MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO SCIENTIFICO STATALE “TALETE” 00195 ROMA - Via Camozzi, 2 - Tel. 06/121124305-06 - Distretto 25 RMPS48000T - e mail: [email protected] - www.liceotalete.it C.F. 97021010588 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA P.T.O.F APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IL 21/12/2015 Delibera n. 282 Triennio 2016-2019 Liceo Scientifico Statale TALETE 00195 ROMA - Via Camozzi, 2 Tel. 06/121124305-06- Fax 06/67663879 Distretto 25 RMPS48000T - e mail: [email protected] mail PEC : [email protected] INDICE RIFERIMENTI GENERALI 1) CONVENZIONI TERMINOLOGICHE 2) PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI INTRODUZIONE: DEFINIZIONE E STRUTTURA DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA SEZIONE N° 1: PIANI DI MIGLIORAMENTO DERIVANTI DALLA SEZIONE N° 5 DEL RAV EX ART. 6 DEL DPR 80/2013 PARAGRAFO 1.1: IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE INTRODUZIONE PARAGRAFO 1.2: PRIORITA‘/TRAGUARDI EX SEZIONE 5.1 DEL RAV PARAGRAFO 1.3: GLI OBIETTIVI DI PROCESSO EX SEZ. 5.2 DEL RAV PARAGRAFO 1.4: PIANO DI MIGLIORAMENTO PARAGRAFO 1.5 L'ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (v. allegato 2) SEZIONE N° 2: LA MISSIONE D’ISTITUTO SEZIONE N° 3 DIDATTICA - LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE D'ISTITUTO PARAGRAFO 3.1: RIFERIMENTI GENERALI PARAGRAFO 3.2: QUADRI ORARI PARAGRAFO 3.3: IL CURRICOLO D’ISTITUTO 3.3.1 LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ CURRICULARI 3.3.2 OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI E PER MATERIE PARAGRAFO 3.4: PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PARAGRAFO 3.5: PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2016-17 TABELLA PROGETTI DIPARTIMENTALI PARAGRAFO 3.5.1 PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TABELLA PROGETTI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PARAGRAFO 3.6: EDUCAZIONE ALLA SALUTE - PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI TUTTE LE DISCRIMINAZIONI – CONTRASTO A FORME DI BULLISMO E CIBERBULLISMO A. Educazione alla salute Prevenzione delle dipendenze Educazione all’affettività Prevenzione del disagio Prevenzione HIV Sensibilizzazione alla donazione del sangue Sensibilizzazione al servizio sociale Sportello di ascolto scuola-salute B. Pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni Sviluppi e obiettivi a medio termine dell'Educazione alla salute CULTURA DELLA SICUREZZA PARAGRAFO 3.7: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE DIGITALI LABORATORI ED ATTREZZATURE PARAGRAFO 3.8: INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE PIANO DI INCLUSIONE - Bisogni Educativi Speciali Area dell’inclusione Alunni inseriti nella categoria BES Individuazione degli alunni con Bisogni educativi Speciali Il PEI e il PDP Il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE PARAGRAFO 3.9: LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Verifiche e modularità Tabella di indicatori e la corrispondente scala di numerazione, comune a tutte le discipline. Criteri di valutazione del comportamento Tabella di valutazione del comportamento Valutazione dell’insegnamento della religione cattolica Piano di sostegno e recupero (o. m. 92/2007) Attività di recupero Attività di potenziamento Obiettivi generali Finalità Modalità di svolgimento Definizione di strategie didattiche, coordinamento e valutazione Sviluppi triennali delle attività di recupero Valorizzazione delle eccellenze Criteri di valutazione PARAGRAFO 3.10: CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO a. Orientamento in ingresso Progetto orientamento in ingresso e in itinere Prima Fase accoglienza e orientamento Seconda Fase orientamento e ri-orientamento b. Orientamento universitario Progetto orientamento post-diploma Attività anno scolastico 2016-17 PARAGRAFO 3.11: I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Patto Educativo di corresponsabilità SEZIONE N° 4 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL LICEO SCIENTIFICO TATETE ORGANIGRAMMA 2016-17 PARAGRAFO 4.1: GLI OO.CC. D’ISTITUTO 4.2 IL DS 4.3 : I DOCENTI COLLABORATORI DEL DS PARAGRAFO 4.4: DOCENTI TITOLARI DI FUNZIONE STRUMENTALE 4.5: DOCENTI REFERENTI 4.6: I DOCUMENTI FONDAMENTALI D’ISTITUTO SEZIONE N° 5 I SERVIZI DI SEGRETERIA 5.1: L’ORGANIGRAMMA DELLA SEGRETERIA SEZIONE N° 6 IL PERSONALE DELLA SCUOLA 6.1: IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE Posti comuni, di sostegno e di potenziamento Utilizzazione dell'organico dell'autonomia in relazione potenziamento didattico e organizzativo dell'istituto Piano di lavoro docenti su aree potenziamento 2016/17 Piano attività aree di potenziamento a.s. 2016-17 6.2: IL FABBISOGNO DEL PERSONALE ATA alle attività SEZIONE N° 7: IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI Piano di previsione progetto dada Piano di previsione del laboratorio di fisica Piano di previsione del laboratorio di scienze Piano di previsione del laboratorio linguistico Piano di previsione del laboratorio di informatica Piano di previsione dei locali e delle attrezzature per scienze motorie SEZIONE N° 8: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE PARAGRAFO 8.1: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE PARAGRAFO 8.2: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA. SEZIONE N° 9: ALLEGATI All. 1 Piano di Miglioramento All. 2 ATTO D'INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prot. 4166 A4/1 del 3.11.2015 All. 3 : gli OO.CC. All. 4: DS, Collaboratori del DS, Funzioni strumentali, Responsabili laboratorio, Referenti BES ed Invalsi, Animatore digitale di PREMESSA CONVENZIONI TERMINOLOGICHE 1) Ai fini del presente documento si intende: per “legge” la legge n° 107 del 13/7/2015; della predetta legge si riportano esclusivamente i numeri progressivi dei commi senza specificazione dell’appartenenza all’art. 1; per “decreto” il DPR 275/1999 come modificato dal comma 14 della legge; per “indirizzi” gli indirizzi per le attività della scuola e per “scelte” le scelte di gestione e di amministrazione, di cui al comma 4 dell’art. 3 del decreto; per PTOF il piano triennale dell’offerta formativa ex art. 3 del decreto; per “DPR 80” il DPR n° 80 del 28/3/2013 (autovalutazione e valutazione del sistema istruzione); per RAV il rapporto di autovalutazione ex art. 6, comma 1 lett. a/2 del DPR 80; per TU il testo unico ex D.L.vo 297/1994; per “istituto” il Liceo Scientifico Statale Talete di Roma; per OF l’offerta formativa d’istituto; per DS il dirigente scolastico; per DSGA il direttore dei servizi generali e amministrativi; per “AA” il personale assistente amministrativo; per “CS” il personale collaboratore scolastico per "AT" il personale assistente tecnico 2) PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI Il documento è elaborato in conformità con le seguenti disposizioni normative: commi 2, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 57, 124 della legge del 13 luglio 2015 n. 107 art. 3 –Piano dell’offerta formativa- del decreto del Presidente della Repubblica del 03-08-1999 n.275 Regolamento recante norme in materia di autonomia di istituzioni scolastiche ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 art. 6 -Procedimento di valutazione- del decreto del Presidente della Repubblica del 28-03-2013 n.80 (RAV) testo unico delle disposizioni in materia di istruzione D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore; vigente CCNL comparto scuola INTRODUZIONE DEFINIZIONE E STRUTTURA DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa, in coerenza con gli obie vi generali di istruzione, forma vi ed educa vi del Sistema Nazionale di istruzione, comprende e riconosce le diverse opzioni metodologic e, anc e di gruppi minoritari, valorizza le corrisponden professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire sia il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sia il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa. Il Piano, pubblicato nel Portale unico, consente una valutazione comparativa dell'Istituto da parte degli studenti e delle famiglie, attraverso la piena trasparenza e pubblicità, e le eventuali revisioni. Il Piano prende le mosse dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) e dal conseguente Piano di Miglioramento, e si modella sulla base dell'Atto di Indirizzo del Dirigente scolastico. Esso descrive le modalità con le quali il Liceo Talete intende svolgere i suoi compiti istituzionali, rapportati al territorio e al contesto storico, in una prospettiva di costante miglioramento, commisurata ai traguardi e agli obbiettivi stabiliti, nel corso del triennio 2016-2019. Attraverso il Piano triennale, è resa possibile l'individuazione da parte del dirigente scolastico del personale da assegnare ai posti dell’organico dell’autonomia. Il Piano Triennale contiene, in una prospettiva dinamica ed autocorrettiva, i seguenti punti: La Missione dell'Istituto; Il curriculo d'Istituto; La progettualità; La descrizione del fabbisogno in termini umani (organico) e di risorse strumentali; L'Alternanza scuola-Lavoro; Il piano d'Inclusione; L’a uazione dei princ pi di pari opportunità promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni; l'eventuale adozione degli insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell’ultimo anno, anche utilizzando la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità. Tali insegnamenti, attivati nell’ambito dei posti di organico dell’autonomia saranno assegnati sulla base dello stesso piano triennale dell’offerta formativa; l'individuazione, nel percorso e nel curriculum dello studente (del uale sarà tenuto conto nello svolgimento dei collo ui dell'esame di Stato), di un pro lo associato a un’iden tà digitale utile a raccogliere tutti i dati ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze ac uisite, alle eventuali scelte degli insegnamen opzionali, alle esperienze forma ve anc e in alternanza scuola-lavoro e alle a vità culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico; le a vità e i proge di orientamento scolas co nonc di accesso al lavoro sviluppa con modalità idonee a sostenere anc e le eventuali di coltà e problema c e proprie degli studenti di origine straniera; le modalità per incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, in particolare attraverso i percorsi di alternanza scuola-lavoro per una durata complessiva, di almeno 200 ore nel triennio, a partire dalle classi terze lo svolgimento di a vità di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; la partecipazione al Piano nazionale per la scuola digitale con i seguenti obiettivi: a) realizzazione di a vità volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studen , anc e a raverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e imprese; b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione; c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, scambio di informazioni tra studenti e tra istituzioni scolastic e ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca; d) innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti; e) valorizzazione delle migliori esperienze scolastiche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione; f) de nizione dei criteri e delle nalità per l’adozione di tes dida ci in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici. g) individuazione, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, docen cui a dare il coordinamento delle a vità del piano. Ai docen pu essere a ancato un insegnante tecnico-pratico. Contesto socio-culturale Rapporto di Autovalutazione Traguardi e Obiettivi di processo Piano di Miglioramento Atto d'Indirizzo del Dirigente scolastico Missione d'Istituto Didattica: Curricolo d'Istituto, Progettualità Organizzazione Descrizione del fabbisogno di risorse materiali ed umane Piano di Formazione docenti ed ATA Autovalutazione SEZIONE N° 1: PIAN0 DI MIGLIORAMENTO DERIVANTE DALLA SEZIONE N° 5 DEL RAV EX ART. 6 DEL DPR 80/2013 PARAGRAFO 1.1: IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE Paragrafo 1.2: IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE DEL LICEO SCIENTIFICO STATALE TALETE L’Istituto è situato nel I Municipio, più precisamente nel Quartiere della Vittoria, tra il uartiere Prati e il uartiere Trionfale. Un’area estesa, il cui perimetro pu essere tracciato da Ponte Milvio, sulla riva destra del Tevere, procedendo fino a ponte Giacomo Matteotti, seguendo poi Viale delle Milizie, verso via Trionfale, per congiungersi con via della Camilluccia e chiudersi, quindi, da Piazza dei Giuochi Delfici, lungo la Via Cassia fino al Piazzale di Ponte Milvio. Il territorio è caratterizzato da un’alta densità abitativa, con una percentuale crescente di cittadini di origine straniera. Le attività economiche prevalenti riguardano il settore terziario, con la determinante e forte presenza della Città Giudiziaria e di numerosi studi professionali. Molto ricca è la rete di servizi sociali e commerciali. Il contesto artistico e culturale è di assoluto rilievo, basti citare il polo museale del Vaticano ma anche strutture modernissime quali il MAXXI. Da segnalare infine la presenza d’importanti strutture sportive, tra cui quella del Foro Italico. Gli studenti del “Talete” provengono prevalentemente dai quartieri Prati, della Vittoria e Trionfale ma, grazie agli ottimi collegamenti anche, in misura notevole, dalle zone limitrofe quali Balduina, Camilluccia, Monte Mario, Aurelio, Boccea e Cornelia. Attualmente, l'Istituto è radicato nel territorio attraverso la partecipazione alle riunioni e alle iniziative promosse dal Municipio I e dalla ASL RmE, e dall'adesione attiva alla Rete di scuole del I Municipio. Inoltre, è sede di corsi UPTER e ospita tutti i pomeriggi una Polisportiva. Alcune attività pomeridiane della scuola sono aperte agli esterni. POSSIBILI SVILUPPI NEL TRIENNIO: 2016-17 Municipio I di Roma Apertura pomeridiana / Capitale estiva Partecipazione ad iniziative (es. Concerti delle scuole, tavoli di conferenze) Protocolli d'Intesa Città Metropolitana di Accordo per un Roma Capitale Programma triennale di manutenzione edilizia Lavori per 2017-18 idem 2018-19 idem Attuazione del Messa a norma Programma triennale dell'edificio sotto il di manutenzione profilo della sicurezza edilizia la Ottenimento della ASL Rete scuole Alternanza S-L Altro Certificazione antincendio Protocolli e convenzioni per : Supporto all'Ed. alla salute Supporto per i casi di DSA Medico competente Iniziative progettuali di rete Curricolo verticale Convenzioni con Soggetti (Istituzioni, aziende, associazioni, ecc.) presenti nel territorio Sviluppo di iniziative autonome (impresa simulata, ecc.) Sviluppo di iniziative didattiche e culturali aperte al territorio certificazione antincendio idem Realizzazione di un sistema integrato ScuolaASL per la prevenzione e per il benessere psicofisico degli studenti e dei lavoratori Gestione in Rete dell'offerta formativa territoriale idem Realizzazione di un sistema di alternanza scuola-lavoro organicamente connesso al teritorio Idem Rafforzamento dell'identità dell'Istituto come soggetto formatore aperto al territorio PARAGRAFO 1.2: PRIORITA‘/TRAGUARDI EX SEZIONE 5.1 DEL RAV I traguardi individuati si concentrano sulla priorità relativa agli esiti: 1. Raggiungimento di una uniformità nei valori medi e nella variabilità dei risultati nelle classi e tra le classi (standardizzazione) 2. Riduzione del numero di sospensioni del giudizio per le materie di indirizzo. La motivazione sottesa all'individuazione dei predetti traguardi è che essi promuovono la realizzazione di pratiche educative e didattiche efficaci, innovative e incentrate sull'inclusività. favorendo il confronto tra i docenti e la riflessione sulla missione dell'Istituto. PARAGRAFO 1.3: GLI OBIETTIVI DI PROCESSO EX SEZ. 5.2 DEL RAV La scuola ritiene di poter raggiungere le priorità/traguardi individuate attraverso i seguenti processi: 1. ridefinizione del curricolo d'Istituto al fine di stimolare una maggiore condivisione del percorso formativo per tutte le componenti coinvolte; 2. definizione di un codice condiviso di valutazione, per ridurre la variabilità degli esiti nelle e tra le classi; 3. progetto DADA, che promuove, anche attraverso il potenziamento delle attrezzature, l’adozione di modelli didattici c e favoriscono i processi di insegnamento-apprendimento attivo e dinamico in cui gli studenti possano divenire attori principali e motivati nella costruzione dei loro saperi; 4. protocollo di individuazione dei BES e valorizzazione delle eccellenze per favorire la personalizzazione dell'apprendimento; 5. potenziamento della funzione di orientamento dell'Istituto, sviluppando la continuità con le scuole medie (orientamento in entrata) e attuando l'Alternanza scuola-lavoro; 6. rafforzamento dell' azione strategica del progetto formativo complessivo, attraverso una maggiore coerenza tra missione e impegno finanziario; 7. valorizzazione delle risorse umane, attraverso un piano organico di formazione per docenti e ATA, finalizzato in primis all'acquisizione di nuove strategie e metodologie didattiche, ed attraverso una revisione di incarichi e compiti più efficiente ed efficace; 8. rapporto con il territorio (protocolli e convenzioni, comunicazione scuola-famiglia) per rafforzare un'efficace rete di scambi e di arricchimento del percorso formativo. PARAGRAFO 1.4 : Il PIANO DI MIGLIORAMENTO (sintesi: v. allegato) Curricolo, progettazione e valutazione 1. Ridefinizione del curricolo d'Istituto. 2. Definizione di un codice condiviso di valutazione. Azioni Confronto nei Dipartimenti per meglio definire nuclei fondanti, obiettivi formativi e profilo atteso, con particolare attenzione alle competenze; intese su modalità di verifica, misurazione e valutazione; Definire le competenze trasversali (metacognitive, di cittadinanza e di orientamento) e delle relative modalità di valutazione; Individuare eventuali arricchimenti opzionali del curricolo, valorizzando l'organico potenziato Sperimentare forme diverse dal corso di recupero, in particolare azioni di sostegno preventive per gruppi ristretti/ sportello didattico a richiesta. Definizione condivisa delle attività di recupero in itinere Ambiente di apprendimento 1. Riorganizzazione di tempi e spazi dell'apprendimento applicando il Progetto DADA (Didattica per ambienti di apprendimento) 2. Programma di investimento su tecnologie e strutture. Azioni Pianificare il progetto Dada all'interno della Commissione preposta Individuare modalità di monitoraggio e di rilevazione dei risultati. Coinvolgere studenti e famiglie nell'attuazione del Progetto DADA. Costruire forme avanzate di condivisione e archiviazione di strumenti didattici (piattaforme informatiche). Inclusione e differenziazione 1. Protocolli di individuazione dei BES. 2. Valorizzazione delle eccellenze. Azioni Rinnovare le pratiche didattiche e utilizzare maggiormente i sussidi informatici per i casi di BES Definire, nell'ambito del GLI, un Protocollo di individuazione e gestione degli alunni con BES Coordinare organicamente le iniziative esistenti per la valorizzazione delle eccellenze Continuità e orientamento 1. Progetti di continuità con le scuole medie. 2. Attuazione dell'Alternanza scuola lavoro. Azioni Intraprendere attività educative rivolte agli studenti delle scuole medie con insegnanti del liceo. Attuare percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni. organizzare incontri con i docenti della scuola secondaria di primo grado per uno scambio di informazioni sulla formazione delle classi e per definire le competenze in uscita e in entrata. attività di orientamento alle realtà produttive e professionali coinvolgere maggiormente i docenti nelle attività di orientamento, come parte integrante del lavoro curriculare. verificare la possibilità di ottenere dati sull'andamento universitario e sull'inserimento lavorativo a distanza di anni dal diploma Orientamento strategico e organizzazione della scuola 1. Definizione e comunicazione della missione. 2. Razionalizzazione dell'impegno finanziario sul piano dell'offerta formativa. Azioni Definire in modo chiaro la mission e le priorità; Coinvolgere gli studenti e le famiglie su priorità ed obiettivi della scuola. Condividere maggiormente le risultanze dei monitoraggi e delle valutazioni con le varie componenti della scuola, stimolando la riflessione ed il contributo di tutti come premessa delle prossime azioni; Realizzare una rassegna esaustiva dei processi, con le relative procedure di monitoraggio e di controllo. Rapportare le risorse finanziarie disponibili alle priorità emerse dal RAV e alle azioni previste dal Piano di miglioramento Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 1. Piano di formazione del personale docente ed ATA. 2. Revisione organizzativa di incarichi e compiti. Azioni Individuare una figura/un organismo che raccolga sistematicamente i bisogni formativi del personale docente ed ATA e misuri la ricaduta e l'efficacia delle azioni formative. Avviare e realizzare in modo ricorrente e sistematico la raccolta delle esigenze formative dei docenti e del personale ATA, Realizzare una raccolta delle competenze del personale ed una relativa banca dati aggiornata. Orientare il Piano di formazione sulle priorità strategiche, individuando una tematica centrale che dia organicità. Introdurre un sistema per rilevare la disponibilità del personale a ricoprire incarichi di responsabilità Rivedere l'organigramma degli incarichi e i compiti relativi alle figure individuate, meglio precisando compiti e responsabilità, tenendo presenti priorità e obiettivi di processo. Incrementare l'autonomia dei processi decisionali, definire più precisamente le procedure decisionali Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 1. Protocolli e Convenzioni. 