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Progetto Rinnovabili

UNIVERSITÀ DI PISA
FACOLTÀ DI INGEGNERIA
LAUREA MAGISTRALE
in Ingegneria Energetica
DIMENSIONAMENTO E ANALISI ECONOMICA DI UN
IMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO A BIOMASSE
Studenti:
Professore:
Leonardo Spagli 599847
Alessandro Franco
Andrea Pagni 598252
a.a. 2023-2024
INDICE
1. INTRODUZIONE ............................................................................................................................ 3
2. IPOTESI E ANALISI SUI CARICHI .............................................................................................. 4
3. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO ............................................ 9
3.1 DIMENSIONAMENTO CALDAIE .......................................................................................... 9
3.2 DIMENSIONAMENTO AUSILIARI ..................................................................................... 13
4. VALUTAZIONE IMPIANTO PV.................................................................................................. 17
5. ANALISI ECONOMICA DELL’INVESTIMENTO ..................................................................... 19
6. ANALISI DI SENSITIVITÀ ......................................................................................................... 24
6.1 ROBUSTEZZA ALLE VARIAZIONI DI COSTO .................................................................. 24
6.2 ROBUSTEZZA ALLE VARIAZIONI DI PREZZO................................................................ 25
7. CONFRONTO CON IMPIANTO A DUE CALDAIE .................................................................. 26
8. APPENDICE .................................................................................................................................. 28
9. BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................................... 33
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Corso di Energie Rinnovabili
1. INTRODUZIONE
L'attuale scenario energetico globale richiede una transizione verso fonti più sostenibili e a basso
impatto ambientale. In questo contesto, il teleriscaldamento rappresenta una soluzione promettente
per garantire comfort termico agli utenti riducendo le emissioni di gas serra e la dipendenza dalle
fonti fossili. Nell'ambito di questa transizione, l'utilizzo di biomasse come combustibile per le caldaie
di teleriscaldamento emerge come un'opzione particolarmente interessante, data la loro disponibilità
locale, il basso impatto ambientale e la loro capacità di essere un'alternativa rinnovabile.
Il presente progetto si propone di condurre un'analisi economica dettagliata sulla realizzazione di una
rete di teleriscaldamento alimentata da una caldaia a biomassa. Questa analisi si concentrerà sulla
valutazione dei costi e dei benefici associati alla progettazione, all'installazione e alla gestione di tale
sistema, nonché sull'analisi della sua redditività nel lungo periodo.
Il caso studio riguarda un piccolo comune del Veneto, situato in un territorio in prevalenza montuoso.
Il comune si trova in zona climatica F con 4000 gradi giorno, per cui non c’è una limitazione sul
periodo e sulla durata del riscaldamento. L’impianto si fa carico di soddisfare 12 utenze pubbliche da
70000 m3 e 19 utenze private (condomini) da 40000 m3 complessivi. La rete di teleriscaldamento è
lunga complessivamente 3400 m ed ha una doppia condotta, una di mandata per l’acqua calda a 90°C
e una di ritorno per l’acqua fredda a 70°C.
Figura 1: Mappa della rete
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2. IPOTESI E ANALISI SUI CARICHI
I dati di partenza per il dimensionamento della rete di teleriscaldamento sono riassunti in tabella 1:
Utenze pubbliche
Utenze private
Volume utenze pubbliche
Volume utenze private
Lunghezza rete A/R
12
19
70000
40000
3400
m3
m3
m
Tabella 1: Dati di partenza
Dalla mappa della rete si possono notare per quali tipi di utenze andiamo a soddisfare il carico
termico; per ognuna di esse si è ipotizzato un orario di apertura e chiusura giornaliero, con differenza
tra feriale/festivo e stagionale. Per quanto riguarda le utenze private, abbiamo ipotizzato che la
volumetria complessiva sia ripartita uniformemente tra i 19 condomini, mentre per le utenze
pubbliche abbiamo stimato qualche differenza sulla base della grandezza in pianta. A questo punto
abbiamo ricavato le potenze di riscaldamento considerando 30 W/m3, dato che il clima è piuttosto
rigido. L’unica differenza tra privato e pubblico sta nel fatto che per le utenze private abbiamo
considerato un fattore di contemporaneità pari a 0.7.
Le tipologie dei carichi con le relative potenze sono riportate in tabella 2:
Edificio
Comunità montana
Casa di riposo
Chiesa parrocchiale
Municipio
Cinema Pave
Casa canonica
Scuola PMI
Scuola media nuova
Palazzetto sport
Istituto tecnico
Case
Volumetria [m3]
5185
5185
5185
5185
5185
2593
10370
10370
10370
10370
40000
Potenza max [kW]
Giorni
156
Lun-Sab
156
Lun-Dom
156
Lun-Dom
156
Lun-Ven, Sab
156
Lun-Dom
78
Lun-Dom
311
Lun-Sab
311
Lun-Sab
311
Lun-Dom
311
Lun-Sab
840
-
Orari
8-14
0-24
0-24
7-19, 7-13
15-24
10-15
7-14
7-14
8-13, 15-23
7-14
0-24
Stagione
NO agosto
NO ferie
NO ferie
NO ferie
NO ferie
NO agosto
NO giu-lug-ago
NO giu-lug-ago
NO agosto
NO giu-lug-ago
NO ferie
Tabella 2: Ipotesi di consumo
Poiché siamo in zona climatica F, non essendoci limitazioni sull’utilizzo del riscaldamento, abbiamo
considerato che questo funzioni tutto l’anno, con delle riduzioni di orario e di potenza nei mesi più
caldi. Abbiamo preso in considerazioni tre giorni tipo: quello invernale (novembre-aprile), mezza
stagione (maggio, settembre e ottobre) ed estivo (giugno-agosto). Gli orari del periodo di
riscaldamento sono riportati in tabella 3.
Stagione
Inverno
Mid season
Estate
Orari stagione
Inizio
0
19
24
Fine
24
8
6
Tabella 3: Orari di riscaldamento
Per quanto riguarda la mezza stagione abbiamo ridotto i consumi dei privati di un fattore 1.5 per
considerare un coefficiente pari a 20 W/m3, mentre per la stagione estiva abbiamo ridotto il carico
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termico di un fattore 3, dato che la tendenza del clima è quella di essere sempre più caldo ed è quindi
ipotizzabile che nei prossimi anni venga sempre meno la necessità di riscaldare in questi mesi.
Nella fascia oraria che va dalle 10 alle 18 nei giorni feriali abbiamo considerato una riduzione del
carico termico dovuto a riscaldamento per le utenze private pari all’80%, considerando che la maggior
parte dei condomini si trovi fuori casa. Nel sabato questa riduzione è pari al 70%, mentre la domenica
al 50%, considerando che nel fine settimana ci sono sempre più persone che si trovano a casa,
nonostante alcuni di essi si possano trovare fuori per motivi di svago.
