Antonello Greco
Progettare e costruire un
impianto fotovoltaico
- nozioni base -
a Miriam e Maria
3
L’Autore
Classe 1968, torinese. Perito Industriale con abilitazione
professionale. Impiegato tecnico. Direttore del “Notiziario AIEL
IRPAIES” - Organo ufficiale di informazione tecnica dell’UNAE - Istituto
Nazionale di Qualificazione delle Imprese d'Installazione di Impianti
(www.unae.it). Socio Cei e Membro del CT 64. Socio AEIT e Consigliere
della Sezione di Torino. Collabora con il Perito Informa, il Giornale
dell’Installatore Elettrico, Voltimum e altre riviste tecniche. Ha
pubblicato una monografia sui Cantieri Edili con Panorama Elettrico e
un e-book sulle Verifiche negli edifici residenziali con il Giornale
dell’Installatore Elettrico.
4
Gennaio, 2017.
“Progettare e costruire un impianto fotovoltaico - nozioni base” è
dedicato a chi vuole diventare un installatore o un manutentore di
impianti fotovoltaici.
Attraverso un linguaggio semplice sono affrontati gli argomenti
fondamentali necessari ad apprendere le nozioni base.
Lo scopo non è quello di essere esaustivi su tutti gli aspetti che
riguardano gli impianti fotovoltaici, ma fornire a giovani e meno
giovani le informazioni indispensabili per progettare e costruire un
impianto fotovoltaico, per un successivo approfondimento.
Il libro è dedicato a chi ha già installato impianti fotovoltaici o pensa
di farlo presto, a chi desidera ampliare le proprie conoscenze e a chi
è appena arrivato nel nostro paese per lavorare in questo settore.
Buon lavoro,
Antonello Greco.
5
6
Indice
Capitolo
1
Richiami di elettrotecnica
2
Sicurezza elettrica
3
Energia solare
4
Impianti fotovoltaici
5
Incentivi
6
10 + 1 domande sugli impianti fotovoltaici
Pagina
9
25
39
47
63
71
Appendice
A
Il Sistema Internazionale delle Unità (SI)
Un raggio di Sole
Pagina
75
80
Alla fine di ogni capitolo è presente una scheda di autovalutazione.
7
8
Capitolo 1
Richiami di elettrotecnica
L’elettricità è una forma di energia che può essere facilmente
convertita in altre forme di energia, come ad esempio il calore, la
luce, l’energia meccanica.
La fisica ci spiega che l’elettricità si manifesta con fenomeni di
attrazione e repulsione tra corpi dotati di carica elettrica.
Per aiutare nella comprensione alcuni termini sono riportati in
inglese, francese e spagnolo.
9
Che cos’è la corrente elettrica?
In un circuito elettrico chiuso, si parla di corrente elettrica per
indicare il flusso di cariche elettriche.
L’intensità di corrente elettrica si indica con I e l’unità di misura è
l'ampere, simbolo A.
L'intensità di corrente è misurata con l’amperometro inserito in
serie nel circuito.
«Cariche elettriche di segno uguale si respingono; cariche elettriche
di segno opposto si attraggono».
Electric current is a flow of electric charge
Un courant électrique est un déplacement d'ensemble de
porteurs de charge électrique (électrons)
La corriente eléctrica o intensidad eléctrica es el flujo de
carga eléctrica por unidad de tiempo que recorre un
material
10
Che cos’è la tensione?
In un circuito elettrico, la circolazione della corrente è causata dalla
differenza di potenziale (tensione) esistente fra due estremi.
Come in un circuito idraulico l’acqua scendere dall’alto verso il
basso, in un circuito elettrico la corrente circola dal potenziale
superiore a quello inferiore.
Il simbolo utilizzato per la tensione è U e l’unità di misura è il volt,
simbolo V.
La tensione è misurata con il voltmetro inserito in parallelo
all'elemento del quale si vuole misurare la differenza di tensione.
Potential difference: difference between the electric
potentials at two points
Différence de potentiel: différence entre les potentiels
électriques en deux points
Diferencia de tensión ó voltaje: diferencia potencial que hay
entre dos puntos
11
Che cosa significa che un circuito è in corrente continua?
Che nel circuito le cariche elettriche (elettroni) seguono sempre
nello stesso percorso.
In un diagramma vettoriale, la corrente continua è rappresentata da
una retta parallela alle ascisse (asse x del tempo).
Direct current: electric current that is time-independent or,
by extension, periodic current the direct component of which
is of primary importance
Courant continu: courant électrique indépendant du temps
ou, par extension, courant périodique dont la composante
continue est d'importance primordiale
Corriente continua: no varía su valor en función del tiempo
12
Che cosa significa che un circuito è in corrente alternata?
Che nel circuito le cariche elettriche (elettroni) cambiano
continuamente senso (percorso).
In un diagramma vettoriale, la corrente alternata è rappresentata
una sinusoide, la cui frequenza è di 50 Hz.
La frequenza indica il numero di variazioni che si ripetono in un
secondo.
Alternating current: electric current that is a periodic
function of time with a zero direct component or, by
extension, a negligible direct component
Courant alternatif: courant électrique qui est une fonction
périodique du temps à composante continue nulle ou à
composante continue négligeable
Corriente alterna: cambia de polaridad cíclicamente siendo
alternativamente positiva y negativa respectivamente
13
Che cos’è la resistenza elettrica?
L’ostacolo che il conduttore oppone al passaggio della corrente
elettrica nel circuito elettrico.
Il valore della resistenza dipende dal materiale del conduttore, è
direttamente proporzionale alla sua lunghezza (l) ed inversamente
proporzionale alla sua sezione (S).
Il valore della resistenza varia con la temperatura: nei metalli cresce
all'aumentare della temperatura.
Il simbolo utilizzato per indicata la resistenza elettrica è R e l’unità di
misura è l’ohm, simbolo Ω.
La resistenza è misurata inserendo in parallelo all'elemento del
quale si vuole misurare la resistenza un ohmmetro.
Resistance: opposition to the passage of an electric current
through the conductor
Résistance: propriété de ralentir le passage d'un courant
électrique dans un conducteur
Resistencia: oposición que presenta un material a ser
atravesado por la electricidad
14
Che differenza c’è fra un circuito serie ed uno parallelo?
Per rispondere alla domanda facciamo un esempio con due
resistenze. La figura indica due resistenze in serie.
Dal punto di vista matematico, due resistenze in serie oppongono
una resistenza totale al passaggio della corrente pari alla somma
delle due resistenza R1 e R2.
series circuit
circuit série
circuito en serie
15
Nel caso di collegamento in parallelo, il reciproco della resistenza
equivalente a diverse resistenze in parallelo è uguale alla somma dei
reciproci delle singole resistenze.
parallel circuit
circuit parallèle
circuito en paralelo
16
Che cos’è la legge di Ohm?
In corrente continua, la legge di Ohm è la relazione che stabilisce il
legame fra la tensione, la corrente e la resistenza elettrica
In un circuito elettrico, l’intensità di corrente è direttamente
proporzionale alla tensione applicata ed inversamente proporzionale
alla resistenza del circuito.
In corrente alternata, l’opposizione al passaggio della corrente nel
circuito è chiamata impedenza Z e descrive i fenomeni
elettromagnetici provocati da induttanze (L) e capacità (C).
Ohm's law: the voltage at the terminals of an ideal resistor is
proportional to the current in the resistor
Loi d'Ohm: la tension aux bornes d'une résistance idéale est
proportionnelle au courant qui y circule
Ley de Ohm: la corriente eléctrica de un circuito depende de
la tensión aplicada y de la resistencia del conductor
17
Che cos’è la legge di Joule?
La legge di Joule mette in relazione il calore prodotto con la
corrente circolante nel conduttore.
In un conduttore, la potenza dissipata in calore dalla corrente
circolante è direttamente proporzionale alla resistenza del
conduttore ed al quadrato della corrente stessa.
P = R ∙ I2
La potenza elettrica esprime la quantità del lavoro elettrico
compiuto o trasformato nell’unità di tempo.
Il simbolo utilizzato per indicare la potenza è la lettera P e l’unità di
misura è il watt, simbolo W.
La potenza è misurata con il wattmetro.
Joule effect
Effet Joule
Efecto Joule
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Che cos’è la potenza attiva?
Parlando di potenza, in un circuito in corrente alternata possiamo
distinguere:
 Potenza attiva: potenza assorbita dagli apparecchi utilizzatori o
generata dai generatori;
 Potenza reattiva: potenza scambiata nel circuito fra il campo
elettrico e/o magnetico ed il resto del circuito;
 Potenza apparente: prodotto del valore efficace della tensione
per il valore efficace della corrente.
La reattanza è quella parte dell’impedenza che tiene conto degli
effetti causati dalla presenza delle induttanze e/o delle capacità
(condensatori) nel circuito.
