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Mies van der Rohe: Architettura Moderna e Bauhaus

MIES VAN DE ROHE
Ludwig Mies van der Rohe nacque ad Aquisgrana, in Germania, nel 1886 e morì a Chicago,
negli Stati Uniti, nel 1969. Fu uno degli esponenti più importanti del movimento moderno in
architettura e fu il direttore della Bauhaus, una delle scuole di design più innovative del suo
tempo. Dopo la chiusura della Bauhaus nel 1933 a causa della pressione del regime nazista.
Mies van der Rohe cercò di portare avanti la filosofia e i principi della Bauhaus anche dopo il
suo trasferimento negli Stati Uniti, ma a proprie spese e senza riuscire a replicare
esattamente l'istituzione originale. La sua architettura è nota per l'uso di linee pulite,
strutture semplici e materiali moderni come vetro e acciaio.
La citazione di Arthur Drexler, "Le sue idee possono essere insegnate, la sua arte è
comunicabile. L'architettura è l'espressione visibile di un punto di vista che altri desiderano
condividere," riflette l'importanza della trasmissibilità delle idee di Mies van der Rohe e la
loro capacità di ispirare altri architetti. Il linguaggio non è un concetto individuale, ma una
risorsa comune, qualcosa che tutti possono usare. Questo è un punto di vista rivoluzionario.
La parola tedesca "Sachlichkeit" significa "aderenza allo scopo" e implica la necessità di
oggettività e funzionalità nell'architettura. Questo concetto era centrale nella filosofia di Mies
van der Rohe, che credeva che l'architettura dovesse essere funzionale e priva di ornamenti
superflui, rispecchiando una bellezza basata sulla semplicità e l'utilità.
Mies van der Rohe utilizzava la tecnica del collage per rappresentare i suoi progetti, una
pratica comune nell'avanguardia artistica. Spesso impiegava una finestra che integrava il
paesaggio esterno all'interno della casa, una tecnica che utilizzava frequentemente con i
clienti. I collage erano anche usati per visualizzare lo spazio nei vari concorsi a cui
partecipava.
Mies van der Rohe era influenzato dalle correnti del De Stijl e del Costruttivismo. Il De Stijl
configurava gli spazi secondo i principi del Neoplasticismo. Nel 1923, Mies costruì una villa in
mattoni caratterizzata da un cambio di scala: a sinistra spazi ampi e a destra spazi più piccoli.
In questo progetto, vi è un tentativo di immaginare un linguaggio architettonico alternativo.
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Neoplasticismo: Ha la caratteristica di essere localizzato nel contesto olandese e
nasce con la fondazione della rivista de stijl. Semplificazione delle forme, angolo retto
e colori primari.
De-stijl: Movimento di avanguardia olandese che unisce vari settori. Esponenti sono
Mondrian e Doesburg che realizza composizioni astratte fatte con colori primari.
Teorizza l'angolo retto per le opere pittoriche, parla quindi di forme regolari, e
dell'utilizzo dei colori primari. Uno dei maggiori sostenitori fu Doesburg.
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Costruttivismo russo: Ci troviamo tra il 1917/1919, dopo la Rivoluzione russa e
l'architettura russa non aveva grandi personalità. Sancisce una rottura con il passato.
È un movimento che rifiuta l'arte per l'arte e predilige l'arte dedicata a scopi sociali.
Mette sullo stesso piano i materiali di produzione e gli elementi intellettuali come luce
e colore. Gli edifici realizzati in questo periodo sono caratterizzati da geometrie rigide
e sono dinamici e la struttura viene evidenziata e rivestita in vetro, che diventa il
simbolo della trasparenza.
Inizialmente, Mies van der Rohe era tradizionalista e utilizzava tetti a falde e strutture in
muratura. Tuttavia, alcuni anni dopo, propose un grattacielo interamente vetrato con una
copertura piana. Questo progetto presentava anche un arretramento della struttura portante
e mensole che sorreggevano le finestre a nastro.
"L'opera degli architetti deve servire alla vita." - Mies van der Rohe.
"Liberare la pratica del costruire della speculazione estetica." -Mies van der Rohe,
l'architettura dovrebbe essere guidata dalla funzione e dall'uso pratico, piuttosto che da
considerazioni puramente estetiche o decorative.
"L'arte del costruire è la volontà dell'epoca tradotta in spazio." - Mies van der Rohe,
l'architettura dovrebbe essere una manifestazione della volontà e dello spirito del proprio
tempo, tradotto in spazio attraverso il design e la costruzione degli edifici.
PADIGLIONE DI BARCELLONA PER L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE
Il Padiglione tedesco progettato da Ludwig Mies van der Rohe per l'Esposizione Universale di
Barcellona del 1929 è una delle opere più celebri e significative dell'architetto modernista. La
struttura unisce elementi distintivi del movimento De Stijl con un rigore classico, creando uno
spazio architettonico di grande purezza e eleganza.
