12 Il cielo dei GRECI – santuari e divinità .
DOVE?
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Tutta la Grecia e le sue colonie.
Lo storico Erodoto chiamava “ tò Hellenikòn” (identità greca)
l’insieme degli elementi comuni a tutto il mondo ellenico . La
consapevolezza di questa identità comune non impedì lo scatenarsi di
guerre ma non venne mai del tutto meno soprattutto quando si trattava di
contrapporre i Greci nei loro insieme rispetto ad altri popoli definiti “
barbari”.
La religione era un elemento essenziale della cultura greca dell'età
arcaica e classica e riguardava soprattutto la dimensione civica e
collettiva. Era percepita come una realtà onnipresente ; i greci
consideravano il mondo e la vita come prodotto di forze superiori
all'uomo : gli dei. Il divino stava alla base di ogni essere e di ogni fatto.
La religione greca non ebbe un libro sacro ma furono poeti come Omero
ed Esiodo a definire i tratti della concezione religiosa greca e a partire da
loro si può parlare di religione olimpica ( dei che e abitano le dimore del
monte Olimpo )
Era una religione politeista con un gran numero di divinità distinte e
gerarchizzate fra loro ognuna delle quali è sovraintendeva a uno o più ambiti
specifici del mondo e dell'esistenza umana .Secondo esiodo all'origine del
mondo c'era fatta il chàos ; solo successivamente nacque come prima divinità
la Terra e più tardi fu la volta degli altri esseri divini.
Al vertice del Pantheon olimpico si trovava Zeus che aveva il dominio sul
cielo e sui fenomeni naturali. Poseidone, fratello di Zeus dominava il mare ;
Apollo era il signore delle arti ,della profezia e della medicina. Artemide
dominava sui boschi e sui luoghi montani; Hermes era il messaggero degli dei
e il protettore dei commerci ; Efesto il dio dei mestieri artigianali , Atena dea
della sapienza e delle arti femminili come la tessitura; Era ,sorella e moglie di
Zeus, aveva il dominio sui matrimoni e sulle nascite.
Si parla di concezione antropomorfa della divinità perché gli dei erano
concepiti a immagine e somiglianza degli uomini : erano dotati di emozioni
passioni e sentimenti analoghi a quelli degli uomini. Gli dei intervenivano
nella vita degli uomini e interagivano con loro . Gli dei erano però immortali,
non eterni : erano venuti al mondo attraverso la nascita ma erano destinati a
non morire.
Esisteva una forza divina sulla quale neanche l'universo aveva un potere : era il
Fato (destino) che i greci chiamavano Mòira (cioè parte). Moira distribuiva a
ciascuno la sua sorte fin dalla nascita.
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Le modalità attraverso le quali si stabiliva un contatto con il
divino prende il nome di divinazione . Vi era la credenza
secondo cui era possibile interrogare gli dei per ottenere la
spiegazione di un fenomeno o l'autorizzazione a compiere una
determinato azione o il preannuncio di un evento . Gli dei
potevano rivelare loro la propria volontà attraverso un
fenomeno naturale o attraverso segni le cui interpretazioni
erano affidate a sacerdoti specializzati. Gli dei potevano
comparire loro in sogno (questo accadeva al santuario del Dio
della medicina Asclèpio), e molto rilievo avevano gli
ORACOLI , templi nei quali il fedele andava a interrogare il
dio ricevendo la risposta fornita tramite il suo sacerdote.
Il più importante fra tutti gli oracoli del mondo greco fu quello di Apollo a
Delfi , che comunicava i propri responsi attraverso una sacerdotessa (la
Pizia), una vergine che pronunciava le sue profezie stando seduta su un
tripode collocato nel luogo più interno del tempio in cui da una fenditura del
terreno fuoriuscivano vapori che facevano cadere la donna in stato di trance.
Le città intorno a Delfi si riunirono in una anfizionìa, una sorta di
Confederazione il cui Consiglio finì per svolgere importanti compiti
amministrativi eanche favorì i rapporti economici e politici fra le città che ne
facevano parte .
La celebrazione delle festività prevedeva il sacrificio di vittime animali, il
pasto di rito e una processione ; c’eramp anche gare atletiche musicali o di
danza o rappresentazioni teatrali. Ad ATENE molte feste erano dedicate a
Dioniso divinità della vita del vino e protettore del teatro; le più imporanti
erano Le grandi dionìsie . ad Atene la festa più importante era quella delle
Panatenee che celebravano la nascita di Atena. Le Pianèpsie erano feste in
onore di Apollo ; rituale più caratteristico era la purificazione per mezzo del
pharmakòs o capro espiatorio : cioè una persona che costituiva una specie di
catalizzatore per ogni impurità e per questo ne veniva espulsa come empia.
Accanto alla regione olimpica pubblica ne esisteva un'altra segreta chiamata
misterica . Era una religione individuale ,si praticava luoghi isolati sotto
forma di cerimonie notturne riservate a numero ristretto di iniziati ( mŷstai)
che avevano l'obbligo di mantenere il segreto. Il culto misterico più
importante si svolgeva a Eleusi in onore delle due dee ,cioè Demetra e sua
figlia Core.
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12 Il cielo dei GRECI – santuari e divinità .
SANTUARI
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GIOCHI
Apparteneva alla sfera religiosa anche la celebrazione dei giochi panellenici .
Quelli più antichi e famosi le Olimpiadi si svolgevano ogni quattro anni nella
località di Olimpia nel Peloponneso . Le Olimpiadi divennero un modo per
scandire il tempo a partire dalla loro prima edizione del 776 a.C. Meno
prestigiosi delle Olimpiadi erano i giochi ìstmici a Corinto ,poi quelli nemèi ad
Argo e quelli pitici a Delfi. i giochi costituivano un forte collante identitario e
in occasione delle Olimpiadi veniva proclamata la cosiddetta tregua sacra che
interrompeva momentaneamente tutti i conflitti in corso.
Tutte le competizioni erano celebrate nell'area di importanti Santuari e
prevedevano lo svolgimento dei sacrifici ed erano oggetto di miti. A volte dopo
la morte gli atleti vincitori ricevevano un vero e proprio culto e le loro tombe
erano periodicamente onorate con feste e sacrifici.