro di zolfo (SF6)
del
gas
-
UNI EN ISO 1461 (2009)
Rivestimenti di zincatura per immersione a caldo su
prodotti finiti ferrosi e articoli d’acciaio. Specificazioni e
metodi di prova
-
UNI EN ISO 2081 (2009)
Rivestimenti metallici ed altri rivestimenti inorganici –
Rivestimenti elettrolitici di zinco con trattamenti
supplementari su ferro e acciaio.
-
UNI EN ISO 2178 (1998)
Definizioni e convenzioni relative alla misurazione dello
spessore
-
UNI EN ISO 2064 (2000)
Rivestimenti metallici ed altri rivestimenti inorganici –
Definizioni e convenzioni relative alla misurazione dello
spessore
Si fa presente che, per le suddette norme dovranno essere soddisfatti anche gli eventuali
aggiornamenti in vigore alla data dell’offerta.
3.
CONDIZIONI DI SERVIZIO E CARATTERISTICHE NOMINALI
GENERALI
Per le condizioni di servizio e le caratteristiche nominali generali si fa riferimento alle seguenti
tabelle:
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Installazione
Condizione neutro della rete
Tipo
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da esterno
a terra
induttivo con nucleo
avvolto e polo a terra
Condizioni di servizio:
- campo di temperatura nominale
- umidità relativa max (a 40 °C)
- pressione atmosferica
- altitudine massima sul livello del mare
Numero avvolgimenti primari
Numero avvolgimenti secondari
Tensione massima di riferimento per l’isolamento
Tensione nominale di tenuta a frequenza industriale per 1
minuto
Tensione nominale di tenuta ad impulso atmosferico
Tensione nominale primaria
Tensione nominale 1° secondario
Tensione nominale 2° secondario
Frequenza nominale
Prestazione nominale/classe di precisione 1° secondario
Prestazione nominale/classe di precisione 2° secondario
Fattore di tensione nominale
-25 ÷+40 °C
95%
70 ÷ 110 kPa
1.000 m
1
2
170 kV
325 kV
750 kV cresta
150.000:√3 V
100:√3 V
100:√3 V
50 Hz
100 VA/0,5
100 VA/3P
1,2 illimitato
1,5 per 30”
Tensione di alimentazione dispositivi di comando e
segnalazione
Valore efficace della corrente di corto circuito trifase
Valore efficace della corrente di guasto a terra
4.
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
4.1
Parti attive e avvolgimenti
110 Vcc
31,5 kA
31,5 kA
I nuclei magnetici devono essere due, uno per misura e uno per protezione.
I lamierini costituenti i nuclei magnetici devono essere del tipo a cristalli orientati e comunque ad
alta permeabilità.
Sui nuclei destinati alle protezioni non sono ammesse correzioni di spire.
Gli avvolgimenti devono essere realizzati con conduttori di rame elettrolitico UNI 5649-1.
4.2
Isolamento interno
L’isolamento interno di alta tensione, in gas SF6, deve essere realizzato in modo tale da garantire
una ottimale distribuzione del campo elettrico.
Le caratteristiche del gas di riempimento devono soddisfare le prescrizioni della Norma CEI EN
60376 (CEI 10-7) per il gas nuovo.
Tutte le parti del trasformatore di tensione che sono o possono venire a contatto con il gas SF6
devono essere compatibili con esso.
Le densità di funzionamento, nominale e minima, devono essere stabilite dal Costruttore in modo
da assicurare il corretto funzionamento durante l’intera vita degli apparecchi. Allo scopo di
garantire un ragionevole margine sulle tenute dielettriche, la densità minima di funzionamento
deve essere inferiore alla densità nominale di funzionamento almeno del 10 %.
Deve essere garantita l’assenza di condensazione del gas SF6 alla minima temperatura di
funzionamento di -25 °C.
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Per tenere sotto controllo il tasso di umidità e per prevenirne fenomeni di condensazione nel gas
SF6, devono essere adottati opportuni assorbitori di umidità.
4.3
Ermeticità
Il trasformatore di tensione deve essere progettato e realizzato in modo tale da assicurare la
tenuta del gas; deve essere garantito il funzionamento per una durata di almeno 20 anni, senza
alcun reintegro di gas dopo il primo riempimento.
Il tasso di perdita relativo di gas, verificato durante le prove sia di tipo che di accettazione, deve
essere inferiore allo 0,1 % annuo.
Il sistema da considerare è quello a “pressione chiuso”, secondo quanto previsto dalla Norma CEI
EN 62271-1, con la precisazione che il Costruttore deve dichiarare un tasso annuo di perdita non
superiore allo 0,1%.
