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TESI Carovigno

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “GUGLIELMO MARCONI”
Corso di Laurea in Ingegneria Civile
Esame: STORIA DELL’ARCHITETTURA
“RICARDO BOFILL: L’ARCHITETTO, IL SUO PENSIERO E LE SUE OPERE”
Docente: Olimpia Niglio.....ing. civile e ambientale....esame storia
dell'architettura....matricola 144224....IL mio nome Buongiorno Filomena
Carmine.....user c.filomena1..pass 2KHLLGAZ
Candidato: Antonio Stefano
Matricola n. STA03106/L21
Anno accademico 2012-2013
1
Indice
Indice
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1.
Bofill e l’Architettura postmoderna
3
2.
Ricardo Bofill e il “Taller de Arquitectura”
10
3.
Opere
14
3.1.
La Fàbrica, 1970/76 - Sant Just Desvern, Spagna
16
3.2.
Muralla Roja, 1968/1972 - Calpe (Alicante), Spagna
22
3.3.
W Hotels Barcellona, 2007/10 - Barcelona, Spagna
27
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1. Bofill e l’Architettura postmoderna
Le origini di Carovigno, si perdono nella notte dei tempi, come testimoniano le numerose
grotte rese abitabili dalla mano dell'uomo ed i campioni di pietra scheggiata e levigata
rinvenuti sul territorio, ma anche da quanto rimane delle antiche mura, dell'acropoli, e dai
reperti archeologici rinvenuti nel suo territorio, riconducibili al paleolitico ed al neolitico.
Significativi resti di insediamenti umani, sono tuttora visibili in contrada Carisciola e nei pressi
della lama di Mezzaluna.
Sul nome della città le ipotesi sono varie: la più accreditata lo fa derivare dal greco "Karpene",
i romani la chiamavano "Corvineum", trasformato poi in "Carbina", quindi "Carvinea" nel
periodo medioevale e finalmente nell'attuale Carovigno.
Carbina è il nome della città edificata anticamente sulla collina sovrastante l’attuale territorio
del comune di Carovigno, secondo alcune ricerche Carbina sorse al tempo in cui gli Japigi
dominavano le nostre terre (circa 1000 a.C.).
Divenne una città fiorente con la civiltà messapica, come dimostra l'importantissimo
materiale archeologico esposto nei musei di Egnazia, Brindisi e Taranto, tanto fiorente da
meritarsi di essere catalogata fra le 13 città più importanti della Japigia dallo scrittore greco
Clearco Solense.
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La città di Carbina sorse secondo lo stile delle città greche, ossia composta da 3 cinte murarie
concentriche erette intorno alla collina, alla cui sommità vi era l'acropoli (centro in cui si
svolgeva la vita politica e religiosa della città).
Nella fascia intermedia si ergeva la città abitata, dove si svolgeva la normale vita quotidiana.
Mentre la terza ed ultima fascia era invece la necropoli (adibita a sepolture), molto
interessante per i reperti archeologici che vi sono stati ritrovati.
I Messapi, dominatori dell’odierna penisola salentina, si impadronirono della città, che, a sua
volta, fu sconfitta dai Tarantini nel 473 a.C., che ne sterminarono gli abitanti.
La città risorse più forte di prima, e più tardi, durante le guerre messapiche, si alleò e si federò
con Brundusium, (l'attuale Brindisi), una colonia fondata alcuni chilometri più a sud dai
romani nel III secolo a.C., condividendone le sorti.
La moneta urbica federale coniata a Carovigno, al tempo della guerra italica, recante la
legenda CARB-BRUN (Carovigno- Brindisi), attesta gli stretti rapporti militari e politici tra le
due città.
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Durante la guerra tra Taranto e Roma, le due città consociate si schierarono con i romani, e
tali rimasero anche durante la seconda guerra punica (218-216 a.C.), mentre altre città si
arresero ad Annibale, sicché ogni tentativo di conquista da parte dei cartaginesi si rivelò vano.
