Un progetto moderno per lo studio della storia StoriaLink Il manuale base Un percorso agile ma completo nella storia dal Medioevo a oggi, per sviluppare le competenze di storia generale L’Atlante Temi-laboratorio sui grandi mutamenti economici, scientifici, delle grandi trasformazioni tecnologici e ambientali Usare il web Un’ampia dotazione di materiali online con una guida per l’utilizzo della rete nello studio della storia Il Limbook Per il lavoro in classe, il libro digitale sfogliabile e interattivo Armocida Salassa 978 978 8888 424 424 4508 35495 1 A StoriaLink EDIZIONI SCOLASTICHE BRUNO MONDADORI STORIA Pasquale Armocida – Aldo Gianluigi Salassa StoriaLink SECONDO I NUOVI PROGRAMMI Pearson Digital System È il “sistema aperto” di prodotti e servizi per l’attività didattica, che parte dal libro di testo e ne amplifica le potenzialità formative grazie alla tecnologia digitale. 1 DIGILIBRO • Il materiale online del libro misto secondo le disposizioni di legge DALLA RINASCITA DOPO IL MILLE ALL’ESPANSIONE EUROPEA Quest’opera, secondo le disposizioni di legge, ha forma mista cartacea e digitale, è parzialmente disponibile in internet e rimarrà immutata, nella sua parte cartacea, per il periodo di tempo indicato dalle normative. Per la durata di vita dell’edizione saranno periodicamente resi disponibili materiali di aggiornamento. Per accedere ai materiali, collegarsi al sito: www.digilibro.pearson.it LIMBOOK • Il libro sfogliabile e interattivo per fare lezione con la LIM o con PC e videoproiettore Contiene: • il pdf sfogliabile del volume • lezioni in PowerPoint personalizzabili sui grandi snodi della storia • linee del tempo interattive • video, animazioni, percorsi per immagini • carte storiche interattive • carte geopolitiche di oggi navigabili • percorsi guidati per usare il web • fonti e letture storiografiche • fonti con analisi interattiva • esercizi interattivi • proposte per scrivere di storia eTEXT • La versione digitale scaricabile da internet Quest’opera è acquistabile anche in versione digitale sul sito: www.scuolabook.it 8 97 88 49 35 5 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Le informazioni sulle estensioni digitali del libro su: www.pearson.it 4 42 Armocida Salassa STORIALINK 1 Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato) è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO fuori campo I.V.A. (D.P.R. 26.10.1972, n. 633, art. 2, comma 3, lett. d). Vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 e 4, L.633/1941. Il volume e il fascicolo indivisibili €24,00 VOLUME © Pearson Italia spa Le parti dell’opera disponibili online sono: • Webquest, percorsi guidati per approfondire usando il web • laboratori di scrittura storica • antologia di documenti • antologia di testi storiografici • esercizi interattivi su “parole”, “date”, “fonti” • sintesi registrate • il testo con commento della Costituzione italiana • materiali per il CLIL 1 DALLA RINASCITA DOPO IL MILLE ALL’ESPANSIONE EUROPEA 9 788842 435495 9788842435495A Storialink 1.indd 1 25/11/11 09:24 EDIZIONI SCOLASTICHE BRUNO MONDADORI STORIA Pasquale Armocida - Aldo Gianluigi Salassa StoriaLink VOLUME 1 © Pearson Italia spa DALLA RINASCITA DOPO IL MILLE ALL’ESPANSIONE EUROPEA EAN 9788842435495 hhm7-sanr-vap4 Storia le caratteristiche dell’opera U n corso agile ma esauriente, Il manuale unisce quattro caratteristiche essenziali: ● l’agilità e la chiarezza del profilo, che non banalizza che consentono allo studente di orientarsi i contenuti ma mette a fuoco agevolmente nella trattazione; i temi fondamentali. ● la sistematicità degli aiuti allo studio (Guidastoria), U © Pearson Italia spa na guida per orientarsi nei territori della storia, con un puntuale sviluppo delle competenze e una forte attenzione per i temi della scienza, della tecnica e dell’ambiente. 2 che permettono uno sviluppo graduale delle competenze disciplinari; ● la ricchezza dei materiali online, che forniscono un’adeguata integrazione dello strumento cartaceo; ● l’Atlante delle grandi trasformazioni allegato a ogni volume, che propone percorsi e laboratori di storia della scienza, della tecnica, dell’ambiente e del territorio, con spunti di storia locale. Link come sviluppa le competenze ● ● ● ● Ogni capitolo si apre con una precisa individuazione delle competenze coinvolte e dei contenuti in riferimento ai quali esse vengono attivate. Nel corso della trattazione, la fascia Guidastoria propone rubriche mirate all’acquisizione e al consolidamento delle competenze disciplinari: Lessico, Localizzare, Analizzare dati, Collegare, Schematizzare, Ordinare nel tempo. Per le competenze di cittadinanza sono presenti numerose schede di approfondimento Cittadinanza e diritti, dedicate a temi giuridici, costituzionali, sociali. Il manuale cura anche lo sviluppo delle competenze di utilizzo delle risorse online con una specifica rubrica, Webquest, che propone ricerche guidate in rete. i materiali digitali DIGILIBRO Il marchio DIGILIBRO stampato in copertina garantisce che il libro è misto, con un’ampia gamma di risorse online, scaricabili dal sito www.digilibro.pearson.it. I materiali sono segnalati da apposite icone sulle pagine del libro. Sul sito sono anche disponibili: ● il testo con commento della Costituzione italiana ● materiali per il CLIL LIMBOOK È uno strumento innovativo per una didattica della storia attiva e coinvolgente. Viene fornito al docente per il lavoro in classe. Contiene su DVD-Rom il pdf sfogliabile di ogni volume del corso, arricchito di molti materiali multimediali e interattivi, anch’essi segnalati sulle pagine del libro. Si può usare con una Lavagna interattiva multimediale (LIM), ma anche solo con PC e videoproiettore. solo nel LIMBOOK PPT PPT Lezioni in PowerPoint personalizzabili WEBQUEST Approfondire usando il web FONTI TIMELINE TIMELINE Linee del tempo animate MULTIMEDIA MULTIMEDIA Video, animazioni, percorsi per immagini LETTURE GEOSTORIA Carte storiche interattive STRUMENTI GEOSTORIA © Pearson Italia spa nel LIMBOOK e, online, nel DIGILIBRO scaricabile dal nostro sito ATLANTE ATLANTE Carte geopolitiche di oggi navigabili ANALIZZARE LE FONTI Antologia di documenti INTERPRETAZIONI Antologia di testi storiografici SCRIVERE PER L’ESAME Prepararsi all’esame di Stato AUDIO Sintesi registrate PALESTRA PALESTRA Esercizi interattivi su “parole”, “date”, “fonti” 3 Aldo Gianluigi Salassa ha scritto il Raccordo di storia altomedievale e i capitoli 1-6, 8-12 e 14 Mariangela Ariotti ha scritto il capitolo 7 Corrado Terranova ha scritto il capitolo 13 I test di capitolo sono a cura di Ilaria Tremolada Giorgio Tognini coordinamento editoriale e redazione Marina Bardini progettazione grafica Marinella Carzaniga impaginazione Beatrice Valli ricerca iconografica Fabiana Ponti segreteria di redazione Elvezio Tiboni, Studio Lauti (Bologna) cartografia Daniele Gianni, Michelangelo Miani grafici e disegni Serafino Cecconello controllo qualità Immagini di copertina Archivio Pearson Italia Tutti i diritti riservati. © 2012, Pearson Italia, Milano-Torino www.brunomondadoriscuola.com www.pearson.it © Pearson Italia spa 978 88 424 3549 5 A Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest’opera, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire, nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti. È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale, o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org Stampato per conto della casa editrice presso Stiav, Calenzano (Firenze) Ristampa 0 1 2 3 4 5 6 4 Anno 12 13 14 15 16 17 Raccordo L’Alto Medioevo 1. I principali eventi L’Europa dopo le invasioni LOCALIZZARE La divisione dell’Impero carolingio LOCALIZZARE 14 15 13 2. La vita economica e sociale 18 17 Sezione 1 L’epoca dell’espansione europea Capitolo 1 La crescita dell’Europa 1. La crescita demografica COLLEGARE ● CLIMA E AMBIENTE 2. La crescita della produzione agricola LOCALIZZARE La diffusione dell’aratro pesante 3. Gli effetti della rinascita urbana ANALIZZARE FONTI ANALIZZARE FONTI La 22 Il “periodo caldo medievale” 23 Godrick di Finchal COLLEGARE ● CULTURA E ARTE 24 26 GUIDASTORIA FONTI VISIVE LOCALIZZARE Lessico • Catasto • Indicatore L’industria tessile nel Basso Medioevo 38 39 30 COLLEGARE ● PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” 41 Flavio Gioia, l’uomo che non inventò la bussola LOCALIZZARE I commerci continentali 42 7. La nuova stagione feudale 43 usare il web Collegare • Le prime macchine industriali • La moneta aurea rilancia il grande commercio • Il cambio consente di aggirare il divieto di usura Schematizzare L’espansione agricola Localizzare Le repubbliche marinare Collegare • Il concime, bene prezioso • I nomi dei luoghi ci parlano della storia Collegare • I pirati saraceni minacciano i commerci • L’ascesa dei normanni Lessico Borgo Figure Alessio Comneno Localizzare L’urbanesimo medievale Schematizzare Il vassallaggio Lessico • Profitto • Usura Lessico Signoria fondiaria Analizzare le fonti Il giuramento dei consoli di Genova Collegare La società tripartita Collegare L’incastellamento inizia con le invasioni del X secolo Scrivere per l’esame La cavalleria medievale Localizzare La Francia capetingia PALESTRA Localizzare La Champagne 36 6. Le vie del mare: le città costiere italiane e del Nord Europa Collegare Guglielmo il Conquistatore riorganizza l’Inghilterra Lessico Contado 35 27 29 31 32 La cattedrale gotica nascita del comune di Asti 5. La ripresa degli scambi e delle attività manifatturiere L’Europa delle università 4. Il governo delle città: i comuni 20 Analizzare le fonti I coloni olandesi nella regione di Amburgo Interpretazioni Henri Pirenne Le città nel Medioevo Webquest Che cos’è una città? AUDIOSINTESI Lessico • Arti • Fiera © Pearson Italia spa Fissare le idee Capitolo 2 TEST Sviluppare le competenze 46 45 La riforma gregoriana e le crociate 1. Riforma monastica e riforma della chiesa 50 LOCALIZZARE I monasteri di nuova fondazione 51 FONTI VISIVE La sobrietà di un monastero cirstercense 52 2. La “lotta per le investiture” ANALIZZARE FONTI La deposizione di Enrico IV COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” 55 56 57 L’uomo Ildebrando 3. La nascita dell’idea di crociata 4. La prima crociata e gli ordini cavallereschi COLLEGARE • CITTADINANZA E DIRITTI 62 63 Le origini della persecuzione degli ebrei LOCALIZZARE Le prime crociate e il Regno 64 di Gerusalemme COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE I cavalieri lebbrosi 65 5. Le altre crociate e la Reconquista LOCALIZZARE 58 48 Le tappe della Reconquista 6. Le crociate contro eretici e pagani INDICE 66 68 69 5 GUIDASTORIA Lessico • Nicolaismo • Simonia Figure Bernardo di Chiaravalle usare il web Collegare La Regola di Benedetto Schematizzare Il monaco-cavaliere Lessico • Eremi e cenobi • Eresia Localizzare L’eresia catara Collegare L’imperatore controlla l’elezione del papa Figure Aleksandr Nevskij Analizzare le fonti La carta di fondazione di Cluny Webquest Matilde di Canossa e Adelaide di