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PTOF Talete

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“TALETE”
00195 ROMA - Via Camozzi, 2 - Tel. 06/121124305-06 - Distretto 25
RMPS48000T - e mail: [email protected] - www.liceotalete.it C.F. 97021010588
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
P.T.O.F
APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IL 21/12/2015 Delibera n. 282
Triennio 2016-2019
Liceo Scientifico Statale
TALETE
00195 ROMA - Via Camozzi, 2
Tel. 06/121124305-06- Fax 06/67663879 Distretto 25
RMPS48000T - e mail: [email protected]
mail PEC : [email protected]
INDICE
RIFERIMENTI GENERALI
1) CONVENZIONI TERMINOLOGICHE
2) PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI
INTRODUZIONE: DEFINIZIONE E STRUTTURA DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA
SEZIONE N° 1: PIANI DI MIGLIORAMENTO DERIVANTI DALLA SEZIONE N° 5 DEL RAV EX ART. 6 DEL
DPR 80/2013
PARAGRAFO 1.1: IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE INTRODUZIONE
PARAGRAFO 1.2: PRIORITA‘/TRAGUARDI EX SEZIONE 5.1 DEL RAV
PARAGRAFO 1.3: GLI OBIETTIVI DI PROCESSO EX SEZ. 5.2 DEL RAV
PARAGRAFO 1.4: PIANO DI MIGLIORAMENTO
PARAGRAFO 1.5 L'ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (v. allegato 2)
SEZIONE N° 2: LA MISSIONE D’ISTITUTO
SEZIONE N° 3 DIDATTICA - LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE D'ISTITUTO
PARAGRAFO 3.1: RIFERIMENTI GENERALI
PARAGRAFO 3.2: QUADRI ORARI
PARAGRAFO 3.3: IL CURRICOLO D’ISTITUTO
3.3.1 LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ CURRICULARI
3.3.2 OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI E PER MATERIE
PARAGRAFO 3.4: PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PARAGRAFO 3.5: PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2016-17
TABELLA PROGETTI DIPARTIMENTALI
PARAGRAFO 3.5.1 PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
TABELLA PROGETTI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
PARAGRAFO 3.6: EDUCAZIONE ALLA SALUTE - PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE
DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI TUTTE LE DISCRIMINAZIONI – CONTRASTO A FORME
DI BULLISMO E CIBERBULLISMO
A. Educazione alla salute
Prevenzione delle dipendenze
Educazione all’affettività
Prevenzione del disagio
Prevenzione HIV
Sensibilizzazione alla donazione del sangue
Sensibilizzazione al servizio sociale
Sportello di ascolto scuola-salute
B. Pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni
Sviluppi e obiettivi a medio termine dell'Educazione alla salute
CULTURA DELLA SICUREZZA
PARAGRAFO 3.7: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE
DIGITALI
LABORATORI ED ATTREZZATURE
PARAGRAFO 3.8: INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE
PIANO DI INCLUSIONE - Bisogni Educativi Speciali
Area dell’inclusione
Alunni inseriti nella categoria BES
Individuazione degli alunni con Bisogni educativi Speciali
Il PEI e il PDP
Il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI)
PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE
PARAGRAFO 3.9: LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Verifiche e modularità
Tabella di indicatori e la corrispondente scala di numerazione, comune a tutte le discipline.
Criteri di valutazione del comportamento
Tabella di valutazione del comportamento
Valutazione dell’insegnamento della religione cattolica
Piano di sostegno e recupero (o. m. 92/2007)
Attività di recupero
Attività di potenziamento
Obiettivi generali
Finalità
Modalità di svolgimento
Definizione di strategie didattiche, coordinamento e valutazione
Sviluppi triennali delle attività di recupero
Valorizzazione delle eccellenze
Criteri di valutazione
PARAGRAFO 3.10: CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
ORIENTAMENTO
a. Orientamento in ingresso
Progetto orientamento in ingresso e in itinere
Prima Fase accoglienza e orientamento
Seconda Fase orientamento e ri-orientamento
b. Orientamento universitario
Progetto orientamento post-diploma
Attività anno scolastico 2016-17
PARAGRAFO 3.11: I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Patto Educativo di corresponsabilità
SEZIONE N° 4 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL LICEO SCIENTIFICO TATETE
ORGANIGRAMMA 2016-17
PARAGRAFO 4.1: GLI OO.CC. D’ISTITUTO
4.2 IL DS
4.3 : I DOCENTI COLLABORATORI DEL DS PARAGRAFO
4.4: DOCENTI TITOLARI DI FUNZIONE STRUMENTALE
4.5: DOCENTI REFERENTI
4.6: I DOCUMENTI FONDAMENTALI D’ISTITUTO
SEZIONE N° 5 I SERVIZI DI SEGRETERIA
5.1: L’ORGANIGRAMMA DELLA SEGRETERIA
SEZIONE N° 6 IL PERSONALE DELLA SCUOLA
6.1: IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE
Posti comuni, di sostegno e di potenziamento
Utilizzazione dell'organico dell'autonomia in relazione
potenziamento didattico e organizzativo dell'istituto
Piano di lavoro docenti su aree potenziamento 2016/17
Piano attività aree di potenziamento a.s. 2016-17
6.2: IL FABBISOGNO DEL PERSONALE ATA
alle
attività
SEZIONE N° 7: IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI
Piano di previsione progetto dada
Piano di previsione del laboratorio di fisica
Piano di previsione del laboratorio di scienze
Piano di previsione del laboratorio linguistico
Piano di previsione del laboratorio di informatica
Piano di previsione dei locali e delle attrezzature per scienze motorie
SEZIONE N° 8: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
PARAGRAFO 8.1: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
PARAGRAFO 8.2: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA.
SEZIONE N° 9: ALLEGATI
 All. 1 Piano di Miglioramento
 All. 2 ATTO D'INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prot. 4166 A4/1 del 3.11.2015
 All. 3 : gli OO.CC.
 All. 4: DS, Collaboratori del DS, Funzioni strumentali, Responsabili laboratorio, Referenti BES
ed Invalsi, Animatore digitale
di
PREMESSA
CONVENZIONI TERMINOLOGICHE
1)
Ai fini del presente documento si intende:

per “legge” la legge n° 107 del 13/7/2015; della predetta legge si riportano esclusivamente
i numeri progressivi dei commi senza specificazione dell’appartenenza all’art. 1;
 per “decreto” il DPR 275/1999 come modificato dal comma 14 della legge;
 per “indirizzi” gli indirizzi per le attività della scuola e per “scelte” le scelte di gestione e di
amministrazione, di cui al comma 4 dell’art. 3 del decreto;
 per PTOF il piano triennale dell’offerta formativa ex art. 3 del decreto;
 per “DPR 80” il DPR n° 80 del 28/3/2013 (autovalutazione e valutazione del sistema istruzione);
 per RAV il rapporto di autovalutazione ex art. 6, comma 1 lett. a/2 del DPR 80;
 per TU il testo unico ex D.L.vo 297/1994;
 per “istituto” il Liceo Scientifico Statale Talete di Roma;
 per OF l’offerta formativa d’istituto;
 per DS il dirigente scolastico;
 per DSGA il direttore dei servizi generali e amministrativi;
 per “AA” il personale assistente amministrativo;
 per “CS” il personale collaboratore scolastico
 per "AT" il personale assistente tecnico
2) PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI Il documento è elaborato in conformità con le seguenti
disposizioni normative:
commi 2, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 57, 124 della legge del 13 luglio 2015 n. 107
art. 3 –Piano dell’offerta formativa- del decreto del Presidente della Repubblica del 03-08-1999 n.275
Regolamento recante norme in materia di autonomia di istituzioni scolastiche ai sensi dell'art. 21
della legge 15 marzo 1997, n. 59
art. 6 -Procedimento di valutazione- del decreto del Presidente della Repubblica del 28-03-2013 n.80
(RAV)
testo unico delle disposizioni in materia di istruzione D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore;
vigente CCNL comparto scuola
INTRODUZIONE
DEFINIZIONE E STRUTTURA DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa, in coerenza con gli obie vi generali di istruzione, forma vi
ed educa vi del Sistema Nazionale di istruzione, comprende e riconosce le diverse opzioni
metodologic e, anc e di gruppi minoritari, valorizza le corrisponden professionalità e indica gli
insegnamenti e le discipline tali da coprire sia il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno
dell’organico dell’autonomia, sia il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa.
Il Piano, pubblicato nel Portale unico, consente una valutazione comparativa dell'Istituto da
parte degli studenti e delle famiglie, attraverso la piena trasparenza e pubblicità, e le eventuali
revisioni.
Il Piano prende le mosse dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) e dal conseguente Piano di
Miglioramento, e si modella sulla base dell'Atto di Indirizzo del Dirigente scolastico.
Esso descrive le modalità con le quali il Liceo Talete intende svolgere i suoi compiti
istituzionali, rapportati al territorio e al contesto storico, in una prospettiva di costante
miglioramento, commisurata ai traguardi e agli obbiettivi stabiliti, nel corso del triennio 2016-2019.
Attraverso il Piano triennale, è resa possibile l'individuazione da parte del dirigente scolastico
del personale da assegnare ai posti dell’organico dell’autonomia.
Il Piano Triennale contiene, in una prospettiva dinamica ed autocorrettiva, i seguenti punti:
 La Missione dell'Istituto;
 Il curriculo d'Istituto;
 La progettualità;
 La descrizione del fabbisogno in termini umani (organico) e di risorse strumentali;
 L'Alternanza scuola-Lavoro;
 Il piano d'Inclusione;
 L’a uazione dei princ pi di pari opportunità promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la
prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni;
 l'eventuale adozione degli insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell’ultimo anno,
anche utilizzando la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità. Tali insegnamenti, attivati
nell’ambito dei posti di organico dell’autonomia saranno assegnati sulla base dello stesso
piano triennale dell’offerta formativa;
 l'individuazione, nel percorso e nel curriculum dello studente (del uale sarà tenuto conto
nello svolgimento dei collo ui dell'esame di Stato), di un pro lo associato a un’iden tà
digitale utile a raccogliere tutti i dati ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del
lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze ac uisite, alle eventuali scelte degli
insegnamen opzionali, alle esperienze forma ve anc e in alternanza scuola-lavoro e alle
a vità culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito
extrascolastico;
 le a vità e i proge di orientamento scolas co nonc di accesso al lavoro sviluppa con
modalità idonee a sostenere anc e le eventuali di coltà e problema c e proprie degli
studenti di origine straniera;
 le modalità per incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli
studenti, in particolare attraverso i percorsi di alternanza scuola-lavoro per una durata
complessiva, di almeno 200 ore nel triennio, a partire dalle classi terze
 lo svolgimento di a vità di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro;
 la partecipazione al Piano nazionale per la scuola digitale con i seguenti obiettivi:
a)
realizzazione di a vità volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studen ,
anc e a raverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e
imprese;
b)
potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la
formazione e i processi di innovazione;
c)
adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la
trasparenza e la condivisione di dati, scambio di informazioni tra studenti e tra istituzioni
scolastic e ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca;
d)
innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento,
l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli
studenti;
e)
valorizzazione delle migliori esperienze scolastiche attraverso la promozione di una
rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
f)
de nizione dei criteri e delle nalità per l’adozione di tes dida ci in formato digitale
e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti
autonomamente dagli istituti scolastici.
g)
individuazione, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, docen cui a dare il
coordinamento delle a vità del piano. Ai docen pu essere a ancato un insegnante
tecnico-pratico.
Contesto socio-culturale
Rapporto di Autovalutazione
Traguardi e Obiettivi di processo
Piano di Miglioramento
Atto d'Indirizzo del Dirigente scolastico