L'induttanza è la proprietà dei circuiti elettrici per cui una corrente
che attraversa un circuito elettrico induce una forza elettromotrice
che si oppone alla variazione dell'intensità della corrente stessa
(legge di Lenz).
La capacità rappresenta l’attitudine di un conduttore ad aumentare
il proprio potenziale elettrico.
Active power, Reactive power, Apparent power
Puissance active, Puissance réactive, Puissance apparente
Potencia activa, Potencia reactiva, Potencia aparente
19
Che cos’è l’energia elettrica?
L’energia elettrica rappresenta l'energia messa in gioco dalle cariche
in intervallo di tempo ovvero la quantità di elettricità che attraversa
un circuito nell'intervallo di tempo.
In un diagramma vettoriale l’energia elettrica rappresenta l’area.
Il simbolo utilizzato per l’energia elettrica è W, unità di misura watt
per ora, simbolo Wh.
La misura dell’energia elettrica è effettuata con i contatori.
Active Energy
Énergie active
Energía
20
Che cos’è il rendimento?
In una macchina elettrica, il rendimento rappresenta il rapporto fra
la potenza resa (al netto delle perdite) e quella assorbita.
Il rendimento si indica con la lettera greca .

Potenza resa
Potenza assorbita
Per un generatore elettrico il rendimento è il rapporto fra la potenza
erogata e la potenza generata.
Il rendimento ha sempre valore inferiore a 1 (macchina ideale) e può
essere espresso in forma percentuale.
Nelle reti elettriche in corrente alternata, l’energia elettrica prodotta
dai generatori è trasferita ai circuiti con differente livello di tensione
per mezzo dei trasformatori.
La conversione della corrente continua in corrente alternata
monofase o trifase è attuata dagli inverter.
Efficiency
Rendement
Rendimiento
21
Che cosa rappresenta il campo elettrico?
Qualsiasi conduttore elettrico in tensione produce un campo
elettrico E.
L' intensità del campo elettrico si misura in volt per metro (V/m).
Il movimento delle cariche elettriche in un conduttore o solenoide
genera un campo magnetico H.
L'intensità del campo magnetico si misura in ampere per metro
(A/m)
Il campo elettromagnetico è costituito dalla combinazione del
campo elettrico e del campo magnetico.
Le onde elettromagnetiche sono una forma di propagazione
dell'energia nello spazio per le quali c'è bisogno di un mezzo.
Electric field strength, magnetic field strength (magnetizing
field strength)
Electromagnetic field, Electromagnetic wave
Champ électrique, Champ magnétique (excitation
magnétique)
Champ électromagnétique, Onde électromagnétique
Intensidad de campo eléctrico, Intensidad de campo
magnético
Campo electromagnético, Onda electromagnética
22
Che cos’è una fonte rinnovabile?
L’energia elettrica è prodotta dai generatori trasformando diverse
fonti di energia (termica, meccanica, chimica).
Le fonti di energia possono dividersi in due insiemi:
 Fonti rinnovabili (o fonti alternative) : solare, idroelettrico,
eolico, geotermia, biomasse;
 Fonti tradizionali (non rinnovabili): carbone, petrolio,
metano.
I generatori possono essere a induzione (dinamo e alternatore) o
elettrochimici (pile e celle a combustione).
I moduli fotovoltaici sono generatori statici in grado di convertire
direttamente la luce solare in energia elettrica (generatore di
corrente).
Renewable energy: biofuel, Biomass , Geothermal,
Hydropower, Solar energy , Tidal power, Wave power ,Wind
power
Énergie renouvelable: solaire, photovoltaïque, éolienne,
hydraulique, biomasse, géothermique
Energía renovable: eólica, geotérmica, hidroeléctrica,
mareomotriz, solar, undimotriz, biomasa, biocombustibles
23
Scheda di autovalutazione
1. Che cos’è la corrente elettrica?
a. il flusso di cariche elettriche in un materiale conduttore
b. l’unità di misura della potenza
c. il lavoro compiuto dalle cariche elettriche nei circuiti
2. Che cos’è la differenza di potenziale?
a. l'unità di misura della tensione
b. la differenza di corrente fra due punti del circuito
c. la differenza di potenziale fra due punti del circuito
3. Che differenza c’è fa corrente continua e corrente alternata?
a. la corrente continua indica che nel circuito c’è sempre
corrente, mentre quella alternata indica che la corrente in
alcuni momenti non c’è (è nulla)
b. la corrente continua non varia nel tempo, mentre la corrente
alternata cambia continuamente senso
c. la corrente continua cambia senso continuamente
4. Che cos’è la resistenza?
a. l’ostacolo che un conduttore oppone al passaggio della
corrente
b. un altro modo di chiamare la tensione
c. un tipo di condensatore
5. È vero che un conduttore dissipa calore?
a. no, un conduttore non si scalda mai
b. sì, ma solo se è attraversato dalla corrente elettrica
c. sì, sempre
6. Che cos’è la potenza attiva?
a. la potenza assorbita dagli apparecchi utilizzatori
b. la potenza generata dai condensatori
c. il rendimento di un motore elettrico
24
Capitolo 2
Sicurezza elettrica
Un impianto elettrico è sicuro se garantisce la sicurezza delle
persone e delle cose.
La corrente elettrica, infatti, può essere causa di effetti pericolosi
per l’uomo, in quanto è in grado di agire sui vasi sanguinei e sulle
cellule nervose, sul sistema cardiaco, sull’attività cerebrale, sul
sistema nervoso centrale; può provocare danni all’apparato uditivo
e/o visivo, danni all’epidermide (effetti fisiopatologici).
In questo capitolo analizzeremo le prescrizioni di sicurezza da
adottare al fine di garantire la protezione dagli shock elettrici.
Per aiutare nella comprensione alcuni termini sono riportati in
inglese, francese e spagnolo.
25
Che cos’è un contatto diretto?
Il contatto diretto si verifica quando una persona tocca direttamente
una parte attiva dell’impianto elettrico.
Per parte attiva si intende ogni conduttore o parte conduttrice che è
in tensione, compreso il conduttore di neutro.
Direct contact: electric contact of persons or animals with
live parts
Contact direct: contact électrique de personnes ou
d'animaux avec des parties actives
Contacto directo: contacto de personas con partes activas
de los materiales y equipos
26
Che cos’è un contatto indiretto?
Se il contatto con le parti attive avviene tramite una massa in
tensione a causa di un guasto, si parla di contatto indiretto.
Per massa si intende la parte conduttrice di un componente elettrico
che può essere toccata e che normalmente non è in tensione, ma
può esserlo in caso di guasto (ad esempio il guscio della lavatrice).
Indirect contact: electric contact of persons or animals with
exposed-conductive-parts which have become live under
fault conditions
Contact indirect: contact électrique de personnes ou
d'animaux avec des parties conductrices accessibles mises
sous tension à la suite d'un défaut
Contacto indirecto: contacto de personas con masas puestas
accidentalmente en tensión
27
Che cos’è una massa estranea?
Per alcuni impianti le norme tecniche richiedono di proteggere le
persone dal contatto con le masse estranee ovvero dalle parti
conduttrici che non fanno parte dell’impianto elettrico, ma che sono
in grado di introdurre un potenziale.
Generalmente, sono da considerate masse estranee le parti
metalliche non facenti parte dell’impianto elettrico che presentano
verso terra un valore di resistenza inferiore a 1.000 Ω.
Extraneous-conductive-part
Élément conducteur étranger
Elemento conductor ajeno
28
Come si proteggono le persone dai contatti elettrici?
La protezione contro i contatti diretti (basic protection) si esegue:
 isolando le parti attive, utilizzando involucri e/o barriere
(protezione totale);
 attraverso ostacoli e/o distanziamento dalle parti attive
(protezione parziale);
 installando interruttori differenziali con corrente nominale
differenziale non superiore a 30 mA (protezione addizionale).
La protezione contro i contatti indiretti (fault protection) si esegue:
 con l’interruzione automatica dell’alimentazione;
 realizzando i collegamenti equipotenziali;
 utilizzando componenti elettrici di Classe II;
 attraverso luoghi non conduttori con collegamento
equipotenziale locale non connesso a terra;
 con la separazione elettrica.
La protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti si attua
con l’alimentazione dei componenti elettrici con sorgenti a
bassissima tensione (SELV o PELV), la cui tensione nominale non è
superiore a 50 V.
Basic protection
Fault protection
Protection principale
Protection en cas de défaut
Protección principal
Protección en caso de defecto
29
Che cosa sono i componenti elettrici?
In un impianto elettrico, il termine componente elettrico indica i
componenti dell’impianto e gli apparecchi utilizzatori.
I componenti dell’impianto sono tutti gli elementi utilizzati per la
produzione, trasformazione, trasmissione o distribuzione
dell’energia elettrica, come le macchine elettriche, i trasformatori, le
apparecchiature, gli strumenti di misura, gli apparecchi di protezione
e le condutture.
