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MBEMBEILNANORAZZISMO

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L'USCITA DALLA DEMOCRAZIA
Nanorazzismo è un libro legato all'attualità.
Mbembe: è un filosofo camerunese, considerato uno dei più importanti teorici del post-colonialismo
viventi. Si occupa di storia africana, politica africana e scienze sociali "Nanorazzismo. Il corpo notturno
della democrazia" (Il nanorazzismo è il razzismo fatto cultura e respiro, nella sua capacità d'infiltrarsi
nei pori e nelle vene della società, nell'ora dell'ammaliamento di massa. È quella forma narcotica del
pregiudizio che si esprime nei gesti in apparenza neutri di ogni giorno, nello spazio di un nulla, di una
frase in apparenza inconsapevole, di una battuta, di un'allusione e, bisogna pur dirlo, di una cattiveria
voluta, di un intento malevolo, di un'oscura voglia di stigmatizzare e soprattutto di fare violenza,
ferire e umiliare, di infangare chi non si considera dei nostri)
Afrocentrismo: L'afrocentrismo, un esempio di etnocentrismo, si propone di distinguere i contributi di
Europa ed Oriente da quelli africani nella storia e nella cultura e, più in particolare, di mettere al centro il
contributo apportato dell'Africa in opposizione alla visione eurocentrica. Per alcuni gruppi supremazisti
neri, come le Black Panthers (che basano la propria ideologia sulla controversa teoria della melanina,
ovvero che gli africani siano geneticamente ed evolutivamente superiori ad asiatici, europei ed
amerindi), il termine assume connotati razzisti verso le altre culture ed etnie (risposta razzista al nostro
razzismo).
I fenomeni che hanno caratterizzato l'età moderna e contemporanea determinando il mondo com'è
adesso sono: ripopolamento del mondo; restringimento della terra; antropologia capitalocene che si
fonda infatti su rapporti di valore, che comportano lavoro sociale astratto, produzione di merci,
riproduzione socio- ecologica e appropriazione di lavoro non retribuito. Un modo di produzione teso
all'infinita accumulazione di capitale richiede perciò costantemente nuove "nature non ancora
capitalizzate", per disporre dei "quattro fattori a buon mercato" cioè forza-lavoro, cibo, energia, materie
prime necessari al proprio funzionamento. Questo approccio comprende nel processo di appropriazione
da parte del capitale del lavoro non retribuito necessario all'accumulazione anche quello extra-umano.
Definisce pertanto il concetto di natura sociale astratta: essa è frutto di semplificazione,
razionalizzazione, omogeneizzazione, matematizzazione e quantificazione, allo scopo di ridurla a
immagine del capitale medesimo. La storia del capitalismo è un susseguirsi di ampie rivoluzioni
scientifiche che hanno co-prodotto nature storiche differenti all'interno e attraverso le varie fasi
dell'accumulazione di capitale Il deterioramento della natura -così come il precariato, l'insicurezza
sociale, il surplus di esseri umani- è perciò conseguenza dell'organizzazione capitalistica del lavoro, che è
visto come processo geo-ecologico molteplice e multi- specista, mentre la tecnologia è fenomeno insito
nelle nature co-prodotte dal capitalismo, che ha utilizzato integralmente il lavoro della natura: attività
umana come lavoro retribuito e non retribuita e lavoro-energia della biosfera); digitalizzazione della vita
sociale; potenza creatrice e distruttrice del capitale e la capacità di alterare volontariamente le specie
viventi.
Presupposto metodologico: provincializzare i discorsi e regionalizzare i concetti quindi uscire fuori dalle
dimensioni da cui si è partiti, criticare l'universalismo astratto, il pensiero globale (conoscere le cose,
metterle a confronto e trovare un equilibrio) e gli archivi del "Tutto Mondo" Glissant (tutto deve essere
considerato e non bisogna escludere nulla)
1. Ripopolamento del mondo e restringimento della Terra
Lo sradicamento geografico e culturale e poi il trasferimento volontario o l'insediamento forzato di
intere popolazioni su vasti territori in precedenza abitati esclusivamente da popolazioni autoctone
furono eventi decisivi del nostro avvento alla modernità (p.4).
Ripopolamento tramite: predazione umana; estrazione delle ricchezze e razionalizzazione dello spazio;
messa a lavoro di gruppi subalterni Tratta degli schivi negri: La piantagione; da ecosistema ad
agrosistema, esistenza razzializzata: corpo-merce, corpo-senza-mondo, corpo-combustibile
Colonizzazione: O Conversione all'utile della popolazione superflua e deviante (poveri, vagabondi,
delinquenti, indesiderabili) Lo sradicamento negli Stati Uniti è stato un trasferimento volontario. Ciò fa
riferimento a tutta la gente che se ne va per dissidenza religiosa e inizia a fondare una serie di colonie.
Infatti in America in panorama religioso è estremamente vasto. Oltre ai dissidenti religiosi ci sono anche
gli "indesiderati" ovvero i delinquenti e i vagabondi, che vengono portati in altri territori per evitare di
avere problemi (erano inaffidabili) e per farli lavorare sottomessi alla madrepatria. (La Tratta atlantica
degli schiavi africani si riferisce al commercio di schiavi di origine africana attraverso l'Oceano Atlantico
fra il XVII e il XIX secolo). Il ripopolamento= messa a lavoro dei subalterni (poveri). Malthus, economista
e demografo inglese, aveva una visione cinica a proposito di ciò. La teoria malthusiana fa assertrice di un
energico controllo delle nascite e auspica il ricorso a strumenti tali a disincentivare la natalità, al fine di
evitare il deterioramento dell'ecosistema terrestre e l'erosione delle risorse naturali non rinnovabili.
Malthus afferma che mentre la crescita della popolazione è geometrica, quella dei mezzi di sussistenza è
solo aritmetica. Una tale diversa progressione condurrebbe a uno squilibrio tra risorse disponibili, in
particolar modo quelle alimentari, e capacità di soddisfare una sempre maggiore crescita demografica.
La produzione delle risorse non potrà sostenere la crescita della popolazione: una sempre maggiore
presenza di esseri umani produrrà, proporzionalmente, una sempre minore disponibilità di risorse
sufficienti a sfamarli. Tutto ciò può portare, secondo Malthus, a un progressivo immiserimento della
popolazione. Predazione umana=persone sradicate e portate via dalla propria terra senza identità
Estrazione delle ricchezze=la Spagna prendeva dalle Americhe l'oro e l'argento per coniare le monete e
avevano un particolare interesse nei confronti delle miniere. Ciò oggi vale per l'Africa che ha i metalli,
oggetto di interesse per il neocolonialismo (la tendenza delle potenze estromesse in seguito al moti
indipendentistici dal governo delle colonie a mantenervi la loro influenza politica o almeno a
continuarne lo sfruttamento economico, facendo leva sulle necessità tecnologiche e finanziarie dei
nuovi governi).
Razionalizzazione dello spazio= Significa prendere una persona e togliere un'identità. (Corpo notturna
della democrazia). Mbembe fa l'esempio dell'America. Gli indiani non avevano modificato molto il
paesaggio, infatti i pellerossa non costruivano edifici. L'arrivo dell'europeo modifica tutto ad esempio
con la piantagione. Si passa dall'ecosistema all'agrosistema (ecosistema terrestre fortemente
antropizzato). Un altro aspetto della piantagione è l'elemento umano. Essa ha giustificato la predazione
umana. Nella piantagione è essenziale che lo schiavo sia in buona salute, ma non la sua provenienza. La
forza- lavoro è energia, il resto non conta (alienazione, reificazione).
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