Missione d'Istituto
Didattica: Curricolo d'Istituto, Progettualità
Organizzazione
Descrizione del fabbisogno di risorse materiali
ed umane
 Piano di Formazione docenti ed ATA
 Autovalutazione
SEZIONE N° 1: PIAN0 DI MIGLIORAMENTO DERIVANTE DALLA SEZIONE N° 5 DEL RAV EX ART. 6 DEL
DPR 80/2013
PARAGRAFO 1.1: IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE
Paragrafo 1.2: IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE DEL LICEO SCIENTIFICO STATALE TALETE
L’Istituto è situato nel I Municipio, più precisamente nel Quartiere della Vittoria, tra il
uartiere Prati e il uartiere Trionfale. Un’area estesa, il cui perimetro pu essere tracciato da Ponte
Milvio, sulla riva destra del Tevere, procedendo fino a ponte Giacomo Matteotti, seguendo poi Viale
delle Milizie, verso via Trionfale, per congiungersi con via della Camilluccia e chiudersi, quindi, da
Piazza dei Giuochi Delfici, lungo la Via Cassia fino al Piazzale di Ponte Milvio.
Il territorio è caratterizzato da un’alta densità abitativa, con una percentuale crescente di
cittadini di origine straniera.
Le attività economiche prevalenti riguardano il settore terziario, con la determinante e forte
presenza della Città Giudiziaria e di numerosi studi professionali. Molto ricca è la rete di servizi sociali
e commerciali. Il contesto artistico e culturale è di assoluto rilievo, basti citare il polo museale del
Vaticano ma anche strutture modernissime quali il MAXXI. Da segnalare infine la presenza
d’importanti strutture sportive, tra cui quella del Foro Italico. Gli studenti del “Talete” provengono
prevalentemente dai quartieri Prati, della Vittoria e Trionfale ma, grazie agli ottimi collegamenti
anche, in misura notevole, dalle zone limitrofe quali Balduina, Camilluccia, Monte Mario, Aurelio,
Boccea e Cornelia.
Attualmente, l'Istituto è radicato nel territorio attraverso la partecipazione alle riunioni e alle
iniziative promosse dal Municipio I e dalla ASL RmE, e dall'adesione attiva alla Rete di scuole del I
Municipio. Inoltre, è sede di corsi UPTER e ospita tutti i pomeriggi una Polisportiva. Alcune attività
pomeridiane della scuola sono aperte agli esterni.
POSSIBILI SVILUPPI NEL TRIENNIO:
2016-17
Municipio I di Roma Apertura pomeridiana /
Capitale
estiva
Partecipazione
ad
iniziative (es. Concerti
delle scuole, tavoli di
conferenze)
Protocolli d'Intesa
Città Metropolitana di Accordo
per
un
Roma Capitale
Programma triennale di
manutenzione edilizia
Lavori
per
2017-18
idem
2018-19
idem
Attuazione
del Messa
a
norma
Programma triennale dell'edificio
sotto
il
di
manutenzione profilo della sicurezza
edilizia
la Ottenimento
della
ASL
Rete scuole
Alternanza S-L
Altro
Certificazione
antincendio
Protocolli e convenzioni
per :
Supporto all'Ed. alla
salute
Supporto per i casi di
DSA
Medico competente
Iniziative progettuali di
rete
Curricolo verticale
Convenzioni
con
Soggetti
(Istituzioni,
aziende, associazioni,
ecc.)
presenti
nel
territorio
Sviluppo di iniziative
autonome
(impresa
simulata, ecc.)
Sviluppo di iniziative
didattiche e culturali
aperte al territorio
certificazione
antincendio
idem
Realizzazione
di
un
sistema integrato ScuolaASL per la prevenzione e
per il benessere psicofisico degli studenti e dei
lavoratori
Gestione in Rete
dell'offerta formativa
territoriale
idem
Realizzazione
di
un
sistema di alternanza
scuola-lavoro
organicamente connesso
al teritorio
Idem
Rafforzamento
dell'identità dell'Istituto
come soggetto formatore
aperto al territorio
PARAGRAFO 1.2: PRIORITA‘/TRAGUARDI EX SEZIONE 5.1 DEL RAV
I traguardi individuati si concentrano sulla priorità relativa agli esiti:
1. Raggiungimento di una uniformità nei valori medi e nella variabilità dei risultati nelle classi e
tra le classi (standardizzazione)
2. Riduzione del numero di sospensioni del giudizio per le materie di indirizzo.
La motivazione sottesa all'individuazione dei predetti traguardi è che essi promuovono la
realizzazione di pratiche educative e didattiche efficaci, innovative e incentrate sull'inclusività.
favorendo il confronto tra i docenti e la riflessione sulla missione dell'Istituto.
PARAGRAFO 1.3: GLI OBIETTIVI DI PROCESSO EX SEZ. 5.2 DEL RAV
La scuola ritiene di poter raggiungere le priorità/traguardi individuate attraverso i seguenti processi:
1. ridefinizione del curricolo d'Istituto al fine di stimolare una maggiore condivisione del
percorso
formativo per tutte le componenti coinvolte;
2. definizione di un codice condiviso di valutazione, per ridurre la variabilità degli esiti nelle e tra
le classi;
3. progetto DADA, che promuove, anche attraverso il potenziamento delle attrezzature,
l’adozione di modelli didattici c e favoriscono i processi di insegnamento-apprendimento
attivo e dinamico in cui gli studenti possano divenire attori principali e motivati nella
costruzione dei loro saperi;
4. protocollo di individuazione dei BES e valorizzazione delle eccellenze per favorire la
personalizzazione dell'apprendimento;
5. potenziamento della funzione di orientamento dell'Istituto, sviluppando la continuità con le
scuole medie (orientamento in entrata) e attuando l'Alternanza scuola-lavoro;
6. rafforzamento dell' azione strategica del progetto formativo complessivo, attraverso una
maggiore coerenza tra missione e impegno finanziario;
7. valorizzazione delle risorse umane, attraverso un piano organico di formazione per docenti e
ATA, finalizzato in primis all'acquisizione di nuove strategie e metodologie didattiche, ed
attraverso una revisione di incarichi e compiti più efficiente ed efficace;
8. rapporto con il territorio (protocolli e convenzioni, comunicazione scuola-famiglia) per
rafforzare un'efficace rete di scambi e di arricchimento del percorso formativo.
PARAGRAFO 1.4 : Il PIANO DI MIGLIORAMENTO (sintesi: v. allegato)
Curricolo, progettazione e valutazione
1. Ridefinizione del curricolo d'Istituto.
2. Definizione di un codice condiviso di valutazione.
Azioni
 Confronto nei Dipartimenti per meglio definire nuclei fondanti, obiettivi formativi e profilo
atteso, con particolare attenzione alle competenze; intese su modalità di verifica, misurazione
e valutazione;
 Definire le competenze trasversali (metacognitive, di cittadinanza e di orientamento) e delle
relative modalità di valutazione;
 Individuare eventuali arricchimenti opzionali del curricolo, valorizzando l'organico potenziato
 Sperimentare forme diverse dal corso di recupero, in particolare azioni di sostegno preventive
per gruppi ristretti/ sportello didattico a richiesta.
 Definizione condivisa delle attività di recupero in itinere
Ambiente di apprendimento
1. Riorganizzazione di tempi e spazi dell'apprendimento applicando il Progetto DADA (Didattica
per ambienti di apprendimento)
2. Programma di investimento su tecnologie e strutture.
Azioni
 Pianificare il progetto Dada all'interno della Commissione preposta
 Individuare modalità di monitoraggio e di rilevazione dei risultati.
 Coinvolgere studenti e famiglie nell'attuazione del Progetto DADA.
 Costruire forme avanzate di condivisione e archiviazione di strumenti didattici (piattaforme
informatiche).
Inclusione e differenziazione
1. Protocolli di individuazione dei BES.
2. Valorizzazione delle eccellenze.
Azioni
 Rinnovare le pratiche didattiche e utilizzare maggiormente i sussidi informatici per i casi di BES
 Definire, nell'ambito del GLI, un Protocollo di individuazione e gestione degli alunni con BES
 Coordinare organicamente le iniziative esistenti per la valorizzazione delle eccellenze
Continuità e orientamento
1. Progetti di continuità con le scuole medie.
2. Attuazione dell'Alternanza scuola lavoro.
Azioni
 Intraprendere attività educative rivolte agli studenti delle scuole medie con insegnanti del
liceo.
 Attuare percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni.
 organizzare incontri con i docenti della scuola secondaria di primo grado per uno scambio di
informazioni sulla formazione delle classi e per definire le competenze in uscita e in entrata.
 attività di orientamento alle realtà produttive e professionali
 coinvolgere maggiormente i docenti nelle attività di orientamento, come parte integrante del
lavoro curriculare.
 verificare la possibilità di ottenere dati sull'andamento universitario e sull'inserimento
lavorativo a distanza di anni dal diploma
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
1. Definizione e comunicazione della missione.
2. Razionalizzazione dell'impegno finanziario sul piano dell'offerta formativa.
Azioni
 Definire in modo chiaro la mission e le priorità;
 Coinvolgere gli studenti e le famiglie su priorità ed obiettivi della scuola.
 Condividere maggiormente le risultanze dei monitoraggi e delle valutazioni con le varie
componenti della scuola, stimolando la riflessione ed il contributo di tutti come premessa
delle prossime azioni;
 Realizzare una rassegna esaustiva dei processi, con le relative procedure di monitoraggio e di
controllo.
 Rapportare le risorse finanziarie disponibili alle priorità emerse dal RAV e alle azioni previste
dal Piano di miglioramento
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
1. Piano di formazione del personale docente ed ATA.
2. Revisione organizzativa di incarichi e compiti.
Azioni
 Individuare una figura/un organismo che raccolga sistematicamente i bisogni formativi del
personale docente ed ATA e misuri la ricaduta e l'efficacia delle azioni formative.
 Avviare e realizzare in modo ricorrente e sistematico la raccolta delle esigenze formative dei
docenti e del personale ATA,
 Realizzare una raccolta delle competenze del personale ed una relativa banca dati aggiornata.
 Orientare il Piano di formazione sulle priorità strategiche, individuando una tematica centrale
che dia organicità.
 Introdurre un sistema per rilevare la disponibilità del personale a ricoprire incarichi di
responsabilità
 Rivedere l'organigramma degli incarichi e i compiti relativi alle figure individuate, meglio
precisando compiti e responsabilità, tenendo presenti priorità e obiettivi di processo.
 Incrementare l'autonomia dei processi decisionali, definire più precisamente le procedure
decisionali
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
1. Protocolli e Convenzioni.
2. Sviluppo della Comunicazione scuola-famiglia
Azioni
 Incrementare la qualità del contributo alla Rete scolastica territoriale
 Valorizzare collaborazioni esistenti con Soggetti pubblici e privati e svilupparne di nuove
 Migliorare il rapporto di interazione con le famiglie attraverso forme avanzate di
comunicazione, supportate dalle tecnologie
 Coinvolgere le famiglie nella progettualità
 Valorizzare, nell'alternanza scuola-lavoro, il rapporto con il territorio
1
Obiettivo
Risultati attesi
1) Definizione di un
codice condiviso di
valutazione
1) Uniformità di giudizio tra
classi parallele
2) Omogeneità di
valutazione tra le sezioni
3) Tempistica didattica in
ambito dipartimentale
4 )Condivisione delle finalità
della Prove Nazionali
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
1) Griglia di valutazione
per la produzione scritta
e orale
1) Monitoraggio a
fine trimestre e
pentamestre
2) Prove comuni
dipartimentali e nazionali
2) Risultati delle
prove comuni
3) Programmazioni
modulari in ambito
dipartimentale
3) Risultati della
prove nazionali
4) Incontri
dipartimentali
2
2) Competenze chiave
di cittadinanza
1)Imparare ad imparare
1)organizzare il proprio
apprendimento
2)Progettare
3)Comunicare
4)Collaborare e partecipare
5)Agire in modo autonomo
e responsabile
6)Risolvere problemi
2)realizzare progetti
riguardanti lo sviluppo
delle proprie attività di
studio e di lavoro
Maggiore
partecipazione alla
vita e alle iniziative in
ambiente curricolare
ed extracurricolare
3)interagire in gruppo,
comprendendo i diversi
punti di vista
7)Individuare collegamenti
e relazioni
8)Acquisire ed interpretare
l’informazione:
3
3a) Definizione e
comunicazione della
missione
1)sviluppare competenze
analitiche ed interpretative
1)rispetto della struttura
e dei beni scolastici
2)interagire con il mondo
contemporaneo,
2)partecipare alle
iniziative per l'ambiente
e il sociale
3)cura per i beni comuni,
primi tra tutti l'ambiente
3b) Ridefinizione del
curricolo d'Istituto
3)scelte universitarie n.certificazioni
linguistiche
1)questionari 2) n.
partecipanti attività
sociale e per
l'ambiente
3)monitoraggio beni
scolastici 4)n.alunni
con certificazioni
linguistica 5)n.alunni
che frequentano
corsi di lingua a
scuola
1)dimensione
internazionale della
conoscenza
1)monitoraggio del
numero degli studenti
trasferiti
1)riduzione della
dispersione
2)aumento della
motivazione allo studio
2)numero degli studenti
promossi a giugno
2) analisi dei risultati
a fine anno
scolastico
2)valorizzazione di percorsi
formativi individualizzati
3)potenziamento
dell'inclusione scolastica
3)numero degli iscritti al I
anno
4)maggiore flessibilità
4
3c) Valorizzazione
delle eccellenze
1) incrementare la
motivazione degli studenti
1)partecipazione alle
gare -partecipazioni
attività varie
1)risultati fine anno
scolastico 2)numero
partecipanti attività
4) Riorganizzazione di
tempi e spazi
dell'apprendimento
applicando il Progetto
DADA (Didattica per
ambienti di
apprendimento)
1)Attivazione della didattica
laboratoriale per la maggior
parte delle discipline.
1) Durata dei tempi di
attenzione.
1) Misurazione ogni
fine periodo del
tempo di attenzione,
durante le attività
didattiche.
2)Aumento dei tempi di
concentrazione degli
studenti.
3)Condivisione degli spazi
per una più efficace
comunicazione tra docenti
della stessa area
disciplinare.
5
5) Protocolli di
individuazione dei
BES.
1)Rilevazione di tutti gli
alunni con BES attraverso
un protocollo condiviso
2) Contenuto di
valutazione
3) Strategie e obiettivi
condivisi tra docenti
della stessa area
disciplinari
2) Numero delle
valutazioni per
periodo.
3) Momenti di
confronto e
condivisioni
dipartimentali
piena partecipazione al
normale contesto di
apprendimento
risultati intermedi e
finali
1)Diminuzione abbandoni
1)Risultati test ingresso
2)Aumento del numero dei
promossi
2)Esiti prove scritte e
orali in matematica,
lingua straniera, disegno
e storia dell'arte
1) Valutazione del
numero degli
abbandoni durante
l'anno scolastico
2)definizione degli
interventi didattico-educativi
3)individuazione delle
opportune strategie
4)successo formativo BES
6
6a) Progetti di
continuità con le scuole
medie.
2) Valutazione del
numero dei promossi
1)utilizzare procedure
2) applicare il metodo di
1)scheda di
rilevazione dei dati
6b)Attuazione
dell'Alternanza scuolalavoro
7
7a) Programma di
investimento su
tecnologie e strutture
1)valenza attività orientativa
2)privilegiare e capitalizzare
i saperi di base
studio acquisito con
flessibilità 3)competenza
comunicativa nell'uso
della madrelingua e di
una lingua straniera
4)padronanza del lessico
specifico 5)saper
approfondire 6)saper
lavorare in gruppo -
da parte dei tutor
interni ed esterni, in
base ai contenuti
della singola attività
2)ricaduta didattica
nelle singole
discipline
1) Spazi in cloud
2)Potenziamento sito, rete
telematica e dotazioni
d'aula 3)Strumenti didattica
a distanza
1)Miglioramento flussi
informazione
2)Condivisione
documenti 3)Verifiche
online
1)Misura dei flussi di
dati 2)Questionari di
autovalutazione
1)condivisione dei criteri
della valutazione
2)condivisione di
metodologie 3)condivisione
di materiali, attraverso una
"banca didattica"
1)uniformità della
valutazione
1)risultati di fine anno
scolastico
1)Snellimento delle
procedure di
comunicazione scuolafamiglia attraverso l'uso del
Registro Elettronico
2)Condivisione delle
"Regole della
scuola"(vademecum per
studenti e famiglie)
3)Maggiore partecipazione
della componente genitori
1)Obiettivi formativi
condivisi 2)percentuale
genitori votanti alle
elezioni dei
rappresentanti agli
OO.CC.
1)Colloqui docentigenitori -Colloquio
vice-preside-genitori
-2)Colloqui di classe
aperti - Consiglio
d'Istituto
3)modificare il metodo di
apprendimento
4)recuperare la
consapevolezza di sè
5)scegliere
consapevolmente il proprio
futuro professionale
7b) Razionalizzazione
dell'impegno finanziario
sul piano dell'offerta
formativa
7c) Revisione
organizzativa di
incarichi e compiti
7d) Piano di
formazione del
personale docente ed
ATA.
8
8) Sviluppo della
Comunicazione scuola
famiglia.
3)Elementi di criticità e/o
di condivisione riportati
in Consiglio d'Istituto
dalla componente
ai consigli di classe
genitori
La progettualità indicata nel Piano dell’Offerta Formativa Triennale sarà intesa come un Piano
complessivamente organico ed equilibrato, in coerenza con i traguardi e gli obiettivi del RAV, con il
Piano di Miglioramento, con l’identità dell’Istituto e con le finalità formative considerate
fondamentali, a cui faranno riferimento le scelte dipartimentali, espresse attraverso un’idea/tema
progettuale generale comune, elaborata negli Organi Collegiali.
E' sottinteso c e lo sviluppo e l’aggiornamento della progettazione seguirà il tracciato della
missione dell'Istituto.
PARAGRAFO 1.5 . L'ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (v. allegato 2)
SEZIONE N° 2: LA MISSIONE D’ISTITUTO
La missione del Liceo Talete, coerente con la sua storia di Liceo scientifico tradizionale al passo con i
tempi, è di realizzare un progetto formativo centrato sul metodo scientifico, inteso come razionalità
critica che si avvale di modelli teorici astratti, procedimenti logici rigorosi, linguaggi formali e
indagini sperimentali, umanisticamente orientato ai valori della persona e del riconoscimento
dell'Altro.
Tale progetto mira a sviluppare, nelle studentesse e negli studenti, le competenze analitiche
ed interpretative per comprendere la complessità del mondo contemporaneo e per interagire con
essa, ispirandosi ai valori condivisi della cittadinanza attiva e della cura per i beni comuni, primi tra
tutti l'ambiente, il patrimonio culturale, la qualità morale della società.
La dimensione in cui il progetto del Liceo Talete vuole operare, prescindendo da frontiere e
confini ormai obsoleti, è necessariamente internazionale, ossia aperta al dialogo con altri popoli e
culture, in uno spirito di pace e reciproca conoscenza, pur nella consapevolezza di appartenere
storicamente ai valori di cittadinanza europei.
La missione così intesa intende superare l'antiquata contrapposizione tra discipline
scientifiche ed umanistiche, ed in generale la sterile suddivisione del sapere in discipline
autosufficienti, a favore di una concezione della scientificità come cultura, intesa a preservare ed
arricchire i mondi vitali delle persone; non mero strumento di razionalizzazione tecnica, bensì
produttrice di senso e di significato per la comunità umana.
Pertanto, la missione dell'Istituto comporta:
1. l'unitarietà e trasversalità del curricolo, al di là della compartimentazione tradizionale tra le
varie discipline;
2. un forte richiamo al possesso delle competenze scientifiche come chiavi di lettura ineludibili
del mondo contemporaneo;
3. l'insistenza sul rapporto tra scienza e valori, ed in particolare sul tema della cittadinanza
attiva come applicazione delle competenze scientifico-critiche a fini ricchi di senso per la
comunità sociale;
4. l'attenzione all'ambiente, inteso come habitat da rispettare, tutelare, sviluppare, a partire dal
territorio di appartenenza;
5. l'attenzione al patrimonio culturale, in tutte le sue dimensioni - artistiche, linguistiche,
letterarie;
6. l'attenzione alla qualità morale della comunità, come impegno e responsabilità di ognuno;
7. lo sviluppo di una dimensione internazionale della conoscenza, attraverso l'apprendimento
delle lingue, l'incontro con le altre culture, lo scambio di esperienze e conoscenze con i
giovani di tutte le nazioni.
SEZIONE N° 3 DIDATTICA - LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE D'ISTITUTO
PARAGRAFO 3.1: RIFERIMENTI GENERALI
Facendo riferimento alla normativa vigente (“Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico dei licei” link il Liceo Talete fa proprie le seguenti indicazioni ministeriali: “Il percorso del
liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica.
Favorisce l’ac uisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle
scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a
maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e
per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi,
delle tecniche e delle metodologie relative, anc e attraverso la pratica laboratoriale”.
La formazione liceale mira a sostenere il processo di autorientamento dello studente, affinché
maturi capacità critic e ed assuma comportamenti ispirati all’etica della responsabilità, attraverso
l’ac uisizione di un solido metodo di studio nonc di conoscenze, abilità e competenze significative,
caratterizzanti l’indirizzo scientifico.
In tal modo si motivano i giovani non solo ad acquisire competenze scientifiche ed umanistiche
fondamentali, utili per l’accesso a tutte le facoltà universitarie e necessarie per una efficace realizzazione
nel mondo del lavoro, ma si forniscono loro anche una serie di strumenti validi a saper fare, a saper
pensare e a saper progettare il proprio futuro.
Ciò consente loro di maturare la necessaria flessibilità e competitività, per un inserimento attivo e
critico in una società contemporanea che diventa sempre più dinamica, complessa e globale.
PARAGRAFO 3.2:
QUADRI ORARI
ORARIO ANNUALE
MATERIE
RELIGIONE
ITALIANO
LATINO
STORIA/GEOGRAFIA
STORIA
FILOSOFIA
LINGUA STRANIERA
DISEGNO E STORIA
DELL’ARTE
I
1
4
3
3
3
2
II
1
4
3
3
3
2
III
1
4
3
IV
1
4
3
V
1
4
3
2
3
3
2
2
3
3
2
2
3
3
2
MATEMATICA
FISICA
SCIENZE
EDUCAZIONE FISICA
TOTALE
5
2
2
2
27
5
2
2
2
27
4
3
3
2
30
4
3
3
2
30
4
3
3
2
30
con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
QUADRO ORARIO SETTIMANALE SUDDIVISO PER MATERIE
MATERIE
I
II
RELIGIONE
1
1
ITALIANO
4
4
LATINO
3
3
STORIA/GEOGRAFIA
3
3
STORIA
FILOSOFIA
LINGUA STRANIERA
3
3
DISEGNO
E
STORIA 2
2
DELL’ARTE
MATEMATICA
5
5
FISICA
2
2
SCIENZE
2
2
EDUCAZIONE FISICA
2
2
TOTALE
27
27
III
1
4
3
IV
1
4
3
V
1
4
3
2
3
3
2
2
3
3
2
2
3
3
2
4
3
3
2
30
4
3
3
2
30
4
3
3
2
30
PARAGRAFO 3.3: IL CURRICOLO D’ISTITUTO
Al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa
con at vità d’insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di
coordinamento si individuano i seguenti obiettivi curriculari generali:



valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche, con
particolare attenzione all'acquisizione del metodo scientifico nelle sue varie applicazioni;
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguis c e, con par colare riferimento
all’italiano nonc alla lingua inglese e, in prospettiva, ad altre lingue dell’Unione europea,
anc e mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispe o delle di erenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonc della solidarietà e della cura













dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle
conoscenze in mate- ria giuridica ed economico- nanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;
sviluppo di comportamen responsabili ispira alla conoscenza e al rispe o della legalità,
della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
potenziamento delle competenze nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecnic e e nei media
di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei
musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e
attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studen pra can a vità spor va agonis ca;
sviluppo delle competenze digitali degli studen , con par colare riguardo al pensiero
computazionale, all’u lizzo cri co e consapevole dei social net ork e dei media nonc alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle a vità di laboratorio;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico;
potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di
settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni
adottati;
valorizzazione della scuola intesa come comunità a va, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese;
alternanza scuola-lavoro per 200 ore durante il triennio;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti;
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli studenti;
attivazione di corsi e laboratori per studen di ci adinanza o di lingua non italiana, da
organizzare anc e in collaborazione con gli en locali e il terzo se ore, con l’apporto delle
comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
attività di orientamento programmate e sistematiche, relative all'università ed al mondo del
lavoro, che sviluppino competenze di autorientamento.
3.3.1 LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ CURRICULARI
Per programmazione delle attività curriculari s’intende il complesso unitario delle attività di
programmazione ai vari livelli degli organi gestionali dell’attività didattica all’interno dell’istituzione
scolastica, ovvero:
 programmazione disciplinare di Dipartimento con individuazione dei nuclei fondanti e
delle conoscenze, abilità e competenze
 programmazione collegiale dei Consigli di classe;
 programmazione dei singoli docenti (modulare)
 simulazione prove d'esame ( classi 5e ).
3.3.2 OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI E PER MATERIE
Obiettivi generali trasversali:
 applicare in contesti diversi da quelli abituali le conoscenze, abilità, competenze acquisite.
 prendere decisioni in situazioni operative, reali o simulate.
 lavorare in gruppo
 saper porre e risolvere problemi
 apprendere ad apprendere
 comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi, per dare significato alle proprie
esperienze e anche difendersi da messaggi a volte truccati in termini di verità e di valore.
BIENNIO
Conoscenze
 possesso della struttura morfo - sintattica della lingua italiana
 possesso di un lessico di base articolato
 possesso dei “saperi minimi” delle singole discipline
 padronanza adeguata della terminologia specifica delle discipline
Competenze
 comprensione della struttura concettuale di un testo e di un discorso
 esposizione chiara e corretta, orale e scritta, dei contenuti appresi
 applicazione in contesti noti delle conoscenze acquisite
 acquisizione di un metodo di studio
Capacità
 saper risolvere semplici problemi
 saper sintetizzare un discorso e/o un testo
 saper formulare giudizi personali argomentati e motivati
TRIENNIO
Conoscenze
 contenuti essenziali delle varie discipline
 sicuro possesso ed uso del linguaggio specifico
Competenze
 analisi di un testo scritto o iconico e di un problema scientifico nelle sue specifiche
componenti concettuali ed espressive
 individuazione in un testo dei termini e dei concetti con valore paradigmatico
 contestualizzazione di un testo
 confronto fra testi di uno stesso ambito disciplinare e di ambiti disciplinari diversi
Capacità





collocazione in una visione sincronica e diacronica degli eventi storico – culturali
astrazione, formalizzazione e sistemazione logica delle conoscenze nell’ambito dei vari
linguaggi
collegamenti interdisciplinari logicamente fondati
rielaborazione critica e problematizzazione delle conoscenze
costruzione autonoma di un percorso di lavoro
Obiettivi disciplinari
 programmazione di Dipartimento con individuazione dei “saperi minimi”
(contenuti
fondamentali)
 programmazione dei Consigli di classe
Metodi e strategie
Accanto ai metodi e alle strategie didattiche tradizionali del nostro istituto (lezione frontale, gruppi di
lavoro, percorsi di approfondimento, uso di laboratori scientifici e d’informatica, partecipazione a
conferenze, visione di spettacoli teatrali, visite guidate), si persegue:
 la condivisione delle scelte
 il lavoro collegiale degli insegnanti
 l’attenzione al tema della continuità
 l’attivazione di percorsi interculturali, con particolare attenzione alla contemporaneità.
La programmazione dei singoli docenti e dei Consigli di classe seguirà una scansione per unità
didattiche, percorsi tematici e/o modulare, purché coerente con le finalità e gli obiettivi stabiliti
nell'ambito del P.O.F. dai singoli dipartimenti e in linea con i contenuti disciplinari fondamentali
individuati.
PARAGRAFO 3.4: PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La progettualità indicata nel Piano dell’Offerta Formativa Triennale sarà intesa come un Piano
complessivamente organico ed equilibrato, in coerenza con i traguardi e gli obiettivi del RAV, con il
Piano di Miglioramento, con l’identità dell’Istituto e con le finalità formative considerate
fondamentali, a cui faranno riferimento le scelte dipartimentali, espresse anche attraverso
un’idea/tema progettuale generale comune, elaborata negli Organi Collegiali.
Per una migliore predisposizione delle indicazioni progettuali è opportuno, da parte del
Collegio Docenti, individuare l’idea/tema prima della fine dell’anno scolastico per garantire all’avvio
di ogni triennio un’elaborazione approfondita degli obiettivi e dei temi progettuali da perseguire, in
tal modo si potrà garantire continuità e organicità della pianificazione. E' sottinteso che lo sviluppo e
l’aggiornamento della progettazione seguirà il tracciato della missione dell'Istituto.
AMPLIAMENTO OPZIONALE DEL CURRICOLO
Il Collegio sta valutando come possibile ampliamento del curricolo dello studente, lo studio di una
lingua europea diversa dall'inglese, l’ampliamento orario delle discipline matematic e, del disegno e
della progettazione architettonica.
PARAGRAFO 3.5 PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2016-17
TABELLA PROGETTI DIPARTIMENTALI
DIPARTIMENTO DI LETTERE
N.
Progetto
Progr.
Responsabile
N.°
n. alunni
Docenti Si/no
1. PROGETTO FINESTRE-INCONTRI- “LA
NUCCETELLI
SCRITTURA NON VA IN ESILIO”
DI STEFANO
Centro Astalli
2
2
2. EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA ATTIVA
DI STEFANO RUSSI
2
3
3. COMITATO LETTORI DEL TALETE
FICARRA
LUCARINI
Del Vaglio
3
4
4. OLIMPIADI D’ITALIANO
2
5
5. CERTAMEN
CATULLIANUM
FULCO
GUJ
NUCCETELLI
RUSSI
6
6.LABORATORIO VIDEOMAKER
DIACO
1
1
Avviato
Data avvio
SI
10 classi
13 Marzo
271 studenti
2017
SI
Dicembre
2016
SI
Febbraio 2017
SI
2
Tutte le classi
Indirizzato al
biennio
74
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA
N.°
Prog
Progetto
7
1. OLIMPIADI DI MATEMATICA
CASALE SIRABELLA
8
2. Elementi di Matematica e Fisica
Superiore per l’Università
2. Elementi di Programmazione in C
3. Certificazione Nuova ECDL
Corso preparativo
4. Certificazione Nuova ECDL – Test
Center
5. Piano Lauree Scientifiche – Fisica
e Matematica
D’IPPOLITI
1
D’IPPOLITI
SIRABELLA
2
1
SIRABELLA
1
SIRABELLA
Capodiferro
2
6. CORSO DI ALFABETIZZAZIONE
INFORMATICA PER ADULTI
7. CORSO DI INFORMATICA WEB
TASSONI
1
TASSONI
1
9
10
11
12
13
14
Responsabile
N.°
Docen
ti
2
Avviato
Si/no
Data avvio
SI
1 NOV. 2016
Non è stato
ancora avviato
Non è stato
ancora avviato
SI
Dicembre
2016
n. alunni
Tutte
240 fase
Istituto
40 finalisti
Tutte classi IV
eV
15
16
ORIENTED
8. CORSO DI INTRODUZIONE ALLA
PROGRAMMAZIONE
9. OLIMPIADI DI FISICA GIOCHI DI
ANACLETO
TASSONI
1
TASSONI Lanaro
2
DIPARTIMENTO DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE
N.°
Prog
Progetto
17
1.MEP
MODEL EUROPEAN
PARLIAMENT
2. INSEGNANTI MADRELINGUA
PROGETTO LETTORI
AMABILE
SCIORTINO
Malandrucco
AMABILE
Buongiorno
3
Data avvio
SI
80
2
SI
80
19
3.PREPARAZIONE ESAME PET
2
20
4. A FLAVOUR OF DICKENS’S
AND OSCAR WILDE’S
WRITINGS
BUONGIORNO
Galletta
PETRILLO
Ficarra
21
5. CORSO
CERTIFICAZIONE
FCE, CAE
LEONI
Galletta
2
SI
Nov. 2016
55
N.°
Docenti
Avviato
18
Responsabile
N.°
Docenti
Avviato
n. alunni
Si/no
2
DIPARTIMENTO DI STORIA E FILOSOFIA
N.°
Prog
Progetto
22
1. I PALAZZI DEL POTERE
GUTTAGLIERE
23
2. CARTOGRAFIE DEL
SOGGETTO
MINIAGIO
24
25
3. FILOSOFIA PER PROBLEMI
4. LE PAGINE DEL MONDO.
STORIA, GEOPOLITICA,
ECONOMIA, AMBIENTE
Responsabile
Guttagliere
Simari Mastrantonio
MINIAGIO
MINIAGIO
2
4
1
3
Mastrantonio
Simari
26
5. IL SECOLO BREVE
MINIAGIO
Mastrodomenico
Mastrantonio
3
27
28
6.LETTURE FILOSOFICHE
7. NOI EDITORI
MINIAGIO
MINIAGIO
1
1
Si/no
Data avvio
SI
Gennaio 2017
n. alunni
8.MATERIALI DIDATTICI
AUTOPRODOTTI
29
SIMARI
1 docente del
Dipartimento di Storia e
Filosofia
1 docente altro
Dipartimento
1 docente
responsabile del sito
web,
1 animatore digitale
5
DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
N.°
Prog
Progetto
Responsabile
N.°
Docenti
30
1. Autocad 2d e 3d – Photoshop
– 3D Studio Max – Revit – Web
design – Rhinoceros
ANZELLOTTI
1
31
2. “APPRENDISTI CICERONI” –
PER LE GIORNATE FAI
DEDICATE ALLE SCUOLE
3
32
3. PERCEZIONE DEL RISCHIO
NELL’ADOLESCENZA E
SICUREZZAASCUOLA
SIMONE
D’Amico
1 Docente
Dipartimento
d’Inglese
D’AMICO
Avviato
n. alunni
Si/no
Data avvio
SI
10 Gennaio
2017
SI
01 Novem.
2016
1
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE
N.°
Prog
Progetto
33
1. “PIÙ CHE SPORT”
34
2. Progetto Giasone - Nuovi
Percorsi per i Giovani Europei
Responsabile
Mezzetti
Mignardi
Cittadini
Stara
Zampogna
MEZZETTI
Notaro
Sirabella
Mastrantonio
Tibaldeschi
Frasciello
Vernich
EDUCAZIONE ALLA SALUTE E SOSTEGNO AGLI STUDENTI
N.°
Docenti
Avviato
Si/no
Data avvio
SI
01 Ottob.
2016
7
SI
01 Sett. 2016
n. alunni
N.°
Prog
Progetto
Responsabile
N.°
Docenti
35
36
1 .LA RELAZIONE EDUCATIVA
MANNELLA
2 .SEMINARIO ESPERIENZIALE
DI FACILITAZIONE ALLA
COMUNICAZIONE EMOZIONALE
A SCUOLA
MANNELLA
37
3.SPORTELLO D’ASCOLTO PER
GLI STUDENTI
MANNELLA
1
38
4. RECUPERO SOSTEGNO ED
APPROFONDIMENTO
ASCI - GIZZI
2
Avviato
n. alunni
Si/no
Data avvio
1
1
3.5.1 PROGETTO “ALTERNANZA SCUOLA LAVORO”
1.
DESTINATARI
Il progetto è rivolto principalmente:



2.
agli alunni del triennio della scuola secondaria di secondo grado;
alle famiglie di detti studenti perc possano interagire con l’Istituzione scolastica in una
sinergia scuola-famiglia indispensabile per il processo formativo dell’età adolescenziale;
alle Aziende, enti locali, centri di orientamento al lavoro, associazioni di volontariato,
Università, Unità ospedaliere, bibliotec e, redazioni giornalistic e, centri di ricerca, etc…
FINALITA’
Il senso del progetto “Alternanza Scuola Lavoro” (ASL) nell’ambito di un percorso formativo di
tipo liceale parte dalla volontà di ricucire uno strappo che da troppo tempo sta allontanando i
Licei dalla realtà del mondo lavorativo. Si tratta, da un lato, di stabilire una connessione tra ciò
c e si impara a scuola durante l’attività curricolare e uanto viene ric iesto nel mondo del
lavoro da quei settori che necessitano di una formazione liceale, sia a livello di contenuti che di
competenze; dall’altro, di dare allo studente la possibilità di una maggiore consapevolezza di sé.
Elemento fondamentale del progetto è la ricaduta didattica in considerazione del fatto che nel
percorso formativo e didattico si debba trovare una corrispondenza non necessariamente sic et
simpliciter nell’esperienza aziendale ma in modo più ampio nel riconoscimento delle proprie
passioni e attitudini verso cui, in un tempo successivo, quello cioè della scelta del percorso
universitario, queste possano trovare sfogo.
E’ pur vero, tuttavia, c e la scuola difficilmente può inseguire con i suoi programmi lo sviluppo
delle specifiche competenze richieste di volta in volta dal mondo del lavoro, pur dovendone
considerare le tendenze generali. Per tale ragione, è importante ben disporre ogni soggetto ad
affrontare positivamente le esigenze delle mutevoli funzioni di lavoro e l’incertezza c e ne
consegue.
3.
OBIETTIVI E CONTENUTI

In merito a quanto detto, la progettazione didattica, in generale già a partire dal primo
biennio quando si certificano le competenze, è opportuno che sia strategica sia nei
contenuti che nel metodo.
I saperi cosi detti pur non prescindendo dall’alto valore culturale dell’indirizzo di studi,
devono risultare:



significativi, cioè nuove conoscenze che si innestano su quelle già possedute
evitando così uno studio meccanico per un sapere non capitalizzabile;
sistematici, che rappresentino un insieme organico e coerente con una struttura
entro la quale ogni elemento sia provvisto di senso;
stabili, strutturati cioè in modo da rappresentare vere e proprie coordinate
culturali per interpretare le novità e per facilitare ulteriori e anche autonomi
apprendimenti.
Si tratta, per certi aspetti, di privilegiare i saperi di base, moderni in senso forte, che
producono un alto valore aggiunto e un grado di capitalizzazione che permettano di
essere usati da chi li possiede, sia per padroneggiarne altri sia per spenderli in ogni
circostanza. Il procedere verso la strada dell’ASL ric iede una riflessione riguardo al
metodo di apprendimento c e fa la differenza all’interno dell’attività curricolare. Tale
metodo, lungi dal voler essere ancorato ad una tradizionale simmetria docente-discente,
dovrà essere articolato in momenti di attività laboratoriale e ludica, in contesti cioè
vissuti in modo spontaneo e naturale dove lo studente più facilmente recupera la
consapevolezza di sé che, via via, lo porterà a scegliere in modo più consapevole il suo
futuro professionale.
In merito alla specificità del progetto, figure significative saranno quelle dei tutor, di cui
uno esterno e l’altro interno, che avranno il compito di coordinare i Consigli delle classi
coinvolte e potranno collaborare con la funzione strumentale “Orientamento in uscita” a
sua volta impegnata nella cura dei contatti con i partners.

La scelta educativa e didattica dell’attività curricolare per gli studenti del terzo e quarto
anno avrà la sua naturale applicazione e/o verifica nell’esperienza esterna in contesti
lavorativi che si riferiscono ai vari ambiti come nel caso di laboratori di analisi chimiche e
biologiche, enti ospedalieri, associazioni di volontariato, studi legali o commerciali,
biblioteche, pinacoteche e musei, redazioni giornalistiche e così via.

La scelta orientativa per gli studenti del quinto anno potrà essere sia in continuità con i
precedenti anni scolastici (e uindi proseguendo con l’attività presso le aziende pubblic e
o private) sia esclusivamente di carattere informativo a cui andrà ad aggiungersi l’attività
formativa e informativa proposta dal progetto “Almadiploma” e “Almaorientati” e la
partecipazione alle giornate di vita universitaria o lezioni “tipo” organizzate dai singoli
Atenei.
4.
MODALITA’ DI LAVORO
Per quanto concerne le modalità di lavoro, partendo dal secondo biennio, è previsto quanto
segue:

Classi terze:
 fase di formazione a scuola:
 formazione sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro(partner esterno: INAIL)

preparazione al colloquio di lavoro (partner esterno: centri di orientamento al
lavoro)

simulazione di colloquio di lavoro (partner esterno tutor d’Azienda) al fine di
comprendere le procedure di selezione del personale e imparare a riflettere sul
valore imprescindibile della formazione scolastica in termini di contenuti oltre che
di competenze anche nei contesti occupazionali;
 uscite in Azienda:
l’uscita didattica sarà unica e avrà la durata di circa dieci giorni in una fase dell’anno
scolastico successiva alla valutazione di primo periodo.
Alla fine dell’anno scolastico potrebbe essere possibile uno stage presso l’azienda in cui è
stata effettuata l’uscita didattica.

Classi quarte:
 fase di formazione a scuola
(se hanno già svolto le fasi previste per le classi terze, le loro attività saranno
esclusivamente esterne alla scuola).
 uscite in azienda
da svolgersi in due periodi dell’anno scolastico (gennaio e aprile) con valutazione in
itinere e finale secondo criteri coerenti con il profilo d’uscita e stabiliti dal Consiglio di
classe in accordo con il tutor esterno
Alla fine dell’anno scolastico gli studenti potranno effettuare uno stage presso l’azienda
c e li a ospitati nell’attività di ASL.

Classi quinte:
 fase di formazione:
si prevede per uesta fase un’attività strettamente connessa all’orientamento in uscita
con la compilazione dei questionari “AlmaDiploma” e “AlmaOrientati” e la
compilazione del curriculum vitae per la rete di aziende consorziate ad AlmaDiploma;
 uscite didattiche:
attività di orientamento universitario partecipando e/o assistendo almeno a due
lezioni presso gli Atenei di interesse. Inoltre, a discrezione di studenti e famiglie, potrà
essere data loro la possibilità di partecipare alle attività di ASL delle classi quarte.
5.
DURATA DEL PROGETTO
Ottobre /Giugno .
Le attività esterne potrebbero essere pianificate in due fasi dell’anno scolastico di cui la prima
durante gli scrutini del trimestre (quindi una settimana a gennaio), la seconda l’ultima
settimana di scuola (quindi prima settimana di giugno).
Dette attività costituiranno una sorta di certificazione delle competenze e quindi valutabili
come tali con criteri da definire all’interno di ciascun Consiglio di classe previo parere del
Collegio dei docenti.
6.
7.
BENI, SERVIZI E COLLABORATORI DEL PROGETTO
a.
Risorse interne alla scuola
Personale ATA e di segreteria, tecnici di laboratorio, docenti dei consigli di classe coinvolti.
b.
Risorse esterne
Enti locali e territoriali, USL, ufficio igiene, laboratori di analisi chimiche e biologiche, enti
ospedalieri, studi legali e notarili, associazioni di volontariato redazioni di quotidiani e riviste
locali, genitori e famiglie che fanno impresa.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione sarà di misurazione degli apprendimenti da parte dei docenti di riferimento
dell’attività specifica e di ciascun Consiglio di classe, di tipo formativo con certificazione delle
competenze ad opera del tutor d’azienda.
8.
PROFILO IN USCITA
Sarà posto in continuità con i criteri di didattica per competenze e orientativa e verterà in generale
secondo quanto segue:
 recupero dell’autostima e della propria effettiva inclinazione misurabile attraverso
l’entusiasmo nella partecipazione al progetto e nella capacità di autovalutazione;
 rinforzo del senso di responsabilità, di autonomia organizzativa e decisionale di cui spesso
lo studente medio è carente;
 consapevolezza c e l’attività curricolare, l’apprendimento dei contenuti, l’ac uisizione
delle capacità sono parte integrante del processo di orientamento che non si riduce,
quindi, ad una mera raccolta di informazioni e cataloghi ma procede attraverso il
consolidamento delle conoscenze e competenze dell’intero percorso formativo.
In particolare terrà conto dei seguenti obiettivi sia formativi che didattici:


saper utilizzare procedure, metodo di indagine e atteggiamenti propri dell’indagine
scientifica.
saper applicare il metodo di studio acquisito con flessibilità in contesti lavorativi laddove
siano necessari ricerche ed approfondimenti;







saper cogliere il valore del metodo di lavoro inclusivo e di gruppo;
rafforzare la competenza comunicativa nell’uso della madrelingua e di una lingua
straniera oltre che attraverso la padronanza del lessico specifico dei vari ambiti di attività;
saper cogliere il significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico
italiano, la sua importanza come fondamentale risorsa economica, la necessità di
preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione;
saper approfondire la conoscenza delle risorse e dei bisogni del territorio che possono
anche offrire esperienze innovative al di là del territorio stesso;
rafforzare la comprensione delle strutture portanti dei procedimenti argomentativi e
dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logicoformale, usandola in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
potenziare l’utilizzo degli strumenti di calcolo e di rappresentazione per la
modellizzazione di un problema al fine di individuare una strategia risolutiva;
sviluppare l’attitudine positiva volta a cercare motivazioni e a determinare la validità della
soluzione adottata.
TABELLA PROGETTI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S 2016-17
Classe
N.alunni
Progetti ASL 2016/2017
Ore
Tutor
3A
24 Per Uscire dal Bozzolo (Vaccari)
62 Di Stefano Maria Gabriella
4A
22 Fotogrammetria Digitale (A-Sapiens)
70 Anzellotti Marina
3B
26 Apprendisti Ciceroni (FAI)
70 D'Amico Vittorio Francesco
4B
24 Ideare eventi di raccolta fondi per una ONP (Susan G.Komen)
52 Stara Daniela
3C
23 Editore Perrone
4C
21 Progetto sulla legalità
50 Di Stefano Maria Gabriella
3D
25 Apprendisti Ciceroni (FAI)
70 Simone Imma
4D
21 Ripartiamo da Ventotene: (CIME)
81 Simari Andrea
4E
20 Race for the cure (Susan G.Komen)
70 Sciortino Maria Antonietta
3F
24 Una città accogliente (LUMSA)/Comunità S.Egidio?
4F
21 Criolab (Università di Tor Vergata)
3G
24 Editore Perrone
4G
20 Ministero dell' Economia e delle Finanze
40 Vernich Giovanni Gregorio
3H
23 La Corsa di Miguel (UISP)
60 Cittadini Maria Grazia
50-70 Lucarini Caterina
30/50? Asci Roberto
67 Tomei Alessandra
50-70 Ficarra Adonella
4H
23 La Corsa di Miguel (UISP)
60 Tassoni Fabio
3L
23 Fotogrammetria Digitale (A-Sapiens)
70 Sciò Carlo
4L
20 Parco Reg.Appia Antica/Ordine degli Ingegneri
50/? Priore Giovanni/Russi Angelica
3M
23 Ciceroni per un giorno (FAI)/Progetti di Economia (Sapienza)
70 Grimaldi Giusi Maria
4M
19 Race for the cure (Susan G.Komen)
70 Zampogna Maria Teresa
3N
24 Comunicazione WEB (TOOLIT)/Soft Skills Lab (LUMSA)
40+20 Lanaro Silvia
PARAGRAFO 3.6: EDUCAZIONE ALLA SALUTE - PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE
DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI TUTTE LE DISCRIMINAZIONI – CONTRASTO A FORME
DI BULLISMO E CIBERBULLISMO
A. Educazione alla salute
I progetti riguardanti l’aspetto dell’educazione e la tutela alla salute prevedono interventi in vari
ambiti relativi alle problematiche che possono interessare le varie età evolutive degli studenti. Tali
progetti sono:
Prevenzione delle dipendenze
 promozione del benessere e degli stili di vita sani, rivolti alla riduzione del disagio psicosociale
ed alla prevenzione dei consumi ed abusi;
 informazione e orientamento dei giovani per renderli in grado di avanzare lungo il percorso
che li conduce ad essere cittadini responsabili, favorendone il percorso di transizione alla vita
adulta attraverso lo sviluppo di competenze personali e sociali;
 coinvolgimento per favorire la partecipazione attiva dei giovani e delle figure di riferimento
significative nella risoluzione delle problematiche;
 facilitazione della comunicazione tra giovani e realtà sociale esterna promuovendo
l’integrazione tra loro e le altre fasce d’età, promuovendone la percezione come risorsa e non
come ostacolo per la crescita.
Educazione all’affettività
Il progetto, rivolto alle classi del biennio, prevede una maggiore attenzione alle problematiche
inerenti la sfera affettivo – relazionale, per una consapevole conoscenza e un sano controllo di sé,
nella delicata fase dell’età evolutiva.
Prevenzione del disagio
Gli obiettivi di questo progetto sono indirizzati alla promozione del Ben-essere, il miglioramento della
qualità di vita, lo sviluppo delle relazioni tra gli adolescenti e nel rapporto dei giovani con le diverse
istituzioni (famiglia, scuola, etc.).
Inoltre, esaminare la condizione giovanile per prevenire eventuali forme di disagio.
Partecipa al progetto la figura esterna di una Psicologa dell’Asl RM E.
Prevenzione HIV
 Informare la popolazione giovanile per aumentare le conoscenze delle infezioni da HIV.
 Fornire gli strumenti di conoscenza indispensabile per la propria salute.
 Promuovere la prevenzione sulle infezioni a trasmissione sessuale.
A sostegno di uesto progetto fa parte un’e uipe formata da un operatore medico psicologo
(Medico/Psicologo), volontario della Associazione “Associazione Nazionale per la Lotta contro
l’AIDS” (ANLAIDS)
Sensibilizzazione alla donazione del sangue
Gli obiettivi che si intendono perseguire, mediante questo progetto mirano a:
 Fornire una corretta informazione scientifica.
 Conoscere il corretto funzionamento del proprio corpo e delle patologie organiche più
comuni.
 Acquisire le conoscenze essenziali in ordine alla donazione del sangue
 Educare alla solidarietà e sensibilizzare alla donazione del sangue come atto volontario e
gratuito.
A sostegno del progetto intervengono figure esterne come Medici, Infermieri e Psicologi dell’AVIS.
Sensibilizzazione al servizio sociale
Gli studenti partecipano ad iniziative di carattere sociale, in particolare di libero volontariato, come il
servizio mensa nelle sedi caritatevoli, raccolta di beni di prima necessità, per gruppi sociali indigenti.
Sportello di ascolto scuola-salute
Nell’ambito delle attività di Educazione alla Salute, il Liceo “Talete” si avvale della consulenza di una
Psicologa della ASL Roma E, referente dello sportello di ascolto del Liceo “Talete”. Il servizio è attivo e
disponibile per gli studenti, le famiglie e i docenti.
B. Pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni
Negli ultimi decenni, a partire dagli anni ’90 del secolo scorso, si sono moltiplicati, da parte dell’OMS,
i cosiddetti studi di genere, che hanno messo in discussione la considerazione della sessualità umana
come dato naturale e l’e uivalenza normativa tra sesso, genere e sessualità. Sono emerse
interpretazioni che considerano il genere e la sessualità una profonda e complessa esperienza
psicofisica, c e rimanda all’esperienze relazionali primarie e all’insieme delle memorie implicite di
ciascun individuo, soggette ad una molteplicità di modulazioni personali. Ad oggi il dibattito è aperto
e coinvolge diversi punti di vista.
La Scuola, come agenzia educante, ha il dovere di opporsi alla sopravvivenza di pregiudizi e di
atteggiamenti offensivi e violenti, anche solo verbalmente, nei riguardi delle donne e di chi manifesta
un’identità di genere e sessuale diversa dal paradigma dominante, favorendo una informazione
completa ed equilibrata del dibattito in corso.
Sviluppi e obiettivi a medio termine dell'Educazione alla salute
2016-17
2017-18
2018-19
Fornire informazioni rispetto
all’adozione di abitudini
alimentari scorrette
Far riflettere sui consumi dei
Promuovere la sicurezza
fuori pasto, comprendere
alimentare.
l’influenza di moda e pubblicità
nella scelta alimentare,
promuovere consapevolezza sui
reali bisogni nutritivi
Prevenire e/o ritardare l’uso di
tabacco, alcol e sostanze
psicoattive
Sensibilizzare e motivare i
ragazzi a promuovere stili di
vita salutari, con particolare
attenzione al
consumo di tabacco
Arrivare a realizzare una Scuola
libera dal fumo
Prevenire i pericoli associati
all’uso improprio del eb
Ridurre la prevalenza di
adolescenti che incorrono in
pericoli associati al web
Responsabilizzare i ragazzi,
stimolando l’empo erment e
l’uso di strategie di coping
funzionali in situazioni di
pericolo;
Promuovere la sicurezza
stradale
Diminuire/eliminare la quantità Promuovere una guida sicura
di alcol bevuta e l’assunzione di senza uso di alcol o droghe.
droghe.
CULTURA DELLA SICUREZZA
Il servizio di prevenzione e protezione dei rischi è inteso non solo come adempimento legislativo
(D.Lgs. 81/2008) ma come diffusione di una cultura volta ad acquisire una consapevolezza delle
responsabilità nei riguardi di comportamenti e atteggiamenti utili ad evitare rischi e pericoli
nell’ambiente comunitario della Scuola. Tale obiettivo è raggiungibile, attraverso l’informazione, la
formazione e l’addestramento capillare, rivolti alle varie componenti che prendono parte nelle
attività della vita scolastica: i docenti, gli studenti, gli ATA e le famiglie.
Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi è composto dalle seguenti figure:

il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)

il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

gli addetti al servizio di prevenzione e protezione (ASPP)

gli addetti antincendio

gli addetti al primo soccorso

gli addetti al personale in condizioni di handicap

i preposti alla sicurezza
2016-17
Formazione
soccorso
2017-18
alunni
primo Formazione
soccorso
2018-19
alunni
primo Formazione
soccorso
Formazione docenti ed ata
Formazione docenti ed ata
 Preposti
 ASPP
 Addetti primo soccorso
e anticendio
alunni
primo
Formazione docenti ed ata
Lavori per messa in sicurezza Lavori per messa in sicurezza Lavori per messa in sicurezza
laboratori e palestra
laboratori e palestra
laboratori e palestra
Eliminazione Criticità
Eliminazione Criticità
Eliminazione Criticità
PARAGRAFO 3.7 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE DIGITALI
PNSD (Piano Nazionale scuola digitale)
L'Istituto fa propri gli obiettivi contenuti nel Piano nazionale, proponendosi di realizzare nel triennio
una sistematica trasformazione degli ambienti di apprendimento attraverso l'introduzione di
tecnologie digitali e di promuovere iniziative ed attività che favoriscano l'uso consapevole e formativo
delle tecnologie digitali nella scuola.
L’Istituto a nominato un animatore digitale.
LABORATORI ED ATTREZZATURE
Il Liceo “Talete”, a sede in un edificio storico c e risale al 1932, nonostante la suddivisione degli
spazi secondo standard superati, essi sono stati adeguati con l’istallazione di moderne strutture ed
attrezzature, le quali sono oggetto di costante manutenzione ed ammodernamento, per l’efficace
svolgimento di una didattica laboratoriale e l’aggiornamento di sistemi tecnologici ed informatici.
L’Istituto dispone delle seguenti dotazioni:



Aule corredate di lavagne interattive multimediali
Laboratorio di Fisica
Laboratorio di Chimica e Scienze







Laboratorio informatico
Laboratorio linguistico
Aula Audiovisivi
Biblioteca
Palestra
Cortile interno utilizzabile per attività sportive e all’aperto
Aula Magna (in allestimento)
PARAGRAFO 3.8: INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE
PIANO DI INCLUSIONE - Bisogni Educativi Speciali
Area dell’inclusione
Oggi più c e mai la scuola è c iamata ad essere realmente inclusiva, attraverso un’azione educativa
che organizza i processi di insegnamento-apprendimento a partire dalle differenze presenti
all’interno del gruppo classe, essa deve mettere in campo tutti i possibili facilitatori e rimuovere le
barriere c e impediscono un pieno accesso all’apprendimento da parte di tutti i suoi alunni.
Ogni alunno, con continuità o solo per determinati periodi, potrebbe manifestare dei Bisogni
educativi speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici e sociali rispetto
ai uali è necessario c e la Scuola offra un’ adeguata e personalizzata risposta, al fine di favorire la
crescita personale di ciascuno nel rispetto delle singole identità.
Alunni inseriti nella categoria BES
La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e la Circolare Ministeriale n. 8/2013 individuano nell'area dello
svantaggio scolastico, indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali, tre sottocategorie:
1. Disabilità (tutelata dalla Legge 104/92)
2. Disturbi evolutivi specifici al cui interno rientrano: i DSA; i deficit dell’attenzione e dell’iperattività
(ADHD); i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria; il disturbo
della condotta, il disturbo oppositivo - provocatorio, il funzionamento cognitivo limite (tutelati
dalla Legge 170/10, DM 12 luglio 2011 e Linee guida)
3. Svantaggio socio - economico, linguistico e culturale (nota 22/11/2013 e C.M. n. 4233 19/02/2014).
Individuazione degli alunni con Bisogni educativi Speciali
Nella prospettiva di una presa in carico globale e inclusiva di tali alunni, tutti i docenti sono
chiamati a formalizzare i percorsi personalizzati attraverso il Piano Educativo Individualizzato(per gli
alunni con disabilità) e il Piano Didattico Personalizzato(per gli altri alunni con Bisogni Educativi
Speciali).
Il PEI e il PDP
Il PEI è il documento dove sono riportati gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto
all’educazione e all’istruzione dell’alunno con disabilità, viene redatto congiuntamente dal personale
insegnante curriculare e di sostegno, dagli operatori della ASL e, ove presente, dagli assistenti alla
comunicazione, in collaborazione con i genitori dell’alunno.
IL PDP è il documento che ha lo scopo di garantire agli alunni individuati con Bisogni educativi
speciali di raggiungere il successo formativo attraverso una didattica personalizzata. Esso è deliberato
dal Consiglio di classe e firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia.
Il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI)
La normativa (direttiva MIUR 27/12/2012, C.M. n. 8/13) prevede la formulazione del Piano Annuale
per l’Inclusività (PAI) c e annualmente individua i punti di forza e di debolezza delle attività inclusive
svolte dalla scuola , nonché la predisposizione di un piano delle risorse da offrire e richiedere ai
soggetti operanti in ambito pubblico, privato e sociale allo scopo di
assicurare, per l’anno
successivo, una migliore accoglienza degli alunni con una particolare attenzione a quelli con diversi
Bisogni Educativi Speciali.
Il PAI è predisposto dal Gruppo di Lavoro per L’Inclusione (GLI) e deve essere approvato dal Collegio
dei docenti. Il Pai, come precisa la nota del 27/06/2013, non è un piano per i soli alunni con BES, ma si
inserisce nella programmazione didattica generale della scuola, al fine di favorire la crescita nella
ualità dell’offerta formativa.
2016-17
2017-18
2018-19
Formazione
Formazione
Protocollo per l'individuazione
dei BES
Formazione
Sinergia con la ASL
PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE
Il servizio di istruzione domiciliare ha come obiettivo di consentire ai ragazzi malati, per un
periodo superiore a trenta giorni, di poter esercitare il diritto allo studio nei periodi di degenza in
ospedale o a casa, anche grazie alle nuove tecnologie.
Durante l'anno scolastico, nella eventualità si verificasse la richiesta di un alunno ammalato per un
periodo superiore a trenta giorni, i singoli consigli di classe decideranno quali attività svolgere e in
quali tempi.
PARAGRAFO 3.9: LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
VERIFICHE E MODULARITÀ
Nello svolgimento dell’attività didattica si condividono le seguenti modalità :
 Esecuzione di una verifica nel corso di una giornata scolastica
 Trasparenza della valutazione, corredata da griglie esplicative.
 Tempi di correzione degli elaborati scritti
 Obbligo di restituire i compiti in visione.
 Definizione comune di indicatori di valutazione degli alunni e dei criteri di valutazione.
Indicatori di valutazione degli alunni. Valutazione del comportamento
Il Collegio Docenti ha deliberato, il 5 giugno 2006, di assumere la seguente tabella di indicatori e la
corrispondente scala di numerazione, comune a tutte le discipline.
VOTO
Descrittori
conoscenza
di Descrittori di competenza
Non ha conoscenze
o
ha
una
Fino a conoscenza
4
frammentaria
e
non corretta dei
contenuti;
5
6
7
Ha
appreso
i
contenuti
in
maniera
superficiale,
non
sempre li distingue
e li collega fra loro
in
modo
frammentario;
Conosce
comprende
contenuti
essenziali;
non riesce nell’applicazione
data la frammentarietà delle
sue conoscenze; usa un
linguaggio
improprio
e
approssimativo;
Descrittori di capacità
non riesce ad effettuare
collegamenti e/o a compiere
sintesi; scarsa consequenzialità
logica.
ha difficoltà nel compiere sintesi
applica le conoscenze in modo
semplici e nella comprensione
meccanico e ripetitivo; usa un
dei
concetti,
nonché
linguaggio poco rigoroso e non
nell’effettuare
collegamenti
chiaro;
disciplinari.
compie analisi e semplici sintesi
e riesce a compiere semplici
solo se guidato;
i applicazioni dei contenuti; usa
rielabora
parzialmente
i
un linguaggio per lo più chiaro
contenuti;
e corretto;
mostra qualche incertezza nei
collegamenti.
Ha una conoscenza
discreta, ma non
approfondita
dei
contenuti
disciplinari;
compie analisi e sintesi semplici;
sa applicare i contenuti a
rielabora autonomamente i
diversi contesti con parziale
contenuti;
autonomia; usa un linguaggio
presenta discrete capacità di
chiaro e appropriato;
effettuare
collegamenti
disciplinari e/o interdisciplinari.
8
Ha una conoscenza
completa
e
approfondita
dei
contenuti;
compie autonome operazioni di
collega fra loro ed applica a
analisi e di sintesi;
diversi contesti i contenuti
sa esprimere giudizi argomentati
acquisiti; usa un linguaggio
e rielaborare criticamente i
rigoroso e chiaro;
contenuti.
9-10
Ha una conoscenza
piena e completa
dei
contenuti,
arricchita
da
approfondimenti
personali;
rielabora in modo personale e
critico i contenuti appresi;
è originale nelle soluzioni
effettua
sintesi
anche
scelte;
interdisciplinari;
usa un linguaggio rigoroso,
ha raggiunto autonomia e
chiaro e pertinente;
correttezza argomentativa nella
formulazione dei giudizi.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Ai sensi dell’art. 4 comma 2 del DPR n. 122 del 2 giugno 2009, “la valutazione del comportamento
concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle previdenze
in materia di diritto allo studio” e, se inferiore a 6/10, determina la non ammissione alla classe
successiva o all’esame finale del ciclo di studi.
Il comportamento deve essere inteso come una proiezione di un processo formativo in corso, di
cui l’alunno si senta responsabile, parte integrante e soggetto attivo. Pertanto il comportamento, a
differenza della condotta, non si esaurisce in atteggiamenti più o meno condivisibili e quindi soggetti
a giudizio disciplinare del docente, ma implica una consapevole adesione e condivisione della lezione
in atto.
Pertanto i voti dal 6 al 10 sono considerati positivi.
L’attribuzione del 5 è giustificata solo in presenza di comportamenti particolarmente gravi, con
provvedimenti di sospensione di almeno 15 giorni (cfr. D.P.R. 249/1998 e successive modifiche -D.P.R.
235/2007 e nota al prot. 3602/PO del 31-07-2008- e definitivamente recepite nel D.P.R. 22-06-2009
n. 122).
Mostra un’adesione piena, consapevole e responsabile al processo formativo
10 Partecipa fattivamente, nei propositi e negli atteggiamenti, al dialogo educativo
Interagisce positivamente con tutte le componenti della classe
9
8
7
Aderisce con consapevolezza e sistematicità al patto di corresponsabilità.
Partecipa con impegno alla vita di classe in tutte le forme proposte dai docenti
Mostra un atteggiamento collaborativo e rispettoso dei docenti e dei compagni, della classe e
della scuola.
Si impegna in modo continuativo nel rispetto delle scadenze scolastiche.
Mostra un atteggiamento rispettoso dei principi formativi.
Rispetta e condivide le regole dell’istituzione scolastica.
Partecipa in modo distaccato e non sempre corretto alle proposte didattiche
Non rispetta pienamente le regole del gruppo classe
Si attiene saltuariamente alle finalità e ai ritmi dei lavori proposti, talora sottraendosi anche
alle verifiche in alcune discipline
6
5
Mal sopporta le norme e i principi che regolano i rapporti interpersonali in classe, con i docenti
e con i compagni.
Evidenzia un numero congruo di assenze, non motivate o strategiche, e ritardi nella loro
giustificazione.
Si sottrae alle verifiche, polemizza sulle valutazioni, è soggetto a ripetuti richiami orali e scritti.
Violenza fisica o verbale nei confronti dei componenti della comunità scolastica.
Gravi danni arrecati alle strutture scolastiche passibili di denuncia penale.
Rifiuto ideologico della funzione formativa dell’istituzione scolastica o assunzione di un ruolo
di leadership negativa nella classe.
Testo approvato dal Collegio dei Docenti del Liceo Scientifico Statale Talete nella seduta del 12
dicembre 2011
VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
La valutazione dell’insegnamento di Religione cattolica e dell’attività alternativa costituisce
giudizio di merito espresso in: scarso, sufficiente, buono, distinto, ottimo.
I criteri per lo scrutinio finale sono stati definiti nel Collegio Docenti del 17 maggio 2006.
PIANO DI SOSTEGNO E RECUPERO (O.M. 92/2007)
All’interno di ciascun anno scolastico relativo al triennio 2016-2019, saranno espletate attività di
recupero e di sostegno per gli studenti delle prime, seconde, terze e quarte classi e corsi di
approfondimento sia per gli studenti delle quinte classi che per gli studenti con gravi difficoltà nella
lingua italiana (L2), secondo quanto deliberato dal Collegio Docenti ed in ottemperanza dell' O.M. n.
92 del 5/11/2007.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
L’attività di recupero viene effettuata attraverso uattro tipologie di interventi :

Corsi di recupero pomeridiani svolti sia nella prima parte dell’anno che immediatamente dopo
gli esiti degli scrutini del primo e del secondo periodo attraverso lezioni di due ore per due o tre
volte a settimana.

I corsi di recupero sono focalizzati su quattro discipline per ogni anno di studio e diretti agli
alunni delle classi I, II, III e IV che abbiano riportato risultati gravemente insufficienti nelle
discipline in oggetto. La scelta di limitare il numero delle materie ha lo scopo di disporre di un
numero congruo di ore al fine di un recupero più efficace.

Attività di recupero in itinere, svolta in orario curricolare dai Docenti della classe
immediatamente dopo gli esiti degli scrutini del primo periodo e rivolta a tutti gli studenti delle
classi I, II, III e IV che abbiano conseguito risultati gravemente insufficienti in tutte le discipline
non oggetto dei corsi di recupero.
Ciascun Docente, nell’ambito della propria autonomia
didattica, deciderà documenterà ed espliciterà agli alunni tempi e modi per svolgere tale attività
all’interno delle proprie ore curricolari.

Attività di studio individuale, rivolta agli alunni classi I, II, III e IV che abbiano conseguito
risultati non gravemente insufficienti nell’ambito dei risultati dello scrutinio della prima parte
dell’anno. Ciascun Docente, nell’ottica della propria comprovata esperienza professionale, avrà
cura di supportare gli studenti al fine di indirizzarli ad una adeguata autonomia nel recupero delle
carenze individuate.
ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO
 Corsi pomeridiani di italiano seconda lingua L2, destinato agli alunni con gravi carenze e
sviluppato nel corso dell’intero anno scolastico in intervalli temporali da definire.
 Attività di potenziamento della seconda prova scritta, svolta dai Docenti curricolari in orario
pomeridiano con incontri di due ore per un totale di 10 ore, finalizzata ad un
approfondimento delle tematiche oggetto della prova stessa.
 Attività di potenziamento per l'Esame di Stato, destinato agli alunni delle classi quinte allo
scopo sia di indirizzare gli alunni ad una adeguata predisposizione del lavoro pluridisciplinare
da presentare all’Esame di Stato c e ad effettuare una simulazione di collo uio orale.
 Attività di sportello disciplinare pomeridiano nelle materie indicate per i corsi di recupero da
svolgersi attraverso mirati e brevi interventi individuali ( 20 minuti) mediante preventiva
prenotazione da parte dell’alunno attraverso apposito modulo (almeno un giorno prima
dell’attività).
 Corsi pomeridiani nelle discipline di indirizzo, in situazioni di gravi carenze per l’intera classe.
Tutte le attività di recupero, sostegno e potenziamento sono attuate annualmente in base alle
disponibilità finanziarie, secondo il Piano di Fattibilità approvato dal Consiglio d'Istituto.
OBIETTIVI GENERALI
 Contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti (Art.1, O.M. n. 92 del 5/11/07)
 Permettere agli studenti del biennio, che presentano lacune e difficoltà nello svolgimento
del lavoro scolastico, l’ac uisizione di un adeguato metodo di studio.
 Diminuire la dispersione scolastica.
 Diminuire il numero degli studenti con debiti formativi.
 Migliorare i risultati dell’Esame di Stato.
FINALITÀ
 Permettere agli studenti delle prime quattro classi il recupero delle carenze scolastiche.
 Permettere agli studenti delle quinte classi di approfondire specifici argomenti del
programma e di svolgere ulteriori attività, al fine di migliorare il livello delle competenze
ric ieste dall’ Esame di Stato e di raggiungere traguardi di eccellenza.
 Favorire una adeguata integrazione per gli studenti stranieri
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO
Tutte le attività di recupero si svilupperanno in intervalli temporali definiti.
I corsi di recupero si svolgeranno in classi composte da un numero massimo di 14 di studenti.
Le famiglie degli alunni indicati a frequentare i corsi, verranno informati tramite apposita
comunicazione scritta. Qualora decidessero di non avvalersi di tale attività, dovranno darne formale
comunicazione tramite apposito modulo.
I corsi si svolgeranno prevalentemente in due periodi: da gennaio a febbraio, immediatamente dopo
lo scrutinio del primo periodo e nel mese di luglio, per gli studenti con sospensione di giudizio nello
scrutinio
finale,
in
accordo
con
quanto
deliberato
dal
Collegio
Docenti.
In casi molto particolari, segnalati dai docenti, si potranno contattare direttamente gli studenti e le
rispettive
famiglie
per
consigliare
l’iscrizione
ai
corsi.
Ove possibile, potranno essere accolti anche altri studenti del Liceo che facciano richiesta scritta.
Gli studenti dovranno frequentare assiduamente le lezioni. A tal proposito si registreranno le
presenze e si comunicheranno ai genitori informazioni sulla frequenza dei figli.
I contenuti da sviluppare in tali attività di recupero saranno indicati dai docenti curriculari.
I corsi saranno tenuti dai docenti in servizio nel liceo “Talete” c e abbiano dato la loro disponibilità,
e, in caso di necessità si ricorrerà a personale esterno.
Le attività di recupero in itinere e di studio individuale verranno svolte da gennaio a febbraio,
immediatamente dopo lo scrutinio del primo periodo.
A tutte le attività svolte nel primo periodo farà seguito una prova attestante l’eventuale avvenuto
recupero.
Le
prove di verifica rivolte agli alunni frequentanti i corsi verranno predisposte e gestite dai docenti
curricolari sulla base delle indicazioni fornite ai colleghi che hanno tenuto i corsi stessi; si
svolgeranno,
per il primo periodo nella prima settimana di marzo, mentre, per il secondo, nella
prima settimana di settembre unitamente alle attività di ratifica dello scrutinio di giugno.
Le prove di verifica rivolte agli alunni indirizzati all’itinere o allo studio individuale, verranno
predisposte e gestite dai docenti curricolari e si svolgeranno solamente nella prima settimana di
marzo.
Al termine
di tutte le attività di recupero, le famiglie riceveranno una lettera informativa relativa ai risultati
conseguiti nelle prove stesse.
Tutte le attività di potenziamento si svilupperanno nel corso dell’intero anno scolastico.
DEFINIZIONE DI STRATEGIE DIDATTICHE, COORDINAMENTO E VALUTAZIONE
Preparazione
 Saranno diffuse informazioni tra docenti, studenti e genitori.
 Saranno raccolte le segnalazioni dei docenti curriculari.
 Saranno raccolte le richieste degli studenti.
 Saranno sollecitate le iscrizioni ai corsi degli studenti segnalati.
 Saranno individuati i percorsi didattici con i docenti curriculari.
 Saranno formate le classi per gruppi omogenei.
Organizzazione
 Saranno individuati i docenti dei corsi.
 Sarà preparato e pubblicato il calendario dei corsi.
 Si collaborerà con la segreteria per le attività amministrative
relative ai corsi e saranno predisposti i registri ed altro materiale
utile per i docenti.
 Sarà curata la logistica dei corsi.
Monitoraggio
 Si coordinerà e si verificherà il regolare svolgimento dei corsi.
 Saranno sollecitati gli studenti poco assidui a frequentare i corsi,
anche tenendo costanti contatti con le loro famiglie.
 Si promuoverà il raccordo tra i docenti dei corsi ed i docenti


Valutazione
Risultati
dei




curriculari.
Saranno guidati e seguiti i docenti esterni.
Si risolveranno eventuali problematiche, anche disciplinari,
relative agli studenti partecipanti.
Si collaborerà per la organizzazione delle prove di verifica di
recupero delle lacune, secondo le modalità stabilite dai Consigli
di Classe.
Saranno raccolti i risultati delle suddette prove.
Saranno esaminati i registri e le relazioni finali dei docenti che
hanno svolto i corsi di recupero.
Saranno elaborati i dati raccolti per ottenere informazioni
statistiche sulle frequenze degli studenti e sui recuperi ottenuti al
fine di accertare l'efficacia dei corsi.
L’attuazione del piano di recupero sostegno e potenziamento si svilupperà nell’arco del triennio
2016-2019, in un’ottica mirata al progressivo miglioramento dell’autonomia nel successo scolastico
da parte degli alunni in difficoltà, diversificando la tipologia delle attività, sempre in relazione alle
disponibilità finanziarie, indicate nel Piano di Fattibilità approvato dal Consiglio d'Istituto.
Le varie forme di intervento, quindi, seguiranno le seguenti indicazioni:
SVILUPPI TRIENNALI DELLE ATTIVITA' DI RECUPERO
2016-17
2017-18
Flessibilità nel numero di ore
destinate ai corsi di recupero in
relazione al peso ed alla
specificità delle discipline,
tenendo conto dell’area di
indirizzo
Flessibilità nel numero di ore
destinate ai corsi di recupero in
relazione al peso ed alla
specificità delle discipline,
tenendo conto dell’area di
indirizzo
Miglioramento ed
intensificazione dell’attività di
sportello disciplinare
Miglioramento ed
intensificazione dell’attività di
sportello disciplinare
Potenziamento dell’attività di
sostegno per alunni con
difficoltà linguistiche (italiano
L2)
Potenziamento dell’attività di
sostegno per alunni con
difficoltà linguistiche (italiano
L2)
2018-19
Riduzione dei corsi
Diversificazione e
personalizzazione degli
interventi
Miglioramento
dell'efficacia
delle attività sul rendimento
scolastico
Flessibilità nel numero di ore
destinate ai corsi di recupero in
relazione al peso ed alla
specificità delle discipline,
tenendo conto dell’area di
indirizzo
Miglioramento
ed
intensificazione dell’attività di
sportello disciplinare
Potenziamento dell’attività di
sostegno per alunni con
difficoltà linguistiche (italiano
L2)
VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
La materia della valorizzazione delle eccellenze è stata introdotta con la legge n. 1 dell'11 gennaio
2007, ora disciplinata dal decreto legislativo n. 262 del 29 dicembre 2007 e dal decreto ministeriale
n.182 del 19 marzo 2015 .
La valorizzazione delle eccellenze rientra nell'azione di promozione della cultura del merito e della
qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico premia:
gli studenti che hanno conseguito la votazione di 100 e lode nell'esame di Stato conclusivo del corso
di istruzione secondaria superiore;
gli studenti vincitori delle competizioni, nazionali e internazionali, riconosciute nel programma
annuale di promozione delle eccellenze.
Il Liceo Talete, ogni anno scolastico, individua e valorizza gli studenti che raggiungono risultati
meritevoli di menzione. A tale proposito è stanziata dal Consiglio d’Istituto una borsa di studio agli
studenti che conseguono una media scolastica elevata.
CRITERI DI VALUTAZIONE (sono confermati quelli contenuti nel POF annuale 2016-17 - v. allegato n.2)
PARAGRAFO 3.10 CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
ORIENTAMENTO
a. Orientamento in ingresso
Progetto orientamento in ingresso e in itinere
Il Liceo Scientifico “Talete”, a tra le sue finalità, quella di aiutare lo studente a conoscere se stesso
in modo critico, per poter operare delle scelte responsabili nelle diverse situazioni. Questo fine viene
perseguito prestando cura ad una costante azione di orientamento, c e si realizza nell’attività
didattica quotidiana, individuale e collegiale.
In uesto modo lo studente diventa, insieme all’insegnante, il centro di un progetto formativo
complesso che lo guida a rafforzare e sviluppare le proprie qualità individuali, ad acquisire
competenze e strumenti per rafforzare in modo consapevole ed adeguato il mondo che lo circonda.
L’orientamento, cos concepito, diventa un elemento centrale di tutto il corso di studi della scuola ed
entra nella programmazione di classe, come attività inserita tra gli obiettivi educativi e didattici di
tutte le discipline.
L’orientamento a anc e l’obiettivo di evitare la dispersione scolastica, c e non si identifica
soltanto con l’abbandono scolastico, ma anc e con il disinteresse, la disaffezione, la noia e i disturbi
comportamentali. Le strategie utilizzate sono indirizzate alla prevenzione dell’insuccesso scolastico e
allo stimolo di motivazioni capaci di rendere l’apprendimento significativo e gratificante. Il progetto
prevede il raccordo con la Scuola media inferiore per la definizione dei pre-requisiti, per il
contenimento della dispersione e per il ri-orientamento.
Il progetto si articola in due fasi:
Prima Fase accoglienza e orientamento
 facilitare il passaggio dalla scuola media inferiore a quella superiore
 conoscere il livelli di partenza, attraverso test d’ingresso per materie campione
 collaborazione tra i coordinatori delle classi prime
 favorire la conoscenza di s e dell’altro
 analizzare i bisogni di orientamento degli alunni nel processo di costruzione del proprio
progetto di studio.
Seconda Fase orientamento e ri-orientamento
 ri-orientamento interno, ossia ristabilire la motivazione dello studente in difficoltà con attività
di recupero e sostegno didattico e psicologico
 ri-orientamento dello studente all’esterno del nostro istituto, attraverso il uale si suggerirà
allo studente non solo il semplice cambiamento di corso di studi, ma anche indicazioni sulla
possibile scuola da frequentare in alternativa al Liceo.
b. Orientamento universitario
Progetto orientamento post-diploma
In attuazione del D. M. 23/4/188 che prevede, per gli istituti superiori, attività di orientamento rivolte
agli studenti degli ultimi anni, nel POF del Liceo “Talete” si redige un progetto con le seguenti
modalità:
 Orientamento per il consolidamento dei processi di autoconoscenza finalizzati alla scelta del
percorso formativo personalizzato
 Informazione mirata sui corsi di laurea, sulle attività lavorative e sulla struttura di formazione
professionale post-diploma
 Supporto al processo di scelta degli studenti in vista della opportunità di studio e di lavoro
esistenti
 Sostegno nel processo di presa di coscienza di inclinazioni, attitudini, interessi, motivazioni,
capacità cognitive.
Le attività previste per l’anno scolastico 2016-17 sono le seguenti:

















