Domande esame linguistica Tre libri Primo libro: Le lingue e il linguaggio 1 capitolo - Cos’è la semantica? Studio del significato delle espressioni linguistiche - Cos’è la pragmatica? Studio dell’uso delle espressioni linguistiche -Cos’è il significato? Modo di indicare la realtà mediante le espressioni linguistiche,costituito da concetti espressi in ciascuna lingua con i quali ci riferiamo alla realtà esterna alla lingua stessa.Le diverse lingue possono riferirsi alla stessa realtà esprimendo i significati in modo diverso (fingers e dita) -Cos’è il riferimento? Realtà denotata da queste espressioni Denotazione: termini che indicano estensivamente l’intera classe alla quale appartengono più individui (Venere) Connotazione: attributo implicati dal termine stesso che determinano sfumature semantiche legati o alle proprietà dei singoli individui di una classe o (da un punto di vista linguistico) a elementi soggettivi (stella del mattino, stella della sera) Semantica lessicale: ambito che si occupa del significato delle parole e delle relazioni semantiche tra le parole Omonimia: due parole diverse che hanno la stessa forma con significati diversi (vite,letto,spesso) Polisemia: parola che presenta più significati in qualche misura legati tra loro (esecuzione,mano) Metafora: uso traslato di una parola sulla base di una parziale somiglianza tra il significato che potremmo chiamare “fondamentale” e il significato traslato (“vite” può essere spiegato come un’estensione metaforica di “pianta” a quello di “utensile”,infatti la filettatura della vite “utensile” assomiglia al viticcio della vite “pianta”) Metonimia: estensione del significato di una parola ad un altro significato connesso al primo per contiguità (estensione data dalla pluralità di significati della parola “mano”dove il significato fondamentale è quello di “arto” ma visto che con esso si gioca a carte o si spalma la vernice etc., “mano” ha assunto ulteriori significati) Sinonimia: due parole che hanno forme diverse ma quasi lo stesso significato (sovente e frequentemente sono sinonimi dell’avverbio “spesso”) Antonimia: espressione di due parole di significato opposto che permettono però l’esistenza di entità intermedie (grigio tra bianco e nero,tiepido tra caldo e freddo) Le relazioni antonimiche sono di significati: contrari e opposti Contrari: due parole di significato opposto graduale (bianco e nero,caldo e freddo) Contraddittori: due parole di significato opposto (Si/no,scapolo/sposato) Iponimia: parole incluse nel significato di altre parole (uccello è incluso nel significato di airone) Iperonima: parole che includono il significato di altre parole (uccello include il significato di animale) Semantica frasale: ambito che si occupa del significato delle frasi e delle relazioni semantiche tra le frasi Principio di composizionalità: il significato di una frase è la combinazione del significato delle parole ma è un principio restrittivo in quanto---> le frasi possono contenere “qualcosa in più”) rispetto al significato dei singoli elementi che le compongono e poi ---> alcune frasi complesse hanno un significato non ricavabile dalle singole parole da cui sono costituite (“essere al verde”) Casi in cui il principio di composizionalità funziona: Connettivi proposizionali o frasali: elementi che congiungono parole e frasi legandole tra loro in unità di complesse (congiunzioni come “e”,”o”) Contraddizione: una frase complessa tramite connettivo “e” è vera se e solo se le frasi semplici che la compongono sono tutte vere (“oggi piove e non piove” --->non possono essere entrambe vere quindi è automaticamente falsa) Tautologia: una frase complessa formata tramite connettivo “o” è vera se e solo se una delle due frasi semplici da cui è formata è vera (tra “oggi piove” o “oggi non piove”una frase è automaticamente vera) Analicità: la verità o la falsità della frase dipende dal significato degli elementi che la compongono (“Scapolo è non sposato” in quanto scapolo è sinonimo di non sposato) Presupposizione: verità della frase dipende da conoscenze esterne (“Gianni è un uomo” o “Felix è un gatto” si verificano dalla natura) Pragmatica: branca della linguistica che studia l’uso delle lingue in situazioni comunicative concrete Atti linguistici: uso del linguaggio umano consiste nell’esecuzione di atti linguistici Locutorio: la pronuncia di determinate parole o frasi Proposizionale: espressione che hanno come riferimento le entità e la predicazione delle proprietà (“Gianni ha telefonato” l’atto consiste nel riferirsi all’individuo Gianni e nel connetterlo alla proprietà di aver telefonato in un momento precedente a quello cui compiamo l’atto linguistico) Illocutorio: un consiglio,una promessa,un ordine etc. Perlocutorio: il tentativo di produrre un determinato effetto sull’interlocutore (ottenere informazioni,fargli compiere un’azione etc.) Tipi di atti illocutori ---> performativi Enunciati performativi: non sono né veri e né falsi ma sono necessarie determinate condizioni (felicità o infelicità) per realizzarsi in quanto atti (dichiaro l’imputato colpevole,prometto che domani partirò) Enunciati constatativi : possono essere veri o falsi (l’albero è verde) Quattro categorie che regolano la conversazione chiamate MASSIME: Quantità: dai le informazioni necessarie Qualità: sii veritiero in base alle prove in tuo possesso Relazione: fornisci solo le informazioni pertinenti alla conversazione Modalità: sii ordinato e conciso,evita le ambiguità 2 Capitolo Sociolinguistica : Branca che si occupa dell’uso linguistico nella dimensione sociale: come i parlanti nelle diverse situazioni sociali usano la lingua. Il concetto centrale in sociolinguistica è la variazione dell’uso della lingua nelle diverse dimensioni sociali. Nelle diverse situazioni comunicative i parlanti adottano differenti registri adeguati alla situazione specifica. Solo in una situazione ideale si ha una comunità linguistica omogenea, nella realtà i parlanti posseggono un repertorio di codici. Comunità linguistica: insieme di tutte le persone che parlano una determinata lingua o una sua varietà e ne condividono le norme d’uso, è stratificata non omogenea. Repertorio linguistico: insieme dei codici e delle varietà che un parlante è in grado di padroneggiare all’interno del repertorio più ampio e diffuso della comunità cui appartiene Code switching: capacità del parlante di cambiare i codici linguistici che padroneggia usando di volta in volta quello più adatto alla situazione sociocomunicativa