Per garantire tale tasso di perdita dovranno essere adottate le soluzioni di seguito riportate:
•
doppia guarnizione per ogni accoppiamento in pressione;
•
guarnizioni di tipo O-ring realizzate in idoneo materiale resistente agli agenti corrosivi
presenti normalmente in sito;
•
adeguata protezione anticorrosiva per le superfici delle flange a tenuta gas e per le cave
delle O-ring;
•
finitura superficiale degli accoppiamenti con rugosità non superiore agli 0,8 µm;
•
ingrassaggio di ogni accoppiamento.
Durante i collaudi di accettazione dei sub-componenti devono essere sottoposte a prove di tenuta
con elio (con campionamento al 100%) i seguenti componenti:
•
le fusioni, prima di qualsiasi trattamento superficiale;
•
il dispositivo controllo gas ed i relativi raccordi;
•
le morsettiere degli avvolgimenti secondari.
4.4
Dispositivo di sicurezza contro le sovrapressioni interne
I trasformatori di tensione devono essere muniti di un dispositivo di sicurezza ermeticamente
chiuso contro le sovrappressioni conseguenti ad arco interno. Tale dispositivo deve essere
opportunamente protetto contro urti, danneggiamenti accidentali e fenomeni di corrosione
superficiale; sul dispositivo deve essere riportato il valore della pressione di intervento.
Il dispositivo deve essere opportunamente tarato, in accordo alle Norme I.S.P.E.S.L., prevedendo
margini idonei ad evitare interventi intempestivi.
Lo stesso deve essere protetto da apposita copertura atta a garantire, in caso di rottura
accidentale con fuoriuscita lenta del gas, un grado di protezione pari almeno ad IP23.
Eventuali fuoriuscite di gas incandescenti, non devono investire le persone presenti nei luoghi
normalmente accessibili dell’impianto e non devono provocare danni alle apparecchiature
circostanti.
Nello stabilire la pressione di intervento del dispositivo di sicurezza deve essere tenuta in
considerazione la correzione relativa alla temperatura di esercizio di 40°C.
4.5
Dispositivo per il controllo della densità del gas SF6
Ogni trasformatore di tensione deve essere dotato di un dispositivo a settori colorati, posto in
posizione ben visibile da terra e non interferente con la carpenteria metallica, per il controllo della
densità del gas SF6.
Deve essere possibile verificare la funzionalità del dispositivo, o effettuarne la sostituzione,
mantenendo in pressione il trasformatore di tensione.
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Lo stesso deve prevedere 2 livelli di intervento, da utilizzare, tramite appositi contatti ausiliari
normalmente aperti, elettricamente distinti fra loro, per le seguenti funzioni:
• 1° livello gas: allarme (rabbocco);
• 2° livello gas: allarme (messa in sicurezza).
La soglia di allarme per 1° livello gas deve essere fissata ad un valore che differisca di almeno 0,05
MPa rispetto alla pressione nominale di riempimento; quella di allarme per 2° livello gas deve
essere fissata ad un valore che differisca di almeno 0,05 MPa rispetto alla pressione corrispondente
alla soglia di allarme per 1° livello gas.
La classe di precisione del dispositivo deve essere del 2% e deve essere garantita in tutto il
campo di temperature previsto per il trasformatore di tensione; i collaudi di accettazione di tale
subcomponente devono prevedere che un campione pari al 5% del lotto di fornitura sia sottoposto
alla verifica della classe di precisione in camera climatica a 60°C.
Il dispositivo di controllo gas deve essere ermeticamente chiuso, riempito di olio siliconico ed avere
un grado di protezione minimo IP54 54 (Norma CEI EN 60529) compresa l’uscita del cavo per le
segnalazioni; la perdita di gas attraverso la cassa deve essere provata su ogni pezzo di produzione,
tramite gas elio.
La parte trasparente deve essere costituita da materiale che non opacizzi a causa degli agenti
atmosferici ovvero dei raggi ultravioletti (es. policarbonato/vetro).
Devono essere adottate le stesse soluzioni tecniche elencate al punto 4.3 per garantire il tasso di
perdita previsto.
I contatti di allarme per minima pressione gas, distanziati fra loro di almeno 0,02 MPa, devono
avere le seguenti caratteristiche:
- tensione nominale: 250 Vcc
- corrente nominale: ≥5 A
- potere di interruzione a 110 Vcc [con L/R=40ms (cosφ=0,8)]: 0,2 A
- numero minimo di manovre: 10.000
- isolamento fra loro e verso massa: 2.000 Vca a frequenza industriale per 60 s.