2. Sviluppo della Comunicazione scuola-famiglia Azioni Incrementare la qualità del contributo alla Rete scolastica territoriale Valorizzare collaborazioni esistenti con Soggetti pubblici e privati e svilupparne di nuove Migliorare il rapporto di interazione con le famiglie attraverso forme avanzate di comunicazione, supportate dalle tecnologie Coinvolgere le famiglie nella progettualità Valorizzare, nell'alternanza scuola-lavoro, il rapporto con il territorio 1 Obiettivo Risultati attesi 1) Definizione di un codice condiviso di valutazione 1) Uniformità di giudizio tra classi parallele 2) Omogeneità di valutazione tra le sezioni 3) Tempistica didattica in ambito dipartimentale 4 )Condivisione delle finalità della Prove Nazionali Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione 1) Griglia di valutazione per la produzione scritta e orale 1) Monitoraggio a fine trimestre e pentamestre 2) Prove comuni dipartimentali e nazionali 2) Risultati delle prove comuni 3) Programmazioni modulari in ambito dipartimentale 3) Risultati della prove nazionali 4) Incontri dipartimentali 2 2) Competenze chiave di cittadinanza 1)Imparare ad imparare 1)organizzare il proprio apprendimento 2)Progettare 3)Comunicare 4)Collaborare e partecipare 5)Agire in modo autonomo e responsabile 6)Risolvere problemi 2)realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro Maggiore partecipazione alla vita e alle iniziative in ambiente curricolare ed extracurricolare 3)interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista 7)Individuare collegamenti e relazioni 8)Acquisire ed interpretare l’informazione: 3 3a) Definizione e comunicazione della missione 1)sviluppare competenze analitiche ed interpretative 1)rispetto della struttura e dei beni scolastici 2)interagire con il mondo contemporaneo, 2)partecipare alle iniziative per l'ambiente e il sociale 3)cura per i beni comuni, primi tra tutti l'ambiente 3b) Ridefinizione del curricolo d'Istituto 3)scelte universitarie n.certificazioni linguistiche 1)questionari 2) n. partecipanti attività sociale e per l'ambiente 3)monitoraggio beni scolastici 4)n.alunni con certificazioni linguistica 5)n.alunni che frequentano corsi di lingua a scuola 1)dimensione internazionale della conoscenza 1)monitoraggio del numero degli studenti trasferiti 1)riduzione della dispersione 2)aumento della motivazione allo studio 2)numero degli studenti promossi a giugno 2) analisi dei risultati a fine anno scolastico 2)valorizzazione di percorsi formativi individualizzati 3)potenziamento dell'inclusione scolastica 3)numero degli iscritti al I anno 4)maggiore flessibilità 4 3c) Valorizzazione delle eccellenze 1) incrementare la motivazione degli studenti 1)partecipazione alle gare -partecipazioni attività varie 1)risultati fine anno scolastico 2)numero partecipanti attività 4) Riorganizzazione di tempi e spazi dell'apprendimento applicando il Progetto DADA (Didattica per ambienti di apprendimento) 1)Attivazione della didattica laboratoriale per la maggior parte delle discipline. 1) Durata dei tempi di attenzione. 1) Misurazione ogni fine periodo del tempo di attenzione, durante le attività didattiche. 2)Aumento dei tempi di concentrazione degli studenti. 3)Condivisione degli spazi per una più efficace comunicazione tra docenti della stessa area disciplinare. 5 5) Protocolli di individuazione dei BES. 1)Rilevazione di tutti gli alunni con BES attraverso un protocollo condiviso 2) Contenuto di valutazione 3) Strategie e obiettivi condivisi tra docenti della stessa area disciplinari 2) Numero delle valutazioni per periodo. 3) Momenti di confronto e condivisioni dipartimentali piena partecipazione al normale contesto di apprendimento risultati intermedi e finali 1)Diminuzione abbandoni 1)Risultati test ingresso 2)Aumento del numero dei promossi 2)Esiti prove scritte e orali in matematica, lingua straniera, disegno e storia dell'arte 1) Valutazione del numero degli abbandoni durante l'anno scolastico 2)definizione degli interventi didattico-educativi 3)individuazione delle opportune strategie 4)successo formativo BES 6 6a) Progetti di continuità con le scuole medie. 2) Valutazione del numero dei promossi 1)utilizzare procedure 2) applicare il metodo di 1)scheda di rilevazione dei dati 6b)Attuazione dell'Alternanza scuolalavoro 7 7a) Programma di investimento su tecnologie e strutture 1)valenza attività orientativa 2)privilegiare e capitalizzare i saperi di base studio acquisito con flessibilità 3)competenza comunicativa nell'uso della madrelingua e di una lingua straniera 4)padronanza del lessico specifico 5)saper approfondire 6)saper lavorare in gruppo - da parte dei tutor interni ed esterni, in base ai contenuti della singola attività 2)ricaduta didattica nelle singole discipline 1) Spazi in cloud 2)Potenziamento sito, rete telematica e dotazioni d'aula 3)Strumenti didattica a distanza 1)Miglioramento flussi informazione 2)Condivisione documenti 3)Verifiche online 1)Misura dei flussi di dati 2)Questionari di autovalutazione 1)condivisione dei criteri della valutazione 2)condivisione di metodologie 3)condivisione di materiali, attraverso una "banca didattica" 1)uniformità della valutazione 1)risultati di fine anno scolastico 1)Snellimento delle procedure di comunicazione scuolafamiglia attraverso l'uso del Registro Elettronico 2)Condivisione delle "Regole della scuola"(vademecum per studenti e famiglie) 3)Maggiore partecipazione della componente genitori 1)Obiettivi formativi condivisi 2)percentuale genitori votanti alle elezioni dei rappresentanti agli OO.CC. 1)Colloqui docentigenitori -Colloquio vice-preside-genitori -2)Colloqui di classe aperti - Consiglio d'Istituto 3)modificare il metodo di apprendimento 4)recuperare la consapevolezza di sè 5)scegliere consapevolmente il proprio futuro professionale 7b) Razionalizzazione dell'impegno finanziario sul piano dell'offerta formativa 7c) Revisione organizzativa di incarichi e compiti 7d) Piano di formazione del personale docente ed ATA. 8 8) Sviluppo della Comunicazione scuola famiglia. 3)Elementi di criticità e/o di condivisione riportati in Consiglio d'Istituto dalla componente ai consigli di classe genitori La progettualità indicata nel Piano dell’Offerta Formativa Triennale sarà intesa come un Piano complessivamente organico ed equilibrato, in coerenza con i traguardi e gli obiettivi del RAV, con il Piano di Miglioramento, con l’identità dell’Istituto e con le finalità formative considerate fondamentali, a cui faranno riferimento le scelte dipartimentali, espresse attraverso un’idea/tema progettuale generale comune, elaborata negli Organi Collegiali. E' sottinteso c e lo sviluppo e l’aggiornamento della progettazione seguirà il tracciato della missione dell'Istituto. PARAGRAFO 1.5 . L'ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (v. allegato 2) SEZIONE N° 2: LA MISSIONE D’ISTITUTO La missione del Liceo Talete, coerente con la sua storia di Liceo scientifico tradizionale al passo con i tempi, è di realizzare un progetto formativo centrato sul metodo scientifico, inteso come razionalità critica che si avvale di modelli teorici astratti, procedimenti logici rigorosi, linguaggi formali e indagini sperimentali, umanisticamente orientato ai valori della persona e del riconoscimento dell'Altro. Tale progetto mira a sviluppare, nelle studentesse e negli studenti, le competenze analitiche ed interpretative per comprendere la complessità del mondo contemporaneo e per interagire con essa, ispirandosi ai valori condivisi della cittadinanza attiva e della cura per i beni comuni, primi tra tutti l'ambiente, il patrimonio culturale, la qualità morale della società. La dimensione in cui il progetto del Liceo Talete vuole operare, prescindendo da frontiere e confini ormai obsoleti, è necessariamente internazionale, ossia aperta al dialogo con altri popoli e culture, in uno spirito di pace e reciproca conoscenza, pur nella consapevolezza di appartenere storicamente ai valori di cittadinanza europei. La missione così intesa intende superare l'antiquata contrapposizione tra discipline scientifiche ed umanistiche, ed in generale la sterile suddivisione del sapere in discipline autosufficienti, a favore di una concezione della scientificità come cultura, intesa a preservare ed arricchire i mondi vitali delle persone; non mero strumento di razionalizzazione tecnica, bensì produttrice di senso e di significato per la comunità umana. Pertanto, la missione dell'Istituto comporta: 1. l'unitarietà e trasversalità del curricolo, al di là della compartimentazione tradizionale tra le varie discipline; 2. un forte richiamo al possesso delle competenze scientifiche come chiavi di lettura ineludibili del mondo contemporaneo; 3. l'insistenza sul rapporto tra scienza e valori, ed in particolare sul tema della cittadinanza attiva come applicazione delle competenze scientifico-critiche a fini ricchi di senso per la comunità sociale; 4. l'attenzione all'ambiente, inteso come habitat da rispettare, tutelare, sviluppare, a partire dal territorio di appartenenza; 5. l'attenzione al patrimonio culturale, in tutte le sue dimensioni - artistiche, linguistiche, letterarie; 6. l'attenzione alla qualità morale della comunità, come impegno e responsabilità di ognuno; 7. lo sviluppo di una dimensione internazionale della conoscenza, attraverso l'apprendimento delle lingue, l'incontro con le altre culture, lo scambio di esperienze e conoscenze con i giovani di tutte le nazioni. SEZIONE N° 3 DIDATTICA - LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE D'ISTITUTO PARAGRAFO 3.1: RIFERIMENTI GENERALI Facendo riferimento alla normativa vigente (“Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei” link il Liceo Talete fa proprie le seguenti indicazioni ministeriali: “Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’ac uisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anc e attraverso la pratica laboratoriale”. La formazione liceale mira a sostenere il processo di autorientamento dello studente, affinché maturi capacità critic e ed assuma comportamenti ispirati all’etica della responsabilità, attraverso l’ac uisizione di un solido metodo di studio nonc di conoscenze, abilità e competenze significative, caratterizzanti l’indirizzo scientifico. In tal modo si motivano i giovani non solo ad acquisire competenze scientifiche ed umanistiche fondamentali, utili per l’accesso a tutte le facoltà universitarie e necessarie per una efficace realizzazione nel mondo del lavoro, ma si forniscono loro anche una serie di strumenti validi a saper fare, a saper pensare e a saper progettare il proprio futuro. Ciò consente loro di maturare la necessaria flessibilità e competitività, per un inserimento attivo e critico in una società contemporanea che diventa sempre più dinamica, complessa e globale. PARAGRAFO 3.2: QUADRI ORARI ORARIO ANNUALE MATERIE RELIGIONE ITALIANO LATINO STORIA/GEOGRAFIA STORIA FILOSOFIA LINGUA STRANIERA DISEGNO E STORIA DELL’ARTE I 1 4 3 3 3 2 II 1 4 3 3 3 2 III 1 4 3 IV 1 4 3 V 1 4 3 2 3 3 2 2 3 3 2 2 3 3 2 MATEMATICA FISICA SCIENZE EDUCAZIONE FISICA TOTALE 5 2 2 2 27 5 2 2 2 27 4 3 3 2 30 4 3 3 2 30 4 3 3 2 30 con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra QUADRO ORARIO SETTIMANALE SUDDIVISO PER MATERIE MATERIE I II RELIGIONE 1 1 ITALIANO 4 4 LATINO 3 3 STORIA/GEOGRAFIA 3 3 STORIA FILOSOFIA LINGUA STRANIERA 3 3 DISEGNO E STORIA 2 2 DELL’ARTE MATEMATICA 5 5 FISICA 2 2 SCIENZE 2 2 EDUCAZIONE FISICA 2 2 TOTALE 27 27 III 1 4 3 IV 1 4 3 V 1 4 3 2 3 3 2 2 3 3 2 2 3 3 2 4 3 3 2 30 4 3 3 2 30 4 3 3 2 30 PARAGRAFO 3.3: IL CURRICOLO D’ISTITUTO Al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con at vità d’insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento si individuano i seguenti obiettivi curriculari generali: valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche, con particolare attenzione all'acquisizione del metodo scientifico nelle sue varie applicazioni; valorizzazione e potenziamento delle competenze linguis c e, con par colare riferimento all’italiano nonc alla lingua inglese e, in prospettiva, ad altre lingue dell’Unione europea, anc e mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispe o delle di erenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonc della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in mate- ria giuridica ed economico- nanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; sviluppo di comportamen responsabili ispira alla conoscenza e al rispe o della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; potenziamento delle competenze nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecnic e e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studen pra can a vità spor va agonis ca; sviluppo delle competenze digitali degli studen , con par colare riguardo al pensiero computazionale, all’u lizzo cri co e consapevole dei social net ork e dei media nonc alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle a vità di laboratorio; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati; valorizzazione della scuola intesa come comunità a va, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; alternanza scuola-lavoro per 200 ore durante il triennio; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti; individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti; attivazione di corsi e laboratori per studen di ci adinanza o di lingua non italiana, da organizzare anc e in collaborazione con gli en locali e il terzo se ore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; attività di orientamento programmate e sistematiche, relative all'università ed al mondo del lavoro, che sviluppino competenze di autorientamento. 3.3.1 LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ CURRICULARI Per programmazione delle attività curriculari s’intende il complesso unitario delle attività di programmazione ai vari livelli degli organi gestionali dell’attività didattica all’interno dell’istituzione scolastica, ovvero: programmazione disciplinare di Dipartimento con individuazione dei nuclei fondanti e delle conoscenze, abilità e competenze programmazione collegiale dei Consigli di classe; programmazione dei singoli docenti (modulare) simulazione prove d'esame ( classi 5e ). 3.3.2 OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI E PER MATERIE Obiettivi generali trasversali: applicare in contesti diversi da quelli abituali le conoscenze, abilità, competenze acquisite. prendere decisioni in situazioni operative, reali o simulate. lavorare in gruppo saper porre e risolvere problemi apprendere ad apprendere comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi, per dare significato alle proprie esperienze e anche difendersi da messaggi a volte truccati in termini di verità e di valore. BIENNIO Conoscenze possesso della struttura morfo - sintattica della lingua italiana possesso di un lessico di base articolato possesso dei “saperi minimi” delle singole discipline padronanza adeguata della terminologia specifica delle discipline Competenze comprensione della struttura concettuale di un testo e di un discorso esposizione chiara e corretta, orale e scritta, dei contenuti appresi applicazione in contesti noti delle conoscenze acquisite acquisizione di un metodo di studio Capacità saper risolvere semplici problemi saper sintetizzare un discorso e/o un testo saper formulare giudizi personali argomentati e motivati TRIENNIO Conoscenze contenuti essenziali delle varie discipline sicuro possesso ed uso del linguaggio specifico Competenze analisi di un testo scritto o iconico e di un problema scientifico nelle sue specifiche componenti concettuali ed espressive individuazione in un testo dei termini e dei concetti con valore paradigmatico contestualizzazione di un testo confronto fra testi di uno stesso ambito disciplinare e di ambiti disciplinari diversi Capacità collocazione in una visione sincronica e diacronica degli eventi storico – culturali astrazione, formalizzazione e sistemazione logica delle conoscenze nell’ambito dei vari linguaggi collegamenti interdisciplinari logicamente fondati rielaborazione critica e problematizzazione delle conoscenze costruzione autonoma di un percorso di lavoro Obiettivi disciplinari programmazione di Dipartimento con individuazione dei “saperi minimi” (contenuti fondamentali) programmazione dei Consigli di classe Metodi e strategie Accanto ai metodi e alle strategie didattiche tradizionali del nostro istituto (lezione frontale, gruppi di lavoro, percorsi di approfondimento, uso di laboratori scientifici e d’informatica, partecipazione a conferenze, visione di spettacoli teatrali, visite guidate), si persegue: la condivisione delle scelte il lavoro collegiale degli insegnanti l’attenzione al tema della continuità l’attivazione di percorsi interculturali, con particolare attenzione alla contemporaneità. La programmazione dei singoli docenti e dei Consigli di classe seguirà una scansione per unità didattiche, percorsi tematici e/o modulare, purché coerente con le finalità e gli obiettivi stabiliti nell'ambito del P.O.F. dai singoli dipartimenti e in linea con i contenuti disciplinari fondamentali individuati. PARAGRAFO 3.4: PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA La progettualità indicata nel Piano dell’Offerta Formativa Triennale sarà intesa come un Piano complessivamente organico ed equilibrato, in coerenza con i traguardi e gli obiettivi del RAV, con il Piano di Miglioramento, con l’identità dell’Istituto e con le finalità formative considerate fondamentali, a cui faranno riferimento le scelte dipartimentali, espresse anche attraverso un’idea/tema progettuale generale comune, elaborata negli Organi Collegiali. Per una migliore predisposizione delle indicazioni progettuali è opportuno, da parte del Collegio Docenti, individuare l’idea/tema prima della fine dell’anno scolastico per garantire all’avvio di ogni triennio un’elaborazione approfondita degli obiettivi e dei temi progettuali da perseguire, in tal modo si potrà garantire continuità e organicità della pianificazione. E' sottinteso che lo sviluppo e l’aggiornamento della progettazione seguirà il tracciato della missione dell'Istituto. AMPLIAMENTO OPZIONALE DEL CURRICOLO Il Collegio sta valutando come possibile ampliamento del curricolo dello studente, lo studio di una lingua europea diversa dall'inglese, l’ampliamento orario delle discipline matematic e, del disegno e della progettazione architettonica. PARAGRAFO 3.5 PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2016-17 TABELLA PROGETTI DIPARTIMENTALI DIPARTIMENTO DI LETTERE N. Progetto Progr. Responsabile N.° n. alunni Docenti Si/no 1. PROGETTO FINESTRE-INCONTRI- “LA NUCCETELLI SCRITTURA NON VA IN ESILIO” DI STEFANO Centro Astalli 2 2 2. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA DI STEFANO RUSSI 2 3 3. COMITATO LETTORI DEL TALETE FICARRA LUCARINI Del Vaglio 3 4 4. OLIMPIADI D’ITALIANO 2 5 5. CERTAMEN CATULLIANUM FULCO GUJ NUCCETELLI RUSSI 6 6.LABORATORIO VIDEOMAKER DIACO 1 1 Avviato Data avvio SI 10 classi 13 Marzo 271 studenti 2017 SI Dicembre 2016 SI Febbraio 2017 SI 2 Tutte le classi Indirizzato al biennio 74 DIPARTIMENTO DI MATEMATICA N.° Prog Progetto 7 1. OLIMPIADI DI MATEMATICA CASALE SIRABELLA 8 2. Elementi di Matematica e Fisica Superiore per l’Università 2. Elementi di Programmazione in C 3. Certificazione Nuova ECDL Corso preparativo 4. Certificazione Nuova ECDL – Test Center 5. Piano Lauree Scientifiche – Fisica e Matematica D’IPPOLITI 1 D’IPPOLITI SIRABELLA 2 1 SIRABELLA 1 SIRABELLA Capodiferro 2 6. CORSO DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA PER ADULTI 7. CORSO DI INFORMATICA WEB TASSONI 1 TASSONI 1 9 10 11 12 13 14 Responsabile N.° Docen ti 2 Avviato Si/no Data avvio SI 1 NOV. 2016 Non è stato ancora avviato Non è stato ancora avviato SI Dicembre 2016 n. alunni Tutte 240 fase Istituto 40 finalisti Tutte classi IV eV 15 16 ORIENTED 8. CORSO DI INTRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE 9. OLIMPIADI DI FISICA GIOCHI DI ANACLETO TASSONI 1 TASSONI Lanaro 2 DIPARTIMENTO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE N.° Prog Progetto 17 1.MEP MODEL EUROPEAN PARLIAMENT 2. INSEGNANTI MADRELINGUA PROGETTO LETTORI AMABILE SCIORTINO Malandrucco AMABILE Buongiorno 3 Data avvio SI 80 2 SI 80 19 3.PREPARAZIONE ESAME PET 2 20 4. A FLAVOUR OF DICKENS’S AND OSCAR WILDE’S WRITINGS BUONGIORNO Galletta PETRILLO Ficarra 21 5. CORSO CERTIFICAZIONE FCE, CAE LEONI Galletta 2 SI Nov. 2016 55 N.° Docenti Avviato 18 Responsabile N.° Docenti Avviato n. alunni Si/no 2 DIPARTIMENTO DI STORIA E FILOSOFIA N.° Prog Progetto 22 1. I PALAZZI DEL POTERE GUTTAGLIERE 23 2. CARTOGRAFIE DEL SOGGETTO MINIAGIO 24 25 3. FILOSOFIA PER PROBLEMI 4. LE PAGINE DEL MONDO. STORIA, GEOPOLITICA, ECONOMIA, AMBIENTE Responsabile Guttagliere Simari Mastrantonio MINIAGIO MINIAGIO 2 4 1 3 Mastrantonio Simari 26 5. IL SECOLO BREVE MINIAGIO Mastrodomenico Mastrantonio 3 27 28 6.LETTURE FILOSOFICHE 7. NOI EDITORI MINIAGIO MINIAGIO 1 1 Si/no Data avvio SI Gennaio 2017 n. alunni 8.MATERIALI DIDATTICI AUTOPRODOTTI 29 SIMARI 1 docente del Dipartimento di Storia e Filosofia 1 docente altro Dipartimento 1 docente responsabile del sito web, 1 animatore digitale 5 DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE N.