1. Elettrostatica ! L'elettrostatica è una branca dell'elettromagnetismo che studia le cariche elettriche stazionarie nel tempo, generatrici del campo elettrostatico.! ! 1.1 Elettrizzazione dei corpi Sappiamo già che un atomo è elettricamente neutro perché il numero dei protoni, particelle con carica positiva, è uguale al numero di Fin dai tempi di Talete, nel V secolo a.C., si era elettroni, particelle con carica negativa; quindi notato che una bacchetta di ambra strofinata una bacchetta di vetro, o una di ambra, con un panno era in grado di attirare piume, costituita da atomi elettricamente neutri, è pagliuzze, fili, definendo il fenomeno elettrizzaneutra. Quando si strofina la bacchetta di vetro zione dei corpi. Il termine "elettricità" deriva con il panno di lana, alcuni elettroni, che sono infatti proprio dalla parola greca "elektron", che le particelle libere di muoversi, lasciano la significa ambra. Esistono due tipi di stati bacchetta e si trasferiscono sul panno. La elettrici (o cariche): positivo, come quello del bacchetta di vetro perde dunque elettroni e, vetro; negativo, come quello dell'ambra. quindi, ha un numero di protoni maggiore di quello degli elettroni: si dice allora che si carica positivamente; il panno, invece, acquista elettroni e quindi ha un numero di elettroni maggiori di quello dei protoni: ecco perché si dice che si carica negativamente. Se invece di una bacchetta di vetro si utilizza una bacchetta di ambra, gli elettroni passano dal panno alla bacchetta. In questo caso la bacchetta di ambra, che acquista elettroni, si carica negativamente e il panno, che perde elettroni, si carica positivamente. Dunque quando si strofinano due corpi, uno si elettrizza positivamente e uno negativamente.! L'elettrizzazione di un corpo si può ottenere anche con tre metodi differenti:! • per strofinio;! • per induzione (elettrizzazione temporanea);! • per contatto (elettrizzazione permanente).! Per saperne di più… SIMBOLI DELLA CARICA NEGATIVA (SINISTRA) E POSITIVA (DESTRA) ! ! La carica elettrica Definizione La carica elettrica (Q) è una grandezza fisica scalare dotata di segno, ed è una proprietà fondamentale della materia responsabile dell'interazione elettromagnetica, essendo sorgente del campo elettromagnetico.! ! La carica elettrica è una grandezza quantizzata, ossia essa esiste solo in forma di multipli di una quantità fondamentale: la carica dell'elettrone, che viene definita come negativa e indicata con −e.! Nel Sistema Internazionale (SI) l’unità di misura della carica elettrica è Il coulomb1 (simbolo C) definita in termini di ampere: 1 C è la quantità di carica elettrica trasportata in 1 s dal flusso di corrente di 1 A.! ! Ricorda! I= ! Q ! t t= Q ! I Q = I ⋅t ! ! ricorda! Per saperne di più… Fino alla metà del XVIII secolo, erano noti solo gli aspetti qualitativi della forza elettrica: gli scienziati, quindi, iniziarono a studiarne anche le proprietà quantitative, così che si fece strada l'idea di una somiglianza con la forza di gravità, ovvero:! • una costante universale indipendente dal sistema di misura adottato;! • una proporzionalità diretta con la prima potenza delle particelle puntiformi interagenti;! • proporzionalità inversa con il quadrato della distanza.! Tra il 1777 e il 1785 fu Charles Augustin de Coulomb a provare sperimentalmente che effettivamente la forza elettrica era proporzionale all'inverso del quadrato della distanza, ma non fu il primo dato che gli stessi esperimenti di Coulomb furono precedentemente condotti dall'inglese Henry Cavendish, il quale per la sua bizzarra personalità non pubblicò la maggior parte dei suoi lavori. Questo è stato il primo tentativo di capire il funzionamento della forza elettrica. 1 coulomb è all'incirca 6,24 × 1018 volte la carica di un elettrone.! ! La carica misurabile più piccola è quella dell'elettrone, e viene indicata con e = −1,602 × 10-19 C.! ! 1.2 Il campo elettrico Definizione Il campo elettrico nel vuoto (E) è un campo di forze generato nello spazio dalla presenza di carica elettrica o di un campo magnetico variabile nel tempo.! ! Nel vuoto, il campo elettrico E in un punto dello spazio è definito come la forza per unità di carica elettrica positiva alla quale è soggetta una carica puntiforme q, detta carica "di prova", se posta nel punto:! 1 Coulomb: Prende il nome da Charles Augustin de Coulomb (1736 - 1806), il primo scienziato a studiare qualitativamente le cariche e le forze che ne regolano il moto. 2 CAMPO ELETTRICO GENERATO DA DUE CARICHE, UNA POSITIVA ED UNA NEGATIVA. Ricorda! ! E= F ! q q= F ! E F = E ⋅q ! ! Dalla definizione si ricava che l'unità di misura del campo elettrico è N/C, che equivale a V/m.! ! La forza di Coulomb Definizione La forza di Coulomb, descritta dalla legge di Coulomb, è l’interazione presente tra due corpi elettricamente carichi.! ! Essa è la forza esercitata dal campo elettrico su una carica elettrica. Si tratta della forza che agisce tra oggetti elettricamente carichi, ed è operativamente definita dal valore dell'interazione tra due cariche elettriche puntiformi e ferme nel vuoto.! Considerando q 1 e q 2 come cariche puntiformi interagenti nelle posizioni r1 ed r2, la forza elettrostatica esercitata da una particella carica q1 su una carica q2 vale: " " !" r1 − r2 F = k ⋅q1 ⋅q 2 " " 3 .! r1 − r2 ! ! Se d = r 1 − r 2 è la distanza tra le cariche, il modulo della forza è:! ! 3 Ricorda! F =k q1 ⋅ q 2 ! d2 ! dove:! • F: forza di Coulomb espressa in newton, N;! • q1: carica di una delle particelle espressa in coulomb, C;! • q2: carica di una delle particelle espressa in coulomb, C;! • d: distanza tra le particelle espressa in metri, m;! • k: costante di Coulomb, pari a 8,99 x 109, Nm2/C2.! ! Ricorda! Esistono due tipi di stati elettrici (o cariche): positivo, come quello del vetro; negativo, come quello dell'ambra. Cariche dello stesso segno si respingono, mentre cariche di segno opposto si attraggono, in entrambi i casi nel rispetto della legge di Coulomb.! ! ! Rigidità dielettrica Definizione La rigidità dielettrica è definita come il valore limite di campo elettrico, espresso comunemente in kV/mm (kilovolt su millimetro), oltre il quale si produce una conduzione di elettricità (scarica elettrica) attraverso il materiale dielettrico.! ! Se il campo elettrico supera tale valore, gli atomi o le molecole del materiale subiscono un processo di ionizzazione a valanga, che provoca un arco elettrico attraverso il materiale. A causa del calore e della pressione provocati dalla ionizzazione improvvisa il materiale subisce, se solido, alterazioni permanenti: può perforarsi, fessurarsi o anche incendiarsi.! La rigidità dielettrica determina il limite massimo di tensione sopportabile da un condensatore o da un cavo elettrico, oppure la distanza minima di separazione in aria che deve avere un conduttore in alta tensione per garantire l'isolamento.! Quando lo spessore di uno strato isolante si riduce a spessori di millesimi di millimetro, anche tensioni relativamente basse possono dare origine a campi elettrici elevatissimi e superare il valore di rigidità dielettrica. È questo il motivo per cui i circuiti integrati usati in elettronica sono particolarmente suscettibili di essere danneggiati da scariche elettrostatiche.! La determinazione del valore di rigidità dielettrica si effettua applicando valori progressivamente crescenti di differenza di potenziale tra due facce di un campione di dimensioni e forma standard di un materiale.! ! ! 4 1.3 Il condensatore Per saperne di più… Intorno al 1780 Volta, nell'ambito dei suoi studi sull'elettricità, nota che lo scudo carico di un elettroforo perpetuo, appoggiato sulla superficie di alcuni materiali scarsamente conduttori, anziché dissipare la propria elettricità la conserva meglio che isolato in aria. Si convinse che l’afflusso di carica sulla superficie prossima a quella dello scudo richiama carica sulla superficie affacciata di quest’ultimo. Due dischi metallici, delle stesse dimensioni, così che uno può essere sovrapposto all’altro in modo da combaciare perfettamente, compongono quello che Volta stesso chiama "condensatore di elettricità". Un campo elettrico può essere generato applicando una differenza di potenziale tra due elettrodi metallici isolati tra loro.! ! Definizione Il condensatore è un componente elettrico che immagazzina l'energia in un campo elettrostatico.! ! Nella teoria dei circuiti il condensatore è un componente ideale che può mantenere la carica e l'energia accumulata all'infinito.! ! Leggi fisiche Un condensatore è generalmente costituito da una coppia di conduttori (armature o piastre) separati da un isolante (dielettrico). La carica è immagazzinata sulla superficie delle piastre, sul bordo a contatto con il dielettrico. Quindi all'esterno si avrà un campo elettrico pari a zero a causa dei due campi, uno positivo e uno negativo, che hanno per l'appunto stesso modulo ma segno (verso) opposto, mentre all'interno del dispositivo due volte il campo elettrico perché entrambi i campi, sia quello positivo che quello negativo, hanno stesso modulo e stesso verso. L'energia elettrostatica che il condensatore accumula si localizza nel materiale dielettrico che è interposto fra le armature.! ! La capacità Se si applica una tensione elettrica alle armature, le cariche elettriche si separano e si genera un campo elettrico all'interno del dielettrico. L'armatura collegata al potenziale più alto si carica positivamente, negativamente l'altra. Le cariche positive e negative sono uguali ed il loro valore assoluto costituisce la carica Q del condensatore. La carica è proporzionale alla tensione applicata e la costante di proporzionalità è una caratteristica di quel particolare condensatore che si chiama capacità elettrica (C) e si misura in farad2, F:! ! 2 Farad: Il suo nome deriva da Michael Faraday (Southwark, 22 settembre 1791 – Hampton Court, 25 agosto 1867) che è stato un fisico e chimico britannico. 5 Ricorda! ! C= Q ! V V= Q ! C Q = C ⋅V ! ! La capacità di un condensatore piano (armature piane e parallele) è proporzionale al rapporto tra la superficie S di una delle armature e la loro distanza d. La costante di proporzionalità è una caratteristica dell'isolante interposto e si chiama permittività elettrica assoluta ε e si misura in F/m. La capacità di un condensatore piano a facce parallele è quindi:! ! Ricorda! C =ε S ! d ! dove:! • S: superficie di una armatura, m2;! • d: distanza tra le armature, m;! • ε : costante dielettrica (o permittività), F/m.! La costante dielettrica è un dato di caratteristico di ciascun materiale. Quella del vuoto, che vale anche per l’aria, è uguale a! ! Ricorda! ε 0 = 8,85810 −12 F/m! ! Per gli altri materiali isolanti si preferisce esprimere la costante dielettrica relativa ε r che indica il rapporto tra la costante dielettrica assoluta del materiale stesso e quella dell’aria ε 0 :! ! Ricorda! εr = ε ! ε0 ! All’interno dei materiali viene definita l’induzione elettrica (o spostamento elettrico).! ! Definizione L'induzione elettrica (D), anche detta spostamento elettrico, è un campo di forze utilizzato per descrivere la polarizzazione elettrica di un materiale dielettrico in seguito all'applicazione di un campo elettrico.! ! 6 L’induzione elettrica si misura in C/m2 ed è legata al campo elettrico dalla seguente relazione:! ! Ricorda! D = ε ⋅E ! ! E= D ! ε ε= D ! E ! Materiale Costante dielettrica relativa Rigidità dielettrica 5 — 7! 3 — 3,5! 2,5 — 3! 2,2! 4! 3! 8! 6! 3,3! 6 — 7! 5—6 10! 6! 40! 20! 20 — 40! 35 — 45! 20 — 35! 20! 150! 15 — 20! 15 — 20 circa 80! 2,5! 2,4 5! 10! 12 1! 1 3! 3 Solidi Bachelite! Carta secca! Carta impregnata d’olio! Carta aramide (Nomex)! Gomma butile! Gomma sintetica! Polivinilcloruro! Porcellana! Resine poliestere (Mylar)! Vetro! Vetroresina Liquidi Acqua purissima! Olio minerale per trasformatori! Olio sintetico siliconico Gas a pressione atmosferica Aria secca! Azoto Tabella: Valori della costante dielettrica relativa e della rigidità dielettrica di materiali isolanti in comune impiego. ! All’interno di un condensatore è presente un campo elettrico E la cui intensità è in funzione della tensione alla quale è sottoposto il condensatore V ed alla distanza d tra le armature, secondo la seguente legge:! ! Ricorda! ! E= V ! d d= ! ! 7 V ! E V = E ⋅d ! 1.4 Raggruppamento dei condensatori Per realizzare capacità di valore ben determinato, si considera più conveniente effettuare dei raggruppamenti di singoli condensatori, anziché costruire condensatori particolari. I raggruppamenti principali sono sostanzialmente due, cioè il collegamento in serie e il collegamento in parallelo.! ! Collegamento in serie Ricordiamo che nella teoria dei circuiti, due elementi si definiscono collegati in serie quando hanno in comune un solo morsetto terminale.! ! Dalla legge di Kirchhoff delle tensioni (LKV) sappiamo che! VAB =V1 +V2 + ... +VN ! e dalla capacità elettrica sappiamo che! V= Q ! C sostituendo la seconda equazione nella prima otteniamo! Q Q Q Q = + + ... + Ctotale C1 C 2 CN (sotto l’ipotesi che tutti i condensatori abbiamo la stessa Q)! elidendo il termine Q e facendo il reciproco di ambo i membri si ottiene! ! Ricorda! Ctotale = 1 ! 1 1 1 + + ... + C1 C 2 CN ! Nel caso in cui i condensatori fossero solo due, la formula può essere semplificata ottenendo! ! Ricorda! Ctotale = C1 ⋅C 2 ! C1 + C 2 ! ! ! 8 Collegamento in parallelo Ricordiamo che nella teoria dei circuiti, due elementi si definiscono collegati in parallelo quando hanno in comune entrambi i morsetti terminali.! La carica totale Qtotale di un gruppo di condensatori collegati in parallelo è data dalla somma delle singole cariche! Qtotale = Q1 + Q 2 + ... + QN ! Dalla capacità elettrica sappiamo che! Q = C ⋅V ! sostituendo la seconda equazione nella prima otteniamo! Ctotale ⋅VAB = C1 ⋅VAB + C 2 ⋅VAB + ... + CN ⋅VAB (essendo la tensione in parallelo la medesima)! elidendo il termine VAB si ottiene! ! Ricorda! Ctotale = C1 + C 2 + ... + CN ! ! ! 1.5 Carica e scarica di un condensatore Sia dato il circuito della seguente figura. Supponiamo di trovarci nel caso (a) in cui il circuito è aperto: in esso non scorre corrente e la carica Q sulle armature del condensatore è nulla.! Carica di un condensatore Supponiamo ora di spostare il tasto k in posizione 1, caso (b): anche in questo caso la corrente che scorre all’interno del circuito sarà nulla perché l’isolante tra le armature del condensatore non permette il suo passaggio.! Attenzione però al seguente fenomeno: appena si sposta il tasto k in posizione 1! essendo Q = 0 e Q = C ⋅V , dato che C ≠ 0 allora VC1 = 0 .! 9 Da LKV sappiamo che la tensione VG del generatore dovrà essere compensata su qualche utilizzatore, quindi R1 in quanto è l'unico presente e per la legge di Ohm avremo che esiste una! I= VG ≠0! R1 Ma se I non può scorrere nel circuito per la presenza dell’isolante tra le armature del condensatore, dove andrà? Servirà per caricare il condensatore.! ! Ricorda! Il periodo di tempo necessario per caricare il condensatore è chiamato transitorio.! ! Durante questo periodo di tempo la carica e la tensione tra le armature del condensatore aumentano, mentre la corrente diminuisce, tutto con legge esponenziale come illustrato nei due grafici sotto riportati.! Come si può notare dai grafici il tempo necessario per annullare al corrente e caricare completamente il condensatore sarebbe infinito.! VG R1 VG τ = R ⋅C τ = R ⋅C ! Ricorda! Per questo è convenzione ritenere il transitorio esaurito dopo un periodo di 5 τ , dove! ! τ = R ⋅C ! R= τ ! C C= τ ! R ! Scarica di un condensatore Ora, a condensatore carico, supponiamo ora di spostare il tasto k in posizione 2, caso (c): a regime, non essendoci generatori collegati al circuito, la corrente all’interno del circuito sarà nulla.! Attenzione però al seguente fenomeno: appena si sposta il tasto k in posizione 2 sul condensatore è presente una tensione! VC1 =VG .! 10 Da LKV sappiamo che la tensione VC1 del condensatore dovrà essere compensata su qualche utilizzatore, quindi R1 in quanto è l'unico presente e per la legge di Ohm avremo che esiste una! I= VC1 R1 ≠0! Questa I andrà ad esaurirsi non essendo generata da nessun generatore. La sua erogazione nel circuito servirà a scaricare il condensatore.! Durante questo periodo di tempo la carica e la tensione tra le armature del condensatore e la corrente diminuiranno, tutto con legge esponenziale come illustrato nei due grafici sotto riportati.! ! VC1 VC1 R1 τ = R ⋅C τ = R ⋅C ! Ricorda! La tensione sulle armature del condensatore avrà segno opposto rispetto alla tensione presente sul generatore; questo significa che la corrente durante il periodo di carica del condensatore circolerà in senso contrario alla corrente durante il periodo di scarica del condensatore.! ! 11