La nostra rete di teleriscaldamento deve anche soddisfare il carico di ACS, per cui sono state fatte
delle ipotesi di carico anche per questo aspetto. Gli andamenti sono stati stimati sulla base di
andamenti tipici e sono visibili in appendice.
A titolo di esempio si riporta l’andamento dei consumi di alcune utenze nelle figure seguenti.
Figura 2: Consumi abitazioni (invernale)
Figura 3: Consumi palazzetto dello sport (invernale)
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Figura 4: Consumo totale invernale
6
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Figura 5: Consumo totale nelle stagioni
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Figura 6: Consumo totale ACS (invernale)
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3. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO
La nostra rete di teleriscaldamento è composta da un blocco di generazione, delle tubazioni in
acciaio che collegano la generazione con le utenze e un accumulo termico che garantisce il servizio
di ACS in quelle ore in cui non è conveniente utilizzare la generazione.
3.1 DIMENSIONAMENTO CALDAIE
Per dimensionare opportunamente le caldaie è necessario tenere conto che una caldaia a biomasse
risente molto della parzializzazione del carico, di conseguenza spesso è conveniente utilizzare più
caldaie e gestirne il funzionamento. In figura 7 riportiamo l’andamento tipico del rendimento di una
caldaia a biomasse in funzione del fattore di carico e in tabella 4 le potenze massime e minime nei tre
giorni tipo durante la settimana. Queste potenze tengono conto sia della richiesta di riscaldamento
che di quella di ACS.
Figura 7: Rendimento caldaia a biomasse
Stagione
Invernale
Mid
Estiva
Potenza stagionale feriale [kW]
Pot. Massima
Pot. Minima
3090
1103
2343
871
950
591
Pot. Media
1613
559
148
Stagione
Invernale
Mid
Estiva
Potenza stagionale sabato [kW]
Pot. Massima
Pot. Minima
3066
1028
2343
871
950
591
Pot. Media
1604
559
148
Stagione
Invernale
Mid
Estiva
Potenza stagionale domenica [kW]
Pot. Massima
Pot. Minima
1977
809
1697
871
950
591
Pot. Media
1266
513
148
Tabella 4: Potenza richiesta
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Dall’analisi dei dati in tabella è possibile concludere che sono necessarie tre caldaie di taglia diversa
per limitare il più possibile la parzializzazione delle stesse. In particolare, le taglie che permettono
questa efficiente modulazione sono 1400 kW, 1100 kW e 600 kW.
Oltre alla richiesta di energia delle utenze è necessario tenere conto anche delle perdite di rete, causate
dal fatto che abbiamo un fluido caldo che scorre nelle tubazioni e scambia calore con il terreno. In
progetti di simili dimensioni la pratica consiglia di limitarle al di sotto del 10% della potenza di
caldaia, utilizzando uno spessore di materiale isolante di 5-10 cm. Per valutare le perdite è prima
necessario conoscere le dimensioni della tubazione, le quali sono ricavabili dal valore di portata di
progetto. La portata è stata stimata con l’ipotesi di avere un salto termico pari a 20°C tra mandata e
ritorno. Un’altra ipotesi è quella che le perdite non inficino lo scambio termico con le utenze, ma che
abbiano l’unico effetto di aumentare il salto termico visto dalla caldaia ed i relativi consumi.
π‘šΜ‡π»2 𝑂 =
π‘ƒπ‘π‘Žπ‘Ÿπ‘–π‘β„Žπ‘–
𝑐𝑝 ∗ Δ𝑇
𝑑𝑑𝑒𝑏𝑖 = √
4 ∗ π‘šΜ‡π»2 𝑂
𝜌∗πœ‹∗𝑒
Δ𝑇 ∗ 𝑆
π‘„π‘™π‘œπ‘ π‘  = π‘Ÿ
π‘Ÿ
π‘Ÿ
π‘Ÿ
π‘Ÿ2
π‘Ÿ
1
∗ ln (π‘Ÿ2 ) + 1 ∗ ln (π‘Ÿ2 ) +
∗ ln (π‘Ÿ2 )
π‘˜π‘‘π‘’π‘π‘œ
π‘˜
π‘˜
1
1
1
𝑖𝑠
π‘”π‘Ÿπ‘œπ‘’π‘›π‘‘
I risultati sono riassunti in tabella 5:
Salto temperatura
Conducibilità acciaio
Conducibilità isolante
Velocità dell'acqua
Spessore tubazione
Portata acqua
Diametro tubazione
Spessore isolante
Perdite termiche senza is.
Perdite termiche mandata
Perdite termiche ritorno
Perdite termiche totali
Percentuale perdite
20
15
0.02
2
2
36.9
15.3
5.00
85955
71
47
128
4.1%
K
W/mK
W/mK
m/s
cm
kg/s
cm
cm
kW
W/m2
W/m2
kW
-
Tabella 5: Perdite termiche
Alla luce di quanto appena ricavato riportiamo in tabella 6 le potenze delle tre caldaie da catalogo.
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Caldaia
Caldaia 1
Caldaia 2
Caldaia 3
TOTALE
Potenza caldaie [kW]
Potenza richiesta Potenza con perdite Potenza effettiva
1400
1528
1600
1100
1228
1300
600
728
800
3100
3483
3700
Tabella 6: Potenze caldaie
Come detto, le taglie sono state scelte per avere un fattore di carico per ogni singola caldaia quanto
più vicino possibile all’unità, in modo da garantire un rendimento molto alto. Considerando il carico
in un giorno feriale della stagione invernale, i consumi delle utenze sono rappresentati in tabella 7, in
cui sono stati calcolati anche i fattori di carico per ogni situazione, il relativo rendimento del sistema
delle caldaie e, infine, i consumi reali.
Consumi totali utenze
1291
1291
1291
1291
1291
1291
1291
2615
3193
3193
2366
2396
2436
2436
2085
1438
1355
1355
1405
2075
2105
2075
2005
1885
Analisi fattori di carico
3 caldaie
Rendimento 3 caldaie Consumi reali 3 caldaie
99%
80%
1621.4
99%
80%
1621.4
99%
80%
1621.4
99%
80%
1621.4
99%
80%
1621.4
99%
80%
1621.4
99%
80%
1621.4
90%
75%
3504.5
86%
72%
4404.8
86%
72%
4404.8
99%
79%
2986.6
100%
80%
2998.5
84%
71%
3419.9
84%
71%
3419.9
99%
80%
2619.1
90%
74%
1931.4
85%
72%
1892.2
85%
72%
1892.2
88%
73%
1916.2
99%
79%
2615.1
100%
80%
2626.8
99%
79%
2614.9
95%
78%
2586.2
90%
74%
2533.7
Tabella 7: Rendimento caldaie
Analizzando i fattori di carico, si nota che il rendimento medio dell’impianto è pari al 77%. Nei
seguenti grafici verranno rappresentati i momenti di accensione e spegnimento delle caldaie a seconda
del carico richiesto nei tre giorni tipo.
