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Tesina idoneita

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Tesina
Esame idoneità 5° A.F.M.
Candidato:
SOMMARIO
ITALIANO ...................................................................................................... 3
STORIA ......................................................................................................... 8
MATEMATICA FINANZIARIA ...................................................................... 11
ECONOMIA AZIENDALE ............................................................................ 15
DIRITTO ...................................................................................................... 18
INGLESE ..................................................................................................... 21
FRANCESE ................................................................................................. 23
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ITALIANO
CARLO GOLDONI
La vita
Carlo Goldoni è stato un uomo appassionato, mosso da un grande ingegno e
tormentato da due nature contrapposte fra loro: il bisogno di pace e di
stabilità da una parte, l’assoluto desiderio di viaggiare, conoscere e fare,
dall’altra. Questa personalità ha portato a dei risultati importantissimi
nell’ambito del teatro settecentesco che esce riformato dopo le nuove idee
introdotte da Goldoni. L’esistenza di quest’uomo, ruota intorno a Venezia,
sua città natale, che nel Settecento si trova ad attraversare una profonda
decadenza.
Carlo Goldoni nasce a Venezia il 25 febbraio del 1707, da un padre medico
affettuoso e piuttosto inquieto, atteggiamento questo che, come anticipato,
caratterizzerà anche la personalità dell'autore.
Segue il padre a Perugia e poi a Rimini iniziando gli studi di filosofia che lo
annoiano terribilmente: già da ragazzo, infatti, la passione per il teatro è forte
tanto da indurre Carlo Goldoni a fuggire da Rimini per seguire una
compagnia di attori. La sua vita prosegue attraverso momenti di grande
instabilità in cui alterna fughe e vagabondaggio allo studio della filosofia e
della giurisprudenza. Una svolta fondamentale arriva quando, trovandosi a
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Genova, Carlo Goldoni entra in contatto con il capocomico del teatro
veneziano San Samuele: al suo seguito si trasferisce di nuovo e stabilmente
a Venezia e comincia a comporre le prime opere teatrali. È un periodo però,
ancora inquieto, dove alterna l’attività di scrittore a quella di giurista e ai
vecchi studi intrapresi.
Goldoni firma finalmente un contratto con Girolamo Medebach, impresario
di un altro teatro veneziano, il Sant’Angelo, e da questo momento Carlo
Goldoni diventa a tutti gli effetti uno scrittore professionista, legando
indissolubilmente il suo lavoro al gusto del pubblico teatrale.
Sono anni di intensissima produzione artistica: Goldoni scrive moltissime
commedie tra qui: “L'uomo prudente”, “La vedova scaltra”, “Il cavaliere e
la
dama”. Mette in scena spettacoli curando ogni dettaglio della
rappresentazione e molti dei suoi lavori confluiscono in raccolte che lui stesso
di preoccupa di curare. Sembra che finalmente abbia trovato la sua
dimensione ideale!
Nel 1753 l'autore rompe con Medebach per passare al teatro San Luca che
offre al commediografo un contratto economicamente vantaggioso e presso
cui sperimenta nuovi temi, nuove storie, divenendo celebre in tutta l’Italia
settentrionale e all’estero.
Questi anni si stagliano sullo sfondo di una situazione culturale vivacissima:
Venezia conta ben quattordici teatri che si contendono i migliori attori, le
migliori commedie e soprattutto si contendono, senza esclusioni di colpi, il
consenso del pubblico.
Nascono aspre polemiche fra uno scrittore e l’altro e Carlo Goldoni si troverà
prima rivale di Pietro Chiari e poi, molto più aspramente con Carlo Gozzi
(importante scrittore dell’epoca che parteggia per la commedia dell’arte
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contro le riforme goldoniane) che lo accusa di immoralità, volgarità e cattivo
gusto.
Carlo Goldoni si trasferisce così a Parigi, accogliendo la proposta di lavorare
come autore teatrale. A Parigi, però, sono ancora abituati a vedere il teatro
italiano come la commedia dell’arte e il nuovo modo di far teatro di Carlo
Goldoni lascia gli spettatori confusi. L’autore si trova a dover ricominciare di
nuovo a lottare per le sue idee e torna ad alternare il lavoro di scrittore con
altri incarichi più remunerativi come, ad esempio, quello di insegnante di
italiano presso la famiglia reale francese.
