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CINCILLÀ PASTELLO
Il cincillà gradisce molto anche
poter scorrazzare un po’ nel verde,
quindi un giardinetto per lui rappresenta un paradiso, ma in questo
caso bisognerà fare attenzione al
fatto che possa darsi alla fuga o
danneggiare piante e fiori che possono rivelarsi tossiche come ad
esempio piante tipo il tasso, il lauro
ceraso, la belladonna, il ligustro, il
ranuncolo e la bocca di leone.
QUALCOSA SULL’ALIMENTAZIONE. L’alimentazione negli animali non convenzionali è sempre un punto critico
poiché è facile reperire informazioni
fuorvianti soprattutto da operatori del
settore poco aggiornati o su siti web
di dubbia affidabilità. Il consiglio di
un esperto (veterinario esoticista,
zoologo, allevatore o divulgatore
specializzato) e la lettura di pubblicazioni redatte da chi studia questi
animali offrono sicurezze maggiori.
Nel caso del cincillà è importante
prima di tutto sapere che è un erbivoro stretto e perciò la fibra grezza costituisce la base della sua alimentazione: il
fieno è da ritenere nello specifico l’alimento base e non dovrà mai mancare all’animale anche se dovrà essere integrato con del mangime pellettato.
In commercio sono reperibili pellet studiati specificatamente per questi animali, ma qualora non si riuscisse a reperirli, si
potrà ripiegare (meglio se solo temporaneamente) su di un pellettato per conigli ad alto contenuto di fibra (>18%) e
basso tenore di grassi.
Assolutamente inadatti i pellet per i conigli da produzione, che per loro sfortuna devono mangiare un alimento che
produca molta massa, ma non giova sicuramente alla salute ed alla longevità.
Al cincillà si possono offrire anche verdura e frutta fresca con molta parsimonia e verificando attentamente la qualità in
particolare evitando prodotti provenienti dal frigorifero o con parti deteriorate.
Come per tanti altri piccoli mammiferi i cambi di dieta rappresentano un momento delicato, e se un negoziante o un
privato entra in possesso di un cincillà alimentato male, dovrà sì cambiargli alimentazione, ma molto gradialmente,
anche a costo di mettergli a disposizione per un breve periodo l’alimento non idoneo a cui era però avvezzo.
Sempre ottimi, per il mantenimento in salute dei denti, sono i rametti di salice o altre piante non tossiche e le noci non
sgusciate (saltuariamente). Infine, qualche “leccornia” come frutta secca o biscotti integrali si possono offrire ogni tanto
come ricompensa.
RAPPORTI DIFFICILI. Il carattere atavico del cincillà è sostanzialmente quello di una preda, quindi è diffidente verso animali di altre specie, specialmente se
sono di dimensioni maggiori di lui.
In ogni caso, come è tipico nei rapporti fra pet diversi, se la conoscenza
si instaura in tenera età, è possibile
che possa convivere tranquillamente
con cani, altri roditori, conigli e animali da cortile.
Un discorso un po’ a parte va fatto
per il gatto, con il quale più facilmente il rapporto potrà essere conflittuale anche se magari non sfocerà in vere e proprie lotte, in ogni
caso bisognerà prestare molta
attenzione. No tassativo a furetti e
altri mustelidi i quali possiedono un
istinto predatorio molto forte verso i
roditori. (Per le immagini dei cincillà
si ringrazia l’Agricola Cincillà “La
CINCILLÀ PANDA
Plata”). (continua)