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Corso di Energie Rinnovabili
Figura 8: Funzionamento caldaie
In realtà, nei momenti in cui non sono in funzione le caldaie è comunque presente una richiesta di
carico, principalmente ACS; questo è possibile grazie al fatto che è presente un accumulo termico che
consente di separare temporalmente il carico dalla generazione di energia, le cui dimensioni verranno
valutate in seguito.
I consumi durante l’anno sono riassunti in tabella 8.
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Stagione invernale
Giorni feriali
137
Sabati
22
Domeniche
22
Consumo TOT feriale
6253.5
Consumo TOT sabati
999.5
Consumo TOT domeniche
821.0
MWh
MWh
MWh
Mezza stagione
Giorni feriali
66
Sabati
13
Domeniche
13
Consumo TOT feriale
2905.8
Consumo TOT sabati
246.2
Consumo TOT domeniche
232.1
MWh
MWh
MWh
Stagione estiva
Giorni feriali
66
Sabati
13
Domeniche
13
Consumo TOT feriale
527.5
Consumo TOT sabati
103.9
Consumo TOT domeniche
103.9
MWh
MWh
MWh
Consumo energia annuale
MWh
12193.4
Tabella 8: Consumi annuali
In totale, quindi, ogni anno le caldaie devono generare 12193 MWh.
3.2 DIMENSIONAMENTO AUSILIARI
In questa sezione verranno dimensionati l’accumulo termico di cui abbiamo parlato nel paragrafo
precedente, l’accumulo di biomassa e la pompa di ricircolo.
Per quanto riguarda l’accumulo termico, questo sostanzialmente serve a soddisfare il carico termico
nei momenti in cui questo è molto basso, soprattutto nella stagione estiva, quando l’unico carico
presente è quello di ACS. In particolare, vogliamo che contenga energia sufficiente a soddisfare
l’intero carico di ACS in un giorno estivo.
Il carico di ACS di un giorno estivo è pari a 3596 kWh, supponendo che l’acqua contenuta dentro
l’accumulo sia scaldata a 90°C e che non debba mai essere inferiore a 70°C, il volume di accumulo
necessario sarà pari a:
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π‘‰π‘‘β„Ž =
𝐸𝐴𝐢𝑆
𝑐𝑝 ∗ Δ𝑇 ∗ 𝜌
Consideriamo anche che l’altezza dell’accumulo sia pari a 1.5 volte al diametro. Per valutare il tempo
caratteristico dell’accumulo, cioè il tempo che ci vuole per far diminuire di 1°C la temperatura
dell’acqua, si usa la seguente relazione:
𝜏=
𝜌 ∗ 𝑐𝑝 ∗ π‘‰π‘‘β„Ž
π‘ˆ∗𝐴
In cui si è ipotizzato un coefficiente globale di scambio pari a 0.5 W/m2K.
Infine, calcoliamo il tempo necessario a scaldare l’accumulo nel caso in cui vengano usate tutte le
caldaie.
π‘‘π‘Ÿπ‘–π‘ π‘ =
𝐸𝐴𝐢𝑆
π‘ƒπ‘π‘Žπ‘™π‘‘π‘Žπ‘–π‘’
I risultati di questi calcoli sono mostrati in tabella 9.
Dimensionamento accumulo
Energia max ACS
3596
Grandezza accumulo
154.1
Diametro accumulo
5.08
Altezza accumulo
7.61
τ del serbatoio
2538.19
Tempo richiesto risc.
0.97
kWh
m3
m
m
h
h
Tabella 9: Dimensionamento accumulo termico
Poiché il tempo caratteristico dell’accumulo è molto alto, le perdite termiche verso l’esterno sono
state trascurate durante i processi di calcolo.
Per quanto riguarda il dimensionamento dell’accumulo di biomassa, abbiamo deciso di usare come
combustibile il cippato di legno, con una densità di riferimento ρ=600 kg/m3 e un potere calorifico
LHV=12 MJ/kg. Vogliamo che il nostro accumulo sia in grado di immagazzinare cippato in modo
tale da soddisfare l’intero carico termico di un mese invernale.
Per fare una stima di massima, è stato preso in considerazione l’intero consumo di cippato nel periodo
invernale e diviso per il numero di mesi (sei). Per calcolare il volume di accumulo necessario
dividiamo i consumi di cippato per la densità, e ipotizziamo che il lato dello stabilimento sia il doppio
dell’altezza.
π‘€π‘π‘–π‘π‘π‘Žπ‘‘π‘œ =
π‘‰π‘π‘–π‘π‘π‘Žπ‘‘π‘œ =
𝐸𝑖𝑛𝑣 /6
𝐿𝐻𝑉
π‘€π‘π‘–π‘π‘π‘Žπ‘‘π‘œ
𝜌
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I risultati sono riportati in tabella 10.
Consumi combustibile
Consumi TOT inv.
8074.0
Consumo cippato
2422.2
Consumio cippato mensile
403.7
Volume accumulo
672.8
Lato accumulo
11.04
Altezza accumulo
5.52
MWh
t
t
m3
m
m
Tabella 10: Dimensionamento accumulo cippato
Infine, è stata dimensionata la pompa di ricircolo dell’acqua, tenendo conto delle perdite di carico
distribuite e facendo un’approssimazione su quelle concentrate; in particolare, queste ultime sono
state stimate considerando un coefficiente di perdita concentrata per ogni utenza pubblica e privata.
Le perdite di carico distribuite sono state calcolate con la seguente relazione:
Δβ„Žπ‘‘ = 𝑓
𝐿 𝑒2
[π‘š]
𝐷 2𝑔
Dove 𝑓 è il fattore di attrito, ricavabile dal diagramma di Moody e preso pari a 0.025, 𝑒 è la velocità
dell’acqua che scorre nelle tubazioni, 𝐿 e 𝐷 sono rispettivamente la lunghezza della tubazione e il
diametro della stessa e 𝑔 è l’accelerazione gravitazionale.
La relazione usata per le perdite di carico concentrata invece è la seguente:
𝑒2
Δβ„Žπ‘ = 𝐾
[π‘š]
2𝑔
Dove 𝐾 è una costante che tiene conto di tutte le possibili perdite di carico dovute a cambi di
direzione, curve, ecc. ed è stata stimata pari a 5.
La potenza della pompa è stata poi ricavata usando la relazione:
π‘ƒπ‘π‘œπ‘šπ‘π‘Ž =
π‘šΜ‡π‘”Δβ„Žπ‘‘π‘œπ‘‘
[π‘˜π‘Š]
πœ‚π‘π‘œπ‘šπ‘π‘Ž
Il rendimento è stato preso pari a 0.75 ed il costo di acquisto è stato ipotizzato un valore di 1500 €/kW.