C. 58 ORIENTAMENTO MEDICINA
C. 61 ORIENTAMENTO LUISS
C. 64 SALONE DELLO STUDENTE
C. 78 VITA UNIVERSITARIA ROMA TRE
C. 108 DIBATTITO REFERENDUM
C 123 OPEN DAY CATTOLICA ECONOMIA
C. 124 ACCADEMIA DEI LINCEI BIOMEDICINA
C. 146 ACCADEMIA DEI LINCEI ECONOMIA
C. 147 UNIVERSITA' FORO ITALICO
C. 160 BORSE DI STUDIO UNICUSANO
C. 166 ORIENTAMENTO IN RETE
C. 168 GLI STUDENTI ORIENTANO GLI STUDENTI
C. 192 CONFERENZA INGIEGNERIA DELL'INFORMAZIONE INFORMATICA E STATISTICA
C. 199 FACOLTA' DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE DELLA SAPIENZA
C. 200 OPEN DAY POLO DI CREMONA
C. 201 LUISS SUMMER SCHOOL
C. 213 ALMA DIPLOMA
PARAGRAFO 3.11: I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Patto Educativo di corresponsabilità
Il Patto Educativo di corresponsabilità, previsto dal DPR 235 del 21 novembre 2007, definisce
l’impegno reciproco di diritti e doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, gli studenti e le famiglie.
Il Patto implica la conoscenza e il rispetto della normativa scolastica, in particolare dello Statuto delle
studentesse e degli studenti (DPR 235/2007 e DPR 249 del 24giugno 1998), del Regolamento d’Istituto
e della Carta dei Servizi, del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, del Piano annuale dell'Inclusività,
del Programma Triennale per la Trasparenza, del Piano di emergenza e delle connesse disposizioni
sulla sicurezza, e delle disposizioni dirigenziali (in particolare, il vademecum annuale sulle regole della
scuola). I predetti documenti scolastici sono affissi all’albo elettronico sul sito eb istituzionale.
La Scuola si impegna a:
4
Sviluppare costantemente la qualità del servizio, attraverso il Piano Triennale dell'Offerta
formativa e ogni altro provvedimento organizzativo migliorativo, avvalendosi dei contribuiti
propositivi dell'utenza;
5
Favorire lo sviluppo delle conoscenze, della abilità e delle competenze degli studenti per
garantire elevati livelli qualitativi di apprendimento;
6
Comunicare costantemente con le famiglie, anche sviluppando sistemi interattivi, in merito ai
risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio, agli aspetti inerenti al comportamento,
alla condotta e alla crescita dello studente;
7
Garantire la migliore scuola pubblica possibile a tutti, prestando la massima attenzione all'
ascolto dei bisogni formativi degli studenti e delle famiglie e l’accompagnamento nelle situazioni di
disagio, rispettandone la riservatezza, al fine di favorire l’interazione pedagogica e l’inclusione
scolastica;
8
Favorire la maturazione dei comportamenti degli studenti verso una dimensione adulta,
consapevole e responsabile;
9
Contrastare ogni forma di pregiudizio e di emarginazione, creando un clima sereno e
corretto.
La Famiglia e lo Studente si impegnano a:
-Instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di
insegnamento e la loro competenza valutativa;
-Conoscere, applicare e puntualmente rispettare tutte le regole e disposizioni interne, con particolare
riguardo a quelle relative alla sicurezza, al divieto di fumare e di utilizzare i cellulari;
- Compilare accuratamente e controllare costantemente il Libretto Personale delle giustificazioni,
valido anche come documento di riconoscimento interno, da portare giornalmente a scuola dal 1°
giorno d’inizio anno scolastico.
-Attenersi alle regole condivise sul comportamento a scuola e ai basilari principi etici, con particolare
riguardo al rispetto di tutti i componenti della comunità scolastica e alla condanna di ogni
comportamento discriminatorio e vessatorio, sotto qualsiasi forma;
-Rispettare e avere cura degli ambienti e dei beni comuni;
-Applicare la normativa sulla sicurezza ed evitare quasiasi comportamento a rischio per la propria e
l'altrui incolumità;
-Rispettare le regole di comportamento in tutte le occasioni formative, comprese quelle che si
svolgono all'esterno dell'edificio scolastico;
-Condividere il principio del risarcimento del danno causato agli ambienti scolastici, ai beni comuni e
ai beni altrui.
SEZIONE N° 4 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL LICEO SCIENTIFICO TATETE
ORGANIGRAMMA 2016-17
CONSIGLIO D’ISTITUTO
v. Articolazione Uffici
ORGANO DI GARANZIA
Presidente: DS Alberto
Cataneo
Lorenzo Borrelli (alunno)
Carla Di Nicola (genitore)
- Andrea Capocci (docente)
DIRIGENTE SCOLASTICO
prof. Alberto Cataneo
COLLEGIO DOCENTI
n. 91 docenti
DSGA
Sig.ra Paola Leoni
COLLABORATORI DEL
DIRIGENTE SCOLASTICO
prof.ssa Loredana D'Ippoliti
prof.ssa Marina Anzellotti
CONSIGLI DI CLASSE
COORDINATORI
V. elenco
VERBALIZZATORI
v. elenco
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Maria Alampi
Emilia Biamonte
FUNZIONI STRUMENTALI
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Coordinamento Piano
Triennale offerta formativa
prof. Rocco Puppio
Italiano, Latino, Geostoria
proff.sse Angelica Lidia Russi e
Gabriella Di Stefano
Orientamento in entrata
proff.sse Alessandra Galletta e
Maria Cristina Leoni
Matematica e Fisica
prof.ssa Daniela Giovanna
Casale
prof. Andrea Capocci
Inglese
prof.ssa Susanna Petrillo
Laura Bordoni
Lucia Bordoni
Cappellanti Danila
Lucia Gasparri
Susanna Meloni
Maria Carla Zou
Recupero e sostegno
proff. Stefania Gizzi e Roberto Asci
Formazione docenti
proff.sse Angelica Lidia Russi e
Francesca Capodiferro
Storia e Filosofia
prof. Andrea Simari
Scienze
prof.ssa Alessandra Tomei
Scienze Motorie
prof. Alessandro Mezzetti
religione
porf.ssa Luisa Ercole
SERVIZI AUSILIARI
Sandro
Cherubini
Daniela
DicoratoGalanti
Tamara
Anna
Luana
Maria Lattanzio
Antonella
Filippelli Lucaferri
Anna Merola
Elisabetta Morucci
RESPONSABILI DI
LABORATORIO
laboratorio di
Fisica prof.ssa
Silvia Lanaro
laboratorio di Scienze -­­
Chimica Priore
prof. Giovanni
Laboratorio di Informatica
prof. Fabio Tassoni
Laboratorio Linguistico
COMITATO DI VALUTAZIONE
DS (presiede)
prof.ssa Loredana
d'Ippoliti
prof.ssa Daniela
Maria Grazia
Giovanna
Cittadini
Casale
DS I.C. Parco della Vittoria
prof.ssa Carla Costetti
Rapp. Genitori Sig.ra Barbara
Carrera
studentessa
Nicole Marrocco
Rosaria Maria Palaia
Vanna Clara Pastore
Monica Trilli
prof.ssa Maria Luisa Notaro
Anna Zacchi
ASSISTENTI TECNICI
Terenzio Aversa
Stefano Bruno
Silvia Di Felice
ASPP
Prof. Leonardo
Guarisco
Sig. Sandro Cherubini
Responsabili divieto di fumare
prof. Roberto Asci
Prof. Leonardo Guarisco
REFERENTE EDUCAZIONE
ALLA
SALUTE
RESPONSABILE DSA BES
HANDICAP REFERENTE
ANTIBULLISMO
prof.ssa Luisa Ercole
GRUPPO DI LAVORO PER
L’INCLUSIONE
DS (Presiede)
prof.ssa Luisa
Ercole
prof.ssa Caterina Lucarini
prof.ssa Claudia Alberico
prof.ssa Annalisa Palazzo
REFERENTE INVALSI
prof.ssa Stefania Gizzi
NUCLEO PER il PDM E IL RAV
L’AUTOVALUTAZIONE
DS (presiede)
prof.ssa Maria Luisa Tibaldeschi
TibaldeschiTibaldeschi
prof.ssa Maria Antonietta Frasciello
FrascielloClaudia Alberico
prof.ssa
prof. Rocco Puppio
REFERENTE PER
L'ORIENTAMENTO
UNIVERSITARIO
prof.ssa Annalisa Palazzo
RESPONSABILE PER
L'ALTERNANZA
SCUOLA-‐LAVORO
prof.ssa Claudia Careri
COMMISSIONE SCIENTIFICA
PER L'ALTERNANZA S.L.
proff. Notaro, Tomei, Tassoni,
Careri, Russi, Palazzo, Vernich,
Guttagliere
ANIMATORE DIGITALE
prof. Paolo Sirabella
Team Digitale
prof. Tassoni
prof. Guarisco
prof.ssa Bungaro
PARAGRAFO 4.1: GLI OO.CC. D’ISTITUTO (v. allegato 3)
PARAGRAFI 4.2 – 4.6 Il DS, i Collaboratori del DS, Le Funzioni strumentali, i Responsabili dei
Laboratori, i docenti referenti BES ed INVALSI, l’animatore digitale (v. allegato 4)
PARAGRAFO 4.7: I DOCUMENTI FONDAMENTALI D’ISTITUTO
Vademecum Le regole della Scuola 2015-16
http://www.liceotalete.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=780:le-regoledella-scuola-2015-2016&catid=23&Itemid=509
Informativa trattamento dati
http://www.liceotalete.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=665:informativatrattamento-dati&catid=23&Itemid=509
Regolamento laboratori
http://www.liceotalete.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=21:regolamentolaboratori&catid=23&Itemid=509
Patto educativo di Corresponsabilità
http://www.liceotalete.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=18:pattoeducativo-di-responsabilita&catid=23&Itemid=509
SEZIONE N° 5 I SERVIZI DI SEGRETERIA
 DSGA
Il Direttore dei Servizi generali e Amministrativi (DSGA) coadiuva il Dirigente Scolastico. Svolge
attività professionale complessa e di grande rilevanza. Sovraintende, con autonomia operativa ai
servizi generali ed amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di
coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi
assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dipendenze.
La sua azione si articola nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico. Inoltre svolge la
funzione di consegnatario dei beni immobili.
PARAGRAFO 5.1: L’ORGANIGRAMMA DELLA SEGRETERIA
N.
ASSISTENTI AMM.VI
Status
Qualifica
1
Biamonte
Emilia
t.i.
Assistente amministrativo
2
Bordoni
Laura
t.i.
Assistente amministrativo
3
Bordoni
Lucia
t.i.
Assistente amministrativo
4
Cappellanti
Danila
t.i.
Assistente amministrativo
5
Alampi
Maria
t.i.
Assistente amministrativo
7
Zou
Maria Carla
t.i.
Assistente amministrativo
Status
Qualifica
Lucia
N.
ASSISTENTI TECNICI
1
Aversa
Terenzio
t.i.
Assistente tecnico AR23
2
Bruno
Stefano
t.i.
Assistente tecnico AR08
3
Di Felice
Silvia
t.i.
Assistente tecnico AR02
Status
Qualifica
N.
COLLABORATORI SCOLASTICI
1
CAPANNA
ELISABETTA
t.i.
Collaboratore scolastico
2
CHERUBINI
SANDRO
t.i.
Collaboratore scolastico
3
DICORATO
DANIELA
t.i.
Collaboratore scolastico
4
GALANTI
TAMARA
t.i.
Collaboratore scolastico
5
LATTANZIO
ANNA MARIA
t.i.
Collaboratore scolastico
6
LUCAFERRI
ANTONELLA
t.i.
Collaboratore scolastico
7
MORUCCI
ELISABETTA
t.i.
Collaboratore scolastico
8
PALAIA
ROSARIA M.
t.i.
Collaboratore scolastico
9
PASTORE
VANNA CLARA
t.i.
Collaboratore scolastico
10
PYKA
BEATA
t.d.
Collaboratore scolastico
11
TRILLI
MONICA
t.i.
Collaboratore scolastico
12
ZACCHI
ANNA
t.i.
Collaboratore scolastico
SEZIONE N° 6 IL PERSONALE DELLA SCUOLA
PARAGRAFO 6.1: IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE
posti comuni, di sostegno e di potenziamento
Per i prossimi anni, le previsioni sono di un fabbisogno stabile, probabilmente in leggera crescita,
tenendo presente che il massimo numero di alunni raggiungibile è di circa 1000.
2016-17
2017-18
2018-19
43-44 classi totali, di cui 9 min 44-max 45 classi totali, di non meno di 45 classi
prime
cui 8 prime
UTILIZZAZIONE DELL'ORGANICO DELL'AUTONOMIA IN RELAZIONE
POTENZIAMENTO DIDATTICO E ORGANIZZATIVO DELL'ISTITUTO
ALLE
ATTIVITA
'
di
L'utilizzazione dei docenti per le attività di potenziamento didattico ed organizzativo dell'Istituto si
basa sui seguenti criteri:
 Tutti i docenti dell'organico dell'autonomia possono essere assegnati, per una parte o per la
totalità del loro orario di servizio, ad attività di potenziamento didattico ed organizzativo
rientranti nelle aree individuate collegialmente, che sono meglio definite annualmente dalla
progettualità a livello d'istituto e dalla programmazione di ogni singolo consiglio di classe.
 Le ore eventualmente residue dell'orario di servizio, non impegnate in attività di
potenziamento programmate, non devono superare un terzo delle ore totali di servizio, e
restano disponibili per ogni attività didattico - organizzativa utile all'Istituto, comprese le
eventuali sostituzioni dei colleghi assenti.
Per il triennio 2016-2019, relativamente al potenziamento dell'organico dell'autonomia, il Collegio
Docenti individua come prioritario il fabbisogno relativo alle classi di concorso A049, A047, A060,
A051, A0346. In subordine, le restanti classi di concorso proprie del Liceo scientifico (A025, A037,
A029 ) e quelle non previste da tale indirizzo.
Il fabbisogno di organico potenziato nel triennio in questione si ritiene debba essere di almeno 8
docenti, secondo le priorità sopra ricordate.
Nell'a.s. 2016-17, i docenti saranno impiegati in attività di potenziamento dell'offerta formativa
indicativamente come da prospetti seguenti.
Piano di lavoro docenti su aree potenziamento 2016/17
Classe
di
concorso
Ore da prestare
Organizzaz
ione
Disponibilità
ulteriori attività
(incluse
sostituzioni,
non oltre i 10.
gg)
Corsi di recupero
/
/sportello/assiste
nza allo studio/
supporto alle
classi alunnni in
difficoltà
Attività di docenza in
copresenza per
potenziamento
curriculare /
assegnazione a
cattedre
annualmente
(18 h x 33
settimane)
Progetti ed
Attività
didattiche
Ore di
utilizzo
A017
600
0
200
100
50
250
600
A019_1
600
0
200
100
50
250
600
A019_2
600
0
200
100
150
150
600
A025*
600
0
178
58
66* + 198
100
600
A029**
350
20
80
0
100
150
350
A037***
300
0
100
50
50
100
300
A047
600
0
0
0
495
105
600
A049_1
600
267
0
0
333
0
267
A049_2
600
0
30
108
462
0
132
A051***
300
0
100
50
50
100
300
A346_1
600
66
200
100
134
100
600
A346_2
600
0
200
150
100
150
600
* in servizio, in parte, presso altro Istituto
** da gennaio 2017
*** da febbraio 2017
LICEO SCIENTIFICO TALETE
PIANO ATTIVITA' AREE DI POTENZIAMENTO A.S. 2016-17
AREA DI POTENZIAMENTO
SISTEMA INTEGRATO DI
ORIENTAMENTO IN USCITA
ATTIVITÀ
DOCENTE/I
CLASSE
CONCORS
O
Referente per l'alternanza
scuola - lavoro
prof.ssa Careri
A017
Collaborazione
all'alternanza scuola lavoro
Comitato scientifico
Prof.ssa Palazzo
A019
prof.ssa Careri
prof.ssa Palazzo
prof. Capocci
Prof.ssa Palazzo
A017
A049
prof.ssa Careri
A017
Prof.ssa Malandrucco
A346
Prof. D'Amico
A025
Prof.ssa Cannizzo
Prof.ssa Palazzo
Docente da individuare
Docente da individuare
A019
A019
A051
A037
Referente per
l'orientamento verso
l'università ed il mondo del
lavoro.
Progetto Almadiploma.
Collaborazione
all'orientamento verso
l'università ed il mondo del
lavoro.
Progetto MEP - Tutor
Alternanza scuola - lavoro
Alternanza scuola -lavoro
Progetto Alternanza scuolalavoro "Apprendisti
Ciceroni - Giornate FAI"
(classi 3B, 3D e 3M)
Formazione studenti Diritto
del lavoro
Alternanza scuola - lavoro
Altri progetti di carattere
A019
umanistico
Compresenze Disegno ed
arte, Lett. Italiana, Inglese,
Storia, Filosofia
POTENZIAMENTO
CURRICULARE
AREA DI POTENZIAMENTO
ATTIVITÀ
Sportello pomeridiano
(latino, matematica, fisica,
inglese, disegno, filosofia)
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E
RECUPERO
Prof. D'Amico
Prof.ssa Careri
Prof.ssa Palazzo
Prof.ssa Cannizzo
Prof.ssa Del Vecchio
Prof. ssa Malandrucco
Prof. Mignardi
Docente da individuare
Docente da individuare
DOCENTE/I
A025
A017
A019
A019
A346
A346
A029
A051
A047
CLASSE
CONCORS
O
Prof. Capocci
Prof. D'Amico
Docente da individuare
Docente da individuare
Prof.ssa Malandrucco
Prof. D'Amico
Prof. Capocci
Prof.ssa Malandrucco
Prof.ssa Del Vecchio
Docente da individuare
Prof. D'Amico
Prof.ssa Careri
Prof.ssa Del Vecchio
Prof.ssa Palazzo
Prof.ssa Cannizzo
Docente da individuare
Docente da individuare
prof.ssa Careri
prof.ssa Palazzo
A049
A025
A051
A037
A346
A025
A049
A346
A346
A051
A025
A017
A346
A019
A019
A051
A037
A017
A019
Progettualità area
scientifica - Olimpiadi di
Matematica
Prof. Capocci
Prof.ssa Careri
A049
A017
Progettualità area Lingue
straniere - Progetto MEP supporto organizzativo
Nuove metodologie Insegnamento di una
disciplina in lingua inglese
con metodologia CLIL nelle
classi quinte
Prof.ssa Malandrucco
A346
Prof.ssa Malandrucco
A346
Periodi di studio all'estero
Prof.ssa Del Vecchio
A346
Corsi pomeridiani di
recupero (italiano L2,
Attività di supporto alle
classi con alunni in
difficoltà
Gruppo di lavoro per
l'inclusione
INCLUSIONE
VALORIZZAZIONE ECCELLENZE
INTERNAZIONALIZZAZIONE
- contatti con agenzie e
supporto didatticoorganizzativo
Stage a Dublino (supporto
organizzativo)
Prof.ssa Malandrucco
A346
Stage a Southampton
Prof.ssa Malandrucco
A346
Stage in Germania (studio
di fattibilità, contatti con
scuole tedesche)
Prof.ssa Del Vecchio
A346
VIAGGI D'ISTRUZIONE E
SCAMBI CULTURALI
AREA DI POTENZIAMENTO
ATTIVITÀ
DOCENTE/I
CLASSE
CONCORS
O
Responsabile della
sicurezza e della logistica
progetto DADA
Prof. Guarisco
A047
Formazione alunni
Percezione del rischio
nell'adolescenza e sicurezza
a scuola
Prof. D'Amico
A025
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
Progetto Johnny: il viaggio
di un consumatore
prof.ssa Palazzo (referente)
Prof. D'Amico
A019
A025
ATTIVITA' SPORTIVE
Progetto in corso di
definizione
Coordinamento didattico
della Settimana della
cultura nell'ambito della
Commissione Didattica
Prof. Mignardi
A029
prof.ssa Palazzo
prof.ssa Careri
Prof.ssa Malandrucco
Prof.ssa Del Vecchio
Prof. D'Amico
Prof. Mignardi
Docente da individuare
Docente da individuare
Prof.ssa Del Vecchio
Prof.ssa D'Ippoliti
A017
A019
A346
A346
A025
A029
A051
A037
A346
A049
PROGETTO DADA
SICUREZZA
PROTAGONISMO DEGLI
STUDENTI
SETTIMANA DELLA CULTURA
27 FEBBRAIO- 2 MARZO
FORMAZIONE DOCENTI
Corsi di Lingua inglese
Collaboratrice del Dirigente
scolastico
ORGANIZZAZIONE
Supporto alla
vicepresidenza uscite
alunni
Prof.ssa Malandrucco
A346
Supporto alla
vicepresidenza (casi
eccezionali)
Prof. Mignardi
A029
Supporto organizzativo
Biblioteca d'Istituto
Prof.ssa Cannizzo
Docente da individuare
Docente da individuare
A019
A037
A051
PARAGRAFO 6.2: IL FABBISOGNO DEL PERSONALE ATA
Per il triennio in questione, si prevede un fabbisogno del personale di segreteria non inferiore a
quello attuale:
1 DSGA
7 applicati di segreteria
3 Assistenti tecnici
12 collaboratori scolastici
SEZIONE N° 7: IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI
Secondo quanto approvato dagli OO.CC. nell'a.s. 2014-15, l'Istituto applicherà dall'a.s. 2016-17 la
didattica per ambienti di apprendimento (Progetto DADA).
PIANO DI PREVISIONE PROGETTO DADA
2015-16
2016-17
2017-18
2018-19
Videoproiettori in almeno Video proiettori
metà delle aule
in 2/3 delle aule
Videoproiettori
in tutte le aule
idem
Rinnovo lab. linguistico
Potenziamento wireless e Rinnovo notebook
cablaggio
aule
3 Lim nuove
Linea internet dedicata
Banda larga
Rinnovo lab informatico
Potenziamento wireless e Ottimizzazione wireless
cablaggio
Completamento cablaggio
Avvio cablaggio
Audiovideo aula Magna “M. Potenziamento aula Magna idem
Gizzio”
“M. Gizzio”
idem
Delocalizzazione di parte del Arricchimento
patrimonio
bibliotecario patrimonio
libri
della scuola
audiovisivi
idem
idem
idem
idem
Mobilio
e
suppellettili integrazione mobilio
(sedie
con
ribaltina,
armadietti, librerie, ecc.)
ed
Previsione di spesa: 60.000€ nel triennio*
(*Il rinnovo del Lab. Linguistico è scorporato in quanto fabbisogno a parte, come riportato nella specifica tabella)
PIANO DI PREVISIONE DEL LABORATORIO DI FISICA
Descrizione degli obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19
In sintonia con le indicazioni fornite dai programmi del nuovo ordinamento, si indicano
i seguenti obiettivi:

Integrare e potenziare le attrezzature relative all’elettromagnetismo in modo da applicare e
dimostrare le sue leggi fondamentali.