Un apparecchio utilizzatore è un apparecchio che trasforma
l’energia elettrica in un’altra forma di energia, per es. luminosa,
calorica e meccanica.
I componenti elettrici si classificano in:
Classe:
0
I
II
III
Un componente in Classe II ha un isolamento doppio o rinforzato e
non è collegato al conduttore di protezione.
Class II equipment
Matériel de classe II
Material de clase II
30
Che cos’è il collegamento equipotenziale?
Il collegamento equipotenziale è un collegamento elettrico fra
masse e masse estranee allo scopo di metterle allo stesso
potenziale.
EQP: collegamento equipotenziale principale
EQS: collegamento equipotenziale supplementare
Equipotential bonding: provision of electric connections
between conductive parts, intended to achieve
equipotentiality
Liaison équipotentielle: mise en oeuvre de liaisons
électriques entre parties conductrices pour réaliser
l'équipotentialité
Conexión equipotencial: unión permanente de partes
metálicas para formar un trayecto eléctricamente
conductivo que asegure la continuidad eléctrica y la
capacidad para conducir con seguridad cualquier corriente
impuesta
31
Che cos’è un interruttore differenziale?
L’interruttore differenziale è un dispositivo di protezione utilizzato
per proteggere le persone contro i contatti indiretti.
Negli impianti elettrici alimentati dalla rete del distributore in bassa
tensione (cioè con tensione fino a 1.000 V), la protezione contro i
contatti indiretti è attuata con l’interruzione automatica del circuito.
A tal fine è necessario:
 realizzare un impianto di protezione (impianto di terra) a cui
collegare tutte le masse e le masse estranee,
 installare un interruttore differenziale al fine di evitare tensioni
pericolose sulle masse, affinché:
RE · Idn ≤ UL
dove:
RE
Idn
UL
è la resistenza del dispersore in ohm;
è la corrente nominale differenziale in ampere;
è la tensione di contatto limite convenzionale stabilita in
50 V in corrente alternata e 120 V in corrente continua
non modulata.
Residual current device – RCD
Dispositif (de coupure) différentiel, dispositif (à courant)
différentiel residue – DDR
Interruptor diferencial
32
Che differenza c’è fra un interruttore differenziale e un
interruttore magnetotermico?
L’interruttore differenziale è un dispositivo in grado di rilevare
piccole differenze fra le correnti che circolano in un circuito e,
quindi, di rilevare anche piccole dispersioni.
In genere gli interruttori differenziali sono utilizzati per la
protezione:
 contro i contratti indiretti (interruzione automatica del circuito),
in associazione con l’impianto di terra;
 addizionale contro i contatti diretti;
 contro l’innesco di un incendio (luoghi a maggior rischio in caso
di incendio).
L’interruttore magnetotermico è un dispositivo che protegge gli
impianti ed i componenti elettrici dalle sovracorrenti (sovraccarico e
cortocircuito).
L’interruttore è composto uno sganciatore termico (bimetallo) che
interviene con una caratteristica a tempo inverso (maggiore è la
corrente, minore il tempo di intervento) e da uno sganciatore
magnetico che interviene con caratteristica a tempo indipendente
ovvero interviene (in tempi brevi) quando la corrente supera il
valore di soglia.
33
Che cos’è il grado IP?
È un codice utilizzato per classificare i componenti elettrici in base a:
 Protezione contro la penetrazione di corpi solidi estranei - prima
cifra;
 Protezione contro la penetrazione di acqua con effetti dannosi seconda cifra;
 Protezione contro l’accesso a parti pericolose - terza lettera
(opzionale);
 Informazioni supplementari relative alle apparecchiatura per alta
tensione (H), prova con acqua con attrezzatura in moto (M),
prova con acqua con attrezzatura non in moto (S) e condizioni
atmosferiche (W) - quarta lettera (addizionale).
In alcuni ambienti, come ad esempio i locali contenenti bagni e
docce, la norma prescrive i seguenti gradi di protezione minimi dei
componenti:
 nella zona 0: IPX7
 nella zona 1: IPX4
 nella zona 2: IPX4.
Degree of protection of enclosure – IP
Degré de protection procuré par une enveloppe – IP
Grado de protección IP
34
A cosa serve la marcatura CE?
Tutti i componenti elettrici sono contrassegnati dalla marcatura CE.
Si tratta di una marcatura che attesta che il costruttore ha rispettato
i requisiti base previsti dalla legislazione europea per il prodotto (es.
Direttiva macchine).
Su alcuni componenti compare anche il marchio IMQ.
Si tratta un marchio aggiuntivo concesso dall’Istituto del Marchio di
Qualità per certificare la conformità del componente elettrico ad
una specifica norma tecnica.
35
Che colore deve avere il conduttore di neutro?
In un impianto elettrico i conduttori hanno un colore differente a
secondo della funzione loro riservata.
Per l’identificare il conduttore di neutro, la norma riserva il blu.
Per il conduttore di protezione (che collega le masse degli
apparecchi utilizzatori all’impianto di terra) è ammessa un’unica
combinazione di colore, il bicolore giallo/verde; pertanto questa
combinazione non deve essere usata per altri scopi.
La verifica del rispetto di queste prescrizioni è riservata all’esame a
vista, di cui parleremo nelle prossime lezioni.
Per i conduttori di fase la norma consiglia i colori nero, marrone e
grigio.
Sono considerati conduttori attivi i conduttori di fase e quelli di
neutro.
Neutral conductor, Protective conductor PE, Line conductor
Conducteur de neutre, conducteur de protection PE,
Conducteur de ligne
Conductor neutro, Conductor de protección (PE), Conductor
de fase/línea
36
Come si proteggono i conduttori?
In un impianto elettrico, i conduttori sono scelti (portata, IZ) in base
alla corrente che deve circolare nel circuito (corrente di impiego, IB).
Al fine di proteggere le condutture dalle correnti che superano la
portata (sovracorrente), è necessario installare dispositivi di
protezione (interruttori magnetotermici, fusibili), che rispettino le
seguenti condizioni:
IB ≤ In ≤ Iz
e
If ≤ 1,45 Iz
dove:
IB
Iz
In
If
è la corrente di impiego del circuito (che può fluire in un
circuito nel servizio ordinario);
è la portata in regime permanente della conduttura;
è la corrente nominale del dispositivo di protezione;
è la corrente che assicura l’effettivo funzionamento del
dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in
condizioni definite (corrente convenzionale di
funzionamento). I valori di If sono definiti dalle norme di
prodotto
Proteggere la condutture contro i cortocircuiti, significa proteggerla
dalle sovracorrenti che si verificano in caso di un guasto in un
impianto con valore di impedenza trascurabile.
37
Che cos’è l’impianto di terra?
La protezione contro i contatti indiretti si realizza con l’interruzione
automatica dell’alimentazione (protezione attiva).
Per limitare la tensione pericolosa sulle masse (in caso di guasto) è
necessario che l’interruttore differenziale apra automaticamente il
circuito e l’impianto di terra abbia un valore inferiore a:
RE · Idn ≤ UL
dove:
RE
Idn
UL
è la resistenza del dispersore in ohm;
è la corrente nominale differenziale in ampere;
è la tensione di contatto limite convenzionale.
In altre parole, l’impianto di terra serve a far circolare la corrente di
guasto verso il terreno, al fine di consentire l’intervento del
dispositivo di protezione (interruttore differenziale).
Un impianto di terra è costituito principalmente:
 dispersore di terra (naturali - ferri di armatura e artificiali intenzionali - picchetti);
 collegamento equipotenziale (principale e supplementare);
 conduttore di protezione.
Earthing arrangement/Grounding arrangement
Installation de mise à la terre
Instalación de puesta a tierra
38
Miscellanea
Sezione minima dei conduttori: 1,5 mm2 per le condutture fisse
(circuiti di potenza) costituite da cavi con conduttori in rame.
Sezione minima del montante (che collega il contatore all’unità
abitativa): non deve essere inferiore a 6 mm2.
Sfilabilità dei cavi: il diametro interno dei tubi protettivi di forma
circolare deve essere almeno pari a 1,5 volte il diametro del cerchio
circoscritto al fascio di cavi che essi sono destinati a contenere, con
un minimo di 16 mm.
Comando di emergenza: serve a mettere fuori tensione un circuito
elettrico, in caso di pericolo (ad esempio shock elettrico).
Arresto di emergenza: Comando inteso ad arrestare i movimenti
pericolosi.
Comando funzionale: comando destinato alla chiusura, apertura o
variazione dell’alimentazione di un componente elettrico o di una
qualsiasi parte dell’impianto, per il funzionamento ordinario.
Sezionamento: funzione che contribuisce a garantire la sicurezza del
personale incaricato di eseguire lavori, riparazioni, localizzazione di
guasti o sostituzione di componenti elettrici, su o in vicinanza di
parti attive.