Chiaramente, il risultato ottenuto dal dimensionamento della pompa fornisce una stima della taglia e
in seguito sarà necessario cercare sul catalogo del costruttore una pompa che più si avvicini alla
potenza necessaria.
In tabella 11 sono riportati i dati utilizzati e i risultati ottenuti:
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Dimensionamento pompa di ricircolo
Fattore di attrito
0.025
Velocità dell'acqua
2
m/s
Diametro tubazione
0.16
m
Lunghezza tubazione
3400
m
Portata d'acqua
36.9
kg/s
Numero di utenze
31
Coefficiente K
5
Rendimento della pompa
0.75
Perdite di carico distribuite
108.3
m
Perdite di carico concentrate
31.6
m
Potenza della pompa
67.5
kW
Potenza effettiva della pompa
70
kW
Spesa per la pompa
105000
€
Tabella 11: Dimensionamento pompa di ricircolo
16
Corso di Energie Rinnovabili
4. VALUTAZIONE IMPIANTO PV
Data la presenza di un carico elettrico legato alla pompa di ricircolo, si rende necessario valutare la
possibile convenienza dell’installazione di un impianto fotovoltaico. La pompa è strettamente legata
al funzionamento delle caldaie, dato che i maggiori consumi si hanno per far circolare l’acqua
necessaria al riscaldamento; tuttavia, si avranno anche dei consumi, seppur molto ridotti, anche
quando le caldaie sono spente per far circolare l’acqua destinata all’ACS, per questa valutazione
abbiamo deciso di trascurare.
Per come sono fatti i nostri profili di generazione, solo d’inverno si ha contemporaneità tra
generazione fotovoltaica e richiesta di energia da parte della pompa. Ci accorgiamo subito, quindi,
che avremo bisogno di batterie nella mezza stagione e in estate per spostare la quantità di energia
prodotta a quando ne avremo necessità.
Nelle tabelle seguenti riportiamo il dimensionamento di massima di un impianto fotovoltaico
considerando una superficie disponibile di 1000 m2 e dei moduli da 410 Wp con un costo totale di
1.100 €/kWp installati, riportiamo anche la producibilità e i risparmi sia energetici che economici per
il giorno invernale e di mezza stagione; per quest’ultimo viene ricavato anche il numero di batterie
necessario per l’accumulo elettrico, considerando moduli da 10 kWh.
Energia annua pompa
Energia solare invernale
Energia solare mid-season
Energia solare estiva
Rendimento BOS
Potenza di picco pannello
Area pannello
Area utilizzabile
Numero di pannelli
Potenza impianto PV
Spesa impianto PV
420
0.8
2.5
5.5
0.8
410
2
1000
500
205
225500
MWh
kWh/m2 day
kWh/m2 day
kWh/m2 day
Wp
m2
m2
kW
€
Tabella 12: Dimensionamento impianto PV
Producibilità invernale
Risparmio energetico inv.
Risparmio economico inv.
131.2
23747
4749
kWh/day
kWh/season
€/season
Tabella 13: Producibilità invernale
Producibilità mid-season
Taglia delle batterie
Numero di batterie
Risparmio energetico mid-s.
Risparmio economico mid-s.
410.0
10
41
37720
7544
kWh/day
kWh
kWh/season
€/season
Tabella 14: Producibilità mid-season
17
Corso di Energie Rinnovabili
Nella figura 9 vengono riportate le ore di copertura equivalenti del carico tramite l’impianto
fotovoltaico nel caso invernale e il costo associato a tale impianto in funzione dell’area disponibile
su cui mettere i pannelli. In figura 10, invece, riportiamo il numero di batterie necessarie all’impianto
fotovoltaico e il costo delle stesse, sempre in funzione dell’area disponibile.
Figura 9: Ore di copertura equivalenti
Figura 10: Numero di batterie
Già da un’analisi preliminare è evidente come i costi superino di molto i benefici, a meno che non
prendiamo in considerazione la vendita di energia elettrica in estate.
Tuttavia, non essendo questo l’obiettivo del caso studio in esame, abbiamo deciso di non prendere in
considerazione l’installazione dell’impianto fotovoltaico.
18
Corso di Energie Rinnovabili
5. ANALISI ECONOMICA DELL’INVESTIMENTO
In questa sezione ci occupiamo di capire se investire nella costruzione di una rete di
teleriscaldamento porti ad un ritorno economico, sfruttando anche la presenza di incentivi relativi alla
costruzione di reti di teleriscaldamento alimentate a biomassa, e se è conveniente dal punto di vista
del consumatore.
Prendiamo come riferimento un costo del gas pari a 0.08 €/kWh, mentre la nostra rete di
teleriscaldamento venderà energia elettrica a 0.075 €/kWh, almeno in una prima analisi, in accordo
da alcuni dati trovati in letteratura.
Per calcolare se l’investimento che stiamo facendo è positivo dal punto di vista economico, andiamo
innanzitutto a valutare tutti i costi che dobbiamo sostenere. A partire dall’installazione delle tre
caldaie, abbiamo preso a riferimento i seguenti costi:
•
•
•
Caldaia 1600 kW: 1.000.000 €
Caldaia 1300 kW: 800.000 €
Caldaia 800 kW: 600.000 €
Per un investimento totale pari a 2.400.000 € per la sola installazione delle caldaie.
Per quanto riguarda la rete di tubazione, da dati di letteratura abbiamo considerato un costo di 10 €/m
per tubazioni di 16 cm di diametro, essendo la nostra rete di teleriscaldamento lunga 3400 m il costo
totale ammonta a 34.000 €.
Per i costi dell’isolante, sempre da dati da letteratura, abbiamo trovato un costo di 10 €/m2, per cui il
costo totale dovuto all’isolante è uguale a:
𝐢𝑖𝑠,π‘‘π‘œπ‘‘ = 𝐢𝑖𝑠 ∗ 𝐿𝑑𝑒𝑏𝑖 ∗ πœ‹(𝑑𝑑𝑒𝑏𝑖 + 2𝑠𝑖𝑠 ) = 27.000 €
Dove sis è lo spessore di isolante, tipicamente compreso fra 5 e 10 cm, che nel nostro caso vale 5 cm.