Torino Scrivere per l’esame Lo scisma d’Oriente Interpretazioni Franco Cardini Il pellegrinaggio Analizzare le fonti Al-Athir Le origini della prima crociata PALESTRA AUDIOSINTESI Localizzare La conquista del Baltico Collegare I selgiuchidi estendono il loro dominio Localizzare Le conquiste dei selgiuchidi Lessico Cavaliere Schematizzare Le crociate Ordinare nel tempo Le otto crociate Fissare le idee Capitolo 3 TEST Sviluppare le competenze 72 71 Papato, Impero, istituzioni politiche dall’XI al XIII secolo 1. Le monarchie normanne LOCALIZZARE L’Europa intorno all’anno Mille 2. Il ritorno dell’Impero universale L’Italia al tempo di Federico Barbarossa ANALIZZARE FONTI Le regalìe secondo Federico Barbarossa LOCALIZZARE 3. L’apogeo della chiesa medievale COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” GUIDASTORIA Valdo di Lione e Francesco d’Assisi FONTI VISIVE Il santo e il pittore 79 80 4. Federico II di Svevia COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE Federico II e la falconeria 5. L’ascesa delle monarchie L’espansione territoriale della monarchia francese ANALIZZARE FONTI Un ritratto di Luigi IX LOCALIZZARE 81 81 83 6. L’Italia dei comuni e l’Italia meridionale Le case-torri LOCALIZZARE L’Italia alla fine del Duecento COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE 84 Figure Canuto il Grande Figure Gregorio IX usare il web Collegare • I Capetingi • Ai normanni viene offerta la Normandia Localizzare L’Île-de-France Lessico Soldato di ventura Lessico Baroni Webquest Il mito di Legnano Analizzare le fonti La regalità secondo Federico II Analizzare le fonti La geografia della regalità francese Interpretazioni Marc Bloch Le guarigioni miracolose Webquest La vita politica nei comuni italiani PALESTRA AUDIOSINTESI Figure Federico Barbarossa Figure Federico II di Svevia Localizzare Bouvines Collegare La scuola siciliana Schematizzare L’organizzazione del Regno di Federico II Ordinare nel tempo Federico II Fissare le idee © Pearson Italia spa 76 76 Capitolo 4 Collegare Il parlamento britannico Collegare • Il diritto romano fonda la sovranità laica • Il diritto di approvare le imposte Localizzare La penisola iberica nel 1300 Collegare Il ruolo del podestà Schematizzare Magnati e “popolani” Figure Ezzelino III da Romano L’Asia e i mongoli COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” L’ascesa di Temüjin secondo La storia segreta dei mongoli 2. Le conquiste di Gengis Khan L’espansione mongola ANALIZZARE FONTI Gengis Khan e la pacificazione della Cina LOCALIZZARE 6 INDICE 86 88 89 90 91 94 95 98 TEST Sviluppare le competenze 100 99 1. L’avvento di Gengis Khan 74 102 104 106 3. I successori di Gengis Khan LOCALIZZARE La divisione dell’Impero mongolo 4. L’Occidente alla scoperta dell’Asia COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE 107 108 La lunga storia della via della seta 5. Marco Polo, mercante e viaggiatore 113 115 116 Le meraviglie dell’Oriente 118 ANALIZZARE FONTI Il Giappone “visto” da Marco Polo 120 FONTI VISIVE 109 110 112 GUIDASTORIA Lessico • Razzia • Tartari Localizzare L’insediamento originario dei mongoli usare il web Collegare Con Erodoto nascono la storia e la geografia Analizzare le fonti L’elezione di Temüjin a Gran Khan Localizzare I viaggi di Marco Polo Collegare Il consumo di kumys Figure Ogödei Webquest La geografia nel Medioevo Schematizzare L’organizzazione del dominio mongolo Scrivere per l’esame Italo Calvino e Marco Polo Localizzare La Georgia e l’Armenia Analizzare le fonti Marco Polo Alla corte del Gran Khan PALESTRA Fissare le idee AUDIOSINTESI TEST Sviluppare le competenze 122 121 Sezione 2 La transizione al mondo moderno Capitolo 5 Il Trecento: un secolo di crisi? 1. Crisi agricola e crisi finanziaria COLLEGARE • CLIMA E AMBIENTE 126 128 La “piccola rivoluzione climatica” del Trecento ANALIZZARE FONTI Il crollo delle banche fiorentine 130 2. La peste del 1348 131 133 COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE Peste di ieri, peste di oggi LOCALIZZARE La diffusione della peste GUIDASTORIA © Pearson Italia spa FONTI VISIVE 4. Un secolo di tensioni sociali ANALIZZARE FONTI La morte nel Medioevo 140 I ciompi all’assalto del Palazzo della Signoria LOCALIZZARE Le rivolte urbane e contadine 142 143 5. Una crisi culturale? 6. La religiosità trecentesca 134 3. Le conseguenze sull’economia europea 124 135 138 143 COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” John Wyclif, un lontano precursore della Riforma protestante Lessico • Rinascimento • Resa Collegare I villaggi scomparsi usare il web Analizzare dati La crisi demografica Schematizzare Le tensioni sociali Lessico Peronospora Localizzare La jacquerie Analizzare le fonti Walsingam, Le Muisit La carestia del 1316 Analizzare dati I prezzi del grano a Firenze durante la carestia del 1328-30 Localizzare Le nuove università Schematizzare Le finanze regie Collegare Letteratura cavalleresca Lessico Epidemia Figure Francesco Petrarca Lessico • Capro espiatorio • Setticemia Lessico Lollardi Schematizzare Le varietà di peste Collegare L’Inquisizione nasce nel XII secolo Analizzare dati Gli effetti della peste in Europa Figure Caterina da Siena Lessico Endemico Collegare L’ordine francescano si divide Lessico • Potere d’acquisto • Fustagno Fissare le idee 149 145 148 Webquest Due crac finanziari a confronto Lessico • Umanista • Torneo Analizzare le fonti Matteo Villani La peste nera Scrivere per l’esame Quali effetti economici ebbe la peste? Interpretazioni Michael M. Postan L’evoluzione economica del XIV secolo in Inghilterra PALESTRA AUDIOSINTESI TEST Sviluppare le competenze 150 INDICE 7 Capitolo 6 La nuova geografia politica dell’Europa 1. La crisi del papato 154 155 4. Le monarchie iberiche COLLEGARE • LUOGHI DELLA STORIA 157 Avignone: nuova Roma o Babilonia? LOCALIZZARE Il grande scisma d’Occidente 158 5. La fine dell’Impero bizantino e l’Europa orientale ANALIZZARE FONTI Il giubileo del 1300 2. La crisi dell’Impero nel Duecento LOCALIZZARE L’Impero e i grandi elettori 3. La guerra dei Cent’anni La rivoluzione delle armi da fuoco LOCALIZZARE Le due fasi della guerra 167 168 L’espansione delle monarchie iberiche 169 L’espansione dei turchi ottomani ANALIZZARE FONTI La fine di Costantinopoli FONTI VISIVE Costantinopoli, la metropoli del Medioevo 170 LOCALIZZARE 159 161 162 163 COLLEGARE • GUERRA E ARMI LOCALIZZARE 152 171 172 6. Gli stati regionali italiani LOCALIZZARE 164 175 177 L’Italia dopo la pace di Lodi COLLEGARE • GUERRA E ARMI GUIDASTORIA Il mestiere delle armi: le compagnie di ventura Figure Bonifacio VIII Lessico Delfino usare il web Ordinare nel tempo I papi avignonesi Figure Giovanna d’Arco Localizzare Avignone Schematizzare La guerra delle Due Rose Interpretazioni Georges Duby La lenta crescita dello stato Collegare Avignone non apparteneva al Regno di Francia Figure Enrico Tudor Lessico • Scisma • Concilio Collegare Le persecuzioni dei marrani Figure Enrico VII Localizzare Gallipoli Lessico Bolla d’oro Figure Ivan III Collegare Guelfi e ghibellini Localizzare La Moscovia Lessico Polvere pirica Lessico Funzionario Collegare L’arco lungo sconfigge la cavalleria Schematizzare Dalla signoria al principato Localizzare L’Aquitania Figure Gian Galeazzo Visconti Analizzare le fonti Marsilio da Padova Potere spirituale e potere temporale Lessico Pogrom Scrivere per l’esame Giovanna d’Arco nella cultura novecentesca Analizzare le fonti Gregorio Dati Gian Galeazzo Visconti amplia la sua signoria Webquest La congiura dei Pazzi PALESTRA © Pearson Italia spa Fissare le idee Capitolo 7 Il Rinascimento 182 1. Il Rinascimento: definizione e collocazione 184 COLLEGARE • SCIENZA E TECNOLOGIA 187 ANALIZZARE FONTI L’antichità ritrovata 3. Uomo, natura e cosmo ANALIZZARE FONTI e natura INDICE Lo stretto rapporto fra uomo 4. La scienza e l’innovazione tecnica COLLEGARE • SCIENZA E TECNOLOGIA L’invenzione della stampa a caratteri mobili 8 AUDIOSINTESI TEST Sviluppare le competenze 180 179 2. I volti dell’intellettuale del Rinascimento 178 Le macchine impossibili di Leonardo da Vinci 5. Le arti visive: l’architettura e la pittura 188 189 191 193 194 197 Dare ordine alla città: fra utopia e urbanistica FONTI VISIVE 6. La scienza della politica COLLEGARE • CITTADINANZA E DIRITTI Erasmo: il pacifismo e l’europeismo 198 200 202 206 GUIDASTORIA Collegare Il concilio di Ferrara-Firenze Figure Niccolò Copernico usare il web Ordinare nel tempo La stagione del Rinascimento Figure Filippo Brunelleschi Lessico Mecenatismo Figure Piero della Francesca Interpretazioni Johan Huizinga Burckhardt e il Rinascimento Localizzare Le corti del Rinascimento Figure Lorenzo Valla Collegare • Lo scisma anglicano • Il governo di Savonarola a Firenze Webquest Un viaggio nelle biblioteche rinascimentali Figure Piero Pomponazzi Ordinare nel tempo La vita di Machiavelli Collegare La geometria di Euclide Schematizzare La Repubblica romana secondo Machiavelli Webquest I codici leonardeschi Collegare La scoperta dell’America Collegare La popolarità dell’astrologia Schematizzare Il progresso del sapere Collegare • L’eclissi dell’eliocentrismo • Vesalio e l’osservazione diretta Fissare le idee Capitolo 8 Collegare Tribuni e senato Interpretazioni Paolo Rossi Scienza e magia nel Rinascimento Schematizzare • Gli strumenti per conservare il potere • L’utopia e il rovesciamento del presente Analizzare le fonti Niccolò Machiavelli Morale e politica PALESTRA TEST Sviluppare le competenze 208 207 Le grandi esplorazioni e il primo colonialismo 1. I presupposti delle esplorazioni oceaniche COLLEGARE • SCIENZA E TECNOLOGIA Dalla galea alla caravella 2. Le esplorazioni prima di Colombo: l’ora dei portoghesi LOCALIZZARE Le rotte africane dei portoghesi 3. Colombo e la scoperta dell’America LOCALIZZARE Da Colombo a Magellano 223 L’America precolombiana 224 225 226 5. La conquista spagnola LOCALIZZARE 214 COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” Chi erano i conquistadores? FONTI VISIVE Le città perdute dell’America precolombiana 215 216 228 232 221 6. Il sistema coloniale spagnolo 233 Ordinare nel tempo I viaggi di esplorazione Figure Hernán Cortés usare il web Lessico Astrolabio Collegare Mais e alimentazione monotona Collegare Il parere di uno scienziato Figure Francisco Pizarro Webquest L’Africa nel XV secolo Lessico Sifilide Localizzare I vicereami spagnoli Collegare La geografia di Colombo Collegare Le riduzioni gesuitiche Localizzare Il trattato di Tordesillas Collegare La monarchia spagnola e gli indios Figure Pedro Alvarez Cabral Lessico Genocidio Lo sbarco di Colombo in America 218 4. Gli altri viaggi di esplorazione GUIDASTORIA 212 213 210 COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE ANALIZZARE FONTI Consumi dal Nuovo mondo Webquest L’Asia nel XV secolo Analizzare le fonti Hernán Cortés Tenochtitlán prima della conquista Interpretazioni Lyle N. McAlister Le spiegazioni della conquista Localizzare Calicut Schematizzare L’impero portoghese Analizzare le fonti Bartolomé de Las Casas Il genocidio degli indios Figure Ferdinando Magellano Collegare Il calendario maya Fissare le idee © Pearson Italia spa AUDIOSINTESI Capitolo 9 PALESTRA AUDIOSINTESI TEST Sviluppare le competenze 236 235 L’Europa nella prima età moderna 1. Il fattore demografico COLLEGARE • CLIMA E AMBIENTE Una tregua nella piccola era glaciale 2. L’agricoltura tra autoconsumo e mercato ANALIZZARE FONTI terrieri inglesi Una dura critica ai proprietari 3. Un’economia in espansione COLLEGARE • ECONOMIA E SOCIETÀ Il tesoro degli spagnoli 240 241 243 245 246 247 238 4. L’evoluzione della società FONTI VISIVE Un quartiere popolare del XVI secolo 5. La costruzione dello stato moderno ANALIZZARE FONTI Contro le armi da fuoco 6. La cultura: il nuovo ruolo della stampa COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE Il carnevale nell’Europa moderna INDICE 252 254 256 258 260 262 9 GUIDASTORIA Analizzare dati La popolazione europea usare il web Schematizzare La crescita demografica Collegare • Nobiltà e dérogeance • I parlamenti francesi Collegare Il ruolo di Siviglia Schematizzare La povertà nel Cinquecento Localizzare Le grandi città del Cinquecento Schematizzare Lo stato moderno Webquest La popolazione italiana nella prima età moderna Analizzare dati L’arrivo di metalli preziosi in Spagna Collegare • Il mercantilismo • Il regno di Elisabetta I in Inghilterra Webquest Le dinastie di banchieri nel Cinquecento Schematizzare Il lavoro a domicilio Schematizzare Stato e politica economica Localizzare La rotta spagnola nel Pacifico Collegare • La Riforma e la diffusione del libro • La letteratura cavalleresca del Cinquecento Analizzare le fonti Jean Bodin Il concetto di sovranità Lessico Capitale Schematizzare Le prerogative della nobiltà Fissare le idee Figure Ludovico Ariosto Interpretazioni Charles Tilly Come la guerra fece lo stato PALESTRA Collegare Xilografia e bulino AUDIOSINTESI TEST Sviluppare le competenze 264 263 Sezione 3 Riforma, controriforma e guerre di religione Capitolo 10 La Riforma 266 1. Le premesse della Riforma 2. Gli esordi della Riforma 268 271 276 COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE Religiosità popolare e Riforma ANALIZZARE FONTI Le opere non servono per il regno di Dio FONTI VISIVE Cranach pittore della Riforma GUIDASTORIA © Pearson Italia spa 3. Gli sviluppi della Riforma in Germania 4. Da Zwingli a Calvino: la riforma in Svizzera 277 278 280 283 COLLEGARE • LUOGHI DELLA STORIA Calvino e Ginevra: la nascita della “Roma protestante” LOCALIZZARE Cattolicesimo e religioni riformate in Europa 5. La Riforma oltremanica: lo scisma anglicano ANALIZZARE FONTI 285 287 287 L’Atto di supremazia COLLEGARE • CITTADINANZA E DIRITTI 289 290 Il calvinismo e l’Europa moderna Schematizzare La riforma della chiesa Figure Tommaso de Vio detto Caietano usare il web Collegare Lo scisma avignonese Collegare • Cavalieri teutonici • L’utraquismo Lessico Beneficio Figure Thomas Müntzer Webquest L’Europa degli erasmiani Ordinare nel tempo La vita di Lutero Collegare Lutero e san Paolo Collegare • La pace di Augusta • La polemica sui sacramenti Interpretazioni Harvey J. Graff La Riforma, la stampa e la lettura Schematizzare Le indulgenze Schematizzare Religione e politica Collegare • La discussione delle tesi • La remissione dei peccati Ordinare nel tempo La vita di Calvino Interpretazioni Jean-François Bergier Calvino a Ginevra Collegare La nascita della stampa Schematizzare Verso lo scisma anglicano Collegare • Carlo V d’Asburgo imperatore • John Wiclif e Jan Hus Lessico Interdetto Fissare le idee 10 INDICE 291 Schematizzare L’Istituzione di Calvino Webquest Il calvinismo in Italia PALESTRA AUDIOSINTESI Collegare Puritani TEST Sviluppare le competenze 292 Capitolo 11 Le guerre d’Italia e Carlo V 1. Europa e Italia alla fine del Quattrocento LOCALIZZARE L’europa alla fine del Quattrocento 2. Le prime guerre per la supremazia in Italia COLLEGARE • CITTADINANZA E DIRITTI 298 4. La ripresa delle guerre d’Italia COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” 301 Un papa Medici: Leone X FONTI VISIVE Giulio II e il Rinascimento a Roma 302 LOCALIZZARE Le eredità di Carlo d’Asburgo 5. Le guerre di Carlo V contro i turchi COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” 304 306 6. Le guerre contro i protestanti 7. La fine del conflitto franco-spagnolo LOCALIZZARE La pace di Cateau Cambrésis usare il web Collegare I sacchi di Roma Schematizzare La situazione internazionale Localizzare L’espansione ottomana Webquest Chi era il duca Valentino? Figure Girolamo Savonarola Schematizzare La genealogia di Carlo V Collegare I portoghesi e la circumnavigazione dell’Africa Schematizzare L’Impero e i suoi nemici Localizzare La lega di Smalcalda Figure Jacob Fugger il Ricco Schematizzare La pace di Augusta Schematizzare Le alleanze europee Figure Maria Tudor Figure Francesco Guicciardini Schematizzare La divisione dell’Impero 314 316 318 Analizzare le fonti Francesco Guicciardini La fragilità politica dell’Italia Interpretazioni Ferdinand Braudel «Un destino che non è frutto del caso» Webquest La Istanbul di Solimano il Magnifico PALESTRA AUDIOSINTESI TEST Sviluppare le competenze 320 319 Controriforma e guerre di religione 1. Il concilio di Trento ANALIZZARE FONTI 311 312 Solimano il Magnifico Lessico Lanzichenecchi Capitolo 12 309 311 Il sacco di Roma Collegare • Lo slancio dei turchi ottomani • La pace di Lodi Fissare le idee 308 L’impero di Carlo V: un’occasione perduta per l’Europa? ANALIZZARE FONTI 300 3. L’ascesa di Carlo d’Asburgo GUIDASTORIA 296 297 La battaglia di Marignano ANALIZZARE FONTI 294 L’“Iliade del secol nostro” 324 326 322 4. Stati europei e guerre di religione nell’età di Filippo II 338 327 330 LOCALIZZARE Le missioni dei gesuiti FONTI VISIVE La Roma di Sisto V I Paesi Bassi dopo la guerra con la Spagna ANALIZZARE FONTI L’editto di Nantes 339 COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” 342 332 COLLEGARE • GUERRA E ARMI 344 Lepanto, 7 ottobre 1571 LOCALIZZARE La sconfitta dell’Invincibile armata 346 2. Riforma cattolica e Controriforma 3. Gli stati italiani nell’età della Controriforma COLLEGARE • LUOGHI DELLA STORIA 334 337 GUIDASTORIA © Pearson Italia spa Torino capitale sabauda Collegare Il conciliarismo Localizzare Gli spagnoli in Italia usare il web Figure Carlo Borromeo Figure Giordano Bruno Lessico • Controriforma e Riforma cattolica • Ordine religioso Collegare Portogallo e Spagna Figure Angela Merici Schematizzare Le fazioni religiose in Francia Schematizzare I gesuiti Localizzare Lepanto Collegare L’Inquisizione Schematizzare I compiti dell’Inquisizione Collegare • L’editto di Nantes • Don Giovanni d’Austria Collegare L’Indice dei libri proibiti Collegare Inghilterra e Scozia Analizzare le fonti I canoni sulla giustificazione Interpretazioni Antonio Rotondò La congregazione dell’Indice Webquest La rivolta dei Paesi Bassi Analizzare le fonti Gabriel Naudé Il massacro di san Bartolomeo Scrivere per l’esame La cultura in età elisabettiana PALESTRA AUDIOSINTESI Collegare La pace di Cateau Cambrésis Fissare le idee 347 Schematizzare La politica di Filippo II TEST Sviluppare le competenze 348 INDICE 11 Sezione 4 Il Seicento: luci e ombre di un secolo Capitolo 13 Economia, società e cultura nel Seicento 1. La crisi demografica 352 354 COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE Epidemie e spesa pubblica: trovare i soldi per gestire l’emergenza 2. La crisi nelle campagne ANALIZZARE FONTI 4. Manifatture, commerci, finanza ANALIZZARE FONTI 355 357 Le servitù contadine 3. Crisi sociale e rivolte popolari 358 359 COLLEGARE • SOCIETÀ E VITA MATERIALE 361 Gli effetti delle rendite finanziarie 363 5. La cultura e la nuova scienza FONTI VISIVE 350 Il linguaggio del Barocco COLLEGARE • SCIENZA E TECNICA 363 366 369 Il cannocchiale di Galileo 6. Il pensiero politico 371 GUIDASTORIA Vivere di espedienti: i falsi mendicanti, tra storia e letteratura usare il web Analizzare dati La popolazione europea dal 1500 al 1700 Webquest Le violenze dei soldati sui contadini Analizzare le fonti Antonio Roccatagliata La carestia a Genova nel 1590-91 Interpretazioni Roland Mousnier Nobili e contadini nella Francia del Seicento Webquest Un processo a Machiavelli Analizzare le fonti John Locke I poteri dello stato e della chiesa PALESTRA AUDIOSINTESI Lessico Resa Schematizzare L’agricoltura fra Cinque e Seicento Schematizzare Poveri e città Collegare La legislazione inglese sui poveri Localizzare Borgogna, Piccardia, Normandia Collegare Lavoro a domicilio e protoindustria Figure • William Shakespeare • Pierre Corneille Fissare le idee Capitolo 14 TEST Sviluppare le competenze 374 373 L’epoca della guerra dei Trent’anni 1. Vent’anni di “pace” COLLEGARE • PROTAGONISTI E “UOMINI OMBRA” I ministri-favoriti FONTI VISIVE La pittura olandese nel XVII secolo 2. La guerra dei Trent’anni 378 381 384 GUIDASTORIA L’Europa dopo la pace di Westfalia COLLEGARE • GUERRA E ARMI 391 391 393 394 Una guerra inutile? 4. Tra guerra e rivolte Gustavo Adolfo, un precursore della guerra moderna © Pearson Italia spa La politica estera di Richelieu 3. La pace di Westfalia LOCALIZZARE 386 389 COLLEGARE • GUERRA E ARMI ANALIZZARE FONTI 376 ANALIZZARE FONTI La rivolta di Masaniello 395 397 Collegare • La pace di Augusta • L’editto di Nantes Schematizzare La pace di Westfalia usare il web Figure Armand-Jean du Plessis de Richelieu Figure Federico Guglielmo I di Brandeburgo Collegare I moriscos di Spagna Localizzare La Catalogna Webquest Persia, India, Cina e Giappone nel XVII secolo Localizzare Sassonia e Baviera Collegare Gli hussiti Figure Gaspard de Guzmán y Pimentel conte-duca de Olivares Scrivere per l’esame La guerra dei Trent’anni in letteratura Localizzare Le Indie olandesi Collegare La dinastia Braganza Collegare La dieta polacca e i suoi poteri Schematizzare La rivolta di Napoli Localizzare La Boemia Figure Luigi II di Borbone-Condé Interpretazioni John H. Elliott Il declino della Spagna PALESTRA AUDIOSINTESI Schematizzare La fase boema della guerra dei Trent’anni Collegare La Rochelle Fissare le idee Indice dei nomi 12 INDICE 399 Schematizzare Fronda dei magistrati e dei principi TEST Sviluppare le competenze 400 402 Raccordo L’Alto Medioevo Il concetto di Medioevo Il concetto di Medioevo è stato inventato dagli umanisti, dopo la metà del XV secolo, con un intento svalutativo Negli scritti degli umanisti compaiono espressioni come media aetas (“età di mezzo”) o media tempora (“tempi di mezzo”; quella di medium aevum apparirà solo dal XVII secolo), che designano un’età intermedia tra la classicità e la moderna rinascenza. Si afferma così, per la prima volta, l’idea di un’epoca di decadenza e di barbarie (il Medioevo, appunto), nella quale i più alti valori della civiltà umana sarebbero stati dimenticati. Che questa immagine sia sbagliata, e che il Medioevo non sia stato affatto (o solo in minima parte) un’epoca buia è un dato ormai da lungo tempo acquisito. Cronologia del Medioevo © Pearson