I COMMENTI ALLE NORME SUI SEMINTERRATI ABITABILI (febbraio 2017) interventi di Vittorio Carreri, Daniela D'Alessandro, Gaetano Maria Fara, Amedeo Amadei, Alberto Fedele, Stefano Capolongo, Maddalena Buffoli, Antonio Gattinoni, Carlo Signorelli Carreri: "docenti non "parlano i documenti" favellano". D'Alessandro: Trovo gravissimo ed ingiustificabile il fatto che docenti universitari e igienisti persino delle Facoltà di Architettura e di Ingegneria non favellino sulla questione dei seminterrati abitabili. Perchè ? Vittorio Carreri Past-Presidente SItI *** Uno dei primi documenti elaborati dal Gruppo di lavoro di Igiene Edilizia ancora all'epoca del mio coordinamento è stato una presa di posizione netta contro l'improprio utilizzo dei seminterrati a scopo abitativo (allegato 1), problema ancor più grave oggi alla luce delle modificazioni climatiche in atto, che hanno causato in Italia eventi drammatici come le alluvioni, con decessi e gravi danni materiali, proprio nelle abitazioni collocate nei piani terra e nei seminterrati. Ecco le pubblicazioni scientifiche in inglese e in italiano. Daniela D'Alessandro Ordinario di Igiene, Sapienza *** Chi vuole intervenire può giovarsi del contributo di una compente professoressa, Daniela D'Alessandro, cattedratica di igiene alla Facoltà di Ingegneria all'Università Sapienza di Roma. Ci ha offerto la possibilità tecnicoscientifica di fermare il progetto di legge sull'utilizzo dei seminterrati come abitazioni. Chi ha il dovere istituzionale, societario, professionale, civile intervenga rapidamente prima che sia troppo tardi. Grazie. Vittorio Carreri Past-Presidente SItI *** Lo Stato doveva approvare una norma nazionale Come Direttore degli ANNALI DI IGIENE ricordo di aver pubblicato circa due anni fa una lettera del Gruppo di Lavoro dell’Ambiente Costruito della SItI specificamente dedicata al problema dell’uso abitativo dei seminterrati. La posizione del Gruppo era già stata presa, ed era fortemente critica, non solo per motivi igienico-sanitari ma anche relativamente a problemi di sicurezza. Come si evince dal finale, chi ha mancato è stato o il Governo (per averlo annunciato ma non presentato) o il Parlamento (per averlo ricevuto ma non discusso né approvato), perché del Disegno di Legge per unificare a livello nazionale le indicazioni per l’uso dei seminterrati non esiste ad oggi alcuna traccia. Gaetano Maria Fara Past-Presidente SItI *** Bene la posizione della SItI, con qualche specifica Condivido pienamente la posizione della Siti sui seminterrati ed ad abundantiam aggiungo alcune mie considerazioni. Sui seminterrati finora la materia è stata normata nei regolamenti edilizi e di igiene e se si vuole fare una legge valida per tutta la Regione bisognerebbe tenere conto alle situazioni geografiche diverse come altitudine, altezza della falda, clima. Comunque bisognerebbe innanzitutto definire gli usi consentiti dei seminterrati che non dovrebbero riguardare il locali principali delle abitazioni ma solo quelli accessori o di servizio che abbiano quindi una permanenza delle persone solo per un limitato tempo giornaliero e non certo camere da letto o soggiorni dove possono esserci bambini o malati allettati. Andrebbe poi definito a quali seminterrati ci si riferisce, quanta superfice laterale fuori terra, quanta illuminazione diretta naturale, quanta l'altezza ecc. Gli usi anche giornalieri per lavoro o attività commerciali o di servizio - che prevedano la permanenza di persone non più di 8 ore die e non tutti i giorni - possono essere consentiti nel rispetto delle normativa sulla sicurezza del lavoro o con adeguate garanzie. C'è poi il problema dell'umidità risalente e del radon da prevenire obbligando al vespaio aerato e imponendo una determinazione analitica della concentrazione del radon qualora l'uso sia ad esempio per attività scolastiche (con permanenza prolungata di minori). Andrebbe infine precisato il sistema di aerazione integrativa artificiale con precisi requisiti di purezza dell'aria come bocche di aspirazione (non a livello dei marciapiedi), filtri, ricambi, velocità ecc. Amedeo Amadei Igienista, esperto di edilizia *** Aspettiamo dal Ministero gli standard prestazionali Segnalo che con