Passando ai costi operativi, andiamo a considerare un costo di manutenzione annuo pari al 5% del
costo delle caldaie, pari quindi a:
πΆπ‘šπ‘Žπ‘›π‘’π‘‘π‘’π‘›π‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ = πΆπ‘π‘Žπ‘™π‘‘π‘Žπ‘–π‘’ ∗ 0.05 = 120.000 €
Inoltre, sono da considerare i costi di cippato che dobbiamo sostenere ogni anno. Considerando un
costo di 0.13 €/kg di cippato, calcoliamo il costo annuale come:
πΆπ‘π‘–π‘π‘π‘Žπ‘‘π‘œ,π‘‘π‘œπ‘‘ = πΆπ‘π‘–π‘π‘π‘Žπ‘‘π‘œ ∗
πΈπ‘‘π‘œπ‘‘
= 618.000 €
𝐿𝐻𝑉 ∗ πœ‚π‘π‘Žπ‘™π‘‘
Passando alla voce dei ricavi, come detto in precedenza consideriamo di vendere l’energia termica ad
un prezzo pari a 0.075 €/kWh, per cui ogni anno il guadagno ammonta a:
πΊπ‘£π‘’π‘›π‘‘π‘–π‘‘π‘Ž = π‘ƒπ‘£π‘’π‘›π‘‘π‘–π‘‘π‘Ž ∗ πΈπ‘‘π‘œπ‘‘ = 914.500 €
Mentre abbiamo un ulteriore guadagno dovuto al costo di allacciamento degli utenti della rete che,
da dati disponibili in letteratura, ammonta a 25 €/kW. Considerando una potenza complessiva
richiesta di 3100 kW, il guadagno è di circa 77.000 €.
Infine, è disponibile un incentivo per la costruzione di reti di teleriscaldamento alimentate a biomassa,
chiamato conto termico 2.0 in cui si offrono contributi a fondo perduto e che coprono una buona
19
Corso di Energie Rinnovabili
percentuale del costo di impianto totale. In particolare, viene restituito il minimo tra il 45% del costo
di investimento delle caldaie e la differenza tra costi ammissibili e ricavi annui, ovvero la differenza
fra il costo di impianto totale e il ricavo del primo anno di installazione. L’incentivo viene erogato
nell’arco di 10 anni dalla messa in funzione della rete.
Nel nostro caso, il 45% dell’investimento iniziale è uguale a 1.080.000 €, mentre la differenza fra
costi ammissibili e ricavi annui è uguale a:
π·π‘–π‘“π‘“π‘’π‘Ÿπ‘’π‘›π‘§π‘Ž = 2.460.000 € − 914.500 € = 1.545.500 €
Di conseguenza, l’incentivo erogato è pari a 1.080.000 €, quindi 108.000 € spalmato uniformemente
nei successivi 10 anni.
Poiché la rete di teleriscaldamento è alimentata a biomasse, avremmo diritto anche all’incentivo dei
certificati bianchi, che non sono stati presi in considerazione in questo elaborato.
Tutti i costi e i guadagni sono riassunti nella tabella 15.
Analisi economiche
Costo caldaia 1
Costo caldaia 2
Costo caldaia 3
Costo TOT caldaie
Costo tubazioni
Costo isolamento
Costo manutenzione (5% inv. in.)
Costo cippato annuale
Ricavi da allacciamento
Ricavo da vendita energia
1 000 000.00 €
800 000.00 €
600 000.00 €
2 400 000.00 €
34 000.00 €
27 053.73 €
120 000.00 €
617 589.56 €
77 500.00 €
914 507.62 €
Calcolo incentivo
Massimo rimborso su centrali di produzione
Differenza costi ammissibili e ricavo annuo
Ricavo incentivo anno zero
1 080 000.00 €
1 546 546.11 €
1 080 000.00 €
Tabella 15: Costi e ricavi sostenuti
A questo punto ci occupiamo di analizzare i flussi di cassa del nostro impianto. All’anno zero
dobbiamo considerare tutti i costi di installazione, tra cui il costo delle caldaie, delle tubazioni e
dell’isolante, dai quali dobbiamo sottrarre i ricavi dall’allacciamento alla rete dei clienti. Negli anni
successivi si hanno dei costi operativi dovuti all’acquisto del cippato come combustibile e della
manutenzione ordinaria delle caldaie e dei ricavi dalla vendita di energia termica alle utenze e
dall’incentivo del conto termico per i primi dieci anni.
Tutti i flussi di cassa dovranno essere attualizzati all’anno zero, usando la relazione:
(𝑛)
πΉπΆπ‘Žπ‘‘π‘‘ =
𝐹𝐢 (𝑛)
(1 + 𝑑)𝑛
Dove t è il tasso di sconto, ipotizzato al 3%, ed n è l’anno a cui stiamo facendo riferimento.
20
Corso di Energie Rinnovabili
Considerata una vita utile di 30 anni dell’impianto, riportiamo in tabella 16 i flussi di cassa e la
relativa cumulata:
Anno
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
-
Spesa annuale
2 461 054 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
737 590 €
Ricavi annuali
77 500 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
914 508 €
Ricavi da incentivo
Flussi di cassa attualizzati
Cumulata attualizzata
-€ 2 383 554 € 2 383 554 €
108 000 €
276 619.47 € 2 106 934.26 €
108 000 €
268 562.60 € 1 838 371.66 €
108 000 €
260 740.38 € 1 577 631.28 €
108 000 €
253 146.00 € 1 324 485.27 €
108 000 €
245 772.82 € 1 078 712.45 €
108 000 €
238 614.39 € 840 098.07 €
108 000 €
231 664.45 € 608 433.61 €
108 000 €
224 916.95 € 383 516.67 €
108 000 €
218 365.97 € 165 150.70 €
108 000 €
212 005.79 €
46 855.09 €
-€
127 809.37 €
174 664.46 €
-€
124 086.77 €
298 751.23 €
-€
120 472.59 €
419 223.81 €
-€
116 963.68 €
536 187.49 €
-€
113 556.97 €
649 744.46 €
-€
110 249.48 €
759 993.95 €
-€
107 038.33 €
867 032.28 €
-€
103 920.71 €
970 952.99 €
-€
100 893.90 €
1 071 846.89 €
-€
97 955.24 €
1 169 802.13 €
-€
95 102.17 €
1 264 904.30 €
-€
92 332.21 €
1 357 236.51 €
-€
89 642.92 €
1 446 879.43 €
-€
87 031.96 €
1 533 911.39 €
-€
84 497.05 €
1 618 408.44 €
-€
82 035.97 €
1 700 444.41 €
-€
79 646.57 €
1 780 090.98 €
-€
77 326.77 €
1 857 417.75 €
-€
75 074.53 €
1 932 492.29 €
-€
72 887.90 €
2 005 380.18 €
Tabella 16: Flussi di cassa attualizzati
Per valutare i benefici economici dell’impianto si usano alcuni parametri finanziari tipici, tra cui:
𝐹𝐢 (𝑛)
•
𝑉𝐴𝑁 = ∑𝑛𝑖=0 (1+𝑑)𝑛
•
𝑉𝐴𝑁(𝑑 𝑇𝐼𝑅 ) = ∑𝑛𝑖=0 (1+𝑑 𝑇𝐼𝑅)𝑛 = 0
•
𝑃𝐡𝑇: ∑𝑃𝐡𝑇
𝑖=0 (1+𝑑)𝑛 = 0
𝐹𝐢 (𝑛)
𝐹𝐢 (𝑛)
Il VAN (Valore Attuale Netto) è la sommatoria dei flussi di cassa attualizzati, ovvero quello che rimane
alla fine del periodo di investimento.