Illuminazione di sicurezza: serve a ridurre i pericoli dovuti
all’interruzione dell’illuminazione ovvero evitare il panico delle
persone in un luogo affollato, permettendo di raggiungere le vie di
esodo, e impedire gli infortuni.
Corrente di guasto a terra: corrente di guasto che si chiude
attraverso l’impianto di terra.
Persona addestrata: persona con istruzione, conoscenza ed
esperienza (persona esperta), o avvisata da persone esperte in grado
di evitare i pericoli che l’elettricità può creare (persona avvertita).
39
Scheda di autovalutazione
1. Che cos’è una parte attiva?
a. ogni conduttore o parte conduttrice che è in tensione
b. il conduttore di protezione
c. un dispositivo di protezione
2. Che cos’è la massa estranea?
a. un componente senza parti elettriche
b. una massa di materiale isolante
c. una parte conduttrice in grado di introdurre un potenziale
3. Che cosa significa «basic protection»?
a. protezione delle persone contro i contatti elettrici
b. protezione contro i contatti diretti
c. protezione contro i contatti indiretti
4. Che cos’è un componente in Classe II?
a. un componente senza parti elettriche
b. un componente con isolamento doppio o rinforzato
c. un componente per la bassissima tensione
5. Qual è il valore massimo della bassa tensione?
a. 380 V
b. 1.000 V
c. 230 V
6. Che cos’è la portata di un conduttore?
a. la corrente nominale del conduttore
b. la massima corrente che può percorrere un conduttore
c. la corrente nominale del fusibile
7. A cosa serve il conduttore di protezione?
a. a proteggere gli apparecchi elettrici dai guasti
b. a collega a terra le masse dei componenti elettrici
c. a far funzionare i motori elettrici
40
Capitolo 3
Energia solare
L'energia prodotta sfruttando direttamente l'energia irraggiata dal
Sole è chiamata energia solare.
Il Sole è in grado di irradiare sulla Terra una grandissima quantità di
energia, circa 10.000 volte di più del fabbisogno mondiale di energia.
Da sempre l’uomo ha cercato di
sfruttare questa energia.
Archimede (matematico e fisico
greco, 287  212 a.C.) è stato il
primo a sfruttare l’energia solare.
Come noto, riuscì a concentrare i
raggi solari mediante specchi per
produrre calore, in occasione della
difesa di Siracusa dall’invasione di
Roma.
I primi tentativi di captare le onde
radio del Sole risalgono, però, alla fine del secolo XIX.
La spiegazione dell'effetto fotoelettrico è avvenuto nel 1905 ad
opera di Albert Einstein, grazie alla quale gli sarà assegnato il Premio
Nobel per la Fisica nel 1921.
I primi dispositivi fotovoltaici basati sull’utilizzo del Silicio risalgono
al 1940; la prima applicazione e del 1954.
41
Che cosa sono le radiazioni elettromagnetiche?
L’irraggiamento dell’energia solare avviene sotto forma di radiazioni
elettromagnetiche.
La lunghezza d’onda delle radiazioni elettromagnetica è compresa
fra 0,3 μm e 3 μm e corrispondente all’emissione di un corpo nero
portato a 5.780 K (1 K corrisponde a circa 273° C).
Alcune di queste radiazioni sono percepite dall’uomo e prendono il
nome di luce visibile.
La radiazione visibile è compresa fra i 0,38 μm ed i 0,78 μm e
corrisponde a circa la metà dell’intensità energetica totale.
La radiazione solare che raggiunge il suolo terrestre è attenuata per
effetto dell’atmosfera (fenomeni di diffusione e assorbimento).
La potenza della radiazione solare prima delle modificazioni da parte
dell’atmosfera terrestre è definita costante solare Go e vale circa
1,353 kW/m².
Solar constant
Constante solaire
Constante solar
42
Quanta energia si produce con il Sole?
Studi recenti quantificano in circa 200 W/m² (latitudini europee) la
potenza trasmessa ogni istante dal Sole sulla superficie terrestre.
L'energia trasmessa annualmente in Italia per effetto della
radiazione diretta e diffusa sul piano orizzontale è compresa fra
1.400 kWh/m2, nelle regioni settentrionali, e 1.700 kWh/m2, nelle
regioni meridionali.
Per valutare le prestazioni e la convenienza di dispositivi ad energia
solare è necessario conoscere la radiazione solare media disponibile
localmente.
Con il termine irraggiamento solare si indica la potenza solare
incidente su una superficie di area unitaria (W/m2).
L’albedo è il rapporto fra la radiazione riflessa da una superficie e
quella incidente su di essa, mediato su tutte le lunghezze d’onda.
(Electromagnetic) radiation
Rayonnement (éIectromagnétique)
Radiación electromagnética
43
Dove si ricava il valore della radiazione solare?
Il valore della radiazione incidente sulla superficie orizzontale in una
località è disponibile attraverso tabelle o mappe.
Fra quelle più in uso si segnalano i valori pubblicati sul Web dal
PVGIS - Photovoltaic Geographical Information System all’indirizzo:
http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis
Recentemente anche Google ha lanciato un’applicazione online
(denominata Project Sunroof) per calcolare quanto energia elettrica
è possibile produrre con il Sole. L’appilcazione è disponibile
all’indirizzo: http://www.google.com/get/sunroof
I valori tabellari sono riportati nella Norma UNI 10349
“Riscaldamento e raffrescamento degli edifici: dati climatici”.
Altri valori sono contenuti nel volume dell’Enea “La radiazione solare
globale al suolo in Italia” (autori: Sergio Petrarca, Euro Cogliani,
Francesco Spinelli) e sul sito dell’ Archivio Climatico DBT:
http://clisun.casaccia.enea.it/Pagine/Index.htm
Solar radiation: electromagnetic radiation from the Sun
Rayonnement solaire: rayonnement électromagnétique
provenant du Soleil
Radiación solar: radiaciones electromagnéticas emitidas por
el Sol
44
Che cosa significa AM1?
Per tenere conto dell’effetto di attuazione della radiazione solare da
parte dell'atmosfera, è stata definita la massa d'aria unitaria AM1
(Air Mass one) che rappresenta lo spessore dell'atmosfera standard
attraversato in direzione perpendicolare alla superficie terrestre e
misurato al livello del mare.
Lo spettro della radiazione solare fuori dall'atmosfera terrestre è
definito con AM0 (Air Mass zero).
I diagrammi solari sono grafici che rappresentano il movimento
apparente del Sole. Sono utili per determinare gli ombreggiamenti
sulla superficie in esame.
Extraterrestrial solar radiation
Rayonnement solaire extraterrestre
Radiación solar extraterrestre
45
Che cosa sono le curve isoradiative?
Le curve isoradiative riportano i valori medi mensili dell’insolazione
su superficie orizzontale e vengono costruite correlando i dati di
soleggiamento rilevati dalle diverse stazioni meteorologiche.
La figura riporta la radiazione solare globale sul piano orizzontale in
Europa (Fonte: SolarGIS © 2015 GeoModel Solar)
Global solar radiation
Rayonnement solaire global
Radiación solar global
46
Quali sono gli impieghi dell’energia solare?
I principali impieghi energetici dell’energia solare sono:
 la produzione di calore (processo termodinamico o solare
termico);
 la produzione di energia elettrica (processo fotovoltaico o
solare elettrico).
Col processo termodinamico l’energia solare è utilizzata per
produrre acqua calda sanitaria o per il riscaldamento di ambienti
(utilizzando pannelli solari per la produzione di calore a bassa
temperatura), o per la produzione indiretta di energia elettrica
(produzione di calore ad alta temperatura).
Nel processo fotovoltaico, l’energia solare è utilizzata per la
produzione diretta di energia elettrica mediante moduli fotovoltaici.
Differenza fra impianto fotovoltaico e impianto solare termico
Entrambi utilizzano il Sole, ma mentre i moduli fotovoltaici
trasformano direttamente la radiazione solare in energia elettrica, i
pannelli solari termici utilizzano l’energia termica del Sole per
riscaldare l’acqua da utilizzare per uso igienico sanitario o per il
riscaldamento degli ambienti.
