Scrivi una relazione su “Vi auguro di essere eretici” di don Luigi Ciotti A una prima lettura, andrebbe considerato alla stregua di una blasfemia il sorprendente augurio formulato da don Luigi Ciotti alla platea del Congresso di Slow Food Italia il 10 maggio 2014. “Eretico” non è una condizione concepita come favorevole. Eppure, la storia dell’”eresia” è più articolata e complessa di quel che comunemente si crede. Un esempio “nobile”: Gesù era ebreo, figlio di ebrei. “Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre” (Luca 2,21)”. Non poteva essere altrimenti, d’altronde: prima di Gesù il Cristianesimo semplicemente non esisteva. E riguardo alla condizione ebraica di Gesù, va rammentato che fino al 1969 il Primo Gennaio era consacrato dalla Chiesa Cattolica alla “Circoncisione di NSGC”. Sembra di poter dire che il Cristianesimo nasce dalla scelta di un Uomo che, professando nuovi approcci religiosi, si allontana dalla tradizionale fede ebraica: dagli ebrei è Gesù a essere ritenuto un eretico. Dipende, ovviamente, dai punti di vista! “Eresia” deriva dal greco αἵρεσις, dal verbo αἱρέω, nel significato di eleggere o scegliere. Ed è questo il senso dell’affermazione di don Ciotti: “Eretico è la persona che sceglie. L’eretico è colui che più della verità ama la ricerca della verità”. Non sono più, evidentemente, i tempi di Giordano Bruno, quando fu bruciato a Campo de’ Fiori il 17 febbraio 1600, per aver affermato, tra l’altro, il moto della Terra spiegando che “il modo e la causa del moto della terra e della immobilità del firmamento sono da me prodotte con le sue raggioni et autorità e non pregiudicano all'autorità della divina scrittura”. Il termine “eresia” non ebbe un significato negativo fino alla fine del primo secolo d.C., il periodo al quale sono datate le Lettere del Nuovo Testamento, quando eresia fu connotata negativamente come separazione, divisione. “Si sono infiltrati infatti tra voi alcuni individui - i quali sono già stati segnati da tempo per questa condanna - empi che trovano pretesto alla loro dissolutezza nella grazia del nostro Dio, rinnegando il nostro unico padrone e signore Gesù Cristo” (Giuda 4). È interessante la posizione di Heinrich Schlier secondo il quale lo sviluppo in negativo di hairesis procede con l'analogo sviluppo del termine ekklesia: haìresis ed ekklesia divengono due opposti. All’assemblea partecipavano soltanto gli aventi diritto, gli “altri” erano esclusi. Fu verosimilmente “Giustino (100-162) il primo apologeta ad utilizzare sistematicamente il termine "eresia" per combattere le correnti cristiane considerate devianti”. Sono note le conseguenze tragiche che questa interpretazione negativa dell’eresia ha prodotto nel corso dei secoli: scismi (il grande scisma che ha portato alla divisione tra Cattolici e Ortodossi, lo scisma protestante, quello anglicano, solo per citarne alcuni), Santa Inquisizione, comunque divisioni e affermazione (anche con la violenza) dell’autorità unica riconosciuta a dire che cosa è vero e che cosa non lo è. Don Ciotti interpreta diversamente il concetto di “eresia”, provoca andando a riprendere il significato originario, anzi conclude il suo intervento spiegando che cosa intende dire: “Oggi è eretico chi mette la propria libertà al servizio degli altri, chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è. Eretico è colui che non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia chi approfondisce chi si mette in gioco in quello che fa chi crede che solo nel “noi” l’”io” possa trovare una realizzazione. Chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie, chi non pensa che la povertà sia una fatalità. Chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza che sono le malattie spirituali della nostra epoca”. È lontano il tempo dei tanti Giordano Bruno caduti nel corso dei due millenni. FONTI: Augias C., Pesce M.: Inchiesta su Gesù, Arnoldo Mondadori Editore, 2006 “Trascrizione dell’intervento di Don Luigi Ciotti il 10/05/2014 al Congresso di Slow Food Italia”, www.slowfood.it Firpo L.: Il processo di Giordano Bruno, Salerno Editrice, 2005 Senior D., Harrington D.J.: Lettere di Pietro, Lettera di Giuda, Edizioni Paoline, 2002 Heinrich Schlier, αἵρεσις, in Gerhard Kittel (a cura di), Grande Lessico del Nuovo Testamento, I, Paideia, 1968 Le Boulluec A., Ellenismo e cristianesimo, in Il sapere greco, II, Einaudi, 2007 Roma, 05.12.2019 Isabella Tokos, 3A