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Fondamenti di Illuminotecnica parte prima

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Illuminotecnica
Studia i problemi attinenti all’illuminazione artificiale e naturale per
assicurare condizioni di benessere in relazione alla sensazione
visiva.
Fotometria
Si occupa della misura della quantità di energia raggiante
emessa da una sorgente o ricevuta da una superficie in
relazione alle sensazioni prodotte nell’individuo attraverso
l’occhio.
NATURA DELLA LUCE
Isac Newton nel 1600
ipotizzò che la luce fosse
costituita da
CORPUSCOLI che,
partendo dalle sorgenti
luminose, arrivavano ai
nostri occhi.
Nello stesso periodo l'astronomo, matematico e fisico
olandese Christiaan Huygens, invece, attribuì alla luce una
natura ONDULATORIA.
Nel 1905 Albert Einstein dimostrò che la luce è una forma
di energia che può comportarsi sia come un’onda (onda
elettromagnetica) sia come un insieme di corpuscoli (fotoni
o quanti)
Tutti i tipi di onde possiedono 3 caratteristiche:
•AMPIEZZA
•LUNGHEZZA D’ONDA
•FREQUENZA
La luce fa parte di un’ampia gamma di
radiazioni note come onde elettromagnetiche.
Queste comprendono anche onde radio,
microonde, raggi infrarossi, ultravioletti, raggi x
e raggi gamma.
Luce visibile
L’occhio umano percepisce radiazioni elettromagnetiche con
lunghezza d’onda nell’intervallo = 0.38 ÷ 0.78 μm. Un fascio di
radiazioni luminose, caratterizzato da tutte le lunghezze d’onda con
gli stessi livelli di potenza, appare al nostro occhio come luce bianca.
FREQUENZE E COLORI
Le onde luminose si propagano con frequenze diverse che il
nostro occhio e cervello interpretano come colori diversi
λ = LUNGHEZZA D’ONDA
f = FREQUENZA
v = VELOCITA’ DI PROPAGAZIONE
(nel vuoto ≌ 300000km/s)
La relazione che lega tra loro le
ONDE ELETTROMAGNETICHE è:
v =λ • f
Come vedi nella figura, se la luce ha una
frequenza bassa il nostro occhio la
traduce in colore rosso, se ha un
frequenza alta la traduce in colore blu.
Adesso nascondi le due sorgenti dietro un vetro
smerigliato in modo che appaiano come un'unica
sorgente. Il tuo occhio percepisce la luce ad alta
frequenza assieme alla luce a bassa frequenza.
Il risultato è che la sorgente appare di un colore
misto.
Supponi ora di fornire più energia alla sorgente a bassa frequenza, mantenendo la
frequenza invariata.
C'è ora più energia da trasportare, e come sai questo significa che l'onda aumenta la
sua ampiezza.
L'occhio percepisce questo aumento di ampiezza come un aumento di luminosità della
luce a bassa frequenza. Viene quindi più stimolato dalla luce che a lui appare rossa, e
la sorgente appare di colore tendente al rosso.
La potenza emessa per ogni singola lunghezza d'onda deve essere "pesata" secondo la sensibilità
dell'occhio a quella determinata lunghezza d'onda.
A tale scopo è stata studiata la risposta dell'occhio alle radiazioni di varie lunghezze d'onda sia in
condizioni di luce diurna (visione fotopica) sia in condizioni di minore intensità luminosa (visione
scotopica).
L’occhio umano, possiede una
sensibilità visiva accentuata in
corrispondenza
di
determinate
lunghezze d’onda. In particolare,
si ha una sensibilità massima in
corrispondenza di λ =0,55μm del
Curva A) -visione fotopicapercezione piena dei colori
e
delle
differenze
cromatiche
Curva B) -visione scotopicaluci molto deboli e visione
praticamente in bianco e
nero
scarse illuminazioni
colore giallo-verde
Nota: nell’impiantistica a luce artificiale si persegue la condizione di
massimo comfort visivo in visione fotopica
Il segnale proveniente da sorgenti luminose può essere convertito da fotorilevatori direttamente in
coordinate tricromatiche oppure in temperatura di colore o indice di resa cromatica.
Il
CIE
Commissione
Internazionale
dell’Illuminazione ha individuato il DIAGRAMMA
TRICOMATRICO.
Esso è una rappresentazione piana di uno stimolo
di colore in cui si riconoscono le aree dei colori
fondamentali (nei tre vertici, blu, rosso e verde) e
dei tre complementari (giallo, magenta e ciano).
Il punto W, definito dalle coordinate x=y=z=0,333
rappresenta il "bianco di uguale energia" o punto
acromatico di riferimento.
Curva di Plank
rappresenta il luogo del corpo nero, ossia la curva
delle coordinate tricromatiche caratteristiche della
radiazione emessa da un corpo nero a diverse
temperature.
Retta Isprossimale
Ogni punto di questa retta gode della proprietà di avere
la stessa Temperatura di colore.
La Temperatura di Colore (TC, K) è definita come la
temperatura di un corpo nero espressa in Kelvin che
emette luce avente lo stesso colore della luce emessa
dalla lampada (la luce rossastra ha una bassa
temperatura di colore, la luce bluastra ha un’elevata
temperatura di colore).
L’effetto cromatico di una superficie dipende sia dal suo colore effettivo che dal tipo di sorgente luminosa,
il parametro cromatico che descrive tale caratteristica è la Resa di colore Ra.
L’indice di resa cromatica (IRC Colour Rendering Index) è la misura di quanto una sorgente luminosa è
capace di rendere i colori.
IRC è un numero che esprime in percentuale il rapporto tra la definizione cromatica di otto colori campioni
illuminati da una sorgente qualsiasi e la definizione degli stessi illuminati da una sorgente campione di
riferimento CIE. IRC è un fattore numerico ed ha indice 100.
La resa cromatica è:
-ottima con IRC tra 85 e 100
-buona con IRC tra 70 e 85
-discreta con IRC tra 50 e 70.
Esempio di resa cromatica per una rosa
Come appare alla luce del giorno
(Ra=100)
Come appare al di sotto di una
lampada al sodio a bassa pressione
(Ra < 20)
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