IV I BASILICATA PRIMO PIANO
SCIENZA E MEDICINA
LE «NUOVE FRONTIERE»
Mercoledì 18 aprile 2012
La Nutri Health di Potenza ha stretto
un accordo con il prestigioso istituto
Ngb Genetics di Bologna
I riflessi dei test su obesità, rischi di
patologie e sport: «L’esame avrebbe
salvato il povero Morosini»
La salute si «salva»
con il test del Dna
A Potenza un’impresa sociale che studia genetica e malattie
MASSIMO BRANCATI
l La Basilicata dei piccoli numeri può
diventare un laboratorio «genetico»: test sui
Dna dei lucani per capire la predisposizione
a malattie, all’obesità (siamo la regione con
la più alta incidenza di persone che «litigano» con la bilancia), alle allergie alimentari e farmacologiche. Una mappatura
di ognuno di noi per calibrare «ad personam» cure, terapie, alimentazione e
quant’altro. Non è fantascienza. Si chiama
«medicina predittiva» e costituisce una forma evolutiva della prevenzione. Un aggancio locale a questa nuova cultura sanitaria
c’è: a Potenza opera uno dei pochissimi
centri italiani che si occupa di test Dna,
nutrigenomica, ricerca scientifica e sociologica. Si chiama Nutri Health ed è una
società che si occupa dello studio clinico-diagnostico, su basi genetiche, dei disturbi derivanti da errate abitudini alimentari, impropri comportamenti nutrizionali
e da alterazioni del metabolismo. La parte
medico-scientifica è curata da Domenico
Antonio Buscicchio, gastroenterologo
molto conosciuto in città. Proprio studiando i disturbi dei suoi pazienti, in particolare
la celiachia, si è convinto dell’importanza
della genetica, investendo tempo e denaro
in una preparazione specialistica.
Qual è il raggio d’azione di un test del
Dna nella medicina?
«Partendo dalla considerazione che ogni
persona è unica, conoscendo il suo patrimonio genetico si può intervenire sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita per
attenuare, e in alcuni casi, annullare la
predisposizione ad una determinata patologia. Anche al cancro».
Tumori? E in che modo si può intervenire?
«Per esempio, come nel caso di un nostro
paziente potenzialmente a rischio di cancro
al colon retto, consumando verdura ricca di
antiossidanti».
Parlando di geni in questi giorni si fa
riferimento al povero Morosino, il giocatore del Livorno morto durante una
partita di calcio. Si è scoperto che aveva un difetto genetico al cuore. Il test
del Dna gli avrebbe potuto salvare la
vita?
«Certo. Se accanto a esami tradizionali,
anche se approfonditi, avessero pensato di
fare uno screening su aspetti genetici del
ragazzo, sicuramente sarebbe venuto fuori
questo problema».
Nello sport, dunque, il test del Dna
avrebbe un’importanza fondamentale...
«Non ci sono dubbi. E non solo per salvare vite umane, ma anche per capire se un
atleta è adatto o meno a certi sforzi, se la sua
fascia muscolare può svilupparsi in un determinato modo e come deve alimentarsi e
allenarsi».
Strano che non ci abbiano pensato il
Coni o le società di calcio. Molti si
vantano di avere laboratori d’eccellenza, come il Milan Lab, ma sulla
genetica siamo ancora all’anno zero...
«Credo che solo il Siena stia facendo un
discorso del genere».
Non è che è tutto sia legato ad un
problema di soldi? Costa molto un test
di qualità?
«Non meno di 400 euro, ma poi dipende
dalle necessità e dai risultati ottenuti. In
ogni caso è una spesa che determinerebbe, a
lungo termine, un risparmio. Si pensi, per
esempio, ai costi sociali e sanitari degli
obesi: ecco, tarare le sue abitudini alimentari alla predisposizione genetica significa
eliminare alla base il problema e non intervenire quando, molto spesso, è già troppo
tardi. Ma al di là dell’aspetto economico,
credo che oggi il primo passo da fare sia
quello di cambiare l’approccio culturale
con un coinvolgimento delle istituzioni
chiamate ad investire nella ricerca».
