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Come disintossicarsi dai metalli pesanti tossici

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23/9/2014
Come disintossicarsi dai metalli pesanti tossici
Come disintossicarsi dai metalli pesanti tossici
BY ADMIN – 23 LUGLIO 2012
POSTED IN: SALUTE
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I metalli tossici sono sostanze inquinanti che penetrano in maniera insidiosa nel nostro organismo
attraverso cibi, bevande, aria, acqua, cosmetici, farmaci, vestiti, vernici e oggetti di uso. Sono pericolosi
perché tendono a bioaccumularsi: tendono cioè ad aumentare la propria concentrazione in un
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organismo biologico.
Si accumulano lentamente e progressivamente nelle ossa, nel fegato, nei reni, nei tessuti
connettivi, nel cervello e in altri organi. Il nostro organismo non riesce, con i normali
processi detossinanti, a rimuoverli. Senza l’ausilio di sostanze chelanti, capaci di legarsi al
metallo e di trasportarlo all’esterno dell’organismo, permangono per decenni e
rappresentano un serio pericolo per la salute.
Possiamo scegliere di mangiare cibi biologici dove
sicuramente non sono usati pesticidi, erbicidi e
fertilizzati che contengono metalli: purtroppo le
acque dei fiumi e della pioggia sono inquinate e
quindi finiscono irrimediabilmente anche nelle
coltivazioni biologiche, soprattutto dove la
coltivazione è circondata da altre coltivazioni in cui
queste sostanze chimiche sono usate.
I metalli pesanti sono nelle pentole (in
alluminio, acciaio con nichel) nei cibi e
addirittura nei farmaci (ad esempio gli
antiacidi contenenti idrossido di alluminio
come il MAALOX), nei vaccini e nei cosmetici. Ogni giorno, ogni giorno accumuliamo e
accumuliamo sempre di più metalli pesanti nel corpo che bloccano l´attività di numerosi
complessi enzimatici, mentre l´eliminazione avviene solo in minima parte, per salivazione,
traspirazione, allattamento (!!), ecc. I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in
alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore
aggravante, quando non determinante, in numerose malattie croniche.
Possiamo scegliere di non usare cosmetici che contengono dentro meno sostanze chimiche possibile, e
lo stesso per tutti gli altri prodotti.
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Per le pentole le tratteremo in una pagina dedicata, ma già accenniamo che l’uso
dell’alluminio è da escludere, lo stesso per quelle in ceramica che contengono delle
nanoparticelle che vanno a finire nei cibi. L’acciaio inox 18/10 contiene il 18% di Cromo ed il
10% di Nichel. Il Cromo è un metallo pesante che è tossico anche a dosi bassissime
I metalli pesanti vengono inoltre spruzzati con le scie chimiche finendo nell’aria, nell’acqua e
nel terreno che alimenta gli animali, gli ortaggi, la frutta e tutte le coltivazioni.
L’elevatissimo inquinamento ambientale nel quale viviamo mette a dura prova la capacità
detossificante del nostro organismo, il quale non ce la fa più a fronteggiare un simile
avvelenamento e va in affanno con il risultato che questi metalli pesanti rimangono
imprigionati nel nostro corpo provocando numerosissimi danni.
La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che alcune patologie sono strettamente legate
all’inquinamento ambientale: cancro, Alzheimer, aterosclerosi sono solo un esempio. Il realtà l’entità e la
tipologia del danno provocato dai metalli pesanti dipende dalla quantità degli stessi e dalle sedi di
accumulo (ossa, fegato, rene, Sistema Nervoso Centrale, tessuto adiposo).
In ogni caso una caratteristica dei metalli pesanti è quella di riuscire a bloccare l’attività di
molti complessi enzimatici con conseguente danno metabolico ed energetico.
I metalli tossici vengono da molti definiti come “killer subdoli” poiché si sostituiscono
nell’organismo ai minerali necessari per la vita, alterando funzioni e strutture biologiche.
Il concetto di sostituzione degli elementi vitali con altri meno idonei è un principio di base della
sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. Esaminato sotto questo profili, il principio della sostituzione da un
minerale ad un metallo tossico, può essere visto come un meccanismo di adattamento. L’accumulo dei
metalli tossici nel nostro organismo, si può spiegare, come un processo adattativo che si innesca nei
casi in cui si debba fronteggiare una carenza di elementi vitali.
L’organismo che si trova ad affrontare una mancanza di minerali o vitamine indispensabili per la salute,
ricorre ai metalli tossici, che li sostituiscono nei siti di legame degli enzimi e dei sistemi enzimatici. Si
tratta di un processo subdolo, poiché in qualche modo è il nostro stesso organismo che apre la strada ai
suoi nemici e li posiziona proprio nelle componenti più vitali e indispensabili.
Ad esempio il piombo sostituisce il calcio nel cervello, il cadmio sostituisce lo zinco e l’alluminio
sostituisce il magnesio. La sostituzione permette ai sistemi enzimatici, vitali per la nostra salute, di
continuare a funzionare, ma non di funzionare esattamente come prima. Il metallo incorporato causa
infatti una o più alterazioni fisiologiche. Le reazioni non avvengono esattamente come prima, ma trovano
una via alternativa, danno vita ad una variante che inevitabilmente determina delle conseguenze
negative per l’equilibrio generale. L’organismo può rimediare a questa varianti se avvengono per un
periodo limitato di tempo, tuttavia se perdurano abbastanza a lungo, non è più possibile porvi rimedio.
Per questa ragione è opportuno seguire periodicamente un programma di disintossicazione.
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Non esiste una definizione universalmente accettata di metallo pesante basata sulle
proprietà chimico-fisiche. Sono state proposte delle definizioni in base alla densità (un metallo
pesante sarebbe un elemento chimico la cui densità sia maggiore di 5 grammi per centimetro cubo) o in
base al peso atomico (un elemento il cui peso atomico sia maggiore di 20). D’altra parte le principali
caratteristiche chimiche dei metalli pesanti, ossia il carattere cationico ( ione con carica
positiva) con diversi stati di ossidazione e l’elevata attitudine a formare complessi
molecolarinel citoplasma cellulare, fa includere nell’elenco dei metalli pesanti anche elementi, come
il selenio e l’arsenico che non sono metalli.
Un sottogruppo particolarmente importante in biologia e in medicina è costituita dai cosiddetti metalli in
traccia (o elementi in traccia), gli elementi chimici presenti nei fluidi biologici degli organismi viventi in
concentrazioni inferiori a 1 μg per grammo di peso. In base agli effetti fisiopatologici i metalli in traccia
possono essere suddivisi in due gruppi: nel primo gruppo gli elementi essenziali per la vita in
quanto implicati in importanti processi metabolici, mentre nel secondo gruppo sono
contenuti elementi tossici per gli organismi viventi anche a basse concentrazioni. Nel caso
degli esseri umani sono noti quindici elementi in traccia
essenziali: arsenico, cobalto, cromo, rame, fluoro, ferro, iodio, manganese,molibdeno, nichel, selenio
mentre il secondo gruppo contiene elementi quali cadmio, mercurio, cromo e piombo.
I Radicali Liberi
Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti induce la formazione di Radicali Liberi (i metalli
pesanti distruggono i legami molecolari e liberano Radicali Liberi), molecole chimiche
estremamente pericolose per le nostre cellule tanto da essere soprannominate “killer
cellulari”, responsabili dell’insorgenza o dell’aggravamento di molte malattie come diabete,
malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.
I Radicali Liberi sono molecole costituite da atomi fortemente instabili in quanto mancano di
un elettrone. Per raggiungere la stabilità questi atomi vanno alla ricerca spasmodica dell’elettrone
mancante: attaccano qualsiasi molecola con cui vengono in contatto al fine di rubarle proprio l’elettrone
mancante. Quando un Radicale Libero strappa un elettrone ad un’altra molecola (ossidazione)
finalmente raggiunge la stabilità, ma la molecola derubata (ossidata) diventa un Radicale Libero a sua
volta perché ha ora un elettrone in meno. Questo nuovo Radicale cercherà, quindi, anch’esso
un’altra molecola a cui strappare l’elettrone e così via. (Reazione Radicalica a Catena) La
Reazione a Catena si blocca grazie all’intervento di molecole anti-ossidanti che, con diversi
metodi, riescono a neutralizzare i Radicali Liberi.
La cellula produce quotidianamente Radicali Liberi (ogni cellula produce da 1 a 3 miliardi di
Radicali Liberi al giorno) durante i normali processi metabolici. I radicali liberi prodotti dalle
cellule vengono eliminati dagli anti-ossidanti prodotti dalle cellule stesse. Il problema sono i
radicali liberi che si formano a causa dello stress ossidativo ovvero quelli che derivano
dall’esterno a causa di stili di vita non salutari. Ad esempio una sola sigaretta produce 10
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miliardi di Radicali Liberi.
Normalmente, queste specie sono rapidamente rimosse prima che possano causare
disfunzioni cellulari ed eventualmente morte della cellula. Lo stress ossidativo e la manzanza
di antiossidanti induce i radicali liberi a colpire i principali componenti cellulari come lipidi,
proteine, carboidrati e DNA. Questo fenomeno è stato associato strettamente a una serie di
patologie umane come malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie
neurodegenerative [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999); Forsberg et al. (2001)].
Inoltre:
I Radicali Liberi danneggiano le membrane ossidando i fosfolipidi In caso di stress
ossidativo i Radicali Liberi attaccano gli acidi grassi poliinsaturi delle membrane
ossidandoli(perossidazione): ciò determina un progressivo irrigidimento delle membrane con
riduzione della funzionalità fino alla morte della cellula. I LIPIDI determinano le caratteristiche
strutturali (permeabilità, fluidità, resistenza allo stress) e regolano le funzioni della membrana
(passaggio di sostanze, comunicazione intercellulare..)
I Radicali Liberi danneggiano i vasi sanguigni I Radicali Liberi nella loro smania di recuperare
gli elettroni mancanti attaccano le lipoproteine LDL (colesterolo cattivo), ossidandole. I macrofagi
cercano di eliminare l’LDL modificato, ingoiandolo. Le cellule rigonfie che ne derivano, le “cellule
schiumose” si fissano sulla parete delle arterie. L’accumulo delle cellule schiumose dà origine alla
placca che restringe il lume dell’arteria e alla fine provoca gravi disturbi vascolari, fra cui l’infarto.
Anche l’Apo B-100 viene ossidata dai Radicali Liberi diventando quindi irriconoscibile dai recettori
cellulari All’interno di ogni lipoproteina LDL ci sono: 1.700 molecole di colesterolo, 700 molecole di
colesterolo eserificato, 6 molecole di vitamina E
I Radicali Liberi danneggiano il collagene I Radicali Liberi agiscono sulle proteine della pelle
quali il collagene e l’elastina con un meccanismo chiamato “cross-linkage”, cioè formazione di
legami crociati fra le fibre di collagene ed elastina. Ciò determina perdita di elasticità e tonicità
oltre che un inesorabile avvizzimento cutaneo. Inoltre l’azione dei Radicali Liberi sui lipidi cutanei
porta alla formazione di LIPOFUSCINA , il pigmento responsabile delle macchie cutanee tipiche
della vecchiaia.
Per eliminare i radicali liberi è necessario migliorare il proprio stile di vita:
evitare fumo
ridurre alcool
condurre una vita senza stress
eliminare i metalli pesanti dall’organismo
mangiare frutta e verdura, in particolare quella che contiene le vitamine A, C, E
VITAMINA C Pomodori, Agrumi, Peperoni, Broccoli, kiwi, ortaggi a foglia verde…
VITAMINA A Fegato, carote, uova, albicocche, formaggi, pesce:salmone e sardine, latte
intero…
VITAMINA E Olio d’oliva, germe di grano, olio di mais, olio di soia, olio di girasole, olio di
arachide, noci, noccioline….
Assumere Bioflavonoidi: QUERCITINA : vino rosso, cipolla rossa, thè verde, mirtilli, mele
RUTINA : grano saraceno, vino rosso, menta ANTOCIANINE : ribes, ciliegie, cavoli, uva, fragole,
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banane, asparagi, piselli, pere, patate
Assumere Carotenoidi: CAROTENE : carote LICOPENE : pomodori, pompelmo rosa, melone
LUTEINA :cavoli, spinaci, broccoli, zucchine, piselli. ZEAXANTINA : grano, tuorlo d’uovo, peperoni
rossi, mango, succo d’arancia Il LICOPENE è il più potente carotenoide conosciuto e il pomodoro
è l’alimento che ne contiene di più (1 pomodoro medio contiene 3,7 mg di licopene). Il LICOPENE
ha un’azione anticancerogena 10 volte più potente del betacarotene. Possiede un’azione
protettiva contro l’ossidazione delle LDL (il pomodoro protegge dalla formazione delle placche).
Uno studio ha dimostrato che mangiando pomodori 10 volte alla settimana si ha una riduzione del
45% del cancro alla prostata (Giovannucci e coll., J. National Can. Istit. 1995; 87:1767 – 1776). La
LUTEINA e la ZEAXANTINA proteggono le cellule della retina dalla degenerazione maculare
Vademecum: quali sono gli effetti dei principali metalli tossici
Allumino: danni al sistema nervoso centrale, demenza, perdita di memoria, autismo.
Antimonio: danni cardiaci, diarrea, vomito, ulcera allo stomaco.
Arsenico: cancro linfatico, cancro al fegato, cancro della pelle.
Bario: ipertensione, paralisi.
Bismuto: dermatite, stomatite ulcerosa, diarrea.
Cadmio: diarrea, dolori di stomaco, vomito, fratture ossee, danni immunitari, disordini psicologici,
tumore.
Cromo: danni ai reni e al fegato, problemi respiratori, cancro polmonare.
Rame: irritazioni al naso, bocca ed occhi; cirrosi epatica, danni al cervello e ai reni. Emicranie
croniche
Gallio: irritazione alla gola, difficoltà respiratorie, dolori alla cassa toracica.
Afnio: irritazione agli occhi, alla pelle e alle mucose.
Indio: danni al cuore, reni e fegato.
Iridio: irritazione agli occhi e al tratto digestivo.
Lantanio: cancro polmonare, danni al fegato.
Piombo: danni al cervello, disfunzioni alla nascita, danni ai reni, difficoltà di apprendimento,
distruzione del sistema nervoso.
Manganese : turbe alla coagulazione del sangue, intolleranza al glucosio, disordini allo
scheletro.
Mercurio: distruzione del sistema nervoso, danni al cervello, danni al DNA.
Nickel: embolia polmonare, difficoltà respiratorie, asma e bronchite cronica, reazione allergiche
della pelle.
Palladio: altamente tossico e cancerogeno, irritante per le mucose.
Platino: alterazioni del DNA, cancro, danni all’intestino e reni.
Rodio: macchie alla pelle, potenzialmente tossico e sospetto cancerogeno.
Rutenio: altamente tossico e cancerogeno, danni alle ossa.
Scandio: embolia polmonare, danni al fegato.
Stronzio: cancro ai polmoni, nei bambini difficoltà di sviluppo delle ossa.
Tantalio: irritazione agli occhi e alla pelle, lesione del tratto respiratorio superiore.
Tallio: danni allo stomaco, al sistema nervoso, coma e morte, per chi sopravvive al Tallio
rimangono danni al sistema nervoso e paralisi.
Stagno: irritazione agli occhi e alla pelle, emicrania, dolori di stomaco, difficoltà ad urinare.
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Tungsteno: danni alle mucose e alle membrane, irritazione agli occhi.
Vanadio: disturbi cardiaci e cardiovascolari, infiammazioni allo stomaco ed intestino.
Ittrio : altamente tossico, cancro ai polmoni, embolia polmonare, danni al fegato.
Un pericolo sottovalutato
I metalli tossici sono dei nemici silenziosi, poiché a causa di negligenza e disinformazione, l’attenzione
nei loro confronti è minima. Lo studio dei metalli tossici e dei loro meccanismi d’azione è spesso
completamente ignorato dalla classe medica. La gran parte dei testi di nutrizione, si limita a qualche
accenno, senza approfondirli come meriterebbero. Nella stragrande maggioranza dei casi
l’avvelenamento o l’intossicazione da metalli pesanti avviene senza clamori, in assoluto silenzio e senza
segnali eclatanti. E’ un processo lentissimo, che avviene giorno dopo giorno, attraverso più canali (l’aria,
l’acqua, gli alimenti, le esalazioni, il contatto con depositi) e che si manifesta sotto forma di disturbi,
alterazioni, malattie piccole e grandi. Inevitabilmente l’attenzione si focalizza su questi sintomi,
tralasciando completamente, e colpevolmente, di verificare se i metalli tossici sono in qualche modo in
relazione con lo stato di salute. Qualche anno fa la prestigiosa rivista scientifica americana “Lancet” ha
pubblicato uno studio che dimostrava una correlazione tra il morbo di Alzheimer ed un accumulo di
alluminio nell’organismo. Altri studi invece dimostrano un collegamento tra la sclerosi multipla, l’autismo
e la presenza di mercurio; altri ancora il nesso tra cadmio, piombo e sclerosi laterale amiotrofica, altri
infine l’effetto nocivo dei metalli pesanti sul sistema immunitario.
LA TERAPIA CHELANTE
La procedura standard per la rimozione dei metalli pesanti del corpo è detta “CHELAZIONE.”
Tutto è compiuto con la somministrazione di un agente chelante – solitamente acido
dimercaptosuccinico (DMSA) oppure acido etilendiaminotetraacetico (EDTA) per “chelare”, e cioè
“afferrare”, come con le chele di un granchio, i metalli velenosi e poi portarli fuori dall’organismo. - che si
lega ai metalli pesanti residenti nello organismo facilitandone la naturale espulsione.
Nonostante il nome complicato, l’EDTA è una sostanza abbastanza innocua e naturale, simile all’aceto,
che non viene comunque assimilata ma viene completamente eliminata dall’organismo, portando fuori
con sé le sostanze tossiche chelate.
La terapia chelante è largamente utilizzata negli Stati Uniti, Svizzera e Germania, soprattutto per chelare
l’eccesso di Calcio che si accumula sui vasi sanguigni dove forma vere e proprie incrostazioni, al fine,
quindi, di prevenire ictus, infarti e malattie arteriosclerotiche.
Si effettua per infusione venosa lenta, da 1 a 3 volte alla settimana e con dosaggi variabili in rapporto
alle caratteristiche della malattia e della normalità o meno della funzione del rene, dato che il chelato
(edta stesso + il metallo legato all’edta) viene eliminato per il 95-98% attraverso il rene.
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Un ciclo comprende da venti a trenta fleboclisi somministrate a giorni alterni o meno frequentemente.
Ciascuna fleboclisi ha una durata media di una-due ore durante le quali si può leggere o guardare la
televisione.
Il primo ciclo di terapia può essere seguito successivamente da cicli meno intensivi.
Se eseguita da un medico appositamente formato, la terapia chelante non comporta pericoli.
La terapia chelante se ben eseguita non presenta contro indicazioni specifiche, ma essendo il prodotto
eliminato per via renale completamente nelle 24 ore, la sua pratica richiede una efficiente funzionalità
renale.
E’ quindi controindicata nei casi di grave insufficienza renale, ed anche di quella epatica, ed in generale
in organismi già troppo indeboliti.
Inoltre può provocare, insieme all’eliminazione dei metalli tossici, anche una perdita di minerali in traccia
utili e benefici, ed è quindi necessario assumere, durante la terapia chelante, determinati integratori
alimentari che di solito vengono introdotti nella stessa flebo di chelazione.
Attualmente la Terapia Chelante è effettuata anche in Italia, e non solo per prevenire l’aterosclerosi, ma
anche in caso di intossicazione da metalli pesanti, in quanto l’EDTA chela non solo il calcio, ma anche
molti altri metalli quali il ferro, l’alluminio, il cadmio, il piombo ecc…
Per maggiori informazioni sul Test dei metalli pesanti nelle urine e la terapia chelante chiedete al vostro
medico curante oppure: mandare una mail a: [email protected] o telefonare al
099/7328622.
RIMEDI NATURALI
La terapia con sostanze chelanti sintetiche può presentare effetti collaterali ed è consigliabile solo nei
casi di avvelenamenti acuti, in cui il rischio per la salute è così alto da non poter aspettare. In tutti gli altri
casi, è preferibile un approccio più delicato, che consente di rimuovere gli eccessi dei metalli tossici
nell’arco di alcune settimane o mesi, senza comportare rischi o pericoli per la salute.
I chelanti naturali offrono numerosi vantaggi rispetto a quelli sintetici, risultano
perfettamente tollerabili dall’organismo, non producono effetti collaterali e non danneggiano
a loro volta gli organi con entrano in contatto. L’unico limite dei chelanti naturali è
rappresentato dal tempo, la loro assunzione deve infatti essere continuativa e protratta per
mesi. Gli oli essenziali sono ottimi chelanti naturali, capaci di detossificare in profondità.
Cosa fare per non subire gli effetti negativi dei metalli pesanti? Evitarli come abbiamo visto è
quasi impossibile, ma non tutto è squallore e desolazione. La Natura, con la sua tendenza a
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ristabilire il suo meraviglioso equilibrio, fornisce la cura per qualsiasi genere di affezione
l’uomo possa sviluppare.Anche gli antichi guaritori sostenevano che la natura fosse in grado
di aiutare l’uomo a scoprire la cura di molte malattie in modi sottili e misteriosi.
ZEOLITE: Le zeoliti, minerale di origine vulcanica, attualmente stanno suscitando tanto interesse in
quanto la loro rigorosa struttura cristallina è composta da minuscoli canali diretti in tutte le direzioni che
hanno una carica negativa e quindi consente l’assorbimento di numerose tossine che essendo
perlopiù caricate positivamente, vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali cristallini. Poichè
la zeolite non viene assorbita dall’apparato gatro-intestinale, essa viene espulsa con le feci insieme
a tutte le sostanze nocive che ha incontrato nel suo percorso. Esistono più di 100 tipi diversi di
zeolite, che possono essere raggruppate in quelle a struttura fibrosa, lamellare e cristallinasferica. A
causa delle sue particolari proprietà, la Clinoptilolite, i cui cristalli hanno struttura lamellare, ha
dimostrato negli anni di essere la più adatta per l’uso nella medicina umana e veterinaria. In
Giappone le zeoliti sono state approvate come additivi alimentari fin dal 1996; 39 brevetti relativi
all’applicazione delle zeoliti nell’uomo sono stati registrati in tutto il mondo dal 1986.
Questo vale anche per le sostanze tossiche che si trovano già all’interno del corpo che
vengono richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di
una efficace disintossicazione sistemica.
L’influenza sull’intero organismo deriva quindi dall’ equilibrio esistente fra questo e
l’intestino.
A causa degli equilibri osmotici tra parete intestinale e il resto dell’organismo, più si sottraggono
sostanze dall’intestino più l’organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha accumulato a
livello sistemico. La ZEOLITE, quindi, attraverso il richiamo nel lume gastro-intestinale sottrae dall’intero
organismo sostanze tossiche di varia natura. Queste sostanze sono presenti spesso nell’ambiente e
possono venire a contatto con l’organismo diventando cause o concause di diverse disfunzioni
fisiologiche, attraverso l’alterazione degli equilibri metabolici.
Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come:
metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus,
batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione
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scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.
Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso
necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e contemporaneamente
rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura
cristallina contiene cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di
acqua.
La zeolite è anche in grado di ridurre i radicali liberi in eccesso, chiamato stress ossidativo,
responsabili dell’insorgenza o dell’aggravamento di molte malattie come diabete, malattie
cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.
Per approfondire sulla Zeolite leggi la pagina Zeolite Clinoptilolite.
BENTONITE: E’ uno dei tipi di argilla più efficaci per la salute umana. Usata da secoli in tutto il
mondo per curare molte malattie e come integratore alimentare. Il Canadian Journal of
Microbiology ha pubblicato uno studio secondo cui la bentonite si è dimostrata
particolarmente utile ad assorbire i virus patogeni, aflatossine, pesticidi ed erbicidi. La
bentonite inoltre “cattura” i metalli pesanti grazie al processo di scambio ionico nel quale
avviene la sostituzione degli anioni sodio legati superficialmente all’argilla con i cationi
metallici contaminati. La ragione di questo effetto è che la bentonite contiene minerali carichi
negativamente che attraggono verso di essi le tossine cariche positivamente, lasciando
quindi il corpo senza virus.
Migliora inoltre la digestione, purifica il colon, rafforza il sistema immunitario, purifica e nutre
la pelle e molto altro. Per approfondire http://www.bewellbuzz.com/wellness-buzz/bentoniteclay/
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AGLIO: “L’aglio contiene molto zolfo, compresi i gruppi di maggior valore Sulph-hydryl, che
ossidano mercurio, cadmio e piombo e rendono questi metalli solubili in acqua. L’aglio
contiene anche il minerale più importante, che protegge dalla tossicità del mercurio, il
selenio bioattivo.” Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo
Mercurio, Piombo e altri metalli
Il selenio contenuto nell’aglio è la migliore forma di selenio disponibile. L’aglio crudo, ovviamente,
sarebbe il migliore. Ma se non ti piace crudo, la forma migliore immediatamente successiva sarebbe
l’estratto di aglio invecchiato come il marchio Kyolic. Poiché lo zolfo che si trova nell’aglio è la ragione
principale per cui esso è in grado di ossidare i metalli pesanti, potrebbe anche essere utile integrare con
MSM. Il metil sulfenil metano, MSM, è una forma di zolfo biologicamente attivo in pratica lo zolfo organico
nella sua forma naturale.
E’ anche un potente antimicrobico e antimicotico, il che rende lo efficace contro la Candida albicans e i
parassiti.
CURCUMA: Questa pianta della famiglia dello zenzero è ampiamente utilizzata come spezia nel sud est
asiatico, dove le sue proprietà purificanti sono note da secoli. La curcuma fu definita dalla medicina
ayurvedica la regina delle spezie: aiuta a ripulire il fegato, purifica il sangue e promuove una
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buona digestione. Ha grandi proprietà anti-infiammatorie, ma nessuno degli spiacevoli effetti
collaterali dei farmaci anti-infiammatori. È usata altresì per la pulizia della pelle e la conservazione
degli alimenti.
“La curcuma stimola la produzione di tre enzimi-aril-idrocarburo-idrossilasi, glutatione-Stransferasi, e UDP-glucuronil-transferasi. Questi sono “coltelli” chimici che abbattono le
sostanze potenzialmente nocive nel fegato. La curcuma offre una protezione analoga per le
persone che stanno assumendo farmaci come il metotressato e altre forme di chemioterapia,
che sono metabolizzati da o attraverso il fegato.” James A. Dukes, Ph D., Dr. - Erbe Essenziali
Recenti studi scientifici hanno scoperto che la miscelazione con il pepe nero aumenta in modo
esponenziale le proprietà curative della curcuma. Nessuna meraviglia che nelle ricette tradizionali
dell’Asia meridionale spesso si combinino tali due spezie. Quindi datevi da fare … macinate un mucchio
di pepe nero in quella curcuma!
OMEGA3: Non è un segreto che il consumo degli acidi grassi presenti nel pesce apporti molti benefici
salutari. Gli acidi grassi fanno miracoli per il nostro cervello.
Gli Omega-3 costituiscono letteralmente il carburante del nostro cervello, contribuendo a
mantenere efficienti le sue funzioni principali. Il nostro organo più importante dipende
fortemente dallo acido eicosapentaenoico(EPA) e dallo acido docosaesaenoico (DHA), due
acidi grassi della famiglia degli Omega-3, che il nostro corpo non può creare autonomamente.
L’unico modo per ottenere tali acidi è attraverso la alimentazione.
“La maggior parte dei professionisti sanitari ritiene che il DHA sia l’acido grasso più importante per la
struttura sana e lo sviluppo del cervello, quindi sarebbe fondamentale che ci sia abbastanza DHA nella
dieta durante la gravidanza e nei primi anni di vita di un bambino. Lo EPA d’altro canto è essenziale per
un sano funzionamento quotidiano del cervello, il che significa che per tutta la vita hai bisogno di una
fornitura costante di EPA”.
McEnvoy David - Perché l’Olio di Pesce è il Carburante del Cervello
Ecco alcuni fatti riguardanti gli Omega-3 che risultano di particolare interesse nel contesto di questi
articoli:
- Una ricerca della University of Western Australia ha riscontrato che le donne che avevano assunto
supplementi di olio di pesce durante l’ultima parte della gravidanza partorivano bambini con una migliore
coordinazione mano-a-occhio, migliori doti oratorie ed in generale superiori doti intellettive dei bambini le
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cui madri invece avevano assunto olio d’oliva.
- Uno studio della Aberdeen University guidato dal professor Lawrence Whalley ha riscontrato che l’olio
di pesce aiuta il cervello a lavorare più velocemente, aumenta il QI e rallenta il processo di
invecchiamento.
- I test condotti su studenti dalla Dott. Madeleine Portwood hanno riscontrato che l’olio di pesce migliora
il comportamento, la concentrazione e l’apprendimento in aula.
- La ricercatrice Natalie Sinn in Australia ha riscontrato che l’olio di pesce sia più efficace del Ritalin per
curare la cosiddetta (molto controversa – n.d.t.) Sindrome da Deficit dell’Attenzione.
- Hibbeln et al. studiò la dieta in 22 paesi e trovò una associazione significativa tra il basso consumo di
pesce e la depressione post-natale.
- Il dottor Malcolm Peet ha riscontrato che lo etil-EPA, una forma altamente concentrata di Omega 3,
riduce drasticamente la depressione.
L’olio di pesce ha un ruolo importante nel liberare il cervello di sostanze indesiderate:
“I complessi di acidi grassi EPA e DHA presenti nello olio di pesce rendono i globuli rossi e
bianchi più flessibili, migliorando la microcircolazione nel cervello, nel cuore e in altri tessuti.
Tutte le funzioni di disintossicazione dipendono dalla somministrazione di ossigeno ottimale
per il flusso sanguigno. EPA e DHA proteggono il cervello dalle infezioni virali e sono
necessarie per lo sviluppo dell’intelligenza e della vista. L’organello cellulare più vitale per la
disintossicazione è il perossisomi. Queste strutture di piccole dimensioni sono anche
responsabili del lavoro specifico di ogni cellula.
Nella ghiandola pineale la melatonina viene prodotta in perossisomi, in neuroni della
dopamina e noradrenalina, ecc. E’ qui che il mercurio ed altri metalli tossici attaccano fino a
impedire alle cellule di svolgere il loro lavoro. ” Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD
- Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli.
Tutto ciò è un bene, ma quali sono le migliori fonti di olio di pesce? Il consumo di grandi
quantità di pesce sarebbe la scelta più logica, ma sapendo che molte specie contengono
elevati livelli di mercurio, ciò potrebbe causare ulteriori danni al cervello. Per questo
motivo, gli integratori di Omega-3 sono probabilmente il modo migliore per mantenere il
corpo ben fornito con EPA e DHA.
Quando si seleziona un supplemento Omega-3, è necessario assicurarsi che sia molecolarmente
distillato e che contenga alte percentuali sia di DHA che di EPA, ma soprattutto di DHA. La distillazione
molecolare è un processo speciale che rimuove tutte le tossine da petrolio (compreso il mercurio),
garantendo una adeguata protezione per il consumo umano.
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CORIANDOLO: Il Coriandolo è una delle spezie più antiche al mondo, addirittura i primi segni della sua
esistenza si sono trovati nei resti archeologici risalenti a 7000 anni fa. Appartenente alla famiglia
delle Umbrelliferae, il coriandolo è un genere con due specie, tipiche della flora dell’Europa meridionale.
Il Coriandrum sativum, introdotto per la coltivazione nel nostro territorio peninsulare, si è poi
naturalizzato sicché è reperibile qua e là allo stato selvatico; l’altra specie, il Coriandrum testiculatum, è
propria solo della Siria. Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati
per aromatizzare confetti, pietanze e bevande. Le foglie profumate della pianta hanno ben poche
proprieta’:la vera ricchezza del coriandolo è nei semi.
“Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle
ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l’unico agente efficace nel mobilitare il
mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc)
e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio).” Tratto da Dietrich Klinghardt,
MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli
Essendo la sua azione di rimozione molto efficace, può instaurarsi un processo chiamato reintossicazione se le tossine rimosse dal coriandolo sono quantitativamente superiori a
quanto il corpo è in grado di espellere: le tossine non fuoriuscite possono inondare il tessuto
connettivo (ove risiedono i nervi) con un alto effetto di dannosità dei metalli, che erano
precedentemente situati in posti nascosti e meno pericolosi.
Questo processo di re-intossicazione può essere facilmente evitato conl`assunzione
contemporanea di un agente
chelante
che
possa assorbire
le
tossine
nel tratto
intestinale: la Zeolite o la Chlorella, un organismo algale (purtroppo molte alghe provengono
dal Giappone e dopo il disastro di fukushima sono piene di radiazioni, quindi qualora si voglia
usare la chlorella informatevi sulla provenienza). Uno studio recente ha dimostrato nei test su
animali un eliminazione di alluminio dallo scheletro superiore a qualsiasi altro agente disintossicante
conosciuto.
Il coriandolo induce la colecisti a riversare bile – contenente le neurotossine escrete – nello
intestino tenue. Il rilascio di bile – fenomeno che avviene naturalmente dopo i pasti – è reso
molto più efficace dal coriandolo. Se però non si assume il secondo agente – come la zeolite
o la chlorella – la maggior parte delle neurotossine finiscono per essere riassorbite lungo la
strada verso l’intestino tenue dalle terminazioni nervose del sistema nervoso enterico.
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Proprietà
in associazione ad un agente chelante Detossificante da metalli tossici e inquinanti chimici
(solo in alcune parti del corpo, per questo è necessario assumerlo con la zeolite che
svolge un’azione più diffusa su tutto il corpo)
Digestivo e benefico per dispepsie, senso di pienezza gastrica, digestione lenta, spasmi gastrici,
colon irritabile, diarrea e mal di testa da cattiva digestione
Eliminare le forme fermentive intestinali, difficoltà digestive e/o fenomeni diarroici dovuti, per
lo più, a manifestazioni somatiche dello stress
Carminativo: evita la formazione di gas intestinali
Contrasta l’obesità, favorendo un corretto metabolismo dei carboidrati
Antiossidante
L’olio essenziale ha un effetto antibatterico e funghicida
Altre Proprietà:
E’ composto all’85& da oli volatili che contengono più di 25 principi attivi: : due di questi sono il linalolo e
il geranil acetato, potenti antiossidanti che proteggono le cellule e, con ogni probabilita’, sono il fattore
alla base di molte delle proprieta’ terapeutiche del coriandolo.
C’è un netto miglioramento dei sintomi addominali imputabili alla sindrome del colon irritabile,
consumando giornalmente il coriandolo. Sembra che sia in grado di ritardare il transito del cibo dallo
stomaco all’intestino.
Dando uno sguardo ai disturbi digestivi, è stata giudicata una spezia sicura ed efficace nel trattamento
di perdita dell’appetito, gonfiore di stomaco, disturbi digestivi, flatulenza e disturbi gastrici crampiformi.
Tuttavia, c’è dell’altro : l’olio di coriandolo aiuta nei casi di eczema, psoriasi e anche rosacea.
Analizzando gli effetti di un estratto a base di coriandolo su animali da laboratorio affetti da diabete di
tipo 2, artificialemente indotto, gli esperti hanno riscontrato che riduce i livelli ematici di glucosio e
aumenta i livelli di insulina, che è l’ormone che controlla gli zuccheri nel sangue.
Riduce il colesterolo LDL e aumenta il colesterolo HDL.
Studi di medici riguardanti i lipidi ematici, hanno portato a dichiarare che : ” il coriandolo ha tutte le carte
in regola per essere utilizzato come rimedio casalingo con effetti curativi e di prevenzione contro il
colesterolo alto.
E’ un sedativo e rilassante muscolare, quindi allevia ansia e induce il buon sonno.
I potenti agenti antiossidanti del coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacita’ di
rigenerarsi : buona notizia per gli alcoolisti e affetti da epatite C.
L’olio essenziale di coriandolo potrebbe essere impiegato per combattere e prevenire l’infezione da
Candida Albicans.
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Protegge dai danni causati dall’avvelenamento da piombo.
CHLORELLA: Oltre che per diversi altri effetti benefici, la chlorella è un’alga conosciuta per le
sue proprietà disintossicanti da tutti i metalli tossici e le tossine ambientali. Questo la rende
perfetta per affiancare il coriandolo in una cura disintossicante.
Proprietà
Agisce sul sistema metabolico e conseguentemente su , compresi gli alti livelli di glicemici, ma
anche su alta pressione, colesterolo e obesità
problemi cardiovascolari e diabetici
Miglioramenti del sistema vascolare con riduzioni sino al 50 % dell’ipertensione
Agisce su vene varicose e sulla cicatrizzazione dei tessuti (pelle, ulcere e emorroidi)
Favorisce le funzioni depurative dell’intero organismo, assorbe grandi quantità di
tossine nell’intestino, risana la flora batterica ed elimina dal fegato e dai tessuti i residui
tossici (insetticidi, concimi chimici e metalli pesanti)
Ottima per risolvere i problemi respiratori come sinusite e rinite
Aiuta lo sviluppo di “batteri buoni” migliorando la digestione (coliti, ulcere e fibromialgie)
Aiuta a normalizzare l’equilibrio acido-alcalino
Permette un miglior assorbimento del calcio (menopausa) e riduce gli odori del corpo
E’ ricca di vitamina K1 e di ferro (indicato specificatamente nelle anemie e nella regolazione
del ciclo mestruale)
Contrasta il dolore da infiammazioni
Energizzante
L’alga clorella è un alga monocellulare ricchissima di clorofilla che cresce nei fiumi asiatici e
possiede 38 volte più proteine della soia e 55 volte quelle del riso, fornendo 9 amminoacidi
essenziali e molteplici vitamine e minerali (vitamina A, tutto il gruppo B ed E).
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SPIRULINA: La Spirulina è una microalga blu-verde appartenente alla famiglia delle Cianophyceae
(Divisione Cyanophyta; divisione di alghe unicellulari il cui colore glauco o bluastro è dovuto alla
presenza di due pigmenti, la clorofilla e la ficocianina). Come le piante, la Spirulina vive grazie alla
fotosintesi. E’ lunga 0,3 mm e prende il nome dalla sua forma a spirale. Quest’alga è ritenuta
l’alimento vegetale migliore, poiché ricco di proteine, amminoacidi, vitamine, acidi grassi
essenziali, carboidrati di facile assunzione ed antiossidanti.
Una delle più antiche forme di vita sulla Terra, la Spirulina ha contribuito a produrre l’ossigeno nella
nostra atmosfera miliardi di anni fa in modo che le altre forme di vita potessero apparire. La vera
Spirulina è così densa di nutrienti che si può sopravvivere solo con essa e l’acqua. Centinaia di studi
hanno confermato la potenza di quest’alga. Ha il 60-70% delle proteine complete, che significa che
ha tutti gli 8 amminoacidi essenziali (questo significa che devono essere assunti perché il
corpo umano non è in grado di sintetizzarli) e 10 non essenziali che sostengono la buona
salute.
La Spirulina Platensis è ricca di vitamine e microelementi; contiene acido Linoleico che regola
il metabolismo dei grassi nel corpo, in particolare il metabolismo del colesterolo e dei
trigliceridi. Inoltre è ricca di vitamina B 12, in quantità quattro volte superiore a quella
presente nel fegato di vitello. Contiene acidi grassi insaturi e clorofilla. Nella medicina cinese
è stata una delle prime sostanze usate per curare oltre che per una funzione profilattica. Già
gli Aztechi la consideravano un nutrimento base e un elemento della loro forza.
La Spirulina è originaria dell’America centrale ed è nota da molti secoli per le sue proprietà. Gli Aztechi
già ne conoscevano le caratteristiche e la usavano, estraendola dai laghi della valle di Anahuac,
consumandola insieme con tortillas di mais.
Numerosi sono i benefici di quest’alga: infatti è un integratore dell’alimentazione, sviluppa
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un’attività antimicrobica ed antibatterica, grazie ai sulfolipidi che si trovano nella parete
cellulare. Inoltre essa migliora il rendimento psico-fisico, rafforza il sistema immunitario ed è
indicata nella dieta di vegetariani e di vegani, poiché contiene vitamina B12. Last, but not
least, la Spirulina aiuta l’organismo ad eliminare i metalli pesanti.
La sua efficacia è data dalla capacità di integrare sostanze vitali che mancano nel corpo
umano, inoltre aiuta il metabolismo, incrementa la reattività del sistema immunitario (immunomodulante), stimola la flora batterica intestinale, aiuta l’eliminazione dei residui del
metabolismo, ha un effetto regolante sulla concentrazione degli zuccheri nel sangue, può
avere un effetto sui processi infiammatori cronici, può regolare il livello del colesterolo,
aumenta la resistenza contro agenti infettivi e fornisce più forza fisica e mentale.
Il campo di applicazione della Spirulina come supporto di terapie è destinato a persone che hanno
problemi di nutrizione di diverso tipo (obesità, anoressia, con diete non bilanciate), a vegetariani che
devono integrare l’apporto di proteine, a sofferenti di diabete Mellito. Inoltre può essere utilizzata nella
profilassi dell’ arteriosclerosi, malattie ischemiche del cuore, malattie influenzali, malattie da deficit di
ferro, perdita di vista, patologie della pelle con pelle secca e screpolata, acne e foruncolosi.
Unita alla zeolite clinoptilolite è usata per combattere malattie croniche.
Sembra che il prodotto migliore sia quello proveniente dal Cile: il deserto di Atacama, il più arido ed
inospitale del mondo, dove è coltivata la Spirulina, è un ecosistema quasi incontaminato, mentre la
comunque ottima alga verde-azzurra Klamathnasce e prospera in un lago dell’Oregon (Stati Uniti).
La Spirulina Platensis può anche aumentare il senso di sazietà e la ricchezza di proteine
consente di ridurre la quantità di cibo assunto. Tra il tempo di assunzione e il pasto devono
trascorrere almeno 60 minuti e almeno 30 minuti dall’assunzione di medicinali; questo garantisce un
effetto ottimale del suo uso.
Si consiglia di bere acqua calda o tiepida dopo l’assunzione. Si può assumere per 40 giorni e dopo una
pausa di 20 giorni si può riprendere l’assunzione. Alcune controindicazioni riguardano chi ha problemi di
tipo renale a causa della ricchezza di proteine.
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CLOROFILLA: La clorofilla è un pigmento che si trova in piante a foglia verde intenso e che è
importante per il processo fotosintetico. Questo pigmento, tuttavia, fa qualcosa di più che agevolare la
produzione di energia nelle piante. La Chlorella prende il suo nome per l’elevato contenuto di
clorofilla. Spinaci, fagiolini verdi, porro, cavolo verde e altri vegetali a foglia molto verde sono una buona
fonte di clorofilla.
ACIDO MALICO – L’acido malico, noto anche come acido di mela o acido fruttico, in quanto si ritrova
nelle mele, è uno dei più potenti disintossicanti dall’alluminio. Aiuta a ridurre la tossicità di alluminio per il
cervello, e per questo motivo potrebbe essere utilizzato per aiutare nei casi di morbo di Alzheimer.
L’acido malico ha dimostrato di aumentare l’escrezione fecale e urinaria di alluminio. Può anche ridurre
la quantità di alluminio che si trova negli organi e nei tessuti del corpo. L’acido Malico si trova in natura
oltre che nella mela anche nel rabarbaro, vino, aceto di mele, fragola e papaia.
Ciclo di disintossificazione
Ora che abbiamo approfondito l’argomento metalli pesanti e conosciamo le proprietà e le
combinazioni degli elementi naturali sappiamo quali alimenti e integratori devono essere
aggiunti in modo particolare alla nostra alimentazione. Arriviamo finalmente alla modalità di
assunzione, per un’intensa disintossicazione da metalli pesanti tossici e inquinanti
chimici consideriamo un ciclo di almeno due mesi con le tinture madri di clorella e coriandolo.
Potete sostituire la chlorella con un cucchiaino di zeolite.
SETTIMANA 1
COLAZIONE
prendere 40 gocce di clorella 30 minuti prima di far colazione
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Come disintossicarsi dai metalli pesanti tossici
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di coriandolo
PRANZO
prendere 40 gocce di clorella 30 minuti prima di pranzo
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di coriandolo
CENA
prendere 40 gocce di clorella 30 minuti prima di cena
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di coriandolo
SETTIMANA 2
prendere solo la clorella 40 gocce 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 3
prendere solo la clorella 40 gocce 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 4
come la settimana 1
SETTIMANA 5
Prendere solo la clorella 40 gocce 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 6
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Come disintossicarsi dai metalli pesanti tossici
prendere solo la clorella 40 gocce 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 7
come settimana 1
SETTIMANA 8
prendere solo la clorella 40 gocce 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
CONTROINDICAZIONI
ALGA CLORELLA: Non sono conosciute controindicazioni per giovani e bambini. Può interferire con i
trattamenti fluidificanti del sangue a causa del contenuto di vitamina K1 e ferro.
ZEOLITE: Nei numerosi test non sono state riscontrate alcun tipo di controindicazioni.
CORIANDOLO: Se usato in dosi eccessive è inebriante e può causare disturbi nervosi e fastidi renali.
Uso esterno
Frizionare 5 gocce di Tintura Madre di Coriandolo due volte al giorno sulle anche, per un effetto di
rimozione dei metalli tossici da tutti gli organi e articolazioni situati sotto il diaframma. Frizionare nella
stessa modalità anche i polsi, per ottenere un’identica azione generale sopra il diaframma. Il polso
presenta un’alta concentrazione di nervi, oltre ad essere il passaggio dei principali canali linfatici.
Possibilità di frizionare da 10 a 15 gocce sulla zona dolente per contrastare localmente il dolore,
talvolta con effetto immediato.
Mal di testa e altri sintomi in forma acuta, quindi anche dolori articolari, possono essere risolti con
effetto rapido ottenendo un “tè al coriandolo” con 10 o 20 gocce in una tazza d`acqua bollente.
Avvertenza importante Assumere il coriandolo a distanza di 30 minuti dopo la zeolite/clorella!
Consigli Finali: Dormire, Sudare e Stimolare la Mente
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Come disintossicarsi dai metalli pesanti tossici
Dormire per un adeguato numero di ore per notte è un requisito fondamentale per mantenere il
corpo e il cervello in buone condizioni. Al contrario, la deprivazione del sonno può pregiudicare le facoltà
cognitive, la gestione dello stress, e può indebolire il sitema immunitario.
L’esercizio fisico regolare è molto importante per la disintossicazione. Esso consente la evacuazione
delle tossine attraverso la pelle, migliorando il metabolismo nel suo complesso.
Stimolare il cervello: leggere, meditare e informarsi attivamente su quello che sta realmente
accadendo (come sul sito Dioni LOL).
Bibliografia
http://it.wikipedia.org/wiki/Metallo_pesante
http://www.natural-cure-remedy.com/heavy-metal-detox.html
http://www.planetinfo.info/salute-e-benessere/depurarsi/10-rimuovere-i-metalli-pesanti.html
http://scienzamarcia.blogspot.it/2010/08/societa-ammalata-come-uscirne-come.html
http://www.biologonutrizionista.org/inquinamento-da-metalli-pesanti/
http://www.ecosalute.it/tinture_madri/coriandolo_tm_-_100_ml_sc_466.htm
http://www.tankerenemy.com/2009/07/alga-spirulina-un-rimedio-contro.html
http://www.viviconsapevole.it/articoli/i-metalli-tossici.php
http://www.slideshare.net/dottoressapispisa/metalli-pesanti-e-radicali-liberi
http://www.bewellbuzz.com/wellness-buzz/bentonite-clay/
http://www.curcumaindia.com/le-spezie-che-salvano-la-vita-2a-parte/
http://www.erboristerie.com/article_info.php/articles_id/196
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Come disintossicarsi dai metalli pesanti tossici
Fonte: dioni
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