° Prog Progetto Responsabile N.° Docenti 30 1. Autocad 2d e 3d – Photoshop – 3D Studio Max – Revit – Web design – Rhinoceros ANZELLOTTI 1 31 2. “APPRENDISTI CICERONI” – PER LE GIORNATE FAI DEDICATE ALLE SCUOLE 3 32 3. PERCEZIONE DEL RISCHIO NELL’ADOLESCENZA E SICUREZZAASCUOLA SIMONE D’Amico 1 Docente Dipartimento d’Inglese D’AMICO Avviato n. alunni Si/no Data avvio SI 10 Gennaio 2017 SI 01 Novem. 2016 1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE N.° Prog Progetto 33 1. “PIÙ CHE SPORT” 34 2. Progetto Giasone - Nuovi Percorsi per i Giovani Europei Responsabile Mezzetti Mignardi Cittadini Stara Zampogna MEZZETTI Notaro Sirabella Mastrantonio Tibaldeschi Frasciello Vernich EDUCAZIONE ALLA SALUTE E SOSTEGNO AGLI STUDENTI N.° Docenti Avviato Si/no Data avvio SI 01 Ottob. 2016 7 SI 01 Sett. 2016 n. alunni N.° Prog Progetto Responsabile N.° Docenti 35 36 1 .LA RELAZIONE EDUCATIVA MANNELLA 2 .SEMINARIO ESPERIENZIALE DI FACILITAZIONE ALLA COMUNICAZIONE EMOZIONALE A SCUOLA MANNELLA 37 3.SPORTELLO D’ASCOLTO PER GLI STUDENTI MANNELLA 1 38 4. RECUPERO SOSTEGNO ED APPROFONDIMENTO ASCI - GIZZI 2 Avviato n. alunni Si/no Data avvio 1 1 3.5.1 PROGETTO “ALTERNANZA SCUOLA LAVORO” 1. DESTINATARI Il progetto è rivolto principalmente: 2. agli alunni del triennio della scuola secondaria di secondo grado; alle famiglie di detti studenti perc possano interagire con l’Istituzione scolastica in una sinergia scuola-famiglia indispensabile per il processo formativo dell’età adolescenziale; alle Aziende, enti locali, centri di orientamento al lavoro, associazioni di volontariato, Università, Unità ospedaliere, bibliotec e, redazioni giornalistic e, centri di ricerca, etc… FINALITA’ Il senso del progetto “Alternanza Scuola Lavoro” (ASL) nell’ambito di un percorso formativo di tipo liceale parte dalla volontà di ricucire uno strappo che da troppo tempo sta allontanando i Licei dalla realtà del mondo lavorativo. Si tratta, da un lato, di stabilire una connessione tra ciò c e si impara a scuola durante l’attività curricolare e uanto viene ric iesto nel mondo del lavoro da quei settori che necessitano di una formazione liceale, sia a livello di contenuti che di competenze; dall’altro, di dare allo studente la possibilità di una maggiore consapevolezza di sé. Elemento fondamentale del progetto è la ricaduta didattica in considerazione del fatto che nel percorso formativo e didattico si debba trovare una corrispondenza non necessariamente sic et simpliciter nell’esperienza aziendale ma in modo più ampio nel riconoscimento delle proprie passioni e attitudini verso cui, in un tempo successivo, quello cioè della scelta del percorso universitario, queste possano trovare sfogo. E’ pur vero, tuttavia, c e la scuola difficilmente può inseguire con i suoi programmi lo sviluppo delle specifiche competenze richieste di volta in volta dal mondo del lavoro, pur dovendone considerare le tendenze generali. Per tale ragione, è importante ben disporre ogni soggetto ad affrontare positivamente le esigenze delle mutevoli funzioni di lavoro e l’incertezza c e ne consegue. 3. OBIETTIVI E CONTENUTI In merito a quanto detto, la progettazione didattica, in generale già a partire dal primo biennio quando si certificano le competenze, è opportuno che sia strategica sia nei contenuti che nel metodo. I saperi cosi detti pur non prescindendo dall’alto valore culturale dell’indirizzo di studi, devono risultare: significativi, cioè nuove conoscenze che si innestano su quelle già possedute evitando così uno studio meccanico per un sapere non capitalizzabile; sistematici, che rappresentino un insieme organico e coerente con una struttura entro la quale ogni elemento sia provvisto di senso; stabili, strutturati cioè in modo da rappresentare vere e proprie coordinate culturali per interpretare le novità e per facilitare ulteriori e anche autonomi apprendimenti. Si tratta, per certi aspetti, di privilegiare i saperi di base, moderni in senso forte, che producono un alto valore aggiunto e un grado di capitalizzazione che permettano di essere usati da chi li possiede, sia per padroneggiarne altri sia per spenderli in ogni circostanza. Il procedere verso la strada dell’ASL ric iede una riflessione riguardo al metodo di apprendimento c e fa la differenza all’interno dell’attività curricolare. Tale metodo, lungi dal voler essere ancorato ad una tradizionale simmetria docente-discente, dovrà essere articolato in momenti di attività laboratoriale e ludica, in contesti cioè vissuti in modo spontaneo e naturale dove lo studente più facilmente recupera la consapevolezza di sé che, via via, lo porterà a scegliere in modo più consapevole il suo futuro professionale. In merito alla specificità del progetto, figure significative saranno quelle dei tutor, di cui uno esterno e l’altro interno, che avranno il compito di coordinare i Consigli delle classi coinvolte e potranno collaborare con la funzione strumentale “Orientamento in uscita” a sua volta impegnata nella cura dei contatti con i partners. La scelta educativa e didattica dell’attività curricolare per gli studenti del terzo e quarto anno avrà la sua naturale applicazione e/o verifica nell’esperienza esterna in contesti lavorativi che si riferiscono ai vari ambiti come nel caso di laboratori di analisi chimiche e biologiche, enti ospedalieri, associazioni di volontariato, studi legali o commerciali, biblioteche, pinacoteche e musei, redazioni giornalistiche e così via. La scelta orientativa per gli studenti del quinto anno potrà essere sia in continuità con i precedenti anni scolastici (e uindi proseguendo con l’attività presso le aziende pubblic e o private) sia esclusivamente di carattere informativo a cui andrà ad aggiungersi l’attività formativa e informativa proposta dal progetto “Almadiploma” e “Almaorientati” e la partecipazione alle giornate di vita universitaria o lezioni “tipo” organizzate dai singoli Atenei. 4. MODALITA’ DI LAVORO Per quanto concerne le modalità di lavoro, partendo dal secondo biennio, è previsto quanto segue: Classi terze: fase di formazione a scuola: formazione sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro(partner esterno: INAIL) preparazione al colloquio di lavoro (partner esterno: centri di orientamento al lavoro) simulazione di colloquio di lavoro (partner esterno tutor d’Azienda) al fine di comprendere le procedure di selezione del personale e imparare a riflettere sul valore imprescindibile della formazione scolastica in termini di contenuti oltre che di competenze anche nei contesti occupazionali; uscite in Azienda: l’uscita didattica sarà unica e avrà la durata di circa dieci giorni in una fase dell’anno scolastico successiva alla valutazione di primo periodo. Alla fine dell’anno scolastico potrebbe essere possibile uno stage presso l’azienda in cui è stata effettuata l’uscita didattica. Classi quarte: fase di formazione a scuola (se hanno già svolto le fasi previste per le classi terze, le loro attività saranno esclusivamente esterne alla scuola). uscite in azienda da svolgersi in due periodi dell’anno scolastico (gennaio e aprile) con valutazione in itinere e finale secondo criteri coerenti con il profilo d’uscita e stabiliti dal Consiglio di classe in accordo con il tutor esterno Alla fine dell’anno scolastico gli studenti potranno effettuare uno stage presso l’azienda c e li a ospitati nell’attività di ASL. Classi quinte: fase di formazione: si prevede per uesta fase un’attività strettamente connessa all’orientamento in uscita con la compilazione dei questionari “AlmaDiploma” e “AlmaOrientati” e la compilazione del curriculum vitae per la rete di aziende consorziate ad AlmaDiploma; uscite didattiche: attività di orientamento universitario partecipando e/o assistendo almeno a due lezioni presso gli Atenei di interesse. Inoltre, a discrezione di studenti e famiglie, potrà essere data loro la possibilità di partecipare alle attività di ASL delle classi quarte. 5. DURATA DEL PROGETTO Ottobre /Giugno . Le attività esterne potrebbero essere pianificate in due fasi dell’anno scolastico di cui la prima durante gli scrutini del trimestre (quindi una settimana a gennaio), la seconda l’ultima settimana di scuola (quindi prima settimana di giugno). Dette attività costituiranno una sorta di certificazione delle competenze e quindi valutabili come tali con criteri da definire all’interno di ciascun Consiglio di classe previo parere del Collegio dei docenti. 6. 7. BENI, SERVIZI E COLLABORATORI DEL PROGETTO a. Risorse interne alla scuola Personale ATA e di segreteria, tecnici di laboratorio, docenti dei consigli di classe coinvolti. b. Risorse esterne Enti locali e territoriali, USL, ufficio igiene, laboratori di analisi chimiche e biologiche, enti ospedalieri, studi legali e notarili, associazioni di volontariato redazioni di quotidiani e riviste locali, genitori e famiglie che fanno impresa. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione sarà di misurazione degli apprendimenti da parte dei docenti di riferimento dell’attività specifica e di ciascun Consiglio di classe, di tipo formativo con certificazione delle competenze ad opera del tutor d’azienda. 8. PROFILO IN USCITA Sarà posto in continuità con i criteri di didattica per competenze e orientativa e verterà in generale secondo quanto segue: recupero dell’autostima e della propria effettiva inclinazione misurabile attraverso l’entusiasmo nella partecipazione al progetto e nella capacità di autovalutazione; rinforzo del senso di responsabilità, di autonomia organizzativa e decisionale di cui spesso lo studente medio è carente; consapevolezza c e l’attività curricolare, l’apprendimento dei contenuti, l’ac uisizione delle capacità sono parte integrante del processo di orientamento che non si riduce, quindi, ad una mera raccolta di informazioni e cataloghi ma procede attraverso il consolidamento delle conoscenze e competenze dell’intero percorso formativo. In particolare terrà conto dei seguenti obiettivi sia formativi che didattici: saper utilizzare procedure, metodo di indagine e atteggiamenti propri dell’indagine scientifica. saper applicare il metodo di studio acquisito con flessibilità in contesti lavorativi laddove siano necessari ricerche ed approfondimenti; saper cogliere il valore del metodo di lavoro inclusivo e di gruppo; rafforzare la competenza comunicativa nell’uso della madrelingua e di una lingua straniera oltre che attraverso la padronanza del lessico specifico dei vari ambiti di attività; saper cogliere il significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, la sua importanza come fondamentale risorsa economica, la necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione; saper approfondire la conoscenza delle risorse e dei bisogni del territorio che possono anche offrire esperienze innovative al di là del territorio stesso; rafforzare la comprensione delle strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logicoformale, usandola in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura; potenziare l’utilizzo degli strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione di un problema al fine di individuare una strategia risolutiva; sviluppare l’attitudine positiva volta a cercare motivazioni e a determinare la validità della soluzione adottata. TABELLA PROGETTI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S 2016-17 Classe N.alunni Progetti ASL 2016/2017 Ore Tutor 3A 24 Per Uscire dal Bozzolo (Vaccari) 62 Di Stefano Maria Gabriella 4A 22 Fotogrammetria Digitale (A-Sapiens) 70 Anzellotti Marina 3B 26 Apprendisti Ciceroni (FAI) 70 D'Amico Vittorio Francesco 4B 24 Ideare eventi di raccolta fondi per una ONP (Susan G.Komen) 52 Stara Daniela 3C 23 Editore Perrone 4C 21 Progetto sulla legalità 50 Di Stefano Maria Gabriella 3D 25 Apprendisti Ciceroni (FAI) 70 Simone Imma 4D 21 Ripartiamo da Ventotene: (CIME) 81 Simari Andrea 4E 20 Race for the cure (Susan G.Komen) 70 Sciortino Maria Antonietta 3F 24 Una città accogliente (LUMSA)/Comunità S.Egidio? 4F 21 Criolab (Università di Tor Vergata) 3G 24 Editore Perrone 4G 20 Ministero dell' Economia e delle Finanze 40 Vernich Giovanni Gregorio 3H 23 La Corsa di Miguel (UISP) 60 Cittadini Maria Grazia 50-70 Lucarini Caterina 30/50? Asci Roberto 67 Tomei Alessandra 50-70 Ficarra Adonella 4H 23 La Corsa di Miguel (UISP) 60 Tassoni Fabio 3L 23 Fotogrammetria Digitale (A-Sapiens) 70 Sciò Carlo 4L 20 Parco Reg.Appia Antica/Ordine degli Ingegneri 50/? Priore Giovanni/Russi Angelica 3M 23 Ciceroni per un giorno (FAI)/Progetti di Economia (Sapienza) 70 Grimaldi Giusi Maria 4M 19 Race for the cure (Susan G.Komen) 70 Zampogna Maria Teresa 3N 24 Comunicazione WEB (TOOLIT)/Soft Skills Lab (LUMSA) 40+20 Lanaro Silvia PARAGRAFO 3.6: EDUCAZIONE ALLA SALUTE - PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI TUTTE LE DISCRIMINAZIONI – CONTRASTO A FORME DI BULLISMO E CIBERBULLISMO A. Educazione alla salute I progetti riguardanti l’aspetto dell’educazione e la tutela alla salute prevedono interventi in vari ambiti relativi alle problematiche che possono interessare le varie età evolutive degli studenti. Tali progetti sono: Prevenzione delle dipendenze promozione del benessere e degli stili di vita sani, rivolti alla riduzione del disagio psicosociale ed alla prevenzione dei consumi ed abusi; informazione e orientamento dei giovani per renderli in grado di avanzare lungo il percorso che li conduce ad essere cittadini responsabili, favorendone il percorso di transizione alla vita adulta attraverso lo sviluppo di competenze personali e sociali; coinvolgimento per favorire la partecipazione attiva dei giovani e delle figure di riferimento significative nella risoluzione delle problematiche; facilitazione della comunicazione tra giovani e realtà sociale esterna promuovendo l’integrazione tra loro e le altre fasce d’età, promuovendone la percezione come risorsa e non come ostacolo per la crescita. Educazione all’affettività Il progetto, rivolto alle classi del biennio, prevede una maggiore attenzione alle problematiche inerenti la sfera affettivo – relazionale, per una consapevole conoscenza e un sano controllo di sé, nella delicata fase dell’età evolutiva. Prevenzione del disagio Gli obiettivi di questo progetto sono indirizzati alla promozione del Ben-essere, il miglioramento della qualità di vita, lo sviluppo delle relazioni tra gli adolescenti e nel rapporto dei giovani con le diverse istituzioni (famiglia, scuola, etc.). Inoltre, esaminare la condizione giovanile per prevenire eventuali forme di disagio. Partecipa al progetto la figura esterna di una Psicologa dell’Asl RM E. Prevenzione HIV Informare la popolazione giovanile per aumentare le conoscenze delle infezioni da HIV. Fornire gli strumenti di conoscenza indispensabile per la propria salute. Promuovere la prevenzione sulle infezioni a trasmissione sessuale. A sostegno di uesto progetto fa parte un’e uipe formata da un operatore medico psicologo (Medico/Psicologo), volontario della Associazione “Associazione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS” (ANLAIDS) Sensibilizzazione alla donazione del sangue Gli obiettivi che si intendono perseguire, mediante questo progetto mirano a: Fornire una corretta informazione scientifica. Conoscere il corretto funzionamento del proprio corpo e delle patologie organiche più comuni. Acquisire le conoscenze essenziali in ordine alla donazione del sangue Educare alla solidarietà e sensibilizzare alla donazione del sangue come atto volontario e gratuito. A sostegno del progetto intervengono figure esterne come Medici, Infermieri e Psicologi dell’AVIS. Sensibilizzazione al servizio sociale Gli studenti partecipano ad iniziative di carattere sociale, in particolare di libero volontariato, come il servizio mensa nelle sedi caritatevoli, raccolta di beni di prima necessità, per gruppi sociali indigenti. Sportello di ascolto scuola-salute Nell’ambito delle attività di Educazione alla Salute, il Liceo “Talete” si avvale della consulenza di una Psicologa della ASL Roma E, referente dello sportello di ascolto del Liceo “Talete”. Il servizio è attivo e disponibile per gli studenti, le famiglie e i docenti. B. Pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni Negli ultimi decenni, a partire dagli anni ’90 del secolo scorso, si sono moltiplicati, da parte dell’OMS, i cosiddetti studi di genere, che hanno messo in discussione la considerazione della sessualità umana come dato naturale e l’e uivalenza normativa tra sesso, genere e sessualità. Sono emerse interpretazioni che considerano il genere e la sessualità una profonda e complessa esperienza psicofisica, c e rimanda all’esperienze relazionali primarie e all’insieme delle memorie implicite di ciascun individuo, soggette ad una molteplicità di modulazioni personali. Ad oggi il dibattito è aperto e coinvolge diversi punti di vista. La Scuola, come agenzia educante, ha il dovere di opporsi alla sopravvivenza di pregiudizi e di atteggiamenti offensivi e violenti, anche solo verbalmente, nei riguardi delle donne e di chi manifesta un’identità di genere e sessuale diversa dal paradigma dominante, favorendo una informazione completa ed equilibrata del dibattito in corso. Sviluppi e obiettivi a medio termine dell'Educazione alla salute 2016-17 2017-18 2018-19 Fornire informazioni rispetto all’adozione di abitudini alimentari scorrette Far riflettere sui consumi dei Promuovere la sicurezza fuori pasto, comprendere alimentare. l’influenza di moda e pubblicità nella scelta alimentare, promuovere consapevolezza sui reali bisogni nutritivi Prevenire e/o ritardare l’uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive Sensibilizzare e motivare i ragazzi a promuovere stili di vita salutari, con particolare attenzione al consumo di tabacco Arrivare a realizzare una Scuola libera dal fumo Prevenire i pericoli associati all’uso improprio del eb Ridurre la prevalenza di adolescenti che incorrono in pericoli associati al web Responsabilizzare i ragazzi, stimolando l’empo erment e l’uso di strategie di coping funzionali in situazioni di pericolo; Promuovere la sicurezza stradale Diminuire/eliminare la quantità Promuovere una guida sicura di alcol bevuta e l’assunzione di senza uso di alcol o droghe. droghe. CULTURA DELLA SICUREZZA Il servizio di prevenzione e protezione dei rischi è inteso non solo come adempimento legislativo (D.Lgs. 81/2008) ma come diffusione di una cultura volta ad acquisire una consapevolezza delle responsabilità nei riguardi di comportamenti e atteggiamenti utili ad evitare rischi e pericoli nell’ambiente comunitario della Scuola. Tale obiettivo è raggiungibile, attraverso l’informazione, la formazione e l’addestramento capillare, rivolti alle varie componenti che prendono parte nelle attività della vita scolastica: i docenti, gli studenti, gli ATA e le famiglie. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi è composto dalle seguenti figure: il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) gli addetti al servizio di prevenzione e protezione (ASPP) gli addetti antincendio gli addetti al primo soccorso gli addetti al personale in condizioni di handicap i preposti alla sicurezza 2016-17 Formazione soccorso 2017-18 alunni primo Formazione soccorso 2018-19 alunni primo Formazione soccorso Formazione docenti ed ata Formazione docenti ed ata Preposti ASPP Addetti primo soccorso e anticendio alunni primo Formazione docenti ed ata Lavori per messa in sicurezza Lavori per messa in sicurezza Lavori per messa in sicurezza laboratori e palestra laboratori e palestra laboratori e palestra Eliminazione Criticità Eliminazione Criticità Eliminazione Criticità PARAGRAFO 3.7 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE DIGITALI PNSD (Piano Nazionale scuola digitale) L'Istituto fa propri gli obiettivi contenuti nel Piano nazionale, proponendosi di realizzare nel triennio una sistematica trasformazione degli ambienti di apprendimento attraverso l'introduzione di tecnologie digitali e di promuovere iniziative ed attività che favoriscano l'uso consapevole e formativo delle tecnologie digitali nella scuola. L’Istituto a nominato un animatore digitale. LABORATORI ED ATTREZZATURE Il Liceo “Talete”, a sede in un edificio storico c e risale al 1932, nonostante la suddivisione degli spazi secondo standard superati, essi sono stati adeguati con l’istallazione di moderne strutture ed attrezzature, le quali sono oggetto di costante manutenzione ed ammodernamento, per l’efficace svolgimento di una didattica laboratoriale e l’aggiornamento di sistemi tecnologici ed informatici. L’Istituto dispone delle seguenti dotazioni: Aule corredate di lavagne interattive multimediali Laboratorio di Fisica Laboratorio di Chimica e Scienze Laboratorio informatico Laboratorio linguistico Aula Audiovisivi Biblioteca Palestra Cortile interno utilizzabile per attività sportive e all’aperto Aula Magna (in allestimento) PARAGRAFO 3.8: INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE PIANO DI INCLUSIONE - Bisogni Educativi Speciali Area dell’inclusione Oggi più c e mai la scuola è c iamata ad essere realmente inclusiva, attraverso un’azione educativa che organizza i processi di insegnamento-apprendimento a partire dalle differenze presenti all’interno del gruppo classe, essa deve mettere in campo tutti i possibili facilitatori e rimuovere le barriere c e impediscono un pieno accesso all’apprendimento da parte di tutti i suoi alunni. Ogni alunno, con continuità o solo per determinati periodi, potrebbe manifestare dei Bisogni educativi speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici e sociali rispetto ai uali è necessario c e la Scuola offra un’ adeguata e personalizzata risposta, al fine di favorire la crescita personale di ciascuno nel rispetto delle singole identità. Alunni inseriti nella categoria BES La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e la Circolare Ministeriale n. 8/2013 individuano nell'area dello svantaggio scolastico, indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali, tre sottocategorie: 1. Disabilità (tutelata dalla Legge 104/92) 2. Disturbi evolutivi specifici al cui interno rientrano: i DSA; i deficit dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD); i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria; il disturbo della condotta, il disturbo oppositivo - provocatorio, il funzionamento cognitivo limite (tutelati dalla Legge 170/10, DM 12 luglio 2011 e Linee guida) 3. Svantaggio socio - economico, linguistico e culturale (nota 22/11/2013 e C.M. n. 4233 19/02/2014). Individuazione degli alunni con Bisogni educativi Speciali Nella prospettiva di una presa in carico globale e inclusiva di tali alunni, tutti i docenti sono chiamati a formalizzare i percorsi personalizzati attraverso il Piano Educativo Individualizzato(per gli alunni con disabilità) e il Piano Didattico Personalizzato(per gli altri alunni con Bisogni Educativi Speciali). Il PEI e il PDP Il PEI è il documento dove sono riportati gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione dell’alunno con disabilità, viene redatto congiuntamente dal personale insegnante curriculare e di sostegno, dagli operatori della ASL e, ove presente, dagli assistenti alla comunicazione, in collaborazione con i genitori dell’alunno. IL PDP è il documento che ha lo scopo di garantire agli alunni individuati con Bisogni educativi speciali di raggiungere il successo formativo attraverso una didattica personalizzata. Esso è deliberato dal Consiglio di classe e firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. Il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) La normativa (direttiva MIUR 27/12/2012, C.M. n. 8/13) prevede la formulazione del Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) c e annualmente individua i punti di forza e di debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola , nonché la predisposizione di un piano delle risorse da offrire e richiedere ai soggetti operanti in ambito pubblico, privato e sociale allo scopo di assicurare, per l’anno successivo, una migliore accoglienza degli alunni con una particolare attenzione a quelli con diversi Bisogni Educativi Speciali. Il PAI è predisposto dal Gruppo di Lavoro per L’Inclusione (GLI) e deve essere approvato dal Collegio dei docenti. Il Pai, come precisa la nota del 27/06/2013, non è un piano per i soli alunni con BES, ma si inserisce nella programmazione didattica generale della scuola, al fine di favorire la crescita nella ualità dell’offerta formativa. 2016-17 2017-18 2018-19 Formazione Formazione Protocollo per l'individuazione dei BES Formazione Sinergia con la ASL PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE Il servizio di istruzione domiciliare ha come obiettivo di consentire ai ragazzi malati, per un periodo superiore a trenta giorni, di poter esercitare il diritto allo studio nei periodi di degenza in ospedale o a casa, anche grazie alle nuove tecnologie. Durante l'anno scolastico, nella eventualità si verificasse la richiesta di un alunno ammalato per un periodo superiore a trenta giorni, i singoli consigli di classe decideranno quali attività svolgere e in quali tempi. PARAGRAFO 3.9: LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE VERIFICHE E MODULARITÀ Nello svolgimento dell’attività didattica si condividono le seguenti modalità : Esecuzione di una verifica nel corso di una giornata scolastica Trasparenza della valutazione, corredata da griglie esplicative. Tempi di correzione degli elaborati scritti Obbligo di restituire i compiti in visione. Definizione comune di indicatori di valutazione degli alunni e dei criteri di valutazione. Indicatori di valutazione degli alunni. Valutazione del comportamento Il Collegio Docenti ha deliberato, il 5 giugno 2006, di assumere la seguente tabella di indicatori e la corrispondente scala di numerazione, comune a tutte le discipline. VOTO Descrittori conoscenza di Descrittori di competenza Non ha conoscenze o ha una Fino a conoscenza 4 frammentaria e non corretta dei contenuti; 5 6 7 Ha appreso i contenuti in maniera superficiale, non sempre li distingue e li collega fra loro in modo frammentario; Conosce comprende contenuti essenziali; non riesce nell’applicazione data la frammentarietà delle sue conoscenze; usa un linguaggio improprio e approssimativo; Descrittori di capacità non riesce ad effettuare collegamenti e/o a compiere sintesi; scarsa consequenzialità logica. ha difficoltà nel compiere sintesi applica le conoscenze in modo semplici e nella comprensione meccanico e ripetitivo; usa un dei concetti, nonché linguaggio poco rigoroso e non nell’effettuare collegamenti chiaro; disciplinari. compie analisi e semplici sintesi e riesce a compiere semplici solo se guidato; i applicazioni dei contenuti; usa rielabora parzialmente i un linguaggio per lo più chiaro contenuti; e corretto; mostra qualche incertezza nei collegamenti. Ha una conoscenza discreta, ma non approfondita dei contenuti disciplinari; compie analisi e sintesi semplici; sa applicare i contenuti a rielabora autonomamente i diversi contesti con parziale contenuti; autonomia; usa un linguaggio presenta discrete capacità di chiaro e appropriato; effettuare collegamenti disciplinari e/o interdisciplinari. 8 Ha una conoscenza completa e approfondita dei contenuti; compie autonome operazioni di collega fra loro ed applica a analisi e di sintesi; diversi contesti i contenuti sa esprimere giudizi argomentati acquisiti; usa un linguaggio e rielaborare criticamente i rigoroso e chiaro; contenuti. 9-10 Ha una conoscenza piena e completa dei contenuti, arricchita da approfondimenti personali; rielabora in modo personale e critico i contenuti appresi; è originale nelle soluzioni effettua sintesi anche scelte; interdisciplinari; usa un linguaggio rigoroso, ha raggiunto autonomia e chiaro e pertinente; correttezza argomentativa nella formulazione dei giudizi. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Ai sensi dell’art. 4 comma 2 del DPR n. 122 del 2 giugno 2009, “la valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle previdenze in materia di diritto allo studio” e, se inferiore a 6/10, determina la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo di studi. Il comportamento deve essere inteso come una proiezione di un processo formativo in corso, di cui l’alunno si senta responsabile, parte integrante e soggetto attivo. Pertanto il comportamento, a differenza della condotta, non si esaurisce in atteggiamenti più o meno condivisibili e quindi soggetti a giudizio disciplinare del docente, ma implica una consapevole adesione e condivisione della lezione in atto. Pertanto i voti dal 6 al 10 sono considerati positivi. L’attribuzione del 5 è giustificata solo in presenza di comportamenti particolarmente gravi, con provvedimenti di sospensione di almeno 15 giorni (cfr. D.P.R. 249/1998 e successive modifiche -D.P.R. 235/2007 e nota al prot. 3602/PO del 31-07-2008- e definitivamente recepite nel D.P.R. 22-06-2009 n. 122). Mostra un’adesione piena, consapevole e responsabile al processo formativo 10 Partecipa fattivamente, nei propositi e negli atteggiamenti, al dialogo educativo Interagisce positivamente con tutte le componenti della classe 9 8 7 Aderisce con consapevolezza e sistematicità al patto di corresponsabilità. Partecipa con impegno alla vita di classe in tutte le forme proposte dai docenti Mostra un atteggiamento collaborativo e rispettoso dei docenti e dei compagni, della classe e della scuola. Si impegna in modo continuativo nel rispetto delle scadenze scolastiche. Mostra un atteggiamento rispettoso dei principi formativi. Rispetta e condivide le regole dell’istituzione scolastica. Partecipa in modo distaccato e non sempre corretto alle proposte didattiche Non rispetta pienamente le regole del gruppo classe Si attiene saltuariamente alle finalità e ai ritmi dei lavori proposti, talora sottraendosi anche alle verifiche in alcune discipline 6 5 Mal sopporta le norme e i principi che regolano i rapporti interpersonali in classe, con i docenti e con i compagni. Evidenzia un numero congruo di assenze, non motivate o strategiche, e ritardi nella loro giustificazione. Si sottrae alle verifiche, polemizza sulle valutazioni, è soggetto a ripetuti richiami orali e scritti. Violenza fisica o verbale nei confronti dei componenti della comunità scolastica. Gravi danni arrecati alle strutture scolastiche passibili di denuncia penale. Rifiuto ideologico della funzione formativa dell’istituzione scolastica o assunzione di un ruolo di leadership negativa nella classe. Testo approvato dal Collegio dei Docenti del Liceo Scientifico Statale Talete nella seduta del 12 dicembre 2011 VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA La valutazione dell’insegnamento di Religione cattolica e dell’attività alternativa costituisce giudizio di merito espresso in: scarso, sufficiente, buono, distinto, ottimo. I criteri per lo scrutinio finale sono stati definiti nel Collegio Docenti del 17 maggio 2006. PIANO DI SOSTEGNO E RECUPERO (O.M. 92/2007) All’interno di ciascun anno scolastico relativo al triennio 2016-2019, saranno espletate attività di recupero e di sostegno per gli studenti delle prime, seconde, terze e quarte classi e corsi di approfondimento sia per gli studenti delle quinte classi che per gli studenti con gravi difficoltà nella lingua italiana (L2), secondo quanto deliberato dal Collegio Docenti ed in ottemperanza dell' O.M. n. 92 del 5/11/2007. ATTIVITA’ DI RECUPERO L’attività di recupero viene effettuata attraverso uattro tipologie di interventi : Corsi di recupero pomeridiani svolti sia nella prima parte dell’anno che immediatamente dopo gli esiti degli scrutini del primo e del secondo periodo attraverso lezioni di due ore per due o tre volte a settimana. I corsi di recupero sono focalizzati su quattro discipline per ogni anno di studio e diretti agli alunni delle classi I, II, III e IV che abbiano riportato risultati gravemente insufficienti nelle discipline in oggetto. La scelta di limitare il numero delle materie ha lo scopo di disporre di un numero congruo di ore al fine di un recupero più efficace. Attività di recupero in itinere, svolta in orario curricolare dai Docenti della classe immediatamente dopo gli esiti degli scrutini del primo periodo e rivolta a tutti gli studenti delle classi I, II, III e IV che abbiano conseguito risultati gravemente insufficienti in tutte le discipline non oggetto dei corsi di recupero. Ciascun Docente, nell’ambito della propria autonomia didattica, deciderà documenterà ed espliciterà agli alunni tempi e modi per svolgere tale attività all’interno delle proprie ore curricolari. Attività di studio individuale, rivolta agli alunni classi I, II, III e IV che abbiano conseguito risultati non gravemente insufficienti nell’ambito dei risultati dello scrutinio della prima parte dell’anno. Ciascun Docente, nell’ottica della propria comprovata esperienza professionale, avrà cura di supportare gli studenti al fine di indirizzarli ad una adeguata autonomia nel recupero delle carenze individuate. ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO Corsi pomeridiani di italiano seconda lingua L2, destinato agli alunni con gravi carenze e sviluppato nel corso dell’intero anno scolastico in intervalli temporali da definire. Attività di potenziamento della seconda prova scritta, svolta dai Docenti curricolari in orario pomeridiano con incontri di due ore per un totale di 10 ore, finalizzata ad un approfondimento delle tematiche oggetto della prova stessa. Attività di potenziamento per l'Esame di Stato, destinato agli alunni delle classi quinte allo scopo sia di indirizzare gli alunni ad una adeguata predisposizione del lavoro pluridisciplinare da presentare all’Esame di Stato c e ad effettuare una simulazione di collo uio orale. Attività di sportello disciplinare pomeridiano nelle materie indicate per i corsi di recupero da svolgersi attraverso mirati e brevi interventi individuali ( 20 minuti) mediante preventiva prenotazione da parte dell’alunno attraverso apposito modulo (almeno un giorno prima dell’attività). Corsi pomeridiani nelle discipline di indirizzo, in situazioni di gravi carenze per l’intera classe. Tutte le attività di recupero, sostegno e potenziamento sono attuate annualmente in base alle disponibilità finanziarie, secondo il Piano di Fattibilità approvato dal Consiglio d'Istituto. OBIETTIVI GENERALI Contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti (Art.1, O.M. n. 92 del 5/11/07) Permettere agli studenti del biennio, che presentano lacune e difficoltà nello svolgimento del lavoro scolastico, l’ac uisizione di un adeguato metodo di studio. Diminuire la dispersione scolastica. Diminuire il numero degli studenti con debiti formativi. Migliorare i risultati dell’Esame di Stato. FINALITÀ Permettere agli studenti delle prime quattro classi il recupero delle carenze scolastiche. Permettere agli studenti delle quinte classi di approfondire specifici argomenti del programma e di svolgere ulteriori attività, al fine di migliorare il livello delle competenze ric ieste dall’ Esame di Stato e di raggiungere traguardi di eccellenza. Favorire una adeguata integrazione per gli studenti stranieri MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Tutte le attività di recupero si svilupperanno in intervalli temporali definiti. I corsi di recupero si svolgeranno in classi composte da un numero massimo di 14 di studenti. Le famiglie degli alunni indicati a frequentare i corsi, verranno informati tramite apposita comunicazione scritta. Qualora decidessero di non avvalersi di tale attività, dovranno darne formale comunicazione tramite apposito modulo. I corsi si svolgeranno prevalentemente in due periodi: da gennaio a febbraio, immediatamente dopo lo scrutinio del primo periodo e nel mese di luglio, per gli studenti con sospensione di giudizio nello scrutinio finale, in accordo con quanto deliberato dal Collegio Docenti. In casi molto particolari, segnalati dai docenti, si potranno contattare direttamente gli studenti e le rispettive famiglie per consigliare l’iscrizione ai corsi. Ove possibile, potranno essere accolti anche altri studenti del Liceo che facciano richiesta scritta. Gli studenti dovranno frequentare assiduamente le lezioni. A tal proposito si registreranno le presenze e si comunicheranno ai genitori informazioni sulla frequenza dei figli. I contenuti da sviluppare in tali attività di recupero saranno indicati dai docenti curriculari. I corsi saranno tenuti dai docenti in servizio nel liceo “Talete” c e abbiano dato la loro disponibilità, e, in caso di necessità si ricorrerà a personale esterno. Le attività di recupero in itinere e di studio individuale verranno svolte da gennaio a febbraio, immediatamente dopo lo scrutinio del primo periodo. A tutte le attività svolte nel primo periodo farà seguito una prova attestante l’eventuale avvenuto recupero. Le prove di verifica rivolte agli alunni frequentanti i corsi verranno predisposte e gestite dai docenti curricolari sulla base delle indicazioni fornite ai colleghi che hanno tenuto i corsi stessi; si svolgeranno, per il primo periodo nella prima settimana di marzo, mentre, per il secondo, nella prima settimana di settembre unitamente alle attività di ratifica dello scrutinio di giugno. Le prove di verifica rivolte agli alunni indirizzati all’itinere o allo studio individuale, verranno predisposte e gestite dai docenti curricolari e si svolgeranno solamente nella prima settimana di marzo. Al termine di tutte le attività di recupero, le famiglie riceveranno una lettera informativa relativa ai risultati conseguiti nelle prove stesse. Tutte le attività di potenziamento si svilupperanno nel corso dell’intero anno scolastico. DEFINIZIONE DI STRATEGIE DIDATTICHE, COORDINAMENTO E VALUTAZIONE Preparazione Saranno diffuse informazioni tra docenti, studenti e genitori. Saranno raccolte le segnalazioni dei docenti curriculari. Saranno raccolte le richieste degli studenti. Saranno sollecitate le iscrizioni ai corsi degli studenti segnalati. Saranno individuati i percorsi didattici con i docenti curriculari. Saranno formate le classi per gruppi omogenei. Organizzazione Saranno individuati i docenti dei corsi. Sarà preparato e pubblicato il calendario dei corsi. Si collaborerà con la segreteria per le attività amministrative relative ai corsi e saranno predisposti i registri ed altro materiale utile per i docenti. Sarà curata la logistica dei corsi. Monitoraggio Si coordinerà e si verificherà il regolare svolgimento dei corsi. Saranno sollecitati gli studenti poco assidui a frequentare i corsi, anche tenendo costanti contatti con le loro famiglie. Si promuoverà il raccordo tra i docenti dei corsi ed i docenti Valutazione Risultati dei curriculari. Saranno guidati e seguiti i docenti esterni. Si risolveranno eventuali problematiche, anche disciplinari, relative agli studenti partecipanti. Si collaborerà per la organizzazione delle prove di verifica di recupero delle lacune, secondo le modalità stabilite dai Consigli di Classe. Saranno raccolti i risultati delle suddette prove. Saranno esaminati i registri e le relazioni finali dei docenti che hanno svolto i corsi di recupero. Saranno elaborati i dati raccolti per ottenere informazioni statistiche sulle frequenze degli studenti e sui recuperi ottenuti al fine di accertare l'efficacia dei corsi. L’attuazione del piano di recupero sostegno e potenziamento si svilupperà nell’arco del triennio 2016-2019, in un’ottica mirata al progressivo miglioramento dell’autonomia nel successo scolastico da parte degli alunni in difficoltà, diversificando la tipologia delle attività, sempre in relazione alle disponibilità finanziarie, indicate nel Piano di Fattibilità approvato dal Consiglio d'Istituto. Le varie forme di intervento, quindi, seguiranno le seguenti indicazioni: SVILUPPI TRIENNALI DELLE ATTIVITA' DI RECUPERO 2016-17 2017-18 Flessibilità nel numero di ore destinate ai corsi di recupero in relazione al peso ed alla specificità delle discipline, tenendo conto dell’area di indirizzo Flessibilità nel numero di ore destinate ai corsi di recupero in relazione al peso ed alla specificità delle discipline, tenendo conto dell’area di indirizzo Miglioramento ed intensificazione dell’attività di sportello disciplinare Miglioramento ed intensificazione dell’attività di sportello disciplinare Potenziamento dell’attività di sostegno per alunni con difficoltà linguistiche (italiano L2) Potenziamento dell’attività di sostegno per alunni con difficoltà linguistiche (italiano L2) 2018-19 Riduzione dei corsi Diversificazione e personalizzazione degli interventi Miglioramento dell'efficacia delle attività sul rendimento scolastico Flessibilità nel numero di ore destinate ai corsi di recupero in relazione al peso ed alla specificità delle discipline, tenendo conto dell’area di indirizzo Miglioramento ed intensificazione dell’attività di sportello disciplinare Potenziamento dell’attività di sostegno per alunni con difficoltà linguistiche (italiano L2) VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE La materia della valorizzazione delle eccellenze è stata introdotta con la legge n. 1 dell'11 gennaio 2007, ora disciplinata dal decreto legislativo n. 262 del 29 dicembre 2007 e dal decreto ministeriale n.182 del 19 marzo 2015 . La valorizzazione delle eccellenze rientra nell'azione di promozione della cultura del merito e della qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico premia: gli studenti che hanno conseguito la votazione di 100 e lode nell'esame di Stato conclusivo del corso di istruzione secondaria superiore; gli studenti vincitori delle competizioni, nazionali e internazionali, riconosciute nel programma annuale di promozione delle eccellenze. Il Liceo Talete, ogni anno scolastico, individua e valorizza gli studenti che raggiungono risultati meritevoli di menzione. A tale proposito è stanziata dal Consiglio d’Istituto una borsa di studio agli studenti che conseguono una media scolastica elevata. CRITERI DI VALUTAZIONE (sono confermati quelli contenuti nel POF annuale 2016-17 - v. allegato n.2) PARAGRAFO 3.10 CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO a. Orientamento in ingresso Progetto orientamento in ingresso e in itinere Il Liceo Scientifico “Talete”, a tra le sue finalità, quella di aiutare lo studente a conoscere se stesso in modo critico, per poter operare delle scelte responsabili nelle diverse situazioni. Questo fine viene perseguito prestando cura ad una costante azione di orientamento, c e si realizza nell’attività didattica quotidiana, individuale e collegiale. In uesto modo lo studente diventa, insieme all’insegnante, il centro di un progetto formativo complesso che lo guida a