Strumenti di programmazione per l’italiano L2/LS P R O C E D U R E D I D AT T I C H E PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Di cosa parleremo 1. Introduzione al concetto di progettazione 2. Qualche richiamo di neurolinguistica 3. Le procedure glottodidattiche 4. Gli scopi e le fasi delle unità didattiche e dell’unità di apprendimento 5. L’unità didattica stratificata e differenziata PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Introduzione al concetto di progettazione PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Nelle lezioni di lingua che seguivi a scuola riuscivi a riconoscere un certo "standard" di organizzazione? Se dovessi dire brevemente com’è/era organizzata la lezione, come completeresti queste frasi ? Prova ora a completare queste frasi A. Sì, in tutte Prima di tutto l'insegnante…, successivamente l’insegnante…, verso la fine della lezione l’insegnante… Ogni tanto l'insegnante… A. Pianificare è importante perché… B. No, in nessuna C. Sì, quasi in tutte D. Sì, ma solo in qualcuna. La tua opinione PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA B. Il piano di una lezione dovrebbe includere… Pianificare è importante perché… Le opinioni degli studenti • lo studente ha un'idea chiara degli obiettivi che deve raggiungere • dà una logica ai contenuti didattici che si andranno a spiegare • l'alunno sa cosa aspettarsi • crea sicurezza nello studente e nell'insegnante • aiuta la gestione del tempo, senza lasciare argomenti in sospeso e studenti con dubbi • aumenta la motivazione dello studente Il piano di una lezione dovrebbe includere… • una parte di teoria e spiegazione, e una di pratica per vedere se il concetto è chiaro • indicazione sugli argomenti: grammaticali, lessicali e culturali • una parte di vocabolario, una di produzione, una di ascolto e lettura, una di grammatica • un riepilogo finale che deve rimanere ben impresso, espresso con parole semplici • esercizi e tempo per rispondere alle domande degli studenti PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Le opinioni degli studenti PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Le procedure didattiche (ex modelli operativi) Macroprogettazione: Progettazione di un intero percorso didattico Scelte metodologiche Microprogettazione: Pianificazione dei segmenti in cui si articola il percorso didattico Definizione degli obiettivi glottodidattici che realizzano le mete Definizione delle mete Possibili « format » • Educative • Glottodidattiche • Conversazione maieutica • Lezione • Modulo >Unità didattica>Unità di apprendimento • PresentationPracticeProduction • Task Based Learning •… Variabili •Tempo •Contesto •Articolazione •Risorse a disposizione •Caratteristiche e bisogni dell’apprendente PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Qualche richiamo di neurolinguistica PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Bimodalità: i due emisferi svolgono attività diverse processi analitici, logici, legati alle scansioni temporali e alle conoscenze astratte SX DX olistico, intuitivo, coinvolto nelle percezioni sensoriali PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzionalità A sinistra Da destra Da globale A analitico A linguistico A razionale Da visivo, contestuale, situazionale Da emozionale PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Le procedure glottodidattiche PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Gerarchia delle procedure MODULO UNITA’ DIDATTICA UNITA’ DI APPRENDIMENTO PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Nasce negli anni ‘30 (attivismo e Dewey) Negli anni ‘60 si applica agli insegnamenti linguistici Fase iniziale di motivazione Vari modelli di unità didattica, tutti accomunati da: Fase di lavoro sul testo Fase finale di controllo e recupero PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA L’unità didattica (U.D.) Confronto fra lezione tradizionale e UD Lezione tradizionale U.D. STRUTTURE FUNZIONI LESSICO LEGGERE SCRIVERE ASCOLTARE PARLARE MODELLI SOCIALI E CULTURALI PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Competenza comunicativa (Balboni, 2012) Competenza linguistica Competenze extralinguistiche mente mondo Padronanza delle