Le connessioni al dispositivo di controllo gas devono essere realizzate mediante cavi schermati con
tensione di isolamento Uo/U = 0,6/1 kV, non propaganti l’incendio, e devono afferire ad una
morsettiera avente morsetti conformi alla Norma CEI EN 60947-7-1 e CEI EN 60947-7-2 con grado
di protezione IP2X (CEI EN 60529), del tipo a serraggio indiretto, per conduttori di sezione fino a 6
mm2, e per fissaggio su profilato metallico.
Tale morsettiera può essere ubicata nella stessa cassetta dei terminali secondari purché separata
da questi ultimi mediante un apposito setto, oppure in un’altra scatola separata, disposta sullo
stesso lato, avente grado di protezione IP 54. La cassetta deve essere sufficientemente ampia per
poter effettuare agevolmente tutte le connessioni.
All’interno della stessa deve essere previsto un collettore per la messa a terra degli schermi dei
cavi afferenti ai contatti del dispositivo di controllo gas, elettricamente connesso a quello presente
nel comparto terminali secondari.
Nella parte inferiore della cassetta devono essere previsti, inoltre, 2 idonei passacavi aventi
Φ=12÷16 mm2 (i passacavi devono essere posizionati in modo tal che i relativi cavi non
interferiscano con la carpenteria metallica.
Il dispositivo di controllo deve operare nel campo dei valori di pressione dell’SF6 prescritti,
compensando le variazioni di pressione derivanti dalle variazioni della temperatura ambiente, in
tutto il campo di temperatura di funzionamento.
Il dispositivo deve essere insensibile alle vibrazioni provocate dalla manovra di apparecchiature
sulle quali è installato, deve essere costruito con materiali resistenti all’ossidazione e inclinato
verso il basso in maniera tale da consentire, quando installato, una facile lettura da terra.
4.6
Attacchi per il gas SF6
Sul circuito del gas devono essere previsti:
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-
n° 1 attacco a innesto rapido con valvola di non ritorno per l’immissione e lo svuotamento del
trasformatore di tensione (tipo DILO DN8 maschio);
- n° 1 attacco a innesto rapido con valvola di non ritorno per il collegamento del
manodensostato a corredo del trasformatore di tensione (tale da garantire una tenuta
equivalente alla valvola di cui al punto precedente).
I due attacchi devono essere provvisti di tappo di protezione a vite e devono essere ubicati in
posizione facilmente accessibile, tale da consentire il riempimento/rabbocco del trasformatore di
tensione con gas SF6 senza l’utilizzo di accessori a gomito e senza interferire con la carpenteria
metallica.
4.7
Attacchi per il sollevamento
Gli attacchi per il sollevamento devono essere idonei alla movimentazione del trasformatore di
tensione, con i normali mezzi di sollevamento e devono essere ubicati in modo da rendere agevole
tale operazione anche a personale non specializzato.
4.8
Collegamenti di terra
I trasformatori di tensione devono essere predisposti di idonei attacchi per la realizzazione dei
necessari collegamenti di terra.
L’involucro dei trasformatori di tensione deve essere messo a terra. Tutte le parti metalliche che
non fanno parte del cuircuito principale o dei circuiti ausiliari, devono essere messi a terra.
Per il collegamento di terra dell’avvolgimento secondario deve essere predisposto un attacco
posizionato all’interno della scatola dei terminali secondari e adatto a ricevere capicorda a occhiello
con foro per M6.
4.9
Cassetta morsetti secondari
La scatola dei morsetti secondari deve essere ubicata in posizione agevole per consentire i
collegamenti, inoltre deve:
• essere provvista di uno sportello frontale tale da consentire agevolmente le operazioni di
sigillatura;
• avere un grado di protezione non inferiore a IP 54 secondo la Norma CEI EN 60529 (70-1);
• avere dimensioni adeguate al fine di consentire la agevole realizzazione dei collegamenti;
• essere posizionata in modo tale da non interferire con la carpenteria metallica;
• essere provvista di sistema di aerazione, per evitare fenomeni di condensa e corrosione; le
eventuali aperture dovranno essere protette con dispositivi antinsetto;
• essere dotata, nella parte inferiore, di passacavi per il passaggio di cavi aventi Φ=12÷16 mm2
in numero corrispondente a quello degli avvolgimenti secondari (i passacavi devono essere
posizionati in modo tale che i rispettivi cavi non interferiscano con la carpenteria metallica);
• essere realizzata in modo che eventuali sistemi di fissaggio di tale scatola al corpo del
trasformatore di tensione non siano accessibili dall’esterno.
