SVILUPPO DI COMUNITA` 17 Ott 09

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Scuola di Sviluppo di Comunità 2009/2010
“Lo sviluppo di comunità come
metodo per costruire coesione
sociale e qualità della vita”
Milano, 17 Ottobre 2009
E.Ripamonti
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Lo Sviluppo di Comunità nell’epoca della globalizzazione
Un’eterogenea area d’impiego
Progetti
giovani
Sviluppo socioeconomico
locale
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Immigrazione
Intercultura
Rigenerazione
urbana
Cooperazione
internazionale
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Promozione
volontariato
Educazione alla
salute
Progetti anziani
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Lo Sviluppo di Comunità nell’epoca della globalizzazione
Interessanti possibilità
Maggiori opportunità d’impiego
Maggiore legittimazione legislativa
Maggiore consolidamento scientifico
Maggiore esperienza empirica
Maggiori informazioni e formazione
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3
Lo Sviluppo di Comunità nell’epoca della globalizzazione
Alcuni rischi
Scarsa contestualizzazione dell’approccio
rispetto ai contesti (culture, soggetti)
Insufficiente adattamento ai contenuti
Deficit di progettazione strategica
Enfasi comunitarista ed eccesso di retorica
Disimpegno del pubblico con eccesso di
delega alle “comunità”
Insufficienza metodologica e tecnica
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4
Chiarire i quadri di riferimento
Sviluppo di
Comunità
Qualità di vita
Coesione
sociale
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5
Chiarire i quadri di riferimento
Sviluppo di
Comunità
Cos’è lo Sviluppo di Comunità?
Qual’è oggi lo “stato dell’arte” di
questo approccio?
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6
Mezzo secolo di esperienze
Sviluppo di
Comunità
“Un programma che conta su comunità locali come
unità d’azione e che cerca di unire l’assistenza
dall’esterno con lo sforzo e l’autodeterminazione
localmente organizzati. Tale programma cerca di
stimolare l’iniziativa e le capacità direttive locali, come
mezzo principale di mutamento.” (Ross, 1955)
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7
Mezzo secolo di esperienze
ONU,Bureau of Social Affairs 1955
I 7 elementi principali dei programmi di SdC:
1. Miglioramento delle condizioni di vita di tutta la
comunità
2. Integrazione fra le risorse/potenzialità dei membri
della comunità e le tecniche/strumenti esterni
3. Utilizzo immediato delle risorse locali (in
particolare la leadership locale)
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Mezzo secolo di esperienze
4. Attivazione di risorse esterne (sia finanziarie
che umane) di fonte governativa
5. Diversificazione dei settori di azione: sanità,
educazione, agricoltura, economia domestica, etc.
6. Attuazione organizzata e sistematica dei
programmi (comunicazione, coordinamento, etc)
7. Attivazione di gruppi locali al fine di sviluppare
l’iniziativa e la leadership
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Anni ‘50
Mezzo secolo di esperienze
Diversi modelli d’intervento, molte contraddizioni
Il fattore educativo nelle colonie francesi
La centratura politica nelle colonie inglesi
Il fattore sociale in Asia e in America Latina
Il fattore economico e infrastrutturale nell’Europa
Meridionale (in particolare Grecia)
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10
Mezzo secolo di esperienze
Il fattore determinante nel successo dei
programmi SdC è l’azione concertata nei
confronti dei problemi
Il problema del metodo nei programmi SdC è
soprattutto una questione di rapporti umani
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Chiarire i quadri di riferimento
Lo sviluppo di Comunità e
l’idea di territorio
La tradizione di una
visione passivizzante del
territorio nelle politiche
pubbliche
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1. il territorio come “bacino di utenza”
Bisogno \ problema; riceve \ consuma
Popolazione come utenza
Il centro è il servizio/lo staff
Potere come potere di acquisto
Dipendenza \ passività
Non responsabilità
Identità eterodefinita
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Chiarire i quadri di riferimento
Lo sviluppo di Comunità e
l’idea di territorio
L’emergere di una visione
attivizzante del territorio
in una nuova generazione
di politiche e di pratiche
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il territorio come “attore sociale”
Risorsa \ capacità \ competenza
Agisce \ partecipa \ elabora
Produce \ cambia
Popolazione come insieme dei cittadini attivi
Il centro è la comunità
Potere come potere di produzione
Autonomia \ autodeterminazione
Responsabilità / Identità autodefinita
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Chiarire i quadri di riferimento
Qualità di vita
Cosa intendiamo con il termine
“qualità della vita?