rafforzare e sviluppare le proprie qualità individuali, ad acquisire competenze e strumenti per rafforzare in modo consapevole ed adeguato il mondo che lo circonda. L’orientamento, cos concepito, diventa un elemento centrale di tutto il corso di studi della scuola ed entra nella programmazione di classe, come attività inserita tra gli obiettivi educativi e didattici di tutte le discipline. L’orientamento a anc e l’obiettivo di evitare la dispersione scolastica, c e non si identifica soltanto con l’abbandono scolastico, ma anc e con il disinteresse, la disaffezione, la noia e i disturbi comportamentali. Le strategie utilizzate sono indirizzate alla prevenzione dell’insuccesso scolastico e allo stimolo di motivazioni capaci di rendere l’apprendimento significativo e gratificante. Il progetto prevede il raccordo con la Scuola media inferiore per la definizione dei pre-requisiti, per il contenimento della dispersione e per il ri-orientamento. Il progetto si articola in due fasi: Prima Fase accoglienza e orientamento facilitare il passaggio dalla scuola media inferiore a quella superiore conoscere il livelli di partenza, attraverso test d’ingresso per materie campione collaborazione tra i coordinatori delle classi prime favorire la conoscenza di s e dell’altro analizzare i bisogni di orientamento degli alunni nel processo di costruzione del proprio progetto di studio. Seconda Fase orientamento e ri-orientamento ri-orientamento interno, ossia ristabilire la motivazione dello studente in difficoltà con attività di recupero e sostegno didattico e psicologico ri-orientamento dello studente all’esterno del nostro istituto, attraverso il uale si suggerirà allo studente non solo il semplice cambiamento di corso di studi, ma anche indicazioni sulla possibile scuola da frequentare in alternativa al Liceo. b. Orientamento universitario Progetto orientamento post-diploma In attuazione del D. M. 23/4/188 che prevede, per gli istituti superiori, attività di orientamento rivolte agli studenti degli ultimi anni, nel POF del Liceo “Talete” si redige un progetto con le seguenti modalità: Orientamento per il consolidamento dei processi di autoconoscenza finalizzati alla scelta del percorso formativo personalizzato Informazione mirata sui corsi di laurea, sulle attività lavorative e sulla struttura di formazione professionale post-diploma Supporto al processo di scelta degli studenti in vista della opportunità di studio e di lavoro esistenti Sostegno nel processo di presa di coscienza di inclinazioni, attitudini, interessi, motivazioni, capacità cognitive. Le attività previste per l’anno scolastico 2016-17 sono le seguenti: C. 58 ORIENTAMENTO MEDICINA C. 61 ORIENTAMENTO LUISS C. 64 SALONE DELLO STUDENTE C. 78 VITA UNIVERSITARIA ROMA TRE C. 108 DIBATTITO REFERENDUM C 123 OPEN DAY CATTOLICA ECONOMIA C. 124 ACCADEMIA DEI LINCEI BIOMEDICINA C. 146 ACCADEMIA DEI LINCEI ECONOMIA C. 147 UNIVERSITA' FORO ITALICO C. 160 BORSE DI STUDIO UNICUSANO C. 166 ORIENTAMENTO IN RETE C. 168 GLI STUDENTI ORIENTANO GLI STUDENTI C. 192 CONFERENZA INGIEGNERIA DELL'INFORMAZIONE INFORMATICA E STATISTICA C. 199 FACOLTA' DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE DELLA SAPIENZA C. 200 OPEN DAY POLO DI CREMONA C. 201 LUISS SUMMER SCHOOL C. 213 ALMA DIPLOMA PARAGRAFO 3.11: I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Patto Educativo di corresponsabilità Il Patto Educativo di corresponsabilità, previsto dal DPR 235 del 21 novembre 2007, definisce l’impegno reciproco di diritti e doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, gli studenti e le famiglie. Il Patto implica la conoscenza e il rispetto della normativa scolastica, in particolare dello Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 235/2007 e DPR 249 del 24giugno 1998), del Regolamento d’Istituto e della Carta dei Servizi, del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, del Piano annuale dell'Inclusività, del Programma Triennale per la Trasparenza, del Piano di emergenza e delle connesse disposizioni sulla sicurezza, e delle disposizioni dirigenziali (in particolare, il vademecum annuale sulle regole della scuola). I predetti documenti scolastici sono affissi all’albo elettronico sul sito eb istituzionale. La Scuola si impegna a: 4 Sviluppare costantemente la qualità del servizio, attraverso il Piano Triennale dell'Offerta formativa e ogni altro provvedimento organizzativo migliorativo, avvalendosi dei contribuiti propositivi dell'utenza; 5 Favorire lo sviluppo delle conoscenze, della abilità e delle competenze degli studenti per garantire elevati livelli qualitativi di apprendimento; 6 Comunicare costantemente con le famiglie, anche sviluppando sistemi interattivi, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio, agli aspetti inerenti al comportamento, alla condotta e alla crescita dello studente; 7 Garantire la migliore scuola pubblica possibile a tutti, prestando la massima attenzione all' ascolto dei bisogni formativi degli studenti e delle famiglie e l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, rispettandone la riservatezza, al fine di favorire l’interazione pedagogica e l’inclusione scolastica; 8 Favorire la maturazione dei comportamenti degli studenti verso una dimensione adulta, consapevole e responsabile; 9 Contrastare ogni forma di pregiudizio e di emarginazione, creando un clima sereno e corretto. La Famiglia e lo Studente si impegnano a: -Instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa; -Conoscere, applicare e puntualmente rispettare tutte le regole e disposizioni interne, con particolare riguardo a quelle relative alla sicurezza, al divieto di fumare e di utilizzare i cellulari; - Compilare accuratamente e controllare costantemente il Libretto Personale delle giustificazioni, valido anche come documento di riconoscimento interno, da portare giornalmente a scuola dal 1° giorno d’inizio anno scolastico. -Attenersi alle regole condivise sul comportamento a scuola e ai basilari principi etici, con particolare riguardo al rispetto di tutti i componenti della comunità scolastica e alla condanna di ogni comportamento discriminatorio e vessatorio, sotto qualsiasi forma; -Rispettare e avere cura degli ambienti e dei beni comuni; -Applicare la normativa sulla sicurezza ed evitare quasiasi comportamento a rischio per la propria e l'altrui incolumità; -Rispettare le regole di comportamento in tutte le occasioni formative, comprese quelle che si svolgono all'esterno dell'edificio scolastico; -Condividere il principio del risarcimento del danno causato agli ambienti scolastici, ai beni comuni e ai beni altrui. SEZIONE N° 4 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL LICEO SCIENTIFICO TATETE ORGANIGRAMMA 2016-17 CONSIGLIO D’ISTITUTO v. Articolazione Uffici ORGANO DI GARANZIA Presidente: DS Alberto Cataneo Lorenzo Borrelli (alunno) Carla Di Nicola (genitore) - Andrea Capocci (docente) DIRIGENTE SCOLASTICO prof. Alberto Cataneo COLLEGIO DOCENTI n. 91 docenti DSGA Sig.ra Paola Leoni COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO prof.ssa Loredana D'Ippoliti prof.ssa Marina Anzellotti CONSIGLI DI CLASSE COORDINATORI V. elenco VERBALIZZATORI v. elenco SERVIZI AMMINISTRATIVI Maria Alampi Emilia Biamonte FUNZIONI STRUMENTALI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Coordinamento Piano Triennale offerta formativa prof. Rocco Puppio Italiano, Latino, Geostoria proff.sse Angelica Lidia Russi e Gabriella Di Stefano Orientamento in entrata proff.sse Alessandra Galletta e Maria Cristina Leoni Matematica e Fisica prof.ssa Daniela Giovanna Casale prof. Andrea Capocci Inglese prof.ssa Susanna Petrillo Laura Bordoni Lucia Bordoni Cappellanti Danila Lucia Gasparri Susanna Meloni Maria Carla Zou Recupero e sostegno proff. Stefania Gizzi e Roberto Asci Formazione docenti proff.sse Angelica Lidia Russi e Francesca Capodiferro Storia e Filosofia prof. Andrea Simari Scienze prof.ssa Alessandra Tomei Scienze Motorie prof. Alessandro Mezzetti religione porf.ssa Luisa Ercole SERVIZI AUSILIARI Sandro Cherubini Daniela DicoratoGalanti Tamara Anna Luana Maria Lattanzio Antonella Filippelli Lucaferri Anna Merola Elisabetta Morucci RESPONSABILI DI LABORATORIO laboratorio di Fisica prof.ssa Silvia Lanaro laboratorio di Scienze -­­ Chimica Priore prof. Giovanni Laboratorio di Informatica prof. Fabio Tassoni Laboratorio Linguistico COMITATO DI VALUTAZIONE DS (presiede) prof.ssa Loredana d'Ippoliti prof.ssa Daniela Maria Grazia Giovanna Cittadini Casale DS I.C. Parco della Vittoria prof.ssa Carla Costetti Rapp. Genitori Sig.ra Barbara Carrera studentessa Nicole Marrocco Rosaria Maria Palaia Vanna Clara Pastore Monica Trilli prof.ssa Maria Luisa Notaro Anna Zacchi ASSISTENTI TECNICI Terenzio Aversa Stefano Bruno Silvia Di Felice ASPP Prof. Leonardo Guarisco Sig. Sandro Cherubini Responsabili divieto di fumare prof. Roberto Asci Prof. Leonardo Guarisco REFERENTE EDUCAZIONE ALLA SALUTE RESPONSABILE DSA BES HANDICAP REFERENTE ANTIBULLISMO prof.ssa Luisa Ercole GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE DS (Presiede) prof.ssa Luisa Ercole prof.ssa Caterina Lucarini prof.ssa Claudia Alberico prof.ssa Annalisa Palazzo REFERENTE INVALSI prof.ssa Stefania Gizzi NUCLEO PER il PDM E IL RAV L’AUTOVALUTAZIONE DS (presiede) prof.ssa Maria Luisa Tibaldeschi TibaldeschiTibaldeschi prof.ssa Maria Antonietta Frasciello FrascielloClaudia Alberico prof.ssa prof. Rocco Puppio REFERENTE PER L'ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO prof.ssa Annalisa Palazzo RESPONSABILE PER L'ALTERNANZA SCUOLA-‐LAVORO prof.ssa Claudia Careri COMMISSIONE SCIENTIFICA PER L'ALTERNANZA S.L. proff. Notaro, Tomei, Tassoni, Careri, Russi, Palazzo, Vernich, Guttagliere ANIMATORE DIGITALE prof. Paolo Sirabella Team Digitale prof. Tassoni prof. Guarisco prof.ssa Bungaro PARAGRAFO 4.1: GLI OO.CC. D’ISTITUTO (v. allegato 3) PARAGRAFI 4.2 – 4.6 Il DS, i Collaboratori del DS, Le Funzioni strumentali, i Responsabili dei Laboratori, i docenti referenti BES ed INVALSI, l’animatore digitale (v. allegato 4) PARAGRAFO 4.7: I DOCUMENTI FONDAMENTALI D’ISTITUTO Vademecum Le regole della Scuola 2015-16 http://www.liceotalete.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=780:le-regoledella-scuola-2015-2016&catid=23&Itemid=509 Informativa trattamento dati http://www.liceotalete.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=665:informativatrattamento-dati&catid=23&Itemid=509 Regolamento laboratori http://www.liceotalete.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=21:regolamentolaboratori&catid=23&Itemid=509 Patto educativo di Corresponsabilità http://www.liceotalete.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=18:pattoeducativo-di-responsabilita&catid=23&Itemid=509 SEZIONE N° 5 I SERVIZI DI SEGRETERIA DSGA Il Direttore dei Servizi generali e Amministrativi (DSGA) coadiuva il Dirigente Scolastico. Svolge attività professionale complessa e di grande rilevanza. Sovraintende, con autonomia operativa ai servizi generali ed amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dipendenze. La sua azione si articola nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico. Inoltre svolge la funzione di consegnatario dei beni immobili. PARAGRAFO 5.1: L’ORGANIGRAMMA DELLA SEGRETERIA N. ASSISTENTI AMM.VI Status Qualifica 1 Biamonte Emilia t.i. Assistente amministrativo 2 Bordoni Laura t.i. Assistente amministrativo 3 Bordoni Lucia t.i. Assistente amministrativo 4 Cappellanti Danila t.i. Assistente amministrativo 5 Alampi Maria t.i. Assistente amministrativo 7 Zou Maria Carla t.i. Assistente amministrativo Status Qualifica Lucia N. ASSISTENTI TECNICI 1 Aversa Terenzio t.i. Assistente tecnico AR23 2 Bruno Stefano t.i. Assistente tecnico AR08 3 Di Felice Silvia t.i. Assistente tecnico AR02 Status Qualifica N. COLLABORATORI SCOLASTICI 1 CAPANNA ELISABETTA t.i. Collaboratore scolastico 2 CHERUBINI SANDRO t.i. Collaboratore scolastico 3 DICORATO DANIELA t.i. Collaboratore scolastico 4 GALANTI TAMARA t.i. Collaboratore scolastico 5 LATTANZIO ANNA MARIA t.i. Collaboratore scolastico 6 LUCAFERRI ANTONELLA t.i. Collaboratore scolastico 7 MORUCCI ELISABETTA t.i. Collaboratore scolastico 8 PALAIA ROSARIA M. t.i. Collaboratore scolastico 9 PASTORE VANNA CLARA t.i. Collaboratore scolastico 10 PYKA BEATA t.d. Collaboratore scolastico 11 TRILLI MONICA t.i. Collaboratore scolastico 12 ZACCHI ANNA t.i. Collaboratore scolastico SEZIONE N° 6 IL PERSONALE DELLA SCUOLA PARAGRAFO 6.1: IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE posti comuni, di sostegno e di potenziamento Per i prossimi anni, le previsioni sono di un fabbisogno stabile, probabilmente in leggera crescita, tenendo presente che il massimo numero di alunni raggiungibile è di circa 1000. 2016-17 2017-18 2018-19 43-44 classi totali, di cui 9 min 44-max 45 classi totali, di non meno di 45 classi prime cui 8 prime UTILIZZAZIONE DELL'ORGANICO DELL'AUTONOMIA IN RELAZIONE POTENZIAMENTO DIDATTICO E ORGANIZZATIVO DELL'ISTITUTO ALLE ATTIVITA ' di L'utilizzazione dei docenti per le attività di potenziamento didattico ed organizzativo dell'Istituto si basa sui seguenti criteri: Tutti i docenti dell'organico dell'autonomia possono essere assegnati, per una parte o per la totalità del loro orario di servizio, ad attività di potenziamento didattico ed organizzativo rientranti nelle aree individuate collegialmente, che sono meglio definite annualmente dalla progettualità a livello d'istituto e dalla programmazione di ogni singolo consiglio di classe. Le ore eventualmente residue dell'orario di servizio, non impegnate in attività di potenziamento programmate, non devono superare un terzo delle ore totali di servizio, e restano disponibili per ogni attività didattico - organizzativa utile all'Istituto, comprese le eventuali sostituzioni dei colleghi assenti. Per il triennio 2016-2019, relativamente al potenziamento dell'organico dell'autonomia, il Collegio Docenti individua come prioritario il fabbisogno relativo alle classi di concorso A049, A047, A060, A051, A0346. In subordine, le restanti classi di concorso proprie del Liceo scientifico (A025, A037, A029 ) e quelle non previste da tale indirizzo. Il fabbisogno di organico potenziato nel triennio in questione si ritiene debba essere di almeno 8 docenti, secondo le priorità sopra ricordate. Nell'a.s. 2016-17, i docenti saranno impiegati in attività di potenziamento dell'offerta formativa indicativamente come da prospetti seguenti. Piano di lavoro docenti su aree potenziamento 2016/17 Classe di concorso Ore da prestare Organizzaz ione Disponibilità ulteriori attività (incluse sostituzioni, non oltre i 10. gg) Corsi di recupero / /sportello/assiste nza allo studio/ supporto alle classi alunnni in difficoltà Attività di docenza in copresenza per potenziamento curriculare / assegnazione a cattedre annualmente (18 h x 33 settimane) Progetti ed Attività didattiche Ore di utilizzo A017 600 0 200 100 50 250 600 A019_1 600 0 200 100 50 250 600 A019_2 600 0 200 100 150 150 600 A025* 600 0 178 58 66* + 198 100 600 A029** 350 20 80 0 100 150 350 A037*** 300 0 100 50 50 100 300 A047 600 0 0 0 495 105 600 A049_1 600 267 0 0 333 0 267 A049_2 600 0 30 108 462 0 132 A051*** 300 0 100 50 50 100 300 A346_1 600 66 200 100 134 100 600 A346_2 600 0 200 150 100 150 600 * in servizio, in parte, presso altro Istituto ** da gennaio 2017 *** da febbraio 2017 LICEO SCIENTIFICO TALETE PIANO ATTIVITA' AREE DI POTENZIAMENTO A.S. 2016-17 AREA DI POTENZIAMENTO SISTEMA INTEGRATO DI ORIENTAMENTO IN USCITA ATTIVITÀ DOCENTE/I CLASSE CONCORS O Referente per l'alternanza scuola - lavoro prof.ssa Careri A017 Collaborazione all'alternanza scuola lavoro Comitato scientifico Prof.ssa Palazzo A019 prof.ssa Careri prof.ssa Palazzo prof. Capocci Prof.ssa Palazzo A017 A049 prof.ssa Careri A017 Prof.ssa Malandrucco A346 Prof. D'Amico A025 Prof.ssa Cannizzo Prof.ssa Palazzo Docente da individuare Docente da individuare A019 A019 A051 A037 Referente per l'orientamento verso l'università ed il mondo del lavoro. Progetto Almadiploma. Collaborazione all'orientamento verso l'università ed il mondo del lavoro. Progetto MEP - Tutor Alternanza scuola - lavoro Alternanza scuola -lavoro Progetto Alternanza scuolalavoro "Apprendisti Ciceroni - Giornate FAI" (classi 3B, 3D e 3M) Formazione studenti Diritto del lavoro Alternanza scuola - lavoro Altri progetti di carattere A019 umanistico Compresenze Disegno ed arte, Lett. Italiana, Inglese, Storia, Filosofia POTENZIAMENTO CURRICULARE AREA DI POTENZIAMENTO ATTIVITÀ Sportello pomeridiano (latino, matematica, fisica, inglese, disegno, filosofia) ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO Prof. D'Amico Prof.ssa Careri Prof.ssa Palazzo Prof.ssa Cannizzo Prof.ssa Del Vecchio Prof. ssa Malandrucco Prof. Mignardi Docente da individuare Docente da individuare DOCENTE/I A025 A017 A019 A019 A346 A346 A029 A051 A047 CLASSE CONCORS O Prof. Capocci Prof. D'Amico Docente da individuare Docente da individuare Prof.ssa Malandrucco Prof. D'Amico Prof. Capocci Prof.ssa Malandrucco Prof.ssa Del Vecchio Docente da individuare Prof. D'Amico Prof.ssa Careri Prof.ssa Del Vecchio Prof.ssa Palazzo Prof.ssa Cannizzo Docente da individuare Docente da individuare prof.ssa Careri prof.ssa Palazzo A049 A025 A051 A037 A346 A025 A049 A346 A346 A051 A025 A017 A346 A019 A019 A051 A037 A017 A019 Progettualità area scientifica - Olimpiadi di Matematica Prof. Capocci Prof.ssa Careri A049 A017 Progettualità area Lingue straniere - Progetto MEP supporto organizzativo Nuove metodologie Insegnamento di una disciplina in lingua inglese con metodologia CLIL nelle classi quinte Prof.ssa Malandrucco A346 Prof.ssa Malandrucco A346 Periodi di studio all'estero Prof.ssa Del Vecchio A346 Corsi pomeridiani di recupero (italiano L2, Attività di supporto alle classi con alunni in difficoltà Gruppo di lavoro per l'inclusione INCLUSIONE VALORIZZAZIONE ECCELLENZE INTERNAZIONALIZZAZIONE - contatti con agenzie e supporto didatticoorganizzativo Stage a Dublino (supporto organizzativo) Prof.ssa Malandrucco A346 Stage a Southampton Prof.ssa Malandrucco A346 Stage in Germania (studio di fattibilità, contatti con scuole tedesche) Prof.ssa Del Vecchio A346 VIAGGI D'ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI AREA DI POTENZIAMENTO ATTIVITÀ DOCENTE/I CLASSE CONCORS O Responsabile della sicurezza e della logistica progetto DADA Prof. Guarisco A047 Formazione alunni Percezione del rischio nell'adolescenza e sicurezza a scuola Prof. D'Amico A025 EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Progetto Johnny: il viaggio di un consumatore prof.ssa Palazzo (referente) Prof. D'Amico A019 A025 ATTIVITA' SPORTIVE Progetto in corso di definizione Coordinamento didattico della Settimana della cultura nell'ambito della Commissione Didattica Prof. Mignardi A029 prof.ssa Palazzo prof.ssa Careri Prof.ssa Malandrucco Prof.ssa Del Vecchio Prof. D'Amico Prof. Mignardi Docente da individuare Docente da individuare Prof.ssa Del Vecchio Prof.ssa D'Ippoliti A017 A019 A346 A346 A025 A029 A051 A037 A346 A049 PROGETTO DADA SICUREZZA PROTAGONISMO DEGLI STUDENTI SETTIMANA DELLA CULTURA 27 FEBBRAIO- 2 MARZO FORMAZIONE DOCENTI Corsi di Lingua inglese Collaboratrice del Dirigente scolastico ORGANIZZAZIONE Supporto alla vicepresidenza uscite alunni Prof.ssa Malandrucco A346 Supporto alla vicepresidenza (casi eccezionali) Prof. Mignardi A029 Supporto organizzativo Biblioteca d'Istituto Prof.ssa Cannizzo Docente da individuare Docente da individuare A019 A037 A051 PARAGRAFO 6.2: IL FABBISOGNO DEL PERSONALE ATA Per il triennio in questione, si prevede un fabbisogno del personale di segreteria non inferiore a quello attuale: 1 DSGA 7 applicati di segreteria 3 Assistenti tecnici 12 collaboratori scolastici SEZIONE N° 7: IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI Secondo quanto approvato dagli OO.CC. nell'a.s. 2014-15, l'Istituto applicherà dall'a.s. 2016-17 la didattica per ambienti di apprendimento (Progetto DADA). PIANO DI PREVISIONE PROGETTO DADA 2015-16 2016-17 2017-18 2018-19 Videoproiettori in almeno Video proiettori metà delle aule in 2/3 delle aule Videoproiettori in tutte le aule idem Rinnovo lab. linguistico Potenziamento wireless e Rinnovo notebook cablaggio aule 3 Lim nuove Linea internet dedicata Banda larga Rinnovo lab informatico Potenziamento wireless e Ottimizzazione wireless cablaggio Completamento cablaggio Avvio cablaggio Audiovideo aula Magna “M. Potenziamento aula Magna idem Gizzio” “M. Gizzio” idem Delocalizzazione di parte del Arricchimento patrimonio bibliotecario patrimonio libri della scuola audiovisivi idem idem idem idem Mobilio e suppellettili integrazione mobilio (sedie con ribaltina, armadietti, librerie, ecc.) ed Previsione di spesa: 60.000€ nel triennio* (*Il rinnovo del Lab. Linguistico è scorporato in quanto fabbisogno a parte, come riportato nella specifica tabella) PIANO DI PREVISIONE DEL LABORATORIO DI FISICA Descrizione degli obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19 In sintonia con le indicazioni fornite dai programmi del nuovo ordinamento, si indicano i seguenti obiettivi: Integrare e potenziare le attrezzature relative all’elettromagnetismo in modo da applicare e dimostrare le sue leggi fondamentali. Integrare e potenziare le attrezzature relative alla relatività in modo da applicare e dimostrare le sue leggi fondamentali. Integrare e potenziare le attrezzature relative alla fisica moderna, in modo da applicare e dimostrare