outdoor|free running
La filosofia
della corsa libera
Il freerunning raccontato dal suo fondatore: la vita è movimento
e ritmo, mentre il mondo un parco giochi... godiamocelo!
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» The Philosophy of Free Running
«My story begins in Lisses, France, where, as a boy, my friends and I ran, jumped and played
according to instinct, we were in constant search of different ways to move around the city
instead of just walking along the footpaths like everyone else. My name is Sébastien Foucan,
and I am the creator of free running». Even if very few people are capable of repeating the
virtuosity of Sébastien’s urban acrobatics, free running is, first and foremost, an attitude. . . .
like taking the stairs instead of the lift, or taking a walk instead of using the car. It is the art of
moving around urban and rural environments, put on a bit of a show and enhance the beauty
of movement.
La disciplina invita a cercare percorsi
nuovi. Il premio sarà la scoperta di
scorci insoliti come questo del porto
di Edimburgo, in Scozia
Il Millennium Stadium di Cardiff
in Galles in un salto
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Sullo sfondo la basilica
di St Paul di Londra
«La mia storia comincia a Lisses, in
Francia, dove da bambino, io e i miei amici,
correvamo, saltavamo e giocavamo seguendo l’istinto, alla scoperta di modi sempre diversi di muoverci per la città invece di camminare sui marciapiedi come tutti gli altri.
Saltavamo sui muri, passavamo attraverso
le inferriate, scavalcavamo paracarri... Ma
mentre la maggior parte delle persone
crescendo smette di fare queste cose, noi
abbiamo continuato. Mi chiamo Sébastien
Foucan, e sono il fondatore del freerunning». Non un semplice esercizio fisico: «Il
freerunning è l’arte che ti permette di esprimerti nell’ambiente che ti circonda senza
limiti: è l’arte del movimento e dell’azione.
Per me il movimento è la cosa più importante nella vita. Le persone che “agiscono” vivono davvero la vita in pieno, gli altri ne parlano soltanto. La mia filosofia non riguarda
solo la performance: ma l’espressione fisica
di un corpo tutt’uno con la mente».
È il free running, l’arte di spostarsi in
ambienti urbani e rurali, in modo da creare spettacolo, valorizzando la bellezza dei
movimenti, senza tener conto della loro
efficienza come fa invece il parkour. Fondamentale diventa l’estetica con gesti atletici
estratti da altre discipline, soprattutto dalla
ginnastica acrobatica. Non è quindi insolito
vedere salti mortali e altre acrobazie, almeno solo in chi può permetterseli. Ciò che
tonta è godersi ogni cosa perché potrebbe
essere l’ultima volta, e senza lo stress della
competizione. Infatti «Il freerunning – prosegue il suo inventore – ha a che fare con
una crescita costante, non con vittorie o
profitti: se la tua massima aspirazione è vincere un trofeo o battere qualcuno non riesci
pensare a quello che è meglio per te e il tuo
corpo. Se ti preoccupi di quello che pensa
la gente, piuttosto che essere concentrato
sul modo migliore di esprimerti, non potrai
goderti l’attimo».
Anche se pochissimi saranno in grado
di ripetere i virtuosismi acrobatici urbani di
Sébastien, il freerunning si propone a tutti
prima di tutto come un’attitudine. . . . come
prendere le scale invece di usare l’ascensore o camminare invece di muoversi in
macchina.
Per questo chiunque, se ha voglia, può praticarlo, assicura il trentaseienne francese, o
almeno averne un’esperienza, anche se si
tratta di fare due gradini alla volta su per
una scala invece di camminare. Per prendere piede, nel vero senso della parola, è
sufficiente iniziare a sperimentare consapevolmente nuovi percorsi cittadini come
fossero un diverso stile di vita e una ricerca
di autenticità, al di là di ogni costrizione sociale, lasciando a casa un concetto come il
possesso, perché nulla è per sempre, neppure un luogo o la persona amata, spiega
Foucan. E tanto meno, quindi, un percorso,
ovunque si trovi.
Una filosofia che ha reso famoso Sébastien Foucan quasi quanto le sue esibizioni
e che ora sono state pubblicate in un libro
edito da Socrates, dove spiega come la meta
sia un’illusione, mentre sono le esperienze
che si vivono durante il viaggio a contare
veramente: «Quando ero più giovane pensavo che ci fosse un momento giusto per
fare le cose, e lo avrei aspettato per sempre. Crescendo ho capito però che non esiste: tutte le belle cose che mi sono capitate
sono venute senza che le abbia pianificate,
da Jump London e Jump Britain a Casino
Royale al tour con Madonna: il momento
giusto è un’illusione in cui tu immagini che
tutto sarà perfetto. Le migliori occasioni mi
sono capitate mentre avevo la tendinite, mi
sentivo stanco, o mi ero rotto il polso... così
adesso non aspetto più il momento giusto».
Perché il segreto sta nel godersi il viaggio
e vivere il mondo come un enorme parco
giochi.
Alle spalle di Sebastian
si intravede Buenos Aires
Sebastian a New York:
ogni fermata
è in vista di una ripartenza
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Graffiti vicino alla Westway di Londra
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» Il libro
Con sequenze fotografiche stupefacenti e consigli di
vita quasi zen nella loro profonda semplicità («Guarda
agli ostacoli, fisici e mentali – spiega Foucan – come
occasioni»), Freerunning, è un libro che può essere letto,
riletto e approfondito un’infinità di volte, in particolare
da chiunque cerchi di trovare un senso a quelle giungle
di asfalto che sono diventate ormai le città in cui viviamo.
Prima protagonista nei documentari Jump London e
Jump Britain per Channel 4, arrivato, poi, alla fama con
James Bond (sue le evoluzioni nel film Casino Royale) e
con il video Jump di Madonna, Foucan, in questo libro,
riflette sulla sua vita e spiega come la capacità di fare
scelte individuali, solitarie e coraggiose, e uno spirito non
competitivo siano alla base della fiducia di cui la gente
ha bisogno per essere se stessa, favorendo lo sviluppo
del proprio potenziale che l’aiuterà a liberarsi dai
condizionamenti della società.
Sébastien Foucan
Freerunning, trova la tua strada
Edizioni Socrates, 16 euro