Dipartimento matematico-scientifico-motorio

Dipartimento “Matematico-scientifico-tecnologico e motorio”
PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA
Anno Scolastico 2013/14
FINALITA’
L’insegnamento della matematica amplia il processo di preparazione scientifica e culturale dei
giovani. Concorre, insieme alle altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico e alla crescita
umana e intellettuale, in modo che i giovani possano affrontare e risolvere consapevolmente e
con strumenti adeguati i sempre più complessi problemi che la realtà del mondo moderno
pone. Nell'ambito della disciplina Cittadinanza e Costituzione anche lo studio della
matematica contribuisce a far si che gli alunni riescano ad intrecciare relazioni corrette fra il
singolo e gli altri sia nella prospettiva dei diritti umani sia nella prospettiva dei diversi
ordinamenti giuridici riuscendo così ad assumere il ruolo di cittadini attivi. L'insegnamento
della matematica contribuisce, inoltre,a fornire ai giovani quel bagaglio di conoscenze che sono
necessarie per conseguire una adeguata preparazione professionale o preuniversitaria.
La matematica cura e sviluppa in particolare:
 L’acquisizione delle conoscenze a livelli più elevati di astrazione
 La capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi
 La capacità riutilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse
 L’attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le conoscenze via
via acquisite.
ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE
Le prime ore di incontro con i ragazzi delle varie classi saranno dedicate all’accoglienza
e alla valutazione diagnostica delle conoscenze di base della disciplina. Le modalità per
acquisire le informazioni su ogni singolo allievo sarà lasciata alla libera scelta dei docenti. Per
le varie classi sarà costruito un test d’ingresso che vada a verificare le conoscenze pregresse.
Le prove somministrate saranno corrette e discusse in classe così che l’alternanza di
momenti di verifica scritti con altri orali permetterà all’insegnante di venire a conoscenza delle
capacità espositive e organizzative di ogni singolo allievo su contenuti matematici e delle
attività di recupero da avviare, con particolare riguardo per quelle propedeutiche al programma
da svolgere.
Particolare cura sarà data nella fase iniziale alla presentazione del programma e
all’illustrazione degli obiettivi per un migliore e più consapevole coinvolgimento degli studenti
nel lavoro della classe.
OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA
Primo biennio professionale e primo biennio I.T.T.
Gli obiettivi formativi del biennio devono tener presente l’elevamento dell’obbligo di istruzione
a dieci anni di studio, quindi saranno finalizzati a far si che gli alunni possano acquisire delle
abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto della sfera
domestica e nel lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni
proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
Pertanto competenze di base che l’insegnamento della disciplina si propone di far raggiungere
nel biennio ( tenendo presente che ogni alunno ha una personalità, dei ritmi di apprendimento
e delle capacità iniziali che sono diversi da tutti i suoi compagni ), sono:
 Utilizzare correttamente tecniche e strumenti di calcolo aritmetico e algebrico anche
sotto forma grafica
 Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
 Matematizzare semplici situazioni problematiche individuando strategie appropriate.
 Acquisire un adeguato linguaggio specifico.
 Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti degli stessi
anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche utilizzando consapevolmente
strumenti informatici.
Secondo biennio e quinto anno professionale
Gli obiettivi generali che l’insegnamento della disciplina si propone di far raggiungere nel
secondo biennio sono:
 utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;
 utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche,elaborando opportune soluzioni;
 utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali
e naturali e per interpretare dati;
 utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attivita di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare;
 correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Secondo biennio e quinto anno istituto tecnico
SETTORE ECONOMICO
Obiettivi generali:
 utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;
 utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;
 utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare;
 correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Questo ultimo obiettivo, in particolare, sarà perseguito anche sfruttando eventuali
compresenze con docente di informatica e l’ utilizzo delle ICT.
Liceo Scientifico
Gli obiettivi formativi del corso di studi devono tener presente anche la crescita
culturale degli allievi, quindi saranno finalizzati a far si che gli alunni possano conseguire un
bagaglio di conoscenze e competenze che permetta loro di affrontare con serenità un corso di
studi universitario, nonché di raggiungere una coerenza logica delle argomentazioni proprie e
altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
Pertanto le competenze di base che l’insegnamento della disciplina si propone di far
raggiungere nel corso degli studi sono:
 Utilizzare correttamente tecniche e strumenti di calcolo aritmetico, algebrico e
analitico
 Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni,
utilizzando metodi deduttivi e induttivi
 Matematizzare situazioni problematiche individuando strategie appropriate.
 Acquisire un rigore espositivo mediante l'uso di un adeguato linguaggio specifico
 Potenziare le capacità di analisi e sintesi, analizzando situazioni problematiche
relative a diversi ambiti disciplinari
 Saper risolvere e rappresentare problemi mediante l’uso di metodi, linguaggi e
strumenti informatici.
PROGRAMMAZIONE MODULARE
Classe I PROFESSIONALE. e I.T.T.
MOD. 1
Insiemi numerici
U1
U2
U3
U4
Elementi di insiemistica
Insieme N
Insieme Z
Insieme Q
MOD. 2
Calcolo letterale
U1
U2
U3
U4
U5
Espressioni letterali
Monomi
Polinomi
Prodotti notevoli
Divisione di polinomi
MOD.3
Elementi di geometria
euclidea
U1
U2
Enti geometrici fondamentali
Quadrilateri e triangoli
MOD.4
Elementi di geometria
analitica
U1
U2
Piano cartesiano
Distanza di due punti
Classe II professionale. e I.T.T.
MOD 1
Calcolo letterale
MOD. 2
Equazioni e disequazioni
MOD.3
Elementi di geometria
euclidea
MOD. 4
Elementi di geometria
analitica
MOD. 5
Sistemi di equazioni di 1°
grado
U1
U2
U3
U4
U5
U1
U2
U3
U4
U1
U2
Polinomi
Prodotti notevoli
Divisione di polinomi
Scomposizione in fattori di polinomi
Frazioni algebriche
Equazioni di primo grado
Problemi di primo grado
Disequazioni di primo grado
Equazioni di secondo grado
Enti geometrici fondamentali
Quadrilateri e triangoli
U1 Coordinate cartesiane
U2 Poligoni nel piano cartesiano
U3 Figure geometriche nel piano cartesiano
U1 Metodi di soluzione algebrici
U2 Metodo di risoluzione grafico
Classe III professionale
MOD. 1
Algebra in R
MOD. 2
Disequazioni
MOD. 3
Elementi di geometria
analitica
U1
U2
U1
U2
U3
U1
U2
Insieme R – Radicali
Equazioni di 2° grado
Disequazioni di 1° grado frazionarie
Sistemi di disequazioni di 1° grado
Cenni sulle disequazioni di 2° grado
Equazione della retta
Equazione e rappresentazione grafica della
parabola per punti
Classe terza ITT
MOD. 1
Equazioni e disequazioni
Di 2°grado
MOD. 2
Geometria analitica
MOD. 3
La goniometria
MOD. 4
La trigonometria
MOD. 5
Elementi di statistica
descrittiva
MOD. 4
Le funzioni
U1 Equazioni di 2° grado
U2 Disequazioni di 2° grado
U3 Disequazioni di 2°grado frazionarie
U4 Sistemi di disequazioni di 2° grado
U1 Equazione della retta
U2 Equazione della parabola
U3 Equazione della circonferenza
U1 Concetti base
U2 Le funzioni goniometriche
U3
Equazione goniometriche
U4
Disequazioni goniometriche
U1 Concetti base
U2 I teoremi fondamentali
U3
Problemi trigonometrici
U4
Disequazioni goniometriche
U1 Indici statistici e loro applicazione
U1
U2
U3
Concetto di funzione
Funzione lineare
Funzione quadratica
Classe IV professionale
MOD. 1
Equazioni e disequazioni
Di 2°grado
MOD. 2
Geometria analitica
MOD. 3
Le funzioni
U1
U2
U3
U4
U1
U2
U3
U1
U2
U3
Equazioni di 2° grado
Disequazioni di 2° grado
Disequazioni di 2°grado frazionarie
Sistemi di disequazioni di 2° grado
Equazione della retta
Equazione della parabola
Equazione della circonferenza
Concetto di funzione
Funzione lineare
Funzione quadratica
Classe Quarta ITT
MOD. 1 (Recupero)
Disequazioni di 2°grado
e introduzione alla
Geometria Analitica
MOD. 2
Funzioni esponenziali e
logaritmiche
U1 Disequazioni di 2°grado frazionarie e Sistemi di
disequazioni di 2° grado
U2 Funzioni e piano cartesiano. Funzione lineare e
quadratica .Retta, parabola, circonferenza ,ellisse, iperbole
U1 Funzioni esponenziali
U2 Funzioni logaritmiche
MOD. 3
La goniometria
U1 Concetti base
U2 Le funzioni goniometriche
U3
Equazione goniometriche
U4
Disequazioni goniometriche
U1 Concetti base
U2 I teoremi fondamentali
U3
Problemi trigonometrici
U4
Disequazioni goniometriche
U1 Indici statistici e loro applicazione
Regressione lineare e quadratica
Applicazione di informazioni statistiche per costruire
modelli matematici di interpolazione lineari, esponenziali,
periodici di fenomeni economici
U1 Calcolo combinatorio e probabilità
U2 Variabili casuali e distribuzioni di probabilità
U3 Applicazioni finanziarie ed economiche delle diverse
distribuzioni
U4 Cenni a limiti, derivate ed integrali applicati
all’economia .
MOD. 4
La trigonometria
MOD. 5
Elementi di statistica
descrittiva
MOD. 6
Probabilità
Classe V professionale
MOD. 1
Funzioni
MOD. 2
Statistica
MOD. 3
Matematica finanziaria
U1
U2
U3
U1
U2
U3
U1
U2
U3
Concetto di funzione
Funzione lineare
Funzione quadratica
Raccolta dati
Elaborazione e studio dati
Rappresentazione dei risultati
Interesse semplice e composto
Problemi di capitalizzazione
Sconto semplice e composto
Classe I Liceo Scientifico
MOD. 1
Insiemi numerici
U1
U2
U3
U4
MOD. 2
Calcolo letterale
U1 Espressioni letterali
U2 Monomi
U3 Polinomi
U4 Scomposizione di polinomi in fattori
U5 Frazioni algebriche
U1 Enti geometrici fondamentali
U2 Quadrilateri e triangoli
U3 Equivalenza di figure piane
U1 Equazioni di primo grado intere e fratte
U2 Problemi di primo grado
U3 Intervalli numerici
U4 Disequazioni di primo grado
U5 Sistemi di disequazioni
U1 Metodi di soluzione algebrici
U2 Metodo di risoluzione grafico
MOD.3
Elementi di geometria
euclidea
MOD. 4
Equazioni e disequazioni
MOD. 5
Sistemi di equazioni 1°
grado
Elementi di insiemistica
Insieme N
Insieme Z
Insieme Q
Classe II Liceo Scientifico
MOD. 1
Elementi di geometria
euclidea
MOD. 2
Algebra in R
MOD. 3 Disequazioni di 2°
grado
MOD. 5
Sistemi di equazioni di 2°
grado
U1 Equivalenza di figure piane
U2 Circonferenza e cerchio
U3 Similitudine
U1 Insieme R – Radicali
U2 Equazioni di 2° grado
U3 Equazioni parametriche di 1° e 2° grado
U4 Problemi di 2° grado
U1 Disequazioni di secondo grado intere
U2 Disequazioni Frazionarie
U3 Disequazioni irrazionali
U4 Disequazioni con valori assoluti
U5 Sistemi di disequazioni di 2° grado
U1 Metodi di soluzione algebrici
Classe III Liceo Scientifico
MOD. 1
Disequazioni di 2°grado
MOD. 3 Elementi di statistica
MOD. 4 Il calcolo
combinatorio
MOD. 5
Elementi di geometria
analitica
MOD. 6
La funzione esponenziale
MOD. 7
La funzione logaritmica
U1
U2
U3
U4
U5
U1
U2
U3
U4
U5
U1
U2
U3
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U7
U8
U1
U2
U3
U1
U2
U3
Disequazioni di secondo grado
Disequazioni Frazionarie
Disequazioni irrazionali
Disequazioni con valori assoluti
Sistemi di disequazioni di 2° grado
I dati statistici
La rappresentazione grafica dei dati
Gli indici di posizione centrale
Gli indici di variabilità
I rapporti statistici
Le disposizioni semplici e con ripetizione
Le permutazioni semplici e con ripetizione
Le combinazioni semplici e con ripetizione
Coordinate cartesiane
Poligoni nel piano cartesiano
Figure geometriche nel piano cartesiano
La retta
La parabola
La circonferenza
L'ellisse
L'iperbole
Cenni sulla funzione esponenziale
Equazioni esponenziali
Disequazioni esponenziali
Cenni sulla funzione logaritmica
Equazioni logaritmiche
Disequazioni logaritmiche
Classe IV Liceo Scientifico
MOD. 1
La funzione
MOD. 2
La funzione esponenziale
MOD. 3
La funzione logaritmica
MOD. 4
La goniometria
MOD. 5
La trigonometria
MOD. 6 I numeri complessi
U1
U2
U1
U2
U3
U1
U2
U3
U1
U2
U3
U4
U1
U2
U3
U4
Concetto di funzione
Funzioni elementari
Cenni sulla funzione esponenziale
Equazioni esponenziali
Disequazioni esponenziali
Cenni sulla funzione logaritmica
Equazioni logaritmiche
Disequazioni logaritmiche
Concetti base
Le funzioni goniometriche
Equazione goniometriche
Disequazioni goniometriche
Concetti base
I teoremi fondamentali
Problemi trigonometrici
Disequazioni goniometriche
U1 I numeri complessi
MOD. 7 Le trasformazioni
geometriche
MOD. 8 Elementi di
geometria nello spazio
MOD.9 Eventi e probabilità
U2
U3
U4
U1
U2
U3
U4
U1
U2
U3
U4
U1
U2
Forma algebrica e trigonometrica
Vettori e numeri complessi
Le coordinate polari
La traslazione
La rotazione
Le simmetrie
Le isometrie
I poliedri
I solidi di rotazione
Le aree dei solidi notevoli
I volumi di solidi notevoli
Probabilità di un evento
Teoremi fondamentali
Classe V Liceo Scientifico
MOD. 0
Disequazioni
MOD. 1
Funzioni in R
MOD. 2
Limiti
MOD. 3
Funzioni continue
MOD. 4
Derivate delle funzioni di
una variabile
MOD. 5
Teoremi fondamentali del
calcolo differenziale
MOD. 6
Estremi. Studio di una
funzione
MOD. 7
Integrali
MOD. 8 Le equazioni
differenziali
U1
U2
U3
U4
U5
U6
U1
U2
U1
U2
U1
U2
U3
U1
U2
Sistemi di disequazioni
Disequazioni fratte
Disequazioni irrazionali
Disequazioni con valori assoluti
Disequazioni logaritmiche
Disequazioni esponenziali
Concetto di funzione
Funzioni reali di una variabile reale
Limiti delle funzioni di una variabile
Forme indeterminate
Concetto di funzione continua
Limiti notevoli
Grafico di funzione
Definizioni e teoremi
Applicazione delle derivate
U1 Teoremi fondamentali
U2 Altre forme indeterminate
U3
Differenziale di una funzione
U1 Definizioni
U2 Massimi e minimi
U3 Punti di flesso
U4 Asintoti
U1 Integrale definito
U2 Integrale indefinito
U3 Applicazioni dell’integrale definito
U1 Equazioni differenziali del primo ordine
U2 Equazioni differenziali a variabili separabili
METODOLOGIA
Considerato che il carattere fondamentale dell’educazione matematica è il porre e il
risolvere problemi, l’insegnamento sarà condotto per problemi per suscitare curiosità, indagine
personale e discussione; sarà richiesto non solo di eseguire calcoli e risolvere esercizi, ma
spesso anche di commentare, giustificare e di osservare.
Si porterà l’allievo a scoprire le relazioni matematiche che sottostanno a ciascun
problema e quindi a collegare razionalmente e a sistemare progressivamente le nozioni
teoriche che avrà man mano appreso. Inoltre le nozioni più astratte non saranno proposte a
priori, ma si faranno scaturire come sintesi di situazioni incontrate in vari settori.
Quindi la metodologia prevede un momento informativo in cui si richiamano i concetti di
base utili ad affrontare il lavoro successivo, un successivo momento in cui gli alunni affrontano
il tema proposto, lo analizzano e lo sviluppano, un momento di sistematizzazione in cui si
ampliano i concetti, un momento applicativo in cui attraverso opportuni esercizi, vengono
consolidati i concetti trattati.
Gli strumenti adoperati nell’applicare tale metodologia saranno: lezione frontale,
discussione, esercizi applicativi guidati, esercizi applicativi individuali, lavoro di gruppo.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica ha lo scopo di:
1. Assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per
orientarlo, modificarlo secondo le esigenze
2. Controllare durante lo svolgimento dell’attività didattica metodi, tecniche e strumenti
utilizzati
3. Accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati
4. Pervenire alla valutazione degli alunni
Considerato che la metodologia si basa essenzialmente sulla programmazione
attraverso unità didattiche e che all’interno di queste assume particolare rilevanza il momento
diagnostico ai fini della modifica del processo di insegnamento-apprendimento, si ritiene
indispensabile ricorrere alla valutazione formativa, che non sarà utilizzata per la classificazione
del profitto degli alunni, ma per individualizzare l’insegnamento e organizzare l’attività di
recupero per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Tale verifica avverrà, al termine di ogni unità didattica o dopo lo svolgimento di una
parte significativa di essa, sia con le tradizionali interrogazioni che con un ampio e quotidiano
colloquio.
La valutazione sommativa, invece, sarà effettuata al termine dello svolgimento di una
unità didattica per classificare gli alunni ed utilizzerà strumenti funzionali all’accertamento del
raggiungimento degli obiettivi prefissati ( prove scritte non strutturate, prove strutturate,
prove orali). La valutazione sarà relativa alla classe.
Per quanto riguarda i colloqui si terrà presente.
 La comprensione dell’esercizio
 L’esposizione dei contenuti teorici in un linguaggio matematicamente corretto
PROGRAMMAZIONE GENERALE DI FISICA
PREMESSA
Nel triennio dell’indirizzo del liceo scientifico la finalità primaria dell’insegnamento della fisica è
quella di portare l’attenzione degli allievi, partendo dall’osservazione dei fenomeni che si
incontrano in natura, verso gli aspetti concettuali, la formalizzazione teorica e i problemi di
sintesi e valutazione degli eventi e dei fenomeni stessi. E’ fondamentale, per una corretta
conoscenza dei contenuti della fisica da parte degli studenti, la presentazione dei modelli come
mezzi di rappresentazione della realtà, guidando gli allievi nell’individuazione dei limiti di
validità dei modelli stessi ed è altrettanto fondamentale che si sottolinei sempre, dove si
applica, la differenza fra le definizioni operative ed i concetti astratti. Le teorie saranno trattate
mettendone in evidenza l'evoluzione e il progressivo affinamento. In questo modo si
introdurranno implicitamente anche nozioni di storia della fisica, come parte importante della
formazione culturale dello studente.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PRIMO BIENNIO
Nel primo biennio si inizia a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari
e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni
reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato.
Al tempo stesso gli esperimenti di laboratorio consentiranno di definire con chiarezza il campo
di indagine della disciplina e di permettere allo studente di esplorare fenomeni (sviluppare
abilità relative alla misura) e di descriverli con un linguaggio adeguato (incertezze, cifre
significative, grafici). L’attività sperimentale lo accompagnerà lungo tutto l’arco del primo
biennio, portandolo a una conoscenza sempre più consapevole della disciplina anche mediante
la scrittura di relazioni che rielaborino in maniera critica ogni esperimento eseguito.
Attraverso lo studio dell’ottica geometrica, lo studente sarà in grado di interpretare i fenomeni
della riflessione e della rifrazione della luce e il funzionamento dei principali strumenti ottici.
Lo studio dei fenomeni termici definirà, da un punto di vista macroscopico, le grandezze
temperatura e quantità di calore scambiato introducendo il concetto di equilibrio termico e
trattando i passaggi di stato.
Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi; i moti
saranno affrontati innanzitutto dal punto di vista cinematico giungendo alla dinamica con una
prima esposizione delle leggi di Newton, con particolare attenzione alla seconda legge.
Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di
lavoro ed energia, per arrivare ad una prima trattazione della legge di conservazione
dell’energia meccanica totale.
I temi suggeriti saranno sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti
con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche già in possesso degli studenti o
contestualmente acquisite nel corso parallelo di Matematica (secondo quanto specificato nelle
relative Indicazioni). Lo studente potrà così fare esperienza, in forma elementare ma rigorosa,
del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici.
Obiettivi specifici della disciplina
Lo studio della fisica nel triennio, oltre a fornire allo studente un bagaglio di conoscenze
scientifiche adeguato, deve mirare allo sviluppo di specifiche capacità di vagliare e correlare le
conoscenze e le informazioni scientifiche, raccolte anche al di fuori della scuola, recependole
criticamente e inquadrandole in un unico contesto. Al termine del corso di studi gli allievi
dovranno aver acquisito una cultura scientifica di base che permetta loro una visione critica ed
organica della realtà sperimentale.
Gli obiettivi specifici della disciplina per la classe terza e la classe quarta sono:
o conoscenza e comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica e
capacità
o di utilizzarli, acquisendo flessibilità nell’approccio a qualunque argomento di tipo
scientifico;
o acquisizione e consolidamento di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzato ad
una
o adeguata interpretazione dei fenomeni fisici e della natura in generale;
acquisizione e consolidamento di una serie di abilità di metodo e di ragionamento intese
come
o attitudine all’analisi e alla critica rigorose;
o consolidamento di un linguaggio corretto e sintetico;
o sviluppo della capacità di fornire e ricevere informazioni;
o capacità di discutere i risultati sperimentali;
o capacità di risolvere semplici esercizi e problemi;
o sviluppo di atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo.
Gli obiettivi specifici della disciplina per la classe quinta sono:
 far comprendere i procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica, il continuo
rapporto fra costruzione teorica e attività sperimentale, la potenzialità e i limiti
delle conoscenze scientifiche;
 rafforzare la capacità di analizzare i fenomeni attraverso l’attività di laboratorio, che
alternativamente può assumere carattere di indagine o di verifica;
 potenziare le capacità di analisi, di schematizzazione, di far modelli interpretativi, di
sintesi e di rielaborazione personale con eventuali approfondimenti;
 consolidare la capacità di applicare i contenuti acquisiti nello svolgimento di esercizi e
problemi, visti non come pura applicazione delle formule, ma come analisi del
particolare fenomeno studiato;
 consolidare l'acquisizione e l'uso di una terminologia precisa ed appropriata.
 potenziare le capacità di astrazione, di formalizzazione, di collegare gli argomenti e
cogliere i nessi fra le varie discipline;attraverso un approccio storico e filosofico,
 far comprendere che la scienza è una attività radicata nella società in cui si sviluppa e
che i mutamenti delle idee scientifiche, delle teorie e dei metodi e degli scopi, si
collocano all'interno di quello più vasto della società nel suo complesso.
o
Competenze disciplinari
Alla fine del triennio gli allevi dovranno essere in grado di (*):
o
possedere un linguaggio di tipo scientifico (LEGGERE − COMUNICARE);
o
analizzare un fenomeno o un problema riuscendo ad individuare gli elementi
significativi, le relazioni, e riuscendo a collegare premesse e conseguenze
(ANALIZZARE-INTERPRETARE);
o
eseguire in modo corretto misure con chiara consapevolezza delle operazioni effettuate
e degli strumenti utilizzati (MISURARE − LEGGERE − PROGETTARE);
o
esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici ed altra
documentazione (TRADURRE − STRUTTURARE);
o inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie o
differenze, proprietà varianti ed invarianti (ANALIZZARE − STRUTTURARE −
GENERALIZZARE);
o
trarre deduzioni teoriche e confrontarle con i risultati sperimentali, riuscendo ad
individuare collegamenti ed analogie tra i diversi fenomeni (ANALIZZARE −
GENERALIZZARE − ASTRARRE);
o
proporre semplici esperimenti in laboratorio (IDEARE − COMUNICARE);
o
saper descrivere le apparecchiature e le procedure utilizzate in laboratorio e aver
sviluppato abilità operative connesse con l’uso di tali strumenti (ANALIZZARE −
PROGETTARE − COMUNICARE);
o
relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio
(GENERALIZZARE − ASTRARRE − COMUNICARE).
o L’acquisizione di tali competenze sarà possibile con l’opportuno utilizzo del laboratorio in
compresenza con l’insegnante tecnico pratico in servizio presso l’Istituto.
(*) Accanto ad ogni competenza specifica della disciplina sono indicate, in parentesi, le
competenze generali.
Indicazione Metodologiche Generali
Sul piano della metodologia sono fondamentali tre momenti interdipendenti:
� Elaborazione teorica che a partire dalla formulazione di alcune ipotesi o principi deve
gradualmente portare l’allievo a comprendere come interpretare e unificare un’ampia classe di
fatti sperimentali e avanzare possibili previsioni, favorendo negli allievi stessi lo sviluppo delle
capacità di sintesi e di valutazione;
� Realizzazione di esperimenti (di cattedra o di gruppo) che vedano gli allievi sempre
attivamente impegnati sia nel seguire le esperienze realizzate dal docente e dall’insegnante
tecnico pratico, sia nel realizzarle direttamente, sia nel saper relazionare sull’attività di
laboratorio;
� Applicazione dei contenuti acquisiti attraverso esercizi e problemi, che non devono
essere intesi come un’automatica applicazione di formule, ma come un’analisi critica del
particolare fenomeno studiato, e considerati strumenti idonei ad educare gli allievi a
giustificare logicamente le varie fasi del processo di risoluzione. L’attività di laboratorio è
principalmente diretta agli allievi e inserita nella trattazione dei temi affrontati di volta in volta.
Essa è meglio indicata nei contenuti Anche l’utilizzazione degli strumenti di elaborazione
(Word ed Excel o programmi di simulazione) può essere inserita in momenti opportuni
nell’attività didattica. Le lezioni saranno di tipo frontale, con dibattiti in classe guidati
dall’insegnante, con momenti di lavoro cooperativo sia in classe sia in laboratorio. L’attività di
laboratorio è da ritenersi fondamentale e non sostituibile per l’educazione al “saper fare”.
Strumenti di verifica
Per la verifica dei livelli di apprendimento saranno utilizzati
• colloqui per accertare la conoscenza degli argomenti trattati, chiarire dubbi, approfondire o
integrare
• prove scritte che comprenderanno esercizi e problemi non limitati ad una automatica
applicazione di formule, ma orientati sia all'analisi critica del fenomeno considerato, sia alla
giustificazione logica delle varie fasi del processo di risoluzione • questionari scritti, a risposta
singola o multipla, in sostituzione o a completamento delle verifiche orali, per abituare gli
studenti/esse alla risoluzione dei quesiti proposti nella terza prova dell’Esame di Stato
• relazioni di laboratorio di gruppo o singole
Modalità di valutazione
Ai fini della valutazione, si osserverà la capacità dell'allievo di:
• conoscere e applicare i contenuti acquisiti ;
• riferire con un linguaggio corretto le teorie ;
• partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni ;
• analizzare e sintetizzare un quesito ;
• prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle.
La descrizione del procedimento (utilizzando la simbologia matematica) sarà privilegiata
rispetto al calcolo il cui risultato dovrà essere previsto almeno nell'ordine di grandezza, così da
valutare le soluzioni ottenute. Inoltre, la valutazione complessiva terrà conto degli interventi
dal posto, durante le discussioni a cui parteciperà tutto il gruppo classe, la partecipazione a
progetti ed attività scientifiche, la puntualità nello svolgere il lavoro a casa e il rispetto delle
scadenze. I requisiti minimi per la sufficienza sono riscontrabili
• nell’acquisizione delle conoscenze e abilità minime sui contenuti trattati ;
• nel saper utilizzare un lessico specifico (di base) della disciplina ;
• nel saper individuare le informazioni da un contesto problematico ;
• nel saper organizzare i dati mediante opportune relazioni per giungere alla risoluzione di
esercizi e semplici problemi.
Classi prime e seconde
Argomento
1.1
Le grandezze
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Concetto di misura delle
grandezza fisiche
Abilità
Comprendere il concetto di
definizione operativa di una
Il sistema internazionale di
unità
Le grandezze fisiche
fondamentali
grandezza fisica
Convertire la misura di una
grandezza fisica da un’
unità di misura ad un’ altra
Utilizzare multipli e
sottomultipli di una unità
1.2
Strumenti
matematici
La misura
Le forze
L’ equilibrio dei
solidi
I rapporti le proporzioni, le
percentuali
I grafici
La Proporzionalità diretta ed
inversa
Lettura ed interpretazione di
grafici e formule
Le potenze di 10
Il metodo scientifico
Le caratteristiche degli
strumenti di misura
Le incertezze di una misura
Gli errori nelle misure dirette e
indirette
La valutazione del risultato di
una misura
Le cifre significative
L’ ordine di grandezza di un
numero
La notazione scientifica
L’ effetto delle forze
Forze di contatto e azione a
distanza
Come misurare le forze
La somma delle forze
I vettori e le operazioni con
essi
La forza peso e la massa
Le caratteristiche della forza di
attrito e della forza elastica
I concetti di punto materiale e
corpo rigido
L’ equilibrio di un punto
materiale e sul piano inclinato
L’ effetto di più forze su un
corpo rigido
Il momento di una forza e di
una coppia
Le leve
Impostare proporzioni
Rappresentare
graficamente le relazioni tra
grandezze fisiche
Conoscere e applicare le
proprietà delle potenze
Effettuare misure
Riconoscere i diversi tipi di
errore nella misura di una
grandezza fisica
Calcolare gli errori
Valutare l’ ordine di
grandezza
Calcolare le incertezze nelle
misure indirette
Valutare l’ attendibilità dei
risultati
Operare con grandezze
fisiche scalari e vettoriali
Analizzare situazioni di
equilibrio statico,
individuare le forze e i
momenti applicati
Determinare le condizioni di
equilibrio di un corpo su un
piano inclinato
Valutare l’ effetto di più
forze su un corpo
Individuare il baricentro di
un corpo
Analizzare i casi di
equilibrio stabile, instabile e
indifferente
Il baricentro
La velocità e l’
accelerazione
Il punto materiale in
movimento e la traiettoria
I sistemi di riferimento
Il moto rettilineo
La velocità media
I grafici spazio-tempo
Caratteristiche del moto
rettilineo uniforme