le sue leggi fondamentali. Fornire il laboratorio di software applicativi e di materiali audiovisivi reperibili anche attraverso la rete. Descrizione del fabbisogno di attrezzature, software, materiali, libri, migliorie strutturali, ecc. Priorità 2016-17 Priorità 2017-18 Priorità 2018-19 Mini multimetro Tubi elettronici “s” per digitale analisi e proprietà Elettrometro dell’elettrone libero Calibri a cursore Kit per ventesimale rappresentazione del Diodo “s” per l’analisi dell’effetto termoionico. campo magnetico Misuratore della velocità della luce Apparecchio di Millikan Apparecchio di base per effetto Hall Scheda per esperimenti Generatore di Van de con collegamenti Graff. Esperimento di Franckfondamentali di Hertz Elettroscopio elettronica: componenti Led per la Misuratore del campo passivi, legge di Ohm, determinazione di “ ” elettrico legge di Kirchoff Apparecchio di scarica e Coppia di bobine di Apparecchio per la carica di un condensatore. Helmholtz determinazione del Tubo di rame per la Ago magnetico di campo geomagnetico. legge di Lenz Oersted Software relativi allo Rivelatore di energia a Software relativi allo elettromagnetismo, alla raggi X (effetto Compton) elettromagnetismo, alla relatività ed alla fisica relatività ed alla fisica Software relativi allo moderna. moderna. elettromagnetismo, alla relatività ed alla fisica moderna. Previsione di spesa: 7500€ per il triennio PIANO DI PREVISIONE DEL LABORATORIO DI SCIENZE Descrizione degli obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19 Descrizione del fabbisogno di attrezzature, software, materiali, libri, migliorie strutturali, ecc. Priorità 2016-17 A)Interventi finalizzati alla sicurezza e alla messa a norma dei locali Spostamento e sistemazione urgente della manopola centrale di chiusura dell'erogazione del gas ad altezza d'uomo. Attualmente è collocata a 3 metri di altezza e si è Priorità 2017-18 A) Interventi finalizzati all'acquisizione dei reagenti e dei materiali per lo svolgimento di esercitazioni di Chimica organica per le classi 5e. Acquisto dei reagenti per le esercitazioni di Chimica organica. Una lista dettagliata è stata Priorità 2018-19 A) Interventi finalizzati al completamento delle attrezzature e dei materiali per lo studio delle Scienze della Terra Acquisto di strumenti per una piccola stazione meteorologica: termometro a massima e minima, termometro a tre scale, costretti ad avere costantemente a disposizione una scala per l'eventuale accesso in caso d'urgenza. Sistemazione dell'impianto elettrico nell'aula preparazioni lungo il muro confinante con l'aula delle esercitazioni. L'assenza di un impianto elettrico sotto traccia obbliga a prese volanti adattate e fuori norma. Sistemazione impianto cappa con filtri a carboni attivi specifici e controllo annuale, secondo norma, dei volumi e della capacità filtrante della cappa. Sistemazione canna fumaria, secondo norma, con prolungamento fino al terrazzo dell'edificio. Messa in opera di cappe aspiranti sui banchi di lavoro per la realizzazione di esercitazioni di Chimica organica. B) Interventi finalizzati alla sicurezza relativa all'utilizzo del laboratorio Istallazione a pavimento, con adduzione servizio acqua, della doccia e lavaocchi di emergenza. Acquisizione di armadi con ante scorrevoli in vetro temperato di sicurezza per la sistemazione e lo stoccaggio dei materiali. Attualmente il laboratorio non presenta alcun armadio a norma e in particolare 2 armadi sono molto pericolosi per il loro sistema di apertura. Acquisizione di armadietto pronto soccorso per 30 studenti contenente i presidi medicali secondo normativa vigente. C) Interventi finalizzati al decoro dei locali Sistemazione perimetrale della fascia di linoleum, funzionante da battiscopa, in gran parte distaccata dal muro. Lavori minuti di muratura (stuccatura e rifacimento di intonaco in alcune aree) e presentata a febbraio 2015; il 30/5/2015 è stata inoltrata richiesta di preventivo alla Ditta Donati Srl, ma l'acquisto è stato sospeso per la mancata istallazione delle cappe aspiranti sui banchi di lavoro. B) Interventi finalizzati al completamento delle attrezzature e dei materiali per la Biologia Acquisto di 5 M.O. binoculari per lo studio di preparati microscopici di Biologia cellulare, ed Anatomia e Fisiologia. Sistema video per microscopia (videocamera digitale USB per PC). C) Interventi finalizzati al completamento dei reagenti e dei materiali di Chimica generale Acquisto di materiale di consumo di Chimica generale (reagenti, vetreria, etc.) da verificare e segnalare a completamento dell'anno scolastico nella relazione finale dell'attività svolta come responsabile di laboratorio. anemometro, barometro, igrometro, pluviometro, pompa aspirante elettrica e modello di tornado. Acquisto di modelli geologici. B) Interventi finalizzati al completamento delle attrezzature e dei materiali per lo studio della Chimica Acquisto di nuovi strumenti per la Chimica generale: calorimetro, pHmetro da banco e relative soluzioni tampone per la calibrazione, pila di Volta a tazze, pila di Volta a colonna, cella elettrolitica, etc. Acquisto di materiale di consumo di Chimica generale (reagenti, vetreria, etc.) da verificare e segnalare a completamento dell'anno scolastico nella relazione finale dell'attività svolta come responsabile di laboratorio. sistemazione dell'area murale intorno al lavello da laboratorio non sistemata nel corso della sostituzione del lavello. Tinteggiatura dei locali. D) Interventi finalizzati al completamento dei reagenti e dei materiali di Chimica generale Acquisto dei reagenti, vetreria e strumenti riportati nella richiesta di acquisto del 18/3/2015. Acquisto di ulteriore materiale di consumo di Chimica generale (reagenti, vetreria, etc.) da verificare e segnalare a completamento dell'anno scolastico nella relazione finale dell'attività svolta come responsabile di laboratorio. Previsione di spesa: 12.000€ nel triennio PIANO DI PREVISIONE DEL LABORATORIO LINGUISTICO Descrizione degli obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19 In sintonia con gli obiettivi dei programmi del nuovo ordinamento, il progetto DADA (Didattica per Ambienti di Apprendimento) e dell’offerta formativa del curricolo di’istituto, il Dipartimento di Lingue straniere si prefigge i seguenti obiettivi: 1) rendere il laboratorio linguistico sempre più efficiente con l’ac uisto di altre postazioni di PC, in modo tale che ciascun alunno abbia la sua personale operatività senza condividere l’ ard are in coppia. Si ravvisa una superficie insufficiente per una classe intera e lo spazio a disposizione risulta ergonomicamente utile per un numero di 14 + 1 PC per il docente. 2) dotare il laboratorio linguistico di una LIM di modello avanzato in conformità al Progetto presentato per avere il Finanziamento Roma 3) acquistare attrezzature tecnologiche c e possano migliorare l’attività didattica in ciascuna delle aule di Lingua Inglese. 4) acquisto di un lettore CD, di ultima generazione per l’ascolto in c iaro di brani, e un adeguato sistema di amplificazione. 5) dotare di un videoproiettore ogni aula destinata all’insegnamento di Lingua e Cultura Inglese per la riproduzione di materiale filmografico. Descrizione del fabbisogno di attrezzature, software, materiali, libri, migliorie strutturali, ecc. Priorità 2016-17 Priorità 2017-18 Priorità 2018-19 Intervento di ristrutturazione del Acquisto di: Acquisto di : laboratorio: n. 1 LIM di modello avanzato n. 1 Armadio per contenere DVD areazione nel laboratorio illuminazione Acquisto di videoproiettori rimozione del linoleum ( in base al numero di aule da progetto DADA) Acquisto 14 PC + 1 PC per Insegnante Montare Home theatre dalla exbiblioteca n.1 un lettore CD Previsione di spesa: 8000€ nel triennio PIANO DI PREVISIONE DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Descrizione degli obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19 Obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19 Nell'ambito delle iniziative di sviluppo del Laboratorio di Informatica è opportuno rilevare che le attività che in esso vengono svolte vanno distinte, grosso modo, in attività didattiche e extra-didattiche. Infatti, il laboratorio è utilizzato sia in fascia antimeridiana, relativamente all'uso delle strutture da parte dei docenti e degli studenti nell'ambito della didattica, che pomeridiana, attraverso corsi, progetti, presentazioni e così via. ◦ Obiettivi didattici Anche e soprattutto in funzione del progetto DADA, il laboratorio deve diventare una vera e propria aula, utilizzata in modo praticamente continuativo. L'obiettivo è quindi quello di rendere la struttura funzionale alle esigenze della didattica relativamente a tutte le discipline. Da questo punto di vista, l'obiettivo primario è quello di fare in modo che una percentuale significativa di docenti, sicuramente superiore al 50% e trasversale rispetto ai dipartimenti, sia in grado di utilizzare il laboratorio e lo utilizzi in modo efficace per la didattica. ◦ Obiettivi extra-didattici Per quanto attiene alle attività extradidattiche, il laboratorio può diventare un punto di riferimento, non solo informatico ma anche tecnologico, per il territorio. A tale proposito è necessario riuscire a svincolare il laboratorio dal calendario di apertura pomeridiana dell'istituto, per renderlo fruibile in modo continuativo e allargare gli orizzonti delle attività che vi si possono svolgere. Oltre a rinforzare le attività tradizionali (es. corsi ECDL, AutoCad etc..) , si deve estendere l'offerta al territorio utilizzando primariamente le competenze presenti in istituto, e poi qualunque apporto dall'esterno. Si promuoverà la possibilità di stringere accordi e partnership con enti e istituzioni per far diventare il laboratorio del Talete sede di corsi che rilascino certificazioni a qualsiasi livello. Tuttavia, in linea con la vocazione didattica e formativa di un laboratorio scolastico, si possono svolgere attività di formazione anche non certificata come corsi di informatica e programmazione per ragazzi di scuola superiore e per adulti, iniziative di coding per ragazzi delle elementari e medie e quant'altro. Compatibilmente con lo spazio fisico a disposizione, si può elevare il livello dell'offerta aprendo alla tecnologia nella sua accezione più moderna, utilizzando una parte del laboratorio come un piccolo FabLab aperto al territorio, cioè un'officina tecnologica che mette a disposizione gli strumenti più sofisticati a chi ha un'idea (prioritariamente gli studenti ) e non può realizzarla proprio per mancanza di questi Descrizione del fabbisogno di attrezzature, software, materiali, libri, migliorie strutturali, ecc. Priorità 2016-17 Priorità 2017-18 Priorità 2018-19 Stampante di rete Server dedicato Macchina per • Messa a con generazione taglio laser disposizione di un di password per • Kit Arduino tecnico connessione wifi (hardware e specializzato utente software) dedicato • Stampante 3D • Soft are e • Disposizione di • Soft are di piattaforma di personale, interno progettazione e realtà virtuale o esterno per stampa 3D • Messa a l'apertura e • Messa a norma disposizione di chiusura dei banconi un tecnico di pomeridiana • Armadietti e elettronica • Miglioramento scaffalature • Ac uisto pc di dell'impianto di nuova areazione generazione • Messa a norma della porta di ingresso Spesa prevista: 15.000€ nel triennio PIANO DI PREVISIONE DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE PER SCIENZE MOTORIE Nel contesto del Piano di Miglioramento dell'offerta formativa dell'Istituto il Dipartimento di Scienze Motorie ha individuato le necessità di interventi strutturali e di acquisto di materiali necessari per una didattica innovativa. Al fine di conseguire gli obiettivi educativi, formativi e di istruzione delle Scienze Motorie e Sportive, nel quadro delle politiche strutturali della scuola secondaria, legati in particolare alla positiva scansione della dimensione fisica e della propria specifica corporeità in età evolutiva, si ritiene indispensabile attuare percorsi metodologici e fornire esperienze pratiche attraverso attività a corpo libero, con elementi di peracrobatica ed esercizi ginnici e motori, con l'ausilio di macchine e strumenti sportivi in ambienti opportunamente organizzati. Naturalmente per realizzare un ambiente pienamente educativo é necessario avere anche spazi per un cambio abbigliamento, per la pulizia ed igiene pre e post attività. Pertanto risultano indispensabili 2 spogliatoi, uno maschile ed uno femminile con relativi servizi igienici. Sono state individuati le seguenti priorità: Obiettivi da raggiungere: 1) Garantire spazi idonei al numero di alunni del nostro Liceo: sala attrezzata per ginnastica e attività laboratoriale 2) Garantire il rispetto della privacy dei ragazzi e le delle norme igeniche: spogliatoi 3) Offrire,nel contesto di una didattica innovativa, attività alternativa a quella tradizionali facendo sperimentare ai ragazzi attività motorie che mettano in gioco tutte le componenti della persona: abiltà fisiche/ intellettive nella ricerca di strategie di risoluzione. 4) Avere materiali sufficienti per soddisfare le richieste numeriche degli alunni Priorità 2016-17 Priorità 2017-18 Priorità2018-19 Assegnazione aula laboratorio (aula5/6) Scala orizzontale e spogliatoi Scacchiere 8 tappeti antisdrucciolo 1mx2m di 4 cm 2tappeti paracadute 2mx4m di 0,20 chiudibile Tavolo da Ping-pong Montare spalliere già in possesso 12 step Bosu (pilates) Specchi per una parete dell'aula laboratorio 6 fitball 12 racchette da badminton Paraspigoli 2 scale skip da 4m Trampolino da 1m Cesta contenitore palloni 2 panche ginniche 20 Hula hop piatto da 60cm Trampolino da 1m Bilancia-stati metro 2 cuscini propriocettivi 1 armadio attrezzi Tatami ad incastro 4x4m x3cm 10 palloni pallavolo 5 palloni pallamano Protezione termosifoni Protezione scala antincendio 2 Gym Bike Spesa prevista: 9000€ nel triennio TABELLA RIEPILOGATIVA FABBISOGNO ATTREZZATURE nel triennio 2016-2019 2015-16 2016-17 2017-18 2018-2019 Progetto DADA* 60000 20000 20000 20000 Laboratorio di scienze 4000 4000 4000 Laboratorio di Fisica 3000 2500 2000 Laboratorio Linguistico 3000 3000 2000 Laboratorio informatico 5000 5000 15000 Palestra 3000 3000 3000 38000 37500 46000 2016-17 2017-18 2018-2019 TOTALE 38000 37500 46000 121500 *Parte dell’importo del Progetto DADA è coperto, per l’a.s. 2015-16, dal contributo della Fondazione Roma (€37.811) e da fondi a bilancio. SEZIONE N° 8: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE PARAGRAFO 8.1: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE Il Piano di formazione del personale docente costituisce un passaggio fondamentale del Piano di Miglioramento dell'Istituto, in quanto punta a coinvolgere, attivare e responsabilizzare l'intero corpo docente rispetto ai processi di innovazione didattica necessari per raggiungere i traguardi stabiliti. Pertanto la Scuola ha sempre avuto, tra le sue finalità, quella di stimolare la formazione dei docenti per mantenere la relazione con il mondo professionale, con il mondo degli alunni e con il mondo esterno. Il C.C.N.L. 29/11/2007 riporta: • all'art. 63 la formazione in servizio del personale • all'art. 66 la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate al personale docente ed ATA. La Legge 13 luglio 2015, n. 107, "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti" prevede: all'art. 1, comma 124: "Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria." all'art. 1, comma 58 ("Piano nazionale per la scuola digitale"), lettera d), la "formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti" all'art. 1, comma 58 ("Piano nazionale per la scuola digitale"), lettera e), la "formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione". La formazione e l'aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di: costruzione dell'identità dell'istituzione scolastica innalzamento della qualità della proposta formativa valorizzazione professionale Le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla piena attuazione dell'autonomia scolastica, prevedendo a tal fine che le istituzioni scolastiche definiscano il Piano Triennale dell'Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19, la cui realizzazione è connessa ad un Piano della Formazione. L’istituto deve tener conto delle priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale della Formazione adottato ogni tre anni con Decreto del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, dei risultati emersi dal Rapporto di autovalutazione (RAV), degli esiti formativi registrati dagli studenti, del confronto in seno agli organi collegiali, aperto anche alle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. In aggiunta al Piano nazionale, l’istituto si dota di un Piano di Formazione e Aggiornamento (PFT), che rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti alla qualità delle risorse umane ed è pertanto un'azione tendente a migliorare il clima nell'organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF, oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall'autonomia. Il Piano di formazione deve considerare che • il Collegio dei docenti riconosce l'aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell'efficacia del sistema scolastico e della qualità dell'offerta formativa e che deve essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze; • l'attività di formazione deve essere correlata al Rapporto di Autovalutazione (RAV) e al Piano di Miglioramento (PDM); • l'attività formativa deve essere programmata in funzione dei bisogni dei docenti rilevati con la somministrazione di un questionario; • la programmazione delle iniziative deve considerare alcuni aspetti che non possono prescindere dall'organizzazione di una didattica innovativa; • devono essere favorite anche le iniziative formative di libera iniziativa dei docenti, da ricondurre comunque ad una dimensione professionale utile ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell'insegnamento e di autoformazione attraverso la carta elettronica dei docenti (v. DPCM 23 settembre 2015); • devono essere programmate attività formative obbligatorie sulla sicurezza del lavoro e inerenti alla stessa (D. Lgs. 81/2008). Pertanto, l’attività di formazione sarà ispirata a: • consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e competenze a supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e/o multimediali); • sostenere la ricerca didattico - pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di ordinamento; • facilitare l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri, degli alunni disabili, DSA e BES. Il Piano di Formazione, redatto tenendo conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR e degli orientamenti strategici del RAV e del PDM, comprenderà: • corsi di formazione organizzati da MIUR e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o a innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall'amministrazione; • corsi proposti dal MIUR, USR, enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati; • corsi organizzati dalla Rete di ambito, dalle Reti di scuole a cui l'istituto aderisce; • interventi formativi dell'istituto, in presenza di tutor esterni o interni (adeguatamente formati), autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto degli obiettivi previsti dal PTOF; • interventi di formazione on-line; • interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto Legislativo 81/2008). Il Piano di Formazione avrà le seguenti finalità e obiettivi: Finalità: v garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto del personale docente e ATA, sostenere l'ampliamento e la diffusione dell'innovazione didattico - metodologica; v favorire il sistema formativo integrato sul territorio mediante la costituzione di reti, partenariati, accordi di programma, protocolli d'intesa; v favorire l'autoaggiornamento, garantire la crescita professionale di tutto il personale, attuare le direttive MIUR in merito ad aggiornamento e formazione, promuovere azioni funzionali allo sviluppo della cultura della sicurezza; v porre in essere iniziative di formazione ed aggiornamento in linea con gli obiettivi prefissi nel Rapporto di Autovalutazione d'Istituto, e tenuto conto delle priorità (con conseguenti obiettivi di processo) individuate nel RAV. Obiettivi: v sviluppare e potenziare in tutte le componenti la padronanza degli strumenti informatici e di specifici software per la didattica e/o per l'organizzazione dei servizi amministrativi; v formare e aggiornare i docenti su aree tematiche di maggiore interesse per una maggiore efficacia dell'azione educativa (BES - DSA - didattica delle discipline - metodologie dei linguaggi espressivi, etc.); v formare tutte le componenti a individuare possibili fonti di rischio e a fronteggiare situazioni di pericolo. Il Piano porrà particolare attenzione alle seguenti Aree: Area Sicurezza Area della metodologia e didattica Area della metodologia e didattica inclusiva Area relazionale e della comunicazione Area delle competenze digitali e nuovi ambienti per apprendimento Area linguistica Area di integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale PERSONALE DOCENTE I corsi potranno essere tenuti anche in modalità in presenza e on-line. Tutte le iniziative e proposte che perverranno dal MIUR, e le iniziative provenienti da altre istituzioni (Università, scuole e reti di scuole, Enti locali, Enti, Federazioni