4.10 Terminali secondari
I terminali secondari devono essere contrassegnati in conformità alle Norme CEI EN 61869-3 (CEI
38-12).
I terminali degli avvolgimenti secondari devono essere idonei per il collegamento di conduttori di
sezione 4÷16 mm2 mediante viti, terminazioni filettate dotate di dadi o morsetti conformi alla
Norma CEI EN 60947-7-1 e CEI EN 60947-7-2, del tipo a serraggio indiretto.
4.11 Rivestimenti protettivi
Tutte le parti in materiale ferroso a contatto con l’atmosfera, compresi gli accessori e la
carpenteria metallica, devono essere zincate a caldo. La zincatura deve essere eseguita
conformemente alla Norma UNI EN ISO 1461.
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Eventuali parti ferrose poste all’interno della scatola morsetti secondari possono essere verniciate o
protette con zincatura elettrolitica avente codice di classificazione Fe/Zn 12, secondo la Norma UNI
EN ISO 2081.
Tutte le lavorazioni devono essere completamente eseguite prima dei trattamenti protettivi.
La bulloneria e le minuterie per il fissaggio dei componenti elettrici e meccanici devono essere di
acciaio inox.
Le fusioni dei trasformatori di tensione dovranno essere verniciate a mezzo di rivestimento
epossidico non inferiore ai 60 µm, il cui colore verrà indicato dal Committente in fase di
ordinazione.
Per le parti realizzate in acciaio inossidabile non sono richiesti rivestimenti protettivi esterni.
5.
MARCATURE
Il trasformatore di tensione deve riportare almeno i contrassegni previsti dall’art. 6.13 della Norma
CEI EN 61869-1 (38-11).
Il trasformatore di tensione deve essere dotato delle due targhe sotto indicate. Eventualmente le
indicazioni richieste in 5.1 e 5.2, possono essere riportate in una targa unica.
5.1
Targa dati
La targa dati deve riportare:
1) il nome del costruttore;
2) l’anno di fabbricazione;
3) il numero di serie
4) la designazione del tipo;
5) la frequenza nominale;
6) la tensione massima per l’apparecchiatura;
7) il livello nominale di isolamento;
8) la categoria di temperatura;
9) tutte le indicazioni relative alle caratteristiche di misura;
10) la massa totale del trasformatore di tensione (in kg);
11) la massa totale di gas SF6 contenuto nel trasformatore di tensione.
Gli schemi elettrici delle connessioni primarie e secondarie (con le modalità di realizzazione dei
cambi rapporto) devono essere riportati su apposita targa.
5.2
Targa addizionale
La targa addizionale deve riportare:
1) quanto richiesto ai punti 1), 3), 4), 5), 6) di 5.1;
2) il tipo di fluido isolante;
3) il valore della pressione relativa riferito a 20 °C (in MPa) corrispondente alla densità nominale di
funzionamento;
4) il valore della pressione relativa riferito a 20 °C (in MPa) corrispondente a Allarme 1: bassa
densità di funzionamento;
5) il valore della pressione relativa riferito a 20 °C (in MPa) corrispondente a Allarme 2: minima
densità di funzionamento;
6) il valore nominale di pressione relativa (in MPa) di intervento della valvola di sicurezza;
7) gli schemi elettrici delle connessioni primarie e secondarie, con le modalità di realizzazione dei
collegamenti.
6.
ADEMPIMENTI DEL FORNITORE
6.1
Documentazione e dati da fornire da parte del Fornitore
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Entro 20 giorni solari dalla data di emissione dell’ordine, il Fornitore dovrà far pervenire al
Committente, per i trasformatori di tensione di cui è prevista la fornitura, la documentazione di
seguito elencata:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
certificati delle Prove di Tipo e Speciali dei trasformatori di tensione secondo la normativa
vigente;
certificazione ISPESL;
disegno dettagliato di ingombro dei trasformatori di tensione;
il disegno della cassetta terminali contenente le morsettiere degli avvolgimenti secondari;
le caratteristiche nominali e funzionali e relative tolleranze,
le caratteristiche delle apparecchiature ausiliarie;
il disegno delle targhe dati;
la documentazione e la certificazione prevista dalle Norme ISO 9001;
la guida e il piano per la manutenzione;
le fotografie dei trasformatori di tensione.
