609-610 Comun Brevi - Recenti Progressi in Medicina

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Comunicazioni brevi
Splenomegalia tropicale:
descrizione di un caso clinico
Pietro Luigi Garavelli
Summary. Tropical splenomegaly. A case report.
Tropical splenomegaly is a rare dysfunction due to recurrent episodes of malaria. The Author presents a case of this disease in an Italian patient from Togo, reporting the clinical picture, the diagnosis
and the therapy.
Key word. Tropical splenomegaly.
La splenomegalia tropicale, ora definita splenomegalia malarica iperattiva, è il raro risultato di un’ abnorme reazione immunitaria dell’ospite all infezione
malarica. Tale quadro colpisce soltanto alcuni adulti
sotto forma di infezione subacuta o cronica in seguito a
ripetute infestazioni da P. falciparum profilassate in
modo più o meno regolare con clorochina, alla quale i
protozoi sono resistenti. Le manifestazioni cliniche associano splenomegalia, febbricola irregolare e progressiva alterazione dello stato generale con astenia, anoressia e dimagrimento.
Le indagini di laboratorio evidenziano anemia normocromica normocitica, elevati titoli di anticorpi antimalaria, aumento policlonale delle immunoglobuline
di classe M, riduzione dei linfociti T suppressor e rarità od assenza nel sangue periferico delle forme parassitarie.
I trattamenti antimalarici somministrati a lungo
possono risultare efficaci1-3.
Viene descritto un caso di splenomegalia tropicale
recentemente osservato presso la Divisione di Malattie
Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara.
Vol. 96, N. 12, Dicembre 2005
Pagg. 609-610
Commento
La splenomegalia tropicale è una patologia di rara
osservazione nei Paesi ove la malaria non è endemica
come l’Italia.
La storia clinica ed i riscontri obiettivi e bioumorali hanno consentito in questo caso di identificare correttamente la patologia, senza aver completato un trattamento efficace a causa dei problemi personali del paziente per la sua attività di volontariato in Africa.
Bibliografia
1. Bouree P. Tropical splenomegaly. Presse Med 2004; 33:
569-70.
2. Hewlett D Jr., Pitchumoni CS. Tropical splenomegaly syndrome (TSS) and other diseases of the spleen. Baillières
Clin Gastroenterol 1987; 1: 319-33.
3. Sigueira-Batista R, Quintas LE. Tropical splenomegaly: a
review from Brazil. East Afr Med J 1994; 71: 771-2.
Rickettsialpox:
descrizione di due casi clinici
importati dal Sud Africa
Pietro Luigi Garavelli
Summary. Rickettsialpox: report of two cases imported from South Africa.
Rickettsialpox is a rickettsiosis characterized clinically by an
escar, fever and papulovescicular eruption. The author reports two cases imported from South Africa.
Key word. Rickettsialpox.
Maschio caucasico di 77 anni di età, da circa 10 anni si reca
per lunghi periodi di volontariato in Togo. In questo paese riferisce di aver manifestato diversi episodi di malaria in assenza di
ogni documentazione, soprattutto relativamente ai trattamenti
effettuati. Dopo un ultimo soggiorno della durata di 10 mesi, il paziente rientra nel mese di giugno 2005 in Italia ed assume come
automedicazione meflochina in modo incongruo per 2 settimane,
per la comparsa di febbre. La persistenza di iperpiressia, astenia
intensa ed artromialgie gli impone l’ospedalizzazione. Durante la
degenza si evidenziano epatosplenomegalia, indici aspecifici di
flogosi mossi, modeste anemia e piastrinopenia, aumento di D-dimero, iper-gammaglobulinemia e negatività degli accertamenti
microbiologici, compresi emoscopia ed immunocromatografia per
malaria.
Il Rickettsialpox è una malattia infettiva benigna,
causata da Rickettsia akari e trasmessa dall’ acaro
del topo Allodermanyssus sanguineus. Ha limitata
diffusione negli Stati Uniti, in Russia, nel Sud Africa
e nel Sud-Est asiatico. Nella zona della puntura, dopo un periodo di incubazione della durata di 7-10 giorni, compare una papula rossa di circa 1 cm di diametro, che si trasforma successivamente in una vescicola ad evoluzione crostosa («tâche noire») associata ad
adenopatia satellite. Successivamente si manifestano
sintomi generali di tipo influenzale con improvvisa
eruzione papulo-vescicolosa generalizzata ad evoluzione crostosa. La caduta delle croste non lascia reliquati ed è accompagnata dalla lisi della febbre. La terapia si avvale di tetracicline o cloramfenicolo a dosi
abituali1,2.
Sulla scorta dei dati anamnestici, clinici e di laboratorio è posta diagnosi di splenomegalia tropicale e sono consigliati cicli di
trattamenti antimalarici con chinino. Il paziente ritorna dopo
poco tempo in Africa senza seguire completamente le indicazioni
terapeutiche. I figli riferiscono che il padre gode di buona salute.
L’autore descrive due casi di tale patologia osservati
presso la Divisione di Malattie Infettive dell’ Ospedale
Maggiore della Carità di Novara in una giovane coppia
recatasi in Sud Africa in viaggio di nozze.
Descrizione del caso
Struttura Complessa a Direzione Ospedaliera Malattie Infettive, Azienda Sanitaria Ospedaliera Maggiore della Carità, Novara.
Pervenuto il 7 novembre 2005.
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Recenti Progressi in Medicina, 96, 12, 2005
Descrizione del caso
Maschio di 33 anni di età, e femmina di 29, trascorrono due
settimane di vacanza in Africa Australe a maggio 2004. Alcuni
giorni dopo il rientro in Italia avvenuto alla fine del mese, in entrambi compaiono papule di colore rosso vivo, localizzate una sola nella gamba destra dell’uomo e due rispettivamente nella zona lombare destra ed nella gamba omolaterale della donna, che
si trasformano in vescicole e quindi in escare («tâche noire»).
Coesiste adenopatia satellite. Successivamente insorgono febbre, cefalea, artromialgie ed esantema papulo-vescicoloso. Gli
accertamenti di laboratorio sono nella norma e la reazione di
Weil-Felix è negativa. Il trattamento con cloramfenicolo a dosaggi e tempi usuali determina la completa risoluzione dell’infezione.
Commento
Le rickettsiosi sono malattie infettive di facile identificazione per un clinico esperto3. Nel caso specifico la diagnosi si è avvalsa di criteri epidemiologici – provenienza
dal Sud Africa, area endemica per la patologia – e della
Indirizzo per la corrispondenza:
Dott. Pietro Luigi Garavelli
Via Comunale, 75
15040 Valmadonna (Alessandria)
E-mail: [email protected]
triade clinica costituita da escara cutanea («tâche noire»),
esantema vescicolare e febbre1,2. La reazione di Weil-Felix è negativa1,2. Il conseguente trattamento con cloramfenicolo ha determinato una rapida guarigione.
Questo lavoro è stato presentato parzialmente come Poster (P304)
al III° Congresso Nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive
e Tropicali, Firenze, 11-14 ottobre 2004.
Bibliografia
1. Pretorius AM, Jensenius M, Birtles RJ. Update on spotted
fever group Rickettsiae in South Africa. Vector Borne Zoonotic Dis 2004; 4: 249-60.
2. Saini R, Pui JC, Burgin S. Rickettsialpox: report of three cases and a review. J Am Acad Dermatol 2004; 51:
1040.
3. Garavelli PL, Orsi PG., Azzini M. Febbre bottonosa mediterranea (analisi di 48 casi nell’ alessandrino). Minerva
Med 1990; 81: 49-57.
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