CRI TRENTINO
GRUPPO VDS DI TRENTO
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CROCE ROSSA ITALIANA
GRUPPO DI TRENTO
APPARATO
CARDIOCIRCOLATORIO
V.d.S. I.P. Franco Onere
CORSO PER ASPIRANTI
VOLONTARI DEL SOCCORSO
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Il sistema circolatorio è preposto alla circolazione del sangue ed è costituito dal
cuore, dai vasi arteriosi, da quelli venosi e dai capillari..
IL CUORE - ANATOMIA
Il cuore è l’organo centrale dell’apparato cardiocircolatorio e rappresenta una
sorta di pompa aspirante e premente che immette forzatamente il sangue nelle
arterie e lo aspira attraverso le vene.
Il sangue che ritorna al cuore attraverso le vene si raccoglie in due cavità
chiamate atrio destro e atrio sinistro. Dagli atri il sangue passa nei due ventricoli
destro e sinistro che lo spingono nelle arterie.
Il cuore è situato al centro del torace, nella sua metà inferiore ed è in relazione
anteriormente con la parete sterno costale, inferiormente con il muscolo
diaframma, lateralmente con i polmoni e posteriormente con l’aorta discendente
e con l’esofago. Tali relazioni non sono però dirette in quanto il cuore è rivestito
da un “sacco” che lo isola dagli organi vicini: il pericardio fibroso.
Il cuore ha la forma di una piramide rovesciata con la base in alto a destra e la
punta ( o apice ) in basso e a sinistra.
Internamente il cuore presenta quattro cavità: due atri e due ventricoli. L’atrio
destro è situato superiormente al ventricolo destro e comunica con questo
attraverso un foro chiuso dalla valvola tricuspide; l’atrio sinistro è situato
superiormente al ventricolo sinistro con il quale comunica attraverso un
passaggio regolato dalla valvola mitrale. Nell’atrio di destra sboccano le due
vene cave (superiore ed inferiore) ed il seno coronario attraverso due fori non
regolati da valvole. Nell’atrio di sinistra sboccano le quattro vene polmonari,
attraverso fori non regolati da valvole. Dal ventricolo di destra ha origine il
tronco polmonare attraverso un foro regolato dalla valvola polmonare. Dal
ventricolo di sinistra ha origine l’aorta, attraverso un foro regolato dalla valvola
aortica. I due atri sono separati tra di loro dal setto interatriale; analogamente i
due ventricoli sono separati tra di loro dal setto interventricolare.
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Le quattro cavità sono costituite da tre membrane ( o tuniche) che si chiamano,
dall’interno verso l’esterno:
endocardica
miocardica
pericardica
L’endocardica e la pericardica sono molto sottili e pertanto la quasi totalità della
parete cardiaca è costituita dalla tunica miocardica. Questa è costituita da
particolari fibre muscolari che prendono il nome di fibre muscolari cardiache.
Ne deduciamo perciò che il cuore è costituito prevalentemente da tessuto
muscolare che necessita, analogamente ad ogni tessuto muscolare, dell’apporto
di nutrimento e di ossigeno. Tale funzione viene assicurata attraverso la
circolazione coronarica: il cuore è irrorato dalle arterie e dalle vene coronarie.
Le arterie coronarie sono due: superiore e inferiore che a loro volta si ramificano
in arteriole e capillari, dove avviene la cessione di nutrimento e di ossigeno alle
cellule del cuore e la raccolta di sostanze di scarto e di anidride carbonica
prodotte dal metabolismo delle cellule cardiache. I capillari arteriosi si
continuano in capillari venosi e quindi in venule e in vene che si raccolgono nel
seno coronario che sbocca, come abbiamo visto, nell’atrio di destra.
IL CUORE - FISIOLOGIA
La funzione del cuore è, come già accennato, di spingere il sangue ossigenato
verso tutto l’organismo e di richiamare a sé il sangue che ha ceduto
all’organismo l’ossigeno e le sostanze di nutrimento. Tale funzione di pompa
avviene attraverso successive contrazioni (sistole) e rilasciamenti (diastole)
delle fibre muscolari cardiache contenute nella tunica miocardica. Le contrazioni
ed i rilasciamenti del miocardio sono movimenti muscolari involontari, in
quanto non possono essere controllati dal sistema nervoso, regolati da un
sistema di centri e di vie di trasmissione dello stimolo, situati all’interno del
cuore stesso.
