SHIELDING ELETTROMAGNETICO ● ● Schermatura onde elettromagnetiche Problema nato da utilizzo alloggiamenti plastici (stampaggio iniezione) Assumendo il materiale isotropo, shielding effectiveness (SE): (SE)mag = 20 log (H/Ho) opp. (SE)el = 20 log (E/Eo) Nel caso generale, global shielding effectiveness (GSE): (GSE)mag = 20 log ∫V all H dv/∫V all Ho dv (GSE)el = 20 log ∫V all E dv/∫V all Eo dv SE dipende dalla frequenza dell'onda elettromagnetica da schermare SCHERMATURA E FREQUENZA (es.: strato schermante di rame 1 mm) MATERIALI SCHERMANTI ● ● Normali conduttori Materiali magnetici diversi − − ● ● ● ● ● ● ● Ferrimagnetici Ferroelettrici Verniciature e trattamenti superficiali Materiali strutturali (resi schermanti) Compositi Nanomateriali Metamateriali Polimeri conduttori Superconduttori di tipo II (HTSC) MATERIALI FERRIMAGNETICI Sono materiali ferrimagnetici le ferriti, ossidi ceramici di formula MFe2O4, dove M è un metallo bivalente (Mg, Mn, Fe, Co, Ni, Cu, Zn, Cd per avere magneti dolci o Ba e Sr per avere magneti duri). FERRITI E SHIELDING ● Alta permeabilità magnetica (fino a 5000 µN/A2 per un campo magnetico <0.1T) ● Alta resistività (fino a 10-6 Ω*m a 20°C) ● Massima permittività dielettrica pari a circa 15. ● ● Proprietà isolanti anche a frequenze dell’ordine del Mhz: impiego nei radar, telefonia mobile ed apparati a microonde. Schermatura: assorbimento di un campo elettromagnetico incidente (alte perdite), utile per ridurre il campo elettrico riflesso all'interno di strutture cave. MATERIALI FERROELETTRICI Sono materiali in cui Il momento di dipolo elettrico permanente può essere riorientato dall'applicazione di un campo elettrico. In particolare, hanno una polarizzazione rimanente Pr, che è il valore mantenuto quando V = 0. Per ridurre la polarizzazione a zero occorre applicare un campo opposto. Struttura titanato di bario (BaTiO3) Molti perdono le loro proprietà alla temperatura di Curie Tc. SoSono caratterizzati da un tensore permittività complesso, essendo materiali molto lontani dall'isotropia (a volte ortotropi), e da perdite di carico molto variabili con la temperatura . PROPRIETA' FERROELETTRICI Materiale Di-idrogeno fosfato di ammonio (ADP) (NH4H2PO4) Tc(K) 148 Ps (10-2Cm-2 ) 0 (anti f.e.) Cobalto fluoruro di bario (BaCoF4) - Titanato di bario (BaTiO 3) 183,278,393 ~20 Boracite (Mg3B7O13Cl) 538 0.05 Guanidinio solfato di alluminio esaidrato (GASH) (C(NH2)3Al(SO4)2.6H20) - 3.5 Titanato di piombo (PbTiO3) 763 ~75 Zirconato di piombo (PbZrO3) 503 0 (anti f.e.) Niobato di litio (LiNbO3) 1473 8 71 Tantalato di litio (LiTaO 3) 938 50 Di-idrogeno fosfato di potassio (KDP) (KH2PO4) 123 5 Sale di Rochelle (NaKC 4H406 .4H20) Niobato di sodio (NaNbO3) 255,297 73,627 0.25 0 (anti f.e.) Molibdato di terbio (TMO) (Tb2(MoO4)3) 436 0.2 Solfato di triglicina (TGS) ((NH2CH2COOH)3.H2SO4) 322 2.8 Alcuni ferroelettrici hanno varie Tcurie, perché cambiano struttura cristallina, ed hanno una transizione da ferroelettrici a paramagnetici per ogni struttura ● Dove la temperatura di Curie non è indicata, i materiali fondono o si decompongono prima ● P è la polarizzazione spontanea a 20°C a meno che Tcurie non sia troppo vicina a 20°C, in quel caso s ● viene data 15°C al di sotto di essa (numeri in grassetto) METODI RIVESTIMENTO ● Film sottili (spessore 1-100 micron) ● Messa a terra più facile ● Buona schermatura soltanto sopra alcune decine di MHz Tecnica di rivestimento Resistività superficiale ρ Spessore (micron) [ohm/] Placcatura chimica col nichel 0.01--0.03 (ENP) Verniciatura conduttiva 0.02--0.05 Metallizzazione a vuoto 0.05--0.1 Deposizione elettrolitica 0.007--0.02 ● ● ● ● 1--100 10--75 5--10 10--25 Nichelatura chimica (ENP) su un substrato per contatto con conduttori