Linee guida per l`Idrocolonterapia - Società Italiana Idrocolonterapia

SICT
SOCIETÀ IDROCOLONTERAPIA
ASSOCIAZIONE SCIENTIFICA ONLUS
CONVEGNO NAZIONALE 2013
Milano, 2 marzo 2013 – c/o IBIS HOTEL, via Zarotto n. 8
Linee guida per l’Idrocolonterapia
Il Convegno del 2 marzo 2013 ha approvato le seguenti linee guida sulla metodica della
Idrocolonterapia.
E’ necessaria una preparazione prima della seduta di idrocolonterapia?
Il paziente che affronta la prima seduta di idrocolonterapia non deve essere sottoposto a nessuna
preparazione preliminare,sia con lassativi o con indicazioni alimentari, per le seguenti ragioni:
1) la preparazione potrebbe impedire l’avvio di una buona risposta alla riabilitazione offerta dalla
ICT sulla motilità intestinale;
2) l’uso di fluidificanti o lassativi potrebbe avere anche un effetto irritante sulla mucosa intestinale
e quindi creare disagio e dolorabilità durante la seduta;
3)
lo scopo della ICT è diverso nei casi di stipsi o di colon irritabile; nel caso di stipsi la
preparazione potrebbe avere lo scopo di accelerare i tempi di svuotamento intestinale, ma nel
caso di colon irritabile un ulteriore sollecitazione ad un intestino già disfunzionale potrebbe creare
condizioni per una alterata risposta alla terapia e disagio al paziente;
4) l’operatore perderebbe nella prima seduta indicazioni preziose per conoscere, attraverso
l’andamento della stessa, la percussione e palpazione dell’addome del paziente, informazioni
preziose per capire le ragioni della disfunzione che ha portato il paziente a sottoporsi alla ICT e per
formulare un corretto percorso terapeutico, questo sia in caso di stipsi che di colon irritabile.
5) le restrizioni alimentari effettuate prima della seduta, in particolare il consiglio di non utilizzare
frutta e verdura, può impedire il terapeuta di individuare i consigli alimentari più appropriati, che
serviranno al paziente per riacquistare una corretta funzione intestinale.
In conclusione la prima seduta deve essere affrontata dal paziente senza cambiare le sue abitudini
di vita per la gestione della funzione intestinale.
Prima della seduta , il paziente deve essere a digiuno?
Consigliare il digiuno prima della idrocolonterapia è fisiologicamente scorretto in virtù del riflesso
colon-gastrico. E consigliabile mantenere gli abituali ritmi alimentare. In caso di vicinanza del
pranzo alla Idrocolonterapia, consigliamo un pasto leggero.
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Quante sedute possiamo consigliare?
Non possiamo indicare un numero minimo e massimo di sedute in generale, ma dobbiamo
valutarlo caso per caso, dopo la visita al paziente. In generale possiamo affermare che non ci sono
limiti,ma solo necessità individuali. L’utilizzo della Idrocolonterapia anche settimanale può essere
necessario e benefico per alcuni pazienti e superfluo per altri.
Il paziente afferma di non avere disturbi intestinali, ma di volersi sottoporre ad una
seduta di idrocolonterapia come tecnica salutista e di benessere
Anche in questo caso, in seguito ad una richiesta di utilizzo della idrocolonterapia a scopo
di benessere per tutto l’organismo, il paziente deve sottoporsi alla visita medica. Dopo
questa ,il medico potrà valutare se il paziente avrà necessità di sottoporsi a cicli annuali di
idrocolonterapia , in che quantità e con che frequenza, in virtù anche solo di un percorso di
igiene intestinale per il mantenimento di un benessere generale.
Possiamo individuare un intervallo minimo e massimo tra una seduta e l’altra per
ottimizzare il percorso terapeutico?
Gli intervalli tra una seduta e l’altra possono essere stabiliti a partire dalla diagnosi posta al
paziente:
In caso di stipsi possiamo effettuare da 1 a2 sedute la settimana, nella fase iniziale, e passare poi
ad una seduta la settimana, per il numero di sedute necessario.
L’intervallo massimo tra una seduta e l’altra in caso di stipsi non deve superare 10 giorni, per
mantenere il beneficio acquisito e continuare nel processo terapeutico.
In caso di colon irritabile, le sedute possono essere da settimanali a quindicinali, con una possibile
significativa diminuzione della frequenza rispetto alla diagnosi di stipsi; in contemporanea il
terapeuta deve impostare la terapia idonea per la cura del processo infiammatorio in atto a livello
intestinale, adottando a questo scopo misure terapeutiche e un regime alimentare adeguato.
Quando è necessario introdurre una terapia con probiotici?
I probiotici possono essere prescritti in ogni fase del percorso con idrocolonterapia, scelti con
competenza e funzionali alla condizione disfunzionale del paziente.
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