Le pareti del padiglione presentano forme semplici disposte in modo parallelo, tipiche del De
Stijl, che conferiscono dinamicità al movimento dello spazio interno. Il basamento, che copre
un pendio simile a uno stilobate di un tempio greco, crea un effetto di solennità e
separazione dal contesto urbano, conferendo un carattere sacrale all'edificio.
Le colonne sono posizionate in modo simmetrico, seguendo un'organizzazione rigorosa che
enfatizza l'ordine e l'equilibrio dell'architettura. La disposizione degli elementi architettonici
nella pianta del padiglione segue i principi neoplastici, caratterizzati dall'uso di forme
geometriche semplici e chiarezza compositiva.
L'uso di una variazione ritmica dei vetri all'interno dello spazio crea un gioco di luci e colori,
accentuando la trasparenza e la leggerezza dell'edificio. La parete esterna del padiglione è
realizzata principalmente in cemento, a volte lasciata a vista e altre volte rivestita di
travertino, creando un contrasto materico e un dialogo visivo tra materiali diversi.
La copertura del padiglione è piana e supportata da otto pilastri a croce in acciaio cromato,
che separano le pareti di vetro o di pietra, definendo lo spazio interno con precisione
razionale e geometrica.
Il Padiglione tedesco di Mies van der Rohe rappresenta un'icona dell'architettura moderna,
influenzando significativamente lo sviluppo dell'architettura del XX secolo con la sua sintesi di
modernità e tradizione.
Philip Johnson organizza una mostra al MOMA, proprio su Mies, così permettendogli più
visibilità.
Probabilmente il Padiglione tedesco fu un prototipo per molte abitazioni. Nel 1931 progetta
case a corte con lo stesso linguaggio. Queste case sono conosciute come “Casa con tre corti”.
Caratterizzate da un recinto che delimita lo spazio e tre corti disposte agli estremi. Introduce
forme curve che pur avendo un valore estetico predominante, contribuiscono anche alla
funzionalità degli spazi interni.
CASA TUGENDHAT
La villa si trova a Brno, nella Repubblica Ceca. La Villa è
distribuita su vari piani, con l'ingresso situato nella zona più
alta (monte), seguita dal piano interrato (controtterra). La
zona giorno è nella parte inferiore della villa, mentre la zona
notte è nella parte superiore. Questo layout spaziale separa
chiaramente le funzioni abitative.
La disposizione degli ambienti segue una maglia ortogonale, enfatizzando la proporzione e
l'organizzazione degli spazi interni.
La villa adotta una pianta libera, con pilastri strutturali che sono distinti dalle pareti,
permettendo una flessibilità e una fluidità degli spazi interni.
All'interno della zona giorno, ci sono setti murari che separano gli ambienti, spesso interrotti
da pareti vetrate per una trasparenza visiva. È presente anche una parete semicircolare in
legno.
Le vetrate della villa sono progettate per scomparire quando aperte, creando un forte legame
tra gli interni e gli esterni.
Sotto le finestre si trovano i tubi del riscaldamento per prevenire la formazione di condensa,
riflettendo l'attenzione di Mies van der Rohe ai dettagli tecnici e funzionali.
CASA FARNSWORTH
Casa farnsworth, tra il 1945 e il 1950, situata a Plano,
Illinois, vicino al fiume Fox. Questa casa fu concordata
insieme alla committente e doveva essere una sorta di
tempio classico.
La Casa Farnsworth è composta da due livelli sfalsati
collegati da gradini. Uno dei livelli funge da pedana terrazzata, mentre il livello superiore è
occupato dalla struttura principale della casa.
La casa è concepita come una scatola di vetro che poggia su plinti, conferendo un aspetto di
elevazione e leggerezza rispetto al terreno circostante.
Mies van der Rohe progettò la Casa Farnsworth per essere un "vuoto assoluto", trasparente e
aperto al paesaggio circostante, riflettendo ideali di minimalismo e connessione con la
natura. Nonostante la sua concezione moderna e trasparente, la Casa Farnsworth ha avuto
problemi con allagamenti occasionali, causati probabilmente dalla vicinanza al fiume.
L'interno della casa è caratterizzato da un unico volume rivestito in legno, che contiene due
bagni, una parete per la cucina e un camino. Queste pareti interne non toccano la copertura,
creando un senso di spazio fluido e aperto.
La struttura della Casa Farnsworth utilizza travi
longitudinali e trasversali. La copertura è realizzata con
una soletta prefabbricata di profili a U, tipicamente
usata per creare ampi spazi senza l'ingombro di travi
visibili. La Casa Farnsworth è considerata un esempio
paradigmatico dell'architettura moderna e delle idee di
Mies van der Rohe sulla trasparenza, l'eleganza
strutturale e la relazione con il paesaggio circostante.