Il Committente esaminerà la documentazione di cui sopra e, se del caso, potrà chiedere
delucidazioni e/o integrazioni entro 10 giorni solari dalla data di inoltro degli ultimi documenti
richiesti.
Il Fornitore dovrà fornire a corredo dei trasformatori di tensione la seguente documentazione,
redatta in lingua italiana:
1.
disegno dettagliato di ingombro dei trasformatori di tensione;
2.
disegno della targa dati;
3.
disegno della cassetta terminali contenente le morsettiere degli avvolgimenti secondari;
4.
caratteristiche nominali e funzionali e le relative tolleranze;
5.
certificazione di provenienza dei profilati metallici di cui è prevista la posa in opera;
6.
analisi chimica effettuata sui profilati metallici di cui sopra effettuata dall’acciaieria presso la
quale sono stati prodotti;
7.
certificazioni previste dalle normative vigenti sulle saldature (elettrodi, certificazione
saldatore, ecc.).
8.
la documentazione e la certificazione prevista dalle Norme ISO 9001;
9.
le istruzioni per il montaggio in sito, che riportino tra l’altro:
• le modalità per eseguire i controlli del materiale all’arrivo in cantiere,
• le modalità per mantenere provvisoriamente gli apparecchi in cantiere,
• gli attrezzi manuali ed i mezzi speciali,
• le modalità di esecuzione,
• i disegni di riferimento;
10. le istruzioni per la manutenzione, i controlli di sorveglianza e diagnostici, precisando in
particolare:
• le modalità di esecuzione degli interventi,
• i disegni di riferimento,
• i materiali di consumo e di ricambio;
11. la guida e il piano per la manutenzione che riporti in particolare:
• le operazioni di controllo e manutenzione da effettuarsi nell’arco della vita degli
apparecchi
• i manuali e le procedure di riferimento
• i tempi ed il personale necessari per la loro esecuzione
• i ricambi consigliati
12. fotografie degli apparecchi;
13. elenco dei fornitori dei principali componenti;
14. elenco dei materiali utilizzati, compresi quelli di imballaggio, e le relative quantità, classificati
secondo quanto previsto dal D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152.
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Una copia della documentazione di cui ai punti 9), 10) e 11) deve essere fornita a corredo di
ciascuna terna di trasformatori di tensione.
Dovrà inoltre essere fornita un’analisi del ciclo di vita come previsto dalle Norme UNI EN ISO
14040 e 14044.
Per l'elaborazione della documentazione, è richiesto che il Fornitore utilizzi programmi quali
AutoCAD (©Autodesk, Inc.) per i disegni e schemi, Microsoft® Word (©Microsoft Corporation) per
documenti di testo e Microsoft® Excel (©Microsoft Corporation) per liste o tabelle (pacchetti
applicativi di Microsoft Office).
L’impiego di strumenti software differenti è soggetto a specifica approvazione di ACEA
Distribuzione.
Tutta la documentazione dovrà essere in lingua italiana e compilata con segni grafici conformi alle
più recenti norme CEI EN, CEI, IEC.
Gli elaborati di cui sopra dovranno essere consegnati tenendo conto del seguente prospetto:
• n° 2 copie su carta;
• n° 1 copia su supporto informatico (CD o DVD).
7.
PROVE
7.1
Generalità
Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di definire le modalità di esecuzione delle prove per la
verifica delle caratteristiche dei trasformatori di tensione induttivi in esecuzione blindata isolati in
gas SF6.
Le prove di cui al presente articolo si intendono suddivise nelle seguenti categorie:
•
prove di tipo
•
prove speciali;
•
prove individuali (di accettazione);
•
prove in sito.
Si applica la Norma CEI EN 61869-1 (38-11) con la precisazione che le “prove speciali” e le “prove
integrative” sona da intendersi come “prove di tipo”.
7.2
Prove di tipo e prove speciali
Le prove di tipo e le prove speciali potranno essere eseguite sia presso lo stabilimento del
Fornitore, sia presso Laboratori o Istituti scelti di comune accordo tra quelli riconosciuti ed alla
presenza di un collaudatore ACEA Distribuzione S.p.A. Le relative prove saranno a carico del
Fornitore.
Il Committente stesso può soprassedere, a suo insindacabile giudizio, all’effettuazione di tali prove
nel caso che il Fornitore sia in grado di esibire idonea certificazione rilasciata da Organismi
riconosciuti nell’ambito dello SEE (Spazio economico europeo) compresi tra quelli indicati nel
Decreto del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 13-6-1989 (G.U. del 247-1989), aggiornato da successive disposizioni, oppure accreditati presso ACCREDIA (Ente Italiano
di Accreditamento) e nell’ambito dello SEE dall’EA (European cooperation for Accreditation).
