ANNI 5 – 11 ANNI 11 – 16 - museo e villaggio africano

Gentile insegnante,
preparare una visita al Museo e Villaggio Africano significa affrontare in una prospettiva
interdisciplinare qualsiasi aspetto della realtà, dai gesti del corpo ai rapporti familiari, dalle
maschere alle società segrete.
Per questi motivi lo staff didattico del museo propone ai docenti il contenuto di questa cartella come
strumento di lavoro. Si tratta di materiale che è stato pensato e redatto in forme utilizzate
frequentemente in aula: mappe concettuali, percorsi di ricerca, attività di analisi e di confronto.
Le schede sono suddivise nei seguenti argomenti, secondo l’età dei possibili destinatari e le due aree
museali:
ANNI 5 – 11
MOSTRA TEMPORANEA
AREA “F. MONTI”
Scheda n. 1: Vendere
Scheda n. 2: Farsi belle
Scheda n. 3: Vestirsi
Scheda n. 4: Pettinarsi
Scheda n. 5: L’antenato
Scheda n. 6: Le maschere
ANNI 11 – 16
MOSTRA TEMPORANEA
AREA “F. MONTI”
Scheda n. 7: Il linguaggio del corpo
Scheda n. 8: Popoli in movimento
Scheda n. 11: L’abbigliamento
Scheda n. 12: Comprare
Scheda n. 9: Il culto dei morti
Scheda n. 10: Riti di passaggio
L’augurio per tutte le Scuole in visita al museo è quello di potersi avvalere anche di questa proposta
per una crescita umana, prima ancora che culturale, delle giovani generazioni.
Flavio Pessina – servizi educativi
COMPRARE
SCHEDA N.
Bisogno
ANNI 11-16
6
Chi ffa lla
spesa?
Dove
D
va?
Cosa
C
compra?
Quante
Q
t
volte?
Come sii
C
sposta?
Lavarsi
Vestirsi
Mangiare
Bere
…..
Esercizi
1.
A partire dalla propria famiglia, completare la tabella qui sopra; confrontare i lavori individuali
e discuterne in classe.
2.
Allo stesso modo intervistare ragazzi e ragazze figli/e di genitori stranieri, confrontare le
risposte con le proprie e discuterne in classe.
Scegliere un prodotto (alimentare o un capo d’abbigliamento o un arnese da cucina) e
3.
rispondere a queste domande:
a)
b)
c)
d)
Da dove viene? Come è arrivato sino a noi?
Chi l’ha fatto?
In che modo?
Come si è formato il prezzo finale?
APPROFONDIMENTI
Bottega - negozio mercato - supermercato
hard discount - outlet centro commerciale
Localizzazione dimensione - proprietà orari - facilitazioni per la
clientela
Generi - provenienza filiera produttiva canali distributivi imballaggio
TIPO
CARATTERISTICHE
PRODOTTI
FARE LA SPESA: Cosa osservare
MOTIVAZIONI
Economiche - logistiche
identitarie - affettive
CLIENTI
Genere - età residenza - condizione
sociale
PREZZI
Trasparenza - sconti
offerte - modalità
acquisto - pagamenti
Alcuni esercizi per confrontare diverse culture
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
In Italia, dove si trovano le botteghe, i negozi, i supermercati, gli hard discount, gli outlet, i
centri commerciali? E all’estero? E in uno stato extraeuropeo?
Quali Caratteristiche presenta ciascun tipo di negozio in Italia? E all’estero? E in uno stato
extraeuropeo?
In ogni tipo di negozio indicato, come cambiano i prodotti venduti?
Come avviene l’atto dell’acquisto? Ci sono differenze nelle condizioni di pagamento?
Per ogni tipo di negozio, come cambiano i Clienti?
Per quali motivi si preferisce un tipo di negozio rispetto ad un altro?
Oltre alla funzione economica di vendere dei prodotti, i punti di vendita indicati hanno delle
altre funzioni? Se Sì, quali?
USI E COSTUMI: I TESSUTI
ANNI 11-16
SCHEDA N. 7
1. MANUFATTI STORICI
I tessuti riflettono nei materiali e nelle
tecniche di lavorazione i cambiamenti che
si registrano nella moda e nelle cultura.
Nei soggetti e nei motivi rappresentati
possono riprodurre personaggi e fatti
storici.
3. MEZZI DI COMUNICAZIONE
A volte motivi e soggetti sono usati da chi
indossa il tessuto per mandare dei messaggi
alle persone incontrate, come avviene ancora
oggi nell’Ovest Africa.
5. SEGNI DI POTERE E DI RICCHEZZA
Alcune fibre sono più preziose di altre, così
come alcune tinture richiedono lavorazioni
complesse. Il tessuto dal costo elevato diventa
così un segno di prestigio sociale, rivelatore
del ceto di chi lo indossa.