Gli anni della Rivoluzione Francese portano a un capovolgimento delle
istituzioni e Carlo Goldoni perde ogni sicurezza economica.
Morirà in piena miseria nel 1793.
La riforma nel teatro di Goldoni
Teatro goldoniano
Carlo Goldoni, nel suo modo di fare teatro, adotta i seguenti atteggiamenti e
cambiamenti:
•
Ripristina
l’importanza
del
testo
letterario
a
teatro
contro
l’improvvisazione propria della commedia dell’arte. Scrive i testi
integralmente e gli attori dovranno quindi seguire un copione. Non sono
però testi aulici e pomposi come quelli del teatro aristocratico o del
melodramma, infatti il linguaggio è schietto, rapido, utilizza spessissimo
il dialetto e non in funzione caricaturale (cioè non per prendere in giro i
personaggi “popolani”).
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•
Vengono abolite le maschere e sono invece preferiti dei personaggi
caratterizzati psicologicamente. Non vengono messe in scena le
maschere che rappresentano ognuna un tipo prestabilito e i personaggi
hanno modo di mostrarsi attraverso le più diverse sfaccettature
psichiche. Anche una commedia, in questo modo, nasconde degli echi
drammatici, ovvero in una storia allegra e buffa vengono ad inserirsi dei
conflitti interiori nei protagonisti e l’individuo riesce così ad essere
caratterizzato pienamente in tutte le sue sfaccettature reali.
La poetica di Goldoni
Carlo Goldoni scriveva, nella prefazione alla prima sua raccolta di commedie
del 1750, che la sua maggiore fonte di ispirazione l'aveva trovata in due
“libri”: il libro del Mondo e il libro del Teatro.
Dal primo di questi “libri”, l'autore afferma di poter leggere e trarre tutto il
materiale necessario per creare situazioni, personaggi, avventure legati alle
esperienze concrete della vita. Non c’è nulla di inventato o di surreale nel
teatro di Goldoni, passioni costumi e mode sono ripresi direttamente dalla
vita vera e messi in scena.
Dal secondo “libro”, quello del Teatro, Carlo Goldoni riprende le tecniche, i
trucchi e le strategie che servono agli attori e allo scrittore di commedie per
suscitare la meraviglia e il riso nel pubblico.
Opere di Goldoni: la locandiera
Per avere un’idea chiara del modo in cui si articola il teatro di Carlo Goldoni
ecco di seguito un esempio di una delle sue commedie più famose.
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La locandiera venne composta nell’ultimo anno trascorso da Goldoni al teatro
di Sant’Angelo, precisamente nel 1753. Qui troviamo raggiunto l’apice
dell’esaltazione dei valori borghesi, il gusto tipico di Carlo Goldoni per la
rappresentazione psicologica dei suoi personaggi, nonché la satira del
parassitismo dell’aristocrazia e della boria che è propria di questa classe.
Mirandolina è la proprietaria di una locanda a Firenze ed ha una innata abilità
nel far innamorare gli uomini che cadono tutti ai suoi piedi. Il cavaliere di
Ripafratta, però, la tratta con disprezzo, canzonandola per la sua situazione
sociale e facendosi beffe degli altri spasimanti, cotti della bella locandiera.
Mirandolina è decisa a far capitolare ai suoi piedi anche il cavaliere e di dare
una lezione al ricco nobile. Riesce nel suo intento e alla fine si fa beffe di lui
davanti a tutti e conclude invece le nozze con Fabrizio, cameriere della
locanda.
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STORIA
RIVOLUZIONE AMERICANA
Introduzione
La Rivoluzione americana, nota anche come Guerra d'indipendenza
americana, fu quel conflitto che condusse allo scontro tra le tredici colonie
nordamericane e il regno britannico nel periodo di tempo compreso tra il 1775
e il 1783. Con questa guerra, le tredici colonie avevano l'intenzione di
rendersi indipendenti dalla madrepatria britannica. Nell'anno 1778 la guerra,
scoppiata come rivendicazione di tipo locale da parte delle colonie, si
trasformò in una guerra globale che coinvolse anche i principali Paesi europei
per il controllo dei territori coloniali conquistati oltremare.
