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ph terreno schede

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Guida Completa al pH del Terreno
bestprato.com/green/guida-completa-al-ph-del-terreno/
July 23, 2021
In questo articolo metteremo a fuoco perché è così importante conoscere il
pH del terreno in cui vengono coltivate le piante del nostro giardino. Vedremo poi come
misurarlo, come capire se siamo in presenza di valori corretti e cosa fare in caso che non
lo siano.
Il pH incide direttamente sulla prestazione nutritiva del suolo in tutte le piante: dal prato
all’orto, dalla siepe agli arbusti, dalle alberature alle aiuole fiorite, ma in alcuni casi è
opportuno conoscerlo anche nelle coltivazioni in vaso.
COS’È IL PH
Il pH è un indice numerico correlato all’acidità, ossia alla concentrazione di ioni
idrogeno presenti nella soluzione del suolo ed esercita una forte influenza sulle
caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche del terreno. Normalmente il grado di pH
del suolo varia tra 4,0 e 8,50.
Sulla base dei valori del pH misurato in soluzione acquosa, i suoli possono essere
classificati da estremamente acidi estremamente alcalini secondo questo schema
(USDA):
Estremamente acido < 4,5
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Fortemente acido 4,5 – 5,0
Moderatamente acido 5,1 – 6,0
Debolmente acido 6,1 – 6,5
Neutro 6,6 – 7,3
Debolmente alcalino 7,4 – 7,8
Moderatamente alcalino 7,9 – 8,4
Fortemente alcalino 8,5 – 9,0
Estremamente alcalino > 9,0
COME SI FORMA IL PH DEL TERRENO
Il pH del suolo viene determinato in modo prioritario dai processi pedogenetici ovvero
da come quel suolo, nel corso di centinaia e migliaia di anni, si è formato e trasformato
dal punto di vista geologico e climatico.
L’equilibrio del pH si crea nelle reazioni, trasformazioni e nei processi di ossidazione
del carbonato, del calcio, del sodio, dell’alluminio, dei colloidi e della sostanza organica
del terreno.
PERCHÈ IL PH È IMPORTANTE
Il grado di pH del terreno ha una notevole influenza sulle funzionalità del suolo, in
particolare:
Seleziona la flora: permette o ostacola lo sviluppo vegetativo di alcune piante che
in alcuni casi hanno bisogno di terreni più acidi (rododendro, mirtillo, ortensie,
oleandro, orchidee…), altre volte più alcalini (agave, noce, acacia, dichondra,…). Il
prato desidera un terreno leggermente acido (6,3-7).
Determina la disponibilità degli elementi nutritivi: ferro rame e zinco sono poco
disponibili in ambienti con pH maggiore di 7, mentre l’azoto varia in funzione
dell’attività microbica del suolo a sua volta influenzata dal pH.
Regola la presenza dei microrganismi: i batteri azoto fissatori faticano in terreni
acidi mentre la popolazione fungina, sia utile che dannosa, trae vantaggio in pH
acido.
Influenza le caratteristiche fisiche del suolo: terreno con pH tra 6,50 e 7,50 è
strutturalmente più stabile, meno compatto e più facilmente permeabile all’acqua
COME SI MISURA IL PH (METODO BESTPRATO)
Testare il pH del terreno aiuta a determinare quali piante sono più adatte a quell’area o a
quali difficoltà potrebbero andare incontro.
Conoscere il pH inoltre permette di modificare il piano di concimazione e di
ammendatura per fornire quegli elementi altrimenti difficilmente assimilabili.
Il metodo più preciso per la misurazione del pH consiste nell’eseguire delle analisi di
laboratorio di tipo professionale (qui un esempio) ma è possibile eseguire delle
misurazioni affidabili anche autonomamente con l’ausilio di semplici strumenti tipo
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questo.
Quello che segue è la metodica sviluppata da Bestprato, testata e confrontata su
centinaia di casi:
1. preleva un campione rappresentativo: il terreno deve essere prelevato alla stessa
profondità occupata dalle radici delle piante, scartando i primi 2 cm nel caso del
prato, e 5 cm nel caso di vegetazione arbustiva
2. se la misura riguarda piante, prendi 2 campioni di terreno: uno vicino al fusto e e
uno più distante ed effettua la misura separatamente per entrambi
3. se la misura riguarda il prato prendi un solo campione, non mescolare più
campioni distanti tra loro, eventualmente fai più misurazioni per capire se il pH è
costante in tutto il terreno
4. quando prelevi i campioni non toccare la terra con le mani ma usa sempre dei
guanti, accertati di prelevare sia terra più superficiale che profonda e al
termine mescola il tutto per creare un campione uniforme
5. prendi 50 ml di campione di terreno ed aggiungi 100 ml di acqua demineralizzata
possibilmente con EC < 0.02mS/cm (tipo questa). Non è importante essere precisi
sulla quantità di terreno quanto sul rapporto volumetrico che deve sempre essere: 2
parti di acqua su 1 parte di terreno.