Integrare e potenziare le attrezzature relative alla relatività in modo da applicare e dimostrare le sue
leggi fondamentali.

Integrare e potenziare le attrezzature relative alla fisica moderna, in modo da applicare e dimostrare
le sue leggi fondamentali.

Fornire il laboratorio di software applicativi e di materiali audiovisivi reperibili anche attraverso la
rete.






Descrizione del fabbisogno di attrezzature, software, materiali, libri, migliorie strutturali, ecc.
Priorità 2016-17
Priorità 2017-18
Priorità 2018-19
Mini multimetro
 Tubi elettronici “s” per
digitale
analisi e proprietà

Elettrometro
dell’elettrone libero
Calibri a cursore

Kit per
ventesimale
rappresentazione del
 Diodo “s” per l’analisi
dell’effetto termoionico.
campo magnetico
Misuratore della
velocità della luce
 Apparecchio di Millikan

Apparecchio di base per
effetto Hall
Scheda per esperimenti
 Generatore di Van de
con collegamenti
Graff.

Esperimento di Franckfondamentali di
Hertz
 Elettroscopio
elettronica: componenti

Led per la
 Misuratore del campo
passivi, legge di Ohm,
determinazione di “ ”
elettrico
legge di Kirchoff

Apparecchio di scarica e
 Coppia di bobine di
Apparecchio per la
carica di un condensatore.
Helmholtz
determinazione del

Tubo di rame per la

Ago magnetico di
campo geomagnetico.
legge di Lenz
Oersted
Software relativi allo

Rivelatore di energia a

Software relativi allo
elettromagnetismo, alla
raggi X (effetto Compton)
elettromagnetismo, alla
relatività ed alla fisica
relatività ed alla fisica

Software relativi allo
moderna.
moderna.
elettromagnetismo, alla
relatività ed alla fisica
moderna.
Previsione di spesa: 7500€ per il triennio
PIANO DI PREVISIONE DEL LABORATORIO DI SCIENZE
Descrizione degli obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19
Descrizione del fabbisogno di attrezzature, software, materiali, libri, migliorie strutturali, ecc.
Priorità 2016-17
A)Interventi finalizzati alla
sicurezza e alla messa a norma dei
locali
Spostamento e sistemazione
urgente della manopola centrale
di chiusura dell'erogazione del gas
ad altezza d'uomo. Attualmente è
collocata a 3 metri di altezza e si è
Priorità 2017-18
A) Interventi finalizzati
all'acquisizione dei reagenti e dei
materiali per lo svolgimento di
esercitazioni di Chimica organica
per le classi 5e.
Acquisto dei reagenti per le
esercitazioni di Chimica organica.
Una lista dettagliata è stata
Priorità 2018-19
A) Interventi finalizzati al
completamento delle attrezzature
e dei materiali per lo studio delle
Scienze della Terra
Acquisto di strumenti per una
piccola stazione meteorologica:
termometro a massima e
minima, termometro a tre scale,
costretti ad avere costantemente a
disposizione una scala per
l'eventuale accesso in caso
d'urgenza.
Sistemazione dell'impianto
elettrico nell'aula preparazioni
lungo il muro confinante con l'aula
delle esercitazioni. L'assenza di un
impianto elettrico sotto traccia
obbliga a prese volanti adattate e
fuori norma.
Sistemazione impianto cappa con
filtri a carboni attivi specifici e
controllo annuale, secondo norma,
dei volumi e della capacità filtrante
della cappa.
Sistemazione canna fumaria,
secondo norma, con
prolungamento fino al terrazzo
dell'edificio.
Messa in opera di cappe aspiranti
sui banchi di lavoro per la
realizzazione di esercitazioni di
Chimica organica.
B) Interventi finalizzati alla
sicurezza relativa all'utilizzo del
laboratorio
Istallazione a pavimento, con
adduzione servizio acqua, della
doccia e lavaocchi di emergenza.
Acquisizione di armadi con ante
scorrevoli in vetro temperato di
sicurezza per la sistemazione e lo
stoccaggio dei materiali.
Attualmente il laboratorio non
presenta alcun armadio a norma e
in particolare 2 armadi sono molto
pericolosi per il loro sistema di
apertura.
Acquisizione di armadietto pronto
soccorso per 30 studenti
contenente i presidi medicali
secondo normativa vigente.
C) Interventi finalizzati al decoro
dei locali
Sistemazione perimetrale della
fascia di linoleum, funzionante da
battiscopa, in gran parte distaccata
dal muro.
Lavori minuti di muratura
(stuccatura e rifacimento di
intonaco in alcune aree) e
presentata a febbraio 2015; il
30/5/2015 è stata inoltrata
richiesta di preventivo alla Ditta
Donati Srl, ma l'acquisto è stato
sospeso per la mancata
istallazione delle cappe aspiranti
sui banchi di lavoro.
B) Interventi finalizzati al
completamento delle attrezzature
e dei materiali per la Biologia
Acquisto di 5 M.O. binoculari per
lo studio di preparati
microscopici di Biologia cellulare,
ed Anatomia e Fisiologia.
Sistema video per microscopia
(videocamera digitale USB per
PC).
C) Interventi finalizzati al
completamento dei reagenti e dei
materiali di Chimica generale
Acquisto di materiale di consumo
di Chimica generale (reagenti,
vetreria, etc.) da verificare e
segnalare a completamento
dell'anno scolastico nella
relazione finale dell'attività svolta
come responsabile di laboratorio.
anemometro, barometro,
igrometro, pluviometro, pompa
aspirante elettrica e modello di
tornado.
Acquisto di modelli geologici.
B) Interventi finalizzati al
completamento delle attrezzature
e dei materiali per lo studio della
Chimica
Acquisto di nuovi strumenti per
la Chimica generale: calorimetro,
pHmetro da banco e relative
soluzioni tampone per la
calibrazione, pila di Volta a tazze,
pila di Volta a colonna, cella
elettrolitica, etc.
Acquisto di materiale di consumo
di Chimica generale (reagenti,
vetreria, etc.) da verificare e
segnalare a completamento
dell'anno scolastico nella
relazione finale dell'attività svolta
come responsabile di laboratorio.
sistemazione dell'area murale
intorno al lavello da laboratorio
non sistemata nel corso della
sostituzione del lavello.
Tinteggiatura dei locali.
D) Interventi finalizzati al
completamento dei reagenti e dei
materiali di Chimica generale
Acquisto dei reagenti, vetreria e
strumenti riportati nella richiesta
di acquisto del 18/3/2015.
Acquisto di ulteriore materiale di
consumo di Chimica generale
(reagenti, vetreria, etc.) da
verificare e segnalare a
completamento dell'anno
scolastico nella relazione finale
dell'attività svolta come
responsabile di laboratorio.
Previsione di spesa: 12.000€ nel triennio
PIANO DI PREVISIONE DEL LABORATORIO LINGUISTICO
Descrizione degli obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19
In sintonia con gli obiettivi dei programmi del nuovo ordinamento, il progetto DADA
(Didattica per Ambienti di Apprendimento) e dell’offerta formativa del curricolo di’istituto, il Dipartimento di
Lingue straniere si prefigge i seguenti obiettivi:
1) rendere il laboratorio linguistico sempre più efficiente con l’ac uisto di altre postazioni di PC, in modo tale
che ciascun alunno abbia la sua personale operatività senza condividere l’ ard are in coppia. Si ravvisa una
superficie insufficiente per una classe intera e lo spazio a disposizione risulta ergonomicamente utile per un
numero di 14 + 1 PC per il docente.
2) dotare il laboratorio linguistico di una LIM di modello avanzato in conformità al Progetto presentato per
avere il Finanziamento Roma
3) acquistare attrezzature tecnologiche c e possano migliorare l’attività didattica in ciascuna delle aule di
Lingua Inglese.
4) acquisto di un lettore CD, di ultima generazione per l’ascolto in c iaro di brani, e un adeguato sistema di
amplificazione.
5) dotare di un videoproiettore ogni aula destinata all’insegnamento di Lingua e Cultura Inglese per la
riproduzione di materiale filmografico.
Descrizione del fabbisogno di attrezzature, software, materiali, libri, migliorie strutturali, ecc.
Priorità 2016-17
Priorità 2017-18
Priorità 2018-19
Intervento di ristrutturazione del
Acquisto di:
Acquisto di :
laboratorio:
n. 1 LIM di modello avanzato
n. 1 Armadio per contenere DVD
areazione
nel laboratorio
illuminazione
Acquisto di videoproiettori
rimozione del linoleum
( in base al numero di aule da
progetto DADA)
Acquisto 14 PC + 1 PC per
Insegnante
Montare Home theatre dalla exbiblioteca
n.1 un lettore CD
Previsione di spesa: 8000€ nel triennio
PIANO DI PREVISIONE DEL LABORATORIO DI INFORMATICA
Descrizione degli obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19
Obiettivi da raggiungere entro il triennio 2016-19
Nell'ambito delle iniziative di sviluppo del Laboratorio di Informatica è opportuno rilevare che le attività che in
esso vengono svolte vanno distinte, grosso modo, in attività didattiche e extra-didattiche. Infatti, il laboratorio è
utilizzato sia in fascia antimeridiana, relativamente all'uso delle strutture da parte dei docenti e degli studenti
nell'ambito della didattica, che pomeridiana, attraverso corsi, progetti, presentazioni e così via.
◦ Obiettivi didattici
Anche e soprattutto in funzione del progetto DADA, il laboratorio deve diventare una vera e propria aula,
utilizzata in modo praticamente continuativo. L'obiettivo è quindi quello di rendere la struttura funzionale alle
esigenze della didattica relativamente a tutte le discipline.
Da questo punto di vista, l'obiettivo primario è quello di fare in modo che una percentuale significativa di
docenti, sicuramente superiore al 50% e trasversale rispetto ai dipartimenti, sia in grado di utilizzare il
laboratorio e lo utilizzi in modo efficace per la didattica.
◦ Obiettivi extra-didattici
Per quanto attiene alle attività extradidattiche, il laboratorio può diventare un punto di riferimento, non solo
informatico ma anche tecnologico, per il territorio. A tale proposito è necessario riuscire a svincolare il
laboratorio dal calendario di apertura pomeridiana dell'istituto, per renderlo fruibile in modo continuativo e
allargare gli orizzonti delle attività che vi si possono svolgere. Oltre a rinforzare le attività tradizionali (es. corsi
ECDL, AutoCad etc..) , si deve estendere l'offerta al territorio utilizzando primariamente le competenze presenti
in istituto, e poi qualunque
apporto dall'esterno. Si promuoverà la possibilità di stringere accordi e partnership con enti e istituzioni per far
diventare il laboratorio del Talete sede di corsi che rilascino certificazioni a qualsiasi livello. Tuttavia, in linea con
la vocazione didattica e formativa di un laboratorio scolastico, si possono svolgere attività di formazione anche
non certificata come corsi di informatica e programmazione per ragazzi di scuola superiore e per adulti,
iniziative di coding per ragazzi delle elementari e medie e quant'altro. Compatibilmente con lo spazio fisico a
disposizione, si può elevare il livello dell'offerta aprendo alla tecnologia nella sua accezione più moderna,
utilizzando una parte del laboratorio come un piccolo FabLab aperto al territorio, cioè un'officina tecnologica
che mette a disposizione gli strumenti più sofisticati a chi ha un'idea (prioritariamente gli studenti ) e non può
realizzarla proprio per mancanza di questi
Descrizione del fabbisogno di attrezzature, software, materiali, libri, migliorie strutturali, ecc.
Priorità 2016-17
Priorità 2017-18
Priorità 2018-19
Stampante di rete
Server dedicato
Macchina per
• Messa a
con generazione
taglio laser
disposizione di un
di password per
• Kit Arduino
tecnico
connessione wifi
(hardware e
specializzato
utente
software)
dedicato
• Stampante 3D
• Soft are e
• Disposizione di
• Soft are di
piattaforma di
personale, interno
progettazione e
realtà virtuale
o esterno per
stampa 3D
• Messa a
l'apertura e
• Messa a norma
disposizione di
chiusura
dei banconi
un tecnico di
pomeridiana
• Armadietti e
elettronica
• Miglioramento
scaffalature
• Ac uisto pc di
dell'impianto di
nuova
areazione
generazione
• Messa a norma
della porta di
ingresso
Spesa prevista: 15.000€ nel triennio
PIANO DI PREVISIONE DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE PER SCIENZE MOTORIE
Nel contesto del Piano di Miglioramento dell'offerta formativa dell'Istituto il Dipartimento di Scienze Motorie ha
individuato le necessità di interventi strutturali e di acquisto di materiali necessari per una didattica innovativa. Al fine di
conseguire gli obiettivi educativi, formativi e di istruzione delle Scienze Motorie e Sportive, nel quadro delle politiche
strutturali della scuola secondaria, legati in particolare alla positiva scansione della dimensione fisica e della propria
specifica corporeità in età evolutiva, si ritiene indispensabile attuare percorsi metodologici e fornire esperienze pratiche
attraverso attività a corpo libero, con elementi di peracrobatica ed esercizi ginnici e motori, con l'ausilio di macchine e
strumenti sportivi in ambienti opportunamente organizzati. Naturalmente per realizzare un ambiente pienamente
educativo é necessario avere anche spazi per un cambio abbigliamento, per la pulizia ed igiene pre e post attività.
Pertanto risultano indispensabili 2 spogliatoi, uno maschile ed uno femminile con relativi servizi igienici.
Sono state individuati le seguenti priorità:
Obiettivi da raggiungere:
1) Garantire spazi idonei al numero di alunni del nostro Liceo: sala attrezzata per ginnastica e attività laboratoriale
2) Garantire il rispetto della privacy dei ragazzi e le delle norme igeniche: spogliatoi
3) Offrire,nel contesto di una didattica innovativa, attività alternativa a quella tradizionali facendo sperimentare ai
ragazzi attività motorie che mettano in gioco tutte le componenti della persona: abiltà fisiche/ intellettive nella
ricerca di strategie di risoluzione.
4) Avere materiali sufficienti per soddisfare le richieste numeriche degli alunni
Priorità 2016-17
Priorità 2017-18
Priorità2018-19
Assegnazione aula laboratorio (aula5/6) Scala orizzontale
e spogliatoi
Scacchiere
8 tappeti antisdrucciolo 1mx2m di 4 cm 2tappeti paracadute 2mx4m di 0,20
chiudibile
Tavolo da Ping-pong
Montare spalliere già in possesso
12 step
Bosu (pilates)
Specchi per una parete dell'aula
laboratorio
6 fitball
12 racchette da badminton
Paraspigoli
2 scale skip da 4m
Trampolino da 1m
Cesta contenitore palloni
2 panche ginniche
20 Hula hop piatto da 60cm
Trampolino da 1m
Bilancia-stati metro
2 cuscini propriocettivi
1 armadio attrezzi
Tatami ad incastro 4x4m x3cm
10 palloni pallavolo
5 palloni pallamano
Protezione termosifoni
Protezione scala antincendio
2 Gym Bike
Spesa prevista: 9000€ nel triennio
TABELLA RIEPILOGATIVA FABBISOGNO ATTREZZATURE nel triennio 2016-2019
2015-16 2016-17 2017-18 2018-2019
Progetto DADA*
60000
20000
20000
20000
Laboratorio di scienze
4000
4000
4000
Laboratorio di Fisica
3000
2500
2000
Laboratorio Linguistico
3000
3000
2000
Laboratorio informatico
5000
5000
15000
Palestra
3000
3000
3000
38000
37500
46000
2016-17
2017-18
2018-2019
TOTALE
38000
37500
46000
121500
*Parte dell’importo del Progetto DADA è coperto, per l’a.s. 2015-16, dal contributo della Fondazione
Roma (€37.811) e da fondi a bilancio.
SEZIONE N° 8: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
PARAGRAFO 8.1: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Il Piano di formazione del personale docente costituisce un passaggio fondamentale del Piano di
Miglioramento dell'Istituto, in quanto punta a coinvolgere, attivare e responsabilizzare l'intero corpo
docente rispetto ai processi di innovazione didattica necessari per raggiungere i traguardi stabiliti.
Pertanto la Scuola ha sempre avuto, tra le sue finalità, quella di stimolare la formazione dei docenti
per mantenere la relazione con il mondo professionale, con il mondo degli alunni e con il mondo
esterno.
Il C.C.N.L. 29/11/2007 riporta:
• all'art. 63 la formazione in servizio del personale
• all'art. 66 la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione
destinate al personale docente ed ATA.
La Legge 13 luglio 2015, n. 107, "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti" prevede:
 all'art. 1, comma 124: "Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la
formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività
di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano
triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle
istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano
nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria."
 all'art. 1, comma 58 ("Piano nazionale per la scuola digitale"), lettera d), la "formazione dei
docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento,
l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli
studenti"
 all'art. 1, comma 58 ("Piano nazionale per la scuola digitale"), lettera e), la "formazione dei
direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti
tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione".
La formazione e l'aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:
 costruzione dell'identità dell'istituzione scolastica
 innalzamento della qualità della proposta formativa
 valorizzazione professionale
Le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla piena attuazione dell'autonomia
scolastica, prevedendo a tal fine che le istituzioni scolastiche definiscano il Piano Triennale
dell'Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19, la cui realizzazione è connessa ad un
Piano della Formazione.
L’istituto deve tener conto delle priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale della Formazione
adottato ogni tre anni con Decreto del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, dei
risultati emersi dal Rapporto di autovalutazione (RAV), degli esiti formativi registrati dagli studenti,
del confronto in seno agli organi collegiali, aperto anche alle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti sul territorio.
In aggiunta al Piano nazionale, l’istituto si dota di un Piano di Formazione e Aggiornamento (PFT),
che rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti alla qualità delle
risorse umane ed è pertanto un'azione tendente a migliorare il clima nell'organizzazione, per creare
condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF, oltre che al tentativo di dare corpo ad
attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall'autonomia.
Il Piano di formazione deve considerare che
• il Collegio dei docenti riconosce l'aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto
irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell'efficacia del
sistema scolastico e della qualità dell'offerta formativa e che deve essere inteso come un
processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze;
• l'attività di formazione deve essere correlata al Rapporto di Autovalutazione (RAV) e al Piano di
Miglioramento (PDM);
• l'attività formativa deve essere programmata in funzione dei bisogni dei docenti rilevati con la
somministrazione di un questionario;
• la programmazione delle iniziative deve considerare alcuni aspetti che non possono prescindere
dall'organizzazione di una didattica innovativa;
• devono essere favorite anche le iniziative formative di libera iniziativa dei docenti, da ricondurre
comunque ad una dimensione professionale utile ad arricchire le competenze degli insegnanti e
quindi la qualità dell'insegnamento e di autoformazione attraverso la carta elettronica dei docenti
(v. DPCM 23 settembre 2015);
• devono essere programmate attività formative obbligatorie sulla sicurezza del lavoro e inerenti
alla stessa (D. Lgs. 81/2008).
Pertanto, l’attività di formazione sarà ispirata a:
• consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e
competenze a supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e/o
multimediali);
• sostenere la ricerca didattico - pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di
ordinamento;
• facilitare l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri, degli alunni disabili, DSA e BES.
Il Piano di Formazione, redatto tenendo conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR e
degli orientamenti strategici del RAV e del PDM, comprenderà:
• corsi di formazione organizzati da MIUR e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli
insegnamenti previsti dagli ordinamenti o a innovazioni di carattere strutturale o metodologico
decise dall'amministrazione;
• corsi proposti dal MIUR, USR, enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero,
coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;
• corsi organizzati dalla Rete di ambito, dalle Reti di scuole a cui l'istituto aderisce;
• interventi formativi dell'istituto, in presenza di tutor esterni o interni (adeguatamente formati),
autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto degli obiettivi previsti dal PTOF;
• interventi di formazione on-line;
• interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto
Legislativo 81/2008).
Il Piano di Formazione avrà le seguenti finalità e obiettivi:
Finalità:
v garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto del personale docente e ATA,
sostenere l'ampliamento e la diffusione dell'innovazione didattico - metodologica;
v favorire il sistema formativo integrato sul territorio mediante la costituzione di reti, partenariati,
accordi di programma, protocolli d'intesa;
v favorire l'autoaggiornamento, garantire la crescita professionale di tutto il personale, attuare le
direttive MIUR in merito ad aggiornamento e formazione, promuovere azioni funzionali allo
sviluppo della cultura della sicurezza;
v porre in essere iniziative di formazione ed aggiornamento in linea con gli obiettivi prefissi nel
Rapporto di Autovalutazione d'Istituto, e tenuto conto delle priorità (con conseguenti obiettivi di
processo) individuate nel RAV.
Obiettivi:
v sviluppare e potenziare in tutte le componenti la padronanza degli strumenti informatici e di
specifici software per la didattica e/o per l'organizzazione dei servizi amministrativi;
v formare e aggiornare i docenti su aree tematiche di maggiore interesse per una maggiore
efficacia dell'azione educativa (BES - DSA - didattica delle discipline - metodologie dei linguaggi
espressivi, etc.);
v formare tutte le componenti a individuare possibili fonti di rischio e a fronteggiare situazioni di
pericolo.
Il Piano porrà particolare attenzione alle seguenti Aree:
Area Sicurezza
Area della metodologia e didattica
Area della metodologia e didattica inclusiva
Area relazionale e della comunicazione
Area delle competenze digitali e nuovi ambienti per apprendimento
Area linguistica
Area di integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
PERSONALE DOCENTE
I corsi potranno essere tenuti anche in modalità in presenza e on-line.
Tutte le iniziative e proposte che perverranno dal MIUR, e le iniziative provenienti da altre istituzioni
(Università, scuole e reti di scuole, Enti locali, Enti, Federazioni Sportive, Associazioni, etc.), idonee ad
un arricchimento professionale, saranno oggetto di valutazione e diffusione tra il personale della
scuola.
Il piano di formazione e aggiornamento dell'Istituto prevederà (previa autorizzazione) la libera
adesione dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di
formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati.
Il dirigente scolastico potrà curare, altresì, incontri di sviluppo professionale in tema di innovazioni
emergenti; i docenti, individualmente o in gruppo, potranno intraprendere iniziative di
autoaggiornamento, in coerenza con il RAV, i relativi obiettivi di miglioramento e il Piano di
miglioramento dell'Istituto.
MODALITA' DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA
RICADUTA NELL' ATTIVITA' CURRICOLARE
Le Unità formative saranno documentate attraverso la creazione di un portfolio digitale per ogni
docente. Il docente propone e sottopone al vaglio della D.S. ogni anno scolastico il proprio piano di
formazione, in relazione all'offerta dell'Istituto e ai propri bisogni, indicando l'eventuale adesione a
offerte formative esterne e/o online, purché in linea con gli obiettivi stabiliti dal piano.
Per ciascuna unità formativa:
• si provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione;
• i docenti partecipanti inseriranno nel portfolio digitale eventuali documentazioni e materiali
prodotti e riferiranno in merito a innovazioni metodologiche introdotte nella didattica in classe in
conseguenza del processo formativo realizzato;
• i docenti partecipanti ad attività esterne all'Istituto metteranno a disposizione dei colleghi il
materiale prodotto o distribuito durante il corso.
Il presente Piano potrà essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in
volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l'Istituto aderisce.
Nei casi in cui non sarà possibile consultare l'organo collegiale, è delegata al dirigente scolastico la
potestà di autorizzare la partecipazione del personale ad eventuali corsi coerenti con gli obiettivi
prefissati e le linee programmatiche del PTOF, organizzati successivamente all'approvazione e
integrazione del presente piano.
Area Sicurezza
Area della
metodologia e
didattica
2016-2017
 Formazione generale
 Formazione ASPP
 Formazione RLS
 Primo soccorso
 Corso uso
defibrillatore
 Nuove metodologie
didattiche (
cooperative learning,
flipped classroom,
CLIL, didattica
laboratoriale)
 Valutazione alunni
 Aggiornamento
disciplinare: corsi per i
dipartimenti
Dipartimento di






