LA CITTA’ ITALIANA ED EUROPEA LA CITTA’ NORDAMERICANA LA CITTA’ DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO Le città italiane ed europee hanno un centro storico, in genere di origine Antica o medioevale, in cui si trovano la Cattedrale o chiesa principale la piazza edifici e monumenti con architetture importanti. Ancora oggi In molti casi il centro storico è sede di funzioni amministrative ricreative e commerciali. La seconda fase ben visibile dello sviluppo urbano e in genere quella ottocentesca, legata alla crescita della popolazione e allo sviluppo industriale che ha ampliato la città aggiungendo quartieri specializzati negli affari, zona industriali e quartieri residenziali. Spesso le periferie sono occupate da quartieri abitati da persone a basso reddito o da immigrati stranieri, anche se in molti centri urbani si stanno portando avanti i progetti di rivalutazione di queste zone. Le città Nord americane hanno avuto uno sviluppo rapido, con continui rinnovamenti, per cui conservano pochi edifici del passato. La struttura tradizionale della città statunitense vede l'area centrale occupata da Zone residenziali e dal grande quartiere degli affari detto cbd, Central business District il paesaggio di queste zone è caratterizzato dai grattacieli e dalle piante irregolari a scacchiera. Intorno al centro si trovano aree industriali e residenziali. Non mancano nelle zone abitate da persone con basso reddito, con molti edifici fatiscenti è una criminalità abbastanza diffusa. Le zone commerciali e residenziali più eleganti sono in periferia Dov'è la parte più ricca della popolazione abita in villette unifamiliari circondate da aree verdi. Nei paesi in invia di sviluppo dell'Africa dell'America Meridionale e dell'Asia si possono trovare tratti comuni spesso il risultato di trasformazioni delle antiche sedie coloniali. I centri storici sono stati distrutti e ricostruiti imitando il modello del cbd, cui si aggiungono grandi aree commerciali, e sono circondati da nuovi ricchi quartieri residenziali. Possono trovarsi i quartieri residenziali storici di matrice europea e quartieri residenziali recenti anche molto periferici, occupati dalle nuove classi agiate. Procedendo verso La periferia, troviamo però anche ampie baraccopoli abitate da poveri dove spesso risiede la maggior parte degli abitanti costretti a vivere in condizioni precarie senza servizi in abitazioni abusive. LE BARACCOPOLI Non sempre le città danno risposte bisogni dei loro abitanti. Milioni di persone, immigrata Dalla campagna alla città per cercare lavoro e migliori condizioni di vita, non riescono a uscire dalla povertà, lavorano solo saltuariamente sopravvivono in quartieri di baracche che prendono nomi diversi in aree diverse del mondo: bidonvilles in Africa, favelas in Brasile, Barrios in Argentina e Venezuela, Slam in Asia. Il Who, l'organizzazione dell'ONU per la sanità, stima che 820 milioni di persone, un abitante delle città su 3,2 abiti nelle baraccopoli. Il 90% di loro si trova nei paesi in via di sviluppo. Secondo l'ONU, nel 2050 le baraccopoli potrebbero allargarsi ancora fino a ospitare 3 miliardi di persone, un terzo della popolazione mondiale prevista intorno a 9 miliardi.