Caduto l'impero romano, Carovigno conobbe le dominazioni successive di: Visigoti,
Bizantini, Longobardi, Saraceni, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Veneziani, Spagnoli,
Austriaci e Borboni.
La parte più antica del paese è quella che un tempo ne costituiva la rocca: questa fu in seguito
cinta da alte muraglie e da 4 torri, 2 rotonde e 2 rettangolari ed il Castello completava la
cittadella fortificata.
I segni del feudalesimo sono rappresentati non solo dal Castello, costruito a difesa dai turchi e
dalle scorrerie dei pirati, ma anche dai resti delle mura innestate sulla più antica muraglia
messapica.
Molti i feudatari di Carovigno: dal normanno Goffredo III di Montescaglioso (1163), allo
svevo Robert de Biccari (1194), da Manfredo de Carvinea (1273), al Cavaliere angioino
Adamo de Tremblay (1306), dalla famiglia Sambiase (1309), a Carlo de Carvigna (1327), dal
Principe di Taranto Raimondo del Balzo Orsini (1382), alla Regina Maria d'Enghien (1407),
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da Bartolomeo de Ursinis (1464), al Barone napoletano Giovan Gaspare de Loffreda (1492),
dal Barone Pirro Loffredo (1500), al Barone Gaspare Loffredo (1507), dal Barone Giuseppe
Loffredo (1520), al Barone Leonardo Loffredo (1529), dal Barone Scipione Loffredo (1562),
al Barone Pirro Loffredo (1589), dal Marchese Padula (1595), ad Agostino Caputo (1597),
dalla famiglia Serra di Genova (1619), e quindi dal Marchese di Serranova Ottavio Serra
(1629), al Vescovo Scipione Costaguti (1653), da Giuseppe Castaldi (1661), a Giulio di
Sangro (1684), dal Barone Nicola Granafei (1702), al Principe di Francavilla Fontana Michele
Imperiali (1742), dal Principe Gerardo Dentice di Frasso (1792), al Conte Alfredo Dentice di
Frasso (1904).
Purtroppo a causa delle tante tasse e balzelli che gravavano sulla popolazione non poté
esserci grande sviluppo economico fino alla fine del dominio feudale, cioè a partire dal XIX
secolo..
Il Centro Storico "Rione Terra"
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Uno degli accessi al "Rione Terra"
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Uno scorcio del "Rione Terra"
Il Centro storico medievale di Carovigno è situato all’interno delle antiche mura di cinta
delimitate da Porta Brindisi, Porta Nuova e Arco "Del Prete".
Il "Rione Terra", così conosciuto, si snoda attraverso un intrigo di strette viuzze che
costituiscono il suggestivo Borgo medievale, cuore dell’antica Carbina.
Le bianche mura tinteggiate a calce, gli archi ed i giochi architettonici, deliziano gli occhi ed i
cuori dei numerosi visitatori.
Ancora attivo è il forno pubblico di "lu Scattusu" che produce il tipico ed inimitabile pane
cotto al forno utilizzando le fascine di ulivo.
Centro culturale ed economico del borgo è l’antica Piazza Coriolano.
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Il borgo medievale è tutt’oggi teatro di manifestazioni culturali, folkloristiche e sagre paesane.
E' stato presentato un progetto che dovrebbe vedere, oltre al restauro della Piazza, peraltro
già ultimato, la ristrutturazione dell'intero "Rione Terra", attraverso una grossa opera di
ripavimentazione di tutta l'area compresa fra Corso Vittorio Emanuele, Via Regina
Margherita e Via Giacomo Matteotti.
Un particolare del Centro Storico
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Uno scorcio del Centro Storico
2. Ricardo Bofill e il “Taller de Arquitectura”
Nasce il 1939 nella Città di Barcellona, in Spagna: dopo gli studi d’architettura, che gli valsero
il diploma dell’Escuela Técnica Superior de Arquitectur di Barcellona(Spagna) nel 1956 e il
diploma della Scuola d’Architettura di Ginevra nel 1959, lavora con il padre architetto fino al
1963 quando, a soli ventiquattro anni, fonda il “Taller de Arquitectura” con la collaborazione di
architetti, ingegneri, urbanisti, sociologi, scrittori, registi e filosofi.