2017-2018
Formazione generale
Formazione ASPP
Formazione RLS
Primo soccorso
Corso uso defibrillatore
Aggiornamento
disciplinare: corsi per i
dipartimenti
 Nuove metodologie
didattiche
 Valutazione alunni






2018-2019
Formazione generale
Formazione ASPP
Formazione RLS
Primo soccorso
Corso uso defibrillatore
Aggiornamento
disciplinare: corsi per i
dipartimenti
 Nuove metodologie
didattiche
 Valutazione alunni
Matematica e Fisica:
o Corso di fisica
moderna online Roma
3
o Seminari PLS di
matematica alla
Sapienza
o Seminari sulle
particelle a Frascati
o masterclass Sapienza
per docenti
o corsi di formazione
online Zanichelli
o corso on-line Mathup
o corsi ministeriali
PSDN ( piano
nazionale scuola
digitale)
o Corso inglese
scientifico ( in
previsione della
seconda prova scritta
del 2018 con quesiti in
inglese)
o Formazione
ministeriale nuovo
esame di Stato
Dipartimento di Lettere
o GISCEL Lazio
o corsi di formazione
online Zanichelli
o “Per una didattica
dell'italiano
argomentativo”
(prof.Serianni)
Accademia dei Lincei
o “Per una didattica
della letteratura
italiana ed europea
(Prof. Antonelli e
prof.ssa Santini )
Accademia dei Lincei
Dipartimento di Lingua e
Letteratura Inglese
o Digital Teacher
Training (Pearson)
Dipartimento di Storia e
Filosofia
o Cartografie del
soggetto ( seminario
di ricerca-azione )
o Gruppo di ricerca sulla
dissertazione
Dipartimento di Scienze
Motorie e Sportive
o La formazione
esperienziale in
attività motoria come
strumento per la
crescita della persona
o Corso di
aggiornamento
Pallapugno
o Happy hockey
Area della
 Corso per tutti i
metodologia e
docenti su BES e DSA
didattica
(4 ore)
inclusiva
 Dislessia Amica
Area
 Tecniche di gestione
relazionale e
della relazione e di
della
contenimento dello
comunicazione
stress: “Seminario di
facilitazione alla
comunicazione
emozionale a scuola”
( prof. Mannella)
Area delle
 Progetto di ricerca
competenze
sull’utilizzo della rete
digitali e nuovi
da parte degli
ambienti per
adolescenti
( prof.
apprendiment
Luciano di Mele
o
dell’università
Uninettuno)
 Corso per tutti i docenti
su BES e DSA
 Corso per tutti i docenti
su BES e DSA

Tecniche di gestione
della relazione e di
contenimento dello
stress

Tecniche di gestione
della relazione e di
contenimento dello
stress

Progetto di ricerca
sull’utilizzo della rete da
parte degli adolescenti

Progetto di ricerca
sull’utilizzo della rete da
parte degli adolescenti
Area
linguistica
 Corso base di inglese
B1
 Corso base di inglese B1
e B2
Area di
integrazione,
competenze di
cittadinanza e
cittadinanza
globale
 Corso di educazione
alla Cittadinanza
( prof. Cimagalli
dell’università LUMSA)
 Corso di educazione alla
Cittadinanza
 Corso base di inglese B1
e B2
 Corso avanzato di
inglese C1
 Corso di educazione alla
Cittadinanza
PARAGRAFO 8.2: LA FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
2016-17
2017-18
Sicurezza
 Formazione
generale
 Formazione
ASPP
 Formazione
anticendio e
primo soccorso
 Aggiornamento
Formazione
accordo Stato
Regioni
 Formazione
anticendio e primo
soccorso
2018-19
 Formazione
generale
 Formazione
anticendio e
primo soccorso
Segreteria
Digitale
Formazione per tutta
la segreteria
idem
Formazione su nuovi
sofware di gestione
Utilizzo didattico
delle ICT
Corso per assistenti
tecnici tenuto da
esperti (a richiesta)
idem
idem
Percorsi di Ricerca-Azione
con valore autoformativo
Attività svolte da
docenti interni già
formati
(6h)
Formazione
linguistica
Progetto Erasmus+
KA1
(Corsi CLIL e
altro)
(partecipazione
volontaria)
Corsi interni con
docenti madrelingua
Tecniche di
gestione della
relazione e di
contenimento
dello stress
emotivo
Sperimentazione di un
corso per piccoli
gruppi (a richiesta)
idem
idem
Formazione su
sofware
amministrativi ed
aggiornamenti
relativi
idem
idem
idem
SEZIONE N° 9: ALLEGATI
All. 1 ATTO D'INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA
RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“TALETE”
Prot. 4166 A4/1
Roma, 3.11.2015
Al Collegio Dei Docenti E
P.C.
Al Consiglio D’istituto
Ai Genitori
Agli Alunni
Al Personale Ata Atti
Albo
Oggetto: Atto d’indirizzo del dirigente scolastico per la predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa ex art.1,
comma 14, legge n.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto l’art. 3, comma 4, del DPR 275/99, come modificato dall’art. 1, comma 14, della Legge 107/2015,
DEFINISCE
i seguenti indirizzi generali per le attività della scuola sulla base dei quali il collegio dei
docenti elaborerà il Piano dell’Offerta Formativa relativo al triennio 2016/2017 – 2018/2019:
L’attività del Liceo scientifico Talete di Roma si sostanzia nel Piano dell’Offerta Formativa che la scuola elabora per il
triennio 2016-2019 al fine di indicare, in coerenza con il Rapporto di Autovalutazione e con la Missione d'Istituto
elaborati e condivisi dagli Organi Collegiali, le attività, le strategie, le risorse necessarie al raggiungimento degli
obiettivi generali previsti dalle Indicazioni Nazionali allegate agli Ordinamenti Nazionali dei Licei di cui al DPR
89/2010 e degli obiettivi prioritari fissati dalla Legge 107/2015.
Attraverso il suo Piano dell’Offerta Formativa, il Liceo intende garantire l’esercizio del diritto delle studentesse e
degli studenti al successo formativo e alla migliore realizzazione di sé, in relazione alle caratteristiche individuali di
ognuno, secondo principi di equità e di pari opportunità.
Per rispondere a queste finalità il POF della scuola dovrà comprendere:
-
l'analisi dei bisogni del territorio e la descrizione dell’utenza dell’Istituto;
le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati nel rapporto di autovalutazione (RAV) e
nel connesso Piano di Miglioramento;
la Missione dell'Istituto;
le azioni didattiche della scuola a livello curriculare ed extracurriculare;
descrizione degli obiettivi formativi generali riferiti al biennio e al triennio ;
descrizione degli obiettivi specifici di apprendimento, specificati per le diverse
discipline, articolati in conoscenze, abilità e competenze;
descrizione dei criteri e delle procedure di valutazione, al fine di assicurare equità ed
omogeneità (DPR 122/2010) e raggiungere una uniformità nei valori medi e nella
variabilità dei risultati nelle classi e tra le classi (RAV d’Istituto).
Insieme agli obiettivi di apprendimento propri del Liceo scientifico, l’attività didattica di tutte le classi dovrà
prevedere:
-
-
-
la ricerca e la sperimentazione di metodi d'insegnamento innovativi, centrati sull'alunno,
sulla motivazione, sulla qualità dell'ambiente di apprendimento e sull'inclusione, quali
ad esempio il cooperative learning, la didattica per problemi, la didattica laboratoriale, la
metodologia CLIL, l'impiego delle tecnologie multimediali e delle piattaforme di
apprendimento;
il potenziamento della conoscenza delle lingue straniere e della conoscenza delle culture
dei paesi europei, anche attraverso l'attivazione di copresenze con docenti madrelingua,
scambi culturali, gemellaggi, progetti europei di formazione, ed in generale di iniziative
che sviluppino l'internazionalizzazione dell'istituto;
le attivita’ di orientamento universitario e di conoscenza del mondo del lavoro (nel
triennio);
le attività di alternanza scuola-lavoro (nel triennio);
l’educazione ad una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, ispirata ai valori della
Costituzione Italiana e delle Carte internazionali dei Diritti, che rafforzi negli studenti il
rispetto di se stessi e degli altri, l'assunzione di responsabilità, la conoscenza critica e
approfondita della realtà socio-politica contemporanea, il rispetto e la cura dei beni
comuni fondamentali quali l'ambiente, il patrimonio artistico-culturale, la qualità morale
della società.
A livello di Istituto, dovranno inoltre essere previste:
-
attività per l'orientamento in entrata, per l'accoglienza e il riorientamento;
attivita’ di prevenzione, informazione e consulenza su tematiche riguardanti la salute
fisica e psichica;
attività di formazione degli alunni sulla Sicurezza, e specificamente sul Primo soccorso;
attività di formazione del personale docente ed ATA sulla relazione educativa e sulla
comunicazione didattica efficace;
La programmazione didattica di tutte le classi dovrà prevedere:
-
criteri di valutazione orientati alla valutazione formativa e all’autovalutazione;
-
attività di sostegno e percorsi di recupero integrati nell’attività curricolare ed
extracurriculare;
-
piani individualizzati per alunni con Bisogni Educativi speciali, DSA e altri disturbi o
ritardi nell’apprendimento;
-
attivita’ di valorizzazione delle eccellenze;
-
attività di approfondimento nelle materie d'indirizzo (per gli alunni delle ultime classi);
-
programmazione di attività extrascolastiche coerenti con la programmazione didattica
della classe, che tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e
delle richieste esplicitate dagli studenti e dalle famiglie.
-
attività di approfondimento nelle materie d'indirizzo (per gli alunni delle ultime classi);
-
programmazione di attività extrascolastiche coerenti con la programmazione didattica
della classe, che tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e
delle richieste esplicitate dagli studenti e dalle famiglie.
Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge :

commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno
dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):
si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:
 adeguamento di tutte le aule alla Didattica per Ambienti di Apprendimento
(DADA),deliberata dagli OO.CC. A partire dall'a.s. 2016-17 con tecnologie
informatiche multimediali, attrezzature laboratoriali, mobilio e suppelletili
ergonomiche, librerie;
 rinnovamento del laboratorio linguistico e del laboratorio di informatica;
 messa a norma ed arricchimento dei laboratori di scienze-chimica e di fisica con
nuovi strumenti ed attrezzature;
 potenziamento delle dotazioni per le Scienze Motorie,con adeguamento di un locale
aggiuntivo alla Palestra per attività motorie.
 per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il
triennio di riferimento è così definito: v. proposta di organico annuale.
per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il
fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano;
nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto
di docente della classe di concorso richiesta per il semiesonero del primo
collaboratore del dirigente, se del caso;
 nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste le figure dei

collaboratori del Dirigente, dei coordinatori di classe, delle funzioni strumentali così
come deliberate dal Collegio docenti, dei Responsabili dei Laboratori, del Referente per
il BES, del responsabile per le prove INVALSI, del Gruppo di lavoro per l'Inclusione, del
Nucleo di Autovalutazione;
 dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, e la
corrispondente figura di coordinatore del dipartimento;
 dovrà essere prevista la costituzione del comitato scientifico di cui ai DPR 8788/10;
 per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il
fabbisogno è così definito1: v. proposta di organico annuale.
commi 10 e 12 iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la
conoscenza delle tecniche di primo soccorso:
nel corso del triennio a tutti gli alunni sarà data la possibilitò di frequentare un corso
base di primo soccorso;


programmazione delle attività formative
rivolte
al personale docente e
amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti: il Piano delle
attivitò formative per i Docenti e per il Personale ATA verrà aggiornato e verificato
annualmente e comprenderà di regola le seguenti tematiche: 1)sicurezza;
2)inclusione; 3)innovazione didattica (metodologie, con particolare riferimento al
CLIL, ed utilizzo didattico delle tecnologie); 4) gestione delle relazioni e contenimento
dello stress 5) apprendimento delle lingue straniere.
 Per il Personale ATA, corsi specifici sulla normativa amministrativa e sui software di
gestione.
 Le risorse formative saranno individuate all'interno o all'esterno dell'Istituto, sulla
base di comprovate competenze; le risorse economiche saranno reperite in base ai
finanziamenti dedicati e alla disponibilità da bilancio.


commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere):
nel Piano sarano indicate le linee di azione per l'attuazione sistematica ed adeguata alle
classi di interventi formativi, curriculari ed extracurriculari, relativi alle tematiche in
questione;
commi 28-29 e 31-32 Il Piano dovrà indicare:
l'attivazione di eventuali insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative
d’orientamento;
 Le modalità di valorizzazione del merito scolastico e dei talenti,
 le modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri;
 le modalità di gestione didattica e di valutazione degli alunni che svolgono periodi di
studio all'estero;
 le modalità di individuazione di docenti coordinatori delle predette azioni.


commi 33-43 (alternanza scuola-lavoro):
L'Istituto individua come ambiti prioritari delle attività di alternanza scuola-lavoro: la ricerca scientifica,
con particolare riferimento alle scienze fisiche e naturali e alla medicina; la tutela dell'ambiente; le nuove
tecnologie informatiche, con particolare riferimento alla dimensione ingegneristica ed architettonica; la
tutela del patrimonio artistico-culturale.

commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale): Il Piano
indicherà le azioni per l'inserimento attivo dell'Istituto nel Piano Nazionale Scuola
Digitale e per lo sviluppo di una didattica laboratoriale integrata nel curriculo e prevista
dalla programmazione didattica a livello di Dipartimento.