Decreto Legislativo n. 222/2016 sono state apportate numerose modifiche al D.P.R. 380/2001 "Testo Unico dell'Edilizia" eliminando "di fatto" i pareri preventivi igienico-sanitari sulla quasi totalità di interventi edilizi. E' inoltre previsto che entro l'11 marzo 2017 Il Ministero della Salute, previa intesa in Conferenza unificata, definisca con un decreto Ministeriale "i requisiti igienico-sanitari di carattere prestazionale" sulla base dei quali i tecnici progettisti dovranno asseverare la conformità dei progetti e, poi, delle agibilità degli ambienti di vita e di lavoro. Ritengo che sia necessario capire se è stata elaborata una bozza ed agire affinché in tale decreto siano fissati i vincoli per l'eventuale recupero ed utilizzo dei seminterrati ed interrati anche alla luce dei cambiamenti climatici e dei correlati rischi. Alberto Fedele Direttore Dip. Prev di Lecce *** Italia a macchia di leopardo. Ma in Europa si va anche sottoterra Vi ringrazio per aver aperto la discussione su un tema di grande attualità inerente l’Igiene Edilizia, di cui la nostra Società Scientifica è parte attiva. E’ un aspetto quello del "Recupero dei vani e locali seminterrati" aperto da molto tempo su cui molte Amministrazioni Locali Europee si sono già confrontate. Anche in Italia l’approccio a questo dibattito risulta disomogeneo in quanto alcuni Comuni di città metropolitane consentono l’uso dei seminterrati per attività abitative, mentre altre Amministrazioni Comunali, ad oggi, non lo prevedono. In merito alla proposta di modifica sul recupero dei vani e locali seminterrati proposto dalla Regione Lombardia mi preme sottolineare che l’iniziativa è promossa dalla D.G. Sviluppo economico senza aver operato il necessario confronto con la D.G. Welfare e la D.G. Territorio e Città metropolitana. Il tema appare quindi molto complesso perché vengono messi in gioco molteplici aspetti, da quelli igienico-sanitari a quelli economicoproduttivi, fino a toccare gli aspetti sociali. Anche nel settore delle costruzioni oggi uno dei temi strategici su cui indagare è l’Architettura Ipogea (allegato 4), in quanto molte città Europee e non solo, sviluppano sempre più ambienti di vita sotterranei soprattutto in prossimità di nodi di interscambio quali ferrovie, metropolitane, passanti ferroviari,…. . Recentemente il Comune di Milano, in occasione di Expo 2015, promosse un concorso di idee per "Abitazioni temporanee nei mezzanini della metropolitana" per garantire una offerta alberghiera temporanea (1/2 notti) a basso costo e che valorizzasse i molti spazi inutilizzati in prossimità delle stazioni delle metropolitane (fenomeno solo italiano in quanto a Parigi ad esempio le metropolitane sono caratterizzate da numerose attività commerciali/ricettive quali ad esempio negozi, caffè, centri commerciali….. Queste considerazioni confermano la particolare attenzione da sviluppare in ordine alle possibili ricadute sulla tutela della Salute Pubblica che le abitazioni seminterrate possono provocare non solo a livello fisico ma anche a livello di benessere mentale. Pertanto penso che occorra distinguere, nella proposta di modifica regionale, le attività commerciali e di servizio dalle attività abitative che hanno problemi e requisiti molto differenti. Occorre anche spostare l’attenzione da Regolamenti Locali attuali troppo prescrittivi a nuovi Strumenti sempre più orientati agli aspetti prestazionali (ricordo che è stato prodotto qualche anno fa per la ex ASL Milano una progetto di ricerca congiunto sulla proposta di strumento “Sistema multicriteriale per la valutazione igienico-sanitaria dei progetti edilizi” che trovate pubblicato sul sito www.ats-milano.it oltre al testo prodotto dal Gruppo di Lavoro Igiene edilizia “Ambiente costruito e Salute”, Ed. Franco Angeli, Milano 2016) Il Gruppo di Lavoro "Igiene Edilizia" che ho l'onore di coordinare si confronterà sicuramente nelle sue prossime riunioni su questi temi al fine di produrre, sulla base di evidenze tecnico-scientifiche, un documento che esprima la posizione attuale della SItI su questa proposta. E’ mia intenzione infatti convocare il GdL di nuova costituzione per il giorno 20 febbraio 2017 e di raccogliere nel frattempo le varie