Oggi il Taller de Arquitectura è un gruppo interdisciplinare di progettazione che mette insieme non
solo architetti ma anche sociologi e scrittori, un gruppo di professionisti di fama internazionale
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con oltre 40 anni di esperienza nella progettazione urbana, architettura, progettazione di giardini e
parchi, interior design, e tante altre specializzazioni del settore.. Dagli anni sessanta ad oggi ha
realizzato costruzioni che spiccano per il proprio stile, progetti che mantengono le tipiche linee del
moderno, ma abbandonano le forme pure del razionalismo funzionalista tendendo ad una libertà
espressiva e un tipo di creatività più vicina a Gaudí. Molti progetti realizzati in tutto il mondo
dimostrano la loro capacità di agire in armonia con le diverse culture locali combinate con la
conoscenza e l'esperienza globale.
Nel loro curriculum vantano svariati progetti di design urbano su vasta scala, le grandi
infrastrutture per i trasporti pubblici, culturali, sportive e commerciali, residenziali e uffici, così
come l'architettura d'interni e progettazione di mobili. Grandi marchi, come Christian Dior,
Cartier, Rochas, Decaux, Paribas, Axa, Shiseido, Bank One e Donnelley, si sono serviti della
Taller de Arquitectura per la realizzazione delle loro sedi.
Il primo grattacielo di Chicago realizzato da Bofill è stato inaugurata nel 2004.
Salienti, nella storia del team Bofill, sono gli studi di pianificazione urbanistica per città, come
Lussemburgo con La Place de l'Europe, Varsavia con Port Praski, Praga con Nova Karlin e
Madrid con la Castellana.
I suoi Progetti hanno toccato tutti i continenti del globo, numerosi sono quelli realizzati in Cina,
come la nuova città di Nan Sha, presso Guangzhou, Pechino e Bioengineer.
Per oltre vent'anni hanno diffuso la cultura del workshop, un complessi urbano di strade,
case ed edifici pubblici da inserire in determinati punti cittadini, come il distretto di Antigone,
realizzato a Montpellier in Francia. Progetti simili hanno avuto successo in svariate nazioni,
come Spagna, Olnda, Svezia e Francia.
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Tra le realizzazioni più importanti compiute da Bofill tra il 1965 ed il 1973 si ricordano: i quartieri
spagnoli di Barrio Gaudí (1965) a Reus (Spagna), gli edifici residenziali (Via Compositor Bach e
Via Nicaragua) a Barcellona (1965), l'edificio Xanadu ad Alicante (Spagna) e la Muraglia Rossa
(1969) a Calpe (Spagna).
Nel 1970, l'architetto spagnolo ha aperto uno studio del Taller anche a Parigi, dove ha
realizzato i progetti per Les Ville Nouvelles francesi che lo collocano tra i protagonisti
dell'architettura contemporanea.
Sempre a Parigi, Bofill ha costruito il quartiere Petite Catédrale (1976), il complesso edilizio di
Marne-la-Vallée (1979-82), che meritano un' attenzione per le loro maestosissime dimensioni,
e l'insediamento residenziale di Les Arcades du Lac (1980), che abbraccia le istanze del
postmoderno. Nel 1979 ha ottenuto la licenza professionale francese e l'iscrizione all'Ordre
National des Architectes.
È stato nominato architetto onorario dell'American Institute of Architects nel 1985.
Alla fine degli anni Ottanta, Bofill ha ricevuto l’incarico di progettare il Teatro Nazionale di
Catalogna e il padiglione per l'insegnamento dello sport, affiancato allo stadio, in occasione
della riorganizzazione architettonico-urbanistica di Barcellona per i Giochi Olimpici del 1992.