Francia, Spagna e Province Unite si posero dalla parte delle colonie
americane; in particolare la Francia volle sfidare la madrepatria britannica in
seguito agli eventi che la coinvolsero nel corso della celebre guerra dei sette
anni. La guerra d'indipendenza americana durò tantissimo e si concluse con
la vittoria delle colonie americane a discapito della Gran Bretagna.
Rivoluzione americana
Dopo la scoperta dell'America, l'Inghilterra era divenuta la prima potenza al
mondo grazie alla regina Elisabetta. Sotto il suo regno ben presto gli inglesi
iniziarono la colonizzazione l'America Settentrionale.
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La gestione politica britannica delle colonie era però alquanto diversa,
almeno inizialmente, da quella spagnola: questi infatti attuavano una politica
di sfruttamento delle risorse delle colonie, mentre i primi preferivano far
progredire le nuove città americane.
La situazione nel XVIII secolo però divenne più aspra e ben presto la
madrepatria impose pesanti tasse alle 13 colonie inglesi (tutte situate sulla
costa atlantica) per far fronte alle spese di guerra sostenute.
Le colonie avevano due diverse economie principali:
•
le colonie del Nord, che erano caratterizzate da un’economia
manifatturiera e commerciale;
•
le colonie del Sud, che traevano, invece, il proprio sostentamento
dall’agricoltura, la cui manodopera era costituita dagli schiavi di colore
(una delle cause che determinerà poi la guerra civile tra i Nordisti e i
Sudisti).
Nel 1773 la nuova tassa, diede il via alla rivolta. Gli Americani, travestiti da
indiani salirono sopra la nave che trasportava il tè per portarlo in Inghilterra e
buttarono l’intero carico in mare, questo evento venne chiamato: ” Boston tea
act ”. Boicottarono quindi le merci inglesi ed iniziarono i commerci con le
Indie occidentali e con la Spagna, senza il consenso del re d’Inghilterra.
Nel 1775 l’esercito inglese scese in campo per far fronte alle rivolte.
Intanto i rappresentanti di tutte le colonie si erano riuniti a Philadelphia per
dar vita ad un loro parlamento, il Congresso: quest’ultimo approvò il 4 luglio
1776 la Dichiarazione d’Indipendenza (Indipendence Day).
Erano così nati gli Stati Uniti d’America.
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Tuttavia le guerre non erano finite e gli Inglesi, in netta maggioranza, furono
sconfitti solamente grazie all’aiuto francese nel 1781.
Nel 1783, con il trattato di Versailles, l’Inghilterra fu costretta a riconoscere
l’indipendenza degli Stati Uniti.
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MATEMATICA FINANZIARIA
LA REGRESSIONE
Il termine regressione venne utilizzato per la prima volta in questo
ambito
dall’inglese Francis Galton, in uno studio sulla relazione intercorrente fra la
statura dei padri e quella dei figli.
Egli notò, che in media i figli di un padre basso sono più alti del padre mentre
i figli di un padre alto sono in media più bassi, c’è quindi una tendenza che
egli chiamò, regressione della statura dei figli ad avvicinarsi al valore medio
della statura.
La teoria della regressione si occupa della determinazione di una funzione fra
due variabili statistiche adatta a descrivere il possibile legame; “date due
variabili come x e y si può cercare la retta di regressione di y su x e la retta di
regressione da y a x.
Dobbiamo però considerare le due rette di regressione di y su x e di x su y
rispetto all’angolo che si forma tra di esse si può dire:
a)
Più l’angolo è piccolo migliore è il grado di approssimazione dei dati da
parte delle due rette.
b)
Se l’angolo è retto non c’è dipendenza lineare fra le due variabili.
c)
Se l’angolo è nullo cioè la rette coincidono la regressione è perfetta.