IL PROGETTO SORGERÀ IN UN’ALA DELL’HOTEL VITTORIA
DOMANDE
& RISPOSTE
.
Cos’è la nutrigenomica?
È la scienza che ci dice quali cibi
ci fanno bene. si occupa della relazione tra il cibo e i geni del corpo, soprattutto in funzione delle
malattie più conosciute. Sappiamo con certezza che numerosi
geni si attivano o si disattivano in
funzione della quantità ma soprattutto della tipologia del cibo ingerito. Ad esempio, il gene Sirt,
responsabile della lunghezza della
vita, agisce in relazione al numero
di calorie assunte con la dieta, per
cui, in parole semplici, troppe calorie accorciano la vita.
In cosa consiste il test del
Dna?
È un esame non invasivo. Basta
prelevare, con un tampone, un
pizzico di saliva e il gioco è fatto.
E che cos’è il Dna?
È una molecola presente in tutti
gli organismi viventi che conserva
l'informazione genetica necessaria
alla trasmissione dei caratteri ereditari. Non a caso il test è utilizzato
spesso nel riconoscimento di paternità, ma anche per identificare i
responsabili di un omicidio o le
vittime di un disastro aereo.
La Nutri Health controlla anche lo stress ossidativo. Di
cosa si tratta?
Un’aumentata produzione da parte dell’organismo di particolari sostanze dannose conosciute con il
termine di radicali liberi. Questi
ultimi sono in grado di provocare
ed accelerare l’invecchiamento
delle cellule e la loro degenerazione, con conseguente perdita di
funzionalità.
MEDICO
Domenico
Antonio
Buscicchio,
responsabile
medico della
Nutri Health
[servizio fotografico
di Tony Vece]
ESAMI
I tamponi
vengono
spediti in
giornata a
Bologna. Nel
giro di una
settimana
arriva il
responso, la
«carta
d’identità» del
proprio stato
di salute
IL PARTICOLARE FIOCCANO RICHIESTE DI ESAMI DI QUESTO TIPO
Una casa-albergo Test di paternità
per gli anziani a prova di... corna
l La Nutri Health ha l’imprimatur di «impresa sociale».
Cosa significa? Gli utili non
vengono ripartiti ma reinvestiti e tutto l’assetto societario
si basa sull’autopropulsione
economica. È, in pratica,
un’organizzazione senza scopo
di lucro. Da Ancona in giù,
nello Stivale, pare che sia l’unica di questo tipo. «Nelle imprese sociali - spiega il general
manager della società, Giovanni Fusco, citando l’articolo 3
della legge 155/2006 - l’eventuale valore generato dall’attività istituzionale è destinato
a soddisfare le esigenze e le
aspettative di un numero
quanto più possibile elevato di
soggetti, specie i beneficiari
diretti dell’azione imprenditoriale». Rientra in quest’ottica
anche il progetto di aprire a
Potenza una casa-albergo per
la terza età. La società ha preso
in carico un’intera ala dell’hotel Vittoria del capoluogo lucano da destinare allo scopo.
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L’iniziativa dovrebbe concretizzarsi entro la prossima estate: «Intendiamo dare vita spiega Fusco - ad un servizio
innovativo. Non si tratta di
puro assistenzialismo, ma di
un affiancamento degli anziani che verranno seguiti da
personale specializzato in tutte
le fasi della giornata. Saranno
preparati, tanto per fare un
esempio, menù personalizzati
in base alle singole esigenze. Il
nostro ospite può rimanere
nella casa-albergo anche per
un solo week-end, per un mese,
per un anno o a tempo indeterminato, magari perché i
familiari sono fuori città per le
vacanze o per altri motivi. I
costi? Si aggira sui 50 euro al
giorno. A conti fatti - conclude
Fusco - in un mese si spende
quanto prevede il contratto,
regolarmente registrato, di
una badante. Da noi, però,
avrebbe un’assistenza anche
medica e personalizzata».