Ha inaugurato due nuove sedi del Taller de Arquitectura: a New York (USA), con la
sperimentazione di nuovi modelli di grattacielo, come l'edificio del 77 West Wacker Drive a
Chicago (1998/91) ed a Tokyo (Giappone) nel 1992 con la realizzazione del complesso
commerciale World, nel distretto di Shibuya (Tokyo, Giappone).
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Nel 1995 gli è stata assegnata la Laurea ad Honorem (Doctor Honoris Causa) dalla
Università di Metz, (Francia ) e la nomina di membro onorario del Bund Deutscher
Architekten BDA di Bonn (Germania 1996).
Tra le sue realizzazioni più recenti vi sono la costruzione del Teatro Nazionale di Catalogna a
Barcellona (Spagna 1997), la Città della Giustizia a Llobregat (Barcellona, Spagna 2002) ed il
Terminal M5 dell’Aeroporto di Barcellona, (Spagna 2003). Il materiale più usato
nell’architettura di Bofill è la pietra. Uno degli ultimi grandi progetti è stato il Terminal T1 di
Barcellona, Spagna, cominciato nel 2004 e terminato nei primi mesi del 2009.
Altre prestigiose strutture culturali intraprese dal Taller de Arquitectura sono l'Arsenal di Metz in
Francia, il Pastore Scuola di Musica all'Università di Rice ad Houston, America, ed il grande
Teatro Nazionale di Catalogna a Barcellona, Spagna.
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3. Opere
Tra le numerose realizzazioni e gli infiniti progetti di Bofill, ne sono stati presi in esame tre,
pensati e realizzati in tre città spagnole:
 La Fàbrica, 1970/76 - Sant Just Desvern, Spagna 10
 Muralla Roja, 1968/1972 - Calpe (Alicante), Spagna
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 W Hotels Barcellona, 2007/10 - Barcelona, Spagna
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Di seguito sono elencate tutte le Opere del prolifico architetto:
1962/63 -Edificio residenziale in calle Bach 28, Barcellona, Spagna
1981/86 - Progetto di concorso per l'Escorxador a Barcellona, Spagna
1963/65 - Due edifici residenziali in plaza S. Gregari Taumaturg, Barcellona, Spagna
1983 - Casa Lafon, Marrakech, progetto di residenza estiva, Marocco1984 - Progetto
del Complesso dell'Anello Olimpico di Barcellona, Spagna
1963/65 - Edificio residenziale in calle Nicaragua 99, Barcellona, Spagna
1964/70 - Quartiere Gaudí, Reus, Paragona, Spagna
1984/88 - Prodotti di industrial design per le finiture interne della residenza pubblica a
Parigi, Francia
1965/66 - Club sportivo Mas Pey, Costa Brava, Spagna
1984/89 - Abitazioni e hotel, Port Juvénal a Montpellier, Francia
1965/70 - Complesso la Ciudad en el Espacio, Moratalaz, Madrid, Spagna
1985/88 - Edificio per uffici all'interno del piano per Antigone, Les Echelles de la Ville,
Montpellier, Francia
1965/85 - Residenze estive La Manzanera, Calpe, Alicante, Spagna
1966/68 - Residenze estive El Castell, Sitges, Sant Pere de Ribes, Barcellona, Spagna
1967 - Industria chimico-farmaceutica a Granollers, Barcellona, Spagna
1970/75 - Edificio residenziale Walden-7, Sant Just Desvern a Barcellona, Spagna
1985 - Progetto per il Swift a La Hulpe, Belgio
1986 - Progetto del piano per la Coruña, Spagna
1986/87 - Uffici Rochas a Parigi, Francia
1986/88 - Piano per le rive della Lez a Antigone, Montpellier, Francia
1970/76 - La Fàbrica, Sant Just Desvern a Barcellona, Spagna
1986/91 - Nuovo terminal internazionale dell'aeroporto di Malaga, Spagna
1972/75 - Complesso residenziale Les Arcades du Lac, ville nouvelle di Saint Quentin1986/96 - Teatro Nazionale della Catalogna a Barcellona, Spagna
en-Yvelines, Montigny-le-Bretonneux, Francia
