COSTA RICA
Un angolo di Paradiso
Una full immersion nella flora e nella fauna di un vero gioiello della natura
13 giorni – in hotel e resort
Il Costa Rica è famoso in particolare per le bellezze naturali, il patrimonio
floreale e faunistico e l'illuminato programma di tutela ambientale. I parchi
nazionali regalano un superbo scorcio sulla foresta pluviale tropicale che brulica
di vita, mentre i vulcani attivi e le foreste nebulari offrono panorami mozzafiato.
La varietà di fauna ha dell’incredibile: i tucani dal grande becco occhieggiano
dalle cime degli alberi e le are scarlatte svolazzano chiassose; il viaggiatore
attento riesce a distinguere un bradipo su un ramo o gli occhi di un caimano a
pelo d’acqua in una palude di mangrovie, o anche a cogliere il fruscio delle foglie
che segnala la presenza di un gruppo di cebi cappuccini o l’ammaliante richiamo
di una scimmia urlatrice; le farfalle variopinte volteggiano tra gli alberi
inghirlandati di orchidee, mentre colorati pesci tropicali popolano le acque del
mare. In Costa Rica tutti i sentieri sembrano condurre a cascate, laghi vulcanici
immersi nella nebbia o spiagge deserte al limitare della giungla. E poi c’è la
gente… i costaricensi, o ticos come amano definirsi, orgogliosi del loro angolo di
paradiso, che invitano gli ospiti a immergersi nei ritmi rilassati della “pura
vida”, uno slogan suadente ma anche un autentico modo di essere.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2016
1° giorno / Italia – San Josè
Partenza al mattino con volo di linea via scalo europeo o statunitense. Arrivo a
San Josè nel tardo pomeriggio disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza e
trasferimento in hotel. Per gran parte del periodo coloniale San Josè (1.170 m),
fondata nel 1737, svolse un ruolo di secondo piano rispetto a Cartago, una città
più grande e di maggiore importanza fondata nel 1563 e capoluogo provinciale.
Isolata per decenni, la città iniziò a svilupparsi alla fine del XVIII secolo come
punto di sosta lungo la rotta commerciale del tabacco. Dopo l’indipendenza del
Costa Rica, ottenuta nel 1821, Cartago e San Josè tentarono ciascuna di affermare
la propria supremazia. Le rivalità ebbero termine nel 1823, quando le due città si
fronteggiarono nella battaglia di Ochomongo, vinta da San Josè, che si
autoproclamò capitale del paese. Nonostante il nuovo status, la città rimase un
tranquillo centro agricolo fino ai primi decenni del XX secolo. Nella seconda
metà del XX secolo la città si sviluppò senza sosta trasformandosi in un vasto e
disordinato agglomerato urbano. Negli anni ’40 San Josè contava appena 70.000
abitanti, mentre attualmente la popolazione dell’area metropolitana è di quasi
1.600.000 persone. Cena libera. Pernottamento in hotel.
2° giorno / San Josè – Parco Nazionale Vulcano Poàs – San Josè (il calderone
fumante e gorgogliante) (circa 120 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per il parco Nazionale
Vulcano Poàs. Si attraversano le colline coltivate a caffè della Meseta Central, il
cuore e l’anima del Costa Rica, centro geografico ma anche fulcro culturale e
spirituale del paese. Lungo il percorso sosta per la visita di una piantagione di
caffè. Pranzo incluso a buffet. Si prosegue verso nord, seguendo una tortuosa
strada panoramica, per il Parco Nazionale Vulcano Poàs, situato nella provincia
di Alajuela a circa 2.700 metri di altitudine. L’ultima eruzione del vulcano,
verificatasi nel 1953, diede origine a un grande cratere, che attualmente misura
1,3 km di diametro e 300 m di profondità. Il cratere principale, tuttora attivo, è un
calderone fumante e gorgogliante che erutta fango solforoso e acqua bollente ad
altezze di centinaia di metri. Ci sono anche altri due crateri, uno dei quali contiene
al suo interno un lago color zaffiro circondato da una foresta d’alta quota. Dal
centro visitatori parte un sentiero asfaltato lungo 600 m che conduce a un punto
panoramico che offre la magnifica opportunità di osservare l’interno del cratere
principale. Si continua verso est per i Jardìnez de la Catarata La Paz (Giardini
della Cascata della Pace), un Parco Naturale nella foresta pluviale che comprende
sentieri escursionistici, cinque scenografiche cascate, una voliera con 40 specie di
uccelli (soprattutto colibrì), un farfallario, un rettilario, un’esposizione di orchidee
e un’area riservata alle scimmie e ai felini endemici del Costa Rica. Nel tardo
pomeriggio rientro a San Josè. Cena libera. Pernottamento in hotel. (N.B. L’hotel
è localizzato in centro e pertanto per cena o dopo cena si può raggiungere a piedi
il pittoresco quartiere del Barrio Amòn).
