Da De Chirico a Cascella: ecco gli animali degli artisti

anno VIII / n. 1358
Press­IN
INCLUSIONE ­ INTEGRAZIONE ­ INFORMAZIONE Rassegna stampa quotidiana sul mondo delle disabilità
Il Resto del Carlino del 12­06­2016
Da De Chirico a Cascella, ecco gli animali degli artisti ANCONA. Il Museo Omero si riempie di 'Visioni animali'. Cavalli, gatti, cani, uccelli, serpenti,
elefanti. Ma anche strani 'ibridi' frutto della fantasiosa creatività degli artisti che danno vita a
una mostra che non mancherà di suscitare curiosità, anche tra i più piccoli. Ma non si pensi a
uno scherzo d'estate. I protagonisti sono autentici maestri. Qualche nome? De Chirico,
Trubbiani, Fazzini, Cascella, Cucchi, Bodini, Valentini, Ceccobelli, Marotta, Marino Marini,
Perez. In tutto 57 pezzi, capaci di catturare subito l'attenzione, di colpire, emozionare. Un
affascinante bestiario che permette al visitatore un viaggio attraverso la raffigurazione animale
nella scultura lungo ottant'anni. Essendo all'Omero, le opere potranno essere fruite anche
tattilmente, non solo dai non vedenti. Come spiega il presidente Aldo Grassini «le mostre di
scultura sono il centro della nostra attività. Abbiamo avuto subito interesse per questa mostra,
perché è anche uno strumento di conoscenza di un periodo dell'arte sconosciuto per molti
disabili. Sono opere di alcuni dei più grandi artisti del '900, su un tema che normalmente non è
oggetto di rassegne organiche. E' anche una mostra piacevole, 'allegra', che interesserà anche le
famiglie». Il curatore è Antonello Rubini, che ha allestito la collettiva insieme a Massimiliano
Trubbiani, figlio di quel Valeriano che come pochi altri ha raffigurato così spesso, e in modo
così originale, il mondo animale. «Bronzo, ceramica, legno, plexiglas, cemento ­ spiega Rubini
­. Abbiamo evitato il più possibile le opere illustrative, naturalistiche. Qui c'è l'interpretazione,
una forte soggettività. E alcune opere sono piuttosto forti, drammatiche. L'animale si può usare
in tanti modi: per esprimere la propria interiorità, o per una denuncia, come il teschio nero di
elefante'» Nel catalogo c'è anche un testo di Simone Dubrovic, il quale parla di «una galleria
onirica», e del «conflitto tra la ragione umana, che tutto vuole controllare, e l'animale, che non
vuole farsi ridurre a schema. Un grande archetipo dell'inconscio e della natura'. La mostra sarà
visitabile fino al 4 settembre (ingresso libero): a giugno e settembre dal mercoledì al sabato; a
luglio e agosto: mercoledì, giovedì, sabato 17­20; venerdì 10­ 20; domenica 10­13 e 17­20.
di Raimondo Montesi Press­IN, servizio dell'associazione Lettura Agevolata onlus
www.letturagevolata.it