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Esempio
Si vuole studiare la relazione che intercorre tra la temperatura e il tempo (in
minuti) di sopravvivenza di certi micro-organismi. Si sono rilevati i seguenti
dati:
Temperatura
Tempo di
sopravvivenza
20
24
28
30
32
36
10
12
18
24
22
20
i.
Calcolare il coefficiente di correlazione r e commentare il risultato
ii.
Determinare l’equazione della retta dei minimi quadrati.
iii.
Determinare la temperatura per cui un micro-organismo sopravvive per
15 minuti.
Soluzione.
a)
Calcoliamo le medie dei valori di X e Y :
Per calcolare il coefficiente di correlazione e in seguito l’equazione della
retta dei minimi quadrati `e utile compilare la seguente tabella.
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Dunque
la retta è un buon modello, quindi ha senso calcolare l’equazione della
retta dei minimi quadrati.
b)
Determiniamo ora l’equazione della retta dei minimi quadrati
๐‘ฆ๐‘ฆ = ๐‘š๐‘š๐‘š๐‘š + ๐‘ž๐‘ž dove:
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dunque l’equazione della retta dei minimi quadrati è:
๐‘ฆ๐‘ฆ = 0,812๐‘ฅ๐‘ฅ − 5,34
c)
Determiniamo ora la temperatura di sopravvivenza di un
microrganismo per un tempo T=15’
sostituendo il valore T= 15’ all’incognita x, otteniamo
๐‘ฆ๐‘ฆ = 0,812 × 15 − 5,34 = 6,84
Ovvero la temperatura di sopravvivenza di un microrganismo per un tempo
T=15’ è di 6,84 °C
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ECONOMIA AZIENDALE
BILANCIO D’ESERCIZIO
Il bilancio d'esercizio è il documento che rappresenta la situazione
patrimoniale e finanziaria dell'azienda al termine del periodo amministrativo e
il risultato economico d'esercizio. La redazione del bilancio ha due obiettivi:
rispondere agli obblighi contabili e fiscali previsti dal codice civile e mettere a
disposizione di operatori esterni ed interni all'impresa (fornitori, creditori,
risparmiatori,
analisti
finanziari,
Stato,
soci,
dipendenti)
informazioni
sull'andamento dell'impresa. Il bilancio può essere assoggettato o meno a
revisione contabile.
I documenti che compongono il bilancio d’esercizio sono:
1.
lo stato patrimoniale;
2.
Il conto economico;
3.
la nota integrativa;
4.
il rendiconto finanziario.
STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale definisce la situazione patrimoniale ad una certa data
di un'impresa solitamente esposto in sezioni divise e contrapposte (attivo e
passivo). Lo stato patrimoniale è previsto dal codice civile, quest'ultimo ne
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individua anche la struttura. l'OIC 12
1
inoltre disciplina la struttura e la
presentazione dei documenti che compongono il bilancio d'esercizio, quindi
anche dello stato patrimoniale. L'attivo, situato a sinistra, è composto da 4
macro classi, il passivo, a destra, invece è composto da 5 macro classi
(tabella sottostante)
CONTO ECONOMICO
Il conto economico (di seguito anche indicato come CE) evidenzia il risultato
economico d'esercizio del periodo di riferimento del bilancio ("utile o perdita
d'esercizio"); è normato principalmente nel Codice civile in cui si evidenzia
rispettivamente che è un documento obbligatorio, redatto dagli
amministratori, e le voci che lo compongono. Per la sua redazione si fa anche
riferimento ai principi contabili italiani, in particolare all'OIC 12. Il CE ha una
struttura a forma scalare e una classificazione dei costi per natura (invece
che per destinazione). È formato da quattro sezioni (individuate con le prime
lettere dell'alfabeto), più alcune voci che illustrano il risultato d'esercizio, ante
e dopo le imposte.
1
L’OIC (Organismo Italiano di Contabilità), nato dall’esigenza, avvertita dalle principali Parti private e
pubbliche italiane, di costituire uno standard setter nazionale dotato di ampia rappresentatività, capace di
esprimere in modo coeso le istanze nazionali in materia contabile.
