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Sonetti del Canzioniere di
Petrarca
Letteratura
Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia
3 pag.
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Canzoniere di Petrarca, il gruppo dei sonetti
1. Primo gruppo rfv: 1 (proemio)- 2 loci a re causa- 3 loci a re
tempus e a persona4 loci a re patria- 5 loci are nomen
 RFV 1 = “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”, è il
sonetto proemiale. Tematiche sono il traviamento giovanile,
e la consapevolezza del Petrarca che quando scrive è in parte
diverso da ciò che era (tema del prima e del dopo). È espressa
la tematica della vanità, le cose inutili e vane come lo sono le
speranze e il dolore. Allude di trovare riparo in coloro che
sanno cosa sia l’amore in modo tale da offrire lui
compassione e perdono. Presente è il tema della vergogna
“di me medesimo meco mi vergogno”, perché per lungo tempo è
stato oggetto di dicerie da parte del popolo. Alla fine conclude
con un insegnamento universale, e valido per tutti gli uomini,
ovvero che tutto ciò che riguarda la vita terrena è di breve
durata. Datato tra il 1349-1350 (dopo la Morte di Laura per
Santagata e Rico). Per Wilkins, prima della morte di Laura.
 RVF 2= “Per fare una leggiadra sua vendetta, et punire in
un dì ben mille offese” è il sonetto che spiega la causa del
Canzoniere ovvero l’innamoramento per una Donna. Tematiche
sono l’amore che si vendica “una vendetta leggiadra”,
lanciando una freccia. Si vendica perché Petrarca si presenta
come un uomo che per molto tempo lo ha rifiutato. Tema
della “virtute” intesa come forza della ragione e volontà ma
soprattutto energia vitale. In altri manoscritti, l’innamoramento
è fissato al 6 aprile 1327 (ma in realtà non era Venerdi ma
Lunedi). Datato in anni giovanili.
 RVF 3= “Era il giorno ch’al sol si scolaro” è il sonetto che
tratta le loci a re tempus e a personam. Tematica: lui si lega a
una donna, quando i raggi del sole si scurarono. Era infatti il
Venerdi Santo, quando Petrarca non si oppose e i bei occhi lo
legarono. È presente anche il fatto che di ciò non se lo aspettava,
proprio perché era il giorno della passione comune. Per
Petrarca fu un atto non molto onorevole il colpo di Amore in un
giorno in cui non se lo aspettava, e allo stesso tempo a Laura,
seppur armata, Amore con lei non ha mostrato neppure l’arco.
Datato dopo l’estate del 1351 (tenendo conto che il 6
Aprile di quell’anno era un Venerdì)
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 RVF 4= “Que’ ch’infinita providentia et arte mostrò nel
suo mirabil magistero” è il sonetto che tratta le loci a re
patria. Tematica: la provenienza di Laura, viene paragonata con
riferimenti biblici a Gesù che non nacque a Roma, ma in Giudea.
Cosi come Laura non nacque in un “piccolo borgo della
Provenza”. Datato forse tra il 1347-1352. Non si conosce la
datazione.
 RFV 5= “Quando io movo i sospiri a chiamar voi” è il
sonetto che tratta le loci a re del nomen. Quando io sospirando
comincio a chiamar voi…. Tematica del nome impresso da Amore
nel cuore del poeta. Tema del “taci” perché per rendere onore”
viene richiesto un grande onore. Apollo, vieta alla lingua di un
mortale, il poter parlare dei suoi rami sempre verdi (All’oro). Il
nome di Laura e sia nome di persona di donna. Ma si collega, alla
poesia “l’aura” perché legata all’alloro. La parola può anche
essere “aria”, il vento dove in ambito provenzale l’aria e il ricordo
del tessuto amoroso. In Laura abbiamo anche una radice “Aur”
che ricorda l’oro e il nome Laura è molto simile anche a nome
Aurora. Fra questi richiami, il più parlante è l’alloro, ciò che è
presente statisticamente di più dato che ciò che distoglie
Petrarca è sia l’amore per la donna ma spesso il desiderio di
gloria e fama poetica. Laura in questo può essere vista come
sola, come donna, che lo allontana dalla retta via e accende il
desiderio, ma anche colei che lo richiama. Abbiamo visto che può
anche sovrapporsi e Laura può anche rappresentare il Desiderio
di Fama Poetica. Datato: Non si conosce la data di
composizione
 RFV 11= BALLATA GRANDE MONOSTROFICA, ha richiami
Danteschi con Deh Violetta. Lassare il velo o per sole o
per ombra. Tema presente è quello amoroso e del desiderio di
vedere la donna amata il suo volto e gli occhi ma anche il tempo
espresso attraverso il sole e l’ombra (verso 11) e dal caldo
e gelo (verso 13). Altro protagonista del componimento è il velo
che copre l’amata, e la parola velo continua a comparire
all’interno della ballata cosi come il verbo “vedere” che compare
due volte. Nel sonetto vi è anche la tematica dello sguardo
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che sottrae dalla vista gli occhi. Da notare che il nascondere gli
occhi, e in particolare gli occhi luminosi della donna amata
sono usati come termini allegorici in campo filosofico e teologico.
Tale interpretazione sarebbe in linea con il Canzoniere in quanto
il non riuscire a vedere del poeta, rappresenterebbe una costante
ricerca di sapienza e salvezza a cui non giungerà mai. Da notare
che il velo potrebbe anche essere interpretato come un velo
corporeo che non permette di giungere alla verità profonda,
oppure il velo è presente anche nelle Sacre Scritture. Datato: in
anni giovanili (periodo Avignonese).

RVF 12: “Se la mia vita da l’Aspro tormento”. È un sonetto
del Canzoniere, che esprime più esplicitamente il passare del
tempo. Tematica e situazione: vi è una sorta di profezia riferita al
futuro, in cui i 2 protagonisti Francesco e Laura saranno vecchi e
a causa della loro età potranno finalmente stare vicini. Gli amanti
vecchi compariranno anche nei sonetti 315-316-317. Tutto è
futuro anche se ciò non accadrà mai. Siamo solo all’inizio ma il
tempo, e il riferimento alla vecchia è già presente. Questo
sonetto è stato ripreso da Boccaccio, che anche lui scrisse di due
amanti, in cui solo la donna invecchia e lui può farle presente e la
accusa a non aver aderito all’amore. ATTENZIONE: il sonetto 12 è
collegato con la ballata 11 per i capelli che fungono da spia
all’invecchiamento. Cosi il termine “desiderio” funge da
connettore. Inoltre il termine “verdi panni” compare per la prima
volta del 12 ma funziona come connettore a distanza in altri
sonetti. Datato: in anni giovanili
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