Italia spa Il Medioevo è un’epoca la cui delimitazione tradizionale (oltre 1000 anni) appare troppo lunga Gli estremi temporali del Medioevo sono, convenzionalmente, la caduta dell’Impero romano d’Occidente ( 476) e la scoperta dell’America (1492). Ma ormai, tra gli studiosi, il XV secolo non è più considerato pienamente medievale, mentre i secoli V e VI sono ritenuti parte della tarda antichità, un’epoca a sé stante che, in quanto compresa tra la fine del II e l’inizio del VII secolo (più o meno da Marco Aurelio a Maometto), rappresenta una cesura nell’ambito dell’antichità classica, ma ingloba anche una parte del tradizionale Medioevo. La tarda antichità ha lasciato un’eredità importante alle epoche successive: i codici del diritto romano, la gerarchia della chiesa cattolica, l’idea dell’impero cristiano, il monastero. Sempre dal punto di vista cronologico, è tuttora comune l’uso di suddividere il Medioevo in due parti: l’Alto Medioevo (VI-X secolo) e il Basso Medioevo (XI-XIV o XV secolo), con l’anno Mille come spartiacque. CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 13 Raccordo – L’Alto Medioevo 1. I principali eventi I regni romano-germanici Nel V secolo, i germani affamati di terre si impadroniscono, per lo più con la forza, dell’Impero romano d’Occidente Ai margini dell’Impero romano, lungo l’asse reno-danubiano, erano attestate bellicose tribù germaniche (burgundi, vandali, longobardi, goti, suebi, marcomanni), la maggior parte delle quali dedite a un’agricoltura rudimentale e all’allevamento del bestiame. Queste tribù erano in piena crescita demografica: per questo avevano fame di terre. In certi casi, i germani vennero accolti pacificamente entro i confini, in cambio della milizia nell’esercito romano. Più spesso, si procurarono le terre che cercavano mediante la conquista militare. Nel 410, i visigoti di Alarico saccheggiarono Roma, insediandosi poi nella Gallia. In seguito, altre tribù occuparono, a volte con il consenso della stessa autorità romana, vaste zone dell’Impero. Nacquero i regni dei burgundi e dei franchi in Gallia, dei visigoti in Gallia e Spagna, dei vandali in Africa settentrionale. Nonostante lo sfaldamento dell’Impero, l’esercito romano trovò ancora la forza di sconfiggere, con l’aiuto dei visigoti, gli unni di Attila, nella battaglia dei Campi Catalaunici, in Gallia (451). In Italia, le milizie barbariche in servizio nell’esercito romano deposero l’imperatore Romolo Augustolo e acclamarono come re il loro comandante Odoacre (476). Da allora non vi furono più imperatori romani in Occidente. © Pearson Italia spa Cavaliere longobardo, sbalzo su lamina aurea. Sopra, il battesimo di Clodoveo. A fianco, Giustiniano con i suoi dignitari. 14 UNITÀ 1 L’EPOCA DELL’ESPANSIONE EUROPEA TIMELINE I franchi, sotto il regno di Clodoveo (481-511), iniziatore della dinastia merovingia, si convertirono al cattolicesimo (496) ed estesero il loro dominio su quasi tutta la Gallia espellendone i visigoti, cui rimase la Spagna. In Italia, dalle pianure a sud del Danubio, giunsero gli ostrogoti guidati da Teodorico, sotto il cui regno (493-526) la penisola conobbe una temporanea ripresa. L’Impero d’Oriente L’Impero romano d’Oriente, sotto Giustiniano, ricostituisce temporaneamente l’unità mediterranea Dell’Impero romano d’Oriente (o bizantino, da Bisanzio, antico nome greco di Costantinopoli) facevano parte i Balcani meridionali, la Grecia, l’Asia Minore, la Siria, la Palestina e l’Egitto. La capitale, Costantinopoli, era considerata la nuova Roma. L’imperatore Giustiniano (527-65) si prodigò per riaffermare i valori della civiltà romano-cristiana. Cominciò dalle basi, ovvero dal diritto: fece redigere un Corpo di diritto civile che riordinava tutte le leggi e le costituzioni di Roma. Inoltre ricostituì parte dell’antica unità 584), i nuovi arrivati, rimasti privi di un re, imperversarono sulla popolazione vinta con saccheggi, violenze, brutali confische di terre. Fu, per l’Italia, uno dei periodi più neri della sua storia. Restaurata la monarchia, i longobardi si dotarono anzitutto di un abbozzo di stato. In seguito, si convertirono al cattolicesimo grazie alla regina Teodolinda e all’iniziativa di un grande papa, Gregorio Magno (590-604); poi si diedero, con Rotari (636-52), il primo codice di leggi scritte. Nei decenni successivi, completarono il loro cammino di integrazione con la popolazione italica. Nell’VIII secolo i re Liutprando e Astolfo tentarono di completare l’unificazione dell’Italia; ma quando invasero il Lazio, il papa chiamò in soccorso i franchi, che sconfissero i longobardi. Liberati i territori invasi, Pipino il Breve, primo re franco della dinastia carolingia (751-68), anziché restituirli ai bizantini li consegnò al papa. Nasceva un dominio territoriale dei pontefici, composto dal Lazio, da Ravenna, dalla pentapoli adriatica (cioè le cinque città di Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona) e da altre zone minori. dell’Impero, strappando ai vandali l’Africa, agli ostrogoti l’Italia (con una lunga guerra, 535-54) e ai visigoti la parte meridionale della Spagna. I successori di Giustiniano persero poi rapidamente i territori conquistati. Mentre in Italia infuriava la guerra fra greci e goti, nel monastero campano di Montecassino, da lui stesso fondato, l’abate Benedetto da Norcia (480 ca-547 ca) scriveva una Regola (540 ca) che scandiva la giornata dei monaci tra preghiera e lavoro (ora et labora). Nei secoli seguenti, la Regola di Benedetto conquistò gran parte dei monasteri d’Europa, favorendo lo sviluppo e la diffusione del movimento monastico in Occidente. I monasteri divennero i principali centri della vita culturale durante l’Alto Medioevo. Importante, per la formazione dell’Europa cristiana, fu anche l’influenza del monachesimo irlandese e di quello anglosassone; quest’ultimo s’impegnò in particolare nell’opera di evangelizzazione dei popoli germanici ancora pagani. L’Italia dai longobardi ai franchi In Italia, alla dominazione bizantina si sostituisce quella di una nuova popolazione germanica, i longobardi Nel 569 mossero dalla Pannonia, sotto la guida del re Alboino, i longobardi. Fu un’autentica migrazione di popolo, probabilmente agevolata dalle autorità bizantine. I longobardi si stanziarono nella pianura padana, in Toscana, in Umbria (Ducato di Spoleto) e in Campania (Ducato di Benevento), mentre le altre zone d’Italia, in particolare le coste, restarono bizantine. Per 10 anni (574- Maometto e l’islam Nella penisola arabica scoppia una rivoluzione religiosa: l’islam del profeta Maometto Alla fine del VI secolo, la penisola arabica, quasi interamente desertica, era abitata dai beduini, nomadi che si spostavano nel deserto a dorso di cammello. Le tribù beduine si dedicavano GEOSTORIA angli sassoni Colonia Treviri Tours Regno dei franchi Regno Milano dei burgundi eg od gn Ravenna Toledo ei mar Nero Roma Costantinopoli ro st go ti d no Reg Marsiglia li o Lisbona o ig vis ti L’E L’Europa dopo le invasioni Regno dei gepidi Re Regno dei suebi Impero romano d’Oriente Atene Cartagine Re gn o d ei va © Pearson Italia spa localizzare Regno dei turingi Parigi mar Mediterraneo n da li Tra la fine del V e l’inizio del VI secolo molti popoli germanici trovarono una sistemazione abbastanza stabile in occidente: gli ostrogoti in Italia, gli angli e i sassoni in Britannia, i franchi e i burgundi in Gallia insieme ai visigoti che, allontanati dal re franco Clodoveo nel 507, si stanziarono definitivamente in Spagna al posto dei vandali, trasferitisi nell’Africa settentrionale. CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 15 GEOSTORIA al commercio o alla razzia a danno dei mercanti e degli agricoltori che risiedevano nelle oasi. La loro religione era politeista. Intorno al 610 alla Mecca, che era un santuario importante e un vivace centro mercantile, un uomo di circa 40 anni, Mohammad (Maometto), a seguito di una rivelazione religiosa iniziò a predicare una nuova fede monoteista, l’islamismo. Dapprima perseguitato, al punto da dover abbandonare la sua città trasferendosi a Medina (622), Maometto riuscì poi a sottomettere, nel nome del dio Allah, la maggior parte dell’Arabia. Dopo la morte del profeta Maometto (632), i successori (i califfi) intrapresero la guerra santa per diffondere il nuovo credo. Essi costituirono così, in pochi decenni, un vasto impero, strappando ai bizantini Medio Oriente e Nord Africa e distruggendo l’Impero persiano. L’ondata di conquista araba si estese poi alla Spagna, dove si arrestò anche per merito dei franchi che, guidati da Carlo Martello, sconfissero i musulmani a Poitiers (732). Nel corso del IX secolo, infine, i saraceni (cioè i musulmani di Tunisia) sottomisero anche la Sicilia. franchi, una parte della Germania, alcuni territori slavi, buona parte dell’Italia (strappata nel 774 ai longobardi) e una parte della Spagna. Nella notte di Natale dell’anno 800 Carlo Magno venne incoronato imperatore da papa Leone III: nasceva il Sacro romano impero, erede di quello romano. Il nuovo organismo politico, però, era piuttosto fragile. Per consolidarlo, Carlo Magno cercò di dotarlo di una legislazione unitaria. Inoltre, divise il territorio in comitati presieduti da conti (in latino, comites, cioè “compagni” del re): funzionari pubblici che riscuotevano le imposte, amministravano la giustizia e convocavano l’esercito. Nelle zone di frontiera, dove maggiore era il pericolo di un attacco nemico, più comitati vennero riuniti in marche, con a capo un marchese, i cui poteri erano più estesi ma non diversi da quelli del conte. Il Sacro romano impero All’alba del IX secolo, ai due imperi mediterranei (bizantino e islamico) si aggiunge quello di Carlo Magno L’impero nato dalle conquiste di Carlo Magno, re dei franchi e principale esponente della dinastia carolingia, includeva, oltre al territorio dei © Pearson Italia spa L’incoronazione di Carlo Magno a imperatore. 