Analisi di un moto attraverso
grafici spazio-tempo e
velocità-tempo
Il significato della pendenza nei
grafici spazio-tempo
Il moto uniformemente
accelerato
I principi della
dinamica
Primo, secondo e terzo
principio della dinamica
L’ effetto delle forze
Le forze e il
movimento
La caduta libera
La discesa lungo un piano
inclinato
Utilizzare il sistema di
riferimento nello studio di
un moto
Calcolare la velocità media,
lo spazio percorso e l’
intervallo di tempo di un
moto
Interpretare il significato
del coefficiente angolare di
un grafico spazio-tempo
Conoscere le caratteristiche
del moto rettilineo uniforme
Interpretare correttamente
grafici spazio-tempo e
velocità-tempo relativi a un
moto
Classi TERZE
Modulo 1. Richiami di cinematica
Argomento
Conoscenze/contenuti
disciplinari
1.1
Moto rettilineo
Posizione, distanza e
Uniforme
spostamento
Sistema di riferimento
Traiettoria
Velocità media
Interpretazione grafica della
velocità
Velocità istantanea
Interpretazione grafica della
velocità
1.2
Moto rettilineo
Istantanea
uniformemente
accelerato
Accelerazione media
Accelerazione istantanea
Interpretazione grafica
dell’accelerazione
Abilità
Esser in grado di descrivere i
fenomeni osservati con un
linguaggio appropriato.
Saper rappresentare in grafici
(spazio tempo), (velocità - tempo) i
diversi tipi di
moto osservati.
Saper interpretare grafici. Saper
dedurre da grafici i diversi tipi di
moto osservati.
Essere in grado di enunciare le
leggi
importanti relative allo
spostamento, alla
velocità e al tempo che si
Moto con accelerazione
costante
Leggi orarie dei moti analizzati
e loro
rappresentazione grafica.
Applicazioni delle equazioni del
moto.
Lancio verticale di un grave e
caduta di un grave.
Accelerazione di gravità.
applicano quando l’accelerazione
è costante.
Essere in grado di individuare le
grandezze fisiche necessarie per
la descrizione di un fenomeno
osservato.
Saper risolvere semplici problemi
utilizzando un linguaggio
algebrico e grafico appropriato.
1.3
Laboratorio di
fisica
3. Moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato su
rotaia
1.4
I vettori in fisica
Grandezze scalari e grandezze
vettoriali
Caratteristiche di un vettore:
intensità,
direzione e verso
Misura di un angolo: il grado
sessagesimale e il radiante.
Trasformazione da gradi a
radianti e
viceversa
Considerazioni geometriche
(introduzione
delle funzioni goniometriche).
Prodotto di un vettore per uno
scalare.
Somma e differenza vettoriale,
regola del parallelogramma,
composizione puntacoda.
Scomposizione di vettori,
proiezione di
vettori in una data direzione.
Rappresentazione di vettori per
componenti, versori e loro uso.
Moti relativi
1.5
Moti relativi.
1.6
1.7
Laboratorio di
fisica
Moti curvilinei
Essere in grado di riconoscere
grandezze
scalari e grandezze vettoriali.
Essere in grado di fornire esempi
di ciascun
tipo di grandezza.
Saper riconoscere le grandezze
fisiche di
posizione, spostamento, velocità
ed
accelerazione quali grandezze
vettoriali.
Saper rappresentare
graficamente i vettori.
Saper sommare e sottrarre
graficamente i
vettori.
Essere in grado di determinare le
componenti
dei vettori e di usarle per
sommarli e sottrarli.
Eseguire tutte le operazioni
indicate con i
vettori.
Essere in grado di applicare le
proprietà
vettoriali delle grandezze fisiche
del moto
allo studio dei moti relativi e
risolvere
esercizi e problemi.
5. Esperienze sui vettori (*)
Moto in due dimensioni.
Moto di un proiettile: equazioni
del moto,
traiettoria parabolica, gittata,
massima
altezza.
Moto circolare uniforme:
velocità
tangenziale, velocità angolare,
accelerazione centripeta,
equazioni del
Essere in grado di descrivere i
moti curvilinei avvalendosi di un
linguaggio appropriato.
Saper che nel moto di un
proiettile il moto orizzontale ed il
moto verticale sono
indipendenti ed essere in grado
di utilizzare questa informazione
per risolvere problemi
sull’argomento.
Sapere che quando un punto
moto, periodo, frequenza.
materiale
percorre una circonferenza con
velocità
costante in modulo, essa ha
un’accelerazione centripeta
diretta verso il centro della
circonferenza
Saper applicare le proprietà
vettoriali delle grandezze fisiche
del moto allo studio dei mmoti
curvilinei e risolvere esercizi e
problemi.
(*) Questa esperienza di laboratorio si può rimandare dopo aver introdotto le forze in dinamica.
Modulo 2. La dinamica
Argomento
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
Legge di inerzia e
sistemi di
riferimento
inerziali
I principi della
dinamica
Laboratorio di
fisica
Applicazioni delle
leggi di Newton
Laboratorio di
fisica
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Forza e massa.
Legge di inerzia.
Sistema di riferimento
inerziale.
Abilità
Forze di attrito.
Legge di Hooke.
Oggetti collegati.
Moto circolare: forza
centripeta.
Dimostrare di sapere che la forza
di attrito è direttamente
proporzionale alla forza normale
che si esercita tra superfici
interessate.
Essere in grado di applicare i
principi della dinamica in modo
sistematico alla risoluzione di
diversi problemi di meccanica in
cui compaiono le forze di attrito,
in cui compaiono questioni
riguardanti il moto circolare,
utilizzando un linguaggio
algebrico e grafico appropriato.
Essere in grado di definire i
concetti di forza e di massa e di
enunciare i principi della
dinamica.
Dimostrare di avere familiarità
con le unità di misura incontrate:
I principio della dinamica.
newton e kilogrammo peso.
Forze reali e forze apparenti.
Essere in grado di proporre
II principio della dinamica.
esempi di sistemi inerziali e non
Massa inerziale e massa
inerziali e riconoscere le forze
gravitazionale.
apparenti e quelle attribuibili a
Scomposizione delle forze.
interazioni.
III principio della dinamica.
Essere in grado di applicare le
Relazione fra accelerazione di
proprietà
gravità e
vettoriali delle grandezze fisiche
forza peso.
incontrate allo studio dei
Reazioni vincolari.
fenomeni esaminati e risolvere
esercizi e problemi.
4. Verifica dei Principi della dinamica su rotaia
6. Piano inclinato (liscio e scabro)
Modulo 3. I principi di conservazione
Argomento
3.1
Il lavoro e
l’energia
Cinetica
3.2
Energia potenziale
e
forze conservative
3.3
Il teorema di
conservazione
dell’energia
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Prodotto scalare di due vettori.
Lavoro di una forza costante.
Lavoro di una forza variabile.
Abilità
Energia cinetica e teorema
delle forze vive
(o dell’energia cinetica).
Potenza e relative unità di
misura.
Forze conservative: definizione
ed esempi di forze
conservative.
Forze dissipative: definizione
ed esempi di forze dissipative.
Energia potenziale e lavoro
fatto da forze conservative:
energia potenziale dovuta alla
gravità e energia potenziale
elastica.
Essere in grado di distinguere tra
forze
conservative e forze nonconservative e
conoscere il criterio in base al
quale una forza è conservativa.
La legge di conservazione
dell’energia
meccanica.
Lavoro fatto da forze non
conservative e variazione
dell’energia meccanica.
La conservazione e dissipazione
dell'energia.
Saper fornire correttamente le
definizioni di lavoro, energia
cinetica, energia potenziale e
potenza.
Essere in grado di ricavare
relazioni
sperimentali tra grandezze
fisiche e risolvere problemi ed
esercizi utilizzando un linguaggio
algebrico e grafico appropriato,
utilizzando con proprietà le unità
di misura (nel SI e non) delle
grandezze fisiche incontrate
(newton, kilogrammo-peso,
joule,watt, kilowattora, cv, hp).
Saper descrivere situazioni in cui
l’energia meccanica si presenta
come cinetica e come potenziale
elastica o gravitazionale e diversi
modi di trasferire, trasformare e
immagazzinare energia.
3.4
Quantità di moto
3.5
Urti
unidimensionali e
bidimensionali
Quantità di moto: grandezza
vettoriale.
Quantità di moto e il II
principio della
dinamica.
Impulso di una forza. Impulso
e quantità di moto.
Essere in grado di spiegare il
significato
fisico della quantità di moto e
di saperlo
riconoscere in diverse
situazioni, anche di vita
quotidiana.
Conservazione della quantità di
moto di un sistema isolato.
I principi della dinamica e la
legge di
conservazione della quantità di
moto
Saper riconoscere e spiegare con
linguaggio appropriato la
conservazione della quantità di
moto in situazioni di vita anche
quotidiana.
Essere in grado di ricavare
relazioni
sperimentali tra grandezze
fisiche e risolvere problemi ed
esercizi utilizzando un linguaggio
algebrico e grafico appropriato
anche in relazione alla q.d.m.
Urti su una retta (urti anelatici
e urti
elastici). Urti obliqui.
3.6
Laboratorio di
fisica
Modulo 4. Moto rotatorio
Argomento
4.1
Cinematica ed
energia
di rotazione
4.2
Momento di
inerzia
Energia cinetica di
4.3
rotolamento e
conservazione
dell’energia
4.4
Dinamica
rotazionale
ed equilibrio
statico
7. Urti su rotaia e/o Urti bidimensionali
7 bis . Esperienza sulla quantità di moto.
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Posizione, velocità e
accelerazione
angolari.
Equazioni cinematiche (con
accelerazione
costante). Velocità tangenziale,
accelerazione centripeta,
accelerazione
tangenziale, accelerazione
totale.
Energia cinetica di rotazione.
Momento d’inerzia: di una
distribuzione
discreta di masse, di una
distribuzione
continua di masse.
Energia cinetica di
rotolamento.
Conservazione dell’energia.
Essere in grado di spiegare il
significato
fisico del momento di inerzia.
Prodotto vettoriale di due
vettori e regola
della mano destra.
Momento di una forza e
momento
risultante di un sistema di
forze.
Momento di una forza e
accelerazione
angolare.
Momento angolare o momento
della
quantità di moto.
Conservazione del momento
angolare.
Laboratorio di
fisica
Modulo 5. La gravitazione
Argomento
5.1
Introduzione
Abilità
Essere in grado di ricavare
relazioni
sperimentali tra grandezze
fisiche e risolvere
problemi ed esercizi utilizzando
un
linguaggio algebrico e grafico
appropriato in
relazione al moto rotatorio.
Saper applicare il calcolo del
prodotto
vettoriale a situazioni diverse.
Saper applicare il momento
risultante di un
sistema di forze per analizzare
situazioni di
equilibrio.
Essere in grado di risolvere
problemi ed
esercizi utilizzando un linguaggio
algebrico e
grafico appropriato in relazione
fenomeni
studiati con le leggi della
dinamica
rotazionale.
8. Conservazione del momento angolare (giroscopio)
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Introduzione storica alla
Abilità
Saper illustrare l’evoluzione della
storica
formulazione della gravitazione
universale.
5.2
La forza di
gravitazione
universale
5.3
Campo
gravitazionale
La legge della gravitazione
universale.
Il valore della costante G.
La bilancia di torsione di
Cavendish.
Concetto di campo vettoriale e
campo
gravitazionale come esempio di
campo
conservativo
teoria della gravitazione
universale attraverso
(Anassimandro, Tolomeo, Tycho
Brahe)
Copernico, Galilei, Keplero e
Newton.
Dimostrare di conoscere il
significato fisico della costante G
(anche OdG e unità di misura).
Saper ricavare l’accelerazione di
gravità g
dalla legge della gravitazione
universale.
Essere in grado di descrivere la
bilancia di Cavendish,
individuando le idee sulla quale
si basa.
Saper dire che cosa si intende col
concetto di campo in fisica.
Saper illustrare il campo
gravitazionale come esempio di
campo
5.4
Le leggi di Keplero
Le leggi di Keplero del moto
dei pianeti.
Energia potenziale
gravitazione
Energia potenziale
gravitazionale U.
Conservazione dell’energia:
energia
meccanica totale e velocità di
fuga.
vettoriale conservativo.
5.5
Saper enunciare ed essere in
grado di
applicare le leggi di Keplero a
situazioni
diverse del moto dei pianeti e dei
satelliti.
Saper tracciare un grafico
dell’energia
potenziale gravitazionale in
funzione della distanza di
separazione e di calcolare la
velocità di fuga.
Essere in grado di enunciare la
conservazione dell’energia
(totale) per un corpo in orbita.
Saper ricavare il valore della
velocità di fuga dalla Terra.
Saper descrivere il problema del
satellite geostazionario.
Classi Quarte
Modulo 1. Oscillazioni intorno all’equilibrio
Argomento
Conoscenze/contenuti
disciplinari
1.1
Moto armonico
Moto periodico: periodo,
semplice
frequenza e
pulsazione.
Moto armonico semplice: forza
di
richiamo, ampiezza e posizione
in
funzione del tempo.
Il sistema massaRelazioni tra moto circolare
1.2
molla
uniforme e
moto armonico semplice.
1.3
Il pendolo
semplice
Il sistema massa-molla.
Conservazione dell’energia nel
moto
oscillatorio.
Il pendolo semplice.
Abilità
Essere in grado di descrivere le
caratteristiche generali del moto
armonico semplice.
Essere in grado di descrivere
periodo,
frequenza, ampiezza e
pulsazione del moto armonico
semplice.
Essere in grado di descrivere la
relazione tra moto armonico
semplice e moto circolare
uniforme.
Saper esprimere l’energia totale
di un corpo in moto armonico
semplice in funzione
dell’ampiezza.
Essere in grado di individuare le
forze che agiscono sulla massa
nel pendolo semplice.
Essere in grado di risolvere
problemi ed
esercizi con un linguaggio
algebrico e grafico appropriato in
relazione a molle e pendoli.
Modulo 2. I fluidi
Argomento
2.1
Idrostatica
Idrodinamica
2.2
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Densità. Pressione. Pressione
atmosferica.
Equilibrio statico dei fluidi:
pressione e
profondità. Legge di Stevino.
Il principio di Pascal.
Principio di Archimede e
galleggiamento.
Abilità
Flusso di un fluido, portata.
Principio di Venturi.
Equazione di Bernouilli.
Essere in grado di risolvere
problemi relativi alla spinta di
Archimede per corpi immersi
completamente o galleggianti.
Saper riconoscere gli elementi
fondamentali e caratterizzanti
l’idrostatica e l’idrodinamica.
Essere in grado di spiegare il
galleggiamento di navi,
mongolfiere e simili usando il
principio di Archimede.
Essere in grado di risolvere
problemi ed
esercizi utilizzando un linguaggio
algebrico e grafico appropriato in
relazione a fenomeni studiati con
le leggi sui fluidi.
2.3
Laboratorio di
fisica
1. Esperienze introduttive all’idrostatica (pressione, Principi
di Pascal, di Stevino)
Modulo 3. Fenomeni ondulatori
Argomento
Conoscenze/contenuti
disciplinari
3.1
Caratteristiche
Classificazione delle onde.
delle
Grandezze caratteristiche di
onde
un’onda.
Onde su una corda: principio di
3.2
sovrapposizione, riflessione
rifrazione,
Funzione d’onda
polarizzazione.
Funzione d’onda armonica:
equazione di un’onda
Il suono
3.3
Effetto Doppler
3.4
Sovrapposizione,
interferenza
Onde sonore: velocità del
suono,
frequenza del suono, intervallo
di
frequenze per l’udito umano.
Intensità del suono.
Livello d’intensità e decibel.
L’effetto Doppler.
Il cono di Mach.
3.5
Onde stazionarie
3.6
3.7
Battimenti
Interferenza costruttiva e
interferenza
distruttiva.
Figure d’interferenza. In fase e
in
opposizione di fase (in
riferimento
all’ondoscopio).
Onde stazionarie.
Battimenti e frequenza di
battimento.
Abilità
Essere in grado di descrivere gli
aspetti
comuni a tutti i tipi di onde.
Saper descrivere le grandezze da
cui dipende la velocità di un’onda
meccanica in relazione alla
dinamica e all’inerzia del mezzo.
Saper descrivere la relazione tra
velocità,
lunghezza d’onda e frequenza di
un’onda.
Essere in grado di distinguere le
caratteristiche di un’onda nella
funzione
d’onda .
Saper tracciare il grafico della
propagazione come evince dalla
funzione d’onda stessa e
viceversa.
Essere in grado di descrivere le
caratteristiche del suono.
Essere in grado di spiegare
perché l’altezza di un suono
diminuisce quando la sorgente
sonora sorpassa l’osservatore e
aumenta quando questa si
avvicina all’osservatore.
Saper calcolare i diversi
spostamenti di
frequenza Doppler per i diversi
esempi di
sorgenti o osservatori in
movimento.
Essere in grado di descrive la
figura di
interferenza generata da due
sorgenti di onde.
Essere in grado di tracciare le
configurazioni delle onde
stazionarie per corde vibranti e
colonne di aria vibranti in canne
d’organo e da esse ottenere le
frequenze possibili per onde
stazionarie.
Essere in grado di ricavare
l’equazione che descrive il
battimento.
Essere in grado di risolvere
problemi ed
esercizi utilizzando un linguaggio
algebrico e grafico appropriato in
relazione a fenomeni ondulatori.
3.7
Laboratorio di
fisica
Modulo 4. Ottica
Argomento
4.1
Ottica geometrica
4.2
Riflessione e
rifrazione
della luce
Specchi piani
4.3
Specchi sferici
4.4
2. Esperienze introduttive alla teoria delle onde (molle,
ondometro, ecc) con
individuazione delle grandezze caratteristiche di un’onda
3. Ondoscopio
4. Esperienze di acustica
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Propagazione rettilinea della
luce.
Velocità di propagazione della
luce.
Legge della riflessione della
luce.
La rifrazione della luce.
Indici di rifrazione relativi e
assoluti.
Legge di Snell-Descartes.
Riflessione totale. Angolo
limite.
Miraggi e fata morgana.
Rifrazione nei prismi.
La dispersione e l’arcobaleno
Costruzione delle immagine
formate da
uno specchio piano.
4.5
Lenti sottili
Specchi sferici: convessi e
concavi.
Aberrazione sferica e raggi
parassiali.
Costruzione delle immagini e
equazione degli specchi.
Immagini reali/virtuali.
Ingrandimento.
Costruzione delle immagini con
le lenti
Abilità
Avere familiarità con le
lunghezze d’onda
dello spettro visibile e con il
valore della
velocità della luce nel vuoto.
Essere in grado di enunciare con
proprietà le legge della
riflessione e la legge di SnellDescartes della rifrazione
Essere in grado di dedurre una
relazione che colleghi l’angolo
limite per la riflessione totale con
l’indice di rifrazione di una
sostanza.
Essere in grado di semplici
costruzioni
grafiche delle immagini formate
e da specchi e lenti per
localizzare le immagini e stabilire
se esse sono reali o virtuali.
Essere in grado di determinare
algebricamente la posizione
dell’immagine formata da uno
specchio, da una superficie
sferica rifrangente e da una lente
sottile e di calcolare
l’ingrandimento dell’immagine.
Essere in grado di utilizzare la
formula delle lenti sottili per
determinare la distanza focale di
una lente, risalire al raggio di
sottili.
Legge delle lenti sottili.
curvatura delle sue superfici.
Essere in grado di descrivere le
diverse
aberrazioni che specchi e lenti
possono
presentare.
4.6
Laboratorio di
fisica
4.7
Ottica fisica
4.8
Sovrapposizione e
Interferenza
4.9
Diffrazione
Essere in grado di risolvere
esercizi e
problemi utilizzando un
linguaggio adeguato sia algebrico
sia grafico sia fisico.
5. Banco ottico(specchi e lenti)
6. Esperienze sulla dispersione della luce (lenti e prismi)
Il modello corpuscolare e il
modello
ondulatorio della luce.
Saper ricorrere al modello
ondulatorio per
spiegare l’interferenza e la
diffrazione.
Sovrapposizione e interferenza.
Luce monocromatica; luce
coerente/incoerente.
Esperimento della doppia
fenditura di
Young.
Essere in grado di spiegare sia
l’interferenza sia la diffrazione e
di metterne in evidenza le
differenze.
Diffrazione.
Diffrazione da una singola
fenditura.
Reticoli di diffrazione
Essere in grado di tracciare la
figura
d’interferenza prodotta da due
fenditure e di calcolare le
posizioni dei massimi e dei
minimi d’interferenza.
Essere in grado di tracciare la
figura di
diffrazione da una singola
fenditura e di
calcolare la posizione del primo
minimo di diffrazione.
4.10
Laboratorio di
fisica
Modulo 5. Termodinamica
Argomento
Essere in grado di enunciare il
criterio di
Rayleigh per la risoluzione e di
usarlo per
valutare la risoluzione di due
oggetti vicini.
Essere in grado di descrivere
l’uso dei reticoli di diffrazione.
Essere in grado di risolvere
esercizi e
problemi su interferenza e
diffrazione della luce.
7. Esperienze sulla luce bianca, laser e reticoli
8. Esperienza di Michelson-Morley con l’interferenza
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Abilità
5.1
Temperatura e
scale
termometriche
La dilatazione
termica
5.2
Il calore
5.3
La legge della
termologia
Temperatura e principio zero
della
termodinamica.
Scale termometriche: la scala
Celsius e la scala Kelvin.
Lo zero assoluto.
La dilatazione termica: lineare,
superficiale e cubica.
Anomalia dell’acqua.
Calore e lavoro meccanico:
equivalente
meccanico del calore.
Definizione operativa di calore.
La capacità termica e il calore
specifico.
5.4
La legge della termologia.
Calorimetria.
5.5
La trasmissione
del
calore
La trasmissione del calore:
la conduzione termica;
la convezione
l’irraggiamento
I gas ideali
5.6
I Le leggi della
termodinamica
gas ideali
Caratteristiche dei gas ideali.
La costante k di Boltzmann; la
costante
universale R dei gas.
L’equazione di stato di un gas
ideale.
Mole, numero di Avogadro e
massa
atomica.
La legge di Boyle (isoterme).
La I e la II legge di Gay-Lussac
(isobare e isocore).
Teoria cinetica dei gas:
l’energia cinetica e la
temperatura; l’energia interna
Saper enunciare il principio zero.
Essere in grado di descrivere la
taratura di un termoscopio
utilizzando due punti fissi sia per
la scala Celsius sia per la scala
Fahrenheit.
Essere in grado di convertire le
temperature sulla scala Celsius
in quelle sulla scala Fahrenheit e
viceversa.
Essere in grado di convertire in
kelvin le
temperature misurate in gradi
Celsius e in
gradi Fahrenheit.
Essere in grado di tracciare ed
interpretare il grafico della
pressione in funzione della
temperatura per un termometro
a gas a volume costante con
estrapolazione allo zero assoluto.
Essere in grado di calcolare la
dilatazione
lineare e la dilatazione cubica di
una sostanza, dato il suo salto
termico.
Essere in grado di fornire una
definizione di calore sia operativa
sia legata all’energia meccanica.
Conoscere il mulinello di Joule.
Essere in grado di risolvere
problemi di
calorimetria.
Essere in grado di risolvere
problemi di
calorimetria che includano calori
latenti di fusione e di
evaporazione
Essere in grado di calcolare la
quantità di
calore trasmessa nell’unità di
tempo da
diversi resistori termici in serie o
in parallelo.
Essere in grado di enunciare la
legge di
Stefan-Boltzmann per
l’irraggiamento e di applicarla
per calcolare la potenza irradiata
da un corpo ad una data
temperatura.
Il problema del corpo nero in
relazione alla potenza emessa in
di un gas ideale.
Descrizione microscopia di un
gas ideale.
5.7
Macchine termiche
e
rendimento
5.8
L’entropia
5.9
Il primo principio della
termodinamica.
L’energia interna o funzione di
stato.
Trasformazione
termodinamiche:
reversibile e irreversibile.
Lavoro a pressione costante, a
volume
costante.
Trasformazione isoterma.
Trasformazione adiabatica.
Calori specifici di un gas ideale:
a volume costante e a
pressione costante.
Il secondo principio della
termodinamica.
Le macchine termiche. Il
rendimento
Il teorema di Carnot.
Le macchine frigorifere.
La macchina di Carnot.
L’entropia e la sua variazione
nell’Universo
funzione della lunghezza d’onda
per irraggiamento da un corpo
nero.
Saper spiegare il significato fisico
della
costante k di Boltzmann e della
costante
universale R dei gas.
Essere in grado di risolvere
problemi usando l’equazione di
stato dei gas perfetti, pV = nRT .
Essere in grado di descrivere
l’interpretazione molecolare della
temperatura e ricavare la
velocità quadratica media.
Essere in grado di enunciare il
teorema
dell’equipartizione dell’energia e
di mettere in relazione la
capacità termica molare di un
gas con un modello meccanico
Essere in grado di enunciare il
primo principio della
termodinamica e di applicarlo
alla risoluzione dei problemi.
Saper descrivere entrambi i tipi
di
trasformazioni termodinamiche
fornendo
almeno un esempio di ciascuna.
Saper calcolare il lavoro a
pressione costante e a volume
costante.
Conoscere i grafici che
descrivono le
relazioni tra le grandezze
termodinamiche nei vari tipi di
trasformazioni.
Essere in grado di fornire
entrambi gli
enunciati di Kelvin e di Clausius
del secondo principio della
termodinamica ed essere in
grado di illustrarne l’equivalenza
con un esempio.
Essere in grado di definire il
rendimento di una macchina
termica e di una macchina
frigorifera.
Saper fornire l’espressione del
Laboratorio di
fisica
rendimento di Carnot per una
macchina termica.
Essere in grado di discutere il
concetto di
entropia e saperlo metter in
relazione con la probabilità.
9. Esperienze con il calorimetro (misura del calore specifico
di un solido o del calore
latente del ghiaccio)
10.Esperienze sulla dilatazione dei gas (estrapolazione con
V→0) o dei solidi
(superficiale e cubica con sfera di Gravesande)
11. Esperienza che riproduce il ciclo di Carnot
Classi Quinte
Modulo 1. Elettrostatica
Argomento
1.1
Carica elettrica
1.2
La Legge di
Coulomb
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Carica elettrica.
Elettrizzazione per induzione, per
contatto
e per strofinio.
Conduttori e isolanti.
La Legge di Coulomb.
1.3
Le proprietà della
carica elettrica
Carica quantizzata.
Conservazione della carica.
Distribuzione sferica di carica.
Abilità
Essere in grado di spiegare
perché ad es. un pettine
attrae pezzettini di carta e
un palloncino strofinato si
attacca ad una parete.
Essere in grado di enunciare
la Legge di Coulomb e di
usarla per trovare la forza
esercitata da una carica
puntiforme su un’altra.
Inoltre, saper usare la Legge
di
Coulomb per ricavare il
valore delle cariche o la
distanza alla quale sono
poste conoscendo l’intensità
della forza elettrica.
Dimostrare di conoscere il
significato fisico
della costante di Coulomb k
(anche OdG e unità di
misura).
Dimostrare di conoscere il
valore dell’unità
fondamentale di carica
elettrica, e, in Coulomb.
Essere in grado di spiegare il
principio di conservazione
della carica e la
quantizzazione
della carica.
Essere in grado di risolvere
esercizi e problemi con la
Legge di Coulomb e la
quantizzazione della carica..
1.4
Il campo elettrico
Il teorema di
Gauss.
1.5
Applicazioni del
teorema di Gauss.
Concetto di campo.
Il campo elettrico.
Il campo elettrico di una carica
puntiforme.
Il principio di sovrapposizione.
Le linee di forza del campo
elettrico.
Il campo elettrico di un dipolo
elettrico.
Il campo elettrico all’interno e sulla
superficie di un conduttore.
Potere dispersivo delle punte.
Il flusso di un campo elettrico.
Il teorema di Gauss.
1.6
Il campo elettrico generato da una
distribuzione piana e infinita di
carica.
Il campo elettrico tra le armature di
un
condensatore a facce parallele.
Il campo elettrico generato da una
distribuzione lineare e infinita di
carica.
1.7
1.8
Laboratorio di
fisica
Potenziale
elettrico
Essere in grado di enunciare
con proprietà di linguaggio il
concetto di campo vettoriale.
Essere in grado di usare la
Legge di Coulomb per
calcolare il campo elettrico
dovuto ad una
distribuzione di cariche
elettriche puntiformi.
Essere in grado di tracciare
le linee di forza di semplici
distribuzioni di carica e di
ottenere informazioni
sull’orientamento e sul
modulo
del campo elettrico dal
diagramma tracciato.
Essere in grado di descrivere
il campo elettrico generato
da una distribuzione sferica
di carica elettrica.
Essere in grado di spiegare il
fenomeno di dispersione di
carica nelle punte.
Essere in grado di enunciare
con proprietà di linguaggio il
concetto di flusso di un
vettore .
Essere in grado di enunciare
con proprietà il teorema di
Gauss.
Dimostrare di saper ricavare
il campo elettrico generato
da una distribuzione piana e
infinita di carica, ovvero tra
le armature di un
condensatore a facce
parallele e il campo elettrico
generato da una
distribuzione lineare e
infinita di carica applicando
in ciascun caso
il teorema di Gauss.
Essere in grado di risolvere
esercizi e problemi su campo
elettrico e applicazioni del
teorema di Gauss.
1. Esperienze introduttive all’elettrostatica
Potenziale elettrico
L’elettronvolt. Differenza di
potenziale
Potenziale e intensità del campo
elettrico Potenziale elettrico di
una carica
puntiforme.
Essere in grado di descrivere il
potenziale elettrico e di
descrivere la relazione tra
potenziale e campo elettrico.
Saper esprimere l’energia in
elettronvolt.
Essere in grado di ricavare il
potenziale di una carica
Energia potenziale
elettrica
1.9
Conservazione dell’energia ed
energia
potenziale elettrica.
Sovrapposizione di potenziali di
singole
cariche.
Superfici equipotenziali e campo
elettrico.
Condensatori e
capacità
Condensatori e dielettrici: la
capacità.
Collegamento di condensatori in
serie e in
parallelo.
Accumulo di energia elettrica:
energia
immagazzinata in un
condensatore e
densità di energia in un campo
elettrico.
Rottura del dielettrico.
Laboratorio di
fisica
puntiforme e tracciarne il grafico
in funzione della distanza dalla
carica.
Essere in grado di spiegare
perché non è
campo elettrostatico all’interno
di una
sostanza conduttrice.
Essere in grado di definire la
d.d.p. e spiegare la differenza
tra la d.d.p. e il potenziale.
Essere in grado di esprimere il
principio di sovrapposizione di
potenziali di singole cariche e
utilizzarlo nella risoluzione di
problemi.
Essere in grado di ricavare
l’energia
elettrostatica di particolari
distribuzioni di carica.
Essere in grado di definire la
capacità di un condensatore e
calcolare la capacità
equivalente di alcuni
condensatori in serie e in
parallelo.
Essere in grado di descrivere
l’effetto di un dielettrico in un
condensatore.
Essere in grado di esprimere
l’energia
immagazzinata in un
condensatore e ricavare la
densità di energia.
Essere in grado di risolvere
esercizi e
problemi sul potenziale
elettrostatico in tutte le
configurazioni descritte in
questo modulo.
: 2. Esperienze sul concetto di potenziale elettrico: capacità
di conduttori e capacità di condensatori.
Modulo 2. La corrente elettrica e circuiti
Argomento
Conoscenze/contenuti
disciplinari
2.1
Corrente elettrica
Corrente elettrica.
Intensità di corrente elettrica.
La forza elettromotrice.
Legge di Ohm e
2.2
resistenza
Resistenza elettrica e le leggi di
Ohm.
Resistività: dipendenza dalla
temperatura e
Superconduttività
Abilità
Essere in grado di definire e
discutere i
concetti di corrente elettrica,
velocità di
deriva, densità di corrente j,
resistenza e forza elettromotrice.
Essere in grado di enunciare la
legge di Ohm e di distinguerla
dalla definizione di
2.3
Energia nei circuiti
Energia e potenza nei circuiti
elettrici.
Combinazione di
resistenze
Resistenze in serie e in
parallelo.
Principi di
Kirchhoff
Le leggi di Kirchhoff e loro
applicazioni
Circuiti RC
Circuiti contenenti
condensatori.
Circuiti RC: carica e scarica di
un
condensatore.
2.4
2.5
2.6
2.7
Amperometri e
voltmetri
Amperometri e voltmetri.
Laboratorio di
fisica:
3. Resistenze e Legge di Ohm
4. Circuiti RC
Modulo 3. Il magnetismo
Argomento
Conoscenze/contenuti