1973/74 - Complesso residenziale Le Viaduc, ville nouvelle di Saint Quentin-en- 1986/96 - Place du Marché Saint-Honoré a Parigi, Francia
Yvelines, Montigny-le-Bretonneux
1987 - Complesso turistico La Com'ella a Andorra la Vella, Spagna
1974/76 - Costruzione della Piramide, Le Perthus, confine Spagna-Francia
1987/89 - Uffici Trois Jean a Neully, Parigi, Francia
1976/78 - Progetto di Piano di Ampliamento urbano del Castro Novo, Castro
Urdiales, Santander, Spagna
1987/90 - Lavori di industrial design, Parigi, Francia
1978/83 - Complesso monumentale di residenze economiche e commerci, Les 1987/91 - Edificio dell'Istituto Nazionale di Educazione Fisica della Catalogna a
Espaces d'Abraxas, ville nouvelle di Marnes-la-Vallée, Parigi, Francia
Barcellona, Spagna
1978/83 - Progetto e realizzazione del Viaduc di Saint Quentin-en-Yveline (Parigi)
1988 - Progetto di concorso per l'aeroporto di Kansai a Osaka, Giappone
1978/92 - Progetto e realizzazione dell'Antigone a Montpellier
1988 - Ipotesi grandiosa per il Port Marianne a Montpellier, Francia
1979/84 - Progetto e realizzazione della Place du Nombre d'Or a Montpellier, 1988 - Progetto di ristrutturazione e sviluppo per La Bastide a Bordeaux, Francia
Francia1979/85 - Complesso Les Echelles du Baroque, Montparnasse,
Parigi, FranciaFrancia
1988 - Riconversione e ampliamento del Museo Pedralbes, Fondazione H.H. Thyssen
a Barcellona, Spagna
1981 - Progetto e realizzazione dei Giardini del Turia a Valencia, Spagna
1989 - Interno della Arsenal concert hall, Metz, Francia
1981/85 - Complesso Les Colonnes de Saint-Chridtophe, Cergy-Pontoise, Parigi,
Francia1981/86 - Edifici Les Temples du Lac, ville nouvelle di Saint 1988/91 - Scuola di musica Shepherd a Houston, USA
Quentin-en-Yvelines, Montigny-le-Bretonneux, (Parigi), Francia
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1988/91 - Area di servizio dei Volcans a Clermont-Férrand, Francia
1991 - Progetto per Plaza de la Concordia a Vigo, Pontevreda, Spagna
1988/91 - Gruppo di abitazioni Borneo Street a l'Aja, Olanda
1991 - Realizzazione del Teatro Nazionale di Catalogna a Barcellona, Spagna
1988/91 - Nuovo terminal dell'aeroporto El Prat di Barcellona, Spagna
1992 - Donnelley Building, parte esterna della torre, Chicago, USA
1989 - Progetto di concorso per una torre sul Collserola a Barcellona, Spagna
1991/93 - Hotel Kleber a Parigi, Francia
1989 - Progetto di concorso per la Bibliothèque Nazionale de France
1991/93 - Progetto per Teatro e parco a Denia, Spagna
1989/92 - Donnaly Building a Chicago, Illinois, grattacielo per uffici, USA
1991/95 - World Trade Centre Meffre Ona, La Porte de l'Ouest Casablanca, Marocco
1989/92 - Edificio residenziale nel Villaggio Olimpico a Barcellona, Spagna
1993/95 - Piscina olimpica a Montpellier, Francia
1989/92 - sede centrale della società Christian Dior a Parigi, Francia
1993 – Progetto per l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, Roma, Italia
1989/93 - Torre Nibbla (Rehinold) a Madrid, Spagna
1993-07 – Master Plan della città di Bologna, Italia
1989/94 - Uffici GAN a Barcellona, ristrutturazione, Spagna
1993 – Nuova città di Nan Sha, China
1990 - Lighting & Power Tower a Houston, Texas, USA
1993/2005 - Parco Leonardo, Masterplan, Fiumicino, Italia
1990 - Centro commerciale Nieuwendijk a Amsterdam, Olanda
1994 – Complesso per la Piattaforma Intermodale, Lisbona, Portogallo
1990 - Centro Mediterraneo di Cultura a Barcellona, Spagna
1996 – Piscina Olimpica di Montpallier, Francia
1990/91 - Inaugurazione della sede del Taller de Arquitectura a Parigi, Francia