3° giorno / San Josè – Guàpiles – La Pavona – Parco Nazionale Tortuguero (il
“luogo delle tartarughe”) (circa 120 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est lungo la Ruta 32 che attraversa
le colline ammantate di alberi del Parco Nazionale Braulio Carrillo. Si transita per
la cittadina rurale di Guàpiles, centro dei trasporti per la regione del Rìo Frìo, nota
per la coltivazione delle banane. Proseguendo verso nord-est si lasciano le colline
pedemontane settentrionali della Cordillera Central per fare ingresso nei
bassopiani lussureggianti e umidi del versante caraibico. Raggiunta la località di
La Pavona si procede in barca a motore lungo i Canales de Tortuguero, una rete
di canali artificiali, creata nel 1974, che collega una serie di lagune e fiumi
serpeggianti, con lo scopo di consentire la navigazione interna tra i villaggi
costieri. Arrivo nel Parco Nazionale Tortuguero e sistemazione in lodge.
Creato per proteggere il più importante sito di nidificazione della tartaruga verde
nell’emisfero occidentale, il Parco Nazionale Tortuguero si estende lungo 22 km
di litorale e copre una superficie di circa 300 kmq, con 11 zone distinte che vanno
dalla foresta di palme di rafia alle paludi erbacee. L’area protetta si estende anche
nel Mar dei Caraibi, comprendendo circa 5.000 kmq di habitat marino. Con una
media annua di precipitazioni che può raggiungere i 5.000 mm, è uno dei luoghi
più umidi e piovosi del Costa Rica. Nel pomeriggio visita del piccolo e animato
villaggio di Tortuguero, il “luogo delle tartarughe”, che si caratterizza per le
tradizioni caraibiche e per il Sea Turtle Conservancy, l’ente istituito per la
salvaguardia delle tartarughe, che gestisce una stazione di ricerca, un centro
visitatori e un museo. La tartaruga verde (Chelonia mydas) vive nelle calde acque
costiere degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano. Si nutre principalmente di
piante marine e può pesare fino a 180 kg. Il suo carapace, a forma di cuore, ha
quattro placche ed è di colore bruno scuro e verde oliva. I maschi possono arrivare
a 1,6 m di lunghezza e trascorrono tutta la vita in mare aperto, mentre le femmine,
un po’ più piccole, ogni due-quattro anni tornano a riva, sulla spiaggia dove sono
nate, per nidificare e deporre tra le 80 e le 120 uova. La stagione di nidificazione
va da Marzo a Ottobre, con un picco in Luglio e Agosto. Il periodo di incubazione
va da 45 a 70 giorni, dopo di che i piccoli, non più grandi del palmo di una mano,
rompono il guscio con la caruncola (un dente temporaneo) e raggiungono
l’oceano in piccoli gruppi, muovendosi il più rapidamente possibile per evitare la
disidratazione e i predatori. Una volta in acqua devono nuotare almeno 24 ore per
raggiungere fondali più profondi ed essere al riparo dalle insidie della terraferma.