Photovoltaic effect: photoelectric effect in which an e.m.f. is
produced by the absorption of photons
Effet photovoltaïque, m: effet photoélectrique dans lequel
l'absorption de photons produit une force électromotrice
Efecto fotovoltaico: transformación parcial de la energía
lumínica en energía eléctrica
47
Scheda di autovalutazione
1. Che cos’è la irraggiamento solare?
a. l’energia trasmessa dal Sole
b. la potenza incidente su una superficie di area unitaria
c. il nome della luce solare
2. Che cos’è la costante solare?
a. il valore dell’energia prodotta dai pannelli solari
b. una costante per calcolare la distanza Terra-Sole
c. la potenza della radiazione solare prima di attraversare
l’atmosfera terrestre
3. Quanta energia all’anno (piano orizzontale) raggiunge l’Italia?
a. circa 200 W/m2
b. un valore compreso fra i 1.400 kWh/m2 (nord Italia) e i 1.700
kWh/m2 (sud Italia)
c. è impossibile da calcolare perché dipende dal modulo usato
4. Il valore della radiazione incidente su una superficie orizzontale
a. è pubblicato dalle norme UNI
b. è un valore calcolato
c. è una costante (costante solare)
5. È possibile scaldare acqua direttamente con l’energia solare?
a. no
b. sì, con i pannelli solari
c. sì, ma prima occorre convertirla in energia elettrica
6. Cosa sono le curve isometriche?
a. sono curve che riportano i valori medi mensili
dell’insolazione su superficie orizzontale
b. è il rendimento di un modulo fotovoltaico
c. sono diagrammi per ricavare le ombre
48
Capitolo 4
Impianti fotovoltaici
La conversione diretta della radiazione solare in energia elettrica è
detta effetto fotovoltaico.
La conversione della luce solare in elettricità (corrente continua)
avviene tramite una cella fotovoltaica - il componente base
dell’impianto fotovoltaico.
Più celle fotovoltaiche collegate fra loro formano un modulo
fotovoltaico; più moduli fotovoltaici collegati in serie formano la
stringa fotovoltaica; l’insieme di tutte le stringhe costituisce il
generatore fotovoltaico o campo fotovoltaico.
L’insieme del generatore e del BOS (gli altri componenti necessari
alla produzione e all’utilizzo dell’energia elettrica prodotta dal
generatore fotovoltaico) costituisce l’impianto fotovoltaico.
Fonte: GSE
49
Com’è fatta una cella fotovoltaica?
La cella fotovoltaico è un dispositivo a semiconduttori al cui interno
si forma un campo elettrico.
Grazie ad procedimento (drogaggio), all’interno del semiconduttore
le cariche elettriche (fotoni) generate dalla radiazione solare dando
origine ad un flusso di corrente elettrica (giunzione p-n).
Il principalmente materiale utilizzato per la produzione delle celle
fotovoltaiche è il Silicio; queste celle quando sono irraggiate dal Sole
producono direttamente elettricità con un rendimento di
conversione (energia elettrica ottenuta/energia solare incidente)
dell'ordine del 13 ÷ 17%.
Le principali celle fotovoltaiche in commercio sono quelle:
 al Silicio cristallino (monocristallino o policristallino);
 al Silicio amorfo;
 a film sottile o Thin Film (Tellurio di Cadmio, Diseleniuro di rame
e indio).
PN junction
Jonction PN, f
Unión PN
50
Quali sono i componenti di un impianto fotovoltaico?
Un impianto fotovoltaico è costituito principalmente dal generatore
fotovoltaico, ovvero, dall’insieme di tutte le stringhe, delle strutture
di sostegno, dei cavi elettrici e dei relativi collegamenti, delle
protezioni (diodo di blocco e il diodo di bypass).
Per l’utilizzo dell’energia elettrica prodotta può essere necessario
installare un sistema di conversione (inverter).
L’inverter è indispensabile qualora l’impianto fotovoltaico sia
collegato alla rete elettrica.
Un impianto fotovoltaico può comprendere un accumulo elettrico
(storage) per immagazzinare l’energia prodotta durante le ore di
insolazione.
L’accumulo è indispensabile per gli impianti fotovoltaici non collegati
alla rete elettrica (ad esempio rifugi alpini).
Completano gli impianti fotovoltaici l’eventuale presenza di
contatori di energia per registrare le quantità di energia prodotta e
sistemi di monitoraggio remoto (sistemi di acquisizione dati).
51
Come si dimensiona un impianto fotovoltaico?
Il dimensionamento di un impianto fotovoltaico comprende tre fasi:
 il dimensionamento energetico;
 il dimensionamento elettrico;
 il dimensionamento meccanico.
Il dimensionamento energetico serve a determinare:
 la taglia (potenza) dell’impianto fotovoltaico;
 la tipologia dei moduli fotovoltaici e degli inverter da installare;
 lo schema dell’impianto fotovoltaico;
 la produzione energetica attesa.
Occorre inoltre valutare i costi per l’installazione di ulteriori
componenti (impianto antintrusione, di protezione contro i fulmini),
e l’eventuale sottoscrizione di garanzie accessorie (assicurazione,
contratto di manutenzione).
Il dimensionamento elettrico consiste
dell’impianto e nella scelta delle protezioni.
nella
progettazione
Il dimensionamento meccanico si riferisce alla struttura di sostegno
dei moduli fotovoltaici.
Photovoltaic cell: device in which the photovoltaic effect is
utilized
Cellule à effet photovoltaïque, f : dispositif dans lequel
l’effet photovoltaïque est utilisé
Célula fotoeléctrica: dispositivo electrónico que permite
transformar la energía lumínica en energía eléctrica
mediante el efecto fotoeléctrico
52
Come si esegue il dimensionamento energetico?
Per eseguire il dimensionamento energetico occorre conoscere la
radiazione solare del sito d’installazione (Capitolo 3), le superfici
disponibili, il beneficio energetico ricercato (ad esempio la riduzione
della bolletta energetica).
La superficie utile è quella della copertura dell’edificio (esposizione a
Sud e inclinazione indicativa 30°) cui vanno dedotti gli spazi occupati
da antenne e comignoli (per evitare ombreggiamenti dannosi
all’impianto fotovoltaico).
cella fotovoltaica
Solar power station
Centrale solaire
Central fotovoltaica
53
Come si calcola l’energia prodotta?
Il calcolo dell’energia prodotta è legata alla radiazione solare
incidente sui moduli, alla temperatura ambiente (l’efficienza della
cella fotovoltaica diminuisce all’aumentare della temperatura), alle
caratteristiche dei moduli fotovoltaici, alle perdite (di
disaccoppiamento o mismatch), alle caratteristica del BOS.
In un certo periodo di tempo Δt, l’energia elettrica prodotta da un
impianto fotovoltaico Ep (in kWh) è:
Ep (Δt) = Pn ∙ heq
dove:
 Pn è la potenza nominale del generatore fotovoltaico, in kWp;
 heq sono le ore equivalenti di produzione dell’impianto alla
potenza di picco del generatore, in ore.
Ad esempio, un impianto fotovoltaico installato a Torino della
potenza di 1 kWp (perdite di sistema stimate nel 14%), ha una
produzione elettrica media annua di 1.250 kWh (Fonte: PVGIS).
Rated power
Puissance assignée
Potencia asignada
54
Come si calcolano le ore equivalenti solari?
Se consideriamo un intervallo di tempo di 1 anno e una media di 4,5
kWh/giorno di energia solare incidente sulla superficie di 1 m2, le
ore solari equivalenti di un anno sono:
Per calcolare le ore equivalenti di produzione dell’impianto alla
potenza di picco del generatore, occorre moltiplicare le ore solari
equivalenti hs per il rendimento del generatore fotovoltaico, per il
rendimento dell’inverter e per un coefficiente K (minore di 1) che
tiene conto di eventuali ombreggiamenti sul generatore
fotovoltaico, di fenomeni di riflessione sulla superficie frontale dei
moduli e della polluzione della superficie di captazione.
55
Che cos’è un Inverter?
La produzione di energia elettrica da parte della cella fotovoltaico
avviene in corrente continua.
A seconda del collegamento delle celle, i valori della tensione e della
corrente prodotti aumentano.
Questo non è sufficiente, però, ad alimentare un apparecchio
utilizzatore, perché dovremmo utilizzare solo quelli che possono
funzionare in corrente continua.
Se si vogliono utilizzare gli elettrodomestici normalmente in uso in
un’abitazione, è necessario convertire l’energia prodotta in corrente
continua dall’impianto fotovoltaico in corrente alternata.
Questo è il compito principale dell’inverter.
L’inverter, inoltre, è indispensabile per poter collegare l’impianto
fotovoltaico alla rete elettrica.
Inverter
Onduleur
Inversor
56
Come si esegue il dimensionamento elettrico?
La tensione della sezione in corrente continua di un generatore
fotovoltaico è scelta in funzione al tipo di modulo utilizzato,
dell’inverter e della temperatura ambiente.
Il valore della tensione varia in modo inverso alla temperatura e
diretto con l’irraggiamento solare incidente sui moduli fotovoltaici:
la tensione è massima nei mesi invernali ed è minima nei mesi estivi.
Collegando più moduli in serie, la tensione di uscita della stringa è
pari alla somma delle tensioni dei singoli moduli fotovoltaici;
collegando più stringhe in parallelo, otterremo una corrente finale
pari alla somma delle correnti delle singole stringhe.
Occorre scegliere, infine, i dispositivi di protezione necessari al
funzionamento in parallelo con la rete elettrica dell’impianto
fotovoltaico e, nel caso di installazione di uno storage, le
caratteristiche del sistema di accumulo.
