LE INTELLETTUALI – (Molière, 1672) ARMANDA: Si può anche vivere a due dita da terra Oddio! Si può anche vivere a due dita da terra... Certo che se tu dici: sono una nullità, Mi barrico in cucina, mi dedico ai fornelli, Il mio padrone è lui, io coltivo marmocchi, Certo non è che il mondo lo vedi poi dall'alto. Ma tu non sei così. Certe cose da bestie Lasciale ad altre donne. Tu puoi avere altre gioie. Tu cerca di elevarti, datti uno scopo, studia; Abituati a piaceri, non so, come la musica, E non dare importanza ai problemi del sesso, Fa' come me, dimenticali. È il cervello che conta. Del resto hai come esempio tua madre, dentro casa, Che è fior di donna colta, col prestigio che ha; Non sei sua figlia, forse? Fa' come me, dimostralo; Sollevati al livello delle cime che hai intorno; Apriti alla cultura, sciogliti, cara, sciogliti, Sii docile al piacere che dà la conoscenza; E invece d'esser serva di un uomo che ti espropria, Sposati, sì, ma sposati con la filosofia, Che è come avere in pugno tutta l'umanità, E farla rigar dritta in base alla ragione, Cosi da spazzar via quelle volgarità Il cui impulso ci sbatte qua e là come le bestie. Ecco quali passioni, ecco le vere fiamme Che dovrebbero ardere nei cuori delle donne; Altro che tante lacrime sparse per questo e quello, Che sai cosa mi sembrano? Ignobili bestemmie...