Il TIR (Tasso Interno di Rendimento) è quel valore del tasso di sconto t che annulla il VAN alla fine
della vita utile dell’impianto.
Infine, il PBT (Payback Time) è il tempo, misurato solitamente in anni, che occorre per annullare il
VAN, ovvero rientrare dall’investimento.
21
Corso di Energie Rinnovabili
Riportiamo i risultati relativi a questo investimento in Tabella 17 e l’andamento dei flussi di cassa in
figura 11.
Risultati
VAN
2 005 380.18 €
VAN/Inv. In.
81%
TIR
10%
PBT
9.8
Tabella 17: Risultati investimento
Figura 11: Flussi di cassa attualizzati
Si nota dopo i 10 anni un abbassamento della pendenza della curva a causa della fine dell’erogazione
dell’incentivo, ma grazie a questo riusciamo a rientrare molto prima nell’investimento.
Anche per quanto riguarda i privati c’è una convenienza nell’allacciarsi a questa rete, perché anche
ipotizzando un costo del gas pari a 0.08 €/kWh, quest’ultimi dovrebbero pagare un’energia termica
superiore a quella consumata a causa della presenza di un certo rendimento della caldaia privata:
πΆπ‘‘β„Ž,π‘”π‘Žπ‘  =
πΆπ‘”π‘Žπ‘ 
πœ‚π‘π‘Žπ‘™π‘‘,π‘‘π‘Ÿπ‘Žπ‘‘
=
0.08
= 0.089€/π‘˜π‘Šβ„Ž > 0.075 €/π‘˜π‘Šβ„Ž = πΆπ‘‘β„Ž,π‘‘π‘’π‘™π‘’π‘Ÿπ‘–π‘ π‘
0.9
22
Corso di Energie Rinnovabili
In tabella 18 riportiamo il confronto tra la soluzione con caldaia privata e quella con
teleriscaldamento.
En. TOT condomini
Numero di case
En. per appartamento
Costo annuo con rtr
Costo annuo con gas
Prezzo rtr massimo
4344670
190
22866.68
1715.00
2032.59
0.089
kWh
kWh
€/anno
€/anno
€/kWh
Tabella 18: Confronto prezzi
23
Corso di Energie Rinnovabili
6. ANALISI DI SENSITIVITÀ
In questo capitolo vogliamo valutare cosa succede dal punto di vista dell’investitore e dal punto di
vista delle utenze qualora variassero i costi di installazione delle caldaie e il costo del cippato.
6.1 ROBUSTEZZA ALLE VARIAZIONI DI COSTO
Prezzo del cippato [€/kg]
In tabella 19 si riportano i tempi di ritorno dell’investimento qualora variassero i costi delle caldaie e
del cippato.
9.8
0.05
0.06
0.07
0.08
0.09
0.1
0.11
0.12
0.13
0.14
0.15
0.16
Costo di investimento [€]
1500000 1750000 2000000 2250000 2500000 2750000
2.34
2.74
3.16
3.59
4.02
4.47
2.53
2.96
3.42
3.88
4.36
4.84
2.75
3.22
3.72
4.23
4.75
5.28
3.00
3.53
4.08
4.64
5.21
5.80
3.32
3.90
4.51
5.14
5.78
6.44
3.71
4.36
5.05
5.76
6.49
7.24
4.20
4.94
5.73
6.55
7.40
8.27
4.84
5.70
6.63
7.60
8.60
9.65
5.71
6.74
7.87
9.04
10.46
12.84
6.97
8.24
9.67
12.08
15.50
20.22
8.95
11.04
14.99
20.83
30.00
30.00
14.69
21.88
30.00
30.00
30.00
30.00
Tabella 19: Sensitività di costo
Si nota come il nostro impianto sia molto sensibile alle variazioni di prezzo del cippato; tuttavia,
abbiamo considerato nel caso base un prezzo piuttosto alto, solitamente si trovano anche a prezzi più
accessibili, compresi fra 0.06 e 0.10 €/kg. Quando questo raggiunge prezzi vicino ai 0.15 €/kg,
l’investimento non risulta più conveniente se non per costi di investimento molto bassi e solo grazie
alla presenza dell’incentivo.
Il nostro caso si colloca in una fascia intermedia di convenienza.
Come ulteriore esempio, si mostrano gli andamenti dei flussi di cassa in figura 12 nei casi di costo
delle caldaie di 2.000.000 € e un prezzo del cippato di 0.098 €/kg e nel caso del costo di 2.800.000 €
e il prezzo del cippato di 0.15 €/kg.
24
Corso di Energie Rinnovabili
Figura 12: Flussi di cassa a confronto
6.2 ROBUSTEZZA ALLE VARIAZIONI DI PREZZO
Prezzo del cippato [€/kg]
Supponendo di voler rientrare dall’investimento in 10 anni, vogliamo capire come deve cambiare il
prezzo dell’energia venduta dalla rete di teleriscaldamento e se questo prezzo rimane più o meno
conveniente rispetto al prezzo di vendita del gas. Imponendo il VAN nullo dopo un tempo pari a 10
anni, e facendo variare il costo di investimento e il prezzo del cippato, otteniamo in tabella 20 il
prezzo a cui dobbiamo vendere l’energia per rientrare dall’investimento in quel periodo di tempo. In
rosso abbiamo il caso in cui il prezzo del gas risulta essere più vantaggioso del prezzo dell’energia
della rete di teleriscaldamento, in giallo il prezzo è più conveniente del gas ma peggiore rispetto al
caso base preso in esame e in verde un prezzo più conveniente rispetto al nostro caso base.
Costo di investimento [€]
0.075327 1500000 1750000 2000000 2250000 2500000 2750000
0.05
0.0342 € 0.0362 € 0.0384 € 0.0406 € 0.0428 € 0.0450 €
0.06
0.0384 € 0.0403 € 0.0425 € 0.0447 € 0.0469 € 0.0491 €
0.07
0.0426 € 0.0445 € 0.0467 € 0.0489 € 0.0511 € 0.0533 €
0.08
0.0467 € 0.0487 € 0.0509 € 0.0531 € 0.0553 € 0.0575 €
0.09
0.0509 € 0.0529 € 0.0551 € 0.0573 € 0.0595 € 0.0617 €
0.1
0.0551 € 0.0571 € 0.0593 € 0.0615 € 0.0637 € 0.0659 €
0.11
0.0593 € 0.0612 € 0.0634 € 0.0656 € 0.0678 € 0.0700 €
0.12
0.0635 € 0.0654 € 0.0676 € 0.0698 € 0.0720 € 0.0742 €
0.13
0.0676 € 0.0696 € 0.0718 € 0.0740 € 0.0762 € 0.0784 €
0.14
0.0718 € 0.0738 € 0.0760 € 0.0782 € 0.0804 € 0.0826 €
0.15
0.0760 € 0.0780 € 0.0802 € 0.0824 € 0.0846 € 0.0868 €
Tabella 20: Sensitività al prezzo
In molto scenari risulta più conveniente l’allacciamento alla nostra rete rispetto all’utilizzo di una
caldaia a gas.