Ne deduciamo perciò che lo stimolo è auto prodotto e dipende dalla differenza
di potenziale elettrico sulla parete cellulare.
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I centri hanno perciò lo scopo di creare ritmicamente gli impulsi elettrici che
determinano la contrazione delle fibre muscolari cardiache, le vie di
trasmissione servono a trasmettere gli impulsi creati dai centri.
Gli impulsi elettrici non sono strettamente limitati al cuore, potendo diffondersi
a tutto l’organismo. In virtù di tale diffusione gli impulsi elettrici possono essere
derivati e amplificati da appositi apparecchi e registrati su supporto cartaceo.
Il tracciato degli impulsi elettrici prende il nome di elettrocardiogramma.
I VASI SANGUIGNI – ANATOMIA
I vasi sanguigni hanno forma cilindrica e sono costituiti da una parete formata
da tre membrane ( o tuniche) : interna, media ed esterna.
In particolare quella media è formata da fibre muscolari lisce nelle quali
corrono, soprattutto nei grossi vasi, fibre elastiche che assicurano alla parete dei
vasi una certa contrattilità.
Le arterie si distinguono, anche al tatto, dalle vene per la loro maggior
consistenza. La parete arteriosa è infatti notevolmente più spessa rispetto a
quella venosa e ciò si deve soprattutto al maggior spessore della tunica media le
cui fibre elastiche assicurano alle arterie una certa contrattilità che si traduce in
una pulsazione ritmica in sintonia con la contrazione sistolica del cuore.
Infatti, quando un’arteria viene tagliata, il sangue schizza fuori a fiotti a causa
del ritmico aumento di pressione a cui è sottoposto ad ogni contrazione del
cuore.
Le arterie di grosso calibro posseggono perciò una parete dilatabile che permette
l’accoglimento del sangue che, ad ogni contrazione del ventricolo sinistro, si
aggiunge alla colonna sanguigna pre esistente. Le arteriole rappresentano le più
estreme ramificazioni dell’albero arterioso: da esse hanno origine i capillari che
sono i vasi più sottili.
I capillari si distinguono in arteriosi e venosi, a seconda del sangue che
trasportano.
I capillari arteriosi e venosi sono comunque in continuità tra loro e la distinzione
non ha un preciso significato anatomico, nel senso che non è possibile stabilire il
punto esatto nel quale un capillare da arterioso diventa venoso.
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Ai capillari venosi seguono le venule ed a queste le vene che formano un
sistema convergente di canali che terminano nelle vene cave (superiore ed
inferiore) che riconducono al cuore il sangue reduce dalla circolazione generale.
LA CIRCOLAZIONE – IL GRANDE CIRCOLO
Il grande circolo ( o circolo generale, grande circolazione, circolazione generale)
serve a trasmettere a tutto l’organismo il sangue ossigenato: ha inizio dal
ventricolo sinistro, dal quale ha origine l’aorta. Da questa si dipartono altre
arterie, le cui diramazioni sono dette arteriole, alle quali succedono i capillari.
L’ossigeno, i sali minerali e tutte le sostanze di cui le cellule hanno bisogno si
diffondono nello spazio intercellulare attraverso la parete dei capillari.
L’anidride carbonica e le sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo cellulare
diffondono in senso opposto attraverso la parete dei capillari nel sangue che
viene raccolto ora dal sistema venoso. Ai capillari venosi seguono le venule e
quindi le diverse vene che confluiscono nelle vene cave (superiore e inferiore)
che portano il sangue all’atrio destro del cuore.
LA CIRCOLAZIONE – IL PICCOLO CIRCOLO
Il piccolo circolo ( o circolo polmonare, piccola circolazione, circolazione
polmonare) serve a veicolare nei polmoni il sangue reduce dalla grande
circolazione perché si ossigeni e si liberi dall’anidride carbonica che ha
accumulato: ha inizio dal ventricolo di destra dal quale nasce il tronco
polmonare ( o arteria polmonare) che successivamente si ramifica fino a
terminare nei capillari che formano fittissime reti attorno agli alveoli polmonari,
dove avviene lo scambio gassoso. Il sangue, nuovamente ossigenato, si raccoglie
nelle quattro vene polmonari che sboccano nell’atrio di sinistra.