Pensione completa. Pernottamento in lodge.
4° giorno / Parco Nazionale Tortuguero (non solo tartarughe marine)
Dopo la prima colazione intera giornata dedicata al Parco Nazionale Tortuguero.
Con molta probabilità tra Marzo e Ottobre si ha l’opportunità di assistere alla
deposizione delle uova. La tartaruga femmina scava con le zampe un buco
perfettamente cilindrico sulla spiaggia, vi depone le uova
e lo copre
accuratamente di sabbia. In alcuni casi la tartaruga crea un falso nido nelle
vicinanze per confondere i predatori. Poi abbandona il nido a se stesso e ritorna a
mare. A causa della fragilità dell’habitat e dell’effettivo rischio di estinzione della
specie, le escursioni per l’avvistamento delle tartarughe sono severamente
regolamentate e possono avere luogo soltanto tra le 08.00 e le 24.00, le attività
dopo la mezzanotte sono illegali. Ma nel tortughero non ci sono soltanto
tartarughe marine, tra l’altro presenti in ben quattro specie: tartaruga verde,
tartaruga liuto, tartaruga embricata e tartaruga caretta. Nel parco sono state
registrate oltre 300 specie di uccelli, sia stanziali che migratori: 14 specie di
aironi, martin pescatori, jacane, tucani, aninghe americane o “uccelli serpente”,
are di Buffon, cracidi hocco (tacchini della foresta) ...
Alcune specie di mammiferi sono particolarmente diffuse nel Tortuguero, in
particolare le scimmie urlatrici dal mantello, le scimmie ragno dell’America
Centrale e i cebi cappuccini. Disponendo di un buon binocolo si riescono ad
avvistare anche i bradipi didattili e tridattili. Le lontre di fiume, di solito assai
diffidenti, sono abbastanza abituate alla presenza delle imbarcazioni, mentre i
timidi manati (lamantini) delle Indie Occidentali sono molto difficli da avvistare.
Il parco è popolato anche da grandi felini come i giaguari e gli ocelot, ma questi
animali hanno abitudini notturne e quindi è quasi impossibile vederli. Escursione
in barca tra il labirinto di canali, spesso ricoperti di ninfee, che offrono buone
opportunità per l’avvistamento degli animali. Per i più atletici è possibile
ascendere il Cerro Tortuguero (120 m), l’unico rilievo del parco. Pensione
completa. Pernottamento in lodge.
5° giorno / Parco Nazionale Tortuguero – La Fortuna (l’elegante complesso
termale) (circa 190 km)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest per la cittadina di La Fortuna.
Si attraversa la regione delle umide pianure settentrionali che si estendono dal
confine con il Nicaragua fino alla Cordillera de Tilaràn. Disseminata di giungla
tropicale e di fattorie, “fincas”, coltivate a banane, canna da zucchero e ananas,
dove il commercio agricolo e la tutela dell’ambiente convergono per dar vita a
un’unica grande “anima verde”. Arrivo nella cittadina di La Fortuna, il principale
punto di accesso al Vulcano Arenal. Nel pomeriggio o in serata è possibile
partecipare a un’escursione opzionale (da pagare in loco) all’elegante complesso
termale Eco Termales Fortuna, dove tutto, dal sistema di circolazione naturale
dell’acqua nelle piscine all’illuminazione soffusa, è di tono minimalista ma
lussuoso (N.B. L’escursione va prenotata in anticipo perché sono ammessi solo
100 visitatori per ogni turno di quattro ore, nel nostro caso dalle 17.00 alle 21.00:
US$ 50 per persona inclusa la cena). Pasti liberi. Pernottamento in hotel.
6° giorno / La Fortuna – Parco Nazionale Vulcano Arenal – La Fortuna
(l’imponente vulcano quiescente) (circa 40 km)
Dopo la prima colazione partenza per il Parco Nazionale Vulcano Arenal
istituito nel 1995 e facente parte della più vasta Area de Conservaciòn Arenal, che
tutela gran parte della Cordillera de Tilaràn. Un territorio vario e selvaggio con un
alto grado di biodiversità. L’Arenal è rimasto in stato di quiescenza fino al 29
luglio 1968, quando una serie di violente esplosioni provocò la fuoriuscita di
fiumi di lava che distrussero tre villaggi. Nonostante occasionali periodi di quiete
che duravano alcune settimane o anche mesi, dal 1968 in poi l’Arenal continuò a
produrre quasi quotidianamente minacciose colonne di cenere, forti esplosioni e
infuocate colate laviche, ma questi fenomeni si interruppero improvvisamente nel
2010. Anche se lo spettacolo notturno delle incandescenti colate laviche è
terminato, almeno per il momento (nessuno può dire che cosa bolle in pentola),
questo imponente vulcano merita che gli si dedichi del tempo. Camminata lungo il
Sendero Los Tucanes (3 km) che si sviluppa attraverso la foresta pluviale tropicale
ai piedi del vulcano e che offre begli scorci panoramici. C’è comunque
l’imbarazzo della scelta: dal Sendero Los Heliconias, un percorso ad anello (1
km) che passa accanto alla colata lavica dell’eruzione del 1968, al Sendero Los
Miradores (1,3 km), che scende fino alla sponda del lago craterico. Nel
pomeriggio camminata per raggiungere la Catarata de la Fortuna, uno scintillante
nastro d’acqua che, con un salto di 70 m tra le scoscese pareti di un canyon di nera
roccia vulcanica ricoperta di felci e bromeliacee, precipita nella giungla al fondo
della gola. Tuffarsi proprio sotto il tonante getto d’acqua è pericoloso, ma ci si
può bagnare in una delle circostanti piscine naturali color acquamarina da cui si
gode una vista straordinaria. Rientro a La Fortuna. Pasti liberi. Pernottamento in
hotel.
7° giorno / La Fortuna – Santa Elena (la laguna de Arenal) (circa 110 km)
Dopo la prima colazione partenza verso ovest lungo la strada lastricata che
costeggia la sponda nord della Laguna de Arenal, il lago artificiale più grande del
paese, la cui diga provvede all’approvvigionamento idrico della provincia di
Guanacate e alla fornitura idroelettrica della zona. Quando non tira vento il
paesaggio è mozzafiato: la lucente superfice delle calme acque del lago riflette la
sagoma del Vulcano Arenal e delle montagne circostanti, ammantate di foreste.
Raggiunto l’estremo nord-ovest della laguna si prosegue verso sud per il villaggio
di Santa Elena, dove uno stretto corridoio urbanizzato, comprendente il villaggio
e l’insediamento quacchero di Monteverde, è racchiuso tra due straordinarie
foreste nebulari protette. Nel 1949 alcune famiglie quacchere dell’Alabama,
pacifiste in ossequio alla loro religione, lasciarono gli Stati Uniti, in segno di
protesta contro la guerra di Corea, e scelsero di vivere a Monteverde. Alcuni anni
prima, infatti, il governo costaricense aveva abolito l’esercito e inoltre il clima
fresco delle montagne era perfetto per allevare il bestiame. Nel loro tranquillo
rifugio, i quaccheri adottarono uno stile di vita semplice e spartano dedicandosi
all’allevamento e alla produzione di latticini. Ammaliati dall’incantevole
paesaggio, i quaccheri decisero di destinare un terzo delle loro proprietà alla
protezione dell’habitat naturale. Nel 1975 la comunità locale, con l’aiuto di
organizzazioni ambientaliste, riuscì ad acquistare più di 300 ettari di terreno
adiacenti alla zona inizialmente protetta. Nacque così la Riserva Biologica
Foresta Nebulare di Monteverde, amministrata dal Centro Scientifico Tropicale,
che oggi si estende su una superficie complessiva di più di 100 kmq. Pasti liberi.
Pernottamento in hotel.
8° giorno / Santa Elena – Riserva Biologica Foresta Nebulare Monteverde –
Santa Elena (il Quetzal Splendente)
Dopo la prima colazione giornata dedicata alla visita della Riserva Biologica
Foresta Nebulare Monteverde. La riserva è costituita da una foresta vergine
avvolta dalla foschia, con rampicanti coperti di muschio, dove prosperano felci e
bromeliacee, i torrenti scorrono impetuosi e la vita è in pieno rigoglio. Con oltre
400 specie catalogate di uccelli, Monteverde è un vero e proprio paradiso per il
birdwatching. Il quetzal splendente, simbolo della riserva, si riesce ad avvistare
soprattutto in Marzo e Aprile, durante la stagione della nidificazione, ma con un
pizzico di fortuna può capitare di vederlo in qualsiasi periodo dell’anno. La
visibilità limitata della foresta nebulare rende piuttosto difficile gli avvistamenti
dei mammiferi; tra le specie avvistate più frequentemente figurano i coati, le
scimmie urlatrici, i cebi cappuccini, i bradipi, gli aguti e gli scoiattoli.
Nella riserva ci sono 13 km di sentieri segnalati e ben tenuti. I nove sentieri più
frequentati, adatti alle escursioni in giornata, delimitano un’area grosso modo
triangolare, “El Triangulo”. Da tenere presente che alcuni sentieri sono molto
fangosi, si cammina essenzialmente in mezzo a una nuvola, quindi sono necessari
degli indumenti impermeabili e scarpe adatte. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.
9° giorno / Santa Elena – Quepos – Punta Quepos (la costa del Pacifico) (circa
190 km)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per la cittadina di Quepos, sulla
costa dell’Oceano Pacifico, porta d’accesso al Parco Nazionale Manuel Antonio.
Il nome della cittadina deriva dai nativi quepoa, stanziati nell’area ai tempi della
conquista spagnola. Come molte altre popolazioni native di tutta la regione, i
quepoa furono decimati in breve tempo dalle malattie introdotte dagli europei e
fino ad allora sconosciute. Sul finire del XIX secolo non esisteva più alcun quepoa
di lignaggio puro, e le terre iniziarono aessere colonizzate da agricoltori
provenienti dalle zone dell’entroterra. Agli inizi del XX secolo Quepos acquisì
una certa notorietà come porto per l’esportazione delle banane, ma verso la metà
del secolo questa attività subì un brusco declino a causa delle malattie che si
diffusero nelle piantagioni. Quindi subentrò la coltivazione delle palme da olio
africane, che tutt’oggi si estendono a perdita d’occhio intorno a Qurepos. Si
prosegue per la vicina Punta Quepos, una piccola penisola, ammantata di foresta
tropicale, che si protende nel Pacifico in prosimità del Parco Nazionale Manuel
Antonio. Sistemazione in resort. Resto del pomeriggio dedicato al relax. Pasti
liberi. Pernottamento in resort.
10°-11° giorno / Parco Nazionale Manuel Antonio (le scimmie-scoiattolo)
Due intere giornate libere da dedicare al relax sulla spiaggia e alla visita del Parco
Nazionale Manuel Antonio (N.B. L’ingresso al parco e le eventuali attività di
queste giornate non sono incluse nel programma e pertanto vanno pagate in
loco). Il Parco Nazionale Manuel Antonio, con le palme ondeggianti al vento, le
scimmie giocherellone, le scintillanti acque azzurre, i chiassosi uccelli tropicali...
è la tipica, seducente immagine da cartolina del Costa Rica. Una rete di sentieri
chiaramente tracciati conduce a spiagge tropicali dalla sabbia bianca (Playa
Espadilla Sur, Playa Manuel Antonio, Playa Puerto Escondido) e promontori
rocciosi, circondati dalla foresta pluviale, che offrono un indimenticabie vista
della baia e delle incontaminate isolette al largo della costa. A tutta questa
bellezza paesaggistica va aggiunta l’onnipresente popolazione di iguana, scimmie
urlatrici, cebi cappuccini, bradipi e saimiri. I movimenti delle vere star del parco
nonchè i primati più rari dell’America Centrale, ossia i samiri o scimmiescoiattolo, sono poco prevedibili. Queste adorabili scimmiette sono molto più
schive dei cebi cappuccini e, sebbene a volte si facciano vedere nei pressi
dell’ingresso del parco, soprattutto al mattino presto, in genere tendono a
rintanarsi nella foresta molto prima dell’orario di apertura. Con un po’ di fortuna,
però, può capitare di avvistarne un branco nel corso di una passeggiata mattutina,
e spesso ricompaiono anche al calare della sera sugli alberi lungo le spiagge. Pasti
liberi pernottamenti in resort.
12° giorno / Parco Nazionale Manuel Antonio – San Josè – partenza (circa
150 km)
Presto al mattino partenza verso nord per l’aeroporto di San Josè. Imbarco sul
volo internazionale di linea per l’Italia via scalo europeo o statunitense e
prosecuzione in coincidenza. Pasti e pernottamento a bordo.
13° giorno / Arrivo in Italia
Arrivo in mattinata.
Sistemazioni previste:
San Josè: Hotel Presidente, 4* o similare (2 notti)
Parco Nazionale Tortuguero: Pachira Lodge o similare (2 notti)
La Fortuna (Arenal): Arenal Springs Resort, 4* o similare (2 notti)
Santa Elena (Monteverde): Hotel Poco a Poco, 3* o similare (2 notti)
Punta Quepos: Parador Resort o similare, 4* sup (3 notti)
Altre informazioni:
Organizzazione – Si utilizzano automezzi di differente modello e dimensione a
seconda del numero dei partecipanti. I trasporti in barca a motore La Pavona Tortuguero - La Pavona, così come le escursioni in barca nel Tortuguero, sono in
condivisione con altri passeggeri. Guide locali di lingua inglese/spagnola.
Pernottamenti e pasti – Sistemazioni in hotel di livello 3*/4* (vedi la specifica
sopra). I pasti inclusi (3 pranzi e 2 cene) sono previsti in ristoranti locali e nei
ristoranti degli hotel.
Clima – Il Costa Rica ha un clima caldo tutto l’anno in pianura e lungo le coste, e
mite nelle città situate sugli altipiani e in montagna (nelle cosiddette Tierras
templadas). Le coste del Pacifico e l’altopiano interno hanno una stagione secca
(da Dicembre ad Aprile) e una stagione delle piogge (da Maggio a Novembre). Le
differenze di temperatura tra un mese e l’altro sono contenute, perché il Costa
Rica è vicino all’equatore. La capitale San José si trova nella parte centrale del
paese, a 1.100 metri di altitudine, ed ha perciò una temperatura piacevole tutto
l’anno, con notti fresche e giornate piacevolmente calde (tra Aprile e Ottobre le
temperature medie notturne si attestano intorno ai 16°/17°C e quelle medie diurne
intorno ai 25°/26°C). A San José piove poco da Dicembre a Marzo. La stagione
delle piogge va da Aprile a Novembre, e i mesi più piovosi sono Settembre e
Ottobre con circa 300 millimetri al mese. Sulla costa del Pacifico l’andamento
delle piogge è analogo a quello di San José e dell’altopiano, anche se
naturalmente le temperature sono più elevate (le temperature medie diurne si
attestano intorno ai 30°/32°C gradi nel periodo meno caldo, Ottobre-Novembre, e
possono raggiungere i 34°/35°C a Marzo e Aprile, prima della stagione delle
piogge). Il periodo migliore per visitare il Costa Rica va da Gennaio a metà Aprile
quando quasi ovunque fa caldo, c'è il sole e piove poco. Tuttavia questo viaggio si
può tranquillamente effettuare anche durante il periodo delle piogge.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione.
Formalità burocratiche – Per il Costa Rica non è richiesto alcun visto.
Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi.
N.B. Nel caso in cui i voli aerei intercontinentali vengano operati con una
compagnia americana con scalo intermedio negli USA è richiesto il passaporto
a lettura ottica o il passaporto dotato di foto digitale (se emesso dal 26 Ottobre
2005 al 25 Ottobre 2006) o il passaporto elettronico (se emesso dal 26 Ottobre
2006). E’ inoltre necessaria l’ESTA (Electronic System for Travel
Authorization) l’autorizzazione al viaggio negli Stati Uniti. L’ESTA deve essere
richiesto via internet (https://esta.cbp.dhs.gov/) con la compilazione di una
domanda (il modulo è disponibile anche in italiano) e il pagamento di
un’imposta amministrativa (US$ 14 da pagare solo con una delle seguenti carte
di credito: MasterCard, VISA, American Express o Discover) almeno una
settimana prima della partenza.
Facciamo presente che se nel passaporto compaiono i visti dell’ Iran, dell’Iraq,
del Sudan o della Siria emessi dopo l’1 marzo 2011, non è possibili entrare o
transitare negli USA con la sola autorizzazione ESTA ma è obbligatorio
ottenere il visto consolare presso l’ambasciata o il consolato statunitense in
Italia.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse
naturalistico e paesaggistico. Itinerario che richiede un certo dinamismo per le
frequenti camminate necessarie per visitare i siti naturalistici. Alimentazione
buona e genuina a base di tipici prodotti locali.
QUOTAZIONI PER PERSONA con partenza da Milano:
Partenze di gruppo:
€ 3.160 10-12 partecipanti, con guida di lingua inglese-spagnolo
€ 3.380 8-9 partecipanti, con guida di lingua inglese-spagnolo
Partenze individuali esclusi i voli intercontinentali (da quotare al momento
della conferma):
€ 2.700 base 4 partecipanti, con guida di lingua inglese-spagnolo
€ 3.780 base 2 partecipanti, con guida di lingua inglese-spagnolo
Da aggiungere
- partenza da altre città
- supplemento singola
- tasse aeree, fuel e security surcharge
- copertura assicurativa di viaggio
(assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,
infortuni, “rischio zero”)
- costo individuale gestione pratica
su richiesta
€ 940
€ 460
€ 79
€ 80
Facoltative:
- assicurazione annullamento viaggio
comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio
4,5%
- assicurazione integrativa medico/bagaglio
(per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese
mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio)
€ 45
N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza,
confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza
costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la
polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.
Date partenze di gruppo:
1) da venerdì 1 a mercoledì 13 Luglio 2016
2) da venerdì 23 Settembre a mercoledì 5 Ottobre 2016
Le quotazioni includono:
I voli intercontinentali di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti
aeroporto/hotel, i pernottamenti in hotel, lodge e resort in camere a due letti, 5 pasti
(come specificato nel programma), trasporto con automezzi di diverso modello a
seconda del numero di partecipanti, imbarcazioni in condivisione con altri
passeggeri per i trasferimenti La Pavona - Tortuguero - La Pavona e per le
escursioni nel Tortuguero, guide locali di lingua inglese/spagnola, tutte le
escursioni previste e i relativi ingressi, dossier informativo/culturale o guida.
Le quotazioni non includono:
La maggior parte dei pasti (8 pranzi e 9 cene), le bevande ai pasti, l’ingrsso al Parco
Nazionale Manuel Antonio e le attività del 10° e dell’11° giorno, le tasse locali per
i voli domestici e/o internazionali (US$ 29), gli extra personali, le mance, le
polizze contro le penalità di annullamento viaggio e per l’aumento dei massimali di
rimborso spese mediche / bagaglio (facoltative), tutto quanto non espressamente
specificato.
NOTE IMPORTANTI
•
La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,90
in vigore nel mese di Dicembre 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a
20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.
•
Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più
possibile le visite e le escursioni programmate.
•
Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non
confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,
comunicheremo il supplemento.
•
Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.
L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non
sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre
pubblicate.
•
L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.
Milano, 21.04.2016 n. 1
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi
Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com