LABORATORIO
Imparare a narrare
la Bibbia
LA DONNA SIROFENICIA:
MARCO 7,24-30
!
!
!
In quel tempo, Gesù, partito da Genesaret, andò nella regione
di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che
nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Subito una
donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito
immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi.
Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla
figlia era greca, di origine siro-fenicia. Ed egli le disse:
“Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il
pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. Ma essa replicò: “Sì,
Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle
briciole dei figli”. Allora le disse: “Per questa tua parola va’, il
demonio è uscito da tua figlia”.
Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il
demonio se n’era andato.
ORA TOCCA A TE
OLTRE LA SPIEGAZIONE
! LA
FINALITA’ DELL’ANNUNCIO AD UN
GRUPPO DI DESTINATARI, COME I
RAGAZZI, NON E’ QUELLA DI
TRASMETTERE NOZIONI, MA DI
PORTARLI AD UN INCONTRO DI CRISTO
VIVO CON LA COMUNITA’ E FARGLI
SCOPRIRE CHE EGLI STESSO E’
PROTAGONISTA DELLA STORIA DELLA
SALVEZZA, E PERMETTERE CHE
ATTRAVERSO IL TESTO BIBLICO GESU’
PARLI AL SUO CUORE.
LA LETTURA DELLA BIBBIA COME
ESPERIENZA DI VITA CRISTIANA
LA NARRAZIONE DELLA BIBBIA NON HA
SOLO UN COMPITO DI INFORMAZIONE, MA
ANCHE DI TRASFORMAZIONE DELLA
PERSONA;
! QUESTA DINAMICA CONSTA DI TRE
PASSAGGI:
• L’AGIRE DI DIO NELLA STORIA DEGLI
UOMINI
• LA VITA DEL NARRATORE SEGNATA
DALL’OPERA DI DIO
• L’ESPERIENZA NUOVA CHE LA
NARRAZIONE GENERA IN CHI
L’ASCOLTA
!
DESTINATARI
! LA
PREPARAZIONE AD OGNI
INCONTRO PRESUPPONE CHE SI
ABBIA ALMENO UN’IDEA DI COSA SI
VOGLIA OTTENERE
! LA LETTURA DELLA BIBBIA VARIA A
SECONDO CHE SIA DESTINATA: AI
BAMBINI, AI GIOVANI,AGLI ADULTI,
AGLI ANZIANI ,AI DISABILI, AI
CARCERATI O PER UN GRUPPO
ETEROGENEO (CENTRO DI ASCOLTO) E
ANCHE A SECONDO DEL TERRITORIO
DOVE I DESTINATARI VIVONO
METODO
LA METODOLOGIA NARRATIVA
NELLA LETTURA DELLA SACRA
SCRITTURA PUO’ ESSERE
EFFETTUATA UTILIZZANDO VARI
STRUMENTI E TECNICHE , A
SECONDO CHE LA SACRA
SCRITTURA SIA LETTA PER LA
LECTIO DIVINA PERSONALE, PER
UNA CATECHESI PARROCCHIALE, O
PER UN’OMELIA.
! LEGGERE
E RILEGGERE IL BRANO
PROPOSTO (MC 7,24-30)
! ANALIZZARE OD OSSERVARE
" CHI SONO I PERSONAGGI
"CHE COSA FANNO
"CHE COSA DICONO
"CHE COSA SI DICE DI LORO
"PARTICOLARI SIGNIFICATIVI
IMMEDESIMARSI
!IMMAGINARE
I PENSIERI E LE
EMOZIONI DEI PERSONAGGI
!PROVARE AD INTERROGARSI SU
CHE COSA AVREMMO DETTO E
FATTO NOI SE FOSSIMO STATI
PRESENTI O SE GESU’ AVESSE
DETTO A NOI QUELLE PAROLE O
AVESSE COMPIUTO PER NOI
QUEI GESTI
ARTICOLARE IL RACCONTO
! FAR
INTERVENIRE I DESTINATARI
ATTRAVERSO DOMANDE CHE
APRONO ALLE RISONANZE
! DAR VOCE A CIO’ CHE SI PROVA
DURANTE LA NARRAZIONE OSSIA
APPLICARE LA PAROLA ALLA MIA
VITA
! INTERVISTE IMMAGINARIE AI
PROTAGONISTI DEL BRANO
! DRAMMATIZZAZIONE DEL BRANO
!LA
SCRITTURA DI UNA
FRASE SU UN
CARTELLONE CHE RIMANE
NELLA STANZA
!UNA CONSEGNA PRATICA
DI UN SEGNO
PREDISPORRE L’OCCORRENTE
! PREPARARE
IL LUOGO E I
MATERIALI NECESSARI
! ACCORDARSI
PER DIVIDERE
RUOLI E LA CONDUZIONE DELLA
NARRAZIONE
SIMULAZIONE DI UN
ITINERARIO BIBLICO
NARRATIVO SUL TESTO
PROPOSTO
PER LA MIA FORMAZIONE
PERSONALE DI CATECHISTA
! UTILIZZARE
I TRE VERBI DELLA
DELL’EVANGELII GAUDIUM DI PAPA
FRANCESCO
# USCIRE
oLEGGERE
IL TESTO
oCHIEDERMI DA DOVE MI INVITA AD
USCIRE
#
o
PROPORRE
IL TESTO CONTIENE DELLE
PROPOSTE PER LA MIA VITA: QUALI
SONO?
#
o
CUSTODIRE
CUSTODIRE LA PROPOSTA E CHE COSA
DEVO FARE PER EVANGELIZZARE
ORA TOCCA A TE