resistenza.
Essere in grado di descrivere la
resistività, di distinguerla dalla
conducibilità e di
descriverne la dipendenza dalla
temperatura.
Essere in grado di descrivere il
modello
semplice di una pila reale
facendo riferimento ad una
f.e.m. ideale e una resistenza
interna e
di trovare la tensione ai morsetti
di una pila, quando essa produce
una corrente I.
Saper descrivere la relazione tra
differenza di potenziale, corrente
e potenza.
Essere in grado di determinare la
resistenza equivalente di sistemi
di resistenze in serie e in
parallelo.
Essere in grado di enunciare i
principi di
Kirchhoff e di usarli per
analizzare circuiti in corrente
continua.
Essere in grado di descrivere le
relazioni di fase tra tensione ai
capi di un resistore, di
condensatore e la corrente.
Essere in grado di tracciare un
diagramma
che rappresenti l’andamento
della carica su un condensatore e
della corrente in funzione del
tempo, durante i processi di
carica e scarica di un
condensatore.
Essere in grado di disegnare
circuiti inserendo un
amperometro, un voltmetro e
calcolare le appropriate
resistenze in serie e di shunt.
Essere in grado di risolvere
esercizi e
problemi sulla corrente, sulla
legge di Ohm, sui circuiti in
corrente continua.
Abilità
3.1
Il campo
magnetico
disciplinari
Il campo magnetico. I magneti
permanenti
Le linee di induzione o di
campo
Definizione di B
Regola della mano destra per il
campo
Magnetico
3.2
La forza
magnetica
La forza magnetica sulle
cariche in
movimento (forza di Lorentz)
Moto di una carica
in
un campo
magnetico
Moto di una carica puntiforme
in un
campo magnetico
Lo spettrografo di massa. Il
ciclotrone
La forza magnetica esercitata
su un filo
percorso da corrente
Spire di corrente e momento
torcente
magnetico
L’esperimento di Thomson sulla
misura
del rapporto q/m.
3.3
3.4
3.5
3.6
La scoperta
dell’elettrone
Teorema di Ampère.
Teorema di
Ampère
Il magnetismo
nella
materia.
Laboratorio di
fisica:
B in punti vicini ad un lungo
filo.
Due fili conduttori paralleli
B in un solenoide.
La legge di Biot-Savart.
Il geomagnetismo. Fasce di
Van Allen.
Paramagnetismo
Diamagnetismo
Ferromagnetismo
Essere in grado di inquadrare
l’elettromagnetismo nel contesto
storico e
scientifico in cui si è sviluppato.
Essere in grado di fornire la
definizione
operativa di campo magnetico e
di descriverlo mediante linee di
induzione.
Essere in grado di descrivere la
forza
magnetica che agisce su un
elemento di
corrente e su una carica elettrica
in moto che si trovino in un
campo magnetico.
Essere in grado di descrivere un
selettore di velocità, uno
spettrografo di massa, un
ciclotrone.
Essere in grado di calcolare il
momento
magnetico di una spira di
corrente e il
momento di forza a cui è
soggetta una spira di corrente in
un campo magnetico.
Essere in grado di descrivere
l’esperimento di Thomson sulla
misura del rapporto q/m per gli
elettroni.
Essere in grado di enunciare il
teorema di
Ampère.
Essere in grado di descrivere B
in punti vicini ad un lungo filo, a
due fili conduttori paralleli, in
una spira, in un solenoide.
Essere in grado di descrivere il
campo
magnetico terrestre e le fasce di
Van Allen.
Essere in grado di risolvere
esercizi e
problemi sul campo magnetico,
sul moto di una carica in un
campo magnetico e su fili, spire,
solenoidi percorsi da una
corrente e situati in un campo
magnetico.
5. Esperienze introduttive al campo magnetico
6. Esperienza sulla Forza di Lorentz
Modulo 4. L’induzione magnetica
Argomento
Conoscenze/contenuti
disciplinari
4.1
Flusso del campo
Forza elettromotrice indotta ed
magnetico
induzione magnetica
Flusso del campo magnetico. Il
teorema di Gauss per il campo
magnetico B
Legge di Faraday4.2
Neuman
Gli esperimenti di Faraday
Legge di Faraday-Neumann
dell’induzione elettromagnetica
Induttanza e
Legge di Lenz
4.3
calcolo
Induzione e moto relativo
della induttanza
Correnti parassite
Induttanza
4.4
Circuito LR
Circuiti LR
4.5
Energia e campo
magnetico
Densità di energia
e
campo magnetico
4.6
Mutua induttanza
Energia e potenza
immagazzinate in un
campo magnetico
Densità di energia
immagazzinata in
campo magnetico
Autoinduzione e mutua
induzione
Laboratorio di
fisica:
7. Esperimenti di Faraday
Abilità
Essere in grado di definire il
flusso del campo magnetico e la
f.e.m. indotta.
Essere in grado di enunciare il
teorema di
Gauss per il magnetismo.
Essere in grado di descrivee gli
esperimenti di Faraday.
Essere in grado di enunciare la
legge di
Faraday-Neumann e di usarla per
trovare la f.e.m. indotta da un
flusso magnetico
variabile.
Essere in grado di enunciare la
legge di Lenz ed usarla per
trovare il verso della corrente
indotta in diverse applicazioni
della legge di Faraday-Neumann.
Essere in grado di descrivere le
correnti
parassite.
Essere in grado di definire
l’induttanza per una bobina e di
calcolarla.
Essere in grado di applicare il
teorema della maglia ad un
circuito LR e di ricavare
l’extracorrente di chiusura e
quella di apertura.
Essere in grado di tracciare un
grafico della corrente in funzione
del tempo in un LR.
Essere in grado di esprimere
l’energia
immagazzinata in un campo
magnetico; la potenza
immagazzinata in un campo
magnetico e di ricavare la
densità di energia
immagazzinata all’interno di un
solenoide.
Essere in grado di distinguere tra
autoinduzione e mutua induzione
e di
descrivere le due situazioni.
Essere in grado di risolvere
esercizi e
problemi sull’induzione
magnetica ussando la legge di
Faraday-Newmann e la legge di
Lenz; sul calcolo dell’induttanza
in un LR e in una bobina .
Modulo 5. Corrente alternata
Argomento
5.1
5.2
Oscillazioni LC
Oscillazioni
elettromagnetiche
Circuiti in corrente
alternata
Conoscenze/contenuti
disciplinari
Circuiti LC
Analogia con il moto armonico
semplice
Oscillazioni elettromagnetiche
Tensioni e correnti alternate
Circuito RCL
5.3
Circuiti RCL ad una sola maglia
Potenza nei
circuiti in
corrente alternata
Risonanza nei
circuiti
in corrente
alternata
5.4
Il trasformatore
Potenza nei circuiti in corrente
alternata
Risonanza nei circuiti in
corrente alternata
Le induttanze nei circuiti in
corrente
alternata
Lavoro meccanico ed energia
elettrica
Generatori e motori
Trasformatori
Abilità
Essere in grado di descrivere un
circuito LC e di sviluppare
un’analogia con il sistema
oscillante massa-molla.
Essere in grado di descrivere,
partendo da un LC, le oscillazioni
magnetiche che si ricavano
dall’equazione del circuito stesso.
Essere in grado di definire la
corrente efficace e di metterla in
relazione con la corrente
massima in un circuito in
corrente alternata.
Essere in grado di descrivere le
relazioni di fase tra tensione ai
capi di un resistore, di un
induttore o di un condensatore e
la corrente.
Essere in grado di enunciare la
condizione di risonanza in RCL
con generatore e di tracciare un
grafico della potenza in funzione
della frequenza per circuiti.
Essere in grado di descrivere il
funzionamento di semplici
generatori e
motori c.a.
Essere in grado di descrivere un
trasformatore
in salita e un trasformatore in
discesa.
Laboratorio di
fisica:
8. Autoinduzione. Circuiti LR (LCR) e correnti alternate
Modulo 6. Le equazioni di Maxwell
Argomento
Conoscenze/contenuti
disciplinari
6.1
Le eq.ni fondamentali
Possibili equazioni
dell’elettromagnetismo fondamentali
dell’elettromagnetismo
Campi magnetici
6.2
indotti
Un campo elettrico variabile
induce un
campo magnetico e un
Corrente di
campo magnetico
6.3
Spostamento
variabile genera un campo
elettrico.
Abilità
Essere in grado di
enunciare le possibili
equ.ni fondamentali
dell’elettromagnetismo
ed individuare il termine
mancante per una
completa descrizione
dell’elettromagnetismo.
Essere in grado di
descrivere i campi indotti.
Le equazioni di
Maxwell
6.4
Generalizzazione del teorema
di Ampère e
introduzione della corrente di
spostamento
Le equazioni di Maxwell
Modulo 7. Le onde elettromagnetiche
Argomento
Conoscenze/contenuti
disciplinari
7.1
Spettro
Lo spettro elettromagnetico
Elettromagnetico
La produzione delle onde
elettromagnetiche
7.2
Onde
Emissione di onde
Elettromagnetiche elettromagnetiche con circuiti
oscillanti aperti
La propagazione delle onde
elettromagnetiche: la velocità
della luce, l’effetto Doppler
7.3
Polarizzazione
Polarizzazione
Essere in grado di ricavare
la corrente di spostamento
e conseguentemente
riscrivere la
legge di Ampère, nella
corrispondente equazione
di Maxwell.
Essere in grado di fornire
la definizione di
circuitazione di un vettore
lungo una linea
chiusa. Confronto tra C(E)
e C(B).
Essere in grado di
elencare e enunciare le
quattro equ.ni di Maxwell
associando a ciascuna
equ.ne la situazione che
descrive.
Essere in grado di
elencare le simmetrie e le
asimmetrie tra le quattro
equazioni poste a
confronto.
Essere in grado di
illustrare come le equ.ni di
Maxwell riescono a
descrivere la produzione
di onde
elettromagnetiche.
Abilità
Essere in grado di
descrivere lo spettro
elettromagnetico sia per la
lunghezza d’onda si a per
la frequenza.
Essere in grado di spiegare
come si
producono le onde
elettromagnetiche e di
descrivere quali
caratteristiche hanno.
Essere in grado di ricavare
la velocità della luce dalle
equazioni di Maxwell.
Essere in grado di
descrivere le differenze tra
l’effetto Doppler per le
onde sonore e l’effetto
Doppler per le onde
elettromagnetiche.
Essere in grado di elencare
i quattro meccanismi (per
assorbimento, per
riflessione, per diffusione e
per birifrangenza)
che permettono di produrre
luce polarizzata partendo
da luce non polarizzata.
Essere in grado di
enunciare la legge di
Brewster relativa alla
polarizzazione per
riflessione.
Essere in grado di
enunciare la legge di Malus
relativa alla polarizzazione
per assorbimento.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
EDUCAZIONE FISICA
TEST DI INGRESSO :
Test di valutazione delle capacità motorie
Finalità della disciplina:
L’insegnamento della ed. fisica si propone le seguenti finalità.
1) L’armonico sviluppo corporeo e motorio dell’adolescente, attraverso il miglioramento
delle qualità fisiche e neuro- muscolari;
2) La maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità, sia come disponibilità e
padronanza motoria sia come capacità relazionale, per superare le difficoltà e le
contraddizioni tipiche dell’età adolescenziale.
3) L’acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive che tenda a promuovere la
pratica come costume di vita ed una coerente coscienza e conoscenza dei diversi
significati che lo sport assume nella attuale società.
4) La scoperta e l’orientamento delle attitudini personali nei confronti di attività sportive
specifiche e di attività motorie che possono tradursi in capacità trasferibili nella vita
sociale.
Obiettivi della disciplina :
1) Potenziamento fisiologico, resistenza e velocità
2) Rielaborazione degli schemi motorii.Coordinazione dinamica generale, specifica,
equilibrio e ritmo.
3) Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico; sviluppo delle
capacità di interagire con altre persone e dividere attività di gruppo.Acquisizione
dell’abitudine al rispetto dell’avversario e delle regole prefissate.
4) Conoscenze e pratica delle attività sportive e conoscenza del regolamento di gioco di
alcuni sports di squadra e di alcuni sports individuali.
5) Pallavolo, pallacanestro, calcetto, ping-pong.
Obiettivi minimi:
1) Coordinazione oculo-manuale
2) Fondamentali di gioco e rispetto delle regole
3) Saper lavorare in gruppo.
Contenuti della disciplina:
TRIMESTRE :
a) Settembre: test di valutazione delle capacità motorie; apprendimento iniziale dei
fondamentali degli sports di squadra.
b) Ottobre: sensibilazione ed acquisizione dei fondamentali della pallavolo con esercitazioni
pratiche sul palleggio e sui passaggi.
c) Novembre : recupero ed approfondimento delle lezioni tenute sulla pallavolo.
d) Dicembre : sensibilizzazione e precisione dei fondamentali inseriti negli schemi di gioco.
e) Gennaio : recupero e approfondimento inerenti al gioco della pallavolo.
PENTAMESTRE :
a) Febbraio : verifica e valutazione del lavoro svolto.
b) Marzo : conoscenza delle discipline dell’atletica leggera ed esercitazioni pratiche inerenti
ad essa.
c) Aprile : approfondimento e verifiche delle attività svolte.
d) Maggio : nozioni sull’igiene personale e sul pronto soccorso.
e) Giugno : verifica e valutazione finale.
Metodi :
1) Psico-cinetico con lo scopo di consentire ad ogni allievo di sentirsi coinvolto.
2) La trattazione di argomenti di teoria verrà svolta in classe mediante lezioni frontali e
lavori di ricerca; sarà altresi’ integrata, ove occorra, da materiale fotostatico supportato
dall’ausilio del libro di testo unico per il quinquennio.
Mezzi e strumenti :
Tutte le attività pratiche si svolgeranno nella palestra e nel cortile dell’istituto.
Qui verranno effettuate attività di marcia e di corsa in varie andature, direzioni e intensità;
saltelli, balzi, esercizi di mobilità articolare, di coordinazione dinamica generale e specifica,
di equilibrio statico e statico-dinamico, di educazione al ritmo e di educazione respiratoria.
Non mancheranno attività di potenziamento fisiologico e partite di pallavolo.
Verifiche :
Test attitudinali, produzioni scritte, verifiche orali, con osservazione attenta e sistematica
degli allievi.
Valutazione :
La valutazione terrà conto, oltre ai risultati, degli elementi sopra elencati anche
dell’impegno profuso, della frequenza piu o meno regolare, della partecipazione alle attività
pratiche, del comportamento tenuto dagli alunni in classe come in palestra, nonché dei
miglioramenti raggiunti rispetto ai livelli di partenza e dei fattori condizionanti il pieno
conseguimento degli obiettivi a causa di eventuali situazioni di disagio.
PROGRAMMAZIONE DI SCIENZE (LICEO SCIENTIFICO)
Obiettivi generali
Favorire e stimolare la partecipazione diretta degli alunni ad attività di ricerca e di
sperimentazione.
Stimolare la capacità di osservare, raccogliere, rappresentare ed elaborare dati.
Promuovere l’acquisizione progressiva di tecniche d’indagine, da quelle di tipo osservativo sino
all’impiego sempre più consapevole del metodo sperimentale.
Educare gli alunni alla precisione del pensiero e del linguaggio scientifico, utilizzando il
procedimento logico e mettendo in risalto i nessi di causa ed effetto che sono alla base dei
fenomeni scientifici studiati.
Migliorare le capacità di analisi e di sintesi e le capacità di dedurre da premesse generali
situazioni particolari e processo inverso generalizzazione di risultati di osservazioni particolari.
Favorire lo sviluppo delle capacità d’astrazione e di formalizzazione.
Migliorare le capacità di comunicare, facendo uso dei linguaggi specifici della disciplina.
Favorire la comprensione dell’utilità e dei limiti, dei modelli per la descrizione e
l’interpretazione di fenomeni complessi.
Favorire la comprensione delle potenzialità, dello sviluppo e dei limiti delle conoscenze
scientifiche.
Fornire le conoscenze utili per compiere scelte consapevoli e responsabili nei riguardi della
tutela dell’ambiente e della salute.
Primo Biennio Liceo Scientifico – Nuovo Ordinamento
I anno Scienze della Terra – Chimica 2 ore
Moduli Scienze della Terra
Introduzione alle scienze della Terra
La Terra come corpo celeste
Atmosfera
Geomorfologia
Obiettivi
Leggere un semplice testo scientifico usando illustrazioni, tabelle e grafici per ricavarne
informazioni. Descrivere gli argomenti studiati facendo uso di un corretto linguaggio specifico.
Fare riferimento alla propria esperienza per individuare le connessioni con gli argomenti
trattati. Ricercare raccogliere e selezionare informazioni e dati da fonti attendibili (testi,riviste
scientifiche,siti web). Illustrare gli elementi essenziali delle teorie e delle leggi elaborate per
spiegare i fenomeni astronomici. Interpretare dati e informazioni e correlare cause ed effetti
dei fenomeni astronomici.
Collegare in un rapporto di causa-effetto i moti della Terra e della Luna con alcuni fenomeni
naturali. Descrivere le caratteristiche e l’evoluzione dei corpi celesti.
Saper usare i sistemi di riferimento per individuare un punto sulla superficie della Terra.
Descrivere le caratteristiche e la struttura dell’atmosfera. Illustrare gli effetti delle attività
umane sull’atmosfera. Descrivere i metodi d’indagine utilizzati per lo studio del territorio e
dell’idrosfera. Descrivere le caratteristiche dell’idrosfera. Descrivere i meccanismi per mezzo
dei quali il territorio evolve(erosione, trasporto, deposito) e gli agenti responsabili delle
modificazioni (acqua, vento, variazioni di temperatura etc.). Descrivere le principali
applicazioni della geomorfologia, nel settore della gestione del territorio e della difesa dal
rischio ambientale (prevenzione frane, inondazioni etc.). Individuare gli aspetti caratterizzanti
di un territorio dall’osservazione di un’immagine (una pianura, una valle fluviale o glaciale, un
paesaggio carsico, un ambiente desertico etc.).
Discutere dei problemi del territorio supportando la propria opinione con dati reali (fabbisogno
idrico, inquinamento delle acque oceaniche e continentali, erosione delle spiagge etc.)
Contenuti
Il sistema Terra. Le quattro sfere della Terra. Stelle e costellazioni. La Via Lattea e le altre
galassie. L’origine dell’Universo e del sistema solare. Il Sole come fonte di energia. I pianeti del
sistema solare e le leggi che governano il loro movimento. La forma e le dimensioni della
Terra. I sistemi di riferimento sulla superficie terrestre. I moti della Terra. Prove e
conseguenze dei movimenti terrestri. La Luna ed i suoi movimenti. L’orientamento. La misura
del tempo. La composizione e la struttura dell’atmosfera. Il bilancio termico della Terra.
L’effetto serra. La pressione atmosferica. Il modellamento del territorio. Le acque continentali.
Oceani, mari. L’inquinamento delle acque continentali e marine.
Moduli Chimica
I metodi della chimica.
Misure e grandezze.
Stati di aggregazione della materia e relative trasformazioni
Il modello particellare della materia .
Elementi, composti, miscugli.
Obiettivi
Conoscere le fasi del metodo scientifico. Descrivere le proprietà della materia. Saper
giustificare il modello particellare della materia. Rappresentare con un modello particellare a
sferette il comportamento dei solidi, dei liquidi e dei gas.
Distinguere le proprietà intensive dei corpi da quelle estensive. Conoscere il Sistema
Internazionale di Misura. Utilizzare la notazione scientifica, le unità di misura del SI per le
grandezze fondamentali. Definire le principali grandezze derivate. Conoscere la differenza tra
miscuglio eterogeneo e soluzione. Conoscer i principali metodi per separare i componenti di un
miscuglio eterogeneo e i componenti di una soluzione. Conoscere le differenze tra soluzione e
sostanza pura. Distinguere le caratteristiche degli elementi da quelle dei composti.
Contenuti
Che cos’è la chimica e la sua evoluzione. Il metodo scientifico sperimentale. La materia. Gli
stati di aggregazione della materia e le sue trasformazioni. La misura. I sistemi di misura. I
miscugli e le loro proprietà. I metodi di separazione. Le soluzioni e le loro proprietà. Le
sostanze pure: composti ed elementi chimici
II anno biologia-chimica 2 ore - Nuovo Ordinamento
Moduli di Biologia
Obiettivi Biologia
Conoscere i livelli di organizzazione della vita e le caratteristiche dei viventi.
Conoscere la struttura e le funzioni delle cellule. Riconoscere il ruolo dell’ATP nelle attività
cellulari. Conoscere globalmente i meccanismi alla base della trasmissione dei caratteri
ereditari e i fattori che determinano la variabilità genetica .
Comprendere il significato di autotrofia ed eterotrofia. Descrivere globalmente il processo di
fotosintesi e di respirazione cellulare. Comprendere i flussi di energia e materia negli
ecosistemi.
Riconoscere le differenze e le analogie fra gli organismi e interpretare i diversi adattamenti
all’ambiente . Comprendere i criteri sui quali si basa la classificazione gerarchica dei viventi e il
significato delle unità tassonomiche. Confrontarsi con temi e dibattiti di attualità e
comprendere come la biologia sia una scienza in continua evoluzione. Comprendere il
significato di evoluzione biologica e saper descrivere le principali teorie evolutive. Comprendere
come la sistematica individua i rapporti filogenetici e analizza la biodiversità in base alle
relazioni evolutive.
Contenuti
Caratteristiche dei viventi.
La cellula.
Biodiversità e varietà dei viventi.
Criteri di classificazione dei viventi e cenni di sistematica.
Autotrofia ed eterotrofia.
Ecosistemi.
Evoluzione biologica.
Moduli di Chimica
Obiettivi Chimica
Descrivere la struttura della materia e le proprietà degli atomi. Comprendere il significato delle
leggi di Lavoisier, Proust, Dalton, e la teoria atomica di Dalton. Interpretare le principali
informazioni della tavola periodica degli elementi. Spiegare le principali proprietà chimiche e
fisiche dell’acquae la relativa importanza biologica. Esplorare le applicazioni della biologia in
settori della vita quotidiana che riguardano in particolare l’ambiente, la società e la salute.
Comprendere le relazioni fra uomo e ambiente e l’importanza di uno sviluppo sostenibile.
Contenuti
Elementi, miscugli, composti.
Legge di Lavoisier, Proust, Dalton.
Teoria atomica di Dalton.
Simboli e formule chimiche.
Classificazione degli elementi, sistema periodico di Mendeleev.
Triennio Liceo Scientifico III anno scientifico nuovo ordinamento
SECONDO BIENNIO
Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti
disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo
che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più
approfondita dei fenomeni.
Biologia
Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle
relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi
molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzione del DNA, sintesi delle proteine, codice
genetico). Lo studio riguarda la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e
animali, uomo compreso), trattandone gli aspetti anatomici (soprattutto con riferimento al
corpo umano) e le funzioni metaboliche di base. Vengono inoltre considerate le strutture e le
funzioni della vita di relazione, la riproduzione e lo sviluppo, con riferimento anche agli aspetti
di educazione alla salute.
Chimica
Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si
introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e
proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i
modelli atomici, il sistema periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introducono i
concetti basilari della chimica organica (caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene,
gruppi funzionali e classi di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati
alle trasformazioni chimiche e se ne introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e
cinetici, insieme agli equilibri, anche in soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni), e a
cenni di elettrochimica. Adeguato spazio si darà agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli
relativi e alle applicazioni.
Scienze della Terra
Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo coordinato con la
chimica e la fisica, cenni di mineralogia, di petrologia (le rocce) e fenomeni come il
vulcanesimo, la sismicità e l’orogenesi, esaminando le trasformazioni ad essi collegate. I
contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più
idonei, secondo quanto indicato per il I biennio.
Moduli
Genetica molecolare, struttura e funzioni degli acidi nucleici. Codice genetico, sintesi proteica.
Regolazione genica e differenziamento cellulare. Genetica dei virus e batteri. Tecnologia del
DNA ricombinante, biotecnologie. Teorie evolutive. Anatomia e fisiologia del corpo umano
IV anno scientifico nuovo ordinamento chimica
Obiettivi
Usare il modello cinetico-molecolare per descrivere la struttura della materia,e le
trasformazioni fisiche e chimiche. Spiegare le principali tappe dell’evoluzione storica dei modelli
atomici. Interpretare le relazioni esistenti tra struttura atomica e spettri. Descrivere le regole
di riempimento degli orbitali, rappresentare la configurazione elettronica di un elemento e
ricavare la valenza degli elementi tipici. Spiegare le proprietà periodiche degli elementi.
Descrivere e comparare i diversi tipi di legami chimici molecolari e intermolecolari.
Comprendere le relazioni fra geometria molecolare e polarità. Comprendere il significato di
mole e numero di Avogadro. Calcolare il numero di molecole e atomi in campioni di sostanze.
Applicare le leggi dei gas. Classificare i principali composti inorganici e scrivere le relative
formule. Interpretare le proprietà delle soluzioni. Conoscere e usare le unità di concentrazione.
Bilanciare una reazione chimica e svolgere i calcoli stechiometrici. Bilanciare una reazione
redox. Utilizzare la scala dei potenziali standard per prevedere la spontaneità di una reazione.
Descrivere il funzionamento di una pila. Comprendere la cinetica e gli equilibri chimici,
comprendere il significato della costante di equilibrio e risolvere problemi applicando la legge
di azione di massa. Prevedere la risposta di un sistema all’equilibrio al variare delle condizioni
sperimentali. Calcolare il pH di una soluzione. Saper bilanciare una reazione di ossidoriduzione. Descrivere il funzionamento di una pila. Riconoscere i gruppi funzionali delle
principali classi di composti organici
Moduli
Stati di aggregazione e passaggi di stato.
Caratteristiche e struttura della materia, atomi e molecole.
Quantità chimica: la mole.
Modelli atomici.
Configurazione elettronica, tavola periodica e caratteristiche periodiche.
Legami chimici, geometria molecolare.
Composti e nomenclatura.
Le leggi ponderali.
Leggi dei gas.
Soluzioni, unità di concentrazione, proprietà colligative.
Reazioni chimiche, bilanciamento e calcolo stechiometrico.
Cinetica ed equilibrio chimico.
Equilibri in fase gassosa e in soluzione. Acidi, basi, calcolo del pH, titolazione, soluzioni
tampone, idrolisi.
Reazioni redox.
Elementi di elettrochimica
Elementi di chimica organica.
V anno scientifico tradizionale scienze della Terra - Vecchio Ordinamento
Obiettivi
Saper descrivere gli strumenti i metodi di indagine dell’astronomia. Illustrare le teorie e le leggi
elaborate per spiegare i fenomeni astronomici. Interpretare dati e informazioni e correlare
cause ed effetti dei fenomeni astronomici. Illustrare le teorie e le leggi elaborate per spiegare i
fenomeni astronomici. Collegare in un rapporto di causa-effetto i moti della Terra e della Luna
con alcuni fenomeni naturali. Descrivere le caratteristiche e l’evoluzione dei corpi celesti. Saper
usare i sistemi di riferimento per individuare un punto sulla superficie della Terra e sapersi
orientare. Mettere in relazione il calore interno della Terra con i fenomeni che si verificano sulla
superficie Correlare le grandi strutture della superficie terrestre con i movimenti delle placche
litosferiche. Interpretare i fenomeni sismici,vulcanici e orogenetici con la teoria della tettonica
delle zolle.Valutare l’impatto delle attività umane sull’ambiente conoscere le possibilità della
previsione e prevenzione del rischio sismico,vulcanico e idrogeologico.
Moduli
La sfera celeste. L’Universo. Distanze e unità di misura in astronomia. Teorie sull’origine ed
evoluzione dell’Universo. Caratteristiche dei corpi celesti. Spettroscopia. Nascita ed evoluzione
delle stelle. Il Sole e il sistema solare. Caratteristiche dei pianeti. Leggi di Newton e di Keplero.
Caratteristiche della Terra e della Luna, moti e relative conseguenze. Orientamento e misura
del tempo. Caratteristiche dei minerali .Caratteristiche e classificazione delle rocce. Struttura e
calore interno della Terra. Campo magnetico. Dinamica endogena della Terra. Teoria della
tettonica delle zolle. Fenomeno sismico e vulcanico.
PROGRAMMAZIONE SCIENZE DELLA TERRA, BIOLOGIA E CHIMICA
Indirizzo tecnico
PRIMO BIENNIO
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento si persegue, nella azione didattica ed
educativa, l’obiettivo prioritario è quello di far acquisire allo studente le competenze di base attese a
conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:
• osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
• analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate
Il docente, nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso
d’insegnamento-apprendimento con il decisivo supporto dell’attività laboratoriale per sviluppare
l’acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico.
Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline, in particolare
quelle sperimentali, con i loro specifici linguaggi, al fine di approfondire argomenti legati alla
crescita culturale e civile degli studenti come, a titolo esemplificativo, le tematiche inerenti
l’educazione alla salute, la sicurezza e l’educazione ambientale.
Conoscenze
CLASSE PRIMA
Il Sistema solare e la Terra.
Dinamicità della litosfera; fenomeni sismici e vulcanici.
I minerali e loro proprietà fisiche; le rocce magmatiche, le rocce sedimentarie e le rocce
metamorfiche; il ciclo delle rocce.
L'idrosfera, fondali marini; caratteristiche fisiche e chimiche dell'acqua; i movimenti dell'acqua, le
onde, le correnti.
L’atmosfera; il clima; le conseguenze delle modificazioni climatiche: disponibilità di acqua
potabile, desertificazione, grandi migrazioni umane.
Coordinate geografiche: latitudine e longitudine, paralleli e meridiani.
CLASSE SECONDA (BIOLOGIA)
Origine della vita: livelli di organizzazione della materia vivente (struttura molecolare, struttura
cellulare e sub cellulare; virus, cellula procariota, cellula eucariota).
Teorie interpretative dell’evoluzione della specie.
Processi riproduttivi, la variabilità ambientale e gli habitat.
Ecosistemi (circuiti energetici, cicli alimentari,
Processi metabolici: organismi autotrofi ed eterotrofi; respirazione cellulare e fotosintesi.
Nascita e sviluppo della genetica(cenni)
Il corpo umano come un sistema complesso: omeostasi e stato di salute.
Le malattie: prevenzione e stili di vita (disturbi alimentari, fumo, alcool, droghe e sostanze
stupefacenti, infezioni sessualmente trasmissibili).
Ecologia: la protezione dell’ambiente (uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti).
CLASSE SECONDA (CHIMICA)
Sistemi eterogenei ed omogenei e tecniche di separazione: filtrazione, distillazione,
cristallizzazione, estrazione con solventi, cromatografia.
Le evidenze sperimentali di una sostanza pura e nozioni sulla lettura delle etichette e sulla
pericolosità di elementi e composti.