d'oro Placcatura chimica: rame (interno) e nichel (esterno) . Verniciature conduttive: resine epossidiche, acriliche o uretaniche, diluite in solvente od in acqua, e particelle di argento, rame o miste. Metallizzazione a vuoto: alluminio o rame, quest'ultimo rivestito con uno strato di cromo, di nichel o di stagno. Placcatura elettrica: rame VETRI CONDUTTIVI Strati otticamente trasparenti ricoperti da un film sottile di metallo o semiconduttore, per preservare la trasparenza dell'alloggiamento (es. parabrezza schermati per aeromobili). Film sottili possono essere realizzati per mezzo di vari metalli o semiconduttori, es. oro, leghe d'argento, ossido d'indio drogato con stagno (ITO) o zinco, od ossido di cerio. Spessori tipici tra 10 e 100 nm, resistività superficiale tra 0.5 ohm/ e 10 ohm/, percentuale di luce trasmessa anche vicina al 90%. COMPOSITI Predire le proprietà schermanti in base a quelle (fibra + matrice, p.es.) dei materiali costituenti. Regola delle miscele: (SE)composito=(SE)matrice*vmatrice +(SE)fibra*vfibra La regola delle miscele vale per un rinforzo isotropo (sferico) immerso in una matrice isotropa con contatto perfetto ed uniforme e sotto condizioni elettrostatiche o magnetostatiche (oppure quasi statiche). Per avere sufficienti proprietà di schermatura elettromagnetica, il rinforzo deve essere costituito da materiali conduttivi (p.es., fibre di carbonio conduttive, grafite cristallina). La classe di materiali che forma i composti più stabili con le fibre di grafite sono gli alogeni, bromo (Br2), cloruro di iodio (ICl) e cloruro di bromo (BrCl). Le fibre di grafite sono di solito immerse in matrici isocianato, epossidica, cianato e le poli-immidi. METAMATERIALI I metamateriali hanno valori negativi sia della permittività elettrica che della permeabilità magnetica in prossimità della risonanza. ● Questo vuol dire che c'è un'importante variazione delle proprietà con la frequenza e quindi possono offrire proprietà schermanti in intervalli specifici ● MATERIALI AUXETICI I materiali auxetici hanno un rapporto di Poisson negativo, quindi si espandono ed irrigidiscono quando sono tirati. Sono materiali cellulari (di solito poliuretani) con celle a forma di farfalla. Recentemente sono stati resi anche conduttivi, dando effetto schermante a frequenze radar. Materiali cellulari convenzionali (sx.) e auxetici (dx.) 12 NANOTUBI DI CARBONIO I nanotubi di carbonio possono avere teoricamente comportamento di conduttore e semiconduttore a seconda dei valori dei numeri chirali m ed n; se 2n + m=3q (q intero) il nanotubo è metallico. Problema: controllo dimensionale CONDUTTIVITA' POLIMERI La conducibilità dipende dal drogaggio e dalla geometria del polimero: la formazione in film sottili e fibre si è rivelata particolarmente efficace per questo tipo di applicazioni. EFFETTO FOTOVOLTAICO Un elettrone presente nella banda di valenza di un materiale (generalmente semiconduttore) passa alla banda di conduzione a causa dell'assorbimento di un fotone sufficientemente energetico incidente sul materiale. La probabilità che questo avvenga aumenta con la temperatura. ● In particolare, quando una radiazione elettromagnetica investe un materiale può cedere energia agli elettroni più esterni degli atomi del materiale e, se questa è sufficiente, l'elettrone risulta libero di allontanarsi dall'atomo di origine. L'assenza dell'elettrone viene chiamata in questo caso lacuna. ● L'energia minima necessaria all'elettrone per allontanarsi dall'atomo deve essere superiore alla band gap del materiale, p.es. E = 1.1eV per il silicio, E = 0.66eV per il germanio. ● GIUNZIONE P-N EROEI Energy Return On Energy Investment Rapporto fra l’energia che un impianto produrrà durante la sua vita