1997 – Risistemazione della costa Nord di Beirut, Libano
1990/91 - Volcans d'Auvergne, area di servizio della superstada A-71 highway, 1997 – Teatro Nazionale di Catalogna, Barcellona, Spagna
Clermont-Ferrand, Francia
1998 - Casablanca Twin Center, Casablanca, Marocco
1990/91 - Parco Riouxa a Vigo, Pontevreda, Spagna
2000 - Corso, Praga, Repubblica Ceca
1990/92 - Centro moda United Arrows Harajuku, Tokio, Giappone
2001 - Crystal Carlin, Praga, Repubblica Ceca
1990/92 - Complesso Thebes a Antigone, Montpellier, Francia
2001 – Centro Congressi Figueira Da Foz, Portogallo
1990/93 - Laboratori Hubber, calle Berlìn, a Barcellona, Spagna
2002 – Città della Giustizia, Llobregat, Barcellona, Spagna
1990/93 - Palazzo Municipale dei Congressi di Madrid, Spagna
2002 – Villa Cultural del Prado, Valladolid, Spagna
1990/93 - Edificio residenziale Le Capitole a Antigone, Montpellier, Francia
2003 – Terminal M5 dell’Aeroporto di Barcellona, Spagna
1991 - Piano di ristrutturazione di Cagnes sur Mer, Francia
2006 - Stazione marittima del Porto, Savona, Italia
1991 - Progetto per il Complesso di Lacua, Vitoria, Spagna
2006 - Waterfront, piazza della Libertà e piazza della Concordia, Salerno, Italia
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3.1.
La Fàbrica, 1970/76 - Sant Just Desvern, Spagna
Nel 1973 Ricardo Bofill trovato un cementificio in disuso, un complesso industriale degli inizi
del secolo, parte di un complesso industriale degli inizi del secolo. Una struttura che
comprendeva più di 30 silos, gallerie sotterranee ed enormi sale macchina e decise di
trasformarla in sede della Taller de Arquitectura. Gli interventi di ristrutturazione dello studio
di Bofill sono durati due anni. E il risultato è straordinario, la fabbrica, abbandonata e
parzialmente in rovina, ora è un compendio di elementi surrealisti: scale che salgono verso il
nulla, strutture in calcestruzzo armato potente sostenute dal nulla, pezzi di ferro sospesi in
aria, grandi spazi vuoti riempiti comunque con la magia.
Una vera lezione di architettura ad ogni angolo: il processo di trasformazione è iniziato con la
demolizione di parte della vecchia struttura che però a lasciato fino ad oggi le sue forme
nascoste ma visibili, come se il calcestruzzo fosse stato scolpito. Una volta che gli spazi sono
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stati definiti, senza parti di cemento e circondati da veste nuova, è iniziato il processo di
adattamento al nuovo progetto.
Silos trasformati in un complesso
unico che include: gli uffici
dell’architetto, un laboratorio, un
archivio, una biblioteca, una sala
proiezioni e uno spazio espositivo
detto “La Cattedrale”: sede di
mostre, conferenze, concerti e una
vasta gamma di attività culturali
legati
alla
vita
professionale
dell’architetto.
Elementi della vecchia struttura
perfettamente conservati convivono con rivestimenti architettonici contemporanei. Silos di
metallo e pezzi di design, gli interni semplicissimi, con divani casual bianchi, tappeti
monocromatici e lunghe tende si combinano armonicamente in un gioco di contrasti con
elementi complessi di metallo e cemento della vecchia fabbrica. Un gioco di contrasti unici tra
antico e moderno. I pilastri di cemento e i soffitti sembrano ritrovare una nuova leggerezza,
immersi nell’abbondanza degli spazi e nell’abbondante luce naturale che arriva dalle grandi
finestre. La struttura è circolata da un giardino di eucalipti, palme, ulivi e cipressi che sorge lì dove
prima c’era il cortile della fabbrica.