16 UNITÀ 1 L’EPOCA DELL’ESPANSIONE EUROPEA Sopra, Maometto con i suoi fedeli giunge a Medina. Sotto, Carlo Magno istruisce i suoi conti. Le istituzioni feudali Il vassallaggio è una consuetudine tipica dell’aristocrazia militare germanica, che si diffonde nel corso dell’Alto Medioevo Conti e marchesi, oltre che funzionari pubblici, erano anche vassalli dell’imperatore. Il vassallaggio (in latino, vassaticum) era il vincolo di dipendenza che legava un uomo (il vassallo) a un altro uomo di rango superiore (il signore), attraverso una cerimonia simbolica (investitura) che istituiva degli obblighi reciproci. Il vassallo s’impegnava a prestare un servizio di carattere militare: in effetti, era in atto a quel tempo una trasformazione della milizia da esercito di popolo (secondo l’uso tribale germanico) a esercito di guerrieri di professione (i cavalieri, come si dirà in seguito). Il signore concedeva al vassallo, come ricompensa, un beneficio, in genere un bene fondiario (o feudo). I carolingi avevano iniziato a fare ampio uso del vassallaggio sin dal secolo VIII per fidelizzare e compensare le proprie clientele militari; Carlo Magno lo impiegò per rafforzare i vincoli esistenti tra lui e i suoi funzionari pubblici (conti, marchesi). La confusione tra vassallaggio e funzioni pubbliche portò con il tempo portò i delegati dell’imperatore a considerare i poteri di cui erano investiti (fiscali, giudiziari, militari), e le rendite connesse, come il vero beneficio ricevuto per il loro servizio. E quando tali poteri divennero ereditari con il capitolare di Quierzy (877), PALESTRA La crisi dell’Impero carolingio La costruzione di Carlo Magno non resiste a lungo, a causa delle lotte tra i carolingi e della nuova ondata di invasioni Nel corso del IX secolo l’Impero carolingio si disgregò. L’erede di Carlo Magno, Ludovico il Pio (814-840), lo aveva diviso tra i propri figli (Lotario, Ludovico, poi detto il Germanico, e Carlo il Calvo), assegnando al primogenito, Lotario, il titolo di imperatore. Morto il padre, i tre figli, anziché rimanere uniti, si fecero guerra: Ludovico e Carlo si allearono contro Lotario che, vinto, fu costretto alla pace di Verdun (843), con la quale conservò la dignità imperiale ma vide ridursi i suoi domini. All’interno dei tre regni sorti dalla spartizione di Verdun (la Lotaringia, il Regno dei franchi occidentali e il Regno dei franchi orientali), il potere regio andò via via indebolendosi. Una nuova ondata d’invasioni (di ungari, saraceni e normanni, IX-X secolo), favorì ancor più la frantumazione politica. Incapaci di organizzare la difesa dei loro regni, gli ultimi eredi della dinastia carolingia uscirono, uno dopo l’altro, di scena. L’ultimo imperatore fu Carlo il Grosso, deposto nell’888. mare del Nord regni anglosassoni concesso dall’imperatore Carlo il Calvo, di fatto il controllo del sovrano sui suoi funzionari fu notevolmente indebolito. In seguito, la Constitutio de feudis, emanata dall’imperatore Corrado II il Salico (1037), avrebbe sancito l’ereditarietà di tutti i benefici, rafforzando la posizione dei vassalli rispetto ai signori e, quindi, favorendo la stratificazione del potere. ATLANTE Frisia Elb a localizzare Sassonia O © Pearson Italia spa r de Aquisgrana Turingia Soissons Marca di ola Austrasia Vist Verdun Bretagna Parigi Lorsch Boemia Neustria Dan Poitiers Tours Strasburgo Alemagna ubio Baviera Aquitania Borgogna San Gallo Carinzia Bordeaux Lombardia Pavia Milano Guascogna Venezia Provenza Navarra Arles Ravenna Marca di Ducato di Spagna Spoleto Spoleto Barcellona Stato Roma Emirato della Benevento di Cordova chiesa Ducato di Napoli Benevento mar Mediterraneo LLa divisione di dell’Impero carolingio Nella successione a Ludovico il Pio l’uso germanico di spartire il regno fra gli eredi ebbe conseguenze decisive sulla solidità dell’Impero, che venne smembrato in tre formazioni politiche distinte. È interessante notare come la divisione territoriale ricalcasse già nel IX secolo la distinzione fra tre grandi aree linguistiche e culturali, cioè le odierne Francia, Germania e Italia. Regno di Carlo il Calvo Regno di Ludovico il Germanico Regno di Lotario Territori dell’Impero d’Oriente Palermo CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 17 Raccordo – L’Alto Medioevo Gli effetti delle ultime invasioni Le invasioni accelerano la dissoluzione del potere centrale. Tranne in Germania, dove rinasce l’Impero © Pearson Italia spa Della difesa delle popolazioni dagli invasori s’incaricò la grande aristocrazia locale. Essa approfittò dell’emergenza per assumere poteri sovrani sui propri territori, sia facendosi concedere dal re il privilegio dell’immunità (ovvero la sottrazione delle proprie terre al controllo degli ufficiali pubblici), sia costruendo ripari e fortificazioni (i primi castelli), il cui possesso permise di estendere il controllo su territori sempre più vasti. In virtù dell’incastellamento, i signori territoriali diventarono più potenti del re (che del resto era a sua volta soltanto un signore territoriale come gli altri). A questo processo di disgregazione del potere si sottrasse soltanto l’area tedesca, dove venne eletto re (936) Ottone I di Sassonia. Questi rafforzò la sua posizione in Germania (annientando i principi territoriali e sottomettendo la chiesa) e sconfisse gli ungari a Lechfeld (955). Ebbe così sufficiente forza e prestigio per scendere in Italia e farsi incoronare imperatore dal papa, rinnovando il programma di Carlo Magno. Ma il suo dominio imperiale era ora limitato alla Germania e all’Italia: nasceva il Sacro romano impero germanico, destinato a durare sino al 1804. Ottone I sul trono. Un vescovo rappresentato al centro della vita cittadina. 18 UNITÀ 1 L’EPOCA DELL’ESPANSIONE EUROPEA 2. La vita economica e sociale Città e campagna Nell’Alto Medioevo la contrazione degli scambi determina il declino delle città Dopo la disgregazione dell’Impero romano, gli scambi tra le due parti del Mediterraneo erano continuati, anche se non più con la vivacità del periodo precedente. Nel corso del VII secolo, però, i traffici si fecero più rari soprattutto a causa dell’impoverimento dell’Occidente, precipitato in una grave crisi demografica ed economica e sempre più ruralizzato. La principale conseguenza della contrazione degli scambi fu il declino delle città, che in Italia toccò il suo culmine alla fine del VI secolo. Lo storico Arsenio Frugoni così descrive il caso esemplare di Roma: «La popolazione si andava raccogliendo ormai soltanto su alcuni dei colli intorno al Tevere. Là dove erano stati quartieri di case, cresceva l’erba, e tra i muri smozzicati si tentava di fare degli orti. Nella città tornava la palude». Se le città nel primo Medioevo sopravvissero, è perché erano la residenza del vescovo. Il vescovo era il capo spirituale, morale e anche politico della città; la sua presenza teneva in vita alcune essenziali funzioni cittadine, consentendo un minimo di coordinamento del territorio circostante. La curtis Dalla fine del VI secolo nelle campagne prevalgono le aree incolte. In mezzo all’incolto, però, sorgono le curtes PALESTRA MULTIMEDIA © Pearson Italia spa PALESTRA Fuori dalle mura cittadine, dominava la vegetazione selvatica. Proprio le aree incolte furono la base dell’economia medievale sino all’XI secolo: pascolo brado per suini, ovini e caprini, raccolta di frutti spontanei, caccia e pesca. L’elemento caratterizzante il paesaggio era la foresta, che copriva per esempio gran parte della pianura padana. In essa, si aggiravano lupi, cervi e cinghiali; vi si posavano i rapaci. Per questo la caccia era molto diffusa, sia tra gli aristocratici sia tra i contadini. Questo mondo dominato dalla natura non era tuttavia privo di organizzazione, o di forme di vita associata. A supplire alle funzioni in precedenza svolte dalla città c’era soprattutto la grande proprietà fondiaria (la curtis). La curtis era una grande azienda agraria. Essa era costituita da una riserva a gestione diretta padronale, detta dominicum (lavorata da schiavi domestici), e da una parte a gestione indiretta, il massaricium, suddivisa in mansi, poderi concessi in affitto a coloni o a schiavi casati (cioè provvisti di abitazione e di terra). I contadini affittuari, in cambio della terra, dovevano versare al signore un canone in natura o in denaro e prestare un certo numero di giornate di lavoro (corvée) sulle sue terre. La curtis era organizzata per consumare al suo interno la produzione e non per il mercato; ma questo non significa che la sua economia fosse chiusa (cioè totalmente autosufficiente). Le curtes, infatti, erano spesso parti attive di una rete commerciale, sebbene a livello prevalentemente locale. Il sistema feudale La società feudale, come insieme politico ed economico-sociale, prende forma durante l’Alto Medioevo In quanto sistema politico, il feudalesimo, o meglio, le relazioni feudo-vassallatiche furono la risposta che la società medievale diede, nel periodo di massima crisi dello stato, al problema della gerarchia e della distribuzione del potere. In quanto sistema economico-sociale, il feudalesimo si presentò come il modo in cui venne organizzato il lavoro dei contadini da parte dei grandi proprietari. Sulle sue terre, infatti, il signore era più di un padrone: era un capo che interveniva nella vita sociale e in quella privata dei suoi contadini. Esercitava poteri di banno, cioè di comando: poteva dare ordini e punire. Nei domini dei signori di castello, i poteri di banno si estesero anche ai contadini che non lavoravano le terre del signore, ma vivevano nel territorio a cui i castelli (con le loro milizie) garantivano protezione e difesa. Da questi contadini i signori esigevano vari diritti (imposte, tasse, monopoli di servizi come mulini, frantoi e forni) e riscuotevano multe, dazi, pedaggi, diritti d’uso (per attingere acqua per irrigare i campi, per far legna, per servirsi di un certo ponte e così via). Su quelle stesse terre la chiesa, per parte sua, riscuoteva le decime. Gli uomini dell’Alto Medioevo rappresentavano la loro società come tripartita, cioè articolata in tre funzioni. Scriveva, appena dopo il Mille, il vescovo Adalberone di Laon: «Gli uni pregano, gli altri combattono, i terzi lavorano. Queste tre parti sono legate l’una all’altra e non è possibile separarle. Dai servizi forniti dall’una (cioè da chi lavora) dipendono le opere delle altre due (cioè di chi prega e di chi combatte)». Momenti della vita in una curtis. A destra, le figure principali del Medioevo: contadini, religiosi e un signore. CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 19 Sezione 1 L’epoca dell’espansione europea Capitolo 1 XI La crescita dell’Europa secolo L’agricoltura L’ i lt © Pearson Italia spa L’agricoltura europea conosce innovazioni fondamentali per consentire lo sviluppo demografico del tardo Medioevo, come la rotazione triennale delle colture e l’uso dell’aratro pesante. XI secolo L’urbanesimo L’ b i 20 La ripresa demografica dà impulso alla rinascita (o alla nuova formazione) di centri cittadini, la cui civiltà artigianale e mercantile caratterizza la nuova epoca. Sviluppare le competenze XII secolo { CONOSCERE ELEMENTI DI STORIA DELLE TECNICHE Comprendere le modalità grazie alle quali la produzione agricola crebbe in proporzione alla popolazione. Il mercante t Il mercante è la figura sociale emergente del Basso Medioevo: grazie a una fitta rete di scambi e ad innovativi strumenti finanziari si costituiscono ingenti fortune e si afferma una mentalità economica nuova. { INDIVIDUARE CONTINUITÀ E MUTAMENTI Analizzare la crescita degli insediamenti cittadini e il suo effetto sulla vita sociale e sui commerci. { ANALIZZARE E SPIEGARE CONCETTI Descrivere e analizzare la forma politica del comune sperimentata dai centri urbani europei e soprattutto italiani. XIII secolo LLe cattedrali tt d li © Pearson Italia spa La crescita e la ricchezza delle città trovano la loro espressione simbolica nell’edificazione di imponenti chiese cattedrali, realizzate secondo i dettami del nuovo stile “gotico”, caratterizzato dal vertiginoso