istanze a riguardo. Infatti, ogni contributo è ben accetto ([email protected]). Stefano Capolongo Associato di igiene, Politecnico di Milano *** L’architettura ipogea è una realtà. E nel mondo si vive anche sotto il mare Non solo mezzanini insalubri e umide cantine rese abitabili. Alcune case ipogee (parzialmente costruite sotto terra) sono una realtà e rappresentano un eccezionale modello di edilizia ecosostenibile. Esse sono realizzate rispettando il naturale andamento del paesaggio circostante e con ridotto impatto ambientale, garantiscono un elevato risparmio di risorse, grazie alla riduzione dei consumi energetici resa possibile dalla loro collocazione sotterranea. Una fonte di ispirazione anche per molti progettisti che hanno così trasformato queste bizzarre abitazioni in veri e propri gioielli di architettura contemporanea. Alcune di queste costruzioni si ispirano alle caverne dei nostri antenati, ma presentano aspetti assolutamente contemporanei. La struttura portante è inserita quasi interamente nella terra, fatta eccezione per l'ingresso e in alcuni casi anche per le finestre della facciata principale. Inutile sottolineare come occorra trovare soluzioni normative che ne permettano il loro utilizzo, naturalmente rispettando le regole che garantiscano sicurezza e benessere psico-fisico. Ad un prossimo appuntamento la discussione sulle avvenieristiche ville galleggianti di Dubai, con bagni e camere da letto sommerse. Maddalena Buffoli Ricercatore di igiene, Politecnico di Milano *** Per attività commerciali e produttive è già possibile L’intenzione di estendere l’ utilizzo di locali seminterrati alla residenza genera preoccupazione e dissenso in quanto, oltre alle rilevanti problematiche igienico sanitarie e di sicurezza, l’ uso abitativo di tali locali comporta per le persone che vi dovessero abitare, spesso le più socialmente svantaggiate, una bassa qualità della vita. Si ricorda tuttavia come l’utilizzo di locali seminterrati, con l’esclusione della destinazione ad uso residenziale, è già possibile ed in essere da tempo per attività commerciali e/o produttive oppure come locali accessori (almeno nominalmente !) delle stesse abitazioni. Normative specifiche e regolamenti forniscono indicazioni sui requisiti necessari a tutelare la salute e la sicurezza delle persone che li utilizzano in modo non permanente, considerando le rilevanti problematiche igienico-sanitarie (ventilazione, umidità, presenza di radon, illuminazione..), di sicurezza (incendio, alluvioni, impianti, vie di fuga…) e di igiene del lavoro . In particolare già in passato Regione Lombardia aveva definito i requisiti per l’utilizzo dei locali seminterrati e sotterranei nel titolo terzo del Regolamento Locale di Igiene, adottato da tutti i Comuni, escludendo comunque l’ utilizzo residenziale degli stessi (DGR 25/07/89 n 4/45266 Allegato 1 Capitolo n 6 ). Antonio Gattinoni Igienista, esperto di edilizia *** Non solo norme ma anche valutazioni professionali L'Italia è un paese strozzato dalle norme e da centinaia di cavilli regolamentari che spesso non raggiungono gli obiettivi, ritardano le procedure amministrative e aumentano i contenziosi danneggiando così l'economia d'impresa. I paletti normativi ci devono sicuramente essere ma parallelamente ritengo che i professionisti del settore - e mi riferisco soprattutto ai medici igienisti debbano poter avere margini discrezionali per valutazioni e deroghe ad hoc basate sulle condizioni contestuali dei locali da utilizzare, potendone certificare l'idoneità per le diverse destinazioni d'uso avendo naturalmente come obiettivo prestazionale irrinunciabile la sicurezza nonché il benessere fisico, mentale e sociale dell'individuo. Carlo Signorelli Allegati tecnici: 1. Living in a Semi-basement in the Era of Floods. Italian Laws Cause Inequalities in Health Protection. Ann Ig 2015; 27: 502-504. 2. I seminterrati adibiti a residenza: considerazioni igienicosanitarie e disamina normativa. Capasso et al. (versione italiana) 3. Impatto sanitario del disagio abitativo: stato delle conoscenze, problematiche metodologiche e nuovi modelli valutativi. Ig. Sanità Pubbl. 2014; 70: 409-419 4. Seminterrati e salute. Note tecniche di Capolongo S.