cnidari, idrozoi - Collegio San Giuseppe

GLI CNIDARI
Animali a simmetria raggiata, alcuni dei quali sono tanto simili a piante, che gli antichi zoologi li
chiamarono zoofiti o pianteanimali. Sono fatti come sacchetti, con un'apertura boccale che immette
nell'unica cavità del corpo, la cavità gastrovascolare o celenteron. La parete del sacchetto è formata da due
strati cellulari o foglietti, ectoderma ed endoderma, e fra questi è interposta una sostanza gelatinosa con finzione
di sostegno, la mesoglea. Sono provvisti di tessuto muscolare e di tessuto nervoso, e possiedono
particolari cellule, cnidoblasti, fornite di un lungo filamento che, normalmente avvolto a spira nell'interno del
corpo cellulare, può essere estratto quando la cellula sia stimolata da urti anche lievissimi; il filamento
colpisce allora il corpo che ha provocato l'urto e inietta una sostanza urticante. Nei cnidoblasti
risiede il mezzo di difesa e di cattura della preda (e molti bagnanti toccando delle meduse hanno
avuto la spiacevole prova del loro effetto urticante).Questi animali sono chiamati Cnidari, appunto in
base alla presenza di tali cellule (dal greco cnidé, ortica). Altro nome che si dà a questi organismi è
quello di Celenterati, per la presenza del celenteron, ma sotto quest'appellativo si riuniscono i due tipi:
Cnidari e Ctenofori.
Tutte le diverse forme di questo gruppo presentano due fondamentali tipi di organizzazione: quello di
polipo e quello di medusa. Il polipo è un organismo a forma di tubo, con un'estremità che lo fissa al
substrato e l'estremità opposta munita di tentacoli in mezzo ai quali si apre la bocca. La cavità
gastrovascolare può essere unica, come
nell'esempio più tipico e semplice di polipo, l'idra d'acqua dolce, oppure concamerata da setti sporgenti dalle pareti.
La medusa si può immaginare come un polipo capovolto e accorciato, ed è libera, mobile, conduce vita
pelagica. Ha la forma di un ombrello con una faccia superiore convessa (esombrella) e una inferiore
concava (subombrella). In mezzo alla subombrella sporge il manubrio, all'estremità del quale si apre la bocca.
Il polipo è un individuo asessuato; la medusa è sessuata. Nei Cnidari esiste un tipico modo di riproduzione,
la metagenesi, o generazione alternante, in cui cioè la riproduzione sessuata si alterna con quella agamica.
In alcune specie c'è però solamente riproduzione sessuata, in altre soltanto asessuata, come nell'Idra, che si
riproduce per gemmazione, cioè per la formazione sulla parete del corpo di protuberanze le quali vanno man
mano crescendo e acquistando la forma di altrettante piccole idre, fino a quando si distaccano dal corpo dei
genitore e conducono vita isolata. Alcuni Cnidari vivono solitari, altri riuniti in colonie. Sono tutti acquatici e
per la maggior parte marini; poche specie vivono nelle acque dolci.
Si dividono in tre classi: Idrozoi, Scifozoi, Antozoi.
IDROZOI
Fra gli Idrozoi sono comprese specie che hanno forma di polipo e
forma di medusa. I polipi possono essere isolati o raggruppati in
colonie. L'Idra d'acqua dolce (Hydra viridis) è un piccolo animale
lungo circa 1 cm, che rappresenta il polipo tipico. Ha la forma di una
colonnetta provvista di tentacoli in mezzo ai quali si apre la bocca. Sui
tentacoli sono numerose cellule urticanti con cui cattura piccoli animali
natanti. Vive nelle acque dolci, fissandosi su foglie, gusci di molluschi ecc. E'
di colore verde, per la presenza di alghe unicel lulari con cui vive in simbiosi.
Non presenta la forma di medusa. Fra gli Idrozoi rappresentati dalla sola
forma medusoide ricordiamo la Carmarina hastata, una medusa del
diametro di qualche centimetro, comune nei nostri mari, che è, come tutte le
meduse degli Idrozoi, provvista di una plica circolare decorrente sotto il
margine dell'ombrella. Tale plica si chiama velo o craspede, e craspedote
si dicono le meduse che lo possiedono.
Fra gli Idrozoi sono ancora da ricordare interessanti forme coloniali
(Sifonofori), ad esempio la Fisofora (Physophora hidrostatica) che è una
colonia di polipi, nati da un unico individuo per gemmazione e differenti tra loro
per forma e funzione: un polipo vescicolare è situato nella parte superiore della
colonia e ha funzione di galleggiante (pneumatoforo); al di sotto di questo
seguono vari polipi a forma di campana, che contraendosi determinano il
movimento della colonia. Ancora al di sotto si trovano tre categorie di polipi
rispettivamente destinati alla protezione, alla nutrizione e alla riproduzione della
colonia, e numerosi filamenti ricchi di cellule urticanti che sono collegati con i
polipi delle prime due categorie.Tutta la colonia così organizzata può essere
considerata come una unità biologica, quasi un individuo a sé stante.
Affini alla Fisofora, sono la Fisalia (Physalia), con grande pneumatoforo e colonia lunga più di un
metro, di bellissimi colori violetto e azzurro, frequente nell'Atlantico, più rara nel Mediterraneo, che
produce urticazioni assai dolorose, e la Velella (Velella velella), piccola (1-2 cm) zattera turchina con
una sorta di vela, comunissima in primavera nel Mediterraneo. Numerosissime sono i resti di Velella
sulle spiagge, dopo le mareggiate invernali o primaverili.