Sportive, Associazioni, etc.), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di valutazione e diffusione tra il personale della scuola. Il piano di formazione e aggiornamento dell'Istituto prevederà (previa autorizzazione) la libera adesione dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati. Il dirigente scolastico potrà curare, altresì, incontri di sviluppo professionale in tema di innovazioni emergenti; i docenti, individualmente o in gruppo, potranno intraprendere iniziative di autoaggiornamento, in coerenza con il RAV, i relativi obiettivi di miglioramento e il Piano di miglioramento dell'Istituto. MODALITA' DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELL' ATTIVITA' CURRICOLARE Le Unità formative saranno documentate attraverso la creazione di un portfolio digitale per ogni docente. Il docente propone e sottopone al vaglio della D.S. ogni anno scolastico il proprio piano di formazione, in relazione all'offerta dell'Istituto e ai propri bisogni, indicando l'eventuale adesione a offerte formative esterne e/o online, purché in linea con gli obiettivi stabiliti dal piano. Per ciascuna unità formativa: • si provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione; • i docenti partecipanti inseriranno nel portfolio digitale eventuali documentazioni e materiali prodotti e riferiranno in merito a innovazioni metodologiche introdotte nella didattica in classe in conseguenza del processo formativo realizzato; • i docenti partecipanti ad attività esterne all'Istituto metteranno a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso. Il presente Piano potrà essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l'Istituto aderisce. Nei casi in cui non sarà possibile consultare l'organo collegiale, è delegata al dirigente scolastico la potestà di autorizzare la partecipazione del personale ad eventuali corsi coerenti con gli obiettivi prefissati e le linee programmatiche del PTOF, organizzati successivamente all'approvazione e integrazione del presente piano. Area Sicurezza Area della metodologia e didattica 2016-2017 Formazione generale Formazione ASPP Formazione RLS Primo soccorso Corso uso defibrillatore Nuove metodologie didattiche ( cooperative learning, flipped classroom, CLIL, didattica laboratoriale) Valutazione alunni Aggiornamento disciplinare: corsi per i dipartimenti Dipartimento di 2017-2018 Formazione generale Formazione ASPP Formazione RLS Primo soccorso Corso uso defibrillatore Aggiornamento disciplinare: corsi per i dipartimenti Nuove metodologie didattiche Valutazione alunni 2018-2019 Formazione generale Formazione ASPP Formazione RLS Primo soccorso Corso uso defibrillatore Aggiornamento disciplinare: corsi per i dipartimenti Nuove metodologie didattiche Valutazione alunni Matematica e Fisica: o Corso di fisica moderna online Roma 3 o Seminari PLS di matematica alla Sapienza o Seminari sulle particelle a Frascati o masterclass Sapienza per docenti o corsi di formazione online Zanichelli o corso on-line Mathup o corsi ministeriali PSDN ( piano nazionale scuola digitale) o Corso inglese scientifico ( in previsione della seconda prova scritta del 2018 con quesiti in inglese) o Formazione ministeriale nuovo esame di Stato Dipartimento di Lettere o GISCEL Lazio o corsi di formazione online Zanichelli o “Per una didattica dell'italiano argomentativo” (prof.Serianni) Accademia dei Lincei o “Per una didattica della letteratura italiana ed europea (Prof. Antonelli e prof.ssa Santini ) Accademia dei Lincei Dipartimento di Lingua e Letteratura Inglese o Digital Teacher Training (Pearson) Dipartimento di Storia e Filosofia o Cartografie del soggetto ( seminario di ricerca-azione ) o Gruppo di ricerca sulla dissertazione Dipartimento di Scienze Motorie e Sportive o La formazione esperienziale in attività motoria come strumento per la crescita della persona o Corso di aggiornamento Pallapugno o Happy hockey Area della Corso per tutti i metodologia e docenti su BES e DSA didattica (4 ore) inclusiva Dislessia Amica Area Tecniche di gestione relazionale e della relazione e di della contenimento dello comunicazione stress: “Seminario di facilitazione alla comunicazione emozionale a scuola” ( prof. Mannella) Area delle Progetto di ricerca competenze sull’utilizzo della rete digitali e nuovi da parte degli ambienti per adolescenti ( prof. apprendiment Luciano di Mele o dell’università Uninettuno) Corso per tutti i docenti su BES e DSA Corso per tutti i docenti su BES e DSA Tecniche di gestione della relazione e di contenimento dello stress Tecniche di gestione della relazione e di contenimento dello stress Progetto di ricerca sull’utilizzo della rete da parte degli adolescenti Progetto di ricerca sull’utilizzo della rete da parte degli adolescenti Area linguistica Corso base di inglese B1 Corso base di inglese B1 e B2 Area di integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale Corso di educazione alla Cittadinanza ( prof. Cimagalli dell’università LUMSA) Corso di educazione alla Cittadinanza Corso base di inglese B1 e B2 Corso avanzato di inglese C1 Corso di educazione alla Cittadinanza PARAGRAFO 8.2: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA 2016-17 2017-18 Sicurezza Formazione generale Formazione ASPP Formazione anticendio e primo soccorso Aggiornamento Formazione accordo Stato Regioni Formazione anticendio e primo soccorso 2018-19 Formazione generale Formazione anticendio e primo soccorso Segreteria Digitale Formazione per tutta la segreteria idem Formazione su nuovi sofware di gestione Utilizzo didattico delle ICT Corso per assistenti tecnici tenuto da esperti (a richiesta) idem idem Percorsi di Ricerca-Azione con valore autoformativo Attività svolte da docenti interni già formati (6h) Formazione linguistica Progetto Erasmus+ KA1 (Corsi CLIL e altro) (partecipazione volontaria) Corsi interni con docenti madrelingua Tecniche di gestione della relazione e di contenimento dello stress emotivo Sperimentazione di un corso per piccoli gruppi (a richiesta) idem idem Formazione su sofware amministrativi ed aggiornamenti relativi idem idem idem SEZIONE N° 9: ALLEGATI All. 1 ATTO D'INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO SCIENTIFICO STATALE “TALETE” Prot. 4166 A4/1 Roma, 3.11.2015 Al Collegio Dei Docenti E P.C. Al Consiglio D’istituto Ai Genitori Agli Alunni Al Personale Ata Atti Albo Oggetto: Atto d’indirizzo del dirigente scolastico per la predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa ex art.1, comma 14, legge n.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto l’art. 3, comma 4, del DPR 275/99, come modificato dall’art. 1, comma 14, della Legge 107/2015, DEFINISCE i seguenti indirizzi generali per le attività della scuola sulla base dei quali il collegio dei docenti elaborerà il Piano dell’Offerta Formativa relativo al triennio 2016/2017 – 2018/2019: L’attività del Liceo scientifico Talete di Roma si sostanzia nel Piano dell’Offerta Formativa che la scuola elabora per il triennio 2016-2019 al fine di indicare, in coerenza con il Rapporto di Autovalutazione e con la Missione d'Istituto elaborati e condivisi dagli Organi Collegiali, le attività, le strategie, le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi generali previsti dalle Indicazioni Nazionali allegate agli Ordinamenti Nazionali dei Licei di cui al DPR 89/2010 e degli obiettivi prioritari fissati dalla Legge 107/2015. Attraverso il suo Piano dell’Offerta Formativa, il Liceo intende garantire l’esercizio del diritto delle studentesse e degli studenti al successo formativo e alla migliore realizzazione di sé, in relazione alle caratteristiche individuali di ognuno, secondo principi di equità e di pari opportunità. Per rispondere a queste finalità il POF della scuola dovrà comprendere: - l'analisi dei bisogni del territorio e la descrizione dell’utenza dell’Istituto; le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati nel rapporto di autovalutazione (RAV) e nel connesso Piano di Miglioramento; la Missione dell'Istituto; le azioni didattiche della scuola a livello curriculare ed extracurriculare; descrizione degli obiettivi formativi generali riferiti al biennio e al triennio ; descrizione degli obiettivi specifici di apprendimento, specificati per le diverse discipline, articolati in conoscenze, abilità e competenze; descrizione dei criteri e delle procedure di valutazione, al fine di assicurare equità ed omogeneità (DPR 122/2010) e raggiungere una uniformità nei valori medi e nella variabilità dei risultati nelle classi e tra le classi (RAV d’Istituto). Insieme agli obiettivi di apprendimento propri del Liceo scientifico, l’attività didattica di tutte le classi dovrà prevedere: - - - la ricerca e la sperimentazione di metodi d'insegnamento innovativi, centrati sull'alunno, sulla motivazione, sulla qualità dell'ambiente di apprendimento e sull'inclusione, quali ad esempio il cooperative learning, la didattica per problemi, la didattica laboratoriale, la metodologia CLIL, l'impiego delle tecnologie multimediali e delle piattaforme di apprendimento; il potenziamento della conoscenza delle lingue straniere e della conoscenza delle culture dei paesi europei, anche attraverso l'attivazione di copresenze con docenti madrelingua, scambi culturali, gemellaggi, progetti europei di formazione, ed in generale di iniziative che sviluppino l'internazionalizzazione dell'istituto; le attivita’ di orientamento universitario e di conoscenza del mondo del lavoro (nel triennio); le attività di alternanza scuola-lavoro (nel triennio); l’educazione ad una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, ispirata ai valori della Costituzione Italiana e delle Carte internazionali dei Diritti, che rafforzi negli studenti il rispetto di se stessi e degli altri, l'assunzione di responsabilità, la conoscenza critica e approfondita della realtà socio-politica contemporanea, il rispetto e la cura dei beni comuni fondamentali quali l'ambiente, il patrimonio artistico-culturale, la qualità morale della società. A livello di Istituto, dovranno inoltre essere previste: - attività per l'orientamento in entrata, per l'accoglienza e il riorientamento; attivita’ di prevenzione, informazione e consulenza su tematiche riguardanti la salute fisica e psichica; attività di formazione degli alunni sulla Sicurezza, e specificamente sul Primo soccorso; attività di formazione del personale docente ed ATA sulla relazione educativa e sulla comunicazione didattica efficace; La programmazione didattica di tutte le classi dovrà prevedere: - criteri di valutazione orientati alla valutazione formativa e all’autovalutazione; - attività di sostegno e percorsi di recupero integrati nell’attività curricolare ed extracurriculare; - piani individualizzati per alunni con Bisogni Educativi speciali, DSA e altri disturbi o ritardi nell’apprendimento; - attivita’ di valorizzazione delle eccellenze; - attività di approfondimento nelle materie d'indirizzo (per gli alunni delle ultime classi); - programmazione di attività extrascolastiche coerenti con la programmazione didattica della classe, che tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e delle richieste esplicitate dagli studenti e dalle famiglie. - attività di approfondimento nelle materie d'indirizzo (per gli alunni delle ultime classi); - programmazione di attività extrascolastiche coerenti con la programmazione didattica della classe, che tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e delle richieste esplicitate dagli studenti e dalle famiglie. Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge : commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari): si terrà conto in particolare delle seguenti priorità: adeguamento di tutte le aule alla Didattica per Ambienti di Apprendimento (DADA),deliberata dagli OO.CC. A partire dall'a.s. 2016-17 con tecnologie informatiche multimediali, attrezzature laboratoriali, mobilio e suppelletili ergonomiche, librerie; rinnovamento del laboratorio linguistico e del laboratorio di informatica; messa a norma ed arricchimento dei laboratori di scienze-chimica e di fisica con nuovi strumenti ed attrezzature; potenziamento delle dotazioni per le Scienze Motorie,con adeguamento di un locale aggiuntivo alla Palestra per attività motorie. per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: v. proposta di organico annuale. per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano; nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente della classe di concorso richiesta per il semiesonero del primo collaboratore del dirigente, se del caso; nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste le figure dei collaboratori del Dirigente, dei coordinatori di classe, delle funzioni strumentali così come deliberate dal Collegio docenti, dei Responsabili dei Laboratori, del Referente per il BES, del responsabile per le prove INVALSI, del Gruppo di lavoro per l'Inclusione, del Nucleo di Autovalutazione; dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, e la corrispondente figura di coordinatore del dipartimento; dovrà essere prevista la costituzione del comitato scientifico di cui ai DPR 8788/10; per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito1: v. proposta di organico annuale. commi 10 e 12 iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso: nel corso del triennio a tutti gli alunni sarà data la possibilitò di frequentare un corso base di primo soccorso; programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti: il Piano delle attivitò formative per i Docenti e per il Personale ATA verrà aggiornato e verificato annualmente e comprenderà di regola le seguenti tematiche: 1)sicurezza; 2)inclusione; 3)innovazione didattica (metodologie, con particolare riferimento al CLIL, ed utilizzo didattico delle tecnologie); 4) gestione delle relazioni e contenimento dello stress 5) apprendimento delle lingue straniere. Per il Personale ATA, corsi specifici sulla normativa amministrativa e sui software di gestione. Le risorse formative saranno individuate all'interno o all'esterno dell'Istituto, sulla base di comprovate competenze; le risorse economiche saranno reperite in base ai finanziamenti dedicati e alla disponibilità da bilancio. commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere): nel Piano sarano indicate le linee di azione per l'attuazione sistematica ed adeguata alle classi di interventi formativi, curriculari ed extracurriculari, relativi alle tematiche in questione; commi 28-29 e 31-32 Il Piano dovrà indicare: l'attivazione di eventuali insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative d’orientamento; Le modalità di valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, le modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri; le modalità di gestione didattica e di valutazione degli alunni che svolgono periodi di studio all'estero; le modalità di individuazione di docenti coordinatori delle predette azioni. commi 33-43 (alternanza scuola-lavoro): L'Istituto individua come ambiti prioritari delle attività di alternanza scuola-lavoro: la ricerca scientifica, con particolare riferimento alle scienze fisiche e naturali e alla medicina; la tutela dell'ambiente; le nuove tecnologie informatiche, con particolare riferimento alla dimensione ingegneristica ed architettonica; la tutela del patrimonio artistico-culturale. commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale): Il Piano indicherà le azioni per l'inserimento attivo dell'Istituto nel Piano Nazionale Scuola Digitale e per lo sviluppo di una didattica laboratoriale integrata nel curriculo e prevista dalla programmazione didattica a livello di Dipartimento. comma 124 (formazione in servizio docenti): Il Piano indicherà le tematiche fondamentali della formazione in servizio dei docenti, da sviluppare in un arco triennale, e la misura oraria minima. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa sarà attuato in stretta sinergia con i servizi generali e amministrativi, per i quali il dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 25 comma 5del D. Lgs. n. 165/2001, fornisce al DSGA le direttive di massima che costituiscono linee di guida, di condotta e diorientamento preventivo sullo svolgimento delle specifiche attività previste dai servizi. Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio Docenti, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Coordinatori di Classe, i Coordinatori dei dipartimenti disciplinari, i Responsabili di Laboratorio, il referente per il Bes e il referente per le Prove Invalsi, i componenti del Nucleo di Autovalutazione e i Responsabili dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del Piano. Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola,reso noto agli altri Organi collegiali competenti e pubblicato sul sito web della scuola. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Alberto Cataneo (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’at. 3 comma 2 del d.lgs. n. 39/1993) _______________________________________________________________________________________________________________________________ All. 2 paragrafo 3. 9 Criteri di Valutazione A) CRITERI DI VALUTAZIONE DURANTE GLI SCRUTINI E CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ANNO SUCCESSIVO Criteri scrutini intermedi I Consigli di Classe, per gli studenti che presentino una o più insufficienze, indicheranno analiticamente le carenze rilevate nella o nelle discipline, al fine di consentire all’alunno di raggiungere entro giugno gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, mediante: lo studio personale (carenze, di norma lievi, che lo studente può colmare autonomamente con un maggior impegno nello studio a casa) il recupero in itinere durante le ore curriculari (carenze gravi, che necessitano di un supporto da parte del docente, attraverso l'indicazione di attività specifiche) la frequenza di appositi interventi di recupero, attuati con corsi pomeridiani per non più di due discipline nelle quali lo studente evidenzia carenze gravi, per le quali occorre un intervento aggiuntivo rispetto al lavoro curriculare. Nei casi a) e b), il docente disporrà autonomamente tempi e modalità delle verifiche, dirette ad appurare il superamento delle carenze riscontrate. Nel caso c), saranno stabiliti dei giorni specifici per le apposite verifiche, al termine dei corsi di recupero pomeridiani. I risultati di tali verifiche saranno comunicati alle famiglie con una lettera informativa. Criteri scrutini finali Sono ammessi all’anno successivo gli studenti c e abbiano riportato la sufficienza in tutte le discipline. Nell’ambito della normativa vigente, il Collegio dei Docenti propone, fatta salva l'autonomia dei Consigli di classe, di adottare negli scrutini finali i seguenti criteri orientativi nelle situazioni problematiche: Per gli studenti che presentino una o più insufficienze, il Consiglio di Classe valuterà la possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto, proprio delle discipline interessate, mediante lo studio personale o la frequenza di appositi corsi di recupero, indicando i moduli del programma in cui lo studente evidenzia gravi carenze. A questo proposito, fanno testo i programmi finali delle singole discipline redatti dai docenti e firmati da almeno due studenti. Il docente dovrà predisporre il programma, riportando i moduli con le relative unità didattiche. Tale valutazione non dovrà concentrarsi esclusivamente sulle insufficienze, ma terrà conto della situazione complessiva e, in particolare, dei seguenti aspetti: Impegno e partecipazione, anche relativamente alle attività di sostegno e recupero Progressi conseguiti rispetto alla situazione iniziale, dopo gli interventi di recupero pomeridiani ed in itinere Acquisizione sostanziale del metodo di studio Livello di acquisizione dei saperi essenziali e delle competenze di base Incidenza di problemi attinenti alla continuità didattica Fattori individuali oggettivamente condizionanti il processo di apprendimento Risultati significativamente positivi in più materie. 