comma 124 (formazione in servizio docenti): Il Piano indicherà le tematiche
fondamentali della formazione in servizio dei docenti, da sviluppare in un arco triennale,
e la misura oraria minima.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa sarà attuato in stretta sinergia con i servizi generali e amministrativi, per
i quali il dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 25 comma 5del D. Lgs. n. 165/2001, fornisce al DSGA le direttive di
massima che costituiscono linee di guida, di condotta e diorientamento preventivo sullo svolgimento delle
specifiche attività previste dai servizi.
Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio Docenti, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Coordinatori di
Classe, i Coordinatori dei dipartimenti disciplinari, i Responsabili di Laboratorio, il referente per il Bes e il referente
per le Prove Invalsi, i componenti del Nucleo di Autovalutazione e i Responsabili dei progetti di ampliamento
dell’offerta formativa costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine di garantire
la piena attuazione del Piano.
Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola,reso noto agli altri Organi collegiali
competenti e pubblicato sul sito web della scuola.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Alberto Cataneo
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’at. 3 comma 2 del d.lgs. n. 39/1993)
_______________________________________________________________________________________________________________________________
All. 2 paragrafo 3. 9 Criteri di Valutazione
A) CRITERI DI VALUTAZIONE DURANTE GLI SCRUTINI E CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ANNO
SUCCESSIVO
Criteri scrutini intermedi
I Consigli di Classe, per gli studenti che presentino una o più insufficienze, indicheranno
analiticamente le carenze rilevate nella o nelle discipline, al fine di consentire all’alunno di
raggiungere entro giugno gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate,
mediante:
 lo studio personale (carenze, di norma lievi, che lo studente può colmare autonomamente
con un maggior impegno nello studio a casa)
 il recupero in itinere durante le ore curriculari (carenze gravi, che necessitano di un
supporto da parte del docente, attraverso l'indicazione di attività specifiche)
 la frequenza di appositi interventi di recupero, attuati con corsi pomeridiani per non più di
due discipline nelle quali lo studente evidenzia carenze gravi, per le quali occorre un
intervento aggiuntivo rispetto al lavoro curriculare.
Nei casi a) e b), il docente disporrà autonomamente tempi e modalità delle verifiche, dirette ad
appurare il superamento delle carenze riscontrate.
Nel caso c), saranno stabiliti dei giorni specifici per le apposite verifiche, al termine dei corsi di
recupero pomeridiani. I risultati di tali verifiche saranno comunicati alle famiglie con una lettera
informativa.
Criteri scrutini finali
Sono ammessi all’anno successivo gli studenti c e abbiano riportato la sufficienza in tutte le
discipline.
Nell’ambito della normativa vigente, il Collegio dei Docenti propone, fatta salva l'autonomia dei
Consigli di classe, di adottare negli scrutini finali i seguenti criteri orientativi nelle situazioni
problematiche:
Per gli studenti che presentino una o più insufficienze, il Consiglio di Classe valuterà la possibilità
dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto, proprio delle discipline interessate,
mediante lo studio personale o la frequenza di appositi corsi di recupero, indicando i moduli del
programma in cui lo studente evidenzia gravi carenze.
A questo proposito, fanno testo i programmi finali delle singole discipline redatti dai docenti e
firmati da almeno due studenti.
Il docente dovrà predisporre il programma, riportando i moduli con le relative unità didattiche.
Tale valutazione non dovrà concentrarsi esclusivamente sulle insufficienze, ma terrà conto della
situazione complessiva e, in particolare, dei seguenti aspetti:
 Impegno e partecipazione, anche relativamente alle attività di sostegno e recupero
 Progressi conseguiti rispetto alla situazione iniziale, dopo gli interventi di recupero
pomeridiani ed in itinere
 Acquisizione sostanziale del metodo di studio
 Livello di acquisizione dei saperi essenziali e delle competenze di base
 Incidenza di problemi attinenti alla continuità didattica
 Fattori individuali oggettivamente condizionanti il processo di apprendimento
 Risultati significativamente positivi in più materie.
73
La presenza di quattro insufficienze, delle quali tre gravi (voto 4), soprattutto in materie di indirizzo,
giustifica la non ammissione.
La presenza di più insufficienze inferiori al voto 4 giustifica la non ammissione, nel caso di
materie di indirizzo.
Evitando ogni automatismo, e tenendo sempre conto della specificità delle situazioni, si
stabilisce come soglia di attenzione la presenza di tre insufficienze gravi o di una diffusa
mediocrità. Il Consiglio di Classe valuterà, caso per caso, l'opportunità di sospendere il giudizio fino
al massimo di tre materie, in base alla possibilità c e l’alunno consegua, entro la data stabilita per
le verifiche integrative finali, significativi miglioramenti.
All'alunno scrutinato con sospensione di giudizio potranno essere assegnati al massimo due
corsi di recupero.
Integrazione scrutini finali
a. I Consigli di Classe valuteranno, alla luce delle verific e integrative, prima dell’inizio del nuovo
anno scolastico, la situazione complessiva dell’alunno e le sue possibilità di affrontare l’anno
successivo. In particolare, si valuteranno i progressi realizzati rispetto alle insufficienze gravi di
partenza, soprattutto se in discipline di indirizzo, ovvero la persistenza di gravi lacune che
pregiudichino lo studio successivo.
Il persistere di carenze gravi in almeno due materie, con conseguente votazione gravemente
insufficiente, può giustificare la non ammissione, soprattutto se in materie d'indirizzo; nella
valutazione, si terrà conto altresì delle sufficienze conseguite a giugno con voto di consiglio, su
proposte di voto insufficienti.
b. La votazione finale dovrà riferirsi non solo alla prova integrativa finale, ma anche ai risultati
conseguiti a giugno, fermo restando che il Consiglio di Classe, in caso di risultati particolarmente
confortanti nelle prove integrative finali, potrà conferire nella disciplina interessata una votazione
non superiore a 7.
c. Il credito scolastico viene attribuito, agli alunni del triennio, in base alla media conseguita,
applicando la fascia più bassa.
Non vengono in ogni caso presi in considerazione altri elementi (frequenza, interesse e
partecipazione, attività complementari, crediti formativi).
B) CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CHE HANNO SVOLTO PERIODI DI STUDIO ALL’ESTERO
Per gli alunni c e fre uentino un periodo di formazione all’estero, il credito scolastico verrà
attribuito tenendo conto delle valutazioni riportate nelle discipline presenti nel piano di studi del
Liceo di appartenenza e dalla valutazione espressa dal Consiglio di Classe, a seguito del colloquio
di riammissione alla classe di provenienza.
A tal fine, prima della fruizione del periodo di studi all’estero, si fornirà il programma c iaro e
dettagliato dei contenuti minimi per ciascuna materia, indispensabile per un proficuo
reinserimento.
C) CRITERI E MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO AGLI ALUNNI DEL TRIENNIO
L’attribuzione del credito scolastico agli alunni del triennio riveste grande importanza ai fini
dell’Esame di Stato.
Essa deve rispondere a criteri di equità ed omogeneità, propri in generale del procedimento di
valutazione (DPR 122/2010), e deve pertanto risultare del tutto comprensibile e trasparente.
Stabilire dei criteri oggettivi di attribuzione del credito inseriti nel POF assicura una valutazione
e ua ed omogenea, allo scopo di rendere gli esiti in sede di scrutinio c iari e leggibili all’utenza.
Si ricorda che la normativa di riferimento è il D.M. 99/2010, Nota alla tabella A allegata in calce.
74
1. PRINCIPI FONDAMENTALI
1.1 Il credito scolastico è attribuito in base alla media dei voti, comprensiva anche del voto di
condotta.
1.2 La media dei voti stabilisce la banda di oscillazione del credito attribuibile, in base alla tabella
ministeriale (D.M. 99/2009 - Tabella A):
2. QUANDO SI ATTRIBUISCE LA FASCIA ALTA?
2.1 Di norma, la fascia alta della banda di oscillazione viene attribuita in presenza di una media
dallo 0,5 (incluso) in poi.
2.2 La media di 0,5 s’intende conseguita anc e con 0,45 (6,45 = 6,5….).
3 FASCIA ALTA E CREDITI AGGIUNTIVI
3.1 Nei casi in cui la media sia inferiore allo 0,5, il valore più alto della banda di oscillazione può
essere attribuito in presenza dei crediti aggiuntivi, che migliorano la media base secondo i criteri
(vedi Nota Tabella A) e i misuratori di seguito descritti:
L’assiduità viene valutata positivamente (punti 0,1) se le assenze non superano il 10% del monte
ore annuale. Le assenze per malattia debitamente documentate non sono considerate.
L’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo sono valutati dal Consiglio di
classe, con decisioni all’unanimità o a maggioranza, tenuto anc e conto delle valutazioni eventuali
in IRC o in Materia Alternativa (punti 0,1- 0,2).
Le attività complementari interne all’istituto vengono valutate in base alla effettiva e fattiva
partecipazione e vanno opportunamente attestate (punti 0,2 per una attività).
Un credito formativo esterno coerente con le finalità dell'indirizzo di studi e debitamente
documentato, oppure una seconda attività interna (punti 0.1).
Tabella di Riepilogo
CRITERI
Frequenza (assenze inferiori al 10% del monte ore annuale)
Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo
educativo (tenuto conto anche delle valutazioni di IRC e della
Materia Alternativa)
Per una attività complementare all’interno dell’Istituto
Per una seconda attività complementare interna o per
credito formativo esterno (max 1 documentato)
Esempi:
Quarto anno, media = 7,1
75
MISURATORI
0,1
0,1 (apprezzabile)
0,2 (molto positiva)
0,2
0,1
Ipotesi 1
media
7,1
frequenza
0,1
Interesse e partecipazione
0,2
7,4 = credito 5 (fascia bassa)
Ipotesi 2
media
7,1
frequenza
0,1
Interesse e partecipazione
0,2
Attività complementare
0,2
7,6 = credito 6 (fascia alta)
Ipotesi 3
media
7,1
frequenza
0,1
Interesse e partecipazione
0,2
Credito formativo attività esterna
0,1
7,5= credito 6 (fascia alta)
L’eventuale presenza di crediti aggiuntivi non comporta in nessun caso il superamento della banda
di oscillazione individuata dalla media dei voti.
Esempio:
Quarto anno
media
7,9
frequenza
0,1
Interesse e partecipazione
0,2
Attività complementare
0,2
Credito formativo
0,1
8,5 teorico = credito 6 (perché la banda di
oscillazione, legata alla media, resta quella tra
5 e 6)
76
3.3 Nel caso di alunni con la media di 9,1 la fascia massima della banda di oscillazione è comunque
conseguita se il Consiglio di classe, all'unanimità, riconosce il forte impegno dell'alunno/a (a
prescindere dalla presenza di crediti per attività complementari interne o esterne).
4. QUANDO NON SI ATTRIBUISCONO CREDITI AGGIUNTIVI?
4.1 I Crediti aggiuntivi per conseguire la fascia alta non sono attribuiti:
a. agli alunni che in sede di scrutinio finale di giugno vengono aiutati dal Consiglio di Classe, con
decisione verbalizzata, in una o più materie dove non abbiano conseguito una piena sufficienza,
nell'ambito di una valutazione complessiva del rendimento scolastico.
b. agli alunni che, in seguito a sospensione di giudizio negli scrutini di giugno, vengano
eventualmente promossi nello scrutinio integrativo.
In entrambi i casi predetti, ai fini del calcolo del credito scolastico vale solo la media dei voti.
5. CREDITI FORMATIVI ESTERNI
5.1 I crediti formativi esterni devono:
essere coerenti con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi fre uentato
essere riferiti all’anno scolastico
essere debitamente documentati
le attestazioni devono essere emesse da Enti accreditati nel settore di riferimento
e attestazioni devono pervenire all’Istituto entro il 15 maggio per permettere l’esame da parte
degli organi competenti;
5.2 Le attestazioni di credito formativo conseguito al di fuori dell'istituto di appartenenza possono
riguardare le seguenti attività:
a) attività culturali: le certificazioni devono pervenire da enti culturali riconosciuti cioè enti,
associazioni, istituzioni di diritto pubblico.
Nel caso delle certificazioni linguistiche, queste devono attestare un livello di competenza
linguistica pari o superiore rispetto alla classe di appartenenza; possono essere certificazioni
acquisite presso scuole straniere con sede all'estero e/o in Italia, provviste di durata e valutazione
delle competenze acquisite.
Nel caso di certificazioni musicali, queste devono pervenire da Conservatori per la frequenza a
corsi di musica.
Nel caso di certificazioni informatiche, queste devono attestare un livello di competenza pari o
superiore rispetto alla classe di appartenenza.
Nel caso, infine, di concorsi e competizioni in ambito scolastico (p.e. certamina, olimpiadi, etc.) ,
queste devono essere promossi dal Ministero ovvero inclusi nella Tabella A allegata al DM 27 luglio
2010 e possono essere riconosciuti solo se in presenza di vincita o piazzamento entro il 3° posto
ovvero di premio speciale assegnato, menzione d’onore, etc.
b) attività educative: sono relative ad attività svolte nell'ambito del volontariato, della
cooperazione, della solidarietà e della difesa dell'ambiente e devono pervenire da enti,
associazioni, istituzioni riconosciute per impegno sociale e umanitario ovvero che godano della
qualifica di ONLUS. Le attività devono essere definite nel dettaglio sia per quanto riguarda la
tipologia che la durata.
c) attività sportive: riguardano attività agonistiche certificate da enti, società, associazioni, scuole,
accademie riconosciute dal CONI; le certificazioni devono indicare il tipo e il livello di attività
praticata, la frequenza, la durata degli allenamenti e l'eventuale partecipazione a manifestazioni
locali, nazionali e/o internazionali.
77
In caso di dubbio, il Consiglio di classe decide, anche a maggioranza, di considerare o meno il titolo
presentato, fornendo sintetica motivazione della propria decisione.
________________________________________________________________________________
All. 3 paragrafo 4.1 OO.CC.
Liceo scientifico “Talete” - PTOF 2016-19
 Il CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto, organo elettivo rappresentativo di tutte le componenti della comunità
scolastica, è costituito da 8 rappresentanti dei docenti, 4 rappresentanti dei genitori, 4
rappresentanti degli studenti.
Ha durata triennale e ne fa parte di diritto il Dirigente scolastico. Gli organi afferenti al Consiglio
d’Istituto sono il Presidente (eletto tra i rappresentanti dei genitori) e la Giunta Esecutiva.
Il C.d.I. assolve funzioni di gestione e indirizzo generale:
- definisce le scelte generali di gestione e amministrazione del Liceo;
- adotta il POF
- approva gli accordi con altre Scuole
- adotta il Regolamento Interno d’Istituto per la vigilanza degli alunni
- delibera l’ac uisto, la conservazione e il rinnovo delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei
sussidi didattici
- adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali
- esprime pareri sulla suddivisione dell’anno scolastico
- delibera iniziative riguardanti l’Educazione alla Salute e alla prevenzione delle tossico
dipendenze
- stabilisce i criteri di funzionamento dei servizi amministrativi
- valuta iniziative riservate agli alunni, ad esempio concorsi a premi e borse di studio
- esprime pareri sull’uso dell’orario extrascolastico degli edifici e delle attrezzature
scolastiche;
78
COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI
L’Art. 11 della legge 107 del 13/07/2015 (Comitato per la valutazione dei docenti) Stabilisce che
Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è is tu-ito, senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.
2. Il comitato a durata di tre anni scolas ci, è presieduto dal Dirigente scolas co ed è cos tuito
dai seguenti componenti:
a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio
di istituto;
b) un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, scelti dal consiglio di istituto;
c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti
scolastici e di- rigenti tecnici.
3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
a) della ualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’is tuzione scolas ca,
nonc del successo forma vo e scolas co degli studen ;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle
competenze degli alunni e dell’innovazione dida ca e metodologica, nonc della collaborazione
alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizza vo e didattico e nella formazione del
personale.
4. Il comitato esprime altres il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di
prova per il personale docente ed educa vo. A tal ne il comitato è composto dal dirigente
scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed è integrato dal docente a
cui sono affidate le funzioni di tutor.
5. Il comitato valuta il servizio di cui all’articolo 448 su ric iesta dell’interessato, previa relazione
del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del
comitato, ai lavori non partecipa l’interessato e il consiglio di is tuto provvede all’individuazione di
un sos tuto. Il comitato esercita altres le competenze per la riabilitazione del personale docente.
 IL COLLEGIO DOCENTI
Il Collegio dei Docenti è l’organo tecnico-professionale che esercita competenza esclusiva in
materia didattica. Ne fanno parte i docenti in servizio nella scuola ed è presieduto dal Dirigente
Scolastico. Si articola in Dipartimenti, con partizioni interne per specifici compiti. Ha le seguenti
mansioni:
- elabora il POF
- identifica i nominativi tra cui il dirigente sceglie le Figure Strumentali
- delibera accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca
- delibera orientamenti da suggerire ai Consigli di Classe in materia didattica
- formula proposte al Dirigente Scolastico per la composizione delle classi e per l’orario delle
lezioni
- valuta l’andamento complessivo dell’azione didattica
- adotta i libri di testo, sentiti i pareri dei Consigli di Classe
- delibera su programmi di sperimentazione metodologico – didattica
- promuove iniziative di aggiornamento dei docenti
- elegge i propri rappresentanti nel Consiglio d’Istituto e nel Comitato di Valutazione del
servizio dei docenti.
 IL CONSIGLIO DI CLASSE
79
Il Consiglio di classe è formato dai docenti, dai rappresentanti dei genitori e dai rappresentanti
degli studenti della classe.
Le sue competenze sono le seguenti:
 formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad
iniziative di sperimentazione
 esprime parere in ordine alle iniziative di sperimentazione didattica
 agevola i rapporti fra docenti, genitori e alunni
 elabora, per la Commissione dell’esame di Stato, il documento relativo all’azione educativa e
didattica dell’ultimo anno di corso
 attribuisce, in sede di scrutinio finale del triennio, il credito scolastico
 fissa i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo ai crediti formativi
 delibera sulle domande di trasferimento di alunni da una scuola ad un’altra nel corso dell’anno
scolastico
 valuta e approva iniziative per gli alunni riguardo a proposte da parte di enti e associazioni
 concede l’iscrizione per la terza volta alla medesima classe in casi particolari
 esamina i casi di irregolare comportamento degli alunni e delibera le relative sanzioni.
Costituiscono il CdC le seguenti figure e componenti:
Il segretario di classe
Ai sensi dell’art. 5/5 del D.Lgs. n. 297/1994: “Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite
dal Dirigente Scolastico a uno dei docenti del consiglio stesso”.
Il segretario del CdC svolge le seguenti funzioni:


durante le sedute del CdC registra le informazioni e le dichiarazioni da inserire nel verbale;
procede alla stesura del verbale in forma compiuta e definitiva e lo sottopone all'approvazione
del coordinatore;
Il Coordinatore di classe
La funzione di coordinare è propria del Dirigente Scolastico, è quindi una forma di delega delle
competenze proprie del Dirigente che può essere da lui conferita a uno dei docenti del CdC.
La delega è valida per l’intero anno scolastico.
Il coordinatore è il punto di riferimento all’interno della classe ed esercita le seguenti funzioni:
• responsabile degli esiti del lavoro del consiglio
• facilitatore di rapporti fra i docenti e promotore per l’assunzione di responsabilità in rapporto agli
alunni;
inoltre:
• si informa sulle situazioni a risc io e cerca soluzioni adeguate in collaborazione con il CdC
(tutoraggio)
• controlla che gli alunni informino i genitori sulle comunicazioni scuola/famiglia
• tiene i rapporti con i rappresentanti degli alunni diventando il tramite di uesti con il CdC e la
Dirigenza.
In rapporto ai colleghi della classe:
• controlla il registro di classe (assenze, numero di verifiche, ritardi ecc.)
• ritira e controlla le pagelle e le note informative interperiodali
In rapporto ai genitori:
• informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà
• tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe, ne chiede e promuove il
contributo in rapporto al consiglio di classe
80
• guida e coordina i consigli di classe
• relaziona in merito all’andamento generale della classe
• coordina interventi di recupero e valorizzazione delle eccellenze
• propone riunioni straordinarie del CdC
 cura la stesura del Documento del CdC delle classi Quinte per gli Esami di Stato
 cura la redazione del Pdp in caso di alunni DSA o BES;
• coordina la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale
(schede personali ecc.)
• condivide la visione dell’Istituto c e è espressa nel POF.
I Rappresentanti dei genitori
I rappresentanti dei genitori, nel numero di due, sono eletti dai genitori o tutori degli alunni che
frequentano la classe. La carica è annuale.
I Rappresentanti degli studenti
I rappresentanti degli studenti sono due e sono eletti tra gli studenti della classe e rimangono in
carica per un anno scolastico.
________________________________________________________________________________
All. 4 paragrafo 4.2- 4.6
(DS, Collaboratori del DS, funzioni strumentali, responsabili laboratorio, Referenti BES ed
INVALSI, animatore digitale)
Liceo scientifico “Talete” - PTOF 2016-19 Allegato 4
 DIRIGENTE SCOLASTICO
La figura attuale della dirigenza scolastica pu considerarsi come l’insieme di attività mirate alla
propulsione ed al coordinamento di un’istituzione scolastica.
Con l’introduzione del concetto di autonomia, le funzioni del Dirigente Scolastico si fondano su
nuove basi giuridiche, culturali e professionali che trovano espressione nella direzione, gestione ed
amministrazione della scuola.
La figura del DS si esplica nell’articolata gestione dell’istituzione scolastica e soprattutto nel
governo dell’insieme delle strategie ed azioni c e definiscono l’offerta formativa, la sua
organizzazione in rapporto alle molteplicità, diversità e complessità dei bisogni e delle necessità
dell’utenza scolastica.
Tale visione deve essere interrelata al contesto socio-economico del territorio nel quale la
scuola è presente.
Il DS esercita le proprie funzioni (art. 25 D.Lgs. 165/2001) nel rispetto degli organi collegiali, in
particolare:
 è legale rappresentante dell’Istituzione scolastica
 cura la gestione unitaria e il funzionamento generale dell’istituzione scolastica, in
tutte le sue esplicazioni funzionali, finali, strumentali, organizzative, didattiche,
amministrative e contabili

a il compito di predisporre gli strumenti attuativi del Piano dell’Offerta Formativa e di
attivare i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economic e operanti sul territorio, per l’attuazione del Piano dell’Offerta
Formativa

a l’obbligo di relazionare con il Consiglio d’Istituto in merito alla direzione e al
coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa, per garantire la più
ampia informazione e un efficace raccordo per l’esercizio delle competenze degli organi
dell’istituzione scolastica
 si avvale di docenti da lui individuati a cui delegare compiti specifici.
81
PARAGRAFO 4.3 : I DOCENTI COLLABORATORI DEL DS
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
Il DS, nello svolgimento delle proprie funzioni, può scegliere e nominare un docente che esplichi le
funzioni vicarie, ovvero che sostituisca il dirigente stesso in caso di impedimento o assenza.
L’esercizio della funzione dirigenziale da parte del docente con funzioni vicarie comporta
l’assunzione delle funzioni del dirigente scolastico, compresa la presidenza degli organi collegiali.
PARAGRAFO 4.4: DOCENTI TITOLARI DI FUNZIONE
FUNZIONI STRUMENTALI
Le funzioni strumentali sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il
POF che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari.
I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di
particolari settori
dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse,
monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. L’azione dei docenti
individuati in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali, quali
Funzioni Strumentali, è indirizzata su seguenti aree d’intervento:
 Responsabile PTOF
 Responsabile Orientamento in ingresso e in itinere
 Responsabile Attività di Recupero e Sostegno
 Responsabile Orientamento in uscita (per le scelte universitarie e professionali) e per
l'Alternanza scuola-lavoro
a cui si aggiungono le seguenti figure
 Responsabile sito eb Talete e Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC)
 Responsabile Educazione alla Salute
4.4 RESPONSABILI DEI LABORATORI
Per un corretto e adeguato funzionamento delle strutture laboratori ali sono state individuate le
seguenti figure:
 Responsabile dei laboratori di Informatica
 Responsabile del laboratorio di Fisica
 Responsabile del laboratorio di Chimica
PARAGRAFO 4.5: DOCENTI REFERENTI
REFERENTE BES
In base alle Linee Guida allegate alla L.170/2010 e alla successiva Direttiva Ministeriale del
27/12/2012 il Referente di Istituto ha le seguenti funzioni:




fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti;
fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di
realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato;
collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi
nella classe con alunni con DSA;
cura la dotazione bibliografica e dei sussidi all’interno dell’Istituto;
82





diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento;
fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter
fare riferimento per le tematiche in oggetto;
fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone
pratiche in tema di DSA;
funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi
sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio;
informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA.
REFERENTE INVALSI
All’interno dell’Istituto, come da normativa, nel corso del secondo anno scolastico vengono
svolte le prove di Valutazione Nazionale.
Il referente per l’INVALSI
a il compito di coordinare nei tempi e nelle modalità indicate,
tutte le attività necessarie alla predisposizione del materiale , correzione delle prove e
digitazione dei risultati.
2016-17
2017-18
2018-19
idem
idem
Informazione agli OO.CC. dei
risultati delle prove, avvio di
una riflessione collegiale sul
significato dei risultati per il
lavoro scolastico
Gruppo di lavoro per l'analisi
dei test Invalsi e per la loro
valorizzazione
nel
lavoro
didattico
Miglioramento dei risultati
ANIMATORE DIGITALE
L’azione #28 del Piano Nazionale Scuola Digitale prevede la nomina di un docente ad “animatore
digitale” ossia un docente che deve elaborare progetti ed attività per diffondere l’innovazione
nella scuola secondo le linee guida del PNSD. Il docente individuato, in base a candidatura, è il prof.
PAOLO SIRABELLA che svolgerà i compiti richiesti nell'ambito del PNSD. Secondo il Prot. n° 17791
del 19/11/2015 l'AD riceverà una formazione specifica al fine di “favorire il processo di
digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica
attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola
digitale”.
Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore),
83
favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative,
come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare
il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate,
sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del
territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE: individuare
soluzioni metodologiche
e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari
strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;
informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),
coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza
tecnica condotta da altre figure.
84