Un’operazione di recupero notevole, che mostra un profondo rispetto per le forme e le
strutture architettoniche del passato. Rinnovandole e rendendole attualissime. Una vecchia
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fabbrica che diventa una nuova icona di modernità. E che sembra ricordarci che a volte dal
cemento può nascere anche qualcosa di buono.
Schizzo: "La Fabbrica / Ricardo Bofill" 15 Nov 2012 ArchDaily
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3.2.
Muralla Roja, 1968/1972 - Calpe (Alicante), Spagna
Il Muro Rosso della Casbah nella Comunitat Valenciana, è un condominio che si trova
all'interno della zona residenziale La Manzanera. La configurazione dell'edificio è in linea con
la combinazione di cubi nello spazio. Il villaggio in sé, in una evocazione di estetica
costruttivista, riproduzione di una serie di cortili comunicanti, dove è possibile accedere ad un
alloggio. Il progetto è stato approvato nel 1968, che termina la sua costruzione nel 1972.
In termini di forma, si presenta come un complesso fortificato che si adatta alla topografia
della scogliera dove si trova. La configurazione dell'edificio è una rievocazione della bellezza
dell'architettura, con un chiaro riferimento all'architettura mediterranea e araba, in particolare
le torri e nordafricana casbah adobe. Diversi passaggi, terrazze, scale e cortili comunicare tra
di loro come estensione degli spazi interni abitati.
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La
composizione
di
questo
complesso, risponde ad un piano
geometrico avente quale elemento
di base la tipologia di una croce
greca; le croci sono raggruppate in
vari modi, lasciando le torri dei
servizi (bagni e cucine), al loro
incrocio.
É stata applicata una vasta gamma
di colori derivati dal rosso, per
dare particolare risalto ai vari
elementi architettonici, ottenendo
in tal modo, lo scopo di fornire
diversi punti di vista l'edificio,
insieme con la generazione di un
contrasto
con
il
naturale, il cielo e la luce.
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paesaggio
Questa configurazione caratterizzata dai percorsi labirintici derivanti dall’intrecciarsi di croci
con le braccia di cinque metri e contenenti i vari reparti del complesso, genera una serie di
cortili interconnessi che dà accesso a ciascuna delle case. Infine, sulle terrazze degli edifici
sono condivisi solarium, piscina e sauna.
Il complesso propone così le stradine strette, quasi labirintiche delle casbah, scalette per le
terrazze, patios da scoprire e un rapporto molto fluido tra spazi pubblici e privati, che non
vengono delimitati chiaramente, con una serie di terrazze coperte e corridoi aperti, che
favoriscono la convivenza e il contatto all'aria libera e che sono come un prolungamento
degli spazi interni. L’ispirazione sembra sia venuta a Bofill dall’architettura popolare del
mondo arabo mediterraneo:
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Come l'ultimo elemento, il più esterno del complesso,The Wall Red riflette l'evoluzione della
volontà originale di integrazione nell’architettura del paesaggio. La Muralla Roja è affiancata
infatti da La Manzanera, a Calpe, nei pressi di una scogliera quasi a strapiombo sul mare;
liberamente ispirata alle torri fortificate del Nord Africa di cui ne rappresenta una
reinterpretazione moderna, è una struttura che, notano gli esperti, si adatta perfettamente al
terreno e alle scogliere su cui si affaccia.
Colpisce, oltre alla chiara ispirazione araba e mediterranea, anche la scelta dei colori, dalla
gamma dei rossi e degli azzurri. Che sono in netto contrasto con i colori naturali del
paesaggio circostante e dei complessi già esistenti.
Sono colori che servono ad indicare le diverse funzioni degli edifici e che vengono potenziati
dalla calda luce mediterranea e dai suoi cieli azzurri.