sviluppo verticale degli edifici e dalle splendide vetrate. usare il web http://link.pearson.it/8EDB3AC3 Presentazione sui metodi della demografia storica http://link.pearson.it/709F9EA8 Saggio sulla figura del mercante medievale http://link.pearson.it/798AE3E Sulle università CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 21 GUIDASTORIA lessico Catasto Il catasto è una registrazione sistematica delle proprietà terriere o immobiliari, in cui si tiene conto anche del loro valore e del reddito che sono in grado di produrre. Rappresenta uno strumento fondamentale per determinare le imposte dovute dai proprietari. Indicatore Dato numerico grazie al quale è possibile misurare un fenomeno economico o sociale. Gli indicatori più importanti per l’uso 1. collegare “ Guglielmo il Conquistatore riorganizza l’Inghilterra L’originale del Domesday book compilato su ordine di Guglielmo il Conquistatore. storico delle statistiche sono quelli relativi alla popolazione e alle attività produttive (utilizzati nella storia economica). Intorno al Mille, l’Europa entra in una fase di crescita vigorosa, che dura più di tre secoli e investe, in modo particolare, le città © Pearson Italia spa GEOSTORIA 22 Nato nel 1028, il normanno Guglielmo nel 1035 divenne quinto duca di Normandia (in Francia). Nel 1066 guidò la conquista del Regno sassone d’Inghilterra, che governò fino alla morte, nel 1087, e che organizzò secondo un modello feudale fortemente accentrato: ogni cavaliere doveva rendergli omaggio al di sopra di ogni altro legame feudale. usare il web ANALIZZARE LE FONTI I coloni olandesi nella regione di Amburgo Un esempio degli spostamenti di popoli e delle nuove colonizzazioni che costellano i secoli dopo il Mille. La crescita demografica Un cambiamento di tendenza MULTIMEDIA “ Cessate le incursioni di ungari, saraceni e no rmanni, l’Europa iniziò a crescere, anzitutto sul piano demografico. L’incremento del numero delle persone, in un mondo dove la terra era tutto, fu assecondato dal progresso agricolo, che si realizzò in particolare attraverso una grande opera di disboscamento e dissodamento, che estese le superfici coltivate; meno importanti furono i miglioramenti agronomici. La conseguenza più vistosa dello sviluppo demografico e agricolo fu un grande movimento d’inurbamento, che creò, nelle regioni europee più evolute, un fitto reticolato di città. Le città s’ingrandirono per l’immigrazione dei contadini dalle campagne circostanti, ma prosperarono grazie ai commerci e alle attività manifatturiere: l’Europa dei secoli XI, XII e XIII, infatti, vide il ritorno dell’economia mercantile e della circolazione monetaria. L’insieme di questi fenomeni invertì una tendenza in atto da secoli: l’Europa smise di essere, al cospetto della civiltà bizantina e di quella islamica, la cenerentola del Mediterraneo. Grazie al “peso del numero” poté espandersi verso territori che si trovavano ai margini oppure del tutto fuori dai confini della cristianità per popolarli o conquistarli, come nel caso delle crociate (vedi capitolo 2). Ma più delle conquiste poterono i commerci: in molte situazioni, il denaro del mercante si rivelò più forte della spada del cavaliere. SEZIONE 1 L’EPOCA DELL’ESPANSIONE EUROPEA Una partoriente assistita da altre donne. Il problema delle fonti La crescita della popolazione europea è difficile da documentare a causa della scarsità delle fonti Agli inizi del nuovo millennio, la popolazione europea è decisamente in crescita. Dopo il calo nei secoli II-VII, la stagnazione ai livelli più bassi nell’VIII, la lieve ripresa nel IX (probabilmente frenata dalle invasioni di ungari, normanni e saraceni), il trend diviene finalmente positivo a partire dal X, continuando a crescere sino ai primi decenni del Trecento. L’aumento della popolazione europea, però, non è facilmente documentabile in modo diretto. L’unica fonte di una certa importanza è il Domesday book (letteralmente Libro del giorno del giudizio), una grande inchiesta sulle proprietà inglesi disposta nel 1086 dal re Guglielmo il Conquistatore a fini fiscali (cioè per il calcolo delle imposte). Si tratta, in pratica, del più antico catasto della storia medievale, che fornisce dati preziosissimi di carattere statistico, sociale ed economico. Da esso è possibile ricavare una stima attendibile della popolazione inglese dell’epoca, che ammontava a circa 1.100.000 collegare “ CLIMA E AMBIENTE I l “periodo caldo medievale” Tra il 900 e il 1200, gran parte dell’Europa attraversò una fase climatica eccezionalmente favorevole, battezzata dagli esperti Medieval worm period (Mwp, ovvero “periodo caldo medievale”). Gli effetti sull’agricoltura I tre secoli indicati furono tra i più caldi, se non i più caldi, mai registrati dalla fi ne dell’ultima glaciazione (avvenuta 10 000 anni fa): le temperatu- re medie si alzarono di 1-2 gradi; le gelate di maggio, che danneggiavano gravemente le coltivazioni, praticamente scomparvero; le estati furono più calde e asciutte, mentre gli inverni furono meno rigidi e più corti. Tutto ciò fu una benedizione per le attività agricole. Il periodo caldo medievale fece sentire i suoi effetti soprattutto nell’Europa settentrionale e nelle zone più fredde. In Inghilterra, per esempio, la coltura della vite venne praticata fi no a 300-500 km a nord del limite odierno, giungendo quasi ai confi ni della Scozia. In Scandinavia, i cereali più resistenti – come l’avena – vennero coltivati sino alla latitudine di 62,5° (vale a dire, ben più a nord di Helsinki e a meno di 500 km dal Circolo polare artico). abitanti (Scozia e Galles esclusi). Poiché agli inizi del XIV secolo risultava invece di circa 3.500.000, se ne ricava che il numero di abitanti dell’Inghilterra, in circa 200 anni, praticamente triplicò. Grazie al Domesday book, quindi, possediamo un dato che documenta in modo eloquente l’incremento demografico; a patto, però, di non estenderlo meccanicamente all’intera Europa: infatti, in molte regioni gli incrementi furono certamente meno consistenti. In Italia, per esempio, la popolazione, secondo le stime, passò “soltanto” dai 5 milioni del X secolo ai 10 milioni dell’inizio del XIV, perché la penisola era già più popolata dell’Inghilterra e, inoltre, disponeva di meno terre da dissodare. Milioni di abitanti © Pearson Italia spa analizzare dati 90 80 70 60 50 40 30 20 10 LLa popolazione europea dal 200 al 1300 79 58 44 36 200 31 400 36 26 29 600 800 1000 1100 1200 1300 Anno Contadini e viaggiatori Il miglioramento climatico fu avvertito anche sulle nostre Alpi, dove si registrò un incremento della popolazione con la nascita di nuovi villaggi. Il livello delle nevi permanenti si alzò, gli alberi crebbero a maggiori altitudini e i contadini poterono coltivare cereali sulle pendici delle montagne fino a quote ben maggiori delle attuali. Il periodo caldo medievale provocò l’arretramento dei ghiacci artici e, riducendo il pericolo degli iceberg e delle tempeste invernali, agevolò il transito nei mari settentrionali. Ne approfittarono i normanni: esperti navigatori, inseguendo nuovi banchi di merluzzi – la base della loro alimentazione – colonizzarono l’Islanda e la Groenlandia e raggiunsero, con il leggendario Erik il Rosso, le coste dell’America settentrionale. Gli indicatori della crescita Sono vari gli indicatori che possono documentare lo sviluppo demografico. Ma quali furono le cause del fenomeno? Per documentare l’andamento della popolazione dopo il Mille, gli storici possono tuttavia disporre di diversi indicatori. Per esempio, le analisi osteologiche (svolte cioè sulle ossa provenienti da cimiteri medievali) evidenziano una differenza tra i resti appartenenti all’Alto Medioevo e quelli appartenenti ai secoli successivi: i primi rivelano una mortalità infantile elevata e una vita media intorno ai 30-35 anni; i secondi, una riduzione della mortalità infantile e una vita media più lunga (tra i 50 e i 55 anni). Ci sono poi altri indizi che confermano l’incremento: l’espansione delle superfici coltivate, anzitutto, segno che aumentano le bocche da sfamare; o la ripartizione in poderi sempre più piccoli delle terre trasmesse in eredità, a dimostrazione che i figli sono sempre più numerosi. Altri indizi ancora sono la nascita di nuovi villaggi e l’ampliamento delle mura delle città. Anche se è impossibile produrre dati numericamente precisi, la maggior parte degli studiosi è concorde nello stimare che, nell’arco di tre secoli, la popolazione europea sia quasi raddoppiata passando dai 42 milioni dell’anno Mille ai circa 75 milioni dei primi decenni del XIV secolo. CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 23 Se gli studiosi sono sicuri dell’incremento della popolazione, lo sono assai meno delle cause del fenomeno. In parole povere, la domanda “perché la popolazione, in quel periodo, riprese a crescere?” non ha ancora una precisa risposta. Si può tuttavia avanzare un’ipotesi: se la grande crisi demografica dei primi secoli del Medioevo fu dovuta in primo luogo a un’ondata di epidemie (peste, vaiolo, malaria, tubercolosi), se ne deduce che il rifluire di tale ondata (l’ultima grande pestilenza è del 742-743) può essere stata la molla della ripresa della popolazione. L’avviamento della crescita fu dunque la fine delle epidemie; ma il motore fu il miglioramento dell’agricoltura, a sua volta reso possibile da un addolcimento del clima (vedi Il “periodo caldo medievale”). Per l’esposizione orale 1. Quali aspetti complementari caratterizzano la ripresa dopo il Mille? 2. Di quale fonte disponiamo per conoscere l’andamento della popolazione inglese nel Basso Medioevo? 