Principi contabili: OIC 12 Composizione e schemi del bilancio d’esercizio
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NOTA INTEGRATIVA
La nota integrativa, secondo il codice civile italiano, è una parte integrante
del bilancio d'esercizio. Ha il compito di integrare tutte le informazioni
contenute nello stato patrimoniale e nel conto economico. In Italia, il
contenuto informativo minimo della nota integrativa è prescritto dall'Art. 2427
del Codice Civile, essa ha i seguenti scopi:
1. completare i dati dei prospetti contabili (Stato patrimoniale e Conto
economico), fornendo ulteriori informazioni quantitative e descrittive;
2.
motivare determinati comportamenti, soprattutto in merito alle
valutazioni effettuate, alle deroghe a determinate disposizioni di legge.
RENDICONTO FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario è un documento finanziario del bilancio d'esercizio,
nel quale una società riassume tutti i flussi di cassa che sono avvenuti in un
determinato periodo. Il documento, in particolare, riassume le fonti che hanno
incrementato i fondi liquidi disponibili per la società e gli impieghi che, al
contrario, hanno comportato un decremento delle stesse liquidità. Esistono
due metodi di redazione del rendiconto, quello diretto e quello indiretto.
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DIRITTO
LE S.P.A (SOCIETÀ PER AZIONI)
La società per azioni è la società nella quale per le obbligazioni sociali
risponde soltanto la società con il suo patrimonio, in cui la partecipazioni dei
soci è rappresentata dalle azioni.
La società per azioni è una persona giuridica, che agisce per mezzo di organi
formati da persone fisiche: assemblea, amministratori e l’organo di controllo.
I soci di una società per azioni, a differenza di una società di persone, hanno
una responsabilità limitata, in quanto rischiano solo il conferimento dato e
non rispondono con il loro patrimonio sociale.
Le quote di partecipazione sono rappresentate da azioni che sono titoli di
credito, ma la società può ricorre al mercato finanziario anche attraverso le
obbligazioni e titoli di credito che costituiscono un debito.
Nella società per azioni possiamo trovare diversi soggetti tra cui: i creditori
che sono coloro che concedono crediti alla società (banche e fornitori) che
fanno affidamento per il soddisfacimento del credito soltanto sul patrimonio
sociale.
I soci e gli azionisti più piccoli, sono coloro che hanno investito nella società
una parte dei loro risparmi e che devono avere delle garanzie.
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COSTITUZIONE DI UNA S.P.A.
Una società per azioni si costituisce con la stipulazione dell’atto costitutivo:
con questo atto il socio o i soci dichiarano di volere creare la società.
Una S.p.A. può essere costituita con un contratto o anche con un atto
unilaterale. L’atto costitutivo può avvenire in due modi: in modo
simultaneo dove i soci dichiarano davanti al notaio di volere costituire
una
società
per
azioni;
o,
la
costituzione
mediante
pubblica
sottoscrizione dove alcune persone (promotori) depositano presso un
notaio un programma contenente gli elementi essenziale della società e
le persone interessate procedono con la sottoscrizione delle azioni e in
seguito eseguiranno i versamenti che devono effettuare. I promotori
convocano l’assemblea dei sottoscrittori, che è costituita da almeno la
metà dei sottoscrittori, che provvede alla stipulazione dell’atto costitutivo
della società. L’atto costitutivo richiede la forma di un atto pubblico
ricevuto da un notaio e deve contenere i seguenti elementi:
1.
generalità dei soci, eventuali promotori e nel caso di una costituzione
progressiva il numero delle azioni;
2.
la denominazione nei rapporti con i terzi (ragione sociale) che deve
indicare la S.P.A;
3.
il comune dov’è la sede sociale e le eventuali sedi secondarie della
società;
4.
l’attività economica che costituisce l’oggetto sociale;
5.
il capitale sottoscritto che rappresenta il conferimento dei soci che si
sono impegnati a effettuare che non può essere inferiore a 50.000 € e il
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capitale versato che indica il valore dei conferimenti già effettuati dai
soci;
6.
il numero delle azioni e il loro valore nominale;
7.
il valore dei crediti e dei beni eventualmente conferiti in natura;
8.
le regole per la ripartizione degli utili che devono essere ripartiti tra i
soci;
9.
benefici riconosciuti ai promotori e i soci fondatori che non devono
superare il 10% degli utili e per un periodo massimo di 5 anni;
10.
il sistema amministrativo adottato dai soci;
11.
il numero degli amministratori e dei componenti del collegio sindacale;
12.
l’importo globale delle spese per la costituzione;
13.
la durata della società oppure l’indicazione del termine non superiore a
un anno trascorso, dove i soci hanno la possibilità di recesso.