73 La presenza di quattro insufficienze, delle quali tre gravi (voto 4), soprattutto in materie di indirizzo, giustifica la non ammissione. La presenza di più insufficienze inferiori al voto 4 giustifica la non ammissione, nel caso di materie di indirizzo. Evitando ogni automatismo, e tenendo sempre conto della specificità delle situazioni, si stabilisce come soglia di attenzione la presenza di tre insufficienze gravi o di una diffusa mediocrità. Il Consiglio di Classe valuterà, caso per caso, l'opportunità di sospendere il giudizio fino al massimo di tre materie, in base alla possibilità c e l’alunno consegua, entro la data stabilita per le verifiche integrative finali, significativi miglioramenti. All'alunno scrutinato con sospensione di giudizio potranno essere assegnati al massimo due corsi di recupero. Integrazione scrutini finali a. I Consigli di Classe valuteranno, alla luce delle verific e integrative, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, la situazione complessiva dell’alunno e le sue possibilità di affrontare l’anno successivo. In particolare, si valuteranno i progressi realizzati rispetto alle insufficienze gravi di partenza, soprattutto se in discipline di indirizzo, ovvero la persistenza di gravi lacune che pregiudichino lo studio successivo. Il persistere di carenze gravi in almeno due materie, con conseguente votazione gravemente insufficiente, può giustificare la non ammissione, soprattutto se in materie d'indirizzo; nella valutazione, si terrà conto altresì delle sufficienze conseguite a giugno con voto di consiglio, su proposte di voto insufficienti. b. La votazione finale dovrà riferirsi non solo alla prova integrativa finale, ma anche ai risultati conseguiti a giugno, fermo restando che il Consiglio di Classe, in caso di risultati particolarmente confortanti nelle prove integrative finali, potrà conferire nella disciplina interessata una votazione non superiore a 7. c. Il credito scolastico viene attribuito, agli alunni del triennio, in base alla media conseguita, applicando la fascia più bassa. Non vengono in ogni caso presi in considerazione altri elementi (frequenza, interesse e partecipazione, attività complementari, crediti formativi). B) CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CHE HANNO SVOLTO PERIODI DI STUDIO ALL’ESTERO Per gli alunni c e fre uentino un periodo di formazione all’estero, il credito scolastico verrà attribuito tenendo conto delle valutazioni riportate nelle discipline presenti nel piano di studi del Liceo di appartenenza e dalla valutazione espressa dal Consiglio di Classe, a seguito del colloquio di riammissione alla classe di provenienza. A tal fine, prima della fruizione del periodo di studi all’estero, si fornirà il programma c iaro e dettagliato dei contenuti minimi per ciascuna materia, indispensabile per un proficuo reinserimento. C) CRITERI E MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO AGLI ALUNNI DEL TRIENNIO L’attribuzione del credito scolastico agli alunni del triennio riveste grande importanza ai fini dell’Esame di Stato. Essa deve rispondere a criteri di equità ed omogeneità, propri in generale del procedimento di valutazione (DPR 122/2010), e deve pertanto risultare del tutto comprensibile e trasparente. Stabilire dei criteri oggettivi di attribuzione del credito inseriti nel POF assicura una valutazione e ua ed omogenea, allo scopo di rendere gli esiti in sede di scrutinio c iari e leggibili all’utenza. Si ricorda che la normativa di riferimento è il D.M. 99/2010, Nota alla tabella A allegata in calce. 74 1. PRINCIPI FONDAMENTALI 1.1 Il credito scolastico è attribuito in base alla media dei voti, comprensiva anche del voto di condotta. 1.2 La media dei voti stabilisce la banda di oscillazione del credito attribuibile, in base alla tabella ministeriale (D.M. 99/2009 - Tabella A): 2. QUANDO SI ATTRIBUISCE LA FASCIA ALTA? 2.1 Di norma, la fascia alta della banda di oscillazione viene attribuita in presenza di una media dallo 0,5 (incluso) in poi. 2.2 La media di 0,5 s’intende conseguita anc e con 0,45 (6,45 = 6,5….). 3 FASCIA ALTA E CREDITI AGGIUNTIVI 3.1 Nei casi in cui la media sia inferiore allo 0,5, il valore più alto della banda di oscillazione può essere attribuito in presenza dei crediti aggiuntivi, che migliorano la media base secondo i criteri (vedi Nota Tabella A) e i misuratori di seguito descritti: L’assiduità viene valutata positivamente (punti 0,1) se le assenze non superano il 10% del monte ore annuale. Le assenze per malattia debitamente documentate non sono considerate. L’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo sono valutati dal Consiglio di classe, con decisioni all’unanimità o a maggioranza, tenuto anc e conto delle valutazioni eventuali in IRC o in Materia Alternativa (punti 0,1- 0,2). Le attività complementari interne all’istituto vengono valutate in base alla effettiva e fattiva partecipazione e vanno opportunamente attestate (punti 0,2 per una attività). Un credito formativo esterno coerente con le finalità dell'indirizzo di studi e debitamente documentato, oppure una seconda attività interna (punti 0.1). Tabella di Riepilogo CRITERI Frequenza (assenze inferiori al 10% del monte ore annuale) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo (tenuto conto anche delle valutazioni di IRC e della Materia Alternativa) Per una attività complementare all’interno dell’Istituto Per una seconda attività complementare interna o per credito formativo esterno (max 1 documentato) Esempi: Quarto anno, media = 7,1 75 MISURATORI 0,1 0,1 (apprezzabile) 0,2 (molto positiva) 0,2 0,1 Ipotesi 1 media 7,1 frequenza 0,1 Interesse e partecipazione 0,2 7,4 = credito 5 (fascia bassa) Ipotesi 2 media 7,1 frequenza 0,1 Interesse e partecipazione 0,2 Attività complementare 0,2 7,6 = credito 6 (fascia alta) Ipotesi 3 media 7,1 frequenza 0,1 Interesse e partecipazione 0,2 Credito formativo attività esterna 0,1 7,5= credito 6 (fascia alta) L’eventuale presenza di crediti aggiuntivi non comporta in nessun caso il superamento della banda di oscillazione individuata dalla media dei voti. Esempio: Quarto anno media 7,9 frequenza 0,1 Interesse e partecipazione 0,2 Attività complementare 0,2 Credito formativo 0,1 8,5 teorico = credito 6 (perché la banda di oscillazione, legata alla media, resta quella tra 5 e 6) 76 3.3 Nel caso di alunni con la media di 9,1 la fascia massima della banda di oscillazione è comunque conseguita se il Consiglio di classe, all'unanimità, riconosce il forte impegno dell'alunno/a (a prescindere dalla presenza di crediti per attività complementari interne o esterne). 4. QUANDO NON SI ATTRIBUISCONO CREDITI AGGIUNTIVI? 4.1 I Crediti aggiuntivi per conseguire la fascia alta non sono attribuiti: a. agli alunni che in sede di scrutinio finale di giugno vengono aiutati dal Consiglio di Classe, con decisione verbalizzata, in una o più materie dove non abbiano conseguito una piena sufficienza, nell'ambito di una valutazione complessiva del rendimento scolastico. b. agli alunni che, in seguito a sospensione di giudizio negli scrutini di giugno, vengano eventualmente promossi nello scrutinio integrativo. In entrambi i casi predetti, ai fini del calcolo del credito scolastico vale solo la media dei voti. 5. CREDITI FORMATIVI ESTERNI 5.1 I crediti formativi esterni devono: essere coerenti con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi fre uentato essere riferiti all’anno scolastico essere debitamente documentati le attestazioni devono essere emesse da Enti accreditati nel settore di riferimento e attestazioni devono pervenire all’Istituto entro il 15 maggio per permettere l’esame da parte degli organi competenti; 5.2 Le attestazioni di credito formativo conseguito al di fuori dell'istituto di appartenenza possono riguardare le seguenti attività: a) attività culturali: le certificazioni devono pervenire da enti culturali riconosciuti cioè enti, associazioni, istituzioni di diritto pubblico. Nel caso delle certificazioni linguistiche, queste devono attestare un livello di competenza linguistica pari o superiore rispetto alla classe di appartenenza; possono essere certificazioni acquisite presso scuole straniere con sede all'estero e/o in Italia, provviste di durata e valutazione delle competenze acquisite. Nel caso di certificazioni musicali, queste devono pervenire da Conservatori per la frequenza a corsi di musica. Nel caso di certificazioni informatiche, queste devono attestare un livello di competenza pari o superiore rispetto alla classe di appartenenza. Nel caso, infine, di concorsi e competizioni in ambito scolastico (p.e. certamina, olimpiadi, etc.) , queste devono essere promossi dal Ministero ovvero inclusi nella Tabella A allegata al DM 27 luglio 2010 e possono essere riconosciuti solo se in presenza di vincita o piazzamento entro il 3° posto ovvero di premio speciale assegnato, menzione d’onore, etc. b) attività educative: sono relative ad attività svolte nell'ambito del volontariato, della cooperazione, della solidarietà e della difesa dell'ambiente e devono pervenire da enti, associazioni, istituzioni riconosciute per impegno sociale e umanitario ovvero che godano della qualifica di ONLUS. Le attività devono essere definite nel dettaglio sia per quanto riguarda la tipologia che la durata. c) attività sportive: riguardano attività agonistiche certificate da enti, società, associazioni, scuole, accademie riconosciute dal CONI; le certificazioni devono indicare il tipo e il livello di attività praticata, la frequenza, la durata degli allenamenti e l'eventuale partecipazione a manifestazioni locali, nazionali e/o internazionali. 77 In caso di dubbio, il Consiglio di classe decide, anche a maggioranza, di considerare o meno il titolo presentato, fornendo sintetica motivazione della propria decisione. ________________________________________________________________________________ All. 3 paragrafo 4.1 OO.CC. Liceo scientifico “Talete” - PTOF 2016-19 Il CONSIGLIO D’ISTITUTO Il Consiglio d’Istituto, organo elettivo rappresentativo di tutte le componenti della comunità scolastica, è costituito da 8 rappresentanti dei docenti, 4 rappresentanti dei genitori, 4 rappresentanti degli studenti. Ha durata triennale e ne fa parte di diritto il Dirigente scolastico. Gli organi afferenti al Consiglio d’Istituto sono il Presidente (eletto tra i rappresentanti dei genitori) e la Giunta Esecutiva. Il C.d.I. assolve funzioni di gestione e indirizzo generale: - definisce le scelte generali di gestione e amministrazione del Liceo; - adotta il POF - approva gli accordi con altre Scuole - adotta il Regolamento Interno d’Istituto per la vigilanza degli alunni - delibera l’ac uisto, la conservazione e il rinnovo delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici - adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali - esprime pareri sulla suddivisione dell’anno scolastico - delibera iniziative riguardanti l’Educazione alla Salute e alla prevenzione delle tossico dipendenze - stabilisce i criteri di funzionamento dei servizi amministrativi - valuta iniziative riservate agli alunni, ad esempio concorsi a premi e borse di studio - esprime pareri sull’uso dell’orario extrascolastico degli edifici e delle attrezzature scolastiche; 78 COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI L’Art. 11 della legge 107 del 13/07/2015 (Comitato per la valutazione dei docenti) Stabilisce che Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è is tu-ito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti. 2. Il comitato a durata di tre anni scolas ci, è presieduto dal Dirigente scolas co ed è cos tuito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; b) un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, scelti dal consiglio di istituto; c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e di- rigenti tecnici. 3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della ualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’is tuzione scolas ca, nonc del successo forma vo e scolas co degli studen ; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione dida ca e metodologica, nonc della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizza vo e didattico e nella formazione del personale. 4. Il comitato esprime altres il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educa vo. A tal ne il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. 5. Il comitato valuta il servizio di cui all’articolo 448 su ric iesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l’interessato e il consiglio di is tuto provvede all’individuazione di un sos tuto. Il comitato esercita altres le competenze per la riabilitazione del personale docente. IL COLLEGIO DOCENTI Il Collegio dei Docenti è l’organo tecnico-professionale che esercita competenza esclusiva in materia didattica. Ne fanno parte i docenti in servizio nella scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Si articola in Dipartimenti, con partizioni interne per specifici compiti. Ha le seguenti mansioni: - elabora il POF - identifica i nominativi tra cui il dirigente sceglie le Figure Strumentali - delibera accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca - delibera orientamenti da suggerire ai Consigli di Classe in materia didattica - formula proposte al Dirigente Scolastico per la composizione delle classi e per l’orario delle lezioni - valuta l’andamento complessivo dell’azione didattica - adotta i libri di testo, sentiti i pareri dei Consigli di Classe - delibera su programmi di sperimentazione metodologico – didattica - promuove iniziative di aggiornamento dei docenti - elegge i propri rappresentanti nel Consiglio d’Istituto e nel Comitato di Valutazione del servizio dei docenti. IL CONSIGLIO DI CLASSE 79 Il Consiglio di classe è formato dai docenti, dai rappresentanti dei genitori e dai rappresentanti degli studenti della classe. Le sue competenze sono le seguenti: formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione esprime parere in ordine alle iniziative di sperimentazione didattica agevola i rapporti fra docenti, genitori e alunni elabora, per la Commissione dell’esame di Stato, il documento relativo all’azione educativa e didattica dell’ultimo anno di corso attribuisce, in sede di scrutinio finale del triennio, il credito scolastico fissa i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo ai crediti formativi delibera sulle domande di trasferimento di alunni da una scuola ad un’altra nel corso dell’anno scolastico valuta e approva iniziative per gli alunni riguardo a proposte da parte di enti e associazioni concede l’iscrizione per la terza volta alla medesima classe in casi particolari esamina i casi di irregolare comportamento degli alunni e delibera le relative sanzioni. Costituiscono il CdC le seguenti figure e componenti: Il segretario di classe Ai sensi dell’art. 5/5 del D.Lgs. n. 297/1994: “Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal Dirigente Scolastico a uno dei docenti del consiglio stesso”. Il segretario del CdC svolge le seguenti funzioni: durante le sedute del CdC registra le informazioni e le dichiarazioni da inserire nel verbale; procede alla stesura del verbale in forma compiuta e definitiva e lo sottopone all'approvazione del coordinatore; Il Coordinatore di classe La funzione di coordinare è propria del Dirigente Scolastico, è quindi una forma di delega delle competenze proprie del Dirigente che può essere da lui conferita a uno dei docenti del CdC. La delega è valida per l’intero anno scolastico. Il coordinatore è il punto di riferimento all’interno della classe ed esercita le seguenti funzioni: • responsabile degli esiti del lavoro del consiglio • facilitatore di rapporti fra i docenti e promotore per l’assunzione di responsabilità in rapporto agli alunni; inoltre: • si informa sulle situazioni a risc io e cerca soluzioni adeguate in collaborazione con il CdC (tutoraggio) • controlla che gli alunni informino i genitori sulle comunicazioni scuola/famiglia • tiene i rapporti con i rappresentanti degli alunni diventando il tramite di uesti con il CdC e la Dirigenza. In rapporto ai colleghi della classe: • controlla il registro di classe (assenze, numero di verifiche, ritardi ecc.) • ritira e controlla le pagelle e le note informative interperiodali In rapporto ai genitori: • informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà • tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe, ne chiede e promuove il contributo in rapporto al consiglio di classe 80 • guida e coordina i consigli di classe • relaziona in merito all’andamento generale della classe • coordina interventi di recupero e valorizzazione delle eccellenze • propone riunioni straordinarie del CdC cura la stesura del Documento del CdC delle classi Quinte per gli Esami di Stato cura la redazione del Pdp in caso di alunni DSA o BES; • coordina la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale (schede personali ecc.) • condivide la visione dell’Istituto c e è espressa nel POF. I Rappresentanti dei genitori I rappresentanti dei genitori, nel numero di due, sono eletti dai genitori o tutori degli alunni che frequentano la classe. La carica è annuale. I Rappresentanti degli studenti I rappresentanti degli studenti sono due e sono eletti tra gli studenti della classe e rimangono in carica per un anno scolastico. ________________________________________________________________________________ All. 4 paragrafo 4.2- 4.6 (DS, Collaboratori del DS, funzioni strumentali, responsabili laboratorio, Referenti BES ed INVALSI, animatore digitale) Liceo scientifico “Talete” - PTOF 2016-19 Allegato 4 DIRIGENTE SCOLASTICO La figura attuale della dirigenza scolastica pu considerarsi come l’insieme di attività mirate alla propulsione ed al coordinamento di un’istituzione scolastica. Con l’introduzione del concetto di autonomia, le funzioni del Dirigente Scolastico si fondano su nuove basi giuridiche, culturali e professionali che trovano espressione nella direzione, gestione ed amministrazione della scuola. La figura del DS si esplica nell’articolata gestione dell’istituzione scolastica e soprattutto nel governo dell’insieme delle strategie ed azioni c e definiscono l’offerta formativa, la sua organizzazione in rapporto alle molteplicità, diversità e complessità dei bisogni e delle necessità dell’utenza scolastica. Tale visione deve essere interrelata al contesto socio-economico del territorio nel quale la scuola è presente. Il DS esercita le proprie funzioni (art. 25 D.Lgs. 165/2001) nel rispetto degli organi collegiali, in particolare: è legale rappresentante dell’Istituzione scolastica cura la gestione unitaria e il funzionamento generale dell’istituzione scolastica, in tutte le sue esplicazioni funzionali, finali, strumentali, organizzative, didattiche, amministrative e contabili a il compito di predisporre gli strumenti attuativi del Piano dell’Offerta Formativa e di attivare i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economic e operanti sul territorio, per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa a l’obbligo di relazionare con il Consiglio d’Istituto in merito alla direzione e al coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa, per garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l’esercizio delle competenze degli organi dell’istituzione scolastica si avvale di docenti da lui individuati a cui delegare compiti specifici. 81 PARAGRAFO 4.3 : I DOCENTI COLLABORATORI DEL DS COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Il DS, nello svolgimento delle proprie funzioni, può scegliere e nominare un docente che esplichi le funzioni vicarie, ovvero che sostituisca il dirigente stesso in caso di impedimento o assenza. L’esercizio della funzione dirigenziale da parte del docente con funzioni vicarie comporta l’assunzione delle funzioni del dirigente scolastico, compresa la presidenza degli organi collegiali. PARAGRAFO 4.4: DOCENTI TITOLARI DI FUNZIONE FUNZIONI STRUMENTALI Le funzioni strumentali sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il POF che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. L’azione dei docenti individuati in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali, quali Funzioni Strumentali, è indirizzata su seguenti aree d’intervento: Responsabile PTOF Responsabile Orientamento in ingresso e in itinere Responsabile Attività di Recupero e Sostegno Responsabile Orientamento in uscita (per le scelte universitarie e professionali) e per l'Alternanza scuola-lavoro a cui si aggiungono le seguenti figure Responsabile sito eb Talete e Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC) Responsabile Educazione alla Salute 4.4 RESPONSABILI DEI LABORATORI Per un corretto e adeguato funzionamento delle strutture laboratori ali sono state individuate le seguenti figure: Responsabile dei laboratori di Informatica Responsabile del laboratorio di Fisica Responsabile del laboratorio di Chimica PARAGRAFO 4.5: DOCENTI REFERENTI REFERENTE BES In base alle Linee Guida allegate alla L.170/2010 e alla successiva Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 il Referente di Istituto ha le seguenti funzioni: fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA; cura la dotazione bibliografica e dei sussidi all’interno dell’Istituto; 82 diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto; fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA; funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio; informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA. REFERENTE INVALSI All’interno dell’Istituto, come da normativa, nel corso del secondo anno scolastico vengono svolte le prove di Valutazione Nazionale. Il referente per l’INVALSI a il compito di coordinare nei tempi e nelle modalità indicate, tutte le attività necessarie alla predisposizione del materiale , correzione delle prove e digitazione dei risultati. 2016-17 2017-18 2018-19 idem idem Informazione agli OO.CC. dei risultati delle prove, avvio di una riflessione collegiale sul significato dei risultati per il lavoro scolastico Gruppo di lavoro per l'analisi dei test Invalsi e per la loro valorizzazione nel lavoro didattico Miglioramento dei risultati ANIMATORE DIGITALE L’azione #28 del Piano Nazionale Scuola Digitale prevede la nomina di un docente ad “animatore digitale” ossia un docente che deve elaborare progetti ed attività per diffondere l’innovazione nella scuola secondo le linee guida del PNSD. Il docente individuato, in base a candidatura, è il prof. PAOLO SIRABELLA che svolgerà i compiti richiesti nell'ambito del PNSD. Secondo il Prot. n° 17791 del 19/11/2015 l'AD riceverà una formazione specifica al fine di “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale”. Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), 83 favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. 84