6. mescola per 2 minuti
7. lascia riposare per 15 minuti
8. filtra l’acqua con un passino pulito con acqua demineralizzata
9. rimescola per 15 secondi usando aste di plastica o di vetro ben pulite
10. immergi l’elettrodo del tester nell’acqua, attendi 3/5 minuti che si stabilizzi e leggi il
valore del pH
NOTE IMPORTANTI
usa strumenti di comprovata qualità realizzati da aziende che fanno questo di
mestiere, possibilmente scegli strumenti tarabili (Bestprato suggerisce questo)
l”acqua distillata deve essere più pura possibile, con EC inferiore a 0,02 mS/cm
(Bestprato suggerisce questa)
COSA FARE QUANDO SI MISURANO PH NON IDONEI
Il terreno neutro (pH 6,5 – 7,3) è quello più indicato per l’esercizio del giardinaggio e
dell’agricoltura in quanto la maggior parte delle specie vegetali si adatta in modo ottimale
a valori di pH compresi fra 6,5 e 7,3. In questi terreni, infatti, si verificano le migliori
condizioni per la nutrizione minerale. Solo alcuni microelementi trovano migliori condizioni
per l’assorbimento in ambiente acido (ad esempio il ferro) o basico (ad esempio il
molibdeno). Rame, zinco, manganese, boro e i 3 macroelementi fondamentali (azoto,
fosforo e potassio) hanno invece un assorbimento ottimale nei terreni neutri o solo
leggermente acidi.
SUOLO CON PH ACIDO O SUBACIDO (< 6.5)
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Solitamente questo rappresenta il male minore in quanto quasi tutte le piante riescono a
vivere bene in condizioni sub acide. Se il pH del terreno scende sotto il valore 6,5 è
consigliato:
eseguire dei trattamenti fogliari nelle piante a base di acidi umici e
idrolizzati proteici (qui e qui un esempio) capaci di ridurre la tossicità di alcuni
ioni che si solubilizzano troppo con pH acidi (alluminio piombo e cadmio)
eseguire concimazioni per ristabilire eventuali carenze di molibdeno usando
specifici prodotti per le piante e per il prato (qui e qui alcuni esempi)
ammendare il terreno con sostanza organica alcalina (qui un esempio) per
favorire l’innalzamento del pH
introdurre nel terreno attraverso bucature della zeolite granulare (tipo questa) in
grado di facilitare l’attivita’ dei microrganismi azoto fissatori e favorire il rilascio del
calcio
materiali alcalinizzanti: calce, cenere
SUOLO CON PH ALCALINO (> 7.3)
Il principale problema del suolo alcalino è la scarsa disponibilità di alcuni elementi
nutritivi come il ferro e zinco e rame. Elementi minerali essenziali per la vita delle piante.
Se il pH del terreno sale sopra valori di 7.3 è opportuno prendere in considerazione
queste operazioni:
introdurre nel terreno della zeolite granulare (tipo questa) che facilita la
solubilizzazione del fosforo e aumenta la disponibilità’ del ferro
materiali acidificanti: cortecce di pino, bark, zolfo
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pH
consulenzeagronomiche.it/ph/
June 23, 2020
pH del terreno per le diverse piante
Il pH agisce direttamente sulla capacità delle piante di assorbire gli elementi nutritivi dal
terreno. In altre parole anche se nel terreno sono presenti gli elementi nutritivi, la pianta,
a seconda del pH, potrebbe non essere in grado di assorbirli, ad esempio un terreno
troppo acido porta ad una limitazione dell’assorbimento del Calcio, che è responsabile
del marciume apicale dei pomodori.
Un terreno compreso tra 6 e 7 è ideale per la maggior parte delle colture compresi
gli ortaggi e le piante da giardino.
