99 CINCILLÀ PASTELLO Il cincillà gradisce molto anche poter scorrazzare un po’ nel verde, quindi un giardinetto per lui rappresenta un paradiso, ma in questo caso bisognerà fare attenzione al fatto che possa darsi alla fuga o danneggiare piante e fiori che possono rivelarsi tossiche come ad esempio piante tipo il tasso, il lauro ceraso, la belladonna, il ligustro, il ranuncolo e la bocca di leone. QUALCOSA SULL’ALIMENTAZIONE. L’alimentazione negli animali non convenzionali è sempre un punto critico poiché è facile reperire informazioni fuorvianti soprattutto da operatori del settore poco aggiornati o su siti web di dubbia affidabilità. Il consiglio di un esperto (veterinario esoticista, zoologo, allevatore o divulgatore specializzato) e la lettura di pubblicazioni redatte da chi studia questi animali offrono sicurezze maggiori. Nel caso del cincillà è importante prima di tutto sapere che è un erbivoro stretto e perciò la fibra grezza costituisce la base della sua alimentazione: il fieno è da ritenere nello specifico l’alimento base e non dovrà mai mancare all’animale anche se dovrà essere integrato con del mangime pellettato. In commercio sono reperibili pellet studiati specificatamente per questi animali, ma qualora non si riuscisse a reperirli, si potrà ripiegare (meglio se solo temporaneamente) su di un pellettato per conigli ad alto contenuto di fibra (>18%) e basso tenore di grassi. Assolutamente inadatti i pellet per i conigli da produzione, che per loro sfortuna devono mangiare un alimento che produca molta massa, ma non giova sicuramente alla salute ed alla longevità. Al cincillà si possono offrire anche verdura e frutta fresca con molta parsimonia e verificando attentamente la qualità in particolare evitando prodotti provenienti dal frigorifero o con parti deteriorate. Come per tanti altri piccoli mammiferi i cambi di dieta rappresentano un momento delicato, e se un negoziante o un privato entra in possesso di un cincillà alimentato male, dovrà sì cambiargli alimentazione, ma molto gradialmente, anche a costo di mettergli a disposizione per un breve periodo l’alimento non idoneo a cui era però avvezzo. Sempre ottimi, per il mantenimento in salute dei denti, sono i rametti di salice o altre piante non tossiche e le noci non sgusciate (saltuariamente). Infine, qualche “leccornia” come frutta secca o biscotti integrali si possono offrire ogni tanto come ricompensa. RAPPORTI DIFFICILI. Il carattere atavico del cincillà è sostanzialmente quello di una preda, quindi è diffidente verso animali di altre specie, specialmente se sono di dimensioni maggiori di lui. In ogni caso, come è tipico nei rapporti fra pet diversi, se la conoscenza si instaura in tenera età, è possibile che possa convivere tranquillamente con cani, altri roditori, conigli e animali da cortile. Un discorso un po’ a parte va fatto per il gatto, con il quale più facilmente il rapporto potrà essere conflittuale anche se magari non sfocerà in vere e proprie lotte, in ogni caso bisognerà prestare molta attenzione. No tassativo a furetti e altri mustelidi i quali possiedono un istinto predatorio molto forte verso i roditori. (Per le immagini dei cincillà si ringrazia l’Agricola Cincillà “La CINCILLÀ PANDA Plata”). (continua)