Standards project
Projet de normalisation
Proyecto
57
Che cosa sono il diodo di blocco e il diodo di bypass?
Il diodo di blocco è installato in serie ai moduli, alle stringhe e al
generatore fotovoltaico per proteggerli da effetti indesiderati come
la perdita di potenza o danneggiamenti.
Il diodo di bypass è installato per permettere alla corrente del
modulo di bypassare le celle fotovoltaiche che dovessero essere in
ombra, prevenendo riscaldamenti localizzati (hot-spot) che possono
danneggiare il modulo fotovoltaico.
Attenzione: gli impianti fotovoltaici possono essere esposti anche a
sovratensioni dovute a scariche atmosferiche (fulminazione diretta
e indiretta).
La fulminazione diretta é pericolosa per le persone; la fulminazione
indiretta è dannosa per i circuiti elettrici.
In caso di impianti installati in strutture la cui attività è soggetta ai
controlli di prevenzione incendi, occorre valutare anche la
protezione contro il rischio di incendio.
Direct lightning strike, indirect lightning strike
Coup de foudre direct, coup de foudre indirect
Caída directa del rayo, caída indirecta del rayo
58
Come si esegue il dimensionamento meccanico?
La struttura di sostegno deve essere in grado di sostenere e
ancorare il generatore fotovoltaico e assicurarne la corretta
esposizione.
Le strutture di sostegno devono essere progettate, realizzate e
collaudate in base alle “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”.
Le attività di progettazione e collaudo sono eseguite da un tecnico
abilitato nel settore delle costruzioni civili (anche nel caso di
installazioni su strutture preesistenti).
modulo fotovoltaico
59
Come si valuta la convenienza di un impianto
fotovoltaico?
Quando non si è obbligati da leggi e regolamenti, si può installare un
impianto fotovoltaico per:
 ridurre l’energia prelevata dalla rete;
 vendere l’energia prodotta.
Installare un impianto fotovoltaico per ridurre l’energia prelevata
dalla rete significa produrre l’energia elettrica necessaria ai propri
fabbisogni energetici e, quindi, diminuire o azzerare la propria
bolletta energetica.
Per fare questo può essere necessario installare anche uno storage
ovvero un sistema di accumulo che consente di immagazzinare
l’energia prodotta durante il giorno e non utilizzata, per poterla
prelevare in un altro momento.
La vendita dell’energia elettrica prodotta da un impianto
fotovoltaico è un’attività commerciale.
In questo caso l’impianto fotovoltaico è assimilabile ad una centrale
fotovoltaica.
Oltre ai benefici si possono devono considerare altri incentivi
economici come:
 il servizio dello scambio sul posto o il ritiro dedicato;
 tariffe incentivanti per la produzione di energia da fonte solare
fotovoltaica;
 benefici fiscali.
60
Che cos’è lo storage?
Generalmente è un sistema di accumulo di tipo elettrochimico
integrato con l’impianto fotovoltaico.
Lo scopo è quello di aumentare l’energia elettrica autoconsumata
per ridurre ulteriormente il costo della bolletta energetica.
Per energia autoconsumata si intende quell’energia prodotta
dall’impianto fotovoltaico e consumata direttamente dagli
apparecchi utilizzatori.
Per quanto riguarda l’energia elettrica l’utilizzo degli accumulatori
elettrochimici (batterie) risulta la soluzione più semplice da
realizzare.
In generale si parla di accumulo:
 Elettrochimico: accumulatori elettrochimici (batterie), celle a
combustione;
 Meccanico: pompaggi (idrostatico), volani (cinetico), sistemi ad
aria compressa (aerostatico);
 Elettrico:
supercondensatori
(elettrostatico),
magneti
superconduttori (elettromagnetico).
61
Quali tipologie di impianti fotovoltaici esistono?
Le principali applicazioni dei sistemi fotovoltaici sono:
 off-grid domestic (impianto fotovoltaico che alimentare case
e villaggi non connessi alla rete elettrica);
 off-grid non domestic (impianto fotovoltaico che alimenta
piccoli carichi elettrici – esempio pompaggi di acqua - non
connessi alla rete elettrica);
 grid-connect distributed (impianto fotovoltaico connesso
alla rete elettrica);
 grid-connect centralized (impianto fotovoltaico costruito in
modo da formare un unico impianto di produzione
centralizzato).
I quattro sistemi sono classificati come:
 impianti fotovoltaici isolati dalla rete del distributore
(stand-alone o off-grid): l’energia prodotta dall’impianto
fotovoltaico alimenta un carico elettrico o una rete elettrica
locale, e la parte eccedente dell’energia prodotta è
accumulata in accumulatori elettrochimici (storage) per
renderla disponibile nelle ore di scarsa insolazione e di notte;
 impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica del
distributore
(grid-connected):
l’energia
prodotta
dall’impianto fotovoltaico è convertita in corrente alternata
per alimentare un impianto elettrico; l’eventuale eccedenza
di produzione può essere immessa nella rete del distributore
o accumulata (storage) ) per renderla disponibile nelle ore di
scarsa insolazione e di notte.
62
Che cos’è un impianto con inseguitore solare?
È un impianto fotovoltaico i cui moduli sono installati su un supporto
mobile motorizzato o azionato manualmente, per mantenere le celle
fotovoltaiche orientate alla posizione solare.
I principali inseguitori solari sono su piano equatoriale o solare
altazimutale.
Un’ulteriore disposizione del generatore fotovoltaico è su superficie
verticale (ad esempio l’installazione su facciata).
Rientrano in questa categoria i frangisole fotovoltaici, i moduli
fotovoltaici trasparenti (vetri per coperture, facciate e finestre) ed i
sistemi per superfici verticali opache.
I frangisole fotovoltaici, oltre a
produrre
energia
elettrica
contestualmente
creano
l’ombreggiamento e la schermatura
delle
superfici
trasparenti
(permettendo di controllare la
luminosità e la temperatura
interna).
In questo caso il numero di moduli
fotovoltaici, la lunghezza totale
dell’impianto
fotovoltaico,
la
disposizione (orizzontale, verticale,
fisso, mobile/orientabile) e il
numero di file da installare
rispettano i limiti architettonici
dell’edificio (aperture).
63
Scheda di autovalutazione
1. Che cos’è la cella fotovoltaica?
a. un dispositivo di protezione per gli impianti fotovoltaici
b. il dispositivo che converte l’energia in corrente continua
c. il componente base dell’impianto fotovoltaico
2. Che cos’è il dimensionamento energetico?
a. il calcolo delle strutture dei moduli fotovoltaici
b. la progettazione dei diodi di bypass
c. la procedura per il calcolo dell’energia producibile
3. Gli ombreggiamenti danneggiano i moduli fotovoltaici?
a. sì
b. no
c. Solo quelli dei mesi estivi
4. Chi può eseguire il dimensionamento meccanico?
a. l'installatore
b. un tecnico abilitato nel settore delle costruzioni civili
c. è un dato fornito dal committente
5. Che cos’è lo storage?
a. l’autoconsumo di energia elettrica
b. un dispositivo che consente di muovere i moduli fotovoltaici
c. il sistema di accumulo dell’energia prodotta
6. Un impianto grid-connected è?
a. un impianto connesso alla rete elettrica
b. un impianto non connesso alla rete elettrica
c. il nome dell’Inverter
7. Gli impianti fotovoltaici sono protetti dai fulmini?
a. sì
b. deve essere valutato attraverso una procedura di verifica
c. no
64
Capitolo 5
Incentivi
Fra le politiche introdotte per la riduzione dei gas climalteranti, nei
primi anni del XXI secolo sono state emanate politiche di
incentivazione attraverso l’erogazione di tariffe incentivanti e
modalità semplificate per la vendita dell’energia prodotta dagli
impianti alimentati da fonti rinnovabili e, in particolare, dagli impianti
fotovoltaici.
In particolare, si parla di incentivo in conto capitale per indicare i
contributi concessi a fondo perduto, cioè a fronte del quale non è
previsto alcun vincolo di restituzione di capitale o pagamento di
interessi.
Si parla di incentivi in conto interesse per definire i contributi erogati
a fondo perduto da un istituto finanziatore il quale concedere del
denaro a prezzi contenuti.
Si parla di incentivi in conto energia (o Feet in Tariff) per indicare i
contributi concessi in conto esercizio, ovvero, erogati allo scopo di
concorrere alle spese di gestione o di ridurre i costi d’esercizio,
riconosciuti alla produzione di elettricità dagli impianti fotovoltaici
connessi alla rete elettrica.
Oltre a questi incentivi esistono sconti fiscali (esempio: detrazioni
IRPEF), Certificati Verdi, Tariffe Omnicomprensiva, finanziamenti
bancari agevolati.
Molti di questi incentivi non sono più in atto.