2. FORME D’ARTE
I
T
E
S
S
U
T
I
C
O
M
E
La tessitura e la tintura, prima dell’avvento delle
produzioni industriali, hanno sempre richiesto
maestria e conoscenze, spesso tramandate di
padre in figlio.
Attraverso un’analisi dei tessuti si possono
comprendere i canoni estetici di una cultura.
4. SIMBOLI RELIGIOSI
Nelle diverse religioni le cerimonie celebrate
prescrivono i colori dei paramenti sacri del
celebrante e degli abiti dei fedeli.
6. RIVELATORI DI GENERE
Ancora oggi in Africa nelle società tradizionali
la produzione di tessuti prevede una
suddivisione del lavoro su base sessuale, alle
donne la tessitura con il telaio verticale, agli
uomini quello doppio.
Esercizi
1.
2.
3.
4.
5.
Quali casate rappresentano i Kilt scozzesi? Quali personaggi ci sono nei moderni kimono?
Quali materiali usavano i potenti in Europa durante il Rinascimento?
Leggere il testo sui pagnes (v. indice). Esiste qualcosa di simile in Sud America?
Comparare la simbologia dei colori nelle religioni del mondo.
Indicare status e ceto delle persone fotografate nelle pubblicità delle riviste di moda.
6.
Descrivere la divisione del lavoro nelle industrie tessili in Italia e nel Sudest asiatico.
APPROFONDIMENTI
LA PRODUZIONE DI TESSUTI
Animali
Concia
Sintetiche
Tessitura
MATERIE PRIME
LAVORAZIONI
Vegetali
Artificiali
Filatura
Tintura
Alcune domande per confrontare diverse culture
Percorso tecnico-scientifico
1.
Quali animali sono stati usati e/o si usano per fabbricare dei tessuti?
2.
Quali piante? Dove crescono? Che proprietà hanno?
3.
g
le fibre artificiali e sintetiche?
Come si ottengono
4.
Per ciascuna delle lavorazioni indicate, quali strumenti vengono usati?
5.
Quali coloranti naturali sono stati usati e/o si usano per colorare i tessuti?
Percorso storico-geografico
1.
Fino al Settecento, dove era concentrata in Europa la produzione dei tessuti?
2.
Quali sono state in passato le rotte commerciali delle stoffe?
3.
Cosa è cambiato in Europa con la Rivoluzione Industriale?
4.
Quali cambiamenti ha portato in questo settore la globalizzazione?
5.
Quali sono le condizioni di lavoro degli operai del tessile in Europa? E in Asia?
USI E COSTUMI: L’ABITO
SCHEDA N. 8
ANNI 11-16
Da
a se
sempre
peg
gli ab
abiti manifestano
a es a o il luogo
uogo geog
geografico
a co d
di appa
appartenenza,
e e a, la
ac
classe
asse e le
e
condizioni sociali di chi li indossa.
La motivazione della moda, tuttavia, va ricercata nel desiderio di attirare l’attenzione
degli altri, nella volontà di distinguersi in base ai criteri del buon gusto e
dell’eleganza, nell’esigenza di apparire adeguati ai tempi ed ai ruoli ricoperti in
società.
La moda è quindi lo specchio del costume,
costume dell
dell’atteggiamento
atteggiamento psicologico
dell’individuo, della professione, dell’indirizzo politico, del gusto.
La storia dell’abbigliamento è strettamente connessa alla storia dell’umanità.
Domande di riflessione per confrontare diverse culture
Quali abiti si indossano per:
1.
2.
3.
4.
5.
… proteggersi dal caldo e dal freddo?
… svolgere lavori manuali?
… dimostrare la p
propria
p p
posizione sociale?
… attrarre persone dell’altro sesso?
… feste civili e religiose?
6. … proteggere il proprio corpo nelle competizioni sportive?
MAPPA TEMATICA
STORIA
ARTE
GEOGRAFIA
Contesti politici,
sociali e culturali
L’evoluzione della
moda attraverso
le
e ope
opere
ed
d’arte
a te
I distretti della moda
La filiera produttiva
Le
e maquiladoras
aqu ado as
ED TECNICA
ED.
ED CIVICA
ED.
Il processo produttivo
Musei etnografici
Le norme dell’ILO
La statuto dei lavoratori:
diritti e doveri
L’ABBIGLIAMENTO
SCIENZE
ITALIANO
Malattie professionali
del settore tessile
Allergie ai tessuti
Il vestito come
forma di comunicazione
Proverbi e modi di dire
Le pubblicità delle
grandi marche
MUSICA
RELIGIONE
Canti di lavoro
Canzoni sui vestiti
indossati
Abiti sacri
Abiti per i riti
Norme da osservare