Capitolo 1 – Fisica dello stato solido 1.1 L’atomo di Bohr Dispositivi semiconduttori: operano agendo sul flusso di elettroni nel solido. Si è preferito lo stato solido perché è possibile controllare campi e potenziali in regioni molto piccole in modo semplice e affidabile. Per avere omogeneità di comportamento si usano i solidi cristallini e per creare anodi e catodi virtuali, quelli semiconduttori. Il primo passo da fare è allora determinare la distribuzione energetica degli elettroni di conduzione e come conducono nei solidi. La meccanica quantistica ci fornisce i mezzi necessari per far questo. Atomo di idrogeno Lo spettro di emissione dell’atomo di idrogeno aveva prospettato l’esistenza di stati energetici discreti. Bohr riuscì a spiegare questo fenomeno dando un modello dell’atomo basato su tre postulati. 1. Un elettrone esiste in un atomo in uno solo dei livelli energetici discreti. 2. I livelli energetici discreti sono definiti a partire dalla quantizzazione del momento angolare. 3. Negli orbitali stazionari l'elettrone non perde energia. Assorbimento o emissione di energia possono avvenire solo tramite salti tra livelli energetici. Quadrando la seconda equazione ed eliminando la velocità al quadrato otteniamo: 2 13,6 eV energia di ionizzazione dell’atomo di idrogeno. 1.2 Equazione di Schrödinger Ipotesi de Broglie: come i fotoni gli elettroni mostrano dualità onda-particella, de Broglie a un corpo di momento p propose di associare una lunghezza d’onda λ: La rivisitazione della meccanica alla luce di questo nuovo concetto è la nuova teoria detta meccanica quantistica o ondulatoria. 1° osservazione: solo certe classi di valori sono osservabili, le regole matematiche per la loro selezione sono i postulati della meccanica quantistica. 2° osservazione: due variabili tra di loro coniugate non possono essere determinate ambedue ad ogni grado di precisione, a causa del principio di indeterminazione di Heisenberg. L'oggetto dell'indagine è detto Sistema Fisico e le sue proprietà (variabili dinamiche) osservabili. Nella meccanica quantistica lo stato di un sistema è descritto da una funzione di stato Ψ, contenente tutte le informazioni che è possibile attenere. La trattazione della Ψ è possibile attraverso i postulati (ne esistono vari gruppi). 1° Postulato: esiste la funzione di stato Ψ(x, t) contenente tutte le informazioni misurabili del sistema. In generale è nella forma di un’onda e normalizzata, tale che Ψ ∙ Ψ∗ ∙ dV è interpretata come densità di probabilità. 2° Postulato: ogni variabile dinamica ha un operatore, che applicato alla funzione d'onda permette di attenere le informazioni misurabili sul sistema: 3 I soli osservabili misurabili sono gli autovalori degli operatori che hanno come autofunzione: ŷ ∙ Ψ = y ∙ Ψ https://digilander.libero.it/scienza_in_gioco/postulati%20della%20meccanica%20qua ntistica.htm Postulati della meccanica quantistica - frwiki.wiki 4