3. Quali altri indicatori sono disponibili per studiare la demografia bassomedievale? OGGI Le tracce della storia nell’urbanistica Nella veduta aerea di Castelfranco Veneto è possibile osservare chiaramente il tracciato delle mura medievali. PPT 2. La crescita della produzione agricola Dissodamenti e bonifiche La crescita della produzione agricola dipende soprattutto dall’estensione delle superfici coltivate © Pearson Italia spa L’incremento della popolazione andò di pari passo con l’aumento della produzione agricola. Di solito, in agricoltura, la crescita produttiva dipende da tre fattori: l’estensione delle superfici coltivate; il migliore sfruttamento delle terre già dissodate; un’organizzazione più efficiente del lavoro contadino. L’incremento agricolo dei secoli X-XIII fu dovuto a tutti e tre questi fattori, ma in particolare al primo. Va sottolineato che le nuove terre vennero destinate soprattutto alla produzione di cereali, principale nutrimento della popolazione. Da questo momento in poi, infatti, «l’Europa sarà il mondo del pane» (J. Le Goff). La conquista di nuovi spazi da coltivare, attuata a scapito di foreste, acquitrini e incolti, si svolse in tre fasi successive. Durante la pri24 SEZIONE 1 L’EPOCA DELL’ESPANSIONE EUROPEA ma (fra X e XI sec.), i nuovi campi si estesero ai confini delle aree coltivate mediante un progressivo allargamento delle radure all’interno delle foreste. In questa fase, i dissodamenti dipesero dunque dalla spontanea iniziativa dei contadini. Nella seconda fase (XI-XII sec.), furono i signori fondiari a guidare e organizzare i dissodamenti. Essi acconsentirono a trasformare le terre di loro proprietà da incolte in arate, spesso rinunciando al piacere della caccia. Lo fecero perché spinti da un interesse economico, ma anche da altre esigenze come, per esempio, quella di liberare dai briganti le zone di foresta attraverso cui passava una strada importante. È in questo modo che nacque la maggior parte dei nuovi villaggi, o “Villenove”, come si chiamarono in tutta Europa. Alle iniziative signorili si aggiunsero, verso la fine del XII secolo, quelle dei comuni italiani, che promossero importanti opere di bonifica, come per esempio quella intrapresa dal comune di Verona nella palude a sud della città. schematizzare “ L’espansione agricola collegare “ Il concime, bene prezioso Durante il Medioevo l’unico fertilizzante noto era il concime animale; i primi fertilizzanti chimici, infatti, non sono stati introdotti prima del XIX secolo. I nomi dei luoghi ci parlano della storia Molti nomi di luoghi denunciano il fatto che le località che designano sono nate durante la crescita La terza e ultima fase dell’espansione (XIII sec.), infine, vide un rallentamento dei dissodamenti, anche perché le terre buone cominciavano a scarseggiare. La popolazione, però, continuava a crescere: pertanto i contadini dovettero puntare su altre soluzioni, come l’intensificazione delle colture. La rotazione triennale © Pearson Italia spa I contadini cercano di sfruttare più intensamente la terra, migliorandone la fertilità mediante la rotazione delle colture Il miglioramento delle tecniche agricole che si verificò fra X e XIII secolo non fu il portato di scoperte originali, ma della diffusione di innovazioni già sperimentate durante l’Alto Medioevo. Occorre però precisare due aspetti. In primo luogo i progressi tecnici, è vero, permisero di sfruttare meglio la terra, ma la chiave dell’incremento produttivo fu soprattutto la fatica degli uomini. In secondo luogo, per quanto aumentate, le rese agricole (cioè la quantità di grani prodotti rispetto a quelli seminati) continuarono a essere piuttosto basse (tre, massimo quattro volte il seminato), restando dunque ben al di sotto di quelle dell’agricoltura moderna. Il primo problema da affrontare, per i contadini, era quello della fertilità dei campi. Dopo anni e anni di coltivazioni, infatti, anche il terreno più fertile perdeva la sua capacità produttiva; per questo veniva lasciato a maggese (cioè non coltivato) per un certo periodo. Altre soluzioni, come quella di concimarlo adeguatamente, erano impraticabili data la scarsità di animali d’allevamento e di fertilizzante naturale. Da qualche tempo, però, si era diffuso in alcune zone l’uso di alternare con regolarità coltivazioni e maggese (cioè incolto): in pratica, il contadino divideva la sua terra in due campi, PALESTRA Aratura e preparazione del terreno. dopo il Mille. È il caso delle molte località il cui nome include le parole “villa”, “nuova”, ma anche “fratta” (da fractus, indicante un disboscamento). seminandone un anno uno e un anno l’altro. Il limite di questo sistema (rotazione biennale) era che richiedeva una quantità di terra doppia rispetto a quella coltivata; esso venne così affiancato da un altro, che prevedeva la divisione della terra in tre campi (rotazione triennale): ogni anno, il contadino seminava nel primo campo cereali invernali (frumento, segale); nel secondo, cereali primaverili (orzo, avena) oppure leguminose (fave, piselli); nel terzo, lasciava che tornasse l’erba e pascolasse il bestiame; e via di seguito. Il vantaggio rispetto al sistema precedente di rotazione era che la parte non coltivata si riduceva a un terzo. I sistemi più tradizionali, però, non scomparvero, anzi, convissero a lungo con la rotazione triennale. Questa miniatura del XIV secolo illustra i diversi lavori dei contadini. CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 25 servanza dei confini delle proprietà) venne lentamente sostituito dalla gestione comunitaria della terra. Altre innovazioni permisero un migliore impiego della forza lavoro animale. Anzitutto, un nuovo tipo di bardatura, il collare di spalla, sostituì il collare di vecchio tipo che stringeva alla gola e ostacolava la respirazione degli animali durante lo sforzo. Inoltre, i buoi furono sostituiti dai forti cavalli da tiro, il cui passo fu reso più sicuro dalla ferratura degli zoccoli. La sostituzione dei buoi con i cavalli, peraltro, era strettamente correlata alla diffusione della rotazione triennale, in quanto l’avena necessaria a nutrire gli equini era prodotta, come si è visto, dai terreni a semina primaverile. L’aratro pesante A migliorare i rendimenti agricoli concorrono anche l’aratro pesante, un nuovo tipo di bardatura per gli animali da tiro e la ferratura dei cavalli MULTIMEDIA Un’altra importante innovazione tecnica fu l’aratro pesante a ruote, che permise la coltivazione di terreni più difficili e compatti come quelli del Nord Europa o della pianura padana. L’aratro pesante, rispetto a quello tradizionale, non era più interamente in legno, ma aveva alcune parti rivestite di metallo che ne rafforzavano la resistenza all’uso. Inoltre, era dotato di ruote, che ne agevolavano lo spostamento, e di versoio (sorta di coltello laterale disposto obliquamente rispetto al terreno), che serviva a rivoltare in profondità e frantumare le zolle. A differenza dell’aratro leggero, che poteva essere trainato da una coppia di buoi, l’aratro pesante ne esigeva invece da quattro a otto e non era quindi alla portata di tutti. Per ovviare al problema, molti contadini furono costretti ad associarsi utilizzando i buoi in comune e dividendo poi la terra arata secondo il contributo di ciascuno. In questo modo, il loro tradizionale individualismo (che comportava la gelosa os- localizzare Per l’esposizione orale 1. Come avvenne la crescita della produzione agricola nel Basso Medioevo? 2. Che cosa indica il termine “rotazione” in agronomia? 3. Quali innovazioni tecnologiche vennero introdotte in agricoltura? LLa diffusione dell’aratro pesante L’introduzione dell’aratro pesante non riguardò uniformemente tutte le regioni europee. 1 Esso si rivelò indispensabile nelle aree continentali, caratterizzate da suoli fertili ma pesanti e compatti, bisognosi di un’aratura profonda. oceano Atlantico mare del Nord al Ur ba El o Ren Don Dne lga 1 Duero Danubio mar Caspio mar Nero Tago 2 Nell’area mediterranea, dove erano presenti suoli soffici e bisognosi di arature frequenti ma superficiali, rimasero in uso aratri più leggeri, i quali non richiedevano la complessa organizzazione di villaggio necessaria all’esercizio di un aratro su ruote e di un traino animale sufficientemente potente. Tig ri Eu mar Mediterraneo fra te Nilo © Pearson Italia spa Vo pr Loira 2 26 SEZIONE 1 L’EPOCA DELL’ESPANSIONE EUROPEA Zona di massima diffusione dell’aratro pesante Zona dove permane l’uso dell’aratro tradizionale Zona a tecnologia mista lessico usare il web “ Borgo La parola tardolatina burgus deriva probabilmente da una radice tedesca, an- cora viva nella parola Burg, che designa una fortezza. In genere indicava un centro abitato di importanza economica superiore a quella del villaggio, anche se inferiore a quella di una città, e dotato di una primitiva forma di fortificazione. localizzare “ L’urbanesimo medievale INTERPRETAZIONI Henri Pirenne Le città nel Medioevo I caratteri originali dell’urbanesimo medievale descritti da uno dei suoi maggiori storici. Il borgo fortificato di Monteriggioni, in provincia di Siena, edificato nel 1213. 3. Gli effetti della rinascita urbana Lo sviluppo delle città Il ripopolamento delle città è dovuto ai contadini immigrati. Il fenomeno urbano è più intenso nell’Italia centro-settentrionale e nelle Fiandre © Pearson Italia spa MULTIMEDIA Il segno più vistoso della crescita demografica fu la ripresa della vita urbana. Il fenomeno si manifestò sotto due forme: la fondazione di centri nuovi, soprattutto nell’Europa centro-settentrionale; il ripopolamento, nell’Europa meridionale, degli antichi centri di origine romana. Nella maggior parte dei casi le città videro crescere i loro abitanti grazie all’immigrazione di contadini dalle campagne: pertanto, fu lo sviluppo agricolo a determinare lo sviluppo urbano. Questi cittadini di fresca data, che si spostavano da un contado sovrappopolato per trovare di che vivere o per sfuggire all’oppressione dei feudatari, si stabilivano fuori dall’abitato, lungo le mura o presso le antiche abbazie. Nacquero così i borghi, che un po’ alla volta vennero inseriti nel perimetro urbano grazie all’allargamento delle mura: Firenze, per esempio, tra XII e XIV secolo edificò ben due cerchie di mura, che inglobarono quella più antica. Non dobbiamo pensare, naturalmente, a città simili alle moderne metropoli. A parte Parigi, che raggiunse agli inizi del Trecento i 200 000 abitanti, le maggiori città (Firenze, Venezia) superavano di poco i 100 000; Milano raggiungeva i 75 000; Londra, Gand, Genova e Bologna i 60 000; Palermo e Barcellona i 50 000; altre città italiane (come Pisa, Siena, Padova, Roma, Napoli) ne contavano fra i 30 e i 50 000. Le aree di più intensa urbanizzazione furono l’Italia centro-settentrionale e le Fiandre (ovvero il Belgio e l’Olanda attuali); tuttavia, la ri- Ambrogio Lorenzetti, Effetti del Buon Governo nella città e nella campagna, 1338-40, affresco, Siena, Palazzo civico. CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 27 GUIDASTORIA lessico usare il web “ Profitto Il profitto è la differenza fra il prezzo di vendita e il costo di un prodotto, ed è pertanto la forma di guadagno tipica del mercante e del produttore manifatturiero. Si distingue dalla rendita, che è il reddito derivante dal possesso terriero. Usura In latino, “godimento di un bene” e, per estensione, “godimento del capitale”. La parola assunse ben presto il significato di “pre- WEBQUEST stito per il quale si richiede un interesse eccessivo” (nel Medioevo, superiore al 20%). La chiesa medievale stentava a distinguere tra usura in senso stretto e prestito a interesse lecito, accomunando l’una e l’altro in una stessa condanna. Le città e i mercanti Nella città medievale emerge la nuova figura sociale del mercante, che impone la sua mentalità economica Che ne era dei contadini immigrati che si concentravano nei borghi? Come facevano a sopravvivere? Per la maggior parte, diventavano lavoranti salariati nelle botteghe artigiane; qualcuno di loro, particolarmente abile, si metteva poi in proprio. Altri, non trovando lavoro, vivevano di espedienti e di piccoli traffici; tra questi alcuni, più fortunati, riuscirono anche ad arricchirsi. Davvero emblematica, a questo proposito, è la vicenda di san Godrick di Finchal (XIXII sec.): di umili origini contadine, da semplice venditore ambulante divenne un ricco mercante attivo sulle coste del mare del Nord. È bene però non attribuire alla sua vicenda un significato troppo generale: la provenienza sociale dei mercanti, infatti, poteva essere assai varia. I mercanti diedero un’impronta all’intera società urbana, imponendo la loro mentalità, la mentalità del profitto. Il profitto traeva la sua legittimità dai rischi e dai costi che il mercante doveva affrontare per acquisire e poi vendere le sue mercanzie. In un testo dell’abate inglese Aelfric (inizio XI sec.), nel quale sono pre- © Pearson Italia spa “ La società tripartita nascita urbana interessò anche la Francia meridionale e alcune regioni della Germania, soprattutto quelle lungo il Reno e i suoi affluenti, dove ebbero grande sviluppo Colonia, Magonza, Francoforte sul Meno, Worms, Spira, Strasburgo e Basilea. Il Reno, non dimentichiamolo, era la principale via di comunicazione tra l’Italia e i Paesi Bassi. Nella Germania settentrionale sorsero città come Brema, Amburgo e Lubecca, la cui peculiarità è di essere state fondate da mercanti che ne fecero i punti nevralgici dei loro traffici a lunga distanza. 