Urban Governance • Governance? • Government? Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Government: Assetto formale dei poteri, riferendosi alle istituzioni formali dello Stato e alle sue forme monopolitistiche di potere coercitivo e legittimo. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Government - Principio della rappresentatività (democratizzazione dell’elettorato) - Corpo decisionale è costituito da professionisti Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance GOVERNANCE, Etimologia e significato: • Dal greco ‘kubernan’ (guidare riferito a nave o carro)- Platone: in senso metaforico per governare gli uomini • Sinonimo di government • Confinato tra i termini desueti e dimenticati negli anni ’70 e ’80 • Riscoperto per incapacità di spiegare complessità della realtà attraverso le lenti dicotomiche classiche Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Governance: si sviluppa a partire da negazione e superamento di idea di governament Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Governance-definizione: - Nuovo processo di governo - Mutata condizione di ruoli sovraordinati - Nuovo modo attraverso il quale una società è governata (Rhodes, 1996) Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Nella governance non viene fatto ricorso all’autorità e al potere sanzionatorio, ma prevede la “creazione di una struttura o di un ordine” che non viene imposto dall’esterno ma che è il risultato dell’interazione di una molteplicità di attori che si influenzano reciprocamente. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • • • • Anni ’70 perdita di fiducia nella capacità d’azione dello Stato di trovare soluzione ai problemi economici e sociali. Stato stesso parte del problema Necessario ripensamento delle gerarchie tra i diversi livelli politici Pur mantenendo le priorità fordiste-keynesiane di redistribuzione sociale, perequazione territoriale e compromesso di classe, viene riconosciuta alle economie regionali e locali una loro specifica traiettoria di sviluppo (strategie localizzate di gestione della crisi) Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • • • • Anni ’80 Fiducia nello stato è compromessa Fiducia crescente nel mercato New Public management (critica a burocrazia, autorefenzialità, mancata attenzione ai bisogni reali, e non orientata a logiche di risultato) Politiche neoliberali: processi di privatizzazione e liberalizzazione dei mercati. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Anni ’70 – ’80 il Mezzogiorno per l’Italia, l’Andalusia per la Spagna, la Francia occidentale e meridionale, le periferie agricole e le zone di confine della Germania occidentale, il distretto carbonifero del Belgio settentrionale, le periferie nord-orientali dei Paesi Bassi, le regioni nord-occidentali e le isole della Danimarca, il nord della Scandinavia, l’Irlanda occidentale e le zone in declino industriale dell’Inghilterra settentrionale, il Galles del sud, parti della Scozia e gran parte dell’Irlanda del nord. (Brenner, 2004: 460). Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • • • • • Anni ’90 Governance attraverso il network Ricerca di nuovi strumenti di policy making E di forme sostenibili di stato sociale Ridefinizione di assetto dello stato Ridare vigore e slancio a democrazia, garantire forme meno burocratiche Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Ricerca di modello che permetta di conciliare gli imperativi della competizione economica internazionale con quelli della coesione sociale e della sostenibilità sociale. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Locale: dimensione della flessibilità, più permeabile e malleabile dello Stato. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Governance: tutti gli attori locali e della società civile, attraverso reti e partnership sono esortati a partecipare. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Bob Jessop: Dal Keynesian welfare national state al • Schumpeterian (tende a promuovere innovazioni permenenti e flessibilità in economie relativamente aperte, intervenendo sull’offerta, promuovendo la competizione) • Workfare (politiche sociali subordinate alla domanda di flessibilità, impiegabilità,e competizione economica del mercato del lavoro) • Postnational (la dimensione nazionale perde importanza sia a livello culturale che economico e politico, associato al processo di devolution e decentralizzazione) • Regime (si basa su partnership e reti di potere decentralizzato) Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Governance come principale modalità di riorganizzazione del welfare di fronte ai disequilibri generati da globalizzazione • Forma di governo più congeniale al mutato contesto socio-politico. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Il concetto di governance per l’UE. • Tentativo di conciliare principi di democrazia, equità, giustizia sociale con imperativi economici della competitività, crescita ed efficienza. • Libro bianco di Lisbona: governance è forma di gestione proposta per l’attuazione di modello Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Retorica politica sulla governance è appello alla società civile europea • L’intenzione è quella di riformare la modalità di esercizio del potere stimolando la partecipazione dei cittadini europei e delle organizzazione nella definizione delle politiche e i principi di modello di sviluppo europeo:trasparenza, informazione, semplificazione, interazione, coerenza delle politiche. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Difesa di un modello sociale equilibrato capace di conciliare benessere economico e solidarietà, crescita e giustizia sociale. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Sussidiarietà, decentramento, rescaling, • Coinvolgimento di altri segmenti della società nella condivisione di responsabilità con il pubblico, Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Governance come processo dinamico di cambiamento e di gestione del governo attraverso la costituzione di reti e partnership tra i livelli istituzionali (locali) e i settori più o meno organizzati della società civile. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Approcci agli studi di urban governance: 1. Approccio strutturale 2. Analisi culturale 3. Gli attori razionali Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance 1. Approccio strutturale: Origine nel pensiero politico di Marx e Weber: importanza delle relazioni sociali ed economiche nel dare forma al processo politico e alle policies. Sono i fattori di larga scala che danno forma all’identità umana (sviluppo capitalismo, razionalità del mercato, costruzione dello stato, secolarizzazione, rivoluzione politica e scientifica, nuovi strumenti di comunicazione) Punti di forza: attenzione per contesto Limiti: difficoltà a spiegare differenze fra città Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance 2. Analisi culturale: Cultura alla base dell’identità sociale e politica: il sistema di significati che la gente usa per gestire il mondo quotidiano. Punti di forza: importanza attribuita a storia e ai valori incorporati nella società Limiti: spiega meglio il permanere di comportamenti più che il cambiamento Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance 3. Gli attori razionali: Si basa su prospettiva micro economica, attore decide in base a calcolo razionale per incrementare il suo vantaggio. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance DiGaetano e Strom: integrazione fra approcci struttura Cultura Scelta razionale ISTITUZIONI Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance ISTITUZIONI : Sono gli strumenti organizzativi attraverso i quali le decisioni collettive sono prese e portate avanti Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Attori nelle istituzioni : Partiti politici, gruppi di interesse, Soggetti di governo, sistematizzazione di partnership che organizzano e definiscono il processo politico Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Milieux istituzionali: Complesso delle relazioni di politica formali e informali che mediano l’interazione fra il contesto strutturale la cultura politica e gli attori politici Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance I modi di governance: Le sistemazioni informali che definiscono le relazioni di governo all’interno delle istituzioni formali Urbino 28 aprile 2015 Sistemi istituzionali formali: le basi istituzionali (partiti politici, l’organizzazione dei gruppi di interesse, le regole dell’interazione) Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Logiche di governo Relazioni di governo MODELLI DI GOVERNANCE Attori chiave Urbino 28 aprile 2015 Obiettivi politici Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Relazioni di governo: I modi di interazione fra gli uffici del government e gli interessi del settore privato, economici o di comunità Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Logiche di governo: Il modo in cui le decisioni politiche vengono prese Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Attori chiave: può includere varie combinazioni di politici, burocrati, stakeholder Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Obiettivi