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L1 principio costi benefici

Economia Applicata all’Ingegneria (6 CFU)
Corso di Laurea in Ingegneria Informatica 2012-13
Prof.ssa Carmela Di Mauro
Dipartimento di Ingegneria Civile ed Informatica
[email protected]
Lezione 1
Come pensare da economisti,
ovvero…
Come usare il principio costi-benefici
Primo obiettivo di questo corso…
Ragionare su come è possibile calcolare
costi e benefici economici di una
decisione/intervento/progetto
Dare strumenti utili per la
programmazione, la progettazione e la
valutazione di interventi anche in ambito
ingegneristico
Cosa ha da dire l’economia a questo
riguardo?
Etimologia
. . . La parola economia viene dal
greco antico e significa “gestione
della casa.”
Sia che si gestisca una casa che
un’intera società, le decisioni da
prendere sono le seguenti:
Quanto si deve lavorare?
Quali e quanti beni e servizi
produrre?
Quali risorse devono essere
impiegate nella produzione?
A quale prezzo di deve vendere la
produzione?
Gli individui scelgono tra alternative
Per avere una cosa occorre rinunciare
ad un’altra:
Tempo libero o studio
Comprare una vettura o una moto
Produrre armi o cibo
2. Il costo delle decisioni
Per decidere razionalmente occorre
comparare i benefici e i costi della
decisione.
Andare all’università o lavorare?
Andare a lezione o restare a dormire?
Il costo-opportunità
Il costo opportunità di un bene è
ciò a cui si deve rinuciare per
avere quel bene
Il costo-opportunità è il costo derivante dal
mancato sfruttamento di una opportunità (o
alternativa)
Alcuni esempi
Il costo opportunità di:
- frequentare l’Università
- aprire un’attività economica in proprio
Il costo è un criterio sufficiente
a guidare le nostre scelte?
• Per decidere come investire le proprie
risorse in senso lato, l'operatore
economico spesso valuta i costi e i ricavi
che comportano variazioni monetarie.
• Ma le conseguenze di una scelta non si
limitano a decisioni che comportano solo
costi e ricavi destinati a essere registrati
nella contabilità personale o aziendale, ma
riguardano anche l'impiego di altre risorse,
in particolare il tempo.
L’APPROCCIO COSTI-BENEFICI
La microeconomia studia i
processi decisionali in
condizioni di scarsità
Le scelte vengono effettuate
seguendo l’approccio costibenefici
CRITERIO DECISIONALE
BASATO SUL PRINCIPIO COSTIBENEFICI
• Data un’azione X, X sarà adottata se:
B(X) > C(X)
B(X) = disponibilità massima a pagare per
avere X
C(X) = costi opportunità di X
L’APPROCCIO
COSTI-BENEFICI
Quando non esistono valutazioni monetarie
dei costi e dei benefici si può fare uso ai
prezzi di riserva
prezzo di riserva del beneficio = quantità di
danaro che sono disposto al massimo a
pagare per ottenere x
prezzo di riserva del costo = quantità
minima di denaro che sono disposto a
ricevere per sopportare il costo
Alcuni errori comuni
Scegliamo insieme…..
Valori assoluti o proporzioni?
1 – Conviene andare in centro a piedi per
risparmiare 10 euro sull’acquisto di un
gioco per PC che ne costa 25?
2 - Conviene andare in centro a piedi per
risparmiare 10 euro sull’acquisto di un
computer che ne costa 1000?
Il costo opportunità
Avete un biglietto premio Millemiglia che scade a fine
febbraio. Quale alternativa conviene?
• Alternativa 1 – Usare il biglietto premio per andare a
Parigi a Natale
– Valore assegnato alla vacanza 1350
– Costo biglietto 500 euro
– Altri costi soggiorno 1000
• Alternativa 2 – Usare il biglietto premio per un viaggio
programmato a Milano a febbraio
– Costo biglietto 400 euro
3. Gli individui razionali pensano
“al margine”
Una variazione marginale è un
piccolo aggiustamento di tipo
incrementale, rispetto ad una
situazione o azione esistente.
Valore medio e valore marginale
• Un pescatore gestisce 3 pescherecci per un
costo totale giornaliero di €300. Vende pesce
per €600 al giorno.
• Poiché ogni peschereccio costa €100 al giorno e
rende in media €200 al giorno, il pescatore vuole
acquistare un quarto peschereccio.
• E’ una buona decisione?