[ma.bra.]
l C’è chi chiede il test di
paternità per questioni ereditarie, chi non è convinto
fino in fondo che la «dolce
metà» sia stata fedele e chi,
nell’ambito di procedimenti
giudiziari, intende completare una perizia. Il fenomeno è
in crescita in tutta Italia e
anche la Nutri Health non si
sottrae a questa tendenza. In
molti casi si tratta di test
chiesti in assoluta «clandestinità» per non urtare la suscettibilità della moglie o della compagna (ma avviene anche il contrario). Un’esame
semplice - basta una minima
quantità di saliva - che garantisce affidabilità al 99 per
cento. Ogni individuo presenta nel proprio Dna uno specifico codice che definisce la
propria identità genetica. Infatti, ad eccezione dei gemelli
monozigoti, il cui Dna è perfettamente uguale, il profilo
genetico di ogni individuo è
praticamente unico, come le
impronte digitali. Questa caratteristica è alla base della
metodologia utilizzata per determinare se due persone sono correlate geneticamente.
Il test di paternità si basa
sul principio che ogni individuo eredità il proprio patrimonio genetico dai genitori, il 50% dal padre ed il 50%
dalla madre, e consiste nel
confrontare le caratteristiche
genetiche del figlio oggetto di
indagine di paternità con
quelle del presunto padre e
della madre. Il padre presunto,
per essere considerato padre
biologico, dovrà possedere
metà del profilo genetico presente nel figlio/a.
La paternità viene esclusa
nel caso in cui le caratteristiche genetiche del padre
putativo discordino con quelle
del figlio oggetto di indagine.
La paternità viene, invece, attribuita qualora le caratteristiche genetiche del padre e
del figlio concordino. [ma.bra.]
SPORT ESAMI PER CAPIRE LE FUTURE ATTITUDINI FISICHE
Campioni si nasce
e ora c’è la «spia»
che ce lo dice subito
l L’applicazione dei test del Dna nel mondo dello sport
è il passo successivo ai laboratori iper-tecnologici che
oggi misurano performance, stress fisici e quant’altro.
Non solo si individuerebbero malformazioni genetiche,
come nel caso di Morosini, ma si andrebbero a personalizzare l’alimentazione e i sistemi di allenamento per
migliorare le prestazioni. Inoltre, si potrebbe facilmente
individuare un potenziale campione analizzando il Dna
di un bambino di 2
o 3 anni. Non è un
esame invasivo: si
tratta di un semplice tampone utilizzato per prelevare
saliva dalla bocca.
Tutto qui. In meno
di una settimana si
decodifica il patrimonio genetico del
futuro atleta riuscendo a capire
quali sono le sue attitudini a livello
muscolare e se avrà MANAGER Giovanni Fusco
il fisico adatto per
giocare a pallone, a basket o per nuotare. Proviamo ad
immaginare un attimo cosa potrebbe ottenere una società sportiva che scegliesse di verificare la predisposizione dei suoi giovani all’attività agonistica. Altro che
«cantera» del Barcellona!
Ma, per restare a livelli più «umani», anche una piccola
società potrebbe servirsi di questa opportunità scientifica per «capire» le esigenze di ogni singolo giocatore e
lavorare sul suo fisico con accorgimenti specifici. È
un’opportunità che la Nutri Health di Potenza (che ha
stretto un accordo di collaborazione con la prestigiosa
Ngb Genetics di Bologna) è disposta ad offrire a costo
zero, in cambio solo di una visibilità mediatica (sponsor
sulle magliette). Lo conferma Giovanni Fusco, general
manager della società: «Siamo pronti ad accollarci il
costo dei test e a predisporre un programma mirato alle
esigenze di ogni atleta. Riteniamo che possa esserci un
duplice vantaggio nel conoscere a fondo le caratteristiche
genetiche di chi fa sport, dal punto di vista del risultato
agonistico e della salvaguardia della salute dello stesso
atleta».
[ma.bra.]