65
Che cos’è il Conto Energia?
Attivo fino a luglio 2013, il Conto Energia erogava un contributo con
lo scopo di concorrere alle spese di gestione o di ridurre i costi
d’esercizio.
Si trattava, in generale, di un meccanismo che erogava una tariffa
incentivante all’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici.
I decreti che regolamentano la materia sono:
 Primo Conto Energia, Decreto 28 luglio 2005 e Decreto 6 febbraio
2006;
 Secondo Conto Energia, Decreto 19 febbraio 2007;
 Terzo Conto Energia, Decreto 6 agosto 2010;
 Quarto Conto Energia, Decreto 5 maggio 2011;
 Quinto Conto Energia, Decreto 5 luglio 2012.
Oltre a questi incentivi troviamo il:
 Conto Capitale, contributi concessi a fondo perduto (come ad
esempio il Programma Tetti Fotovoltaici - Decreto 16 marzo
2001), senza nessun vincolo di restituzione di capitale o
pagamento di interessi senza garanzie accessorie;
 Conto Interesse, contributi concessi a fondo perduto mediante
finanziamento a prezzi contenuti e senza garanzie accessorie.
Gli impianti fotovoltaici che accedono agli incentivi (escluso il Quinto
Conto Energia) possono usufruire anche dei servizi di scambio sul
posto e ritiro dedicato.
66
Che cos’è lo scambio sul posto?
Lo scambio sul posto è un servizio fornito dal GSE – Gestore Servizi
Energetici che consente di immettere nella rete elettrica l’energia
elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico non consumata, per
prelevarla in un altro momento (autoconsumo).
Lo scambio sul posto avviene tramite la compensazione fra contributo
concesso all’energia immessa in rete e quella pagata per prelevare
l’energia scambiata dalla rete.
Per energia scambiata si intende il valore minimo tra il totale
dell’energia elettrica immessa in rete e il totale dell’energia elettrica
prelevata per il tramite del punto di scambio.
L’energia scambiata è rilevata tramite il contatore M1.
67
Che cos’è il Ritiro dedicato?
Come lo scambio sul posto, anche il ritiro dedicato è un servizio
fornito dal GSE – Gestore Servizi Energetici.
Il ritiro dedicato è una modalità semplificata per vendere l’energia
prodotta dall’impianto fotovoltaico alla rete elettrica (energia
elettrica immessa in rete(, in alternativa ai contratti bilaterali o alla
vendita diretta in borsa.
In pratica, il ritiro dedicato consiste nella cessione dell’energia
elettrica immessa in rete dietro corresponsione di una tariffa (prezzo
medio zonale orario) o un prezzo minimo garantito aggiornato
annualmente dall’Autorità per l'energia elettrica il gas e il servizio
idrico (AEEGSI).
Il ritiro dedicato è alternativo al servizio di scambio sul posto e alle
tariffe incentivanti del Quinto Conto Energia. Fra gli impianti a fonti
rinnovabili, possono accedere al ritiro dedicato gli impianti
fotovoltaici con potenza apparente nominale inferiore a 10 MVA.
Diversamente dal servizio dello scambio sul posto non è necessaria la
presenza di impianti per il consumo.
L’energia immessa in rete è rilevata tramite il contatore M1.
68
Esistono altre modalità per la vendita dell’energia
prodotta da un impianto fotovoltaico?
L’energia prodotta da un impianto fotovoltaico (e in generale da
qualsiasi impianto di produzione di energia elettrica) può essere
immessa in rete tramite contratti bilaterali e la vendita diretta in
borsa.
Il contratto bilaterale è un contratto di fornitura di energia elettrica
concluso al di fuori della borsa elettrica tra un soggetto
produttore/grossista ed un cliente.
La vendita diretta in borsa consente di accedere direttamente al
mercato elettrico.
Altri meccanismi per la remunerazione dell’energia immessa in rete
sono la tariffa omnicomprensiva, attraverso la quale l'energia
elettrica immessa in rete ha diritto a ricevere tariffa fissa
onnicomprensiva o i certificati verdi, titoli rilasciati dal GSE in misura
proporzionale all’energia prodotta da un impianto alimentato da
fonte rinnovabile.
A questi si aggiungano altri meccanismi riservati alla produzione
termica da fonte rinnovabile, alla cogenerazione ad alto rendimento,
ai biocarburanti.
Altre forme di remunerazione dell’energia prodotta dagli impianti
fotovoltaici sono i Sistemi Efficienti di Utenza (SEU e SEESEU)
costituiti da almeno un impianto di produzione e da un’unità di
consumo connessi tra loro mediante un collegamento privato senza
obbligo di connessione a terzi e collegati, direttamente o
indirettamente, tramite almeno un punto, alla rete pubblica.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del GSE: www.gse.it
69
Quando occorre installare due contatori?
Per accedere agli incentivi del Conto Energia è necessario disporre
dalla misura dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico
e dell’energia elettrica scambiata con la rete.
A tal fine il distributore solitamente installa un contatore di energia
elettrica a valle dell’inverter dell’impianto fotovoltaico (M2) e un
contatore nel punto di consegna dell’energia o punto di scambio (M1)
in grado di misurare l’energia prelevata dalla rete (energia consumata
e fatturata dal venditore) e l’energia immessa in rete.
70
Nel caso di installazione dei sistemi di accumulo può essere
necessario installare anche un terzo contatore (M3) per misurare
l’energia scambiata fra l’accumulo e la rete.
Le figure sono tratte dalla Norma Cei 0-21.
71
Scheda di autovalutazione
1. Che cos’è lo scambio sul posto?
a. un servizio gestito dal Gestore dei Servizi Energetici
b. un incentivo all’energia prodotta dagli impianti
c. il nome di un contatore
2. Che cos’è il ritiro dedicato?
a. un incentivo all’energia prodotta dagli impianti
b. un servizio gestito dal Gestore dei Servizi Energetici
c. il nome di un contatore
3. Che cos’è il Conto Energia?
a. un incentivo all’energia prodotta dagli impianti
b. una tassa unica prevista per gli impianti fotovoltaici
c. un servizio gestito dal Gestore dei Servizi Energetici
4. Che cos’è il contatore M1?
a. il contatore che misura l’energia prodotta
b. il contatore che misura l’energia reattiva
c. il contatore che misura l’energia scambiata con la rete
5. È sempre necessario installare due contatori?
a. sì, sempre
b. no, solo se sottoscrivo il ritiro dedicato
c. solo se è necessaria la misura dell’energia elettrica prodotta
6. Che cos’è la Tariffa Omnicomprensiva?
a. la tariffa del Conto Capitale
b. una tariffa che remunera l'energia elettrica immessa in rete
c. lo scambio sul posto
7. Che cos’è un contratto bilaterale?
a. una tariffa del mercato libero
b. un contratto concluso al di fuori della borsa elettrica
c. un Sistema Efficiente di Utenza (SEU)
72
Capitolo 6
10 +1 domande sugli impianti fotovoltaici
1. Che cos'è un impianto fotovoltaico?
L'impianto fotovoltaico è un impianto di produzione che, attraverso
la luce del Sole, produce energia elettrica.
È costituito da due elementi fondamentali:

il modulo fotovoltaico, che converte la luce solare in energia
elettrica;

l'inverter, che rende disponibile l'energia elettrica prodotta
dal modulo fotovoltaico alle apparecchiature elettriche e ne
consente la connessione alla rete elettrica.
2. Dove può essere installato un impianto fotovoltaico?
Gli impianti fotovoltaici sono generalmente installati sui tetti delle
abitazioni, ma possono essere installati ovunque, sia in posizione
orizzontale (con inclinazione tipica di circa 30°) che verticale
(facciate degli edifici).
3. Quanta energia elettrica produce un impianto
fotovoltaico?
La produzione di energia varia a seconda del luogo di installazione;
in Italia il valore medio della produzione da fonte solare di un
modulo fotovoltaico della potenza di 1 kWp varia dai 1.100 kWh
l'anno nelle regioni settentrionali ai 1.800 kWh l'anno nelle regioni
meridionali.
Per effettuare un calcolo più preciso occorre fare riferimento ai dati
storici di insolazione del luogo di installazione.
73
4. Esiste un valore massimo di potenza installabile?
No, gli impianti fotovoltaici possono avere potenze da qualche watt
(come ad esempio nel caso di calcolatrici tascabili) fino a valori
molto elevati (parchi solari connessi alla rete elettrica).
5. Esistono obblighi di natura fiscale per la produzione di
energia elettrica da fonte solare?
Sì, ma solo per impianti con potenza nominale oltre 20 kW e sono
relativi alla denuncia di apertura di officina elettrica (per maggiori
informazioni: www.agenziadogane.it).
6. Sono previsti incentivi a chi installa un impianto
fotovoltaico?