politici : Materiali, Simbolici, Effettivi (benefici tangibili non selettivi) Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Modelli di governance Clientelistico Corporativista Manageriale Pluralista Populista Relazioni Particolaristiche, scambi personalizzati Logiche Reciprocità Attori chiave Politici e clienti Obiettivi politici Materiali Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Il modello clientelistico è caratterizzato da relazioni particolaristiche e personalizzate fra i politici e i diversi stakeholder mossi dal perseguimento di benefici specifici. In questo modello, infatti, il perseguimento di obietti comuni di interesse pubblico passa in secondo piano rispetto all’attenzione per gli interessi individuali e privati che vengono raggiunti attraverso scambi materiali di beni. Gli attori politici, democraticamente eletti, partecipano attivamente in azioni di contrattazione per il mantenimento del potere politico che permette il conferimento di favori per interessi particolaristici in cambio di supporto politico. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Modelli di governance Clientelistico Corporativista Manageriale Pluralista Populista Relazioni Particolaristiche, scambi personalizzati Negoziazione esclusivista Logiche Reciprocità Creazione del consenso Attori chiave Politici e clienti Politici e potenti leader della società civile Obiettivi politici Materiali Intenzionali Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Nel modello corporativista i diversi attori pubblici e privati siedono, con pari capacità contrattuale, allo stesso tavolo rappresentativo democratico, per la costruzione consensuale di obiettivi politici condivisi. In questo modello, quindi, gli attori pubblici e privati sono coinvolti in attività di contrattazione e negoziazione per il raggiungimento di compromessi frutto del modello democratico di partecipazione locale. Il perseguimento di tali obiettivi è, però, realizzato attraverso la definizione di coalizioni esclusiviste. La presenza di soggetti privati dominanti rischia, quindi, di non lasciare spazio nell’arena rappresentativa agli interessi di soggetti più deboli (es. associazioni di volontariato) che perseguono obiettivi settoriali. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Modelli di governance Clientelistico Corporativista Manageriale Pluralista Populista Relazioni Particolaristiche, scambi personalizzati Negoziazione esclusivista Formali, burocratiche o contrattuali Logiche Reciprocità Creazione del consenso Decision making Autoritativo Attori chiave Politici e clienti Politici e potenti leader della società civile Politici e funzionari Obiettivi politici Materiali Intenzionali materiali Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Il modello manageriale introduce i principi regolativi del mercato nella gestione degli interessi pubblici. La competizione fra fornitori di servizi e la valorizzazione nella capacità di scelta dei servizi da parte dell’utente rappresentano i temi guida del “New Public Management” che caratterizza questo modello di governance. Le relazioni fra attori politici, democraticamente eletti, e gli interessi privati dei fornitori dei servizi si distinguono per la formalità e la dimensione contrattuale burocratica. La capacità autoregolativa della domanda e dell’offerta dei servizi rischia, però, di relegare, gli attori politicamente rappresentativi, a un ruolo marginale rendendo difficile il raggiungimento di un equilibrio fra interessi pubblici e privati. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Modelli di governance Clientelistico Corporativista Manageriale Pluralista Populista Relazioni Particolaristiche, scambi personalizzati Negoziazione esclusivista Formali, burocratiche o contrattuali Contrattazion eo mediazione fra interessi in competizione Logiche Reciprocità Creazione del consenso Decision making Autoritativo Gestione dei conflitti Attori chiave Politici e clienti Politici e potenti leader della società civile Politici e funzionari Politici e interessi organizzati Obiettivi politici Materiali Intenzionali materiali Intenzionali Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Il modello pluralista si distingue dall’alto grado di competizione fra i diversi interessi in campo. In questo modello, il government ricopre il ruolo di mediatore nell’arena competitiva fra interessi privati opposti. A causa degli alti livelli di tensione fra le opposte fazioni politiche, viene data particolare enfasi alla capacità di gestione dei conflitti. La volontà e la capacità di contrattazione diventano aspetti fondamentali nella cultura politica locale. Gli attori chiave sono, quindi, rappresentati dall’insieme di politici e dei relativi interessi privati che formano blocchi competitivi e alleanze per la definizione delle politiche. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Modelli di governance Clientelistico Corporativista Manageriale Pluralista Populista Relazioni Particolaristiche, scambi personalizzati Negoziazione esclusivista Formali, burocratiche o contrattuali Contrattazion eo mediazione fra interessi in competizione Negoziazione inclusivista Logiche Reciprocità Creazione del consenso Decision making Autoritativo Gestione dei conflitti Mobilitazione del supporto popolare Attori chiave Politici e clienti Politici e potenti leader della società civile Politici e funzionari Politici e interessi organizzati Politici e leader dei movimenti comunitari Obiettivi politici Materiali Intenzionali materiali Intenzionali simbolici Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance • Il modello populista si caratterizza, invece, per la mobilitazione del supporto popolare nella definizione e implementazione delle politiche. La logica che guida il governo è di tipo democratico inclusivo, che incoraggia individui e gruppi ad estendere la loro partecipazione nei processi di governo. In questo modello, quindi, le politiche possono trarre origine dalla mobilitazione collettiva. Gli attori chiave sono rappresentati dai politici, eletti democraticamente, e dagli attivisti della comunità che cercano di istituzionalizzare i meccanismi per allargare il controllo popolare nelle politiche. L’orientamento politico è principalmente simbolico, dal momento che persegue lo scopo di diffondere il processo stesso di partecipazione con grande attenzione alle procedure e alle pratiche democratiche. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Modelli di governance: Di Gaetano e Strom ‘Comparative ‘Urban governance. An integrated approach’ Urban Affairs Review, Vol 38, n.3, January 2003. Clientelistico Corporativista Manageriale Pluralista Populista Relazioni Particolaristiche, scambi personalizzati Negoziazione esclusivista Formali, burocratiche o contrattuali Contrattazion eo mediazione fra interessi in competizione Negoziazione inclusivista Logiche Reciprocità Creazione del consenso Decision making Autoritativo Gestione dei conflitti Mobilitazione del supporto popolare Attori chiave Politici e clienti Politici e potenti leader della società civile Politici e funzionari Politici e interessi organizzati Politici e leader dei movimenti comunitari Obiettivi politici Materiali Intenzionali materiali Intenzionali simbolici Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Angela Genova, Giovanni Santarelli (2008) in Welfare nelle marche Angela Genova, Federico Palazzo, Carocci, Roma ATTORI Privato CORPORATIVO Lazio No-profit CLIENTELARE Campania Pubblico PLURALISTA Toscana PARTECIPATIVO Marche MANAGERIALE Emilia Romagna POPULISTA Calabria scambio simbolico Urbino 28 aprile 2015 negoziazione autoritaria efficacia-efficenza Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 LOGICHE OBIETTIVI POLITICI Urban Governance Esempi di modelli di Urban Governance: USA Partnership a livello urbano come risposta a pressioni economiche. I 1943-1970: urban partnership per fronteggiare declino economico e declino dei centri nelle città industriali. Processo sostenuto da governo federale: ‘Urban renwwal program’ (1949) istituisce le agenzie dello sviluppo locale per formulare e implementare programmi finanziati a livello federale. Pittsburgh, Boston, New Haven, San Francisco autorità locali per ‘redevelopment’ governate da un board costituito da amministratori pubblici e da uomini di affari. Chicago: clientelismo politico, partnership corporativiste fallirono. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Esempi di modelli di Urban Governance: USA II 1970-1985: proliferazione di partnership Community Development Block Grant (1974) Urban development action grant (1977): interventi finanziari per sostenere partnership per sviluppo dei centri o delle aree economiche in crisi. Detroit: aree con agevolazioni fiscali gestite da Detroit Economic Growth Corporation (publicprivate partnership di amministratori pubblici e di business elite) Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Esempi di modelli di Urban Governance: USA III 1975- … proliferazione e differenziazione di partnership. Riduzione di aiuti federali (Reagan Bush) Detroit: partnership corporativiste Boston: rapido sviluppo del centro, dislocazione di poveri e working class all’aumento dei costi delle case, gentrificazione. Crollo di coalizioni di governo a favore di modello populista (partnership tra organizzazioni community based e l’amministrazione Flynn). PACs: planning advisory councils Pittsburgh Partnership of Neighborhood Development Minneapolis Neighborhood Revitalization Program Esercitano potere di veto. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Esempi di modelli di Urban Governance: UK Consiglio locale e partiti politici: principale base di milieux urbano Modello di governance Manageriale Con ampia autorità e risorse leader politici e amministratori professionali hanno gestito lo sviluppo dei centri (Birmingham, Bristol, Glasgow) nel dopoguerra. Dagli ’80 grandi cambiamenti: deindustrializzazione e contrazione economica nel nord e scozia, ma crescita di nuova economia nel sud. Devolution (Thatcher): maggiori responsabilità a livello locale ma meno risorse. Quangos: corporazioni per lo sviluppo locale, indipendenti da local authority ma con responsabilità e risorse che prima erano di del consiglio locale eletto. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Esempi di modelli di Urban Governance: UK Partnership pubblico-privato furono il risultato di politiche del governo centrale più che negli Usa. Partnership Corporativiste. Leeds, Manchester,Sheffield negli ’80 come strumento per pianificare e implementare lo sviluppo economico su terreno di socialismo municipale (attenzione per uguaglianza di genere e di appartenenza etnica) Birmingham: partnership corporativista Bristol: dagli ’80 transizione alla nuova economia (capitale finanziaria e culturale) governance manageriale, ma nei ’90 passaggio a governance corporativista (Bristol regeneration Partnership) Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Esempi di modelli di Urban Governance: Francia Milieux istituzionale di governo locale: corpo politico, burocrazia professionale, partiti politici: manageriale modello di governance. 1981: processo di decentralizzazione (Mitterrand) Nascita del ‘sindaco imprenditore’ Saint Denis, Aubervilliers (città industriali vecchio modello): modello corporativista minimo, domina modello manageriale. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Urban Governance Esempi di modelli di Urban Governance: Germania Modello prettamente manageriale con alcuni esempi di corporativismo. Dominano partiti politici e altre istituzioni pubbliche. Presenti alcuni esempi di clientelismo ’90 privatizzazione di risorse municiapli Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015 Angela Genova Metodo di coordinamento aperto • • • • • • • Il metodo di coordinamento aperto è stato creato nel quadro della politica dell'occupazione e del processo di Lussemburgo. Esso è stato definito quale strumento della strategia di Lisbona (2000). Il metodo di coordinamento aperto fornisce un nuovo quadro di cooperazione tra gli Stati membri per far convergere le politiche nazionali al fine di realizzare certi obiettivi comuni. Contestualmente a questo metodo intergovernativo gli Stati membri sono valutati da altri Stati membri (« peer pressure ») e la Commissione si limita a svolgere un ruolo di sorveglianza. Il Parlamento europeo e la Corte di giustizia sono quasi completamente estranei al processo del metodo di coordinamento aperto. Il metodo di coordinamento aperto funziona in ambiti che rientrano nella competenza degli Stati membri quali l'occupazione, la protezione sociale, l'inclusione sociale, l'istruzione, la gioventù e la formazione. Esso si basa essenzialmente su: identificazione e definizione congiunta di obiettivi da raggiungere (adottati dal Consiglio); strumenti di misura definiti congiuntamente (statistiche, indicatori, linee guida); il « benchmarking » vale a dire l'analisi comparativa dei risultati degli Stati membri e lo scambio di pratiche ottimali (sorveglianza effettuata dalla Commissione). A seconda dei diversi ambiti il metodo di coordinamento aperto comporta misure dette di « soft law » che sono più o meno vincolanti per gli Stati membri, ma che non si configurano mai in forma di direttive, di regolamenti o di decisioni. Ad esempio, nel quadro della strategia di Lisbona, il metodo di coordinamento aperto impone agli Stati membri di elaborare piani di riforma nazionali e di trasmetterli alla Commissione. La politica delle gioventù invece non è corredata di obiettivi quantificati e la realizzazione degli obiettivi, a discrezione degli Stati membri, non è neanch'essa oggetto di piani d'azione nazionali coordinati a livello europeo. Urbino 28 aprile 2015 Welfare nelle Marche_Seminario Legge Regionale 32/2015