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Idee guida: la qualità della vita
La qualità della vita
“La qualità della vita è la percezione che ogni
persona ha della propria posizione nella
vita, nel contesto della cultura e del
sistema dei valori nel quale è inserita, ed in
relazione ai propri obiettivi, standard,
aspettative e preoccupazioni”.
(OMS, 1995)
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Idee guida: la qualità della vita
La qualità della vita
Modello di Felce e Perry (1995)
Il risultato dell’interazione
fra condizioni di vita
oggettive e soddisfazione
personale filtrate
attraverso valori personali
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Soddisfazione
personale
Condizioni
oggettive
Valori
personali
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Idee guida: la qualità della vita
Un’ipotesi forte:
“Il disagio sociale è un fenomeno
non eliminabile”
Il disagio sociale attiene
all’esperienza umana, anche nei
migliori sistemi di Welfare
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Idee guida: la qualità della vita
Un’ipotesi forte:
Il disagio sociale è un fenomeno
che è possibile conoscere,
riconoscere e affrontare (gestire,
mitigare, trasformare)
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Idee guida: la qualità della vita
Le aree della qualità della vita
Benessere fisico (salute, mobilità, fitness, sicurezza
personale)
Benessere materiale (reddito, cibo, abitazione)
Benessere psicologico ed emotivo (autostima,
soddisfazione, sentimenti positivi)
Potenziale di sviluppo (capacità di impegnarsi,
possibilità di scelta/controllo, produttività)
Benessere sociale (qualità delle relazioni prossimali e
partecipazione alla vita della comunità)
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Idee guida: il concetto di salute
L’ambiente sociale influenza la salute
LE CIRCOSTANZE SOCIALI (GRADIENTE)
STRESS
CONDIZIONI DI VITA NELL'INFANZIA
ESCLUSIONE SOCIALE
LAVORO
DISOCCUPAZIONE
SUPPORTO SOCIALE
ABUSO DI SOSTANZE
CIBO
TRASPORTI
Fonte: Ufficio Regionale per l'Europa dell'OMS (1998)
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Idee guida: il concetto di benessere
Il benessere psicologico
Le 6 dimensioni di Riff e Keyes (1995)
Accettazione di sé.
Crescita personale / Autoefficacia
Scopo nella vita
Padronanza ambientale
Autonomia /autodeterminazione
Relazioni positive con gli altri
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Chiarire i quadri di riferimento
Cosa intendiamo con il termine
“coesione sociale” e perché è
importante oggi?
Coesione
sociale
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La domanda di coesione in una società frammentata
“Siamo profondamente le situazioni
in cui viviamo”
•
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La società della tecnica
La società post-moderna
La società dell’informazione
La società della conoscenza
La società dell’immagine
La società del rischio
La società liquida
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Chiarire i quadri di riferimento
Coesione sociale
COESIONE
CONFLITTO
INTEGRAZIONE ANOMIA
CONSENSO
COERCIZIONE
FIDUCIA
SFIDUCIA
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Il rinnovato interesse per la “Comunità Locale” oggi
Dimensione che consente l’attivazione
di dinamiche relazionali
(interpersonali, intra-gruppo,
intergruppo) in grado di conservare e
rigenerare il tessuto sociale
(Amerio, 2000)
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Il rinnovato interesse per la “Comunità Locale” oggi
Livello più fertile per la creazione di
senso civico, democrazia
partecipativa e cittadinanza attiva
(Putnam, 1993)
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Il rinnovato interesse per la “Comunità Locale” oggi
Rende maggiormente praticabili
processi partecipativi e di
collaborazione fra istituzioni e
associazionismo
(Lavanco e Novara, 2002).
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29
Il rinnovato interesse per la “Comunità Locale” oggi
Appare un ambito idoneo ad innescare
programmi di sviluppo locale anche in
termini economici
(Bonomi e De Rita, 1998)
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Il rinnovato interesse per la “Comunità Locale” oggi
Può alimentare un sistema civico
contraddistinto da fiducia, tolleranza e
solidarietà
(Bagnasco, 1999)
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31
Il rinnovato interesse per la “Comunità Locale” oggi
Superare una visione ingenua e
benevola della comunità come luogo
caldo e rassicurante al riparo dalle
contraddizioni o dalle ambivalenze.
