Francesco Micheli - Fondazione Donizetti

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Francesco Micheli
Nato a Bergamo nel 1972, laureato in Lettere Moderne con 110 e lode, si è diplomato alla Scuola
d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Da quel momento la sua carriera si è sviluppata
secondo un doppio binario: l’attività di direttore artistico di manifestazioni di rilevanza
internazionale, unita all’ideazione di progetti innovativi sempre in ambito operistico, corre parallela
all’attività di regista in Italia e all’estero, senza trascurare l’insegnamento (per sette anni ha
insegnato regia al biennio di specializzazione in Scenografia dell’Accademia di Brera).
Dal 2012 è direttore artistico del Macerata Opera Festival, gloriosa manifestazione nata nel 1921
dentro la cornice superlativa dello Sferisterio. In tre anni Micheli ha rilanciato l’istituzione
riportandola all’originario prestigio internazionale con lusinghieri riscontri di critica (premio
Abbiati per la nuova produzione della Bohème) e pubblico (nel 2012 maggior presenza di pubblico
pagante dal 1997; maggior incasso dal 2003, anno di rifacimento e riduzione dei posti in sala). La
sua gestione si è caratterizzata per un convinto aggiornamento degli spettacoli al gusto
contemporaneo, pur nel rispetto della tradizione italiana; ha puntato convintamente sulla formazione
del nuovo pubblico, con attività specifiche e continuate per scuole superiori e università; ha
potenziato il dialogo col mondo imprenditoriale raddoppiando in due anni il contributo degli
sponsor; ha creato un autentico laboratorio di ricerca per la creazione di nuovi format operistici. Ne
è venuto fuori un festival inedito, luogo di ricerca e di eccellenza: un bene comune.
La creatività di Micheli trova poi forma in una serie di progetti di straordinario livello artistico,
pensati per offrire a un pubblico, anche non formato e non preparato, la possibilità di avvicinarsi al
mondo operistico. Per i Teatri di Reggio Emilia è autore, da molti anni, di una rassegna lirica
sperimentale dal titolo Opera Off, in occasione della quale vengono presentati spettacoli, lezioni,
convegni e progetti televisivi speciali, tra cui Le ragazze della via Gluck (da Orfeo ed Euridice e la
saga di Ifigenia), Il mare (da Simon Boccanegra), Viva Verdi (da Nabucco a Ernani al Don Carlo),
Shakespeare vs Verdi (basato su Macbeth, Otello e Falstaff), Da Verdi a Mina (tratto da La traviata
e Il trovatore). Nello stesso àmbito si colloca la collaborazione con l’Orchestra Filarmonica della
Scala che ha dato vita al progetto Sound, Music per la formazione del giovane pubblico e al progetto
MusicEmotion per la trasmissione dei concerti filarmonici nelle sale cinematografiche. Ultimo
successo di Sound, Music con la Filarmonica della Scala, Le sacre du printemps andato in scena a
maggio alla Fabbrica del Vapore di Milano.
Collabora poi con la rete satellitare Sky Classica nell’ideazione e conduzione di programmi relativi
all’opera.
Sul fronte registico ha iniziato a lavorare come aiuto per il Circuito Lirico Toscano, il Circuito
Lirico Lombardo e il Festival di Wexford. Il debutto nella regia d’opera risale al 1997 con La
Cantarina di Piccinni per il Museo del Teatro alla Scala. Nello stesso anno ha iniziato la pluriennale
collaborazione con l’As.Li.Co. per il progetto Opera Domani.
Autore di lavori innovativi dà forma a un teatro lirico “di ricerca”, in collaborazione con diversi
teatri: il Romolo Valli di Reggio Emilia produce W Verdi, il Sociale di Como Da Vivaldi a Pasolini
e Da Verdi a Mina, il Giacosa di Ivrea Diva. Ha quindi curato la regia di diverse opere per il Luglio
Musicale Trapanese, per il Circuito Regionale Lombardo, per i Pomeriggi Musicali di Milano. Nel
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2008 ha allestito I puntigli delle donne di Spontini al Festival Pergolesi Spontini, l’opera inedita
Tana a Candragopoli per il Festival di Montepulciano e un evento multimediale dedicato al
Barbiere di Siviglia coprodotto dal Rossini Opera Festival e da Sky. Ha scritto il libretto de I
musicanti di Brema e ne ha curato la regia al Dal Verme di Milano. Ha diretto Silvano Sylvano,
l’ultimo lavoro di Sylvano Bussotti per l’Accademia di Santa Cecilia, Il turco in Italia all’Olimpico
di Vicenza, Il barbiere di Siviglia e l’opera nuova Alice nel paese delle meraviglie – suo anche il
libretto – su musiche di Giovanni d’Aquila al Massimo di Palermo. Nel 2009 lo spettacolo Bianco,
Rosso e Verdi, prodotto dal Massimo di Palermo, vince il Premio Abbiati come Migliore iniziativa
dell’anno.
Tra i maggiori successi la regia de Il killer di parole di Claudio Ambrosini su soggetto di Pennac, in
scena anche all’Opéra Nationale Lorraine di Nancy; Roméo et Juliette di Gounod all’Arena di
Verona, che va in scena ormai ogni estate; La Bohème alla Fenice. Sempre alla Fenice ha
inaugurato la stagione 2012/13 con Otello, produzione portata in tournée in Giappone. Tra i recenti
impegni: Adriana Lecouvreur a Nizza, Aida a Macerata e Pechino, quest’ultima diretta da Zubin
Mehta.
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