Le leggi ponderali della chimica e l’ipotesi atomico – molecolare.
Il modello particellare (concetti di atomo, molecola e ioni) e le spiegazioni delle trasformazioni
fisiche (passaggi di stato) e delle trasformazioni chimiche.
La quantità chimica: massa atomica, massa molecolare, mole, costante di Avogadro.
La struttura dell’atomo e il modello atomico a livelli di energia.
Il sistema periodico e le proprietà periodiche: metalli, non metalli, semimetalli.
Cenni sui legami chimici e i legami intermolecolari.
Elementi di nomenclatura chimica e bilanciamento delle equazioni di reazione.
Le concentrazioni delle soluzioni: percento in peso, molarità.
Elementi sull’equilibrio chimico e sulla cinetica chimica.
Le principali teorie acido-base, il pH, gli indicatori e le reazioni acido-base.
Nozioni sulle reazioni di ossido riduzione.
Idrocarburi alifatici ed aromatici, gruppi funzionali e biomolecole
Abilità
Classe prima
Identificare le conseguenze sul nostro pianeta dei moti di rotazione e di rivoluzione della Terra.
Analizzare lo stato attuale e le modificazione del pianeta anche in riferimento allo sfruttamento
delle risorse della Terra.
Classe seconda
Riconoscere nella cellula l’unità funzionale di base della costruzione di ogni essere vivente.
Comparare le strutture comuni a tutte le cellule eucariote, distinguendo tra cellule animali e cellule
vegetali.
Indicare le caratteristiche comuni degli organismi e i parametri più frequentemente utilizzati per
classificare gli organismi.
Descrivere il corpo umano, analizzando le interconnessioni tra i sistemi e gli apparati.
Duplicazione del DNA e di sintesi delle proteine.
Descrivere il ruolo degli organismi, fondamentale per l’equilibrio degli ambienti naturali e per il
riequilibrio di quelli degradati dall’inquinamento.
Abilità
Effettuare investigazioni in scala ridotta e con materiali non nocivi, per salvaguardare la sicurezza
personale e ambientale.
Utilizzare il modello cinetico – molecolare per interpretare le trasformazioni fisiche e chimiche.
Usare il concetto di mole come ponte tra il livello macroscopico delle sostanze ed il livello
microscopico degli atomi, delle molecole e degli ioni.
Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo.
Riconoscere un elemento chimico mediante il saggio alla fiamma.
Descrivere le principali proprietà periodiche, che confermano la struttura a strati dell’atomo.
Utilizzare le principali regole di nomenclatura IUPAC.
Preparare soluzioni di data concentrazione.
Descrivere semplici sistemi chimici all’equilibrio.
Riconoscere i fattori che influenzano la velocità di reazione.
Riconoscere sostanze acide e basiche tramite indicatori.
Descrivere le proprietà di idrocarburi e dei principali composti dei diversi gruppi funzionali.
Metodologie
Problem solving
Brain storming
Discussione guidata
Lezione partecipata
Didattica laboratoriale
Lezione itinerante.
Recupero
Strumenti
Libri di testo e riviste scientifiche. PC. Internet. Software disponibili in laboratorio. Lavagne
tradizionali. Mappe tematiche. Proiezioni di videocassette e dvd.
Spazi
Aule dell’istituto, laboratori di informatica, eventuali strutture o sale o spazi esterni disponibili.
Verifiche.
Verifiche formative per stabilire se programmare o meno interventi di recupero.
Verifiche sommative effettuate mediante test a stimolo chiuso e risposta chiusa, a stimolo aperto o
risposta aperta o verifiche orali di tipo oggettivo valutate secondo griglie adottate nel POF.
Valutazione.
I livelli acquisiti nelle conoscenze, nelle competenze e nelle capacità saranno valutati in coerenza
con i criteri di valutazione stabiliti nel POF, eventualmente utilizzando griglie da stabilire nelle
varie verifiche.
Test di verifica dei prerequisiti disciplinari
Le docenti di scienze utilizzano test d’ingresso diversificati nelle varie classi sia per difficoltà, che
per contenuti. Essi sono elaborati per rilevare i livelli di partenza delle classi e per rilevare le
capacità di analisi e di comprensione di testi anche semplici in lingua italiana. Inoltre si farà uso di
verifiche vero o falso, test a risposta multipla e non, test a risposta aperta.
TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA (TGt)
Settore Tecnologico: Chimica, Materiali e Biotecnologie
PREMESSA
Il settore tecnologico comprende nove ampi indirizzi, riferiti alle aree tecnologiche più
rappresentative del sistema economico e produttivo del Paese: Meccanica, Meccatronica ed Energia;
Trasporti e Logistica; Elettronica ed Elettrotecnica; Informatica e Telecomunicazioni; Grafica e
Comunicazione; Chimica, Materiali e Biotecnologie; Sistema Moda; Agraria, Agroalimentare e
Agroindustria; Costruzioni, Ambiente e Territorio. Per l’approfondimento di tecnologie specifiche di
indirizzo, che hanno una spiccata caratterizzazione, la maggior parte degli i indirizzi prevede articolazioni.
In tutti gli indirizzi e articolazioni, i risultati di apprendimento sono definiti a partire dai processi produttivi
reali e tengono conto della continua evoluzione che caratterizza l’intero settore, sia sul piano delle
metodologie di progettazione, organizzazione e realizzazione, sia nella scelta dei contenuti, delle tecniche di
intervento e dei materiali. Il riferimento ai processi produttivi riflette, in tutti i percorsi del settore, la
dinamicità propria dei contesti, con l’introduzione graduale alle tematiche dell’innovazione tecnologica e del
trasferimento dei saperi dalla ricerca alla produzione.
Questa impostazione facilita apprendimenti efficaci e duraturi nel tempo in quanto basati su una metodologia
di studio operativa, essenziale per affrontare professionalmente le diverse problematiche delle tecnologie,
l’approfondimento specialistico e gli aggiornamenti.
Nei nuovi percorsi, lo studio delle tecnologie approfondisce i contenuti tecnici specifici degli indirizzi e
sviluppa gli elementi metodologici e organizzativi che, gradualmente nel quinquennio, orientano alla visione
sistemica delle filiere produttive e dei relativi segmenti; viene così facilitata anche l’acquisizione di
competenze imprenditoriali, che attengono alla gestione dei progetti, alla gestione di processi produttivi
correlati a funzioni aziendali, all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie, particolarmente nel
campo della sicurezza e della salvaguardia dell’ambiente.
In particolare, nel complesso degli indirizzi, l’offerta formativa del settore tecnologico presenta un duplice
livello di intervento: la contestualizzazione negli ambiti tecnici d’interesse, scelti nella varietà delle
tecnologie coinvolte, e l’approfondimento degli aspetti progettuali più generali, che sono maggiormente
coinvolti nel generale processo di innovazione.
Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso fin dal primo biennio in funzione orientativa e
concorrono a far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento dell’obbligo di istruzione; si sviluppano
nel successivo triennio con gli approfondimenti specialistici che sosterranno gli studenti nelle loro scelte
professionali e di studio.
Disciplina:
TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
(TGt)
Il docente di “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica” concorre a far conseguire allo
studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:
utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di
lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata,
procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria
competenza; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una
dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.
Competenze
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso
quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo
prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione,
di seguito richiamate:
1
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
2
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.
L’articolazione dell’insegnamento di “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica” in conoscenze e
abilità è di seguito indicata quale riferimento per la progettazione didattica del docente in relazione alle
scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe. Il docente definisce un
percorso di apprendimento che consente allo studente di acquisire progressivamente l’abilità rappresentativa
in ordine all’uso degli strumenti e dei metodi di visualizzazione, per impadronirsi dei linguaggi specifici per
l’analisi, l’interpretazione e la rappresentazione della realtà, tenendo conto dell’apporto delle altre discipline
scientifico-tecnologiche. Gli studenti sono guidati ad una prima conoscenza dei materiali, delle relative
tecnologie di lavorazione e del loro impiego, ai criteri organizzativi propri dei sistemi di ‘oggetti,’ (edilizi,
industriali, impiantistici, territoriali…) in modo da acquisire le necessarie competenze di rappresentazione da
sviluppare nel triennio d’indirizzo. L’uso di mezzi tradizionali e informatici, di procedure di strutturazione e
di organizzazione degli strumenti, di linguaggi digitali è da ritenersi fondamentale per l’acquisizione delle
varie abilità e competenze.
Conoscenze
1°anno
1° e 2°anno
1° e 2°anno
1° e 2°anno
1° e 2°anno
1° e 2°anno
Norme, metodi, strumenti,e tecniche tradizionali e informatiche per la rappresentazione
grafica.
Linguaggio grafico, informatico, multimediale e principi di modellazione informatica in 2D
e 3D.
Abilità
Usare i vari metodi e strumenti nella rappresentazione grafica di figure geometriche, di
solidi semplici e composti.
Applicare i codici di rappresentazione grafica dei vari ambiti tecnologici.
Utilizzare le tecniche di rappresentazione, la lettura, il rilievo e l'analisi delle varie modalità
di rappresentazione.
Utilizzare i vari metodi di rappresentazione grafica in 2D e 3D con strumenti tradizionali ed
informatici.
Preliminare per la progettazione didattica le classi prime.
- MODULO ZERO: STRATEGIE DI APPRENDIMENTO
Distinto in due unità didattiche :
U.D. n. 1 - conoscenza di se e organizzazione del proprio lavoro;
U.D. n. 2 - Potenziamento di metodologie per migliorare l’apprendimento;
-MODULO n. 1: IL DISEGNO DELLE FORME SUL PIANO
Distinto in quattro unità didattiche :
U.D. n.1 – COSTRUZIONE ELEMENTARE DI GEOMETRIA PIANA ;
U.D. n. 2 – IL CERCHIO;
U.D. n. 3 - I POLIGONI
U.D. n. 4 – TANGENTI E RACCORDI
MODULO . 2 – METROLOGIA
Distino in una unità didattica :
U.D.n.1 – PRINCIPALI STRUMENTI DI CONTROLLO E MISURA,
ESPERIENZE DI LABORATORIO CON STRUMENTI
DI MISURA LINEARI ED ANGOLARI.
MODULO n. 3 – LE FORME NELLO SPAZIO E LA RAPPRESENTAZIONE NEL PIANO
Distinto in due unità didattiche :
U.D. n. 1 – PROIEZIONI ORTOGONALI
U.D. n. 2 – DISEGNO DELLE VISTE PARTENDO DA UN OGGETTO REALE
MODULO n. 4 – I MATERIALI
Distino in una unità didattica:
U.D. n. 1 – I MATERIALI METALLICI FERROSI
MODULO n. 5 – LE PROPRIETA’ DEI MATERIALI
Distinto in quattro unità didattiche:
U.D. n. 1- PROPRIETA’ MECCANICHE
U.D. n. 2- PROPRIETA’ TECNOLOGICHE
U.D. n. 3- PROPRIETA’ CHIMICHE
U.D. n. 4- PROPRIETA’ FISICHE
MODULO n.6 – LE ASSONOMETRIE
Distinto in due unità di didattiche:
U.D. n. 1- ASSONOMETRIA DIMETRICA (CAVALIERA)
U.D. n. 2- ASSONOMETRIA ISOMETRICA
MODULO n.7 – IL DISEGNO ASSISTITO DAL COMPUTER
Distinto in due unità di didattiche:
U.D. n. 1- PRINCIPALI COMANDI DI AUTOCAD LT
U.D. n. 2- DISEGNO DI OGGETTI E SOLIDI IN 2D E 3D
Preliminare per la progettazione didattica le classi seconde
- MODULO ZERO: STRATEGIE DI APPRENDIMENTO
Distinto in due unità didattiche :
U.D. n. 1 - CONOSCENZA DI SE E ORGANIZZAZIONE DEL PROPRIO LAVORO;
U.D. n. 2 - POTENZIAMENTO DI METODOLOGIE PER MIGLIORARE
L’APPRENDIMENTO
-MODULO n. 1: IL DISEGNO SECONDO LA NORMATIVA UNI-ISO
Distinto in due unità didattiche :
U.D. n.1 – SEZIONI ;
U.D. n. 2 – QUOTATURE;
MODULO . 2 – TOLLERANZE E STATO DELLE SUPERFICI NEI GRAFICI DI PROGETTAZIONE
E REALIZZAZIONE
Distino in una unità didattica :
U.D.n.1 – NORMATIVA STANDARDIZZATA
U.D.n.1 – MATERIALI METALLICI NON FERROSI E LORO LEGHE
U.D.n.2 – MATERIALI SINTERIZZATI
U.D.n.3 – MATERIE PLASTICHE
U.D.n.4 – MATERIALI COMPOSITI
U.D.n.1 – MATERIALI DA COSTRUZIONE NEL SETTORE CIVILE ED INDUSTRIALE
MODULO n. 3 – MATERIALI DA COSTRUZIONE NELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Distinto in cinque unità unità didattiche :
U.D.n.1 – MATERIALI METALLICI NON FERROSI E LORO LEGHE
U.D.n.2 – MATERIALI SINTERIZZATI
U.D.n.3 – MATERIE PLASTICHE
U.D.n.4 – MATERIALI COMPOSITI
U.D.n.5 – MATERIALI DA COSTRUZIONE NEL SETTORE CIVILE
MODULO n. 4 – RILIEVO DAL VERO, SCHIZZI QUOTATI
Distino in una unità didattica:
U.D. n. 1 – RILIEVO DAL VERO E SCHIZZO A MANO LIBERA
MODULO n. 5 – PROCESSI TECNOLOGICI E PRODUTTIVI
Distinto in quattro unità didattiche:
U.D. n. 1- SICUREZZA ED IGIENE DEL LòAVORO
U.D. n. 2- LE PRINCIPALI LAVORAZIONI PLASTICHE
U.D. n. 3- LA PNEUMATICA
U.D. n. 4- LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA, LA FASE PROGETTUALE
IL FLUSSO DEI MATERIALI IN LAVORAZIONE
MODULO n.6 – IL DISEGNO ASSISTITO DAL COMPUTER
Distinto in due unità di didattiche:
U.D. n. 1- PRINCIPALI COMANDI DI AUTOCAD LT (ripetizione)
U.D. n. 2- DISEGNO DI OGGETTIED ORGANI MECCANICI
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI
"F. Desanctis" - NAPOLI
MATERIA: INFORMATICA e LABORATORIO
Programmazione Classi Prime e seconde Servizi Commerciali
Finalità generali
L’insegnamento dell'informatica concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso
quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi commerciali”, risultati di apprendimento
che lo mettono in grado di:
 utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare; utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
 padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
 svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti
tecnologici e software applicativi di settore;
 interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e
telematici.
Obiettivi
Tenuto conto delle finalità sopra riportate gli obiettivi prioritari relativamente alle competenze di base
raggiunto dallo allo studente a conclusione dell’obbligo di istruzione possono essere così riassunti:
• individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
• utilizzare e produrre testi multimediali.
• analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte
da applicazioni specifiche di tipo informatico.
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate.
Obiettivi minimi
• individuare semplici strategie per la soluzione di problemi.
• produrre semplici testi multimediali.
• analizzare dati e interpretarli sviluppando semplici ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando le funzionalità di base degli strumenti di calcolo e delle
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate.
Indicazioni metodologiche
Il carattere fondamentale dell’educazione informatica è il porre e dare la capacità di risolvere problemi e non
solo un insieme di nozioni di carattere tecnico.
Per tale motivo la padronanza della materia sarà consolidata mediante appropriate esercitazioni pratiche, per
cui ogni argomento trattato sarà approfondito mediante l’utilizzo degli strumenti a disposizione della scuola
(laboratori informatici e mezzi audiovisivi).
Inoltre l'attività didattica sarà arricchita con diverse WebQuest che orientano lo studente ad un uso guidato e
critico delle informazioni che si trovano in rete, dandogli al contempo una metodologia per l'aggregazione
delle stesse informazioni.
Infine la docente ha ritenuto opportuno realizzare ed utilizzare un moderno sito di Elearning che facesse al
contempo da CMS per le esercitazioni dei discenti e che fornisse una piattaforma per questionari, quiz,
presentazioni ed esercitazioni di vario genere. In tal modo si intende fornire agli studenti un ulteriore
strumento didattico che va incontro alle moderne esigenze di apprendimento degli alunni e si intende
valorizzare i diversi stili cognitivi utilizzando il laboratorio per connettere il sapere astratto acquisito a
contesti applicativi.
Strumenti e metodi didattici
 Lezione frontale
 Lezione interattiva
 Libro di testo
 Presentazioni multimediali
 Esercitazioni pratiche mediante gli strumenti messi a disposizione nel laboratorio di informatica
 Collegamento ad Internet
 Questionari predefiniti
 Test informatizzati
 Piattaforma di Elearning sviluppata dalla docente sulla base del software Open Source Moodle.
(www.learning.nisawebjobs.com)
 Libro di testo (Iacobelli, Percorsi di Informatica, Juvenilia Editore)
 Questionari on line
 WebQuest
 Testo: Compuware-Fausto Beltramo, Tiziana Rota Rekalidis, Fiorella Grigio, Cesare IacobelliScuola&Azienda
Verifiche e valutazione
 Test a risposta aperta
 Test a risposta multipla
 Test vero/falso
 Test con inserimento di parole
 Verifica Orale delle conoscenze acquisite
 Ricerche mediante l’uso di Internet e raccolta dati utilizzando Strumenti di Word Processing
 Schede per raccolta di informazioni
 Progettazione e costruzione di semplici ipertesti
 WebQuest
 Questionari on line
Programmazione Verifiche e misurazione
La misurazione delle prove scritte (limitatamente alle domande a risposta aperta) e orali è stata effettuata
riferendosi alla seguente griglia con gli indicatori più idonei a definire la prova e utilizzando i seguenti livelli
di corrispondenza tra voti in decimi e conoscenze ed abilità:
CONOSCENZA
CONTENUTI
Superficiale
e
lacunosa
DEI USO DEL
LINGUAGGIO
molto Impreciso
VOTO
4
Superficiale con qualche Uso
non
sempre 5
lacuna
corretto
della
terminologia specifica
Sufficientemente completa Semplice e corretto
anche se non molto
approfondita
6
Sufficientemente completa Chiaro e corretto
e
abbastanza
approfondita
7
Completa e approfondita
Completa e approfondita
Chiaro, corretto ed 8
articolato
Chiaro,
corretto, 9 / 10
articolato e capacità di
analisi, di confronto,
di collegamento
Prerequisiti
Lo studente dovrà essere in possesso delle capacità di utilizzo del libro di testo.
Non è richiesta alcuna conoscenza pregressa dell’utilizzo dei calcolatori.
PROGRAMMAZIONE
Programmazione Classi PRIME
Abilità
Riconoscere le caratteristiche logico-funzionali di un computer e il ruolo strumentale svolto nei vari
ambiti (calcolo, elaborazione, comunicazione, ecc.).
Utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo.
Organizzare dati/informazioni sia di tipo testuale che multimediale.
Utilizzare programmi di scrittura e il foglio elettronico.
Utilizzare software gestionali per le attività del settore di studio.
Conoscenze
Sistemi informatici.
Informazioni, dati e loro codifica.
Architettura e componenti di un computer.
Comunicazione uomo-macchina.
Struttura e funzioni di un sistema operativo
Software di utilità e software gestionali (Word, Excel)
Programmazione Classi SECONDE
Abilità
Utilizzare programmi di grafica e di presentazione.
Utilizzare software gestionali per le attività del settore di studio.
Utilizzare la rete Internet per ricercare fonti e dati di tipo tecnicoeconomico.
Utilizzare le reti per attività di comunicazione interpersonale.
Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della tecnologie.
Riconoscere le principali forme di gestione e controllo dell’informazione e della comunicazione
specie nell’ambito tecnicoeconomico.
Conoscenze
Software di utilità e software gestionali (Power point)
Fasi risolutive di un problema, algoritmi e loro rappresentazione.
Organizzazione logica dei dati.
Struttura di una rete.
Funzioni e caratteristiche della rete Internet e della posta elettronica.
Normativa sulla privacy e sul diritto d'autore
MATERIA: INFORMATICA
Programmazione Classi Prime e seconde Tecnico Turistico
Finalità generali
Il docente di “Informatica” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso
quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare le reti e gli strumenti
informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; agire nel sistema
informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento
organizzativo e tecnologico;
elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti
informatici e software gestionali;
analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali.
Obiettivi
Tenuto conto delle finalità sopra riportate gli obiettivi prioritari relativamente alle competenze di
base raggiunto dallo allo studente a conclusione dell’obbligo di istruzione possono essere così
riassunti:
•
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
•
utilizzare e produrre testi multimediali
•
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
•
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate
L’articolazione dell’insegnamento di “Informatica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata
quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute
nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.
Obiettivi minimi
• individuare semplici strategie per la soluzione di problemi.
• produrre semplici testi multimediali.
•
analizzare dati e interpretarli sviluppando semplici ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando le funzionalità di base degli strumenti di
calcolo e delle potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate.
Indicazioni metodologiche
Il carattere fondamentale dell’educazione informatica è il porre e dare la capacità di risolvere problemi e non
solo un insieme di nozioni di carattere tecnico.
Per tale motivo la padronanza della materia sarà consolidata mediante appropriate esercitazioni pratiche, per
cui ogni argomento trattato sarà approfondito mediante l’utilizzo degli strumenti a disposizione della scuola
(laboratori informatici e mezzi audiovisivi).
Inoltre l'attività didattica sarà arricchita con diverse WebQuest che orientano lo studente ad un uso guidato e
critico delle informazioni che si trovano in rete, dandogli al contempo una metodologia per l'aggregazione
delle stesse informazioni.
Infine la docente ha ritenuto opportuno realizzare ed utilizzare un moderno sito di Elearning che facesse al
contempo da CMS per le esercitazioni dei discenti e che fornisse una piattaforma per questionari, quiz,
presentazioni ed esercitazioni di vario genere. In tal modo si intende fornire agli studenti un ulteriore
strumento didattico che va incontro alle moderne esigenze di apprendimento degli alunni e si intende
valorizzare i diversi stili cognitivi utilizzando il laboratorio per connettere il sapere astratto acquisito a
contesti applicativi.
Strumenti e metodi didattici
 Lezione frontale
 Lezione interattiva
 Libro di testo
 Presentazioni multimediali
 Esercitazioni pratiche mediante gli strumenti messi a disposizione nel laboratorio di informatica
 Collegamento ad Internet
 Questionari predefiniti
 Test informatizzati
 Piattaforma di Elearning sviluppata dalla docente sulla base del software Open Source Moodle.
(www.learning.nisawebjobs.com)
 Libro di testo (Iacobelli, Percorsi di Informatica, Juvenilia Editore)
 Questionari on line
 WebQuest
 Libro di testo: Compuware- Fausto Beltramo, Tiziana Rota Rekalidis, Fiorella Grigio, Cesare
Iacobelli-Editore: Scuola &Azienda
Verifiche e valutazione
 Test a risposta aperta
 Test a risposta multipla
 Test vero/falso
 Test con inserimento di parole
 Verifica Orale delle conoscenze acquisite
 Ricerche mediante l’uso di Internet e raccolta dati utilizzando Strumenti di Word Processing
 Schede per raccolta di informazioni
 Progettazione e costruzione di semplici ipertesti
 WebQuest
 Questionari on line
Programmazione Verifiche e misurazione
La misurazione delle prove scritte (limitatamente alle domande a risposta aperta) e orali è stata effettuata
riferendosi alla seguente griglia con gli indicatori più idonei a definire la prova e utilizzando i seguenti livelli
di corrispondenza tra voti in decimi e conoscenze ed abilità:
CONOSCENZA
DEI USO DEL
VOTO
CONTENUTI
LINGUAGGIO
Superficiale
e
molto Impreciso
4
lacunosa
Superficiale con qualche Uso
non
sempre 5
lacuna
corretto
della
terminologia specifica
Sufficientemente completa Semplice e corretto
anche se non molto
approfondita
6
Sufficientemente completa Chiaro e corretto
e
abbastanza
approfondita
7
Completa e approfondita
Completa e approfondita
Chiaro, corretto ed 8
articolato
Chiaro,
corretto, 9 / 10
articolato e capacità di
analisi, di confronto,
di collegamento
Prerequisiti
Lo studente dovrà essere in possesso delle capacità di utilizzo del libro di testo.
Non è richiesta alcuna conoscenza pregressa dell’utilizzo dei calcolatori.
PROGRAMMAZIONE
Programmazione Classi PRIME
Abilità
Riconoscere le caratteristiche logico-funzionali di un computer e il ruolo strumentale svolto nei vari
ambiti (calcolo, elaborazione, comunicazione, ecc.).
Utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo.
Organizzare dati/informazioni sia di tipo testuale che multimediale.
Utilizzare programmi di scrittura e il foglio elettronico.
Utilizzare software gestionali per le attività del settore di studio.
Conoscenze
Sistemi informatici.
Informazioni, dati e loro codifica.
Architettura e componenti di un computer.
Comunicazione uomo-macchina.
Struttura e funzioni di un sistema operativo.
Software di utilità e software gestionali (Word, Excel)
Programmazione Classi SECONDE
Abilità
Utilizzare programmi di grafica e di presentazione.
Utilizzare software gestionali per le attività del settore di studio.
Utilizzare la rete Internet per ricercare fonti e dati di tipo tecnicoeconomico.
Utilizzare le reti per attività di comunicazione interpersonale.
Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della tecnologie.
Riconoscere le principali forme di gestione e controllo dell’informazione e della comunicazione
specie nell’ambito tecnicoeconomico.
Conoscenze
Fasi risolutive di un problema, algoritmi e loro rappresentazione.
Organizzazione logica dei dati.
Fondamenti di programmazione e sviluppo di semplici programmi in un linguaggio a scelta.
Struttura di una rete.
Funzioni e caratteristiche della rete Internet e della posta elettronica.
Normativa sulla privacy e sul diritto d’autore.
MATERIA: INFORMATICA
Programmazione Classi Prime Tecnico Tecnologico-Chimica Materiali e biotecnologie
Finalità generali
Il docente di “Tecnologie informatiche” concorre a far conseguire allo studente, al termine del
percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:
utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare;
utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e
migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;
utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
Obiettivi
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso
quinquennale, nel primo biennio il docente perseguirò, nella propria azione didattica ed educativa,
l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione
dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
•
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
•
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate
L’articolazione dell’insegnamento di “Informatica” in conoscenze e abilità è di seguito indicata
quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute
nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.
Obiettivi minimi
• individuare semplici strategie per la soluzione di problemi.
•
analizzare dati e interpretarli sviluppando semplici ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando le funzionalità di base degli strumenti di
calcolo e delle potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate.
Indicazioni metodologiche
Il carattere fondamentale dell’educazione informatica è il porre e dare la capacità di risolvere problemi e non
solo un insieme di nozioni di carattere tecnico.
Per tale motivo la padronanza della materia sarà consolidata mediante appropriate esercitazioni pratiche, per
cui ogni argomento trattato sarà approfondito mediante l’utilizzo degli strumenti a disposizione della scuola
(laboratori informatici e mezzi audiovisivi).
Inoltre l'attività didattica sarà arricchita con diverse WebQuest che orientano lo studente ad un uso guidato e
critico delle informazioni che si trovano in rete, dandogli al contempo una metodologia per l'aggregazione
delle stesse informazioni.
Infine la docente ha ritenuto opportuno realizzare ed utilizzare un moderno sito di Elearning che facesse al
contempo da CMS per le esercitazioni dei discenti e che fornisse una piattaforma per questionari, quiz,
presentazioni ed esercitazioni di vario genere. In tal modo si intende fornire agli studenti un ulteriore
strumento didattico che va incontro alle moderne esigenze di apprendimento degli alunni e si intende
valorizzare i diversi stili cognitivi utilizzando il laboratorio per connettere il sapere astratto acquisito a
contesti applicativi.
Strumenti e metodi didattici
 Lezione frontale
 Lezione interattiva
 Libro di testo
 Presentazioni multimediali
 Esercitazioni pratiche mediante gli strumenti messi a disposizione nel laboratorio di informatica
 Collegamento ad Internet
 Questionari predefiniti
 Test informatizzati
 Piattaforma di Elearning sviluppata dalla docente sulla base del software Open Source Moodle.
(www.learning.nisawebjobs.com)
 Libro di testo (Iacobelli, Percorsi di Informatica, Juvenilia Editore)
 Questionari on line
 WebQuest
 Testo: Tecnologie Informatiche- Nanni, Savioli, Morettini-Le Monnier Scuola
Verifiche e valutazione
 Test a risposta aperta
 Test a risposta multipla
 Test vero/falso
 Test con inserimento di parole
 Verifica Orale delle conoscenze acquisite
 Ricerche mediante l’uso di Internet e raccolta dati utilizzando Strumenti di Word Processing
 Schede per raccolta di informazioni
 Progettazione e costruzione di semplici ipertesti
 WebQuest
 Questionari on line
Programmazione Verifiche e misurazione
La misurazione delle prove scritte (limitatamente alle domande a risposta aperta) e orali è stata effettuata
riferendosi alla seguente griglia con gli indicatori più idonei a definire la prova e utilizzando i seguenti livelli
di corrispondenza tra voti in decimi e conoscenze ed abilità:
CONOSCENZA
CONTENUTI
Superficiale
e
lacunosa
DEI USO DEL
LINGUAGGIO
molto Impreciso
VOTO
4
Superficiale con qualche Uso
non
sempre 5
lacuna
corretto
della
terminologia specifica
Sufficientemente completa Semplice e corretto
anche se non molto
approfondita
6
Sufficientemente completa Chiaro e corretto
e
abbastanza
approfondita
7
Completa e approfondita
Completa e approfondita
Chiaro, corretto ed 8
articolato
Chiaro,
corretto, 9 / 10
articolato e capacità di
analisi, di confronto,
di collegamento
Prerequisiti
Lo studente dovrà essere in possesso delle capacità di utilizzo del libro di testo.
Non è richiesta alcuna conoscenza pregressa dell’utilizzo dei calcolatori.
PROGRAMMAZIONE
Programmazione Classi PRIME
Abilità