attiva e l'energia che è necessaria per costruire, mantenere, e poi smantellare l'impianto Tecnologia EROEI Idroelettrico 30-270 Petrolio (attuale) 5-15 Eolico 5-80 Fotovoltaico (film sottile) 25-80 Fotovoltaico (convenzionale) 3-9 Carbone 2-17 Gas naturale 5-6 Nucleare 5-100 Biomassa 0.6-1.2 TECNOLOGIE FOTOVOLTAICHE: MODULI CRISTALLINI ● ● Silicio monocristallino, in cui ogni cella è realizzata a partire da un wafer con struttura cristallina omogenea, opportunamente drogato in modo da realizzare una ·giunzione p-n Silicio policristallino, in cui il wafer non è strutturalmente omogeneo ma organizzato in grani localmente ordinati TECNOLOGIE FOTOVOLTAICHE: MODULI A FILM SOTTILE Silicio amorfo, tecnologia che impiega quantità molto esigue di silicio (spessori dell'ordine del micron). I moduli in silicio amorfo hanno efficienza meno costante delle altre tecnologie rispetto ai valori nominali, ma valori dell'EROEI anche di 9, quindi maggior economicità. ● Solfuro di cadmio microcristallino (CdS), costi di produzione molto bassi in quanto la tecnologia impiegata per la sua produzione non richiede il raggiungimento delle temperature elevatissime necessarie invece alla fusione e purificazione del silicio. Esso viene applicato ad un supporto metallico per spray-coating. Tra gli svantaggi vi è la tossicità del cadmio ed il basso rendimento del dispositivo. ● Arseniuro di gallio (GaAs), in grado di assicurare elevatissimi rendimenti, tuttavia il costo del materiale monocristallino a partire dal quale sono realizzate le celle lo ha destinato ad un impiego di nicchia impiegata (applicazioni militari o scientifiche avanzate) ● VARIANTI TECNOLOGICHE Eterogiunzione, in cui viene impiegato uno strato di silicio cristallino come superficie di sostegno di uno o più strati amorfi o cristallini, ognuno dei quali ottimizzato per una specifica sotto-banda di radiazioni; ● Silicio microsferico, in cui si impiega silicio policristallino ridotto in sfere del diametro di circa 0,75 mm ingabbiate in un substrato di alluminio; ● CELLA FOTOVOLTAICA A Capsula di vetro o plastica trasparente B Griglia di contatto di materiale conduttore, spesso stampata con un adesivo d'argento C Strato anti-riflessione: tipicamente costituito dal basso verso l'alto da tre sottostrati: un materiale a medio indice di rifrazione (es. allumina), un materiale ad alto indice di rifrazione (es. ossido di tantalio) ed un materiale a basso indice di rifrazione (es. fluoruro di magnesio). D Regione di tipo N: silicio drogato con fosforo o arsenico. E Regione di tipo P: silicio drogato con boro o alluminio. Superficie di contatto, metallica, copre l'intera superficie posteriore ed agisce come conduttore. PRESTAZIONI E RENDIMENTI Dipendono da: ● Rendimento dei materiali; ● Tolleranza di fabbricazione percentuale rispetto ai valori di targa; ● Irraggiamento a cui le sue celle sono esposte; ● Angolazione con cui l'irradiazione giunge rispetto alla superficie; ● Temperatura di esercizio dei materiali; ● Composizione dello spettro di luce. Efficienza di conversione per celle commerciali al silicio cristallino e' in genere compresa tra il 10% e il 15%, mentre quelle in silicio amorfo non superano un'efficienza del 6%. Per motivi costruttivi, il rendimento dei moduli fotovoltaici è in genere inferiore o uguale al rendimento della loro peggior cella. INNOVAZIONI Drogare altre specie chimiche (non necessariamente silicio) ● Controllo nanostrutturale sviluppo della giunzione p-n ● Uso dei vetri conduttivi (ITO-coated glass) ● Regolazione di alcuni polimeri su una banda ridotta nell'infrarosso rendendoli conduttivi (es. con cristalli di solfuro di piombo) ● Cristalli di ftalocianina di rame su vetro conduttivo (Yang-Shtein-Forrest, 2005)