Qualora, peraltro, il Committente ritenesse di dover richiedere l’esecuzione delle prove di tipo
anche in presenza di tali certificazioni, allo scopo di verificare la rispondenza della fornitura a tutte
le prescrizioni di legge, le prove sono a carico del Committente nel caso di esito favorevole e del
Fornitore nel caso di esito non favorevole, con conseguente rifiuto della fornitura.
Si dà facoltà al Fornitore di richiedere una prova di appello consistente nella ripetizione, con esito
favorevole, della prova risultata negativa.
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Salvo quanto diversamente specificato le prove devono essere eseguite con le modalità previste
dalla Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
Nel seguito si elencano le previste prove di tipo e prove speciali.
Prove di Tipo
7.2.1
Prova di riscaldamento
Si applica l’art. 7.2.2 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). La prova deve essere
eseguita con gas alla densità minima di esercizio.
7.2.2
Prova di tensione ad impulso atmosferico sui terminali primari
Si applica l’art. 7.2.3.2 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). La prova deve essere
eseguita con gas alla densità minima di esercizio.
7.2.3
Prova ad impulso di manovra
Si applica l’art. 7.2.3.3 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). La prova deve essere
eseguita con gas alla densità nominale di esercizio.
7.2.4
Prove di Compatibilità Elettromagnetica (EMC)
Si applica l’art. 7.2.5 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.2.5
Prova per la verifica della precisione
Si applica l’art. 7.2.6.301 della Norma CEI EN 61869-3 per i secondari per misura, e l’art.
7.2.6.302 per i secondari per protezione.
7.2.6
Verifica del grado di protezione fornito dagli involucri
Si applica l’art. 7.2.7 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.2.7
Prova di tenuta dell’involucro a temperatura ambiente
Si applica l’art. 7.2.8 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
La prova ha lo scopo di verificare il tasso di perdita di gas SF6 e deve essere eseguita in
accordo con la Norma CEI EN 60068-2-17, utilizzando il metodo 2 della prova Qk o il
metodo 1 della prova Qm, con le precisazioni nel seguito indicate. ll trasformatore di
tensione, riempito con il gas alla densità nominale di funzionamento e racchiuso in un
involucro stagno, deve essere posto, in posizione verticale, in una camera climatica a
temperatura ambiente compresa tra 15 e 35 °C. In questa condizione deve essere
effettuata la misura dell’eventuale contenuto di gas all’interno dell’involucro stagno
(misura iniziale). Dopo un intervallo di 12 h a temperatura ambiente si ripete la misura
del contenuto del gas all’interno dell’involucro stagno. La temperatura dell’aria all’interno
della camera climatica deve essere portata a -25 °C e mantenuta per 24 h. Si ritorna
quindi gradualmente a temperatura ambiente e si ripete la misura del contenuto di gas
all’interno dell’involucro stagno.
Successivamente la temperatura dell’aria all’interno della camera climatica deve essere
portata a +55 °C e mantenuta per 24 h. Si ritorna quindi gradualmente a temperatura
ambiente, si mantiene per 12 h e si ripete la misura del contenuto di gas all’interno
dell’involucro stagno (misura finale). La differenza fra la misura finale e la misura
iniziale, rapportata al tempo totale del ciclo di prova, consente di determinare il tasso di
perdita di gas annuo. La prova ha esito favorevole se il tasso di perdita del gas SF6 non
è superiore allo 0,1% annuo.
7.2.8
Prova di pressione per l’involucro
Si applica l’art. 7.2.9 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.2.9
Verifica delle caratteristiche costruttive
Il trasformatore di tensione deve essere sottoposto ad un esame a vista per verificare la
corrispondenza alle prescrizioni tecniche di riferimento.
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Prove speciali
7.2.10
Prova di tenuta di tensione ad impulso atmosferico con onda tronca
sull’avvolgimento primario
Si applica l’art. 7.4.1 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.2.11
Prova di sovratensione trasmessa
Si applica l’art. 7.4.4 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.2.12
Prova di guasto per arco interno
Si applica l’art. 7.4.6 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
Deve essere dimostrata la conformità ai requisiti riportati all’art. 6.9 della suddetta
Norma, per il livello di protezione 2 e con la durata del guasto per arco interno di 0,5 s.