25
Corso di Energie Rinnovabili
7. CONFRONTO CON IMPIANTO A DUE CALDAIE
Chiaramente la soluzione a tre caldaie non è l’unica possibile, anzi, è sicuramente più onerosa dal
punto di vista dell’investimento iniziale rispetto ad acquistarne in numero minore, una sola oppure
due. Tuttavia, i vantaggi, come già accennato, si hanno in termini di funzionamento operativo; con
fattori di carico mediamente più alti, infatti, si avrà un rendimento maggiore e, conseguentemente, un
consumo minore. Vediamo in tabella 21 quali sono i valori del fattore di carico, del rendimento e del
consumo per ogni ora del giorno feriale invernale, nel caso in cui l’impianto fosse costituito da due
caldaie uguali da 1700 kW.
Consumi totali utenze
1291
1291
1291
1291
1291
1291
1291
2639
3217
3217
2390
2420
2460
2460
2109
1438
1355
1355
1405
2075
2105
2075
2005
1885
Analisi fattori di carico
FC
Rendimento
76%
67%
76%
67%
76%
67%
76%
67%
76%
67%
76%
67%
76%
67%
78%
68%
95%
77%
95%
77%
70%
64%
71%
64%
72%
65%
72%
65%
62%
59%
85%
72%
80%
69%
80%
69%
83%
70%
61%
59%
62%
59%
61%
59%
59%
58%
55%
56%
Consumi reali caldaie
1932.1
1932.1
1932.1
1932.1
1932.1
1932.1
1932.1
3895.9
4175.3
4175.3
3750.7
3769.2
3793.4
3793.4
3562.9
2009.6
1967.2
1967.2
1993.2
3538.2
3559.6
3537.8
3485.5
3390.9
Tabella 21: Rendimento caldaie
Come possiamo notare dai dati in tabella, si ha una media del fattore di carico pari al 74% e un
rendimento medio delle caldaie pari al 66%, di gran lunga inferiore a quello della soluzione a tre
caldaie. Già da questo si intuisce che, essendo il nostro impianto molto sensibile alle variazioni di
prezzo del cippato, un consumo di energia anche di poco maggiore comporta una spesa aggiuntiva
non trascurabile.
In tabella 22 possiamo vedere quanti kWh di energia e quanti kg di cippato si possono risparmiare
utilizzando la soluzione con tre caldaie rispetto a quella con due sole caldaie.
26
Corso di Energie Rinnovabili
Consumi mensili a confronto
Consumo 3 caldaie
Consumo 2 caldaie
Cippato 3 caldaie
Risparmio energia
Cippato 2 caldaie
Risparmio cippato
1791496
2093403
301907.3
537.4
628.0
90.6
kWh
kWh
t
t
t
t
Tabella 22: Consumi mensili nelle due soluzioni
Con questo risparmio di cippato si può evitare un costo di circa 11.000 €/mese, con il quale si può
ampiamente sopperire all’eventuale differenza di prezzo di acquisto tra le due soluzioni.
In tabella 23 possiamo visualizzare i risultati dell’analisi economica effettuata sulla soluzione a due
caldaie, i quali risultano molto peggiori rispetto all’altra casistica, come potevamo aspettarci.
Risultati
VAN
VAN/Inv. Iniziale
TIR
PBT
89 838.38 €
4%
3%
27.1
Tabella 23: Risultati investimento due caldaie
In ultima analisi, riportiamo in figura 13 i grafici di utilizzo delle due caldaie nell’arco di una giornata
feriale invernale, notando come in questo caso le fasi di accensione/spegnimento siano ridotte in
frequenza. Questo è sicuramente un vantaggio dal punto di vista della vita utile delle stesse.
Figura 13: Confronto frequenze di utilizzo nelle due casistiche
Nel caso a tre caldaie le fasi di accensione/spegnimento sono più frequenti e spesso si hanno intervalli
di utilizzo/riposo di breve durata; questo, oltre ad essere dannoso in termini di vita utile, rappresenta
una sfida dal punto di vista della gestione dell’impianto.
27
Corso di Energie Rinnovabili
8. APPENDICE
ORARIO
Comunità
montana
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
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0
0
156
156
156
156
156
156
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0
0
0
0
0
0
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0
ORARIO
Comunità
montana
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5
6
7
8
9
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11
12
13
14
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18
19
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23
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0
0
0
0
0
0
0
156
156
156
156
156
156
156
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Consumi stagione invernale in kW, giorno feriale [0-24]
Scuola
Casa di
Chiesa
Cinema
Casa
Scuola
Municipio
media
riposo parrocchiale
Pave
canonica
PMI
nuova
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156
0
0
0
0
0
156
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156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
156
0
0
311
311
156
156
156
0
0
311
311
156
156
156
0
0
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
156
156
78
0
0
156
156
156
156
0
0
0
156
156
156
156
0
0
0
156
156
156
156
0
0
0
156
156
156
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
Consumi stagione invernale in kW, sabato [0-24]
Scuola
Casa di
Chiesa
Cinema
Casa
Scuola
Municipio
media
riposo parrocchiale
Pave
canonica
PMI
nuova
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
156
0
0
311
311
156
156
156
0
0
311
311
156
156
156
0
0
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
156
0
78
311
311
156
156
0
0
78
311
311
156
156
0
156
78
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
0
156
0
0
0
156
156
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156
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0
0
Palazzetto Istituto
sport
tecnico
0
0
0
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0
0
0
0
311
311
311
311
311
311
0
311
311
311
311
311
311
311
311
311
0
0
0
0
0
0
0
311
311
311
311
311
311
311
311
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Palazzatto Istituto
sport
tecnico
0
0
0
0
0
0
0
0
311
311
311
311
311
311
0
311
311
311
311
311
311
311
311
311
0
0
0
0
0
0
0
311
311
311
311
311
311
311
311
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Case
TOT
840
840
840
840
840
840
840
840
840
840
170
170
170
170
170
170
170
170
170
840
840
840
840
840
1151
1151
1151
1151
1151
1151
1151
2240
2707
2707
2114
2114
2114
2114
1803
1181
1103
1103
1103
1773
1618
1618
1618
1618
Case
TOT
840
840
840
840
840
840
840
840
840
840
250
250
250
250
250
250
250
250
250
840
840
840
840
840
1151
1151
1151
1151
1151
1151
1151
2240
2707
2707
2194
2194
2194
2194
1728
1106
1028
1028
1028
1618
1618
1618
1618
1618
28
Corso di Energie Rinnovabili
ORARIO
Comunità
montana
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
ORARIO
Comunità
montana
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Consumi stagione invernale in kW, domenica [0-24]
Scuola
Scuola
Casa
Cinema
Chiesa
Casa di
media
Municipio
PMI
canonica
Pave
riposo parrocchiale
nuova
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
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156
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0
156
156
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0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
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0
0
156
156
0
0
78
0
0
156
156
0
0
78
0
0
156
156
0
0
78
0
0
156
156
0
0
78
0
0
156
156
0
0
78
156
0
156
156
0
0
0
156
0
156
156
0
0
0
156
0
156
156
0
0
0
156
0
156
156
0
0
0
156
0
156
156
0
0
0
156
0
156
156
0
0
0
156
0
156
156
0
0
0
156
0
156
156
0
0
0
156
0
156
156
Consumi stagione intermedia in kW, giorno feriale [8-20]
Scuola
Casa di
Chiesa
Cinema
Casa
Scuola
Municipio
media
riposo parrocchiale
Pave
canonica
PMI
nuova
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
