Comunicazioni brevi Splenomegalia tropicale: descrizione di un caso clinico Pietro Luigi Garavelli Summary. Tropical splenomegaly. A case report. Tropical splenomegaly is a rare dysfunction due to recurrent episodes of malaria. The Author presents a case of this disease in an Italian patient from Togo, reporting the clinical picture, the diagnosis and the therapy. Key word. Tropical splenomegaly. La splenomegalia tropicale, ora definita splenomegalia malarica iperattiva, è il raro risultato di un’ abnorme reazione immunitaria dell’ospite all infezione malarica. Tale quadro colpisce soltanto alcuni adulti sotto forma di infezione subacuta o cronica in seguito a ripetute infestazioni da P. falciparum profilassate in modo più o meno regolare con clorochina, alla quale i protozoi sono resistenti. Le manifestazioni cliniche associano splenomegalia, febbricola irregolare e progressiva alterazione dello stato generale con astenia, anoressia e dimagrimento. Le indagini di laboratorio evidenziano anemia normocromica normocitica, elevati titoli di anticorpi antimalaria, aumento policlonale delle immunoglobuline di classe M, riduzione dei linfociti T suppressor e rarità od assenza nel sangue periferico delle forme parassitarie. I trattamenti antimalarici somministrati a lungo possono risultare efficaci1-3. Viene descritto un caso di splenomegalia tropicale recentemente osservato presso la Divisione di Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Vol. 96, N. 12, Dicembre 2005 Pagg. 609-610 Commento La splenomegalia tropicale è una patologia di rara osservazione nei Paesi ove la malaria non è endemica come l’Italia. La storia clinica ed i riscontri obiettivi e bioumorali hanno consentito in questo caso di identificare correttamente la patologia, senza aver completato un trattamento efficace a causa dei problemi personali del paziente per la sua attività di volontariato in Africa. Bibliografia 1. Bouree P. Tropical splenomegaly. Presse Med 2004; 33: 569-70. 2. Hewlett D Jr., Pitchumoni CS. Tropical splenomegaly syndrome (TSS) and other diseases of the spleen. Baillières Clin Gastroenterol 1987; 1: 319-33. 3. Sigueira-Batista R, Quintas LE. Tropical splenomegaly: a review from Brazil. East Afr Med J 1994; 71: 771-2. Rickettsialpox: descrizione di due casi clinici importati dal Sud Africa Pietro Luigi Garavelli Summary. Rickettsialpox: report of two cases imported from South Africa. Rickettsialpox is a rickettsiosis characterized clinically by an escar, fever and papulovescicular eruption. The author reports two cases imported from South Africa. Key word. Rickettsialpox. Maschio caucasico di 77 anni di età, da circa 10 anni si reca per lunghi periodi di volontariato in Togo. In questo paese riferisce di aver manifestato diversi episodi di malaria in assenza di ogni documentazione, soprattutto relativamente ai trattamenti effettuati. Dopo un ultimo soggiorno della durata di 10 mesi, il paziente rientra nel mese di giugno 2005 in Italia ed assume come automedicazione meflochina in modo incongruo per 2 settimane, per la comparsa di febbre. La persistenza di iperpiressia, astenia intensa ed artromialgie gli impone l’ospedalizzazione. Durante la degenza si evidenziano epatosplenomegalia, indici aspecifici di flogosi mossi, modeste anemia e piastrinopenia, aumento di D-dimero, iper-gammaglobulinemia e negatività degli accertamenti microbiologici, compresi emoscopia ed immunocromatografia per malaria. Il Rickettsialpox è una malattia infettiva benigna, causata da Rickettsia akari e trasmessa dall’ acaro del topo Allodermanyssus sanguineus. Ha limitata diffusione negli Stati Uniti, in Russia, nel Sud Africa e nel Sud-Est asiatico. Nella zona della puntura, dopo un periodo di incubazione della durata di 7-10 giorni, compare una papula rossa di circa 1 cm di diametro, che si trasforma successivamente in una vescicola ad evoluzione crostosa («tâche noire») associata ad adenopatia satellite. Successivamente si manifestano sintomi generali di tipo influenzale con improvvisa eruzione papulo-vescicolosa generalizzata ad evoluzione crostosa. La caduta delle croste non lascia reliquati ed è accompagnata dalla lisi della febbre. La terapia si avvale di tetracicline o cloramfenicolo a dosi abituali1,2. Sulla scorta dei dati anamnestici, clinici e di laboratorio è posta diagnosi di splenomegalia tropicale e sono consigliati cicli di trattamenti antimalarici con chinino. Il paziente ritorna dopo poco tempo in Africa senza seguire completamente le indicazioni terapeutiche. I figli riferiscono che il padre gode di buona salute. L’autore descrive due casi di tale patologia osservati presso la Divisione di Malattie Infettive dell’ Ospedale Maggiore della Carità di Novara in una giovane coppia recatasi in Sud Africa in viaggio di nozze. Descrizione del caso Struttura Complessa a Direzione Ospedaliera Malattie Infettive, Azienda Sanitaria Ospedaliera Maggiore della Carità, Novara. Pervenuto il 7 novembre 2005. 610 Recenti Progressi in Medicina, 96, 12, 2005 Descrizione del caso Maschio di 33 anni di età, e femmina di 29, trascorrono due settimane di vacanza in Africa Australe a maggio 2004. Alcuni giorni dopo il rientro in Italia avvenuto alla fine del mese, in entrambi compaiono papule di colore rosso vivo, localizzate una sola nella gamba destra dell’uomo e due rispettivamente nella zona lombare destra ed nella gamba omolaterale della donna, che si trasformano in vescicole e quindi in escare («tâche noire»). Coesiste adenopatia satellite. Successivamente insorgono febbre, cefalea, artromialgie ed esantema papulo-vescicoloso. Gli accertamenti di laboratorio sono nella norma e la reazione di Weil-Felix è negativa. Il trattamento con cloramfenicolo a dosaggi e tempi usuali determina la completa risoluzione dell’infezione. Commento Le rickettsiosi sono malattie infettive di facile identificazione per un clinico esperto3. Nel caso specifico la diagnosi si è avvalsa di criteri epidemiologici – provenienza dal Sud Africa, area endemica per la patologia – e della Indirizzo per la corrispondenza: Dott. Pietro Luigi Garavelli Via Comunale, 75 15040 Valmadonna (Alessandria) E-mail: [email protected] triade clinica costituita da escara cutanea («tâche noire»), esantema vescicolare e febbre1,2. La reazione di Weil-Felix è negativa1,2. Il conseguente trattamento con cloramfenicolo ha determinato una rapida guarigione. Questo lavoro è stato presentato parzialmente come Poster (P304) al III° Congresso Nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, Firenze, 11-14 ottobre 2004. Bibliografia 1. Pretorius AM, Jensenius M, Birtles RJ. Update on spotted fever group Rickettsiae in South Africa. Vector Borne Zoonotic Dis 2004; 4: 249-60. 2. Saini R, Pui JC, Burgin S. Rickettsialpox: report of three cases and a review. J Am Acad Dermatol 2004; 51: 1040. 3. Garavelli PL, Orsi PG., Azzini M. Febbre bottonosa mediterranea (analisi di 48 casi nell’ alessandrino). Minerva Med 1990; 81: 49-57.