abilità, capacità di “fare” lingua Competenze sociopragmatiche e interculturali PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Capacità di agire socialmente con la lingua U.D. e competenza comunicativa «sapere la lingua» Competenza linguistica (fonologia, grafemica, morfosintassi, lessico, testualità) Competenza extralinguistica (sociosituazionale, cinesica, prossemica, vestemica, ecc.) Competenza sociopragmatica «saper fare lingua» Abilità linguistiche (ascoltare, parlare, leggere, scrivere ecc.) Unità (blocco autonomo e autosufficiente) include i 4 saperi dell’insegnamento linguistico «saper fare con la lingua» Elementi pragmatici (funzioni e atti comunicativi) modelli culturali PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Gerarchia delle procedure MODULO UNITA’ DIDATTICA UNITA’ DI APPRENDIMENTO PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Unità di apprendimento (U.d.A.) Lo studente ragiona in termini di UdA, non di UD come il prof È l’unità minima, la “molecola” Si basa sul modello gestaltico di percezione: Globalità PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Analisi Sintesi L’ U.D. = rete di U.d.A. GAS GAS Motivazione Iniziale Verifica GAS GAS Rinforzo Recupero GAS GAS GAS GAS Fase iniziale Fase di lavoro sull’input INTRODUZIONE RETE DI UNITA’ D’APPRENDIMENTO PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Fase conclusiva di controllo ed eventuale recupero Gli atomi che costituiscono la molecola matetica Input Intake atti comunicativi aspetti linguistici linguaggi non verbali aspetti socioculturali attività globali di esplorazione del contesto ipotesi sul significato globale ricerca di elementi specifici verifica delle ipotesi e analisi dei meccanismi di funzionamento delle varie ‘grammatiche’ mente sintesi spontanea e riflessione guidata per formalizzare quanto ‘scoperto’ in mappe mentali, in ‘regole’, in schemi di riferimento PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Gli scopi delle fasi dell’U.D. e delle U.d.A. PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Motivazione dell’U.D. L’insegnante deve • spiegare la «logica» di quello che si andrà a fare • dare indicazioni operative • recuperare le conoscenze preacquisite degli allievi • creare omogeneità delle conoscenze nel gruppo • dare le parole chiave per capire il testo L’insegnante lavora su più piani: psicologico cognitivo esperienziale linguistico PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Promuovere la comprensione globale dell’input Globalità di ciascuna U.d.A. L’insegnante deve: Sfruttare la ridondanza e le conoscenze enciclopediche PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Coinvolgere l’emisfero destro L’insegnante deve: Analisifissazione di ciascuna U.d.A. • Promuovere una comprensione profonda dell’input • Selezionare gli elementi da acquisire • Fissare ed esercitare gli elementi Fasi 1.Attirare l’attenzione dell’allievo su alcune parti 2.Fissare con la ripetizione espressioni che realizzano le intenzioni comunicative 3.Reimpiegare i materiali appena fissati PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Nella sintesi l’insegnante deve: Sintesi e riflessione di ciascuna U.d.A. • sistematizzare/riutilizzare/espandere gli elementi analizzati e fissati • portare a una progressiva autonomia nell’uso • sviluppare aspetti personali e creativi e far riflettere su • • • • atti linguistici aspetti grammaticali temi culturali linguaggi non verbali PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Controllo della U.D. (fase di verifica e valutazione) Deve testare gli obiettivi dell’U.D. Deve utilizzare le stesse tecniche già sperimentate durante l’U.D. In base ai risultati Il test sia l’allievo che l’insegnante hanno bisogno di fare il punto sull’effettiva acquisizione PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Si passa ad un’altra U.D. Si procede ad una attività di rinforzo mirato o di recupero più generale Si procede ad un’attività di approfondimento ed espansione Gerarchia delle procedure MODULO UNITA’ DIDATTICA UNITA’ DI APPRENDIMENTO PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Modulo disciplina non segmentabile Concetto diffusosi abbastanza recentemente (certificazioni) Sezione, porzione, sottoinsieme del corpus dei contenuti di un curricolo (insieme reticolare di moduli) Funziona bene per alcune discipline (es., storia, letteratura…), meno per altre, tra cui l’insegnamento delle lingue PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA basata sulla progressione nuovi elementi si aggiungono ai precedenti modificando continuamente la competenza (spirale) autosufficiente, concluso in se stesso deve essere valutabile nel suo complesso in modo da poter essere accreditato basato su ambiti comunicativi complessi (es. corrispondenza commerciale), non su semplici situazioni (es. lettera di reclamo) deve essere flessibile e raccordabile con altri moduli PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Caratteristiche del modulo Esempio modulo letterario ROMANTICISMO Foscolo Leopardi Manzoni Quadro Europa Testo 1 Testo 1 Testo 1 Testo 2 Testo 2 Testo 2 Testo n Testo n Testo n PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA L’unità didattica stratificata e differenziata LE PECULIARITA’ DELL’ITALIANO L2 IN CONTESTO MIGRATORIO PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Classi plurilingui e multiculturali caratteristiche Diversi livelli di italiano Studenti non italofoni Diversa L1 Classe Diversa provenienza Diverse L1 Studenti italofoni e non italofoni Diversa modalità di frequenza scolastica Diversa padronanza lingua studio PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Classi plurilingui e multiculturali disequilibrio Organizzativo • Gestire diversi livelli di competenza linguistico-comunicativa • Scarsità di risorse Comunicativo • la lezione verbale frontale è efficace per pochi • difficoltà di comprensione > isolamento > minaccia all’autostima Socio-culturale • evitare conflitti, incomprensioni • evitare reificazione culturale Didattico-metodologico • orientata all’azione • attenta alle differenze PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Classi plurilingui e multiculturali differenze Distanza tra italiano e le L1 Background culturale di studenti e insegnante Risorse a disposizione dello studente (genitori, parenti, amici, servizi a cui può accedere) Motivazione allo studio e aspettative legate al percorso migratorio (personali e familiari) Stili di apprendimento e influenza delle esperienze di apprendimento precedenti Concezione della relazione educativa Vulnerabilità psicologica del soggetto in migrazione PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Strategie didattiche differenziazione e stratificazione Differenziazione Fornire input diversi Uso di più canali (sonoro, visivo, gestuale) Stratificazione Testi e compiti con diverso grado di complessità Differenziazione di: Strategie di: • Approcci • Tecniche • Tipologie di task • Ritmi di gestione della lezione • Input testuale fornito dal docente • Graduazione delle attività (dalla più semplice alla più complessa) • Contemporaneità di esecuzione • Stratificazione di task, tecniche didattiche, contenuti PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Strategie didattiche elementi stratificabili PARAMETRI MENO COMPLESSO PIU’ COMPLESSO Contesto Presente Assente Argomento Familiare Poco/non familiare Lunghezza testo Breve Lungo Sintassi Semplice Con numerose subordinate Struttura testuale Evidenziata Poco segnalata Ridondanza Ampia Scarsa Lessico Specifico o comune Di bassa frequenza Sequenza Temporale (cronologica) Di tipo diverso Tipo Descrittivo, narrativo Argomentativo, espositivo N° parlanti Lavoro individuale o a coppie Lavoro di gruppo Orientamento valutativo Fluenza, espressione Accuratezza Informazioni Esplicite Implicite Densità Pochi fatti, personaggi, eventi Molti fatti, personaggi, eventi PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Di cosa abbiamo parlato 1. Introduzione al concetto di progettazione 2. Qualche richiamo di neurolinguistica 3. Le procedure glottodidattiche 4. Gli scopi e le fasi delle unità didattiche e dell’unità di apprendimento 5. L’unità didattica stratificata e differenziata PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Grazie per l’attenzione! [email protected] PAOLA CELENTIN - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA