UNA GIORNATA NELL’ANTICA ROMA VITA QUOTIDIANA, SEGRETI E CURIOSITA’ Emanuele Rollo Moltrasio 24/02/2020 INTRODUZIONE In questo libro Alberto Angela ha voluto ricostruire la vita nell’antica Roma, descrivendo le abitudini dei Romani nelle varie ore della giornata. E così, momento dopo momento, si scopre la loro vita quotidiana. Queste informazioni sono state ricavate da studi e scoperte archeologiche, da analisi di laboratorio di reperti e scheletri e dall’esame di testi antichi. Tutto comincia in un vicolo di Roma nel 115 d.C, sotto l’imperatore Traiano, nel momento in cui, Roma ha conosciuto la sua massima potenza e, forse, ha espresso la sua massima bellezza. LE CASE: «DOMUS» Sono racchiuse da un muro di cinta esterno. Ci sono pochissimi mobili ed i colori usati sono sgargianti: azzurro, rosso, giallo ocra. Tramite un piccolo corridoio, si arriva all’«atrium»: una sala rettangolare ampia, con tanti affreschi in cui la luce arriva dall’alto perché qui manca il tetto. Sotto al buco c’è una grande vasca che raccoglie l’acqua piovana, l’impluvium. Superato questo c’è il «peristilio», il giardino interno circondato da un colonnato, ricco di piante di tutti i tipi, statue e anche labirinti. La cucina è solo un ambiente di servizio per gli schiavi. Le stanze da letto, «cubicola», sono piccole e buie senza finestre, illuminate da lucerne. L’IMPLUVIUM L’acqua piovana viene raccolta dalle tegole del tetto in una vasca centrale detta «impluvium». Quando la vasca si riempie, l’acqua piano piano scende in una vasca sotterranea utilizzata come serbatoio d’acqua. I Romani accedono alla riserva d’acqua tramite l’utilizzo di secchi attraverso un piccolo pozzo collegato alla vasca sotterranea. L’acqua può essere utilizzata per tutte le necessità quotidiane. ABBIGLIAMENTO: LA TOGA Il vestito base è la tunica di lino o lana. I romani la usano come camicia da notte, come sottoveste per la toga, come abito vero e proprio nelle classi più umili. L’indumento più importante è la “toga”. Nessun ricco romano uscirebbe mai di casa senza di essa. E’ un semicerchio di lana di sei metri di diametro di diversi colori. Per indossarla occorre l’aiuto di uno schiavo. IL CIBO La prima colazione è abbondante ed energetica, con pane, focacce, miele, latte, frutta, formaggio, carne e gli avanzi del giorno prima. Il pranzo al contrario è molto semplice. La cena è consumata a metà pomeriggio, spesso durante sontuosi banchetti che sono usati per stringere alleanze politiche o di affari. Esso avvengono nel «triclinio», una stanza che si apre sul giardino interno. Si mangia, con le mani, sdraiati su tre letti disposti a ferro di cavallo. Un banchetto può durare anche 6-8 ore. L’IGIENE La civiltà romana è stata quella più legata all’igiene dell’antichità. Nelle case romane non ci si lava la mattina, al massimo ci si sciacqua un po’ per svegliarsi. In compenso, di solito dopo pranzo, si usano le grandi terme pubbliche: le Terme di Traiano che hanno le dimensioni di un quartiere. C’è un’immensa piscina, che è la prima tappa di un percorso. Poi ci sono le palestre all’aperto per gli sport, zone piene di vapore caldo e piscine di acqua gelida. L’ultima tappa è quella del massaggio con oli.