7.2.13
Prova di tenuta dell’involucro a temperature alte e basse
Si applica l’art. 7.4.7 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.2.14
Prova del punto di rugiada
Si applica l’art. 7.4.8 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.2.15
Prova di corrosione
Si applica l’art. 7.4.9 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.2.16
Prova del dispositivo di sicurezza
La prova ha lo scopo di verificare l’idoneità del dispositivo di sicurezza alle condizioni
estreme di esercizio, al fine di evitare le possibilità di intervento intempestivo dello
stesso e deve essere eseguita successivamente alle prove meccaniche.
Il trasformatore di tensione, riempito con gas SF6 alla densità nominale di
funzionamento, deve essere posto in posizione verticale all’interno di una camera
climatica ed alimentato così da dissipare la potenza termica nominale. La temperatura
all’interno della camera climatica deve essere gradualmente aumentata in modo che
raggiunga, in un periodo di 5 h, la temperatura di 70°C. Tali condizioni devono essere
mantenute per ulteriori 3 h. Durante l’intera prova si dovrà provvedere alla registrazione
della pressione del gas SF6 interna al trasformatore di tensione induttivo rilevandone il
valore massimo (Pmax). La pressione di intervento (Pint) del dispositivo di sicurezza deve
essere:
Pint ≥ Pmax + ∆disp + 15%
Dove: ∆disp è la tolleranza della pressione di intervento del dispositivo di sicurezza
indicata dal costruttore dello stesso.
7.3
Prove individuali (di accettazione)
Nei tempi previsti dal proprio programma di produzione e, comunque, compatibilmente con il
termine di ultimazione, il Fornitore dovrà dare la disponibilità per il collaudo in fabbrica dei
trasformatori di tensione di cui alla presente specifica tecnica, mediante comunicazione con un
preavviso minimo di dieci giorni lavorativi.
In conformità a quanto previsto dalle norme CEI verranno eseguite, previ accordi, presso lo
stabilimento del Fornitore, alla presenza di un collaudatore del Committente, entro 15 giorni solari
dalla data di disponibilità della sala prove per materiale approntato.
Tutte le prove, eseguite in fabbrica o presso Laboratori ufficiali, saranno compiute a spese del
Fornitore; in queste spese sarà compreso anche il costo dei materiali e pezzi impiegati che si
rendessero inservibili, e ciò sia nel caso di accettazione che di rifiuto della fornitura.
Dalle predette spese sono escluse quelle inerenti al collaudatore del Committente che rimangono a
carico di quest’ultimo.
Le partite rifiutate dovranno essere sostituite, per essere nuovamente sottoposte alle prove
prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque entro un periodo non superiore ad 1/3
dell’originario termine stabilito, ferma restando l’applicazione delle penali.
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Salvo quanto diversamente specificato le prove devono essere eseguite con le modalità previste
dalla Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
Nel seguito si elencano le previste prove individuali:
7.3.1
Esame a vista e verifica della corrispondenza costruttiva al prototipo
certificato
Deve essere effettuato un esame a vista per verificare l’assenza di imperfezioni e
difettosità esterne.
Deve essere eseguito confrontando le caratteristiche costruttive degli apparecchi
presentati al collaudo con quelle del prototipo certificato.
7.3.2
Prova di tenuta di tensione a frequenza industriale sui terminali primari
Si applica l’art. 7.3.1 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.3.3
Misura delle scariche parziali
Si applica l’art. 7.3.2 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11). Per i trasformatori di
tensione isolati in gas SF6 è da eseguirsi solo in presenza di elementi con isolamento
solido soggetti ad alta tensione e gas alla densità minima di esercizio.
7.3.4
Prova di tenuta di tensione a frequenza industriale tra le sezioni
Si applica l’art. 7.3.3 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.3.5
Prova di tenuta di tensione a frequenza industriale sui terminali secondari
Si applica l’art. 7.3.4 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.3.6
Prova per la verifica della precisione
Si applica l’art. 7.3.5.301 della Norma CEI EN 61869-3 per i secondari per misura, e l’art.
7.3.5.302 per i secondari per protezione. La prova deve essere eseguita dopo
l’effettuazione di tutte le altre prove.
7.3.7
Verifica delle marcature
Si applica l’art. 7.3.6 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11)..
7.3.8
Prova di tenuta dell’involucro alla temperatura ambiente
Si applica l’art. 7.3.7.1 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
La prova deve essere effettuata a temperatura ambiente su tutti i trasformatori di
tensione riempiti alla densità nominale con gas SF6 o opportuno gas tracciante, secondo
il metodo 1 (cumulativo) dalla prova “Qm” della Norma CEI EN 60068-2-17, con la
precisazione che il tempo di stabilizzazione non deve essere inferiore alle 2 ore.