Informazioni, dati e loro codifica.
Architettura e componenti di un computer.
Funzioni di un sistema operativo. Software di utilità e software applicativi.
Concetto di algoritmo.
Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazione.
Fondamenti di programmazione.
La rete Internet.
Funzioni e caratteristiche della rete internet.
Normativa sulla privacy e diritto d’autore.
Conoscenze
Riconoscere le caratteristiche funzionali di un computer (calcolo, elaborazione, comunicazione).
Riconoscere e utilizzare le funzioni di base di un sistema operativo.
Utilizzare applicazioni elementari di scrittura, calcolo e grafica. Raccogliere, organizzare e rappresentare informazioni.
Impostare e risolvere problemi utilizzando un linguaggio di programmazione.
Utilizzare la rete Internet per ricercare dati e fonti.
Utilizzare le rete per attività di comunicazione interpersonale
Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della rete con particolare riferimento alla tutela della privacy.
MATERIA: INFORMATICA GESTIONALE
Programmazione Classi terze OGA
Finalità generali
L’insegnamento dell’informatica gestionale nell’ambito del terzo anno si pone come obiettivo di fornire un
bagaglio cognitivo e metodologico di base che permetterà all’allievo, al conseguimento della qualifica,
un agevole inserimento nel mondo del lavoro, ma anche la formazione necessaria per affrontare
l’approfondimento successivo nel caso di proseguimento degli studi.
Obiettivi
Tenuto conto delle finalità gli obiettivi possono essere così definiti:
Conoscenza degli scopi che si prefigge l'informatica;
Conoscenza dei concetti fondamentali riguardanti l'elaborazione dati;
Acquisizione delle caratteristiche e delle funzionalità della struttura di un elaboratore;
Capacità di inserimento nei diversi ambienti operativi;
Capacità di utilizzo dei pacchetti applicativi per la soluzione di problemi pratici;
Acquisire metodo di lavoro;
Lavorare su proposte di lavoro predefinite e annotazione delle soluzioni per semplificare la
comunicazione;
Fornire un contributo alla formazione culturale e sociale dell’allievo.
Obiettivi minimi
Conoscenza sufficiente degli scopi che si prefigge l'informatica;
Conoscenza di base dei concetti fondamentali riguardanti l'elaborazione dati;
Conoscenze di base della struttura di un elaboratore;
Capacità elementare di utilizzo dei pacchetti applicativi per la soluzione di problemi pratici;
Indicazioni metodologiche
Il carattere fondamentale dell’educazione informatica è il porre e dare la capacità di risolvere problemi e non
solo un insieme di nozioni di carattere tecnico.
Per tale motivo la padronanza della materia sarà consolidata mediante appropriate esercitazioni pratiche, per
cui ogni argomento trattato sarà approfondito mediante l’utilizzo degli strumenti a disposizione della scuola
(laboratori informatici e mezzi audiovisivi).
Inoltre l'attività didattica sarà arricchita con diverse WebQuest che orientano lo studente ad un uso guidato e
critico delle informazioni che si trovano in rete, dandogli al contempo una metodologia per l'aggregazione
delle stesse informazioni.
Infine la docente ha ritenuto opportuno realizzare ed utilizzare un moderno sito di Elearning che facesse al
contempo da CMS per le esercitazioni dei discenti e che fornisse una piattaforma per questionari, quiz,
presentazioni ed esercitazioni di vario genere. In tal modo si intende fornire agli studenti un ulteriore
strumento didattico che va incontro alle moderne esigenze di apprendimento degli alunni e si intende
valorizzare i diversi stili cognitivi utilizzando il laboratorio per connettere il sapere astratto acquisito a
contesti applicativi.
Strumenti e metodi didattici
 Lezione frontale
 Lezione interattiva
 Libro di testo
 Presentazioni multimediali
 Esercitazioni pratiche mediante gli strumenti messi a disposizione nel laboratorio di informatica
 Collegamento ad Internet
 Questionari predefiniti
 Test informatizzati
 Piattaforma di Elearning sviluppata dalla docente sulla base del software Open Source Moodle.
(www.learning.nisawebjobs.com)
 Libro di testo (Iacobelli, Percorsi di Informatica, Juvenilia Editore)