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La Muralla Roja è stata costruita tra il 1968 e il 1972 ed ha celebrato dunque 40 anni da poco
ed è stata per questo oggetto di studio da parte di un gruppo di studenti del secondo anno
della Facoltà di Architettura dell'Università alicantina; è un'opera del primo Ricardo Bofill,
precedente alla sua tappa postmoderna o neoclassica; questa opera emana una grande
modernità e, allo stesso tempo, valori tradizionali, aspetti che tornano a essere rilevanti
adesso, come la relazione tra l'intorno o la sostenibilità. Quasi un simbolo per la Spagna che
guarda verso il suo passato più recente e più sostenibile, per uscire dall'incubo della
speculazione edilizia e lo scempio delle sue coste più belle.
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3.3.
W Hotels Barcellona, 2007/10 - Barcelona, Spagna
L´inaugurazione dell’albergo è stata nell’autunno del 2010: il W Hotels Worldwide, il gigante
degli alberghi di lusso e stile, la società che ha innovato il settore, ha debuttato così’
nell´Europa Occidentale con l´inaugurazione del nuovo W Barcelona. Si tratta di una
struttura all’avanguardia e di spettacolare architettura che si erge sul mare Mediterraneo nella
città spagnola più dinamica ed elegante. Il progetto di Bofill è in perfetta armonia con la
cultura locale: il design che Bofill ha elaborato per il W Barcelona, la cui imponente presenza
si innalza nello splendido boulevard marittimo della città di Barcellona, si ispira alla vela di
una nave, motivo per cui l´edificio è noto come “laVela”.
Il W Barcelona, che segna sicuramente una svolta nell’ambizioso programma di
rinnovamento urbano del litorale di Barcellona, con i suoi 26 piani e l’elegante forma a vela, è
posto in perpendicolare rispetto alla banchina, per cui offre, praticamente da tutte le sue
camere, particolari vedute sul mare e sulla città.
Il suo avanguardistico design crea lo scenario perfetto per lo sviluppo di uno stile di vita
moderno, multidimensionale, unico; un’esperienza di stile di vita contemporanea dotato di
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un’offerta di servizi completa. L’albergo contiene 473 camere, 67 delle quali suite, due suite
WOW e una suite Extreme WOW.
Inoltre il W Barcelona presenta al suo interno una Spa (la spa più in voga di New York), un
ristorante con un’atmosfera molto vivace situato al secondo piano che offre delle vedute
ineguagliabili sul litorale di Barcellona, un elegante bar all’ultimo piano, un’esclusiva e
affascinante piscina con bordo al filo sull’orizzonte, Wet, circondata da terrazze e gazebi
completamente attrezzati così come da innovativi impianti di fitness.
L’albergo contiene, inoltre, spettacolari spazi pubblici, fra i quali sono da segnalare i 2.500 m2
di spazi ultramoderni destinati all’organizzazione di riunioni ed eventi, includendovi la Great
con perfette vedute mozzafiato sul mare.
Tutto ciò fa di W Barcelona una sorta di ‘viaggi-lampo’ esclusivo, un albergo anche idoneo
per eventi, per riunioni e per festeggiamenti speciali.
Situato presso la Nova Bocana (“la nuova imboccatura”) del porto di Barcellona, che collega
il centro della città col Mediterraneo, il W Barcelona è vicino ai Boulevard Marittimi de La
Barceloneta, ai ristoranti di prima classe del Port Vell, alle spiagge da sogno e ai centri di sport
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acquatici del Port Olímpic; a due passi dalle romantiche caffetterie, i negozi di moda e la
moderna offerta notturna del centro storico di Barcellona e le Ramblas.
Come unico albergo di Barcellona con accesso diretto sulla spiaggia, il W Barcelona rimane
ancorato presso il “Paseo Joan de Borbó” un enorme progetto di ristrutturazione volto a
dotare questa dinamica zona con negozi di lusso, uffici e spazi destinati allo svago e al
divertimento.
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