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INGLESE
MARKETING
Marketing starts whit the costumers. They should be at the centre of any
business activity. Through marketing a company can identify and analise the
needs of its customers and than make the relevant decisions in order to
satisfy this needs and make a profit.
MARKET SEGMENTATION
A market contains all the customers or businesses that might be interested in
a product. Most companies subdivide the market into groups or segments
that have similar characteristics:
•
Demographic: gender, age, nationality, education, social class,
religion.
•
Geographic: urban or rural area, population density, region of the
country.
•
Psychographic: lifestyle, opinions, hobbies, interests, values.
•
Behavioural: usage rate, occasion, brand loyalty, readiness to buy,
benefits sought.
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M ARKETING MIX
Four main factors, commonly now as the 4ps determine how product will be
marketed. This element can be adjusted to find the right combination that will
appeal to the costumer and simultaneously serve his or her needs while
generating optimum profits.
4Ps:
1)
2)
3)
4)
identification, selection and development of a product
determination of its price
selection of a distribution channel to reach the customer's place
development and implementation of a promotional strategy.
THE EXTENDED MARKETING MIX
Nowadays, it is common to add three extra Ps to the traditional marketing
mix given that marketing is much more customer-oriented then before.
Extra 3Ps:
1)
Employees in contact whit costomer impact on costumer satisfaction
2)
Process delivery system; good quality service; customer loyalty
3)
Place shop layout; positive experience for costumers; confidence in the
company
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FRANCESE
LES ENTREPRISES
Le mot entreprise dèsigne une organisaiton de production de biens et de
services, les entreprise ont plusieurs similitudes malgré leurs diffèrences, car
toutes sont formées d’hommes et de moyens.
On ne doit pas confondre l’entreprise avec le société:
− l’entreprise, est formé seulement par l’entrepreneur at n’a pas de
capital social.
− La société, au contraire, est une entreprise collective.
Il y a des différents types d’entreprise dans le secteur économique nous
trouvons:
− le primaire, qui concerne la production de matières premières
(ex. Agriculture)
− Secondaire, qui concerne la transformation des matières premières
(ex.industrie)
− tertiaire, qui concerne les services et les activités commerciales. Ce
secteur représente plus de 70% des emplois en France.
Dans les diverses branches d’activités nous trouvons:
− commerciale (activitè de vente et d’achat);
− Industrielle ( transformation de matières premières et vente de produits
finis ou semifinis);
− Artisanale (travail manuel);
− Agricole (culture et rècolte , élevage );
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− Prestataire de services ( banques, télécomunications, transport).
En outre nous pouvons distinguer les entreprise sélon leur taille:
• Les moyennes entreprises: emploient entre 150 et 250 salariés.
Leur chiffre d’affaires ne dépasse pas 50 millions d’euros ou bien le
total du bilan ne dépasse pas 40 millions d’euros;
• Les petites entreprises: emploient entre 10 et 49 salariés. Le chiffre
d’affaires ou le total du bilan ne dépassent pas 10 millions d’euros;
• Les très petites entreprises: emploient au maximum 10 personnes.
Le chiffre d’affaires ou le total du bilan n’excède pas 2 millions
d’euros.
Toutes les entreprise travaillent avec des capitaux. On trouve trois types
de capitaux:
• Le capital financier: ce capital constitue la base de départ, investir
du capital comporte des risques mais ensuite on peut accumuler des
profits.
• Le capital humain: est l’ensemble, des capacités professionnelles
d’une personne. Qui le permettront plus tard de générer des revenus.
•
Le capital technique: le capital technique comprend les biens
nécessairs pour fabriquer d’autres biens (machines, locaux, terrains
etc..)
Pag. 24 di 24
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