Per evitare confusione è opportuno aggiungere che i vasi che portano il sangue
dal cuore ai polmoni si chiamano arterie polmonari ( anche se trasportano
sangue poco ossigenato) ed i vasi che portano il sangue dai polmoni al cuore si
chiamano vene polmonari (anche se contengono sangue ossigenato).
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PATOLOGIE CARDIACHE
ARITMICHE
ISCHEMICHE
ISCHEMICHE
INSUFFICIENZE CARDIACHE CONGESTIZIE
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le patologie aritmiche
LE PATOLOGIE DI TIPO ARITMICO CONSISTONO IN UN DIFETTO
DI CONDUZIONE ELETTRICA INTRINSECA AL CUORE
POSSONO ESSERE AVVERTITE O MENO DAL PAZIENTE
le patologie ischemiche
CAUSE:
RESTRINGIMENTO O OCCLUSIONE ACUTA DEL LUME DI
UN’ARTERIA CORONARIA, IN GENERE ASSOCIATO A
VASOSPASMO.
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SEGNI E SINTOMI:
DOLORE,SENSO DI OPPRESSIONE E/O DI FASTIDIO AL
TORACE, A VOLTE ANCHE AI QUADRANTI ADDOMINALI
SUPERIORI.
PUO’ ESSERE IRRADIATO AL BRACCIO SINISTRO ED ALLA
GOLA
DISPNEA
PALPITAZIONE
SUDORAZIONE INTENSA,A VOLTE ACCOMPAGNATA DA
NAUSEA E/O VOMITO
ANSIA
POLSO ANOMALO
VALORI ANOMALI DI PRESSIONE ARTERIOSA
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LE INSUFFICIENZE CARDIACHE CONGESTIZIE
CAUSE:
QUANDO
L’EQUILIBRIO
TRA
L’ELIMINAZIONE
ED
IL
RIASSORBIMENTO DI LIQUIDI SI ROMPE SI PUO’ AVERE UN
RISTAGNO DI LIQUIDI NEI TESSUTI CHE PRENDE IL NOME DI
EDEMA. ESSO E’ PRODOTTO DA UN AUMENTO DELLA PRESSIONE
SANGUIGNA A LIVELLO DEL VERSANTE ARTERIOSO DEL
CAPILLARE CHE PRODUCE UNA PIU’ ELEVATA FUORI USCITA DI
LIQUIDI, MENTRE IL RIASSORBIMENTO RIMANE COSTANTE. LA
PRESSIONE DEL SANGUE NEI CAPILLARI PUO’ AUMENTARE PER:
DILATAZIONE ARTERIOLARE
IMPEDIMENTO DEL FLUSSO VENOSO ( inadeguatezza della funzione di
pompa del ventricolo a valle)
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QUADRO ANATOMO – PATOLOGICO:
INSUFFICIENZA DEL VENTRICOLO SX
RISTAGNO DI SANGUE NEI POLMONI
EDEMA POLMONARE
INSUFFICIENZA DEL VENTRICOLO DX
RISTAGNO DI SANGUE IN PERIFERIA
EDEMI DECLIVI (caviglie, piedi, zona sacrale, addome)
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SEGNI E SINTOMI DELL‘EDEMA POLMONARE
TACHICARDIA ( SUP.A 100/MIN)
DISPNEA (AFFANNO – GORGOGLIO)
PAO NORMALE O MINIMA ELEVATA
CIANOSI
SUDORAZIONE PROFUSA CON CUTE FREDDA
ANSIETA’ E CONFUSIONE MENTALE ( DA IPOSSIA
CEREBRALE)
CHE FARE?
TRANQUILLIZZARE
SOMMINISTRARE OSSIGENO
METTERE IL PZ SEDUTO O SEMISEDUTO
FAVORIRE IL DEFLUSSO DEL SANGUE DAL CENTRO ALLA
PERIFERIA
AVVISARE IL 118 PER L’INVIO DI UN MEDICO O
OSPEDALIZZARE VELOCEMENTE
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