LAKE SHORE DRIVE APARTAMENTS
Lake Shore Drive Apartments è un edificio per uffici di alta qualità,
situato a New York e realizzato tra il 1954 e il 1958. Progettato da
Ludwig Mies van der Rohe, questo edificio è noto per la sua eleganza
e raffinatezza architettonica.
L'edificio ospita al piano terra una serie di spazi pubblici seguiti da
uffici. La sua struttura è in acciaio brunito e completamente vetrata,
con le travi interne che supportano la struttura e sono nascoste alla
vista esterna per contrastare gli effetti climatici. La facciata è tripartita: una zona porticata
inferiore, un blocco dedicato agli uffici e un piano attico superiore.
Mies van der Rohe ha goduto di grande autonomia nel progettare questa struttura, che si
distingue per interni eleganti con marmi e rivestimenti in travertino. La facciata esterna,
rispettosa del vicino edificio di gusto eclettico, riflette l'attenzione al dettaglio e all'estetica
moderna.
Un elemento distintivo dell'edificio è lo spazio prospiciente, creato deliberatamente arretrato
rispetto alla strada per formare una piazza anteriore. Questo spazio libero consente anche
eventi pubblici come mostre e eventi artistici, arricchendo la vita culturale della zona.
Lake Shore Drive Apartments rappresenta un esempio emblematico dell'architettura
moderna, combinando funzionalità con eleganza e integrando spazi pubblici dinamici nel
tessuto urbano.
CROWN HALL
Crown Hall è situata nel campus dell'Illinois Institute of
Technology (IIT) a Chicago ed è stata completata nel
1956.
Una delle caratteristiche più distintive di Crown Hall è la
sua struttura portante esposta. I pilastri e le travi in
acciaio sono chiaramente visibili sulla facciata esterna e
interna dell'edificio. Questo approccio riflette l'approccio modernista di Mies van der Rohe di
mostrare la struttura portante in modo onesto ed estetico.
E’ celebre per il suo piano libero, che significa che gli spazi interni sono organizzati senza
l'impedimento di muri portanti interni. Questo consente una flessibilità spaziale e un
adattamento dinamico degli ambienti, ideale per un ambiente accademico che promuove la
collaborazione e la creatività.
L'edificio è ampiamente vetrato, con pareti esterne e interne che consentono una
trasparenza visiva attraverso gli spazi. Le grandi finestre favoriscono l'illuminazione naturale e
integrano gli interni con il paesaggio circostante.
Ha utilizzato materiali moderni come acciaio e vetro in modo innovativo. La combinazione di
queste superfici riflette la luce e crea un ambiente luminoso e aperto all'interno.
CONVENTION HALL
Non è stato mai realizzato, si basa sui principi architettonici innovativi sviluppati da Mies,
particolarmente evidenti nella Crown Hall. La struttura è esradossata, ovvero che l'edificio
avrebbe una struttura portante esposta all'esterno, dove gli elementi portanti come pilastri e
travi sono visibili all'esterno anziché essere nascosti dietro rivestimenti. I pilastri sottili e
verticali sostengono il peso della struttura, conferendo un senso di leggerezza e trasparenza
agli spazi interni ed esterni. La copertura dell'edificio sarebbe caratterizzata da una struttura
reticolare di travi, che potrebbe essere visibile esternamente, seguendo il tema della
trasparenza e della leggerezza strutturale. La facciata esterna dell'edificio enfatizza la
separazione tra la struttura portante della copertura e il corpo dell'edificio sottostante, forse
attraverso l'uso di materiali o dettagli architettonici che evidenziano questa distinzione.
NATIONAL GALERIE
L'edificio è concepito come una replica di un tempio
antico. La struttura si basa su uno stilobate elevato,
sopra il quale si estende una trabeazione decorata.
Sono presenti otto pilastri esterni che sostengono la
piastra del solaio. Questi pilastri sono visibilmente
dotati di capitelli, evocando l'estetica classica delle colonne. La piastra del solaio è realizzata
con travi incrociate a 90° e è prefabbricata per garantire una struttura solida e resistente. La
tamponatura vetrata è arretrata rispetto ai pilastri, creando un effetto di profondità e
trasparenza. Il basamento funge da soglia, separando lo spazio urbano dall'ambiente interno
dell'edificio. Nella parte posteriore dell'edificio è visibile un piano inferiore, aggiungendo
profondità e stratificazione agli spazi.
Questo progetto architettonico di Mies van der Rohe non si concentra esclusivamente sulla
forma estetica, ma risolve anche i problemi costruttivi attraverso l'innovazione strutturale e
l'uso efficiente dei materiali. L'edificio è caratterizzato da un programma ricco, alcuni spazi
non sono accessibili a tutti, rifletteno una distribuzione funzionale degli ambienti secondo le
esigenze specifiche del progetto.