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disponibilità degli elementi a seconda del pH
Colture per terreno acido
Colture per terreno acido
Le colture seguenti preferiscono un pH compreso tra 4 e 5,5:
PIANTA
RANGE pH
Mora
4,8-5,5
Mirtillo
4,5-5,0
Prezzemolo
5,0-7,0
Patate
4,5-6,0
Lampone
5,5-6,5
Arachidi
5,0-7,5
(elenco non esaustivo)
Colture da terreno leggermente acido
Leggi anche l’articolo sulla tessitura e sul calcare attivo
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Colture da terreno leggermente acido
Le seguenti colture preferiscono un terreno abbastanza acido; Possono tollerare un pH
compreso tra 5,0 a 7,0:
PIANTA
RANGE pH
Basilico
5,5-6,5
Carota
5,5-7,0
Pomodoro
5,5-7,5
Cavolfiore
5,5-7,5
Mais
5,5-7,5
Cetriolo
5,5-7,0
Melanzana
5,5-6,5
Aglio
5,5-7,5
Cipolla
6,0-7,0
Melone
5,5-6,5
Anguria
6,0-7,0
Zucca
6,0-6,5
Radicchio
6,0-6,7
Ravanello
6,0-7,0
Sedano
6,0-7,0
Lattuga
6,0-7,0
(elenco non esaustivo)
Colture da terreno leggermente alcalino
Leggi anche l’articolo sulla tessitura e sul calcare attivo
Colture da terreno legermente alcalino
Le colture seguenti tollereranno un pH di 6,0 a più di 7,0:
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PIANTA
RANGE pH
Rucola
6,5-7,5
Asparagi
6,0-8.0
Fagioli
6,0-7,5
Cavoli
6,0-7,5
Broccoli
6,0-7,0
Lattuga
6,0-7,0
Porro
6,0-8,0
Girasole
6,0-7,5
Spinaci
6,0-7,5
Piante Aromatiche
6,0-7,5
Carciofo
6,5-7,5
(elenco non esaustivo)
alberi da frutto
Alberi da frutto
PIANTA
RANGE pH
Melo
5,0-6,5
Albicocco
6,0-7,0
Noce
6,0-8,0
Melograno
5,5-7,0
Ciliegio
6,0-7,5
Limone
6,0-7,0
Arancio
5,0-7,5
Pesco
6,0-7,5
Pero
6,0-7,5
Susini
6,0-7,5
Vite
6,0-7,0
(elenco non esaustivo)
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Cos’è il pH
Leggi anche l’articolo sulla tessitura e sul calcare attivo
Cos’è il pH
il pH è una grandezza che misura l’acidità o la basicità di una soluzione acquosa, ed è
per definizione il cologaritmo decimale della concentrazione degli ioni idrogeno.
A valori di pH:
pari a 7 la sostanza è neutra
inferiori a 7 la sostanza è acida
superiori a 7 la sostanza è basica
come si misura il pH
Come si misura il pH
Leggi anche l’articolo sulla tessitura e sul calcare attivo
Occorrente:
1 cucchiaio di suolo della parcella che si desidera coltivare,
1 bicchiere di vetro pulito,
acqua distillata,
cartine al tornasole.
Procedimento:
Prelievo del terreno: non è da sottovalutare il prelevamento del campione, infatti, esso
deve essere rappresentativo di tutta la parcella che ci interessa. Per avere un campione
rappresentativo dobbiamo prelevare in più punti il terreno (sottocampioni) e poi
mescolarli.
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Bisogna evitare di prendere sia la terra superficiale sia quella troppo profonda, l’ottimale
sarebbe prelevarla a circa 10 centimetri di profondità.
Evita di prendere il terreno dove hai appena effettuato una concimazione perché il
concime può alterare il pH.
Successivamente:
aggiungete un cucchiaio di terreno del campione mescolato in un bicchiere pulito,
versare l’acqua distillata,
mescolare per almeno un minuto,
prelevare una cartina tornasole,
immergere la cartina tornasole nel bicchiere.
A seconda della reazione del terreno (acido, neutro, basico) la cartina assumerà un
colore differente, nello specifico in ambiente:
alcalino la colorazione tenderà al blu
neutro la colorazione sarà verde
acido la colorazione tenderà al rosso
Leggi anche l’articolo sulla tessitura e sul calcare attivo
In commercio esistono svariati tipi di strumenti per la verifica del pH: cartine tornasole,
pHametri ecc…
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a sinistra un pHmetro a destra la cartina tornasole
Un pH metro di buona qualità è molto costoso, quindi se non avete particolari esigenze
potete usare la cartina tornasole.
Se avete necessità di avere dei dati più precisi vi coniglio di far fare le analisi del terreno
da un laboratorio.
Come correggere un terreno troppo acido
Se abbiamo un terreno che ha un pH troppo basso (acido) dobbiamo correggerlo per
renderlo idoneo alle piante.
Per esperienza personale posso dire che se volete aumentare di un punto il pH dovete
aggiungere circa 500 grammi di calce idrata o di carbonato di calcio per ogni metro
quadro di terreno (queste operazioni sono ammesse in agricoltura biologica) oppure
possiamo usare un metodo più “casalingo” aggiungendo le ceneri di combustione
della legna.
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Come correggere un terreno troppo basico
Se il pH del vostro terreno è maggiore di 7,5 il terreno potrebbe non essere adatto per
alcune piante e quindi dovete abbassarlo. Comunemente si aggiunge la torba
(soprattutto torba bionda), vedi il mio articolo sul terriccio, oppure si usa lo zolfo.
Quando si corregge un terreno si consiglia di farlo in maniera graduale, alzando o
abbassando il pH di mezzi punti ripetendo le operazioni nel tempo (anche mesi).
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