Questionari on line
WebQuest
Verifiche e valutazione
 Test a risposta aperta
 Test a risposta multipla
 Test vero/falso
 Test con inserimento di parole
 Verifica Orale delle conoscenze acquisite
 Ricerche mediante l’uso di Internet e raccolta dati utilizzando Strumenti di Word Processing
 Schede per raccolta di informazioni
 Progettazione e costruzione di semplici ipertesti
 WebQuest
 Questionari on line
Programmazione Verifiche e misurazione
La misurazione delle prove scritte (limitatamente alle domande a risposta aperta) e orali è stata effettuata
riferendosi alla seguente griglia con gli indicatori più idonei a definire la prova e utilizzando i seguenti livelli
di corrispondenza tra voti in decimi e conoscenze ed abilità:
CONOSCENZA
DEI USO DEL
VOTO
CONTENUTI
LINGUAGGIO
Superficiale
e
molto Impreciso
4
lacunosa
Superficiale con qualche Uso
non
sempre 5
lacuna
corretto
della
terminologia specifica
Sufficientemente completa Semplice e corretto
anche se non molto
approfondita
6
Sufficientemente completa Chiaro e corretto
e
abbastanza
approfondita
7
Completa e approfondita
Completa e approfondita
Chiaro, corretto ed 8
articolato
Chiaro,
corretto, 9 / 10
articolato e capacità di
analisi, di confronto,
di collegamento
Prerequisiti
Lo studente dovrà essere in possesso delle capacità di utilizzo del libro di testo.
Non è richiesta alcuna conoscenza pregressa dell’utilizzo dei calcolatori.
Programmazione Modulare
MODULO 1/Unità Didattica 1 : Introduzione all’informatica
Ore:10
Conoscenze
Introduzione alla disciplina che studia l’elaborazione
automatica delle informazioni
Prerequisiti: Nessuno
Contenuti
1
Informatica e sistemi di elaborazione
2
L’elaboratore
3
Hardware e Software
4
5
Tipi di elaboratori
Le principali tappe storiche dell’informatica
Argomenti
Che cosa è l’informatica ed il ruolo che riveste in questa
materia l’elaborazione delle informazioni
Che cos’è l’elaboratore e qual è il suo ruolo
nell’informatica
Che cosa si intende per hardware(componenti fisiche) e
software(programmi)
Classificazione dei vari tipi di elaboratori esistenti
Cenni storici dello sviluppo della disciplina
MODULO 1/Unità Didattica 2 : Rappresentazione interna delle informazioni
Ore:6
Conoscenze
Come vengono rappresentate ed organizzate internamente
dall’elaboratore le informazioni
Prerequisiti: Conoscenze aritmetiche di base
Contenuti
1
2
Il sistema decimale
Il sistema binario
3
4
Bit; Byte; Kbyte; Mbyte; Gigabyte
La codifica delle informazioni
Argomenti
Che cosa è il sistema decimale
Che cosa è il sistema binario e suo utilizzo per
immagazzinare informazioni nell’elaboratore
Unità di misura delle informazioni
Come si rappresentano le informazioni (numeri interi, reali,
immagini) all’interno del PC
MODULO 1/Unità Didattica 3 : Struttura dell’elaboratore
Ore:10
Conoscenze
Introduzione al modello concettuale dell’elaboratore.
Com’è fatto il PC. Strutture ed elementi principali.
Piccola guida all’acquisto.
Prerequisiti: Nessuno
Contenuti
1
Architettura generale
2
Unità di input
3
Unità di output
4
5
5
6
CPU
Memorie
Periferiche
Guida all’acquisto
Argomenti
Che l’architettura di Von Neumann e sua importanza nello
sviluppo futuro dei calcolatori
Che cosa sono le unità di input e loro ruolo
nell’elaborazione dei dati
Che cosa sono le unità di output e loro ruolo
nell’elaborazione dei dati
Che cosa è la CPU e sue fasi di funzionamento
Caratteristiche ed utilizzo delle varie tipologie di memorie
Che cosa sono le periferiche e come si gestiscono
Guida all’acquisto di un PC. Caratteristiche da considerare
per una acquisto consapevole in famiglia ed in azienda.
MODULO 2/Unità Didattica 1: Il Sistema Operativo
Ore:6
Conoscenze
Il sistema operativo in generale..
Prerequisiti: struttura di un computer; generalità sul software.
Contenuti
Argomenti
1
Il Sistema operativo
Che cosa è e come facilita l’uso del computer.. Tipologie di
sistema operativo
2
Tipologie di sistema operativo
Stato di un processo
3
Modello Onion
Struttura di un modeno SO
MODULO 3/Unità Didattica 1 : La telematica ed Internet
Ore: 16
Conoscenze
Che cosa è la rete e a che cosa serve
Prerequisiti: CONOSCENZE: struttura di un computer; generalità sul software.
COMPETENZE: sapersi muovere all’interno di un ambiente software ad interfaccia grafica.
Contenuti
Argomenti
1
Trasmissione dei dati
Mezzi fisici di trasmissione-modalità di trasmissione
2
Le reti
Topologie delle reti: a stella, ad anello, ad albero, a bus
3
Le reti geografiche
Reti dedicate e commutate. Reti LAN, MAN, WAN, GAN
4
Fault tolerance e velocità di trasmissione
MODULO 4/Unità Didattica 1: Applicazioni gestionali e basi dati (Word)
Ore:15
Conoscenze
e
compete
nze di
modulo
CONOSCENZE: conoscere i vari tipi di software
COMPETENZE: Acquisire il concetto di documento, frase e paragrafo; acquisire la terminologia
editoriale; saper riconoscere un oggetto collegato e uno incorporato; saper realizzare documenti
professionali; saper formattare il testo di un documento; saper inserire i grafici; Acquisire il concetto
di documento, frase e paragrafo; acquisire la terminologia editoriale; saper riconoscere un oggetto
collegato e uno incorporato; saper realizzare documenti professionali; saper formattare il testo di un
documento; saper inserire i grafici; Creazione di un foglio di lavoro, conoscenze relative
all'inserimento dei dati, del formato dei dati numerici e delle formule matematiche con l'utilizzo
delle funzioni. Mettere a profitto le nozioni acquisite per la redazione di documenti tipici del mondo
del lavoro (inventari, fattura, riparti di spese,ecc.)
Prerequisiti: Windows. File e loro gestione.
Contenuti
1
L’interfaccia di Word
2
Esercitazione guidata per scrivere documenti professionali
3
L’anteprima di stampa
4
La stampa del documento
5
Elenchi puntati e numerati
6
Le tabelle
7
Il formato capolettera
8
Oggetti incorporati e oggetti collegati
9
L’incorporazione di un’immagine
MODULO 4/Unità Didattica 2: L’informatica nella gestione aziendale (Excel)
Ore:5
Conoscenze e competenze di modulo
Prerequisiti: Windows. File e loro gestione.
Contenuti
Vedi unità didattica precedente
Argomenti
1
1.Applicazioni gestionali dei fogli elettronici
2
3
4
5
6
7
8
9
10
L'impostazione del foglio e delle formule
La funzione logica SE
Uso della funzione Somma
Le operazioni di copia e spostamento
I comandi per il formato dei dati
La stampa del foglio
I grafici
Le funzioni matematiche
Operazioni di ordinamento
MATERIA: INFORMATICA GESTIONALE
Programmazione Quarta TGA
Finalità generali
L’insegnamento dell’informatica gestionale nell’ambito del quarto anno della qualifica post diploma si pone
come obiettivo di fornire un bagaglio cognitivo e metodologico di base che permetterà all’allievo, al
conseguimento della qualifica, un agevole inserimento nel mondo del lavoro, ma anche la formazione
necessaria per affrontare l’approfondimento successivo nel caso di proseguimento degli studi.
Obiettivi generali
Conoscere la logica operativa del computer;
Sviluppare le capacità di analisi e di codificazione della realtà;
Sviluppare un atteggiamento euristico, volto alla soluzione di problemi.
Giungere ad un uso sempre più autonomo del computer come strumento;
Saper interagire con il computer secondo le proprie risorse e i propri ritmi di apprendimento;
Favorire la collaborazione tra alunni, in presenza e in rete.
Giungere ad una padronanza, minima ma consapevole, delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione;
Conoscere i principi fondamentali della programmazione.
Impostare procedimenti risolutivi
Sapere utilizzare tecniche di risoluzione dei problemi
Saper impostare e risolvere, nei più comuni linguaggi di programmazione, gli algoritmi più importanti
Rendere l’allievo autonomo, sul piano operativo, nella scelta degli strumenti informatici (hardware e
software) allo scopo di migliorare la propria attività lavorativa.
Fornire sicura flessibilità nell’utilizzo delle tecnologie informatiche nei contenuti più vicini alla propria
vocazione professionale.
Obiettivi minimi
Conoscenza di base della logica operativa del computer;
Giungere ad un uso sufficientemente autonomo del computer come strumento;
Giungere ad una padronanza minima delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
Conoscenza di base dei principi fondamentali della programmazione.
Sapere utilizzare rudimentali tecniche di risoluzione dei problemi
Saper impostare, nei più comuni linguaggi di programmazione, gli algoritmi più importanti
Fornire conoscenze di base nell’utilizzo delle tecnologie informatiche nei contenuti più vicini alla
propria vocazione professionale.
Indicazioni metodologiche
Il carattere fondamentale dell’educazione informatica è il porre e dare la capacità di risolvere problemi e non
solo un insieme di nozioni di carattere tecnico.
Per tale motivo la padronanza della materia sarà consolidata mediante appropriate esercitazioni pratiche, per
cui ogni argomento trattato sarà approfondito mediante l’utilizzo degli strumenti a disposizione della
scuola (laboratori informatici e mezzi audiovisivi).
Strumenti e metodi didattici
Lezione frontale
Lezione interattiva
Libro di testo
Presentazioni multimediali
Esercitazioni pratiche mediante gli strumenti messi a disposizione nel laboratorio di
informatica
Collegamento ad Internet
Questionari predefiniti
Test informatizzati
Piattaforma di Elearning sviluppata dalla docente sulla base del software Open Source
Moodle. (www.learning.nisawebjobs.com)
Libro di testo (Informatica Aziendale- Addomine Pons-Zanichelli Editore)
Questionari on line
Verifiche e valutazione
Test a risposta aperta
Test a risposta multipla
Test vero/falso
Test con inserimento di parole
Verifica Orale delle conoscenze acquisite
Ricerche mediante l’uso di Internet e raccolta dati utilizzando Strumenti di Word Processing
Schede per raccolta di informazioni
Progettazione e costruzione di semplici ipertesti
WebQuest
Questionari on line
Progettare e costruire semplici algoritmi con i Flow Chart e in LOGO
Progettare semplici pagine Web
Prerequisiti
Lo studente dovrà essere in possesso delle capacità di utilizzo del libro di testo.
Inoltre è richiesta la conoscenza pregressa dell’utilizzo di base dei calcolatori, ovvero degli strumenti di
word processing e dell’utilizzo dei motori di ricerca.
Programmazione Modulare
MODULO 1/ Unità Didattica 1: RICHIAMI ED APPROFONDIMENTI DI AMBIENTI OPERATIVI
Ore:10
Obiettivi di modulo
Rilevare come lo sviluppo del sistema operativo abbia
condotto a situazioni gradualmente favorevoli per il
colloquio uomo-macchina e per la gestione dello
strumento computer.
Acquisire una conoscenza organica dei sistemi operativi
Contenuti
Unità Didattica
Argomenti
1.1
Evoluzione dei SO
Principali tappe evolutive dei Sistemi Operativi
1.2
Tipologie di sistemi operativi
Sistemi monoprogramamti, in tempo reale, batch,
monoutente, multiutente, grafici e a riga di comando
1.3
Modello Onion
Modello a cipolla di un moderno sistema operativo.
1.4
Gestione delle risorse e supporto utente
2.1
File System
Che cosa si intende per risorse e come vengono gestite in
generale dai SO
Definiziome ed esempi
2.2
Programmi di utilità
3.1
Gestione dei processi
Cos’è un processo e come viene gestito in generale dai so
3.2
Gestione della CPU
3.3
Gestione della memoria
La CPU nelle sue fasi di funzionamento e sua gestione da
parte del SO
memoria virtuale
3.4
Avviamento del sistema
Fasi di bootstrap per uno o più SO