No. Fino a qualche anno fa, però, chi installa un impianto
fotovoltaico poteva beneficiare di incentivi in:
 Conto Capitale: contributi concessi a fondo perduto tramite
bandi pubblici;
 Conto Interesse: contributi erogati a fondo perduto da un
istituto finanziatore a seguito della stipula di un
finanziamento;
 Conto Energia: contributi concessi allo scopo di concorrere
alle spese di gestione o di ridurre i costi d’esercizio, alla
produzione di elettricità da fonte solare mediante impianti
fotovoltaici permanentemente connessi alla rete elettrica.
Oltre agli incentivi sono previsti sconti fiscali (detrazioni IRPEF) e la
possibilità di accedere a finanziamenti bancari dedicati.
74
7. A chi deve essere inoltrata la richiesta di connessione
di un impianto fotovoltaico?
Chi intende richiedere la connessione di un impianto fotovoltaico
alla rete deve formulare apposita richiesta al distributore.
Per maggiori informazioni si rimanda alla normativa emanata
dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il servizio idrico - AEEGSI.
8. Quali sono i benefici previsti per l’energia prodotta da
un impianto fotovoltaico?
L’energia prodotta può essere utilizzata per propri consumi
(autoconsumo) ed accedere:
 al servizio di scambio sul posto,
 alla cessione in rete dell’energia immessa in rete attraverso il
ritiro dedicato,
 alla vendita dell’energia immessa in rete nel mercato.
Tutto questo vale tutta la vita utile dell’impianto fotovoltaico
(stimabile in 30 anni).
9. Che cos'è lo scambio sul posto?
È un servizio gestito dal Gestore dei Servizi Energetici – GSE e
consente di realizzare una particolare forma di autoconsumo
(consumo in sito) immettendo in rete l’energia elettrica prodotta
dall’impianto fotovoltaico non consumata, per prelevarla in un
momento differente da quello in cui avviene la produzione.
10. Che cos'è il ritiro dedicato?
Il ritiro dedicato è una modalità semplificata a disposizione dei
produttori per la vendita al GSE dell'energia elettrica immessa in
75
rete ad prezzo minimo garantito o al prezzo medio zonale, in
alternativa ai contratti bilaterali o alla vendita diretta in borsa.
11. Quali autorizzazioni sono necessarie per costruire un
impianto fotovoltaico?
Gli iter procedurali previsti per la realizzazione di impianti alimentati
a fonti rinnovabili sono:
 Autorizzazione Unica (AU), provvedimento introdotto D.Lgs.
387/2003, costituisce titolo a costruire e a esercire
l'impianto. Il Procedimento ha durata massima di 90 giorni al
netto dei tempi previsti per l’eventuale procedura di
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). La competenza per
il rilascio dell'autorizzazione è in capo alle Regioni o alle
Province da esse delegate.
 Procedura Abilitativa Semplificata (PAS), procedura
introdotta dal D.Lgs. 28/2011, deve essere presentata al
Comune almeno 30 giorni prima dell'inizio lavori; vale il
meccanismo del silenzio assenso, per cui trascorso il termine
di 30 giorni dalla presentazione senza riscontri o notifiche è
possibile iniziare i lavori.
 Comunicazione al Comune, adempimento previsto per
semplificare l'iter autorizzativo di alcune tipologie di piccoli
impianti, assimilabili ad attività edilizia libera. Non è
necessario attendere 30 giorni prima di iniziare i lavori.
Per gli impianti fotovoltaici oltre i 20 kW è necessaria
l’Autorizzazione Unica; al di sotto dei 20 kW gli impianti rientrano
nel campo di applicazione della Procedura Autorizzativa Semplificata
o della Comunicazione al Comune.
76
Appendice
Sistema internazionale delle Unità
Unità di misura fondamentali
Grandezza fisica
Simbolo
della
grandezza
fisica
Nome dell'unità
SI
Simbolo
dell'unità SI
Intensità di
corrente elettrica
I, i
Ampere
A
Intensità
luminosa
Iv
Candela
cd
Lunghezza
L
Metro
m
Massa
M
Chilogrammo
kg
Quantità di
sostanza
N
Mole
mol
Temperatura
termodinamica
T
Kelvin
K
Intervallo di
tempo
T
Secondo
s
Le grandezze fisiche derivate dalla combinazione per moltiplicazione
o divisione delle grandezze fisiche fondamentali sono dette unita
derivate.
Esempio: unita di misura della forza F = m · a
La regola di derivazione e scritta con tutti i fattori uguali ad 1:
1 N = 1 kg · 1 m/s2
77
Alcune unità di misura fondamentali e derivate
Nome della grandezza
differenza di
potenziale, tensione
elettrica
corrente elettrica
resistenza elettrica
resistività elettrica
impedenza
reattanza
Capacità
potenza attiva
potenza apparente
potenza reattiva
energia attiva
energia apparente
energia reattiva
Simbolo
Unità
(SI)
Simbolo
U
volt
V
I
R
ampere
ohm
ohm per metro
ohm
ohm
farad
watt (1)
voltampere
voltampere
A
Ω
Ω·m
Ω
Ω
F
W
V·A
V·A
var (2)
joule
var
J
watt per ora
voltampere
moltiplicato secondo
voltampere
moltiplicato secondo
W·h

Z
X
C
P
S
Q
W
WS
V·A·s
V·A·s
WQ
var moltiplicato
secondo
78
var · s
Regole per l’impiego del Sistema Internazionale
Tipo
Carattere
Esempio
Simbolo di una grandezza
Corsivo
(inclinato)
I
Pedice di una grandezza fisica
o simboli letterali che
rappresentano numeri
Corsivo
(inclinato)
Altri pedici
compresi i numeri
Romano
(verticale)
Nome e simboli di unità
Romano
(verticale)
m
Numeri
Romano
(verticale)
1





Cp
Nota: p = pressione
Cg
Nota: g = gas
I nomi delle unità sono nomi comuni e si scrivono con l'iniziale
minuscola, anche se derivano da nomi di scienziati (esempio:
ampere);
I nomi delle unità sono invariabili al plurale ed hanno come
simbolo una lettera maiuscola (per esempio A per l'ampere);
I nomi delle unità derivate sono nomi comuni e si scrivono con
l'iniziale minuscola, anche se derivano da un nome di persona;
Il simbolo delle unità deve essere utilizzato solo se l'unità è
accompagnata dal valore numerico;
Il simbolo deve essere scritto dopo il valore numerico, senza il
carattere corsivo e non deve essere seguito dal punto, tranne a
fine frase;
79

L'unità deve essere scritta per esteso se non è accompagnata dal
valore numerico.
Prefissi delle unità di misura
Fattore
1024
1021
1018
1015
1012
109
106
103
102
10
Prefisso
yotta
zetta
exa
peta
tera
giga
mega
kilo
hecto
deca
Simbolo
Y
Z
E
P
T
G
M
k
h
da
Fattore
10-1
10-2
10-3
10-6
10-9
10-12
10-15
10-18
10-21
10-24
Prefisso
Deci
Centi
Milli
Micro
Nano
Pico
femto
Atto
Zapto
Yocto
Simbolo
d
c
m
μ
n
p
f
a
z
y
Curiosità
Il "Sistema MKS" nasce nel 1889 e comprende come le unità
fondamentali la lunghezza, la massa e il tempo.
Nel 1935 il "sistema Giorgi", inserisce come quarta grandezza
fondamentale l'unità di misura della resistenza elettrica, sostituita
nel 1946 con quella della corrente elettrica.
Nel 1954 sono aggiunte fra le grandezze fondamentali il kelvin e la
candela e nel 1971 la mole.
Una revisione del Sistema Internazionale di Unità è prevista per il
2018.
80
81
693
«Un raggio di Sole»
Calore, luce, vita.
Fiori che sbocciano in primavera,
bimbo che gioca in estate,
foglie dorate in autunno,
neve disciolta in inverno.
Energia pulita,
inesauribile,
abbondante,
indispensabile.
Tutto in un raggio di Sole!
Antonello Greco.
(Lunedì, 8 aprile 2013)
82
Schede di valutazione
Scheda
1
2
3
4
5
Risposta corretta
1a, 2c, 3b, 4a, 5b, 6a
1a, 2c, 3b, 4b, 5b, 6a, 7b
1b, 2c, 3b, 4a, 5b, 6a
1c, 2c, 3a, 4b, 5c, 6a, 7b
1a, 2b, 3a, 4c, 5a, 6b, 7b
Fotovoltaico deriva dai termini photo (dal greco phos) che significa luce e
volt che simboleggia l'elettricità, dal nome del fisico Alessandro Volta
(1745-1827) che dedicò proprio i suoi studi all'elettricità ed a cui dal 1881
è dedicato il nome dell’unità di misura SI (Sistema Internazionale delle
Unità) del potenziale elettrico.
Fotovoltaico letteralmente significa “elettricità della luce”.