Titolo rete: RETE TEMATICA MEDICINE ALTERNATIVE E COMPLEMENTARI MAC) Partecipanti al gruppo di redazione : Marcello Farinelli, dirigente medico U.O. di Recupero e Riabilitazione Funzionale, Ospedale La Colletta. ASL 3, [email protected], tel 010 6448071 Gaddo Flego, dirigente medico S.C. Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, ASL 4, [email protected], tel. 0185 329527 Colleghi del SSR coinvolti: Luigi Baratto, Mauro Nicoscia, Maria Laura Rolandelli, Rinaldo Picciotto. Nodi della Rete. Attualmente non esiste una modalità codificata di inserimento delle MAC all’interno dell’offerta del Servizio Sanitario Regionale. Accanto ad alcune esperienze nell’ambito delle strutture pubbliche, è innegabile che queste medicine siano molto più rappresentate nel settore completamente privato, che al momento non è neppure caratterizzato da un albo di professionisti. La situazione è quindi estremamente frammentata e disaggregata ed il percorso dei pazienti è ampiamente autogestito sulla base di indicazioni provenienti dalle più svariate fonti. Per contro, per quanto riguarda l’offerta formativa, esistono realtà operative anche da molti anni, prevalentemente private, spesso federate al livello nazionale, che condividono sostanzialmente i percorsi formativi; al di là di questo specifico aspetto è pertanto difficile parlare, per le MAC, di una vera e propria rete. Funzioni della Rete e Relazioni tra i nodi. La Rete Tematica Medicine Alternative e Complementari riconosce nelle proprie funzioni: 1. Il censimento delle realtà strutturate all’interno del SSR; 2. Il censimento dei processi formativi; 3. L’informazione in termini di tutela e di opportunità della popolazione generale e di gruppi specifici di operatori sanitari (MMG) e pazienti; 4. Lo stimolo alla attivazione di progetti di sperimentazione di integrazione delle MAC nella pratica clinico-assistenziale anche all’interno dell’offerta del SSR, sulla base delle evidenze scientifiche di efficacia e sicurezza. Rapporto con le Reti Verticali. Per la loro natura le MAC si integrano, raramente sulla base di percorsi diagnostico terapeutici espliciti, soprattutto in ambito di cronicità e riabilitazione, con interessanti coinvolgimento anche nel contesto della prevenzione e dell’acuzie, giocando spesso ruoli di complementarietà. Questa caratteristica trasversalità di approccio rende stimolante il ragionamento su queste tecniche mediche proprio su pazienti e patologie già trattati con la medicina convenzionale e che, sulla base di riscontri di inefficacia, scarsa tollerabilità o addirittura danno iatrogeno, o scelta “culturale” del paziente possono giovarsi di approcci alternativi. Azioni. Lo sviluppo delle attività delle Rete Tematica Medicine Alternative e Complementari riconosce come attore fondamentale l’Agenzia Sanitaria Regionale della Liguria. L’apporto di detta Agenzia sarà infatti fondamentale nell’espletamento delle funzioni proprie della rete. 1. Il censimento delle realtà strutturate all’interno del SSR. L’ARS Liguria condurrà presso le Aziende Sanitari Liguri una indagine per rilevare la presenza di attività di Medicina Alternativa o Complementare, il grado di strutturazione delle stesse, la tipologia ed il volume di casi trattati, nonché le eventuali potenzialità legate alla presenza di professionalità non sufficientemente valorizzate. 2. Il censimento dei processi formativi. Questo processo dovrà svolgersi in stretta correlazione con la definizione a livello nazionale di standard formativi e la parallela istituzione di registri di professionisti con criteri uniformi. La Rete Tematica è da tempo inserita nel tavolo tecnico interregionale della Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni che sta elaborando una proposta in tale senso. 3. L’informazione in termini di tutela e di opportunità della popolazione generale e di gruppi specifici di operatori sanitari (MMG) e pazienti. Si ritiene opportuno, anche tramite gli strumenti messi a disposizione della ARS Liguria (sito web, bollettino) condurre un’attività informativa su rischi e benefici delle MAC in ambiti specifici. Verrà posta particolare attenzione, anche attraverso lo strumento dell’educazione continua in medicina (ECM), alla diffusione di notizie corrette e complete. 4. Lo stimolo alla attivazione di progetti di sperimentazione di integrazione delle MAC nella pratica clinico-assistenziale anche all’interno dell’offerta del SSR, sulla base delle evidenze scientifiche di efficacia e sicurezza. La metodologia sarà la stessa che già si applica alle altre pratiche mediche (Health Technology Assessment). Verranno anche fatte valutazioni dei requisiti di costo-efficacia, considerato anche il contesto locale di disponibilità di risorse. Verrà anche considerata la possibilità di stabilire delle collaborazioni sia in ambito nazionale (al momento è in corso una riflessione congiunta con Piemonte, Valle d’Aosta e Sardegna) che internazionale (rete dei collaborating centers dell’OMS).