MODULO 1/ Unità Didattica 2: Esempi di sistemi operativi
Ore:15
Conoscenze
Contenuti
Unità Didattica
Potenzialità, vantaggi e svantaggi dei più comuni Sistemi
Operativi (MS-DOS, Windows, Linux, Apple)
Argomenti
4.1
Il Sistema MS-DOS – generalità
5.1
Sistemi operativi Windows- Generalità
5.2
5.4
Sistemi operativi Windows- Gestione della Principali utilità di gestione della memoria
memoria
Sistemi operativi Windows- Gestione del file Principali utilità di gestione del file system e delle
system e delle periferiche
periferiche. Driver.
Sistemi operativi Windows- Gestione dei processi Principali utilità di gestione dei processi
6.1
Linux – generalità ed installazione
6.2
Linux- generalità e storia
6.3
Linux-La shell
Generalità sul SO Linux ed installazione di una
distribuzione.
Storia del sistema operativo Linux e sua importanza nella
crescita dei SO.
Shell linux, comandi elementari
6.4
Linux - gestione dei file, dei processi e della rete
Gestione del file system, dei permessi e della rete
7.11
Mac OS x
Cenni sul sistema operativo Apple
5.3
Storia del sistema MS-DOS e sua importanza nei sistemi
windows
Storia dei SO Windows
MODULO 2: Unità didattica 1 :Algoritmi
Ore:15
Obiettivi di modulo
Contenuti
Unità Didattica
1.1
Riepilogo ed approfondimentoo sugli algoritmi
1.2
Caratteristiche ed utilità della struttura algoritmica
2.1
Comunicare con il calcolatore
2.2
Le fasi di realizzazione di un programma
2.3
I linguaggi di programmazione
2.4
Algoritmi
2.5
Progettare una soluzione
Capacità di progettare algoritmi riferiti a problemi
gradualmente più complessi, scelti anche fra i temi
proposti nelle varie discipline scolastiche
Argomenti
Che cosa è un algoritmo
Struttura algoritmica
Il linguaggio macchina e linguaggi simbolici
Capire il problema ed individuare la soluzione
Panoramica dei vari linguaggi di programmazione
Definizione e generalità
Analisi del problema e definizione di una soluzione
MODULO 3: Unità didattica 1: Linguaggi di programmazione di alto livello
Ore:20
Obiettivi di modulo
Tradurre
gli algoritmi progettati nel linguaggio
di
programmazione proposto
Contenuti
Unità Didattica
1.1
Pseudocodifica e flow chart
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
4.1
Argomenti
Definizione del linguaggio di pseudocodifica ed utilizzo di
simboli grafici
Istruzioni operative- Assegnazione
Definizione di istruzioni operative. Proprietà ed esempi di
istruzioni di assegnazione
Istruzioni operative- I/O
Proprietà ed esempi di istruzioni di input/output
Istruzioni di controllo-Ripetizione
Definizione di istruzione di controllo. Proprietà ed esempi
di istruzioni di ripetizione
Istruzioni di controllo-Selezione
Proprietà ed esempi di selezione
Gestione degli errori
Gestione e tipizzazione degli errori. Debugging
Generalità sull’ambiente di sviluppo
L’ambiente di sviluppo del LOGO. Compilazione,
LOGO
esecuzione e debugging.
Scrittura, compilazione esecuzione e debugging di Principali fasi della realizzazione di un programma
un programma
La sezione procedurale: Istruzioni semplici
Istruzioni elementari che permettono di far muovere la
tartaruga
Istruzioni di ripetizione
Cosa sono e come si utilizzano (repeat, do while, do until)
Istruzioni di decisione
Istruzione if
Esempi ed esercizi
Realizzazione di varie figure geometriche mediante il
linguaggio LOGO
MODULO 3 : Unità didattica 2: Linguaggi interpretati (Html)
Ore:5
Conoscenze
Contenuti
Unità Didattica
1.1
Ipertesto
1.2
Web Authoring
1.3
HTML
1.4
Ambiente di sviluppo
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
TAG HTML-Intestazione
TAG HTML-Body
TAG HTML-Lavorare col testo
TAG HTML-Lavorare con i colori
TAG HTML-Link ed immagini
2.6
Realizzazione di un sito
In questo modulo verranno illustrate le istruzioni più
semplici del linguaggio di programmazione Html che
poi verranno utilizzate per la realizzazione di semplici
pagine Web
Argomenti
Che cosa è un ipertesto. Esempi
Progettare un sito Html
Che cosa è l’Html e come si usa (generalità)
L’ambiente di sviluppo HTML. Scrittura, interpretazione e
debugging. Ambienti RAD e
Cosa sono i Tag Html. Tag di intestazione
I Tag che determinano l’assetto generale della pagina
Utilizzo delle tabelle e formattazione delle pagine
Form, text area, button, radio button e checkbox
Come utilizzare i frame per la realizzazione di pagine Html
complesse.
Esempi pratici di realizzazione di pagine Html
MODULO 4 : Unità didattica 1: Strutture Dati
Ore:5
Conoscenze
In questo modulo veranno illustrate le strutture dati più
semplici con le quali è possibile organizzare le
informazioni
Contenuti
1.1
1.2
1.3
1.4
Le strutture dati
Vettori
Tipi di dati
Archivi sequenziali
Argomenti
Le strutture dati elementari
La struttura dati vettore (teoria ed esempi)
La tipizzazione dei dati
1.5
1.6
2.1
Ricerca e ordinamento
Record
Database
Ricerca e ordinamento in vettori e sequenze
Definizione ed utilizzo dei record
Cenni sui database
MATERIA: INFORMATICA GESTIONALE
Programmazione Quinte
Finalità generali
L’insegnamento dell’informatica gestionale nell’ambito del quinto anno della qualifica post diploma si pone
come obiettivo di fornire un bagaglio cognitivo e metodologico di base che permetterà all’allievo, al
conseguimento della qualifica, un agevole inserimento nel mondo del lavoro, ma anche la formazione
necessaria per affrontare l’approfondimento successivo nel caso di proseguimento degli studi.
Obiettivi generali
 Conoscere la logica operativa del computer;
5. sviluppare le capacità di analisi e di codificazione della realtà;
6. sviluppare un atteggiamento euristico, volto alla soluzione di problemi.
 Conoscere e saper utilizzare le possibilità espressive e comunicative del mezzo informatico;
 favorire la padronanza del linguaggio e dei mezzi di comunicazione;
 familiarizzare con diversi sistemi simbolici;
 acquisire autonomia di accesso all’informazione digitale (CD-ROM,Internet, ecc.)
 Giungere ad un uso sempre più autonomo del computer come strumento;
 saper interagire con il computer secondo le proprie risorse e i propri ritmi di
apprendimento;
 favorire la collaborazione tra alunni, in presenza e in rete.
 Conoscere in modo appropriato i concetti fondamentali del trattamento e dell’elaborazione dati.
 Conoscere e valutare prodotti informatici, rapportando le singole prestazioni ai bisogni del
sistema aziendale.
 Rendere l’allievo autonomo, sul piano operativo, nella scelta degli strumenti informatici
(hardware e software) allo scopo di migliorare la propria attività lavorativa.
 Fornire sicura flessibilità nell’utilizzo delle tecnologie informatiche nei contenuti più vicini alla
propria vocazione professionale.
 Tradurre in esercitazioni didattiche le esperienze acquisite negli anni precedenti orientando
queste ultime ad una logica aziendale.
 Cogliere i momenti operativi di un’azienda e l’utilizzo dell’informatica per il loro miglioramento
Obiettivi minimi
 Conoscenza di base della logica operativa del computer;
 Giungere ad un uso sufficientemente autonomo del computer come strumento;
 Giungere ad una padronanza minima delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
 Conoscenza di base dei principi fondamentali della programmazione.
 Sapere utilizzare rudimentali tecniche di risoluzione dei problemi
 Conoscere in modo appropriato i concetti fondamentali del trattamento e dell’elaborazione dati.
 Conoscere i prodotti informatici, rapportando le singole prestazioni ai bisogni del sistema
aziendale.
 Rendere l’allievo capace di scegliere gli strumenti informatici (hardware e software) allo scopo
di migliorare la propria attività lavorativa.
 Cogliere i momenti operativi di un’azienda e l’utilizzo dell’informatica per il loro miglioramento
Indicazioni metodologiche
Il carattere fondamentale dell’educazione informatica è il porre e dare la capacità di risolvere problemi e non
solo un insieme di nozioni di carattere tecnico.
Per tale motivo la padronanza della materia sarà consolidata mediante appropriate esercitazioni pratiche, per
cui ogni argomento trattato sarà approfondito mediante l’utilizzo degli strumenti a disposizione della scuola
(laboratori informatici e mezzi audiovisivi).
Infine la docente ha ritenuto opportuno realizzare ed utilizzare un moderno sito di Elearning che facesse al
contempo da CMS per le esercitazioni dei discenti e che fornisse una piattaforma per questionari, quiz,
presentazioni ed esercitazioni di vario genere. In tal modo si intende fornire agli studenti un ulteriore
strumento didattico che va incontro alle moderne esigenze di apprendimento degli alunni e si intende
valorizzare i diversi stili cognitivi utilizzando il laboratorio per connettere il sapere astratto acquisito a
contesti applicativi.
Strumenti e metodi didattici
 Lezione frontale
 Lezione interattiva
 Libro di testo
 Presentazioni multimediali
 Esercitazioni pratiche mediante gli strumenti messi a disposizione nel laboratorio di informatica
 Collegamento ad Internet
 Questionari predefiniti
 Test informatizzati
 Piattaforma di Elearning sviluppata dalla docente sulla base del software Open Source Moodle.
(www.learning.nisawebjobs.com)
 Libro di testo (Informatica Aziendale- Addomine Pons- Zanichelli on line)
 Questionari on line
 WebQuest
 Database Access
Verifiche e valutazione
 Test a risposta aperta
 Test a risposta multipla
 Test vero/falso
 Test con inserimento di parole
 Verifica Orale delle conoscenze acquisite
 Ricerche mediante l’uso di Internet e raccolta dati utilizzando Strumenti di Word Processing
 Schede per raccolta di informazioni
 Progettazione e costruzione di semplici ipertesti
 WebQuest
 Questionari on line
 Progettare e costruire semplici algoritmi con i Flow Chart e in LOGO
 Progettare semplici pagine Web
 Progettare e costruire semplici basi dati
Prerequisiti
Lo studente dovrà essere in possesso delle capacità di utilizzo del libro di testo.
Inoltre è richiesta la conoscenza pregressa dell’utilizzo di base dei calcolatori, ovvero degli strumenti di
word processing e dell’utilizzo dei motori di ricerca.