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0
0
0
0
156
156
156
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0
311
311
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0
0
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0
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0
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0
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156
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156
156
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156
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0
0
156
156
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156
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156
156
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156
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0
0
Palazzatto Istituto
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sport
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311
311
311
311
311
311
0
311
311
311
311
311
311
311
311
311
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0
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0
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tecnico
0
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0
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0
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0
0
0
0
0
0
311
311
311
311
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0
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0
0
0
0
311
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0
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0
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0
0
0
0
0
Case
TOT
840
840
840
840
840
840
840
840
840
840
420
420
420
420
420
420
420
420
420
840
840
840
840
840
1151
1151
1151
1151
1151
1151
1151
1151
1462
1462
1120
1120
1120
1120
809
1276
1198
1198
1198
1618
1618
1618
1618
1618
Case
TOT
560
560
560
560
560
560
560
560
0
0
0
0
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0
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0
560
560
560
560
871
871
871
871
871
871
871
1960
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1338
1338
1338
1338
29
Corso di Energie Rinnovabili
Consumi stagione estiva in kW, giorno feriale [21-7]
Scuola
Scuola
Casa
Cinema
Chiesa
Casa di
media
Municipio
PMI
canonica
Pave
riposo parrocchiale
nuova
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
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0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
0
0
0
0
0
156
156
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0
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0
0
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0
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2
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11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
ORARIO
Comunità
montana
Casa di
riposo
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
0
0
0
0
0
0
0
0
2
2
2
2
2
2
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10
10
10
10
10
10
10
40
40
40
20
20
20
20
20
20
20
20
40
40
40
10
10
10
Palazzatto Istituto
tecnico
sport
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Case
TOT
280
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280
280
280
280
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0
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0
0
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591
591
591
591
591
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Consumi stagione invernale in kW di ACS
Chiesa
Municipio
parrocchiale
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
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2
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2
2
2
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2
2
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0
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0
0
0
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
0
0
0
0
Cinema
Pave
Casa
canonica
Scuola
PMI
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
7
7
7
7
7
7
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7
7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
5
5
5
5
5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10
10
10
10
10
10
10
10
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Scuola media Palazzetto
nuova
sport
0
0
0
0
0
0
0
7
7
7
7
7
7
7
7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10
10
10
40
40
40
0
10
10
10
40
40
10
10
40
40
Istituto
tecnico
Case
TOT
0
0
0
0
0
0
0
7
7
7
7
7
7
7
7
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
200
300
300
80
80
120
120
120
80
80
80
80
80
300
300
200
80
12
12
12
12
12
12
12
271
383
383
148
178
218
218
178
129
124
124
174
174
359
329
259
139
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Corso di Energie Rinnovabili
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Corso di Energie Rinnovabili
Anno
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
-
Spesa annuale Ricavi annuali Ricavi da incentivo Flussi di cassa attualizzati
Cumulata attualizzata
2 261 054 €
77 500 €
-€ 2 183 554 € 2 183 554 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
166 895 € 2 016 659 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
162 034 € 1 854 625 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
157 314 € 1 697 311 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
152 732 € 1 544 579 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
148 284 € 1 396 295 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
143 965 € 1 252 330 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
139 772 € 1 112 559 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
135 701 € 976 858 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
131 748 € 845 110 €
841 606 €
914 508 €
99 000 €
127 911 € 717 199 €
841 606 €
914 508 €
-€
52 666 € 664 533 €
841 606 €
914 508 €
-€
51 132 € 613 402 €
841 606 €
914 508 €
-€
49 642 € 563 759 €
841 606 €
914 508 €
-€
48 196 € 515 563 €
841 606 €
914 508 €
-€
46 793 € 468 770 €
841 606 €
914 508 €
-€
45 430 € 423 340 €
841 606 €
914 508 €
-€
44 107 € 379 234 €
841 606 €
914 508 €
-€
42 822 € 336 412 €
841 606 €
914 508 €
-€
41 575 € 294 837 €
841 606 €
914 508 €
-€
40 364 € 254 473 €
841 606 €
914 508 €
-€
39 188 € 215 285 €
841 606 €
914 508 €
-€
38 047 € 177 238 €
841 606 €
914 508 €
-€
36 939 € 140 300 €
841 606 €
914 508 €
-€
35 863 € 104 437 €
841 606 €
914 508 €
-€
34 818 € 69 619 €
841 606 €
914 508 €
-€
33 804 € 35 815 €
841 606 €
914 508 €
-€
32 819 € 2 995 €
841 606 €
914 508 €
-€
31 864 €
28 868 €
841 606 €
914 508 €
-€
30 935 €
59 804 €
841 606 €
914 508 €
-€
30 034 €
89 838 €
Appendice 1: Flussi di cassa 2 caldaie
32
Corso di Energie Rinnovabili
9. BIBLIOGRAFIA
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0000094.28-07-2022.pdf (mase.gov.it)
Le reti di distribuzione_IT.pdf (caleffi.com)
547-22alla.pdf (arera.it)
bressanone_2018.pdf (ilteleriscaldamento.eu)
PSV Oggi 2024: l'andamento del prezzo del gas metano (luce-gas.it)
Prezzo del cippato ad aprile 2023 (energiadallegno.it)
TESI telerisc.pdf
Stampa pubblicazione (agenziaentrate.gov.it)
caldaie_a_biomassa_viessmann_110_13000_kW.pdf
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