28 collegare SEZIONE 1 L’EPOCA DELL’ESPANSIONE EUROPEA Che cos’è una città? Un confronto fra la città antica, quella medievale e quella moderna. Commercianti italiani di granaglie in una miniatura della prima metà del XIV secolo. L’immagine di una società divisa in tre ordini era stata introdotta nell’XI secolo dal vescovo francese Adalberone di Laon. Essa si affermò ampiamente e venne codificata nella divisione della popolazione in tre “stati”, termine da cui deriva la designazione di “Terzo stato” per l’insieme della borghesia e del popolo minuto. sentate le varie professioni, al mercante sono messe in bocca queste parole: «Sono utile al re, al nobile, al ricco e a tutto il popolo. Salgo sulla nave con le mie merci e navigo fino ai paesi d’oltremare, vendo la mercanzia e acquisto le cose pregiate che non si trovano qui nel nostro paese. Le trasporto con grande rischio e faccio talvolta naufragio, perdendo ogni avere e salvando a stento la vita». L’interlocutore gli chiede: «Vendi queste merci al prezzo al quale le hai comperate?». Il mercante risponde: «No. Che cosa altrimenti mi darebbe la mia fatica? Vendo più caro di quanto ho comprato proprio allo scopo di trarre un profitto e mantenere così moglie e figli». Tuttavia, in una società come quella dei secoli XI e XII, il guadagno era giustificato dalla chiesa soltanto se derivava dal lavoro manuale, nei campi o nelle botteghe; pertanto, la mercatu- Il mercato di Porta Ravegnana a Bologna, miniatura del 1411. analizzare fonti “ BIOGRAFIA Henri Pirenne G odrick di Finchal La storia di Godrick di Finchal, il santo mercante, è raccontata dal grande storico belga Henri Pirenne (1862-1935). La sua fonte è Il piccolo libro sulla vita e i miracoli di san Godrick, del monaco inglese Reginaldo. Nato verso la fine dell’XI secolo nel Lincolnshire da poveri contadini, Godrick aveva dovuto abbandonare la terra dei genitori e ingegnarsi di trovare il modo per vivere. Come è capitato a tanti altri poveri in ogni tempo, gironzolava sulle spiagge in cerca di relitti, poiché i naufragi allora erano molto frequenti. Un bel giorno la fortuna inaspettatamente gli fece trovare certa paccottiglia, che gli permise di improvvisarsi venditore ambulante. � Aveva già raggranellato qualche soldo quando gli si offrì l’occasione di unirsi a una brigata di mercanti. I suoi affari prosperarono tanto, che presto dispose di mezzi sufficienti per mettersi in società con alcuni compagni, noleggiare in comune una nave da carico e intraprendere il cabotaggio lungo le coste dell’Inghilterra, della Scozia, delle Fiandre e della Danimarca. � La società ebbe notevole successo: trasportavano in un paese le derrate che sapevano vi erano più scarse, ivi giunti si rifornivano di altre mercanzie che esportavano in quei paesi dove la domanda di quelle merci era maggiore, e dove di conseguenza erano maggiori i profitti. Storia economica e sociale del Medioevo, Garzanti, Milano 1977 1 Nel corso del Medioevo l’attività del mercante era basata su grandi rischi e grandi profitti: non stupisce pertanto che Godrick abbia potuto avviare le sue fortune dal ritrovamento di un po’ di “paccottiglia”. ra era considerata una pratica illecita. Identico atteggiamento di condanna era riservato al prestito di denaro a interesse, attività svolta dai mercanti-banchieri. L’interesse era equiparato all’usura, cioè a un grave peccato contro Dio e contro i poveri. Nonostante il pregiudizio diffuso, però, tra il XIII e l’inizio del XIV secolo il ceto mercantile raggiunse grande importanza economica e politica, concentrando nelle sue mani enormi ricchezze e ampi poteri nel governo delle città. La nuova società cittadina © Pearson Italia spa Nella città medievale l’affermazione della borghesia sconvolge la visione tradizionale della società tripartita In sintesi, le attività che caratterizzavano la vita cittadina erano quelle mercantili e artigianali (manifatturiere). Sotto l’aspetto economico, infatti, la migliore defi nizione della città medievale è «un luogo di produzione e di scambi dove si mescolano l’artigianato e il commercio alimentati da un’economia monetaria» (J. Rossiaud). Peraltro, non si deve immaginare la città medievale popolata soltanto da mercanti e artigiani: non erano pochi, infatti, coloro che, pur vivendo all’interno delle mura, si levavano all’alba per recarsi a lavorare nei campi. O i proprietari 2 Quelle dei mercanti medievali, dettate dalla ricerca di sicurezza e dalla difficoltà dei trasporti, furono le prime forme di associazione con finalità di tipo economico. terrieri, che si stabilivano permanentemente in città o vi soggiornavano almeno per una parte dell’anno. In ogni caso, la prevalenza delle attività mercantili e manifatturiere modificò profondamente il tessuto sociale urbano. Siamo, qui, di fronte a una fondamentale differenza con la città antica: questa, infatti, era dominata dai proprietari terrieri, mentre la città medievale era dominata dai mercanti. I mercanti, insieme agli artigiani ricchi, costituiscono la borghesia medievale. “Borghese” è una parola che viene da “borgo” e inizialmente fu usata per indicare l’abitante degli spazi adiacenti alle mura della città, dove si concentravano, come si è visto, gli ultimi arrivati dalla campagna. In seguito, servì a designare mercanti e artigiani, che rappresentavano la componente più tipica della nuova società urbana. L’affermazione, nelle città, della borghesia sconvolse la tradizionale immagine tripartita (cioè gerarchicamente divisa in tre ordini) della società medievale, elaborata, fra X e XI secolo, soprattutto dagli scrittori ecclesiastici. In tale immagine, i tre ordini sono rappresentati da coloro che pregano (i preti e i monaci), da coloro che lavorano (i contadini), da coloro che combattono (i cavalieri). Un simile ordinamento rispecchiava la vecchia società rurale ed era pensato come immutabile, perché voluto da Dio a CAPITOLO 1 LA CRESCITA DELL’EUROPA 29 collegare “ PPT PALESTRA mare del Nord CULTURA E ARTE Cambridge L’ Oxford Europa delle università oceano Atlantico Angers Universitas, nel latino medievale, significava “corporazione”, cioè associazione di persone che svolgevano lo stesso mestiere: l’università, infatti, nacque nel XII secolo come libera associazione di studenti e di maestri in quelle città dove già esisteva una tradizione di studi superiori di alto livello, teologici (Parigi, Oxford) o giuridici (Bologna). Studenti all’università di Oxford. © Pearson Italia spa Una struttura autonoma Studenti e docenti – che venivano da tutti i paesi: l’università era per natura europea – davano vita alla corporazione con lo scopo di stabilire il programma dei corsi, il calendario degli esami, i compensi dei maestri. Erano però privi di strutture proprie (aule, biblioteche); non a torto, qualcuno ha detto che le università, in origine, erano uomini, non edifici. I membri delle università erano chierici, anche se molti di loro non avevano salito tutti i gradi della gerarchia ecclesiastica e alcuni erano totalmente laici. Ma l’insegnamento era da secoli considerato una funzione della chiesa: pertanto, l’università era soggetta al controllo del vescovo, che lo esercitava attraverso un suo delega- 30 Parigi SEZIONE 1 L’EPOCA DELL’ESPANSIONE EUROPEA Orléans Praga Cahors Vercelli Vicenza Grenoble Treviso Tolosa Avignone Padova Coimbra Pavia Palencia Reggio Bologna Lérida Montpellier Arezzo Salamanca Perugia Lisbona Roma Napoli Siviglia Salerno mar Mediterraneo Anno di fondazione anteriore al 1200 to, il cancelliere. Con l’autorità ecclesiastica entrava spesso in competizione l’autorità civile (regia, comunale), desiderosa di sottomettere l’università perché ne aveva bisogno: preparava il personale di governo e portava ricchezza. Per questo le università, a mano a mano che crescevano in potenza e prestigio, cercavano di conquistarsi l’autonomia lottando contro entrambi i poteri (ecclesiastico e civile), magari cercando l’appoggio di un potere lontano (il papato). La lotta fu talvolta dura: come nel caso dell’università di Parigi, che nel 1229 si mise in sciopero e si ritirò a Orléans fi no a che il re di Francia, Luigi IX, non ne riconobbe l’indipendenza (1231). L’organizzazione degli studi Quello che noi oggi intendiamo con la parola “università” (cioè le varie facoltà con i relativi corsi) era detto studium. Lo studium comprendeva anzitutto gli insegnamenti fondamentali, vale a dire le sette arti liberali (del trivio: grammatica, retorica e dialettica; del quadrivio: aritmetica, geometria, musica, astronomia). Il gradino successivo era rappresentato dalle “specializzazioni”, o facoltà (si chiamavano già in questo modo), che erano quattro: teologia, medicina, diritto ca- Anno di fondazione tra il 1200 e il 1300 nonico e diritto civile. Ogni università era caratterizzata soprattutto da una facoltà: Bologna, per esempio, era una prestigiosa università del diritto, Parigi della teologia, Montpellier della medicina. Quelle di Bologna e Parigi erano le università di più antica fondazione (XII secolo). In seguito vennero Montpellier, Cambridge, Salamanca, Napoli (primi decenni del XIII secolo). La scuola medica salernitana ebbe un’organizzazione universitaria dal 1231, ma le sue origini risalivano addirittura al X-XI secolo. Il prestigio dei maestri Lo sviluppo delle università significò l’ascesa di un gruppo sociale, i maestri universitari, che all’attività di ricerca e di insegnamento univano sempre più spesso un’attività pubblica, partecipando ai più importanti dibattiti politici dell’epoca. Si trattava dei primi intellettuali nel senso moderno del termine, che godevano di grande considerazione nella società del tempo: «L’affermazione del maestro universitario nell’Europa del XIII secolo è parallela a quella del mercante. [...] Nasceva un’Europa del lavoro intellettuale accanto a quella del lavoro commerciale» (J. Le Goff).