Variazioni valori
#
barche
0
BT die Bmedi Bmg
odie
CT
die
Cmedio
CTmg
0
0
0
0
0
0
1
300
300
300
100
100
100
2
480
240
180
200
100
100
3
600
200
120
300
100
100
4
640
160
40
400
100
100
I costi non recuperabili
• Alternativa 1 – Pranzare in un ristorante A a
prezzo fisso a €30
• Alternativa 2 - Pranzare in un ristorante B a
prezzo fisso €15
Nota: i due ristoranti sono uguali per qualità
Quesito: Quanto mangerete in ogni ristorante?
Principio costi benefici con azione
continua
X = (0, X1,…, Xi,……..,Xn)
Espandi l’azione se
Bmg(Xi) > Cmg(Xi)
Riduci l’azione se
Bmg(Xi) < Cmg(Xi)
L’azione è adeguata se
Bmg(Xi) = Cmg(Xi)
Quale livello di X sceglieremo?
Bmg(Xi) = Cmg(Xi)
Perché?
Max
BN(X) = B(X) – C(X)
C.P.O.
BN´(X) = 0
B´(X) - C´(X) = 0
4.Gli individui rispondono agli
incentivi.
Variazioni marginali possono provocare
variazioni nel comportamento:
- effetti di reddito
- effetti di sostituzione.
Una decisione precedentemente presa viene
variata se i benefici marginali eccedono i
costi marginali
Bmg ≠ Cmg
La quantità ottimale di
conversazioni telefoniche
Costo lunga distanza
(centesimi al minuto)
Valore di un minuto
addizionale
Costo di un
minuto
addizionale
Prezzo = 4
Minuti al
mese
GRAFICI, RETTE, PENDENZE
Un grafico rappresenta una relazione Y = f(X) tra
una variabile Y e una variabile X.
Una retta ha la particolarità di avere la stessa
pendenza in qualsiasi suo punto.
La pendenza è misurata dal rapporto
incrementale = ∆X/∆Y.
Fig. A1 Un grafico della pubblicità
e delle vendite
Fatturato (in
76
migliaia di
73
dollari al
mese)
61
58
1. La pendenza di una
retta è pari al rapporto
incrementale = ∆Y/∆X.
E
D
C
49
46
40
B
A
F
2. Prendendo per esempio il
punto B e il punto C,
∆Y=58-49=9, ∆X =6-3=3,
pendenza =9/3=3
3. Il rapporto incrementale è lo
stesso lungo tutta la retta.
Prendendo per esempio i punti
A e F ∆Y/∆X= 30/10=3.
1
2
3
4
5
6
7
8
9 10 11 12
Spesa in publicità
(in migliaia di
dollari al mese)
Fig. A2 La misura della pendenza di una
curva
Fatturato (in
migliaia di
dollari al
mese)
54
53
1. La pendenza di questa
curva nel punto B . . .
C
49
46
43
H
40
4. Il fatturato passa da 43
a 49 (∆Y= 6). Quindi la
pendenza della curva
nel punto B è = 6/3 = 2.
D
2. è la pendenza della
linea retta tangente alla
curva nel punto B.
B
A
3. Lungo la tangente,
quando la spesa in
pubblicità passa da 0 a
3 unità (∆X = 3)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 Spesa in
pubblicità
(in migliaia di
dollari al mese)
RAPPRESENTAZIONE
ANALITICA DI UNA RETTA
La rappresentazione analitica di una retta è Y = a
+ b·X
Il parametro a corrisponde all’ordinata del punto
di intersezione tra la retta e l’asse verticale.
Il parametro b descrive l’inclinazione della retta
ed è pari al rapporto incrementale ∆X/∆Y.
diverse pendenze
Y
(a)
b>0
a
b=0
b<0
0
X
diverse intercette
verticali
(b)
Y
a>0
a=0
0
X
a<0
LE FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI
La relazione tra la variabile Y e X può essere
influenzata da altre variabili, per esempio da una
variabile Z.
In questo caso la funzione diventa Y = f(X,Z).
La nuova funzione può ancora essere
rappresentata nel piano cartesiano a due
dimensioni sotto l’ipotesi di mantenere invariata
la variabile Z.
LE FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI
Al variare di Z, la curva che rappresenta la
relazione tra Y e X sposta la sua posizione nel
piano.
Se la variazione di Z provoca un aumento di Y, la
curva si sposta in alto, altrimenti in basso.
Spostamenti nel grafico della
pubblicità e delle vendite
Fatturato (in
migliaia di
dollari al
mese)
Luglio
64
C'
Giugno
58
C
Settembre
C''
6
Spesa in pubblicità
(in migliaia di
dollari al mese)
Spostamenti di curve e
rette
(b)
Y
Un incremento di Z provoca una
diminuzione di Y per ogni dato
valore di X.
C
C'
X