Obiettivi di modulo
1.1
1.2
Programmazione Modulare
MODULO 1/Unità didattica 1: ARCHIVI e DSMBS
Unità Didattica
Archivi dati
Memorizzazione dei dati
Dalla gestione tradizionale dei dati al concetto di basi dati e
DBMS
Argomenti
Definizione ed evoluzione
Supporti fisici di memorizzazione deglia rchivi
1.3
Organizzazione logica dei dati
1.4
DB e DBMS.
2.1
I livelli architetturali di una DBMS
2.2
2.3
3.1
Linguaggi per gestire i dati
Database distribuiti
Il linguaggio SQL
3.2
Istruzioni nel linguaggio SQL

MODULO 1/Unità didattica 2: APPROFONDIMENTI DI BASI DATI
Obiettivi di modulo
Unità Didattica
1.1
Le fasi di progettaazione di una base dati
2.1
Evoluzione dei modelli concettuali: Gerarchico,
reticolare e relazionale
Progettazione concettuale di una base dati
2.2
2.3
Progettazione concettuale di un base datirelazioni
3.1
Progettazione logica
3.2
3.3
Operazioni sulle relazioni nel modello
relazionale
Chiave esterna nel modello relazionale
3.4
Integrità referenziale nel modello relazionale
3.5
Esempi di progettazione di una base dati

File(sequenziali e ad indice), tabelle, record, campi e
chiavi(definizione e proprietà)
Definizione e caratteristiche principali: gestione della
sicurezza e deglia ccessi concorrenti
Database manager, Language processor, tabelle di
descrizione del db, per l’accesso concorrente e tabelle di
autorizzazione
DDL, DML, QL
DB Server e Client
Linguaggio SQL. Definizione e suddivisione in DML,
DDL, QL
Operazioni di interrogazione, inserimento, cancellazione e
creazione di dati e tabelle mediante linguaggio SQL
Tale modulo si propone di cquisire una conoscenza
approfondita di una base dati e dei modelli utilizzati per
descriverla
Argomenti
Raccolta requisiti, progettazione concettuale, logica, fisica.
Realizzazione e fase di test
Evoluzione dal modello gerarchico al modello relazionale
Il modello entità-relazione. Entità, attributi e relazioni.
Esempi di progettazione concettuale di una base dati in
ambito aziendale.
Definizione di relazione tra entità. Relazioni IS-A.
Cardinalità di una relazione (uno-uno, uno-molti, moltimolti). Definizione ed esempi
Modello relazionale. Definizioni e passaggio dalla
progettazione concettuale a quella logica
Definizioni ed esempi di unione, intersezione, selezione in
un modello relazionale.
Definizione di chiave esterna ed esercizi su database di
interesse aziendale.
Definizione delle regole di integrità referenziale ed esempi
di applicazione delle stesse
Esempi di progettazione di una base dati, passando
attraverso le varie fasi: dai requisiti alla progettazione
concettuale a quella logica, per finire con quella fisica
MODULO 1/Unità didattica 3: LA GESTIONE DEI DATI IN ACCESS
Conoscenze
Unità Didattica
4.1
Generalità ed ambiente di sviluppo
4.2
Tabelle in ACCESS
4.3
Relazioni tra tabelle in Acces
5.1
Le maschere
5.2
Le query
Progettazione e realizzazione di un database in access e
realizzazione di un’applicazione per migliorare la gestione
dei dati aziendali.
Argomenti
Caratteristiche generali dell’applicativo. Ambiti e limiti di
applicazione. Ambiente di sviluppo
Creazione di tabelle, navigazione, ed ordinamento dati
Creazione di relazioni tra tabelle in access, cardinalità ed
applicazione dell’integrità referenziale.
Come creare ed adattare le maschere di inserimento delle
tabelle
Composizione delle ricerche sulle tabelle. Query semplici e
parametriche. Operatori logici,
5.3
I report
Creazione di report sulle tabelle e sulle query
5.4
Pagine Web
5.5
Esercitazioni operative in ambiente ACCESS
Creazione di pagine Web di accesso ai dati mediante
Access
Creazioni di database access e degli elementi
precedentemente illustrati.
Esercitazioni di utilizzo del linguaggio SQL in ambito
Access

MODULO 2/Unità didattica 1: Studio di un sistema informativo aziendale per la gestione di base di dati
Conoscenze
Unità Didattica
Il sistema informativo aziendale. Caratteristiche,
funzionalità e definizioni.
Argomenti
1.1
Generalità
1.2
Il patrimonio dati
1.3
Le procedure
2.1
La scelta dell’hardware
2.2
La scelta del software
L’azienda come sistema. Attività, modalità, strumenti di un
sistema informativo aziendale automatizzato. Suddivisione
schematica di un SIA.
Il patrimonio dei dati aziendale: classificazione,
metodologie di raccolta e gestione. Produzione di
informazioni e conoscenza.
Le procedure aziendali: organizzazione ed
informatizzazione. Software di base e software applicativo
aziendale.
Criteri di scelta dell’hardware aziendale. Evoluzione
dell’hardware aziendale (passaggio dai grandi calcolatori
alle reti di PC). Mainframe e modello client server.

Criteri di scelta del software aziendale
3.1
Le persone

4.1
Funzioni del sistema informativo automatizzato
5.1
La sicurezza
6.1
E-commerce
6.2
L'azienda sul Web

Raccolta dati, elaborazione, memorizzazione e
trasmissione. Intranet ed extranet

Politiche di sicurezza dei dati, della rete e dei
programmi in un sistema automatizzato. Virus e antivirus,
Backup e restore, Firewall, account

Definizioni dei vari tipi di e-commerce e dei
vantaggi che essi recano ad un'azienda

Portali aziendali. Housing, hosting
6.3
Esempi di SIA


MODULO 3/Unità didattica 1: Reti
Conoscenze
Unità Didattica
Le figure professionali dell’EDP, Outsourcing
ERP, SCM, CRM
Tale modulo avrà soprattutto la finalità di approfondire le
più avanzate tecnologie di rete, con particolare riferimento a
quelle legate ad Internet
Argomenti
Definizione e caratteristiche generali delle reti di computer.
Definizione dei protocollo.
Definizione di LAN, MAN e WAN
1.1
Generalità
1.2
Reti locali e reti remote
2.1
Componente hardware della trasmissione
2.2
Direzione di trasmissione
2.3
Tipo di trasmissione
2.4
Topologia di rete
2.5
Modello client – server
Diverse topologie di rete: caratteristiche, vantaggi e
svantaggi (punto-punto, multipunto, rete a bus, a stella, ad
anello, ad albero, a maglia)
Modello client server definizione ed esempi
2.6
Reti LAN
Tipologie di LAN (reti Ethernet e Fast Ethernet)
Canali trasmissivi: caratteristiche, vantaggi e svantaggi
(cavo coassiale, doppino telefonico, fibra ottica)
Comunicazione analogica, digitale. Simplex, half duplex,
full duplex. Modem
Parallela, seriale, sincrona, asincrona
2.7

Dispositivi di rete
Scheda di rete, IP, Hub, Bridge, Switch
MODULO 3/Unità didattica 2 : Internet e HTML
Unità Didattica
Origini, evoluzione, definizione della rete delle reti.
Tecnologie per il Web, caratteristiche, vantaggi e
potenzialità future.
Argomenti
1.1
Dalle reti remote ad Internet
Definizione, storia ed importanza attuale della rete.
2.1
Collegarsi ad Internet
Metodologie di collegamento. Modem, ISP e ADSL
2.2
Indirizzi URL e indirizzi email
2.3
Motori di ricerca
2.4
Posta elettronica
Sintassi e significato degli indirizzi sul WWW e posta
elettronica
Come reperire informazioni. Utilizzo dei più comuni motori
di ricerca
Che cosa è e come si usa. Protocolli POP3 e SMTP
3.1
Il WWW
3.2
Ipertesto e Web Authoring
3.3
HTML
3.4
TAG HTML-Intestazione
3.5
TAG HTML-Body
Cosa sono i Tag Html. Attributi dei tag Html. Tag di
intestazione
I Tag che determinano l’assetto generale della pagina
3.6
TAG HTML-Tabelle
Utilizzo delle tabelle e formattazione delle pagine
3.7
TAG HTML-Form
Form, text area, button, radio button e checkbox
3.8
Esercizi pratici
3.9
Realizzazione di un portale di E-comemrce
Esempi pratici di realizzazione di pagine Web (scritte
mediante HTML )
Realizzazione di un portale di e-commerce mediante CMS
4.0
Elementi di diritto
Normativa sulla privacy e sul diritto d'autore
Conoscenze
Architettura e definizione. Ciclo di richiesta e risposta delle
pagine Web
Definizione di sito Web. Che cosa è un ipertesto. Progettare
un sito in Html
Che cosa è l’Html e come si usa (generalità).