Emorroidi - pulvirentidurso.com

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MALATTIA EMORROIDARIA.
Le emorroidi si manifestano in qualsiasi età e in entrambi i sessi.
Sono una normale componente del canale anale e rivestono un ruolo nella continenza in quanto
sporgendo nel lume del canale anale aumentano la capacità di chiusura dell’ano. Possono rimanere
asintomatiche per tutta la vita o dare luogo a una sintomatologia con il prevalere di uno o più sintomi
che si manifestano o scompaiono con peggioramenti e remissioni spontanee più o meno lunghe. Quindi
caratteristica di irregolarità. Questo comportamento ciclico deve essere tenuto presente quando si
valutano i risultati della terapia.
Vengono classificate in interne ed esterne.
Quelle interne sono situate all’interno del canale anale e, in base alla loro evoluzione, si possono
classificare in quattro gradi:
Grado 1°:
non prolasso
Grado 2°:
prolasso riducibile spontaneamente
Grado 3°:
prolasso riducibile manualmente
Grado 4°:
prolasso non riducibile
La frequenza dei sintomi è un fattore importante ai fini della strategia terapeutica.
Le emorroidi possono essere la causa di quasi tutti i sintomi anali che possono essere comuni però
anche ad altre affezioni ano-retto-coliche ed è importante escluderne la presenza di prima di trattare le
emorroidi.
Il sanguinamento e il prolasso sono i sintomi cardini delle emorroidi e i vari trattamenti mirano a
risolvere questi sintomi.
Il sanguinamento è il sintomo più frequente, con percentuali che vanno dal 55.9 all’81%, più
importante e certamente quello che preoccupa maggiormente i pazienti e per il quale decidono di
sottoporsi a visita.
Le emorroidi rappresentano sicuramente la causa più frequente di sanguinamento basso e insieme alla
ragade e alle altre lesioni perineali rappresentano il 79% di tutte le cause di sanguinamento.
E’ un sanguinamento in genere modesto di sangue rosso vivo che all’inizio si presenta sotto forma di
tracce sulla carta o che accompagna le feci. A volte il sangue gocciola dopo la defecazione o il paziente
nota degli spruzzi di sangue nel vaso.
Non esiste una correlazione fra dimensioni dei pacchetti emorroidari e frequenza delle rettorragie.
Il prolasso è un segno più che un sintomo ed è il più caratteristico insieme al sanguinamento anche se è
spesso interpretato e riportato male dai pazienti, in quanto può essere confuso con la componente
emorroidaria esterna. Può prolassare solo un nodulo o più fino ad arrivare al prolasso circolare.
Dolore. Generalmente si afferma che il dolore non è un sintomo delle emorroidi ma delle complicanze.
Si accetta invece che le e. sono causa di disagio anale; ma in realtà il disagio e il dolore sono differenti
gradi dello stesso sintomo e, contrariamente a ciò che si ritiene, sono relativamente comuni. E’
difficilmente oggettivabile perché legato all’interpretazione soggettiva del sintomo, per cui quello che
per un paziente può essere un fastidio per un altro può essere un dolore. Il dolore nelle emorroidi non
complicate è presente soprattutto nei pazienti con ano serrato con o senza prolasso e, particolarmante,
nei soggetti giovani.
Per cui nei soggetti giovani che spesso presentano ipertono sfinteriale è più alta l’incidenza del dolore.
Il disagio anale è un sintomo mal definibile; è presente in quasi tutti i casi di prolasso; è un malessere di
intensità variabile descritto talvolta come un desiderio di defecare ( tenesmo ) o sensazione di
ripienezza nel perineo o nell'ano, o pesantezza.
Le perdite di muco rappresentano un altro sintomo che infastidisce il paziente per la sensazione di ano
umido che determinano. Si presenta con una frequenza variabile fra 8.5 e il 29%.
Il prurito è un sintomo che riconosce molte differenti cause. Una causa importante è la scarsa igiene
che crea la persistenza di residui fecali sulla cute perianale. Questo avviene nei pazienti con emorroidi
prolassate, con voluminosa componente esterna o con marische che creano un’irregolare contorno
dell’ano con una considerevole difficoltà di pulizia. I pazienti riferiscono che devono consumare
parecchia carta igienica prima di ottenere una perfetta pulizia dell’ano.
Il soiling rappresenta sicuramente una causa di prurito in quanto le feci contengono batteri alcuni dei
quali possono produrre endopeptidasi che è fra le più potenti sostanze note che producono prurito.
La sintomatologia delle emorroidi non è una sintomatologia caratteristica e può essere espressione di
altre patologie ano-retto-coliche che a volte possono coesistere con emorroidi anche se sintomatiche.
La trombosi emorroidaria costituisce la manifestazione dolorosa delle emorroidi. Il dolore infatti
rappresenta la caratteristica di questa affezione. Spesso rappresenta l’esordio della malattia
emorroidaria fino a quel momento asintomatica.
Si può manifestare a carico delle emorroidi interne o di quelle esterna o in entrambi.
La trombosi esterna rappresenta l’unica manifestazione delle emorroidi esterne. E’ caratterizzata da
dolore di forte intensità della durata di 4-6 giorni per risolvere del tutto in qualche settimana.
La trombosi delle emorroidi interne è rara nelle emorroidi non prolassate mentre è più frequente nel
prolasso emorroidario e generalmente interessa i tre pacchetti con edema della componente esterna e
talvolta trombosi esterna associata. La sintomatologia dolorosa è di durata maggiore fino a 15-20
giorni.
TERAPIA
PERAPIA MEDICA
•
Aumento delle fibre:
frutta, vegetali, farine integrali, supplementi di agenti formanti massa, aumento dell’introduzione di
acqua
•l’uso
Farmaci:
di flavonoidi sembra contribuire in maniera importante al controllo dei sintomi mediante i loro
effetti sul microcircolo
(grado di raccomandazione B)
TRATTAMENTI AMBULATORIALI
LEGATURA ELASTICA:
La tecnica consiste nel posizionamento di un anello di gomma alla base di un pacchetto emorroidario.
Si effettua senza alcuna anestesia e generalmente non provoca dolore. Ne consegue una necrosi
ischemica e successiva eliminazione del tessuto legato. La cicatrice che si forma nella sede della
legatura impedisce il prolasso.
Si sta imponendo una nuova tecnica in fase di valutazione in numerosi studi: la legatura delle arterie
emorroidarie superiori terminali con l’utilizzo di un ecodoppler. Si effettua in anestesia locale con
sedazione o in anestesia spinale. Trova indicazione nelle emorroidi di II e III grado.
TERAPIA CHIRURGICA
Pazienti che rimangono sintomatici dopo terapia conservativa
Pazienti che hanno una patologia anale associata che richiede una terapia chirurgica: fistola, ragade,
papille anali ipertrofiche, emorroidi esterne
Pazienti che non accettano la terapia conservativa e preferiscono l’intervento chirurgico
Emorroidi di 4° grado
L’EMORROIDECTOMIA
è riservata ai casi che non possono essere trattati ambulatorialmente con le tecniche precedenti, o nei
casi in cui non si è riusciti ad ottenere un risultato soddisfacente per il paziente.
EMORROIDECTOMIA SEC. MILLIGAN E MORGAN
Esistono molte tecniche che hanno in comune la rimozione delle emorroidi e nuove tecnologie che
riducono il dolore post-operatorio:
EMORROIDECTOMIA CON BISTURI A RADIOFREQUENZA (LIGASURE)
EMORROIDECTOMIA CHIUSA SEC. FERGUSON
EMORROIDOPESSI CON STAPLER
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