Il tempo di attesa fra la misura iniziale e quella finale non deve essere inferiore alle 8
ore.
Le prove si ritengono superate se il tasso di perdita rilevato non è superiore allo 0,1 %
annuo.
Il costruttore può utilizzare metodi diversi per il rilievo del tasso di perdita, che devono
avere comunque analoga precisione rispetto a quello sopra citato.
7.3.9
Prova di pressione per l’involucro
Si applica l’art. 7.3.8 della Norma CEI EN 61869-1 (38-11).
7.3.10
Verifica rivestimenti protettivi
Si applica la Norma UNI EN ISO 1461, con la precisazione che lo spessore dello strato di
zinco deve essere determinato con apparecchi a flusso magnetico, secondo le Norme
UNI EN ISO 2178 e UNI EN ISO 2064, effettuando da 5 a 10 misure su ciscun
componente, in modo uniforme sulle varie superfici, evitando spigoli e parti angolate.
La verifica di altre tipologie di rivestimenti protettivi deve essere effettuata in base alle
rispettive caratteristiche, stabilite in sede di prove di tipo.
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Specifica Tecnica
7.4
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Prove in sito
Le prove in sito saranno tutte quelle che, in conformità alla Normativa CEI ed UNI in vigore il
Committente riterrà opportuno effettuare dopo la consegna in sito.
Le prove saranno eseguite presso il Committente e la redazione del certificato di collaudo avverrà
entro 30 giorni solari dalla consegna dei trasformatori di tensione e di tutti i documenti tecnici
(disegni meccanici e di montaggio, schemi elettrici, istruzione per la manutenzione e l’esercizio,
ecc.) e certificazioni richieste dalla vigente normativa italiana (I.S.P.E.S.L., ecc.). Il materiale che,
sottoposto a verifica, non soddisfi pienamente alle condizioni stabilite, sarà rifiutato; tuttavia il
Committente, a suo esclusivo giudizio ed a tutte spese del Fornitore, potrà accordare al Fornitore
stesso, l’esame in contraddittorio della merce rifiutata.
Il ritiro delle apparecchiature rifiutate dovrà farsi dal Fornitore senz’altro avviso o provvedimento
qualsiasi, a sua cura e spese, nel termine di 15 giorni solari dalla data della lettera di rifiuto. In
caso diverso le apparecchiature stesse saranno rispedite in porto assegnato all’indirizzo del
Fornitore. Il materiale rifiutato dovrà essere sostituito, per essere nuovamente sottoposto alle
operazioni di collaudo prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque entro un periodo non
superiore ad 1/3 dell’originario termine stabilito, ferma restando l’applicazione delle penali.
Successivamente al completamento delle attività di posa in opera dei trasformatori di tensione, sui
singoli stalli in Alta Tensione, e prima del loro rientro in esercizio, saranno effettuate sugli stessi
tutte quelle prove che, in conformità alle relative Norme CEI, il Committente vorrà effettuare. Esse
tenderanno a verificare l’effettiva possibilità di messa in servizio delle apparecchiature fornite.
Tali prove saranno eseguite a cura e spese del Fornitore.
Il materiale che, sottoposto a verifica, non soddisfi pienamente alle condizioni stabilite, sarà
rifiutato.
Il materiale rifiutato dovrà essere sostituito, per essere nuovamente sottoposto alle prove
prescritte, nel più breve tempo possibile ferma restando l’applicazione delle penali, se ricorrenti.
8.
REGOLE PER IL
L’INSTALLAZIONE
TRASPORTO,
L’IMMAGAZZINAGGIO
8.1
Condizioni durante il trasporto e l’immagazzinaggio
E
I Trasformatori di tensione devono essere forniti in imballi tali da assicurare una idonea protezione
durante i trasporti e le movimentazioni.
All’esterno degli imballi devono essere riportate, con caratteri chiaramente leggibili ed indelebili, le
seguenti indicazioni:
-
sigla e nome del Costruttore;
-
matricola del trasformatore di tensione;
-
massa del trasformatore di tensione;
-
pressione del gas in assetto di trasporto.
I trasformatori di tensione devono essere disposti sugli automezzi per la consegna, in modo tale da
consentire lo scarico diretto con mezzi di movimentazione a forche (rialzo di circa 15 cm).
Ogni apparecchiatura deve essere corredata delle istruzioni di trasporto, di immagazzinamento, di
montaggio e di manutenzione, in italiano.