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Genetica

GENETICA
(11/10/2019) – 2 ore
I principi fondamentali dell’eredità sono quelli che si basano sulle leggi di Mendel, infatti tutta la
genetica parte da Mendel. Quest’ultimo era un monaco del 1800 che fu il primo a studiare in
modo rigoroso il fenomeno della trasmissione dei caratteri ereditari. Per questo, pur non avendo
nessuna conoscenza sul DNA e RNA viene considerato il fondatore della genetica, la scienza che
studia l’ereditarietà. Mendel infatti non conosceva la parola gene perché e stata scoperta molto
dopo. Egli basava i suoi studi sull’osservazione di caratteri visibili, infatti raccoglieva dati sulle
modificazioni a livello fenotipico delle piante. Nonostante questo, però le sue teorie sono state
utilizzate dai genetisti successivi per formulare le teorie da cui nasce la genetica.
Le tre leggi di Mendel sono:
- Legge della DOMINANZA o dell’omogeneità dei fenotipi, la quale afferma che ogni
individuo possiede due alleli che codificano una caratteristica. Quando sono diversi si parla
di eterozigoti, quando sono uguali si parla di dominanza.
- Legge della SEGREGAZIONE o della disgiunzione, la quale afferma che ogni individuo ha per
una caratteristica due alleli, provenienti ciascuno dai due genitori che si separano per la
trasmissione alla generazione successiva attraverso i gameti. Quando si parla di
separazione dei caratteri parliamo della meiosi.
- Legge dell’assortimento indipendente dei caratteri che afferma che gli alleli posizionati su
cromosomi non omologhi si distribuiscono a caso dai genitori. Questo vuol dire che gli alleli
nella fase della meiosi, quando si dividono e vanno a formare i gameti non seguono
nessuna legge precisa ma si distribuiscono nei gameti in modo casuale.
La genetica quindi si basa sul calcolo delle probabilità.
Mendel per otto anni lavorò compiendo incroci artificiali su circa 20000 piante di pisello coltivate
nell’orto del convento dove lui viveva. Ovviamente egli poteva solo prendere caratteri visivi come
colore del seme, forma del seme, colore del rivestimento del seme, posizione del fiore, lunghezza
pianta, colore del baccello o forma del baccello. Con la fecondazione artificiale quindi Mendel
selezionò piante di razza pura (incrociandole tra di loro rispettavano sempre lo stesso fenotipo).
Nel primo esperimento abbiamo visto che incrociando semi rotondi omozigoti con semi grinzosi
omozigoti, otteneva tutti semi rotondi e si perdeva il seme grinzoso. Questo perché se si parte
dalla generazione P (parentale) dove si incrociano piante che presentano due caratteri diversi
aveva una generazione F1 (Filiale 1) che aveva piante tutte con il carattere 1 (semi rotondi). Non
contento prese le piante della generazione F1 e le fece autofecondare. Incrociandole osservò che
nei ¾ delle piante si ottenne il carattere 1, ma ¼ delle piante ritornava il carattere che era sparito
concludendo che il rapporto tra il primo carattere ed il secondo era sempre 3:1. Geneticamente
questo rapporto vuol dire che andando ad incrociare linee pure (AA x aa) con i gameti che si
formavano si ottengono tutti individui eterozigoti (alleli diversi ma con carattere dominante).
LEGGE DELLA DOMINANZA: ogni individuo possiede due alleli che codificano la stessa
caratteristica; quando i due alleli sono diversi (eterozigote) si osserva solo il carattere portato dalle
linee dominate. Lo scheda diretto degli incroci è
Il quadrato di Punnett
Quando è un solo allele si parla di incrocio singolo, quando gli incroci diventano con due alleli, tre
alleli si avranno incroci chiamati rispettivamente diibridi, triibridi, etc.
Dallo studio della popolazione della F2 (seconda generazione filiale, con rapporto 3:1), scopre che
il carattere recessivo della prima generazione torna ad essere presente nella seconda, accanto al
carattere dominante.
SECONDA LEGGE DI MENDEL: in un eterozigote due alleli differenti segregano durante la
formazione dei gameti. Questo non è altro che la meiosi.
La segregazione si verifica poiché i cromosomi omologhi si separano nel corso della meiosi. Quindi
prima si ha la replicazione dei cromosomi (duplicazione DNA) durante il ciclo cellulare (l’interfase).
Dopo si forma la coppia degli omologhi e parte la meiosi. Si ha la profase 1 e può avvenire o meno
il crossing over; se avviene avremo gameti differenti, ovvero gameti di origine materna, paterna e
due nuovi perché ricombinati a causa del crossing over che non è altro che un rimescolamento del
materiale genetico. Il crossing over può anche non avvenire e forma gameti uguali a due a due
(due di origine materna e due di origine materna). Tutto questo meccanismo non dipende da
alcuna legge precisa, ma dal puro caso.