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Il rinnovato interesse per la “Comunità Locale” oggi
“La dimensione comunitaria appare
modellata dal dovere reciproco fra le
persone che ne fanno parte e per
questa ragione è attraversata sia da
sentimenti di attrazione che di paura”
Esposito, Communitas, 1998
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Chiarire le ipotesi guida
Sviluppo di
Comunità
Qualità di vita
Coesione sociale
L’ipotesi guida: lo sviluppo di comunità
come uno degli approcci più efficaci e
promettenti per costruire coesione sociale e
promuovere qualità della vita nelle società
locali
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La prospettiva del Welfare di comunità
Intervento
sociale
individuale
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Intervento
sociale di
comunità
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Lo Sviluppo di Comunità: una definizione
Un approccio politico-sociale e
metodologico-tecnico orientato
alla promozione della qualità
della vita di individui, gruppi e
comunità attraverso processi di
partecipazione e autopromozione
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L’integrazione possibile
Intervento
sociale
individuale
Empowerment individuale
Capacità di coping
Lavoro di rete individuale
Deriva individualistica
isolazionista
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Intervento
sociale di
comunità
Concetti
ponte
Empowerment comunità
Community caring
Lavoro di rete sociale
DIALETTICA INTERAZIONE
INTEGRAZIONE /
CONFLITTO
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Deriva comunitarista
sociologistica
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Le coordinate strategiche e i principi operativi
dello Sviluppo di Comunità contemporaneo
Incentivare interpretazioni pluralistiche dei
problemi sociali, che uniscano ed integrino
diversi tipi di conoscenza sia di tipo oggettivo
che soggettivo, ed aumentino i punti di vista
da cui una situazione può essere considerata.
Esaminare le origini storiche dei problemi
sociali e della diseguale distribuzione del
potere di accesso alle risorse del contesto
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Le coordinate strategiche e i principi operativi
dello Sviluppo di Comunità contemporaneo
•
Dar voce ad altre narrative minoritarie
esistenti che rompano il tacito consenso con
cui gli attori sociali accettano le convenzioni
•
Promuovere la produzione di nuove
narrative che rendano pensabili nuovi ruoli
per gli individui e i gruppi sociali e creino
nuove basi di legittimazione del cambiamento.
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E
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Le coordinate strategiche e i principi operativi
dello Sviluppo di Comunità contemporaneo
•
Identificare i punti di forza su cui far leva
per ottenere i cambiamenti auspicati
•
Identificare il grado di risolvibilità dei
problemi, cioè quali problemi, prioritari,
possono essere risolti a livello del programma
e quali richiedono interventi ad altri livelli
(organizzazioni, reti, regione, stato, etc.)
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E
40
Le coordinate strategiche e i principi operativi
dello Sviluppo di Comunità contemporaneo
•
Agire a livelli multipli ( individui, piccoli
gruppi, organizzazioni, comunità locali,
macrocomunità, comunità virtuali) poiché sono
tali le transazioni tra individui e contesto
sociale
•
Porre l’accento sui meliors (esperienze
positive, punti forza) oltre che sugli stressor
(problemi, disagi, esperienze negative).
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Lavorare per ipotesi
La tesi di fondo dello SdC:
per influenzare i problemi
sociali è necessario
intervenire a livello degli
ambienti sociali
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L’ecologia della trasformazione sociale dello SdC
DIMENSIONE STRUMENTALE
Costruzione di
competenze
DIMENSIONE STRUTTURALE
DIMENSIONE CULTURALE
Empowerment
Innovazione culturale
DIMENSIONE RELAZIONALE
Sviluppo di relazioni
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DIMENSIONE STRUMENTALE
COSTRUZIONE DI COMPETENZE
Attributi
principali
Conoscenze e metodologie
Capacità di Problem Solving
Leadership
Obiettivi di
cambiamento
Costruzione di competenze
Livello 1
Efficacia organizzativa
SETTING
Livello 2
Comunità competente
COMUNITA’
Livello 3
SOCIETA’
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Problem solving
a livello di società
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Il processo di empowerment
Zimmerman (1998)
Controllo, inteso come la capacità, percepita
o attuale, di influenzare le decisioni;
Consapevolezza critica, cioè la
comprensione del funzionamento delle strutture
del potere e di come i fattori in gioco vengono
influenzati e le risorse mobilitate;
Partecipazione, cioè la capacità di mettere in
atto interventi nella realtà in grado di ottenere i
risultati desiderati
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Empowerment di comunità
Sforzi compiuti allo scopo di migliorare la
qualità di vita dei cittadini che vi abitano
Capacità di fronteggiare le emergenze
problematiche in modo efficace e solidale
Presenza di un insieme di opportunità di
partecipazione diretta e attiva alla vita sociale
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Empowerment di comunità
Presenza e accessibilità di una rete di
servizi fondamentali per tutti i cittadini
Possibilità di disporre di differenti canali
di comunicazione di massa organizzati in
modo da garantire un’informazione libera e
plurale
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