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DDT

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IL DDT (C14H9Cl5)
Che cos’è?
Il para-diclorodifeniltricloroetano o DDT (in alcuni paesi
noto come FLIT) è un solido incolore altamente idrofobico, è quasi
insolubile nell’acqua ma ha una buona solubilità nella maggior parte
dei solventi organici, nel grasso e negli oli.
È un IDROCARBURO CLORATO
utilizzato come insetticida o erbicida,
sintetizzato per la prima volta nel
1874, nell’Università di Strasburgo,
dal chimico tedesco Muller.
LA STORIA DEL DDT
Il DDT entrò in uso negli Stati Uniti nel 1942, durante la seconda
guerra mondiale; era utilizzato per sterminare gli insetti che
portavano malattie, come: tifo, febbre gialla, malaria…
Nel 1945 Churchill, il primo ministro del Regno Unito, si riferì al
DDT come a qualcosa di miracoloso, per l’utilità avuta nella guerra e
nel 1948 fu assegnato Muller il premio Nobel per la Medicina.
Tuttavia, nel dopoguerra, l’abuso del DT si fece sempre più esteso ai
fini di sanità pubblica e come insetticida per proteggere gli alberi, le
colture agricole… Per questo motivo fu necessario utilizzare dosi
sempre maggiori per ottenere gli stessi risultati e favorì lo sviluppo
di specie di insetti dannosi resistenti all’insetticida. Inoltre questo
composto degradandosi molto lentamente permane sul suolo per
molti anni e si diffonde per via aerea.
Dal 1972 viene proibito negli Usa e dal 1978 anche in Italia. Per
l'Unione europea il Ddt presenta possibili effetti cancerogeni e
l'Agenzia Internazionale per il cancro (Iarc) lo inserisce nella
categoria 2B “possibile cancerogeno
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